1. Convegno Gruppo Valorizzazione delle Statistiche Pubbliche SIS
Prendere Decisioni il Ruolo della Statistica per la conoscenza e la governance
19-20 Aprile 2012 Roma
Uso efficiente di risorse naturali non
rinnovabili da cave e miniere in Italia.
Analisi delle serie storiche basate sui
Conti dei Flussi di Materia a livello di
Intera Economia (EW-MFA)
Sabrina Auci
University of Palermo,
Department of European Studies and International Integration
Donatella Vignani
Italian National Institute of Statistics
Department of National Accounts
2. Contenuti del paper (I)
Uso efficiente di Risorse Naturali non-rinnovabili
da cave e miniere (c&m) in Italia
A) Analisi della normativa Regionale e dei dati amministrativi
Il Decreto Pres. n. 616 del 1977 attribuì la gestione di cave e miniere alle
Regioni, nell’ambito di un processo di decentramento di poteri
l’analisi delle Leggi Regionali emanate e dei dati amministrativi consente di
valutare se negli ultimi vent’anni la gestione e la conservazione delle risorse
naturali da c&m affidata ai governi locali sia divenuta più efficiente
i minerali grezzi estratti sono trattati economicamente come common goods o
public goods dai policy makers?
S. Auci e D. Vignani Roma, 19 Aprile 2012
3. Contenuti del paper (II)
Uso efficiente di Risorse Naturali non-rinnovabili
da cave e miniere (c&m) in Italia
B) Analisi econometrica
L’analisi è basata su dati amministrativi di governance locali e di statistica
ufficiale sulle quantità estratte di minerali da c&m fornite dai Conti dei Flussi di
Materia a livello di intera Economia (EW-MFA), periodo 1980-2009
verificare empiricamente l’esistenza di una curva di offerta fra l’indice dei
prezzi alla produzione interna da c&m e le quantità estratte di no-energy
producing minerals
verificare l’effetto della Responsabilità delle Regioni nelle attività
estrattive sull’indice dei prezzi alla produzione relativo, controllando per
alcune variabili rilevanti
S. Auci e D. Vignani Roma, 19 Aprile 2012
4. Normativa su cave e miniere e dati amministrativi (I)
Normativa nazionale sul trasferimento delle responsabilità
amministrative/legislative su c&m dallo Stato alle Regioni
Regio Decreto n. 1443/27
Decreto del Presidente della Repubblica n. 616/77
Decreto Legis. n. 112/98
Legge Costituzionale n.3/01
Dalla fine degli anni ’70, sono state emanate Leggi Regionali per regolare il
settore. La normativa prevede che le Regioni sviluppino un Piano Regionale
delle Attività Estrattive (PRAE) per gestire in modo efficiente i siti
estrattivi - nella fase di identificazione, sfruttamento e bonifica - l’uso delle
risorse naturali e la protezione dell’ambiente
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5. Normativa su cave e miniere e dati amministrativi (II)
Normativa Regionale: status attuale
quadro normativo Regionale diversificato ed incompleto: molte aree del paese
mancano ancora oggi di un’adeguata regolamentazione e di un Piano Cave
ampio divario temporale fra il Decreto Pres. N. 616/77 e la promulgazione di
Leggi Regionali: negli anni ’90 solo tre Regioni avevano deliberato un PRAE,
nel 2004 queste sono diventate dieci mentre nel 2010 il numero complessivo
delle Regioni sale a dodici
il quadro normativo incompleto non riflette il consueto dualismo fra Regioni
del Nord e del Sud
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6. Normativa su cave e miniere e dati amministrativi (III)
Concessioni e canoni per la coltivazione di c&m: analisi dati
amministrativi contenuti nelle Leggi Regionali
I minerali grezzi sono considerati come
common goods piuttosto che public goods dai policy makers
canoni e concessioni sono strumenti indispensabili per regolare le attività
estrattive poiché possono ridurre l’incentivo ad assumere comportamenti
speculativi ai danni dell’ambiente da parte di differenti soggetti (si veda la
teoria Pigouviana)
l’analisi dei canoni e delle concessioni decise dai governi locali (vigenti al 2010)
evidenzia come ai minerali grezzi venga attribuito un valore economico molto
basso, che non rispecchia affatto la scarsità di tali risorse naturali non-
rinnovabili
le Regioni lasciano così ai cavatori la maggior parte della rendita da tali risorse
pubbliche con perdite economiche rilevanti a danno della collettività
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7. Regioni Canoni di concessione (€/m3) esistenza PRAE
sabbia & ghiaia, calcare, pietre
argilla, torba ornamentali
Piemonte 0.50 0.78 SI’
Valle d’Aosta 0.30 FREE SI’
Lombardia 0.72 3.50 SI’
Provincia di Trento basati sulla dimensione della cava SI’
Provincia di Bolzano 0.53 0.55 SI’
Veneto 0.53 0.75 NO
Friuli Venezia Giulia 0.47 0.65 NO
Emilia Romagna 0.67 n.d. SI’
Liguria 0.77 0.82 SI’
Toscana 0.35 n.d. SI’
Umbria 0.39 0.45 SI’
Marche 0.70 0.80 SI’
Lazio 0.35 2 NO
Abruzzo 0.89 9.70 NO
Molise 0.58 2 NO
Campania 0.93 1.60 NO
Puglia basati sulla dimensione della cava SI’
Basilicata FREE FREE NO
Calabria FREE FREE NO
Sicilia FREE FREE SI’
Sardegna FREE FREE NO
8. Statistiche ufficiali sulla produzione da cave e miniere (I)
Secondo la normativa, le Regioni avrebbero dovuto raccogliere dati
sulle attività estrattive da inviare al Ministero dello Sviluppo
Economico e all’ISTAT
I dati prodotti annualmente su base provinciale dall’indagine “Statistiche di cave
e torbiere” sono stati pubblicati dal Ministero nel “Rapporto sulle miniere e
statistiche delle industrie estrattive in Italia” fino al 1986. Tale Rapporto non è
stato più realizzato dopo il passaggio dei poteri legislativi in materia di c&m
alle Regioni
Dagli anni ’90, i questionari sono continuati ad arrivare al Ministero e all’ISTAT
ma il numero delle Province che hanno provveduto al loro invio è diminuito
nel tempo. Il risultato è stato che purtroppo le statistiche di settore a livello
regionale sono divenute via via incomplete e discontinue
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9. Statistiche ufficiali sulla produzione da cave e miniere (II)
Dal 1997 l’indagine PRODCOM (Community Production) ha fornito
informazioni più complete sulla produzione da c&m, con dati strutturali della
produzione industriale a livello nazionale (EU Regul. N. 3924/91)
Presso la Contabilità Ambientale dell’ISTAT, con l’integrazione di queste due
fonti (i dati dei questionari della vecchia indagine “Statistiche di cave e
torbiere” ed i dati PRODCOM), compilando i Conti Satellite
dell’Ambiente della Contabilità Nazionale, è stata costruita a livello
nazionale la serie storica 1980-2009 dei flussi fisici dei no-energy producing
minerals estratti in Italia, secondo la metodologia dei
Conti dei Flussi di Materia a livello di Intera Economia
(EW-MFA)
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10. Statistiche ufficiali sulla produzione da cave e miniere (III)
Conti dei Flussi di Materia a livello di Intera Eoconoia (EW-MFA)
sistema di conti, e di indicatori di sostenibilità da essi derivati, presente nei Conti
dell’Ambiente all’interno del Sistema dei Conti Satellite di Contabilità Nazionale. Essi
sono specificatamente dedicati alle risorse naturali e misurano in un’unità di peso i
flussi di materiali vergini estratti dalla Natura e restituti in forme modificate dopo
processi di produzione e consumo di un sistema socio-economico
Antroposfera e Ambiente Naturale
la metodologia dei EW-MFA fornisce un’informazione sintetica sugli scambi fisici di
un’economia, offrendo così una visione complessiva dei fenomeni che possono
originare pressioni sull’ambiente. Questo tipo di analisi può fornire un valido impulso
nel comprendere le driving forces sottese all’ environmental burden
Informazione Statistica e Valutazione della Sostenibilità
l’informazione Statistica sulla misura di tali flussi è molto importante per valutare la
sostenibilità ecologica di lungo periodo e come flussi di materiali, scambiati fra diversi
paesi, possono influenzare lo status dell’ambiente a livello globale
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11. Quantità estratte di No-energy producing minerals, Biomass, Fossil Fuels e
PIL, Italia anni 1980-2009 (milioni di tonnellate, milioni di euro)
700 1,400,000.0
600 1,200,000.0
500 1,000,000.0
million tonnes
million euro
400 800,000.0
300 600,000.0
200 400,000.0
100 200,000.0
0 -
80
82
00
02
04
06
84
86
88
90
92
94
96
98
08
19
19
20
20
19
19
19
19
19
19
19
19
20
20
20
No-energy producing minerals extracted Biomass Fossil Fuels GDP
Source: ISTAT – National Accounts , Satellite Environmental Accounts
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12. Analisi econometrica (I)
Per la mancanza di dati a livello regionale, la nostra analisi econometrica
è stata condotta a livello nazionale
E’ basata su dati amministrativi di governance locali e dati di statistica
ufficiale
Fonti principali delle variabili usate sono leggi e atti regionali/provinciali
ed i database ISTAT ed Eurostat
I dati disponibili da noi raccolti sono su base annuale e relativi al
periodo che va dal 1980 al 2009
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13. Analisi econometrica (II)
Obiettivi:
verificare empiricamente l’esistenza di una curva di offerta fra l’indice dei
prezzi alla produzione interna da c&m e le quantità estratte di no-energy
producing minerals forniti dai Conti dei Flussi di Materia (EW-MFA)
verificare l’effetto della Responsabilità delle Regioni Italiane nelle attività
estrattive sull’indice dei prezzi alla produzione relativo
La variabile relativa alla Responsabilità delle Regioni Italiane è stata
da noi calcolata come numero cumulativo di Regioni che hanno
adottato un Piano Cave per ogni anno (Q_Plan) e può essere
ritenuta una buona proxy del grado di governance dell’uso di risorse
naturali non rinnovabili da c&m (public goods)
S. Auci e D. Vignani Roma, 19 Aprile 2012
14. Il modello empirico
A tale scopo abbiamo stimato il seguente modello, avendo verificato l’esistenza
di radice unitaria e cointegrazione:
S. Auci e D. Vignani Roma, 19 Aprile 2012
15. Il modello empirico: definizione delle variabili
VARIABILE DEFINIZIONE
M&Q producer
log dell’indice dei prezzi alla produzione interna da c&m, base2005
price index
M&Q quantity
log della quantità di minerali estratti da c&m (milioni di tonnellate)
extracted
numero cumulativo di Regioni che hanno adottato un Piano Cave per
Q_Plan
ogni anno
grado di Apertura al commercio internazionale: log del rapporto fra
Openness il totale delle esportazioni sommate alle importazini ed il PIL (milioni
di euro)
VA Construction log del valore aggiunto ai prezzi base del settore delle costruzioni
sector (milioni di euro a valori concatenati anno base 2000)
log della spesa nazionale in Ricerca e Sviluppo (milioni di potere di
R&D
acquisto S. Auci e D. Vignani Roma,delAprile 2012
standard ai prezzi 19 2000)
16. Risultati empirici
(1) (2) (3) (4) (5)
D1.M&Q
quantity -0.27* -0.27* -0.21** -0.22** -0.23**
extracted
D1.Q_Plan -0.01 -0.02* -0.02* -0.01
D1.Openness 0.43** 0.45** 0.45**
D1.VA
Construction 0.44 0.47
sector
D1.R&D -0.08
Costanti 0.04** 0.04** 0.02 0.01 0.02
Osservazioni 27 27 27 27 27
R-quadro 0.25 0.29 0.55 0.60 0.60
Note: * significativo al 5% ; ** significativo al 1% e D. Vignani Roma, 19 Aprile 2012
S. Auci
17. Evidenze empiriche
il segno negativo dei coefficienti della variabile indipendente M&Q
quantity extracted indica che esiste una relazione negativa fra l’indice
dei prezzi alla produzione interna da c&m e le quantità estratte di no-
energy producing minerals nel periodo 1980-2009 e quindi la curva di
offerta è inclinata negativamente (non rispecchia l’inclinazione della
curva di offerta teorica)
la bassa significatività della variabile Q_Plan che indica la Responsabilità
delle Regioni evidenzia che i governi locali non riescono ad esercitare
una buona governance di tali risorse naturali non rinnovabili, a
discapito dell’efficienza nello uso di questi public goods
i PRAE infatti sono stati adottati solo negli ultimi dieci anni e da
poco più della metà delle Regioni
il segno negativo dei coefficienti potrebbe essere legato al basso
livello dei canoni di concessione stabiliti dalle autorità locali
S. Auci e D. Vignani Roma, 19 Aprile 2012
18. Conclusioni
Sebbene consapevoli di alcuni limiti, riteniamo che la nostra analisi abbia
consentito di verificare che:
per l’Italia non esiste una curva di offerta crescente nel mercato dei no-
energy producing minerals in quanto l’inclinazione è negativa
la Responsabilità delle Regioni non sembra aver aumentato l’efficienza
nello sfruttamento delle risorse naturali da c&m negli ultimi vent’anni
la governance locale in materia di c&m sembra o non avere un peso o
avere un effetto negativo nella determinazione dei prezzi dei minerali
grezzi
i policy makers, pur essendo gli attori della governance locale, mostrano
una scarsa consapevolezza del valore reale dei minerali grezzi che
considerano come common goods piuttosto che come public goods
il governo centrale/locale non sembra porre molta attenzione alla
produzione di dati statistici regionali relativi all’estrazione di queste
risorse naturali non rinnovabili. Tali dati potrebbero essere invece un
supporto importante per la conoscenza e la governance
S. Auci e D. Vignani Roma, 19 Aprile 2012