2. Con l’avvento del Web 2.0 la rete è
diventata una sconfinata piazza dove si
stabiliscono relazioni, si conversa, si
scambiano opinioni, si interagisce.
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3. In Italia nel 2013 sono 17 milioni le persone che
quotidianamente si collegano a facebook;
circa 10 milioni gli utenti di Twitter;
oltre 70 milioni i blog Wordpress nel mondo.*
* Fonti: La Repubblica e Nowmedia.
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4. Questa tendenza
ha avuto enormi
ripercussioni
anche sulla
Comunicazione
Politica.
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5.
I tempi delle campagne elettorali si sono
dilatati
I media sono diventati da canali neutri a
protagonisti del messaggio
La rete è sempre più un’arena politica
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5
6. Perché essere in rete
E’ ormai chiaro che
la rete incide in
maniera significativa
sui processi di
creazione del
consenso.
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7. Perché essere in rete
Un numero crescente di cittadini si informa
sul web e spesso attribuisce alle notizie della
rete qualità e veridicità maggiori rispetto a
quelle veicolate dai media tradizionali.
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8. Riflettiamo un attimo:
se anche decidessimo di non avere un
sito, una pagina facebook, un account
twitter, non potremmo comunque
impedire ad altri utenti di esprimere
opinioni sul nostro operato politico,
sui nostri interventi, sul nostro
programma.
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9. Dunque perché rinunciare all’opportunità di
interagire con i discorsi che ci riguardano e di
stabilire delle relazioni con gli utenti che
parlano di noi?
Perché non esprimere direttamente il
nostro punto di vista?
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10. Ricordiamo
che
la
rete
offre
un’opportunità che i media tradizionali
non danno: comunicare se stessi senza
intermediazioni
(di
giornalisti,
conduttori tv, etc.).
Mica poco!
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11. Né troppo presto, né troppo tardi.
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12. Siamo a ridosso della campagna elettorale:
sarebbe come diventare amici di qualcuno e
dopo cinque minuti chiedergli un prestito.
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14. Prima di fare il grande salto, un concetto deve
essere assolutamente chiaro.
La nostra presenza deve dare un valore
aggiunto alle persone che ci seguono.
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15. Come essere in rete
Padroneggiare
le
nuove
tecnologie
è
importante, ma essere portatori di valori lo è
ancora di più.
Ovvero: meglio tacere, se non si ha nulla di
interessante da dire.
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16. Avvicinandoci al
mondo web è
importante capire
che i nuovi media
hanno creato un
ribaltamento di
prospettiva.
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17. Prima c’era la persuasione
Oggi c’è la convinzione
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19. Prima il politico si promuoveva
Oggi si racconta
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20. Prima il politico si rivolgeva a
testimonial famosi
Oggi tutti gli utenti possono
diventare testimonial
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21. •
•
•
•
•
Partire da una ricerca per capire come
siamo percepiti in rete e cosa si dice
di noi
Imparare dai casi di successo
Rispondere sempre tempestivamente
Postare con costanza
Non mentire (in rete le bugie hanno le
gambe corte)
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22. •
•
•
•
Chiarire a cosa si risponde in prima
persona e a cosa è delegata la nostra
redazione
Mantenere sempre le promesse
Condividere e rilanciare post di
interlocutori con posizioni interessanti
Promuovere la propria presenza on line
negli incontri, sui biglietti da visita,
sulle locandine, etc.
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23. •
•
•
Calendarizzare i contenuti
Pianificare le attività
Scegliere prima i contenuti e
poi i contenitori, quindi prima
cosa scrivere e poi gli
strumenti attraverso i quali
scrivere
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24. Non improvvisare
Non lasciarsi guidare dall’istinto
Non tentare di convincere ad ogni costo
Non censurare
Non ricorrere facilmente alle querele
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25. E’ importante sfruttare nel modo giusto
le potenzialità di ogni strumento,
conoscendone le caratteristiche.
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26. Una strategia di comunicazione on line
deve essere coerente con le attività di
comunicazione off line, affinché non via
sia
discordanza
tra
i
messaggi
trasmessi.
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27. Il sito web è il biglietto da visita del politico,
l’archivio e il contenitore dell’intera strategia
di comunicazione on line.
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28. Sul sito il politico trasmette le proprie idee,
il proprio programma e la propria agenda.
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29. Oggi non ha più senso il sito vetrina che si
visita una sola volta, per cui è necessario
renderlo dinamico.
Come?
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30. Realizzando:
Un’area istituzionale contenente la biografia
e il programma politico (le persone
apprezzano le info personali, aiutano a dare
un’immagine più vera e umana).
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31. Un’area editoriale sempre aggiornata da
comunicati ed articoli giornalistici.
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32. Un’area interattiva per dialogare con gli
elettori con rimando ai social e al blog.
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33. Un’area per la diretta streaming di eventi.
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34. Il sito è la memoria storica di tutte le attività
di comunicazione;
amplifica il lavoro dell’ufficio stampa;
consente ai giornalisti, in un’area riservata
protetta da psw, l’accesso ai comunicati, al
materiale audio e video, alle immagini.
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35. Il
blog
è
uno
spazio
di
approfondimento che arriva dove il
sito web non riesce.
Come
quest’ultimo
aggrega
contenuti e svolge una funzione di
perno rispetto agli altri strumenti,
ma, a differenza del sito, permette di
entrare in contatto diretto con il
proprio
elettorato,
dialogare
e
costruire un rapporto di confronto
duraturo.
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36. Privilegiate lo stile informale, siate brevi e
autentici, linkate le fonti e le risorse,
postate almeno due, tre post la settimana,
preferibilmente di mattina presto. Quasi
tutte
le
piattaforme
di
publishing
consentono di pianificare l’orario di
pubblicazione dei post.
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37. La parola d’ordine è pianificare e stabilire con
anticipo:
i temi da trattare;
gli obiettivi;
il target a cui ci si rivolge (elettorato,
giornalisti, esponenti politici).
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38. In prossimità della header, la parte più vista,
inserire:
una breve presentazione di se stessi;
i Feed Rss affinché i lettori sappiano in tempo
reale di ogni aggiornamento del blog;
il tasto di ricerca dei contenuti;
un elenco dei link ritenuti interessanti;
l’archivio dei post;
le parole chiave più usate nel blog (tag cloud);
la pagina delle note legali.
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39. A differenza di Facebook, il blog è uno
spazio in cui siete voi a dettare le regole,
decidendo cosa è lecito e cosa non lo è.
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40. Per tale ragione è importante esplicitare una
policy in cui stabilire le regole di buona
educazione e di correttezza che bisogna
rispettare nei commenti.
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41. In questo modo gli utenti sapranno già cosa
aspettarsi in caso di commenti offensivi.
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42. E’ buona prassi rispondere sempre a tutti i
commenti e opportuno non riportare
eventuali volgarità o pesanti offese, ma
essere chiari e decisi.
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43. Non alimentate la polemica. Il rischio è che
le vostre risposte vengano riportate altrove,
dando vita ad una diatriba senza fine.
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44. I commenti possono essere moderati,
ovvero prevedere un meccanismo di
approvazione, ma è opportuno evitare
sempre la censura. I commenti censurati
compariranno altrove e diffonderanno l’idea
di voi come censori.
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45. Facebook può diventare un alleato prezioso
per aggregare simpatizzanti e sostenitori.
Ma solo se non si ha fretta e si seguono
alcune regole.
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46. Quando si entra in casa d’altri si chiede
permesso. Bene, è esattamente quello che
bisogna fare entrando su Facebook.
Non dimenticate mai, infatti, di essere ospiti
e non padroni di casa!
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47. E’ buona norma
entrare in punta di
piedi, con rispetto,
e togliersi le scarpe
sporche (di politica,
of course).
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49. •
•
•
•
•
•
Non siate invadenti o aggressivi
Adottate un tono colloquiale
Rispettate le opinioni di tutti
Scoprite i vostri lati umani
Non usate un tono promozionale
Instaurate delle relazioni
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50. Usate i post per
fare domande: le
risposte saranno
un prezioso
feedback per
impostare future
strategie.
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51. Create conversazioni su argomenti comuni
e ricordate che è la qualità dei contenuti il
miglior modo per fare engagement.
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52. In questo modo otterrete credibilità e serietà
e sarete accettati come una fonte seria e
accreditata.
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53. Una volta diventati credibili saranno gli altri
utenti a fare da cassa di risonanza, a
fungere da medium del vostro messaggio,
sfruttando la capillarità della rete.
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54. Preferite la pagina al profilo personale perché:
•
•
•
la pagina non ha un limite di sottoscrittori
permette il monitoraggio delle visite
non tutti i simpatizzanti sono anche amici e
con la pagina non avrete amici, ma “mi piace”
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55. Preferite il gruppo quando:
•
•
•
Volete conversare con persone che
condividono uno specifico interesse (il
gruppo non ha limiti di iscritti)
Volete inviare comunicazioni mirate
Volete promuovere iniziative o supportare
cause
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56. Twitter
Questa
famosissima
piattaforma
di
microblogging si integra perfettamente con
Facebook perché, mentre quest’ultimo
permette di approfondire conversazioni e
relazioni,
Twitter
consente
una
comunicazione breve, immediata e diretta.
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57. Twitter
Twitter non richiede un legame bidirezionale,
come Facebook, in quanto le persone che
seguiamo non necessariamente decidono di
seguire noi.
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63. Twitter
Vi imbattete in un sito che vi piace, in un
articolo che approvate, in una notizia vicina
alle vostre idee politiche?
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63
68. Twitter
Fate domande!
E’ il miglior modo per ottenere
informazioni e conoscere meglio i
vostri potenziali elettori.
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68
69. Twitter
Se qualcuno vi fa una domanda rispondete.
Sempre e velocemente.
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70. Twitter
Il giusto rapporto tra follower e following è di 1
a 3.
E a proposito di numeri …
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71. Twitter
Alcuni professionisti della comunicazione*
sostengono la regola del 3x3x3.
Ovvero:
•
•
•
postare 3 tweet al giorno
in 3 orari diversi
su 3 argomenti diversi
* Mark Schaefer
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72. Questa famosa piattaforma di videosharing ha
nella semplicità di funzionamento il suo punto
di forza.
Perché non sfruttarla?
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73. Avere un canale personale su youtube
significa per un politico avere una sorta di
palcoscenico virtuale su cui caricare i video
dei propri comizi, gli eventi, le iniziative.
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75. Se è vero che un’immagine vale più di mille
parole … allora let’s Flickr!
Postate immagini che rimandano ai vostri
valori, alla vostra visione politica, foto di
vita quotidiana, di incontri pubblici,
condividete immagini di altri utenti.
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76. La comunicazione on line di Barack Obama
insegna che il potere evocativo di una
fotografia
è
grandissimo,
perché
le
immagini, più delle parole, sono in grado di
parlare il linguaggio condiviso
delle
emozioni.
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77. Un buon marketing mix dovrebbe prevedere:
un sito web come contenitore dove confluiscono
tutti gli altri strumenti;
un blog per gli approfondimenti e per stabilire
un rapporto duraturo con gli elettori;
una pagina facebook per creare relazioni
attraverso la partecipazione a discussioni di
vario tipo;
un account twitter per informare in modo
istantaneo e semplificato.
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78. Vale la pena aggiungere che non esistono
regole assolute e che nel web, come nella
vita, la migliore maestra è l’esperienza.
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79. “La politica è l’arte del possibile”.
Otto Von Bismark
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80. Michela Bilotta
Consulente di comunicazione, web editor, copywriter, giornalista free lance.
http://michelabilotta.blogspot.it
https://www.facebook.com/michela.bilotta.7
http://michelabilotta.blogspot.it
80