Unlocking the Power of ChatGPT and AI in Testing - A Real-World Look, present...
Presentazione iniziativa SI.ppt
1. Guerra tra pandemia e crisi climatica
Le ragioni della pace, dell’ecologia, della cura
Castel Madama , Sala consiliare, 13 aprile 2022
Russia , sanzioni europee e Difesa Europea
Marco Moreschini
3. TIMELINE
Primo pacchetto di
sanzioni: 23 febbraio 2022
Secondo pacchetto: 25
febbraio 2022
Terzo pacchetto :
pubblicato tra 28 febbraio
e 10 Marzo 2022
Quarto pacchetto: 15
marzo 2022
Quinto pacchetto 8 aprile
2022
TIPO DI SANZIONI
sanzioni individuali,
sanzioni economiche,
restrizioni ai media,
misure diplomatiche,
restrizioni alle relazioni
economiche con le zone
non controllate dal
governo delle regioni di
Donetsk e Luhansk.
4. I regolamenti relativi alle sanzioni si applicano a tutte le
persone fisiche e giuridiche che rientrano nella giurisdizione
dell’UE (in seguito, i “soggetti europei”).
Più precisamente, essi si applicano:
a) nel territorio dell’UE;
b) a bordo di tutti gli aeromobili e natanti sotto la giurisdizione di uno Stato
membro;
c) a qualsiasi cittadino di uno Stato membro;
d) a qualsiasi persona giuridica, entità o organismo che sia costituita/o
conformemente al diritto di uno Stato membro;
e) a qualsiasi persona giuridica, entità o organismo relativamente ad
attività economiche esercitate interamente o parzialmente all’interno
dell’UE.
Campo di applicazione
5. Sanzioni individuali : mirate
893 persone fisiche e 65
entità, fra cui 30 oligarchi
• (a) banche e altre importanti
imprese russe (e.g.,
Vneshekonombank,
Promsvyazbank, Bank
Rossiya,Internet Research Agency e
SOGAZ),
• (b) alti funzionari governativi,
• (c) membri del Parlamento russo e
• (d) importanti uomini d’affari e altre
figure di spicco nel mondo dei
media
Persone
• Divieto di viaggio
• Congelamento dei beni
• Divieto di fornire fondi
Entità
• Congelamento dei beni
• Divieto di fornire fondi
6. Misure per impedire l'accesso della Russia ai mercati dei
capitali dell'UE
• il divieto di qualsiasi forma di prestito alle banche e al governo russi
(compresa la Banca centrale) e di acquisto dei titoli da loro emessi
• il congelamento totale dei beni e il divieto completo di finanziamento per
tre banche russe fondamentali
• il divieto totale di qualsiasi operazione con determinate imprese statali
russe in diversi settori, ossia con il complesso industrial-militare del
Cremlino
• chiarire che le cripto-attività rientrano nell'ambito di applicazione dei "valori
mobiliari"
• il divieto di rating della Russia e di società russe da parte delle agenzie di
rating del credito dell'UE e la prestazione di servizi di rating ai clienti russi
• azioni mirate contro l'élite russa vietando i depositi cospicui presso le
banche dell'UE.
7. Misure per impedire l'accesso della Russia ai mercati dei
capitali dell'UE
• il divieto di qualsiasi forma di prestito alle banche e al governo russi
(compresa la Banca centrale) e di acquisto dei titoli da loro emessi
• il congelamento totale dei beni e il divieto completo di finanziamento per le
banche russe fondamentali (Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank,
Bank Rossiya, Sovcombank,VNESHECONOMBANK (VEB) eVTB BANK)
• il divieto totale di qualsiasi operazione con determinate imprese statali
russe in diversi settori, ossia con il complesso industrial-militare del
Cremlino
• chiarire che le cripto-attività rientrano nell'ambito di applicazione dei "valori
mobiliari"
• il divieto di rating della Russia e di società russe da parte delle agenzie di
rating del credito dell'UE e la prestazione di servizi di rating ai clienti russi
• azioni mirate contro l'élite russa vietando i depositi cospicui presso le
banche dell'UE.
8. a. acquisire o aumentare la partecipazione in qualsiasi persona giuridica, entità od
organismo registrati o costituiti a norma del diritto della Russia o di qualsiasi altro
paese terzo e operante nel settore dell’energia in Russia (in seguito, “i soggetti che
operano nel settore energetico in Russia”);
b. concedere o partecipare ad accordi destinati a concedere nuovi prestiti o crediti o
fornire in altro modo finanziamenti, incluso capitale netto, ai soggetti che operano nel
settore energetico in Russia, o per lo scopo documentato di finanziare tale persona
giuridica, entità od organismo;
c. creare nuove imprese in partecipazione (joint ventures) con i soggetti che operano
nel settore energetico in Russia;
d. prestare servizi d’investimento direttamente connessi alle attività di cui alle lettere
a), b) e c).
Le autorità competenti degli Stati membri possono autorizzare le attività
menzionate ai punti a) - d) dopo aver accertato che quest’ultime siano
necessarie, ad esempio, per garantire l’approvvigionamento energetico critico
all’interno dell’Unione, nonché il trasporto di combustibili fossili, in particolare
carbone, petrolio e gas naturale, dalla Russia, o attraverso la Russia, nell’Unione.
Serie di divieti ai soggetti europei in relazione alla possibilità di investimenti nel settore
dell’energia russo. In particolare, è vietato
9. Divieto di scambiare contanti denominati in Euro
L’UE ha imposto il divieto per i soggetti europei di vendere, fornire, trasferire o
esportare contanti denominati in EUR (in seguito, lo “scambio di contanti”) alla
Russia o a qualsiasi entità fisica o giuridica russa.
• prodotti e tecnologie a duplice uso,
• prodotti per l’estrazione e la raffinazione del petrolio,
• prodotti dell’industria aerospaziale, prodotti per la navigazione marittima e beni
di lusso.
• prodotti destinati a usi militari
Divieto di esportazione di :
10. Perdita stimata di 3.3 miliardi di Euro
Divieto importazione id alcuni prodotti in acciaio o ferro
Sospensione immediata della trasmissione e della
diffusione di Russia Today e Sputnik nell'UE o ad
essa diretta, ad esempio via cavo, satellite, IPTV,
piattaforme, siti web e app. Tutte le licenze, le
autorizzazioni e gli accordi di distribuzione
pertinenti sono sospesi.
Restrizioni ai media
Le misure renderanno molto più gravosi gli
spostamenti di beni e persone tra UE e Russia
e vietano la trasmissione sul territorio dell’UE
dei programmi di alcuni media russi
L’UE ha chiusoil suo spazio aereo a tutti i voli operati
da vettori aerei russi,
11. I FATTI
• I russi titolari di passaporti
diplomatici non beneficeranno
più dell'esenzione dal visto per
recarsi nell'UE.
• I funzionari governativi e gli
imprenditori russi non
beneficeranno più di
agevolazioni come la riduzione
dei diritti di rilascio al
momento della presentazione
della domanda di visto.
VISTI
Sospensione dell'esenzione dal
visto per i diplomatici e della
facilitazione del rilascio dei visti
per i titolari di passaporti di
servizio e gli imprenditori
Le misure non riguardano i
cittadini russi in generale, che
continueranno a beneficiare
degli stessi vantaggi che hanno
attualmente nell'ambito
dell'accordo di facilitazione del
rilascio dei visti.
12. Misure:
• Divieto di acquistare, importare o
trasferire nell'Ue carbone e altri
combustibili fossili solidi se originari
della Russia o esportati dalla Russia a
partire da agosto 2022.
• Vietato anche l'accesso ai porti dell'Ue
alle navi battenti bandiera russa,
anche se sono concesse deroghe per i
prodotti agricoli o alimentari, gli aiuti
umanitari e l'energia.
• Vietato a qualsiasi impresa di trasporto
su strada russa e bielorussa di
trasportare merci all'interno dell'Ue,
anche se in operazioni di transito.
• Deroghe per alcuni prodotti, come
quelli farmaceutici, medici,
agroalimentari, compreso il frumento, e
per il trasporto su strada a fini umanitari.
13.
14. • 37 Paesi che hanno adottato
sanzioni contro la Russia: non
rappresentano la maggioranza
della popolazione mondiale
(Paesi enormi come Cina e
India non hanno aderito) ma
raccolgono circa il 60%
dell’attività economica del
pianeta.
• L’Ispi ha calcolato che le sanzioni
avrebbero bloccato il 12% delle
importazioni russe e il 7% delle
sue esportazioni
• Gazprombank, cioè la banca di Gazprom,
che è l’azienda di Stato monopolista nella
vendita estera del gas naturale, non è stata
sanzionata, perché il gas russo continuano
a comprarlo
• Paesi della Ue, in anni normali versano
a Gazprom 230 miliardi di euro, cifra
che in questo 2022 di guerra e prezzi
alti potrebbe quasi raddoppia
• Bloccato gran parte dei 640 miliardi di
dollari che il Cremlino aveva messo da
parte, ma non tutto. Ci sono ancora 133
miliardi in oro, conservati al sicuro in
Russia, e almeno 87 miliardi di dollari in
yuan conservati in Cina, Paese amico della
Russia.
• Più alto surplus delle partite correnti
registrato dal 1994’.tra gennaio e marzo il
saldo è stato positivo per 58,2 miliardi, un
attivo superiore di oltre due volte e mezzo
rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso
per aumento gas ~( 11 aprile 2022)
15. Misure:
• Tra gli ulteriori divieti di esportazione,
vengono presi di mira il carburante per
aerei, i computer quantistici, i
semiconduttori avanzati, l'elettronica
di fascia alta, i software, i macchinari
sensibili e le attrezzature per il
trasporto.
• Vengono inclusi nuovi divieti
all'importazione anche per prodotti
come il legno, il cemento, i
fertilizzanti, i frutti di mare e i
liquori, inclusa la vodka.
• Tra le altre misure approvate divieto
totale di transazioni e blocco degli
asset su altre quattro banche russe
costituenti il 23 per cento del mercato
16. Risoluzione che chiede “misure punitive
addizionali, compreso un embargo
completo ed immediato delle
importazioni russe di petrolio, carbone,
combustibile nucleare e gas”
L’emendamento relativo allo stop alle forniture del
gas naturale e all’abbandono dell'utilizzo dei
gasdotti Nordstream 1 e 2 è stato approvato con
413 voti a favore, 93 contrari e 46 astensioni
Esclusione dal G20 e altre organizzazione
internazionali
EP chiede che queste nuove misure siano adottate
nel più breve tempo possibile dai paesi membri
dell’UE e dagli organi istituzionali.
Embargo alle forniture energetiche russe deve
essere accompagnato da un piano che assicuri
un approvvigionamento energetico
alternativo, insieme a una “strategia per
ritirare le sanzioni nel caso la Russia dovesse
procedere a restaurare l’indipendenza, la
sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”.
La mozione elenca una serie di nuove misure
punitive: continuare l’invio di armi, esclusione
totale dal sistema di pagamenti SWIFT e la
chiusura totale dei confini marittimi alle navi
russe, così come il transito ferroviario.
17. Il nuovo accordo sul gas tra Italia e Algeria
Per ridurre la dipendenza dal gas russo, l'Italia riceverà 9
miliardi di metri cubi di gas algerino in più all'anno, ma solo
dal 2024. DA ottobre tre miliardi e nel 2023 sei miliardi
Fabbisogno gas Italia: 80-90 miliardi di metri cubi
annui di cui 29 miliardi forniti dalla Russia, pari
almeno al 36 per cento
18. Credo che si possa dire che l'Unione non può restare
nelle attuali condizioni: o si completa il suo edificio o si
rischia che venga meno, con tutto ciò che ci ha
consegnato, di pace, di diritti, di prosperità".
Se non si vuole che l'edificio europeo crolli, serve
"anche la definizione di una politica estera comune e lo
sviluppo congiunto di capacità nel settore di sicurezza
e difesa"
"Anche in questa visione, l'Unione si pone in piena
complementarietà con la Nato, rafforzando il suo
ruolo di produttore di sicurezza". "Accrescere le nostre
capacità, fare dell'Unione un attore più credibile è
importante per l'Europa e, vorrei aggiungere, lo è
anche per gli Stati Uniti, in un mondo sempre più
caratterizzato dal protagonismo di grandi soggetti
internazionali. La presenza efficace tra questi
dell'Unione Europea rafforza il rapporto transatlantico
anche nel dialogo con gli altri interlocutori". Sergio
Mattarella, 14 settembre 2021
19. Una politica di difesa comunitaria “in
tutta Europa”, “non si può perché c’è
l’unanimità. Allora bisogna fare come
con l’euro, una cooperazione
rafforzata”. A trascinarla, secondo
Prodi, i quattro Paesi più “forti” in
Europa, Francia, Spagna, Germania e
Italia, che così potranno trascinare
almeno altri 10 Stati in questa politica
comune. Romano Prodi, 1 aprile 2022
20. • Maggio 1952, Trattato che istituisce la Comunità europea di difesa
(Ced).
• Agosto 1954, bocciatura del Trattato che istituisce la Comunità
europea di difesa. Il testo del trattato non entra in vigore perché
rigettato dall‟Assemblea generale francese.
• 23 ottobre 1954, creazione dell’Unione dell’Europa occidentale (Ueo).
In seguito al fallimento della Ced, gli atti internazionali che
modificano il Trattato di Bruxelles del marzo 1948 danno vita ad
un‟organizzazione internazionale regionale di sicurezza militare e
cooperazione politica della quale sono pertanto membri Francia,
Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, ai quali si
aggiungono anche l‟Italia e la Germania.
• 7 febbraio 1992, Trattato sull’Unione europea (Tue). ePolitica estera e
di sicurezza comune (Pesc) con carattere intergovernativo ed
introduce strumenti normativi quali azioni comuni e posizioni
comuni. Prevede il futuro sviluppo di una politica di difesa comune e
richiede “all‟Ueo di elaborare e di porre in essere le decisioni e le
azioni dell‟Unione aventi implicazioni nel settore della difesa”.
• Missioni di Pace di Petersberg all’UEO
21. • Giugno 1999. Consiglio europeo di Colonia. La Pesd viene
ufficialmente istituita. Javier Solana viene nominato Segretario
generale/Alto rappresentante per la Pesc (Sg/Ar) ed inoltre viene
sancito il trasferimento di alcune competenze dell‟Ueo all‟Unione
europea. Una volta ultimato tale processo, “l‟Ueo avrà concluso la
sua missione in quanto organizzazione”.
• Dicembre 2009, il trattato di Lisbona introduce superamento formale
della struttura a pilastri dell‟Ue, con l‟Alto rappresentante che
riunisce in sé anche le funzioni di vicepresidente della Commissione e
Commissario delle relazioni esterne; la scomparsa di qualsiasi
limitazione di difesa alle cooperazioni rafforzate; l‟introduzione della
cooperazione strutturata permanente (che pone le basi per
un‟Europa a più velocità in materia di difesa); l‟istituzionalizzazione
dell‟Agenzia europea per la difesa.
• l’art. 42, par. 7, TUE[3] e la c.d. ‘clausola di mutua assistenza’ ivi
contenuta. Quest’ultima, in estrema sintesi, impone agli Stati
membri dell’UE di prestare aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro
possesso allo Stato che abbia subito un’aggressione armata nel suo
territorio, in conformità all’art. 51 della Carta delle Nazioni Unite .
22. • Aprile 2010: Dichiarazione congiunta dei dieci stati membri UEO con
riferimento al fatto che la 42.7 farebbe implicito riferimento alla
NATO per l’attuazione della clausola di solidarieta’ . Scioglimento
UEO dal luglio 2011.
• Settembre 2016: L'UE rafforza la cooperazione in materia di sicurezza
e di difesa.Nuovo slancio alla sicurezza esterna e alla difesa
europee rafforzando la cooperazione dell'UE nel settore.
• approvano il piano di attuazione in materia di sicurezza e
difesa
• accolgono con favore la proposta della Commissione europea
relativa al piano d'azione europeo in materia di difesa
• sollecitano un'azione rapida al fine di intensificare la
cooperazione tra l'UE e la NATO.
23. Azioni concrete :
• l'avvio di una revisione coordinata annuale sulla difesa (CARD) al fine
di rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri in materia di difesa
• l'istituzione di una cooperazione strutturata permanente (PESCO)
per il rafforzamento della cooperazione in materia di difesa tra gli
Stati membri che desiderano approfondire questo tipo di
cooperazione. Sin ad oggi 60 PESCO
• la creazione di una capacità militare di pianificazione e condotta
(MPCC) al fine di migliorare le strutture di gestione delle crisi
• il rafforzamento degli strumenti di reazione rapida dell'UE, inclusi i
gruppi tattici dell'UE e le capacità civili
24. Strumento europeo per la pace
Il 22 marzo 2021 il Consiglio "Affari esteri" ha
adottato la decisione 2021/509 del Consiglio
che istituisce lo strumento europeo per la
pace (EPF).
L'EPF è uno strumento fuori bilancio volto a
consolidare la capacità dell'Unione di
prevenire i conflitti, costruire la pace e
rafforzare la sicurezza internazionale,
consentendo il finanziamento di azioni
operative nell'ambito della politica estera e di
sicurezza comune (PESC) che hanno
implicazioni nel settore militare o della difesa.
25. Bussola strategica
La bussola strategica è un'iniziativa guidata dagli Stati membri dell'UE
che mira a fornire chiarezza e orientamenti sulla politica di sicurezza
e di difesa comune dell'UE, nonché a stabilire una comprensione
comune delle principali sfide e minacce per l'Europa a breve e medio
termine.
Per rafforzare la sicurezza e la difesa dell'UE, essa è strutturata
attorno a quattro pilastri:
Partner
Investimenti
Azione
Sicurezza
La bussola contribuirà a indicare la strada per la futura azione
dell'UE e a superare crescenti minacce, quali la competizione
geopolitica, le rivalità economiche, lo sviluppo tecnologico, la
disinformazione, la crisi climatica e l'instabilità regionale e globale.
Gli Stati membri dell'UE hanno avviato l'iniziativa nel giugno 2020.
Approvata il 25 marzo 2022
https://www.consili
um.europa.eu/it/inf
ographics/strategic-
compass/
26. Il Consiglio europeo approva la bussola
strategica ( 24.03.2022)
L'UE approva un importo supplementare di
500 milioni di EUR a sostegno delle forze
armate ucraine (23.03.2022)
Dichiarazione di Versailles: rafforzare le
capacità di difesa dell'UE
https://www.consilium.europa.eu/media/547
92/20220311-versailles-declaration-it.pdf
(10-11.03.2022)
L'UE adotta un pacchetto di sostegno da
500 milioni di EUR per le forze armate
ucraine 28.02.2022
Versailles: maggiori responsabilità
per la sicurezza dell'UE per
perseguire una linea d'azione
strategica nel settore della difesa.
• cooperazione UE-NATO
•principi in materia di inclusività,
reciprocità e autonomia decisionale
•incentivi per gli investimenti
•tecnologie critiche ed emergenti
•strumento europeo per la pace e
bussola strategica
I leader invitano inoltre la
Commissione europea, in
cooperazione con l'Agenzia europea
per la difesa, a presentare un'analisi
delle carenze di investimenti in
materia di difesa entro metà maggio.
27. NATO : Stati membri e anno di adesione
Trattato di Washington : 4 Aprile 1949
Finlandia e Svezia hanno
manifestato l’intenzione di entrare
28.
29. Nuovo Concetto Strategico che i capi di Stato
e di governo dei Paesi membri dell’Alleanza
approveranno al prossimo vertice di Madrid (29
e 30 giugno). Il documento sarà la roadmap
della Nato per gli anni a venire.
collective defence, crisis
management e cooperative security +
mantenimento dell’unità e della coesione +
capacità di adattamento di fronte ai
mutamenti, ( +legami da preservare con
particolare attenzione verso Est e anche
marginalmente verso Sud
Summit di Bruxelles 6-7 aprile 2022
Membri NATO + otto “alleati”: quattro europei, tre
dei quali confinanti con la Russia (Svezia,
Finlandia, Georgia e Ucraina) e quattro dell’Asia-
Pacifico (Giappone, Corea del Sud, Australia e
Nuova Zelanda), indicati con la sigla “AP4”.
Ma allo stesso tempo, dobbiamo essere realistici e
renderci conto che questo può durare a lungo, per
molti mesi, persino per anni. E questo è il motivo per
cui dobbiamo anche essere preparati per un lungo
periodo. Sia quando si tratta di sostenere l'Ucraina,
di sostenere le sanzioni e di rafforzare le nostre
difese. E mi aspetto che i ministri affrontino le
prospettive a lungo termine, la necessità di essere
preparati per il lungo periodo sia quando si tratta di
sostenere l'Ucraina, di sostenere le sanzioni e di
rafforzare le nostre difese. Credo anche che
indipendentemente da quando la guerra finirà,
questo ha implicazioni a lungo termine per la nostra
sicurezza, perché abbiamo visto la brutalità. Jens
Stoltenberg , 7 Aprile 2022
In risposta all'attacco militare senza precedenti contro l'Ucraina da parte del presidente russo Putin, l'UE sta rispondendo adottando un pacchetto completo e solido di sanzioni restrittive volte a:
indebolire la capacità del Cremlino di finanziare la guerra
infliggere costi economici e politici chiari all'élite politica russa responsabile dell'invasione e
ridurre la sua base economica.
Queste misure, che sono intelligenti, mirate e ben coordinate con i nostri alleati, colpiscono la Russia su aspetti particolarmente sensibili, con il massimo impatto sull'élite politica russa.
Le sanzioni sono elencate di seguito.
Anche qui: le sanzioni hanno bloccato gran parte dei 640 miliardi di dollari che il Cremlino aveva messo da parte, ma non tutto. Ci sono ancora 133 miliardi in oro, conservati al sicuro in Russia, e almeno 87 miliardi di dollari in yuan conservati in Cina, Paese amico della Russia. Non è molto ma c’è di che tirare avanti per un pezzo. Anche perché la Banca Centrale di Russia nel primo mese di guerra ha speso molto (circa 39 miliardi di dollari) ma è riuscita a risollevare il rublo dallo sprofondo e a riportarlo alle quotazioni di prima dell’invasione, evitando così di rendere le importazioni troppo onerose e, soprattutto, di spargere il panico nella popolazione.In più, ovviamente, ci sono tutti i commerci e gli affari di cui la Russia continua a godere con i Paesi che non partecipano alle sanzioni. Il commercio bilaterale tra Russia e Cina, per esempio, è cresciuto tantissimo negli ultimi anni: del 35% nel solo 2021, quando ha toccato la cifra record di 150 miliardi di dollari, puntando (se le previsioni di Putin sono azzeccate) a valicare il muro dei 200 miliardi entro il 2024. Parliamo dell’India: nel 2021 la Russia ha esportato in India beni (in gran parte petrolio e fertilizzanti) per 7 miliardi di dollari ma soprattutto proprio con l’India sta provando a mettere a punto un sistema di pagamenti centrato sullo Yuan (la valuta cinese) e sullo Spfs, un sistema per veicolare le transazioni alternativo allo Swift. Se l’esperimento funzionasse, una parte importante del boicottaggio occidentale sarebbe aggirata. Non a caso Mosca ha offerto a Nuova Delhi consistenti sconti sulle forniture di petrolio.I casi Cuba e IranSi potrebbe continuare all’infinito, così come infiniti sono i sistemi, ipotetici o reali, per combattere le sanzioni varate contro la Russia. La conclusione, però, è una sola. Il crollo del sistema economico russo non è per domani e nemmeno per dopo domani. Cuba è rimasta sotto sanzioni per sessant’anni, ha sofferto, è vissuta in povertà ma non è crollata. L’Iran è sotto sanzioni in pratica dal 1979, e non è crollato. Perché la Russia, molto più sanzionata di questi due esempi ma anche molto più robusta, dovrebbe crollare in tempi stretti? Il che, ovviamente, è una pessima notizia per gli ucraini e per chi spera di veder finire in fretta questa guerra insensata.continua su:
Il problema della difesa fu invece risolto nel quadro della NATO. E’ interessante osservare come Spinelli nel proprio memorandum avesse anticipato quale sarebbe stata la posizione degli Stati europei all’interno dell’Alleanza Atlantica se questi non si fossero dotati una struttura federale: la definizione data da Spinelli è di “Stati tributari del comandante atlantico”. Mantenendo le proprie strutture nazionali, gli Stati europei non erano in grado di avere un peso autonomo all’interno dell’Alleanza e avrebbero dovuto subire la volontà dello Stato più forte, cioè gli USA.
L’esperienza della NATO, sebbene abbia garantito la sicurezza europea, non può far altro che confermare la “predizione” di Spinelli. Durante gli anni della Guerra fredda gli Stati europei si sono affidati alla politica estera statunitense rinunciando, di fatto, ad avere un ruolo autonomo nel quadro internazionale. Oggi, tuttavia, il guscio protettivo statunitense non è più adeguato alle necessità europee e per l’Europa diventa fondamentale, ora più che mai, intraprendere nuovamente un percorso analogo a quello della costruzione della CED imparando dagli errori del passato.
Stipulato da Francia, Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo sulla scorta del Piano Pleven, prevede la creazione di un esercito europeo formato da sei divisioni, posto sotto il comando della North Atlantic Treaty Organization (Nato) e gestito da un ministro della difesa europeo.
L‟accordo crea inoltre delle istituzioni simili a quelle della Comunità europea per il carbone e l‟acciaio (Ceca).
er un’Europa davvero unita: moneta, spada e feluca
La lezione di De Gasperi per una difesa comune Ue: «Se noi chiamiamo le forze armate dei diversi paesi a fondersi insieme e a difendere una Patria più vasta, bisogna che questa Patria sia visibile, solida e viva»
Stipulato da Francia, Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo sulla scorta del Piano Pleven, prevede la creazione di un esercito europeo formato da sei divisioni, posto sotto il comando della North Atlantic Treaty Organization (Nato) e gestito da un ministro della difesa europeo.
L‟accordo crea inoltre delle istituzioni simili a quelle della Comunità europea per il carbone e l‟acciaio (Ceca).
er un’Europa davvero unita: moneta, spada e feluca
La lezione di De Gasperi per una difesa comune Ue: «Se noi chiamiamo le forze armate dei diversi paesi a fondersi insieme e a difendere una Patria più vasta, bisogna che questa Patria sia visibile, solida e viva»
Dicembre 1999, Consiglio europeo di Helsinki. Oltre alla formulazione dell‟Helsinki Headline Goal (Hhg, si veda oltre § 3.1.1.1), il Consiglio europeo giunge ad un‟intesa sulle modalità di una cooperazione completa tra l‟Unione europea e la Nato e sulle condizioni di consultazione con i paesi candidati all‟adesione all‟Ue, i paesi europei non membri della Nato ed i partners dell‟Ueo. Vengono create nuove strutture ad interim: il Comitato politico e di sicurezza interinale (Comité politique et de securité intérimaire, Copsi), il Comitato militare interinale dell‟Unione europea (European Union Military Committee, Eumc) e lo Stato maggiore interinale dell‟Ue (EU Military Staff, Eums).
Per adempiere ai Trattati si era disegnata, con gli accordi di Helsinki del 1999, una forza permanente di reazione rapida di almeno 60mila uomini (con altri 120mila per i ricambi) che potesse essere impegnata in zone di crisi fino a 4.000 km da Bruxelles. Doveva nascere entro il 2003, ma è rimasta lettera morta, e al suo posto sono invece nati nel 2007 i Battlegroups: sono 2 gruppi da 1500 uomini sempre operativi che si alternano a rotazione tra i Paesi membri ogni sei mesi, per un totale di 3.000 unità. Sono costituiti attorno a un battaglione di fanteria supportato da unità di trasporto, servizi e sostenimento in operazione. Dovrebbero essere pronti a partire entro 10 giorni dalla decisione politica, con un’autosufficienza operativa di almeno 30 giorni, ma ad oggi non sono mai stati schierati in alcuna operazione internazionale a causa della farraginosità dell’utilizzo, del numero troppo esiguo per le crisi internazionali e dalla mancanza di un budget europeo dedicato. I Paesi europei, però, partecipano a missioni all’estero«
Elle précise que l'article 42.7 du Traité sur l'Union européenne stipule désormais que « si un État membre est l'objet d'une agression armée sur son territoire, les autres États membres lui doivent aide et assistance par tous les moyens en leur pouvoir » et que les engagements et la coopération dans ce domaine « demeurent conformes aux engagements souscrits au sein de l'OTAN ».
Stipulato da Francia, Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo sulla scorta del Piano Pleven, prevede la creazione di un esercito europeo formato da sei divisioni, posto sotto il comando della North Atlantic Treaty Organization (Nato) e gestito da un ministro della difesa europeo.
L‟accordo crea inoltre delle istituzioni simili a quelle della Comunità europea per il carbone e l‟acciaio (Ceca).
er un’Europa davvero unita: moneta, spada e feluca
La lezione di De Gasperi per una difesa comune Ue: «Se noi chiamiamo le forze armate dei diversi paesi a fondersi insieme e a difendere una Patria più vasta, bisogna che questa Patria sia visibile, solida e viva»
Dicembre 1999, Consiglio europeo di Helsinki. Oltre alla formulazione dell‟Helsinki Headline Goal (Hhg, si veda oltre § 3.1.1.1), il Consiglio europeo giunge ad un‟intesa sulle modalità di una cooperazione completa tra l‟Unione europea e la Nato e sulle condizioni di consultazione con i paesi candidati all‟adesione all‟Ue, i paesi europei non membri della Nato ed i partners dell‟Ueo. Vengono create nuove strutture ad interim: il Comitato politico e di sicurezza interinale (Comité politique et de securité intérimaire, Copsi), il Comitato militare interinale dell‟Unione europea (European Union Military Committee, Eumc) e lo Stato maggiore interinale dell‟Ue (EU Military Staff, Eums).
Per adempiere ai Trattati si era disegnata, con gli accordi di Helsinki del 1999, una forza permanente di reazione rapida di almeno 60mila uomini (con altri 120mila per i ricambi) che potesse essere impegnata in zone di crisi fino a 4.000 km da Bruxelles. Doveva nascere entro il 2003, ma è rimasta lettera morta, e al suo posto sono invece nati nel 2007 i Battlegroups: sono 2 gruppi da 1500 uomini sempre operativi che si alternano a rotazione tra i Paesi membri ogni sei mesi, per un totale di 3.000 unità. Sono costituiti attorno a un battaglione di fanteria supportato da unità di trasporto, servizi e sostenimento in operazione. Dovrebbero essere pronti a partire entro 10 giorni dalla decisione politica, con un’autosufficienza operativa di almeno 30 giorni, ma ad oggi non sono mai stati schierati in alcuna operazione internazionale a causa della farraginosità dell’utilizzo, del numero troppo esiguo per le crisi internazionali e dalla mancanza di un budget europeo dedicato. I Paesi europei, però, partecipano a missioni all’estero«
Elle précise que l'article 42.7 du Traité sur l'Union européenne stipule désormais que « si un État membre est l'objet d'une agression armée sur son territoire, les autres États membres lui doivent aide et assistance par tous les moyens en leur pouvoir » et que les engagements et la coopération dans ce domaine « demeurent conformes aux engagements souscrits au sein de l'OTAN ».
Gli Stati membri partecipanti hanno concordato un elenco iniziale di 17 progetti da intraprendere nel quadro della PESCO. Da allora l'elenco è stato esteso a 60 progetti riguardanti settori quali:
la formazione
lo sviluppo di capacità
la prontezza operativa in materia di difesa
Questi progetti iniziali sono stati formalmente adottati dal Consiglio il 6 marzo 2018. Lo stesso giorno il Consiglio ha adottato una tabella di marcia per l'attuazione della PESCO.
https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2022/03/21/a-strategic-compass-for-a-stronger-eu-security-and-defence-in-the-next-decade/
- creerà una capacità di dispiegamento rapido forte di un massimo di 5 000 militari per diversi tipi di crisi
- sarà in grado di schierare 200 esperti di missioni PSDC pienamente equipaggiati entro 30 giorni, anche in ambienti complessi
- condurrà esercitazioni reali periodiche terrestri e in mare
- rafforzerà la mobilità militare
rafforzerà le missioni e operazioni PSDC (politica di sicurezza e di difesa comune) in ambito civile e militare promuovendo un processo decisionale rapido e più flessibile, agendo in modo più deciso e garantendo una maggiore solidarietà finanziaria
- sfrutterà appieno lo strumento europeo per la pace per sostenere i partner
Stoltenberg: «l’alleanza militare deve rispondere alle sfide presentate dall’ascesa della Cina».
Quindi, abbiamo iniziato il processo nella NATO, abbiamo incaricato i nostri comandanti militari di fornire opzioni ai leader politici per prendere decisioni su come reimpostare la nostra deterrenza e difesa a lungo termine. Questo, naturalmente, si baserà su ciò che abbiamo già fatto. L'invasione dell'Ucraina è stato un campanello d'allarme. Ma è successo nel 2014. Così abbiamo effettivamente dal 2014, implementato il più grande rafforzamento della nostra difesa collettiva, aumentato la prontezza delle forze, triplicato la dimensione della Forza di risposta della NATO, riformato la struttura di comando, e iniziato a investire più spesa per la difesa in tutta l'Alleanza. Così noi, la NATO, eravamo in realtà abbastanza ben preparati quando la Russia ha invaso l'Ucraina per la seconda volta, e il giorno dell'invasione, abbiamo attivato i nostri piani di difesa, dispiegato migliaia di truppe aggiuntive nella parte orientale dell'Alleanza. Ora ci sono 40.000 truppe al comando della NATO nella parte orientale dell'Alleanza. E ci sono più truppe statunitensi in Europa, 100.000 in totale, e anche altri alleati hanno aumentato la loro presenza. Quindi, questo dimostra che per anni ci siamo effettivamente adattati alle azioni aggressive della Russia. Eravamo ben preparati quando hanno invaso l'Ucraina. Ma ora abbiamo bisogno di fare un nuovo passo, per un rafforzamento più a lungo termine della nostra deterrenza e difesa e mi aspetto che la NATO, che questo sarà discusso tra i ministri degli esteri oggi e domani, ma poi le decisioni per il più lungo termine saranno prese al vertice di Madrid nel mese di giugno, quando i capi di stato e di governo si incontrano.Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)