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Credi per comprendere:
comprendi per credere
             Sant'Agostino
      Sermo 43, 7, 9: CCL 41, 512 (PL 38, 258)




                Luca Ascari
di che parliamo?
                    Analizziamo le parti

             Scienziato             Radicato in Cristo

•   ieri e oggi                 •    Rinuncia alla ricerca?

•   Rischi                      •    Creati, evoluti, progettati?

•   Complessità                 •    Sogni e preghiere

                                •    Conseguenze

                                •    Domande e risposte
La figura dello
scienziato nella storia
                Fuoco su:
              UOMO - Tutto
La figura dello
scienziato nella storia
                                 Fuoco su:
                   Fisica
     Matematica               UOMO - Tutto
                    Ingegneria
     Genetica
        Biologia    Chimica
                Medicina

                      ...
La figura dello
scienziato nella storia
                                 Fuoco su:
                   Fisica
     Matematica               UOMO - Tutto
                    Ingegneria
     Genetica
        Biologia    Chimica
                Medicina
                              Parti - Discipline
                      ...
                                 Riduzionismo
                e poi...
La figura dello
scienziato nella storia
                                 Fuoco su:
                   Fisica
     Matematica               UOMO - Tutto
                    Ingegneria
     Genetica
        Biologia    Chimica
                Medicina
                              Parti - Discipline
                      ...
                                 Riduzionismo
           e poi...
      La Complessità!
Sistemi complessi
•   Enorme N. variabili e
    interazioni

•   complesso ≠complicato

•   la conoscenza delle parti non
    dà informazioni sul sistema,
    sul suo comportamento

•   Emergenza


      Video stormo                  Video traffico
Sistemi complessi
•   Enorme N. variabili e
    interazioni

•   complesso ≠complicato

•   la conoscenza delle parti non
    dà informazioni sul sistema,
    sul suo comportamento

•   Emergenza


      Video stormo                  Video traffico
Sistemi complessi
•   Enorme N. variabili e
    interazioni

•   complesso ≠complicato

•   la conoscenza delle parti non
    dà informazioni sul sistema,
    sul suo comportamento

•   Emergenza


      Video stormo                  Video traffico
Sistemi complessi
•   Enorme N. variabili e
    interazioni

•   complesso ≠complicato

•   la conoscenza delle parti non
    dà informazioni sul sistema,
    sul suo comportamento

•   Emergenza


      Video stormo                  Video traffico
Sistemi complessi
•   Enorme N. variabili e
    interazioni

•   complesso ≠complicato

•   la conoscenza delle parti non
    dà informazioni sul sistema,
    sul suo comportamento

•   Emergenza


      Video stormo                   Video traffico


          Crisi dell’approccio riduzionista
Sistemi complessi
•   Enorme N. variabili e
    interazioni

•   complesso ≠complicato

•   la conoscenza delle parti non
    dà informazioni sul sistema,
    sul suo comportamento

•   Emergenza


      Video stormo                   Video traffico


          Crisi dell’approccio riduzionista
Una nuova linea di ricerca
Una nuova linea di ricerca
                          Modelli
           Molti dati
                        neuromorfi
Una nuova linea di ricerca
                          Modelli
           Molti dati
                        neuromorfi


                Nuove memorie
Una nuova linea di ricerca
                          Modelli
           Molti dati
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                Nuove memorie


                    di
              “Comportamenti”
Una nuova linea di ricerca
                           Modelli
            Molti dati
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                 Nuove memorie


                     di
               “Comportamenti”


         Predizione
Una nuova linea di ricerca
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            Molti dati
                         neuromorfi


                 Nuove memorie


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               “Comportamenti”


         Predizione
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Lo scienziato
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Lo scienziato
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Lo scienziato
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Lo scienziato
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Lo scienziato
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I rischi dello scienziato

• di fronte a tanta complessità...
• Arroganza...
I rischi dello scienziato

• di fronte a tanta complessità...
• Arroganza...
I rischi dello scienziato

• di fronte a tanta complessità...
• Arroganza...
I rischi dello scienziato

• di fronte a tanta complessità...
• Arroganza...
I rischi dello scienziato

• di fronte a tanta complessità...
• Arroganza... = Schiavitù
I rischi dello scienziato

• di fronte a tanta complessità...
• Arroganza... = Schiavitù
I rischi dello scienziato

• di fronte a tanta complessità...
• Arroganza... = Schiavitù
I rischi dello scienziato

• di fronte a tanta complessità...
• Arroganza... = Schiavitù
I rischi dello scienziato

• di fronte a tanta complessità...
• Arroganza... = Schiavitù




            e allora? che fare?
Lo scienziato di domani
Lo scienziato di domani
• Multi-disciplinare
Lo scienziato di domani
• Multi-disciplinare
• Ricercatore
Lo scienziato di domani
• Multi-disciplinare
• Ricercatore
• “Olistico”
Lo scienziato di domani
• Multi-disciplinare
• Ricercatore
• “Olistico”
• “Libero
  Pensatore”
Lo scienziato di domani
• Multi-disciplinare   • ogni cosa col
                         suo vero nome
• Ricercatore
• “Olistico”
• “Libero
  Pensatore”
Lo scienziato di domani
• Multi-disciplinare   • ogni cosa col
                         suo vero nome
• Ricercatore
• “Olistico”           • no frills
• “Libero
  Pensatore”
Lo scienziato di domani
• Multi-disciplinare   • ogni cosa col
                         suo vero nome
• Ricercatore
• “Olistico”           • no frills
• “Libero              • interesse per le
                         cause dei
  Pensatore”
                         fenomeni
Lo scienziato di domani
• Multi-disciplinare   • ogni cosa col
                         suo vero nome
• Ricercatore
• “Olistico”           • no frills
• “Libero              • interesse per le
                         cause dei
  Pensatore”
                         fenomeni



  lo scienziato “neo-rinascimentale”
Lo scienziato di domani
• Multi-disciplinare   • ogni cosa col
                         suo vero nome
• Ricercatore
• “Olistico”           • no frills
• “Libero              • interesse per le
                         cause dei
  Pensatore”
                         fenomeni



  lo scienziato “neo-rinascimentale”
Esempi

• Multilateral agreement on Investments
• Cultura e controllo delle masse
• Felicità - Consumi
• Politica
Il MAI: DEREGULATION PER CAPITALI

• Democrazia funziona se gli individui possono
    partecipare alla vita pubblica
• Il modo migliore per restringerla è trasferire
    decisioni alla sfera non controllata (popolo per la
    propaganda, tirannie, “uomini di più nobile
    sentire”, o “responsabili”) nella realtà.
         Un esempio: il Multilateral Agreement on Investments

•   controllo sui commerci: dagli Stati alle multinazionali che
    possono denunciare gli Stati stessi.

•   Nel 1997, inizia il Terzo Mondo a protestare, poi
    Australia e poi Canada: in USA, silenzio!
Il MAI: DEREGULATION PER CAPITALI

• Democrazia funziona se gli individui possono
    partecipare alla vita pubblica
• Il modo migliore per restringerla è trasferire
    decisioni alla sfera non controllata (popolo per la
    propaganda, tirannie, “uomini di più nobile
    sentire”, o “responsabili”) nella realtà.
         Un esempio: il Multilateral Agreement on Investments

•   controllo sui commerci: dagli Stati alle multinazionali che
    possono denunciare gli Stati stessi.




                                                                decisiva
                                                                “l’arma
•   Nel 1997, inizia il Terzo Mondo a protestare, poi
    Australia e poi Canada: in USA, silenzio!
Cultura e controllo
Cultura e controllo

• L'uomo circuito dai mass media: NARCOSI
   DI MASSA.
• Cultura e intelligenza in TV? Sparite
• Quali modelli? La “media”

... la TV non offre, come ideale in cui immedesimarsi, il superman ma
     l'everyman. La TV presenta come ideale l'uomo assolutamente
                                medio ...
           “Fenomenologia di Mike Bongiorno”, Umberto Eco1961
Cultura e controllo

• L'uomo circuito dai mass media: NARCOSI
   DI MASSA.
• Cultura e intelligenza in TV? Sparite
• Quali modelli? La “media”
                 Perchè?
... la TV non offre, come ideale in cui immedesimarsi, il superman ma
     l'everyman. La TV presenta come ideale l'uomo assolutamente
                                medio ...
           “Fenomenologia di Mike Bongiorno”, Umberto Eco1961
Cultura e controllo

• L'uomo circuito dai mass media: NARCOSI
   DI MASSA.
• Cultura e intelligenza in TV? Sparite
• Quali modelli? La “media”
                 Perchè?
... la TV non offre, come ideale in cui immedesimarsi, il superman ma
     l'everyman. La TV presenta come ideale l'uomo assolutamente
                                medio ...
           “Fenomenologia di Mike Bongiorno”, Umberto Eco1961
A proposito di narcosi...
A proposito di narcosi...




Nel Corno d’Africa non c’è petrolio... in Libia SI!
Felicità e consumi
Felicità e consumi
• Ognuno di noi tende alla felicità
• La nostra economia si basa sui consumi
Felicità e consumi
• Ognuno di noi tende alla felicità
• La nostra economia si basa sui consumi
                  Bene...
Felicità e consumi
 • Ognuno di noi tende alla felicità
 • La nostra economia si basa sui consumi
                    Bene...

• Consuma di + il felice o l’infelice?
• Pubblicità: ci manca sempre qualcosa per la
  felicità
Felicità e consumi
 • Ognuno di noi tende alla felicità
 • La nostra economia si basa sui consumi
                       Bene...

• Consuma di + il felice o l’infelice?
• Pubblicità: ci manca sempre qualcosa per la
  felicità

             siamo “utili” se infelici!!!
La situazione attuale
La situazione attuale
La situazione attuale
Le radici in Cristo
• Ricerca e fede?!?
 • Creazione e/o Evoluzione?
 • Esempi
• Talenti
• La preghiera
• Conseguenze
Chi ha ragione?
Chi ha ragione?




Darwin aveva proprio ragione?
I fatti
I fatti
1. Vita iniziò 3.5 miliardi di anni fa
I fatti
1. Vita iniziò 3.5 miliardi di anni fa
2. Fossili ➙ sequenza di specie diverse con parti in
   comune ➙ EVOLUZIONE
I fatti
1. Vita iniziò 3.5 miliardi di anni fa
2. Fossili ➙ sequenza di specie diverse con parti in
   comune ➙ EVOLUZIONE
3. Il vivente viene dal vivente ➙DISCENDENZA
   COMUNE
I fatti
1. Vita iniziò 3.5 miliardi di anni fa
2. Fossili ➙ sequenza di specie diverse con parti in
   comune ➙ EVOLUZIONE
3. Il vivente viene dal vivente ➙DISCENDENZA
   COMUNE
4. piano genetico (DNA) in ogni cellula di ogni
   organismo (con mutazioni).
I fatti
1. Vita iniziò 3.5 miliardi di anni fa
2. Fossili ➙ sequenza di specie diverse con parti in
   comune ➙ EVOLUZIONE
3. Il vivente viene dal vivente ➙DISCENDENZA
   COMUNE
4. piano genetico (DNA) in ogni cellula di ogni
   organismo (con mutazioni).
5. uomo: ultimo arrivato, solo a farsi domande (su un
   ipotetico anno: Australopiteco: 10h, homo sapiens:15
   min di presenza. )
Gli evoluzionisti
    dicono ...
Gli evoluzionisti
               dicono ...

• mutazioni assolutamente casuali e imprevedibili
Gli evoluzionisti
               dicono ...

• mutazioni assolutamente casuali e imprevedibili
• lotta per la sopravvivenza ➙ selezione naturale
Gli evoluzionisti
               dicono ...

• mutazioni assolutamente casuali e imprevedibili
• lotta per la sopravvivenza ➙ selezione naturale
• nessun disegno top-down
Gli evoluzionisti
                dicono ...

• mutazioni assolutamente casuali e imprevedibili
• lotta per la sopravvivenza ➙ selezione naturale
• nessun disegno top-down
• Problemi indicati da Darwin: salti bruschi (mancanza di
  fossili) e organi complessi (occhio = febbre)
I creazionisti dicono ...
• Darwinismo = teoria, non dimostrazione
• incongruenze:
 • matematica delle mutazioni
 • complessità irriducibile (occhio, cilia, ...)
• all’origine delle specie una forza creatrice
Quante mutazioni?
•   20 tipi di aminoacidi compongono le proteine.
    10190 proteine di 126 monomeri. Riempiamo un
    boccale, con 1 sola per tipo (1018cm-3): lato=1030
    anni luce! A v=c servirebbero 1000 MLD di MLD
    di MLD di MLD di anni per attraversarlo.

•   Servirebbero 10500 anni per realizzare tutti gli stati
    possibili di un gene medio (1000 paia di nucleotidi)

•   Il meccanismo mutazione - selezione non può
    spiegare l’apparizione di organismi nuovi
Complessità irriducibile


• il sistema occhio
• il sistema orecchio
Il sistema orecchio
•   Obiettivo: trasformare
    vibrazioni in suoni

•   4 esempi “tecnici”

    •   captazione delle vibrazioni

    •   trasferimento meccanico
        verso la coclea

    •   analisi frequenziale

    •   percezione corticale dei
        suoni
Il sistema orecchio
•   Obiettivo: trasformare
    vibrazioni in suoni

•   4 esempi “tecnici”

    •   captazione delle vibrazioni

    •   trasferimento meccanico
        verso la coclea

    •   analisi frequenziale

    •   percezione corticale dei
        suoni
Il sistema orecchio
•   Obiettivo: trasformare
    vibrazioni in suoni

•   4 esempi “tecnici”

    •   captazione delle vibrazioni

    •   trasferimento meccanico
        verso la coclea

    •   analisi frequenziale

    •   percezione corticale dei
        suoni
Il sistema orecchio
•   Obiettivo: trasformare
    vibrazioni in suoni

•   4 esempi “tecnici”

    •   captazione delle vibrazioni

    •   trasferimento meccanico
        verso la coclea

    •   analisi frequenziale

    •   percezione corticale dei
        suoni
Il sistema orecchio
•   Obiettivo: trasformare
    vibrazioni in suoni

•   4 esempi “tecnici”

    •   captazione delle vibrazioni

    •   trasferimento meccanico
        verso la coclea

    •   analisi frequenziale

    •   percezione corticale dei
        suoni
Il sistema orecchio
•   Obiettivo: trasformare
    vibrazioni in suoni

•   4 esempi “tecnici”

    •   captazione delle vibrazioni

    •   trasferimento meccanico
        verso la coclea

    •   analisi frequenziale

    •   percezione corticale dei
        suoni
Il sistema orecchio
•   Obiettivo: trasformare
    vibrazioni in suoni

•   4 esempi “tecnici”

    •   captazione delle vibrazioni

    •   trasferimento meccanico
        verso la coclea

    •   analisi frequenziale

    •   percezione corticale dei
        suoni
Il sistema occhio
•   Più di 20 passaggi biochimici
    fra il quanto di luce sulla
    retina e l’impulso nervoso

•   Complessità ineliminabile
    delle fasi per la funzione

    •   movimentazione

    •   trofismo della cornea
Il sistema occhio
•   Più di 20 passaggi biochimici
    fra il quanto di luce sulla
    retina e l’impulso nervoso

•   Complessità ineliminabile
    delle fasi per la funzione

    •   movimentazione

    •   trofismo della cornea
Il sistema occhio
•   Più di 20 passaggi biochimici
    fra il quanto di luce sulla
    retina e l’impulso nervoso

•   Complessità ineliminabile
    delle fasi per la funzione

    •   movimentazione

    •   trofismo della cornea
Il sistema occhio
•   Più di 20 passaggi biochimici
    fra il quanto di luce sulla
    retina e l’impulso nervoso

•   Complessità ineliminabile
    delle fasi per la funzione

    •   movimentazione

    •   trofismo della cornea
Il sistema occhio
•   Più di 20 passaggi biochimici
    fra il quanto di luce sulla
    retina e l’impulso nervoso

•   Complessità ineliminabile
    delle fasi per la funzione

    •   movimentazione

    •   trofismo della cornea
Il sistema occhio
•   Più di 20 passaggi biochimici
    fra il quanto di luce sulla
    retina e l’impulso nervoso

•   Complessità ineliminabile
    delle fasi per la funzione

    •   movimentazione

    •   trofismo della cornea
Il sistema occhio
•   Più di 20 passaggi biochimici
    fra il quanto di luce sulla
    retina e l’impulso nervoso

•   Complessità ineliminabile
    delle fasi per la funzione

    •   movimentazione

    •   trofismo della cornea
Il sistema occhio
•   Più di 20 passaggi biochimici
    fra il quanto di luce sulla
    retina e l’impulso nervoso

•   Complessità ineliminabile
    delle fasi per la funzione

    •   movimentazione

    •   trofismo della cornea
Il sistema occhio
•   Più di 20 passaggi biochimici
    fra il quanto di luce sulla
    retina e l’impulso nervoso

•   Complessità ineliminabile
    delle fasi per la funzione

    •   movimentazione

    •   trofismo della cornea
Il sistema occhio
•   Più di 20 passaggi biochimici
    fra il quanto di luce sulla
    retina e l’impulso nervoso

•   Complessità ineliminabile
    delle fasi per la funzione

    •   movimentazione

    •   trofismo della cornea
Il sistema occhio
•   Più di 20 passaggi biochimici
    fra il quanto di luce sulla
    retina e l’impulso nervoso

•   Complessità ineliminabile
    delle fasi per la funzione

    •   movimentazione

    •   trofismo della cornea
Il sistema occhio
•   Più di 20 passaggi biochimici
    fra il quanto di luce sulla
    retina e l’impulso nervoso

•   Complessità ineliminabile
    delle fasi per la funzione

    •   movimentazione

    •   trofismo della cornea
Il sistema occhio
•   Più di 20 passaggi biochimici
    fra il quanto di luce sulla
    retina e l’impulso nervoso

•   Complessità ineliminabile
    delle fasi per la funzione

    •   movimentazione

    •   trofismo della cornea
Possibile mettere
                 accordo?
•   Evoluzione come comparsa
    progressiva e progressiva
    diversificazione: fatto indiscutibile

•   apparizione precoce delle specie:
    il LIMULO

•   Piano genetico dell’essere vivente
    nel DNA: stabilità

•   importanza dei dettagli tecnici
    per la “funzione” olistica
    dell’organo
Possibile mettere
                 accordo?
•   Evoluzione come comparsa
    progressiva e progressiva
    diversificazione: fatto indiscutibile

•   apparizione precoce delle specie:
    il LIMULO

•   Piano genetico dell’essere vivente
    nel DNA: stabilità

•   importanza dei dettagli tecnici
    per la “funzione” olistica
    dell’organo
Punti deboli della
      biogenesi spontanea
• Le fluttuazioni teoriche   intenzionalità
  fra macro e
  microevoluzione.          complessità
                                               “caso” ∄
• La nozione di “caso”.     riuscita tecnica

• La selezione naturale     riproducibilità

• L’ancestromania
Punti deboli della
      biogenesi spontanea
• Le fluttuazioni teoriche      intenzionalità
  fra macro e               Le variazioni si conservano e
  microevoluzione.          perpetuano fra le generazioni se utili
                                complessità
                            nella lotta per la sopravvivenza
                                                       “caso” ∄
• La nozione di “caso”.     (Darwin).
                                riuscita tecnica
                            Ma essa opera solo dopo la
• La selezione naturale     riproduzione, non prima!
                               riproducibilità

• L’ancestromania
Punti deboli della
      biogenesi spontanea
• Le fluttuazioni teoriche      intenzionalità
  fra macro e               Le variazioni si conservano e
  microevoluzione.          perpetuano fra le generazioni se utili
                                complessità
                            Assoluta necessità di collegare fra loro
                            nella lotta per la sopravvivenza
                                                        “caso” ∄
• La nozione di “caso”.
                            tutte le forme viventi, di cercare i nostri
                            (Darwin).
                            antenati. tecnica
                                riuscita
                            Ma essa opera solo dopo la
• La selezione naturale     riproduzione, non prima!
                               riproducibilità

• L’ancestromania
Punti deboli della
      biogenesi spontanea
• Le fluttuazioni teoriche      intenzionalità
  fra macro e               Le variazioni si conservano e
  microevoluzione.          perpetuano fra le generazioni se utili
                                complessità
                            Assoluta necessità di collegare fra loro
                            nella lotta per la sopravvivenza
                                                        “caso” ∄
• La nozione di “caso”.
                            tutte le forme viventi, di cercare i nostri
                            (Darwin).
                            antenati. tecnica
                                riuscita
                            Ma essa opera solo dopo la
• La selezione naturale     riproduzione, non prima!
                               riproducibilità

• L’ancestromania
Il programmismo
• Il mondo vivente è stato programmato e si
  è sviluppato secondo regole importe dal
  Costruttore,
• in un modo a noi sconosciuto perchè non
  c’eravamo.
• Il sistema è attualm. in cammino e può
  evolversi in modo autonomo, secondo le
  regole del gioco biologico che abbiamo
  scoperto
Il programmismo
• Il mondo vivente è stato programmato e si
  è sviluppato secondo regole importe dal
  Costruttore,
• in un modo a noi sconosciuto perchè non
  c’eravamo.
• Il sistema è attualm. in cammino e può
  evolversi in modo autonomo, secondo le
  regole del gioco biologico che abbiamo
  scoperto

          almeno “plausibile”
A sostegno
A sostegno
Vero valore dell’errore
     mutazionale
A sostegno
                          Nozione di programma in
Vero valore dell’errore
                           genetica, embriologia e
     mutazionale
                            anatomia comparata
A sostegno
                          Nozione di programma in
Vero valore dell’errore
                           genetica, embriologia e
     mutazionale
                            anatomia comparata




  impotesi “moderata”: solo 1 esclusione
A sostegno
                           Nozione di programma in
Vero valore dell’errore
                            genetica, embriologia e
     mutazionale
                             anatomia comparata



Costruttore invisibile e
        muto



  impotesi “moderata”: solo 1 esclusione
A sostegno
                           Nozione di programma in
Vero valore dell’errore
                            genetica, embriologia e
     mutazionale
                             anatomia comparata



Costruttore invisibile e
        muto



  impotesi “moderata”: solo 1 esclusione
A sostegno
                           Nozione di programma in
Vero valore dell’errore
                            genetica, embriologia e
     mutazionale
                             anatomia comparata



Costruttore invisibile e
        muto



  impotesi “moderata”: solo 1 esclusione
A sostegno
                           Nozione di programma in
Vero valore dell’errore
                            genetica, embriologia e
     mutazionale
                             anatomia comparata



Costruttore invisibile e
        muto



  impotesi “moderata”: solo 1 esclusione
Talenti...
Talenti...




   «Ricorda che la cosa più triste nella vita è il talento
sprecato. Puoi avere tutto il talento del mondo, ma se non
          fai la cosa giusta, non succede niente. »
                   Robert de Niro, “Bronx”
Alcuni passi significativi
   per lo scienziato

• Talenti
• Gesù indignato nel Tempio
• Gesù e il sabato
Conseguenze?

• Un Cristiano in Università in Italia?
• Ripensare la propria formazione / ingresso
  nella vita reale. Università parcheggio?
• Un cristiano al lavoro...
2010: Henesis e SSSA




• gestione attività   • Tomografia ottica per
• ricerca               applicazioni cardiache
2010: Henesis e SSSA




• gestione attività          • Tomografia ottica per
• ricerca                         applicazioni cardiache

                      Scelte...
2011: Henesis




    Scelte...
Domande...

• Alla luce di tutto ciò... qual è lo scopo della
  mia vita terrena?
• Come / dove trovare la mia strada?
• Quali sono i miei talenti? Come li sto
  esercitando?
... e Risposte

• Lo “scienziato” si SCAVA la
  sua via, non ne cerca una.
• La vita è troppo breve per
  stare a chiedersi troppo, a
  pensare ... IMPEGNO!
La preghiera
La preghiera


• razionalità vs ascesi
La preghiera


• razionalità vs ascesi
• Cosa chiede lo
  scienziato?
Referenze

• Pierre Rabischong, “Il programma Uomo”,
  Inchiostri Associati Editori
• Noam Chomsky , “Sulla nostra pelle”, NET
• MicroMega 1/2011
«Anche se la fede è sopra la ragione, non vi potrà mai essere vera divergenza tra fede e
 ragione: poiché lo stesso Dio che rivela i misteri e comunica la fede, ha anche deposto
nello spirito umano il lume della ragione, questo Dio non potrebbe negare se stesso, né il
                                 vero contraddire il vero»1.
«Perciò la ricerca metodica di ogni disciplina, se procede in maniera veramente scientifica
 e secondo le norme morali, non sarà mai in reale contrasto con la fede, perché le realtà
  profane e le realtà della fede hanno origine dal medesimo Dio. Anzi, chi si sforza con
 umiltà e perseveranza di scandagliare i segreti della realtà, anche senza che egli se ne
avveda, viene come condotto dalla mano di Dio, il quale, mantenendo in esistenza tutte le
                          cose, fa che siano quello che sono »2.
                  1
                     Concilio Vaticano I, Cost. dogm. Dei Filius, c. 4: DS 3017
          2
            Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 36: AAS 58 (1966) 1054




                              grazie a tutti
                             ascari@ascariluca.eu

                                www.ascariluca.eu
                                 www.henesis.eu

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Credi per comprendere: comprendi per credere ("Believe to understand, understand to believe"))

  • 1. Credi per comprendere: comprendi per credere Sant'Agostino Sermo 43, 7, 9: CCL 41, 512 (PL 38, 258) Luca Ascari
  • 2. di che parliamo? Analizziamo le parti Scienziato Radicato in Cristo • ieri e oggi • Rinuncia alla ricerca? • Rischi • Creati, evoluti, progettati? • Complessità • Sogni e preghiere • Conseguenze • Domande e risposte
  • 3. La figura dello scienziato nella storia Fuoco su: UOMO - Tutto
  • 4. La figura dello scienziato nella storia Fuoco su: Fisica Matematica UOMO - Tutto Ingegneria Genetica Biologia Chimica Medicina ...
  • 5. La figura dello scienziato nella storia Fuoco su: Fisica Matematica UOMO - Tutto Ingegneria Genetica Biologia Chimica Medicina Parti - Discipline ... Riduzionismo e poi...
  • 6. La figura dello scienziato nella storia Fuoco su: Fisica Matematica UOMO - Tutto Ingegneria Genetica Biologia Chimica Medicina Parti - Discipline ... Riduzionismo e poi... La Complessità!
  • 7. Sistemi complessi • Enorme N. variabili e interazioni • complesso ≠complicato • la conoscenza delle parti non dà informazioni sul sistema, sul suo comportamento • Emergenza Video stormo Video traffico
  • 8. Sistemi complessi • Enorme N. variabili e interazioni • complesso ≠complicato • la conoscenza delle parti non dà informazioni sul sistema, sul suo comportamento • Emergenza Video stormo Video traffico
  • 9. Sistemi complessi • Enorme N. variabili e interazioni • complesso ≠complicato • la conoscenza delle parti non dà informazioni sul sistema, sul suo comportamento • Emergenza Video stormo Video traffico
  • 10. Sistemi complessi • Enorme N. variabili e interazioni • complesso ≠complicato • la conoscenza delle parti non dà informazioni sul sistema, sul suo comportamento • Emergenza Video stormo Video traffico
  • 11. Sistemi complessi • Enorme N. variabili e interazioni • complesso ≠complicato • la conoscenza delle parti non dà informazioni sul sistema, sul suo comportamento • Emergenza Video stormo Video traffico Crisi dell’approccio riduzionista
  • 12. Sistemi complessi • Enorme N. variabili e interazioni • complesso ≠complicato • la conoscenza delle parti non dà informazioni sul sistema, sul suo comportamento • Emergenza Video stormo Video traffico Crisi dell’approccio riduzionista
  • 13. Una nuova linea di ricerca
  • 14. Una nuova linea di ricerca Modelli Molti dati neuromorfi
  • 15. Una nuova linea di ricerca Modelli Molti dati neuromorfi Nuove memorie
  • 16. Una nuova linea di ricerca Modelli Molti dati neuromorfi Nuove memorie di “Comportamenti”
  • 17. Una nuova linea di ricerca Modelli Molti dati neuromorfi Nuove memorie di “Comportamenti” Predizione
  • 18. Una nuova linea di ricerca Modelli Molti dati neuromorfi Nuove memorie di “Comportamenti” Predizione
  • 19. Fe nom en in at ur al i Lo scienziato
  • 20. Lo scienziato pi ti ca i al ur at in en om n Fe
  • 21. Lo scienziato pi ti ca tti es cri d i al ur at in en om n Fe
  • 22. Lo scienziato pi ti ca tti es cri d quanti i al ficati ur at in en om n Fe
  • 23. Lo scienziato pi ti ca tti es cri d quanti i al ficati ur pr at ed ett in i en om n Fe
  • 24. Lo scienziato pi ti ca tti es cri d quanti i al ficati ur pr at ed ett in co i en nt om ro lla n Fe ti
  • 25. Lo scienziato pi ti ca tti es cri d quanti i al ficati uir tn pr aa ed im ett un co i en ri nt se m ro Es no lla Fe ti
  • 26. Lo scienziato pi ti ca tti es cri d quanti i al ficati uir tn pr aa ed im ett un co i en ri nt se m ro Es no lla Fe ti
  • 27. Lo scienziato pi ti ca tti es cri d quanti i al ficati uir tn pr aa ed im ett un co i en ri nt se m ro Es no lla Fe ti
  • 28. Lo scienziato pi ti ca tti es cri d quanti i al ficati uir tn pr aa ed im ett un co i en ri nt se m ro Es no lla Fe ti
  • 29. Lo scienziato pi ti ca tti es cri d quanti i al ficati uir tn pr aa ed im ett un co i en ri nt se m ro Es no lla Fe ti
  • 30. Lo scienziato pi ti ca tti es cri d quanti i al ficati uir tn pr aa ed im ett un co i en ri nt se m ro Es no lla Fe ti
  • 31. Lo scienziato pi ti ca tti es cri d quanti i al ficati uir tn pr aa ed im ett un co i en ri nt se m ro Es no lla Fe ti
  • 32. I rischi dello scienziato • di fronte a tanta complessità... • Arroganza...
  • 33. I rischi dello scienziato • di fronte a tanta complessità... • Arroganza...
  • 34. I rischi dello scienziato • di fronte a tanta complessità... • Arroganza...
  • 35. I rischi dello scienziato • di fronte a tanta complessità... • Arroganza...
  • 36. I rischi dello scienziato • di fronte a tanta complessità... • Arroganza... = Schiavitù
  • 37. I rischi dello scienziato • di fronte a tanta complessità... • Arroganza... = Schiavitù
  • 38. I rischi dello scienziato • di fronte a tanta complessità... • Arroganza... = Schiavitù
  • 39. I rischi dello scienziato • di fronte a tanta complessità... • Arroganza... = Schiavitù
  • 40. I rischi dello scienziato • di fronte a tanta complessità... • Arroganza... = Schiavitù e allora? che fare?
  • 42. Lo scienziato di domani • Multi-disciplinare
  • 43. Lo scienziato di domani • Multi-disciplinare • Ricercatore
  • 44. Lo scienziato di domani • Multi-disciplinare • Ricercatore • “Olistico”
  • 45. Lo scienziato di domani • Multi-disciplinare • Ricercatore • “Olistico” • “Libero Pensatore”
  • 46. Lo scienziato di domani • Multi-disciplinare • ogni cosa col suo vero nome • Ricercatore • “Olistico” • “Libero Pensatore”
  • 47. Lo scienziato di domani • Multi-disciplinare • ogni cosa col suo vero nome • Ricercatore • “Olistico” • no frills • “Libero Pensatore”
  • 48. Lo scienziato di domani • Multi-disciplinare • ogni cosa col suo vero nome • Ricercatore • “Olistico” • no frills • “Libero • interesse per le cause dei Pensatore” fenomeni
  • 49. Lo scienziato di domani • Multi-disciplinare • ogni cosa col suo vero nome • Ricercatore • “Olistico” • no frills • “Libero • interesse per le cause dei Pensatore” fenomeni lo scienziato “neo-rinascimentale”
  • 50. Lo scienziato di domani • Multi-disciplinare • ogni cosa col suo vero nome • Ricercatore • “Olistico” • no frills • “Libero • interesse per le cause dei Pensatore” fenomeni lo scienziato “neo-rinascimentale”
  • 51. Esempi • Multilateral agreement on Investments • Cultura e controllo delle masse • Felicità - Consumi • Politica
  • 52. Il MAI: DEREGULATION PER CAPITALI • Democrazia funziona se gli individui possono partecipare alla vita pubblica • Il modo migliore per restringerla è trasferire decisioni alla sfera non controllata (popolo per la propaganda, tirannie, “uomini di più nobile sentire”, o “responsabili”) nella realtà. Un esempio: il Multilateral Agreement on Investments • controllo sui commerci: dagli Stati alle multinazionali che possono denunciare gli Stati stessi. • Nel 1997, inizia il Terzo Mondo a protestare, poi Australia e poi Canada: in USA, silenzio!
  • 53. Il MAI: DEREGULATION PER CAPITALI • Democrazia funziona se gli individui possono partecipare alla vita pubblica • Il modo migliore per restringerla è trasferire decisioni alla sfera non controllata (popolo per la propaganda, tirannie, “uomini di più nobile sentire”, o “responsabili”) nella realtà. Un esempio: il Multilateral Agreement on Investments • controllo sui commerci: dagli Stati alle multinazionali che possono denunciare gli Stati stessi. decisiva “l’arma • Nel 1997, inizia il Terzo Mondo a protestare, poi Australia e poi Canada: in USA, silenzio!
  • 55. Cultura e controllo • L'uomo circuito dai mass media: NARCOSI DI MASSA. • Cultura e intelligenza in TV? Sparite • Quali modelli? La “media” ... la TV non offre, come ideale in cui immedesimarsi, il superman ma l'everyman. La TV presenta come ideale l'uomo assolutamente medio ... “Fenomenologia di Mike Bongiorno”, Umberto Eco1961
  • 56. Cultura e controllo • L'uomo circuito dai mass media: NARCOSI DI MASSA. • Cultura e intelligenza in TV? Sparite • Quali modelli? La “media” Perchè? ... la TV non offre, come ideale in cui immedesimarsi, il superman ma l'everyman. La TV presenta come ideale l'uomo assolutamente medio ... “Fenomenologia di Mike Bongiorno”, Umberto Eco1961
  • 57. Cultura e controllo • L'uomo circuito dai mass media: NARCOSI DI MASSA. • Cultura e intelligenza in TV? Sparite • Quali modelli? La “media” Perchè? ... la TV non offre, come ideale in cui immedesimarsi, il superman ma l'everyman. La TV presenta come ideale l'uomo assolutamente medio ... “Fenomenologia di Mike Bongiorno”, Umberto Eco1961
  • 58. A proposito di narcosi...
  • 59. A proposito di narcosi... Nel Corno d’Africa non c’è petrolio... in Libia SI!
  • 61. Felicità e consumi • Ognuno di noi tende alla felicità • La nostra economia si basa sui consumi
  • 62. Felicità e consumi • Ognuno di noi tende alla felicità • La nostra economia si basa sui consumi Bene...
  • 63. Felicità e consumi • Ognuno di noi tende alla felicità • La nostra economia si basa sui consumi Bene... • Consuma di + il felice o l’infelice? • Pubblicità: ci manca sempre qualcosa per la felicità
  • 64. Felicità e consumi • Ognuno di noi tende alla felicità • La nostra economia si basa sui consumi Bene... • Consuma di + il felice o l’infelice? • Pubblicità: ci manca sempre qualcosa per la felicità siamo “utili” se infelici!!!
  • 68. Le radici in Cristo • Ricerca e fede?!? • Creazione e/o Evoluzione? • Esempi • Talenti • La preghiera • Conseguenze
  • 70. Chi ha ragione? Darwin aveva proprio ragione?
  • 72. I fatti 1. Vita iniziò 3.5 miliardi di anni fa
  • 73. I fatti 1. Vita iniziò 3.5 miliardi di anni fa 2. Fossili ➙ sequenza di specie diverse con parti in comune ➙ EVOLUZIONE
  • 74. I fatti 1. Vita iniziò 3.5 miliardi di anni fa 2. Fossili ➙ sequenza di specie diverse con parti in comune ➙ EVOLUZIONE 3. Il vivente viene dal vivente ➙DISCENDENZA COMUNE
  • 75. I fatti 1. Vita iniziò 3.5 miliardi di anni fa 2. Fossili ➙ sequenza di specie diverse con parti in comune ➙ EVOLUZIONE 3. Il vivente viene dal vivente ➙DISCENDENZA COMUNE 4. piano genetico (DNA) in ogni cellula di ogni organismo (con mutazioni).
  • 76. I fatti 1. Vita iniziò 3.5 miliardi di anni fa 2. Fossili ➙ sequenza di specie diverse con parti in comune ➙ EVOLUZIONE 3. Il vivente viene dal vivente ➙DISCENDENZA COMUNE 4. piano genetico (DNA) in ogni cellula di ogni organismo (con mutazioni). 5. uomo: ultimo arrivato, solo a farsi domande (su un ipotetico anno: Australopiteco: 10h, homo sapiens:15 min di presenza. )
  • 77. Gli evoluzionisti dicono ...
  • 78. Gli evoluzionisti dicono ... • mutazioni assolutamente casuali e imprevedibili
  • 79. Gli evoluzionisti dicono ... • mutazioni assolutamente casuali e imprevedibili • lotta per la sopravvivenza ➙ selezione naturale
  • 80. Gli evoluzionisti dicono ... • mutazioni assolutamente casuali e imprevedibili • lotta per la sopravvivenza ➙ selezione naturale • nessun disegno top-down
  • 81. Gli evoluzionisti dicono ... • mutazioni assolutamente casuali e imprevedibili • lotta per la sopravvivenza ➙ selezione naturale • nessun disegno top-down • Problemi indicati da Darwin: salti bruschi (mancanza di fossili) e organi complessi (occhio = febbre)
  • 82. I creazionisti dicono ... • Darwinismo = teoria, non dimostrazione • incongruenze: • matematica delle mutazioni • complessità irriducibile (occhio, cilia, ...) • all’origine delle specie una forza creatrice
  • 83. Quante mutazioni? • 20 tipi di aminoacidi compongono le proteine. 10190 proteine di 126 monomeri. Riempiamo un boccale, con 1 sola per tipo (1018cm-3): lato=1030 anni luce! A v=c servirebbero 1000 MLD di MLD di MLD di MLD di anni per attraversarlo. • Servirebbero 10500 anni per realizzare tutti gli stati possibili di un gene medio (1000 paia di nucleotidi) • Il meccanismo mutazione - selezione non può spiegare l’apparizione di organismi nuovi
  • 84. Complessità irriducibile • il sistema occhio • il sistema orecchio
  • 85. Il sistema orecchio • Obiettivo: trasformare vibrazioni in suoni • 4 esempi “tecnici” • captazione delle vibrazioni • trasferimento meccanico verso la coclea • analisi frequenziale • percezione corticale dei suoni
  • 86. Il sistema orecchio • Obiettivo: trasformare vibrazioni in suoni • 4 esempi “tecnici” • captazione delle vibrazioni • trasferimento meccanico verso la coclea • analisi frequenziale • percezione corticale dei suoni
  • 87. Il sistema orecchio • Obiettivo: trasformare vibrazioni in suoni • 4 esempi “tecnici” • captazione delle vibrazioni • trasferimento meccanico verso la coclea • analisi frequenziale • percezione corticale dei suoni
  • 88. Il sistema orecchio • Obiettivo: trasformare vibrazioni in suoni • 4 esempi “tecnici” • captazione delle vibrazioni • trasferimento meccanico verso la coclea • analisi frequenziale • percezione corticale dei suoni
  • 89. Il sistema orecchio • Obiettivo: trasformare vibrazioni in suoni • 4 esempi “tecnici” • captazione delle vibrazioni • trasferimento meccanico verso la coclea • analisi frequenziale • percezione corticale dei suoni
  • 90. Il sistema orecchio • Obiettivo: trasformare vibrazioni in suoni • 4 esempi “tecnici” • captazione delle vibrazioni • trasferimento meccanico verso la coclea • analisi frequenziale • percezione corticale dei suoni
  • 91. Il sistema orecchio • Obiettivo: trasformare vibrazioni in suoni • 4 esempi “tecnici” • captazione delle vibrazioni • trasferimento meccanico verso la coclea • analisi frequenziale • percezione corticale dei suoni
  • 92. Il sistema occhio • Più di 20 passaggi biochimici fra il quanto di luce sulla retina e l’impulso nervoso • Complessità ineliminabile delle fasi per la funzione • movimentazione • trofismo della cornea
  • 93. Il sistema occhio • Più di 20 passaggi biochimici fra il quanto di luce sulla retina e l’impulso nervoso • Complessità ineliminabile delle fasi per la funzione • movimentazione • trofismo della cornea
  • 94. Il sistema occhio • Più di 20 passaggi biochimici fra il quanto di luce sulla retina e l’impulso nervoso • Complessità ineliminabile delle fasi per la funzione • movimentazione • trofismo della cornea
  • 95. Il sistema occhio • Più di 20 passaggi biochimici fra il quanto di luce sulla retina e l’impulso nervoso • Complessità ineliminabile delle fasi per la funzione • movimentazione • trofismo della cornea
  • 96. Il sistema occhio • Più di 20 passaggi biochimici fra il quanto di luce sulla retina e l’impulso nervoso • Complessità ineliminabile delle fasi per la funzione • movimentazione • trofismo della cornea
  • 97. Il sistema occhio • Più di 20 passaggi biochimici fra il quanto di luce sulla retina e l’impulso nervoso • Complessità ineliminabile delle fasi per la funzione • movimentazione • trofismo della cornea
  • 98. Il sistema occhio • Più di 20 passaggi biochimici fra il quanto di luce sulla retina e l’impulso nervoso • Complessità ineliminabile delle fasi per la funzione • movimentazione • trofismo della cornea
  • 99. Il sistema occhio • Più di 20 passaggi biochimici fra il quanto di luce sulla retina e l’impulso nervoso • Complessità ineliminabile delle fasi per la funzione • movimentazione • trofismo della cornea
  • 100. Il sistema occhio • Più di 20 passaggi biochimici fra il quanto di luce sulla retina e l’impulso nervoso • Complessità ineliminabile delle fasi per la funzione • movimentazione • trofismo della cornea
  • 101. Il sistema occhio • Più di 20 passaggi biochimici fra il quanto di luce sulla retina e l’impulso nervoso • Complessità ineliminabile delle fasi per la funzione • movimentazione • trofismo della cornea
  • 102. Il sistema occhio • Più di 20 passaggi biochimici fra il quanto di luce sulla retina e l’impulso nervoso • Complessità ineliminabile delle fasi per la funzione • movimentazione • trofismo della cornea
  • 103. Il sistema occhio • Più di 20 passaggi biochimici fra il quanto di luce sulla retina e l’impulso nervoso • Complessità ineliminabile delle fasi per la funzione • movimentazione • trofismo della cornea
  • 104. Il sistema occhio • Più di 20 passaggi biochimici fra il quanto di luce sulla retina e l’impulso nervoso • Complessità ineliminabile delle fasi per la funzione • movimentazione • trofismo della cornea
  • 105. Possibile mettere accordo? • Evoluzione come comparsa progressiva e progressiva diversificazione: fatto indiscutibile • apparizione precoce delle specie: il LIMULO • Piano genetico dell’essere vivente nel DNA: stabilità • importanza dei dettagli tecnici per la “funzione” olistica dell’organo
  • 106. Possibile mettere accordo? • Evoluzione come comparsa progressiva e progressiva diversificazione: fatto indiscutibile • apparizione precoce delle specie: il LIMULO • Piano genetico dell’essere vivente nel DNA: stabilità • importanza dei dettagli tecnici per la “funzione” olistica dell’organo
  • 107. Punti deboli della biogenesi spontanea • Le fluttuazioni teoriche intenzionalità fra macro e microevoluzione. complessità “caso” ∄ • La nozione di “caso”. riuscita tecnica • La selezione naturale riproducibilità • L’ancestromania
  • 108. Punti deboli della biogenesi spontanea • Le fluttuazioni teoriche intenzionalità fra macro e Le variazioni si conservano e microevoluzione. perpetuano fra le generazioni se utili complessità nella lotta per la sopravvivenza “caso” ∄ • La nozione di “caso”. (Darwin). riuscita tecnica Ma essa opera solo dopo la • La selezione naturale riproduzione, non prima! riproducibilità • L’ancestromania
  • 109. Punti deboli della biogenesi spontanea • Le fluttuazioni teoriche intenzionalità fra macro e Le variazioni si conservano e microevoluzione. perpetuano fra le generazioni se utili complessità Assoluta necessità di collegare fra loro nella lotta per la sopravvivenza “caso” ∄ • La nozione di “caso”. tutte le forme viventi, di cercare i nostri (Darwin). antenati. tecnica riuscita Ma essa opera solo dopo la • La selezione naturale riproduzione, non prima! riproducibilità • L’ancestromania
  • 110. Punti deboli della biogenesi spontanea • Le fluttuazioni teoriche intenzionalità fra macro e Le variazioni si conservano e microevoluzione. perpetuano fra le generazioni se utili complessità Assoluta necessità di collegare fra loro nella lotta per la sopravvivenza “caso” ∄ • La nozione di “caso”. tutte le forme viventi, di cercare i nostri (Darwin). antenati. tecnica riuscita Ma essa opera solo dopo la • La selezione naturale riproduzione, non prima! riproducibilità • L’ancestromania
  • 111. Il programmismo • Il mondo vivente è stato programmato e si è sviluppato secondo regole importe dal Costruttore, • in un modo a noi sconosciuto perchè non c’eravamo. • Il sistema è attualm. in cammino e può evolversi in modo autonomo, secondo le regole del gioco biologico che abbiamo scoperto
  • 112. Il programmismo • Il mondo vivente è stato programmato e si è sviluppato secondo regole importe dal Costruttore, • in un modo a noi sconosciuto perchè non c’eravamo. • Il sistema è attualm. in cammino e può evolversi in modo autonomo, secondo le regole del gioco biologico che abbiamo scoperto almeno “plausibile”
  • 114. A sostegno Vero valore dell’errore mutazionale
  • 115. A sostegno Nozione di programma in Vero valore dell’errore genetica, embriologia e mutazionale anatomia comparata
  • 116. A sostegno Nozione di programma in Vero valore dell’errore genetica, embriologia e mutazionale anatomia comparata impotesi “moderata”: solo 1 esclusione
  • 117. A sostegno Nozione di programma in Vero valore dell’errore genetica, embriologia e mutazionale anatomia comparata Costruttore invisibile e muto impotesi “moderata”: solo 1 esclusione
  • 118. A sostegno Nozione di programma in Vero valore dell’errore genetica, embriologia e mutazionale anatomia comparata Costruttore invisibile e muto impotesi “moderata”: solo 1 esclusione
  • 119. A sostegno Nozione di programma in Vero valore dell’errore genetica, embriologia e mutazionale anatomia comparata Costruttore invisibile e muto impotesi “moderata”: solo 1 esclusione
  • 120. A sostegno Nozione di programma in Vero valore dell’errore genetica, embriologia e mutazionale anatomia comparata Costruttore invisibile e muto impotesi “moderata”: solo 1 esclusione
  • 122. Talenti... «Ricorda che la cosa più triste nella vita è il talento sprecato. Puoi avere tutto il talento del mondo, ma se non fai la cosa giusta, non succede niente. » Robert de Niro, “Bronx”
  • 123. Alcuni passi significativi per lo scienziato • Talenti • Gesù indignato nel Tempio • Gesù e il sabato
  • 124. Conseguenze? • Un Cristiano in Università in Italia? • Ripensare la propria formazione / ingresso nella vita reale. Università parcheggio? • Un cristiano al lavoro...
  • 125. 2010: Henesis e SSSA • gestione attività • Tomografia ottica per • ricerca applicazioni cardiache
  • 126. 2010: Henesis e SSSA • gestione attività • Tomografia ottica per • ricerca applicazioni cardiache Scelte...
  • 127. 2011: Henesis Scelte...
  • 128. Domande... • Alla luce di tutto ciò... qual è lo scopo della mia vita terrena? • Come / dove trovare la mia strada? • Quali sono i miei talenti? Come li sto esercitando?
  • 129. ... e Risposte • Lo “scienziato” si SCAVA la sua via, non ne cerca una. • La vita è troppo breve per stare a chiedersi troppo, a pensare ... IMPEGNO!
  • 132. La preghiera • razionalità vs ascesi • Cosa chiede lo scienziato?
  • 133. Referenze • Pierre Rabischong, “Il programma Uomo”, Inchiostri Associati Editori • Noam Chomsky , “Sulla nostra pelle”, NET • MicroMega 1/2011
  • 134. «Anche se la fede è sopra la ragione, non vi potrà mai essere vera divergenza tra fede e ragione: poiché lo stesso Dio che rivela i misteri e comunica la fede, ha anche deposto nello spirito umano il lume della ragione, questo Dio non potrebbe negare se stesso, né il vero contraddire il vero»1. «Perciò la ricerca metodica di ogni disciplina, se procede in maniera veramente scientifica e secondo le norme morali, non sarà mai in reale contrasto con la fede, perché le realtà profane e le realtà della fede hanno origine dal medesimo Dio. Anzi, chi si sforza con umiltà e perseveranza di scandagliare i segreti della realtà, anche senza che egli se ne avveda, viene come condotto dalla mano di Dio, il quale, mantenendo in esistenza tutte le cose, fa che siano quello che sono »2. 1 Concilio Vaticano I, Cost. dogm. Dei Filius, c. 4: DS 3017 2 Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 36: AAS 58 (1966) 1054 grazie a tutti ascari@ascariluca.eu www.ascariluca.eu www.henesis.eu

Editor's Notes

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  14. Complesso diverso da complicato (aereo e traffico): il complicato può essere smontato in parti + semplici, semplificato e ridotto in parti che interagiscono con regole determinate. Complesso: va lasciato così com’è.\n\nI sistemi complessi non possono essere descritti o rappresentati in modo deterministico\n\nEsempi: reti sociali, traffico (MOVIE), internet, cervello umano, stormi (regole locali), economia. non c’è un progetto di riferimento, un modello, va fatta reverse engineering.\n\nLo scienziato iperspecializzato in un settore non può spiegare i sistemi complessi. Lo scienziato deve poter abbracciare e considerare + discipline per spiegare, comprendere i sistemi complessi. \n\nAlbert Laszlo Barabasi studia le reti, complesse e di qualsiasi tipo, e ha postulato cose che fanno pensare... la predizione dei comportamenti degli esseri umani. \n\nSTORMO: “[…] Non vi è alcun individuo speciale a capo dello stormo. Al contrario, lo stormo è un esempio di quello che alcuni chiamano “auto-organizzazione”. Ogni uccello nello stormo segue un insieme di semplici regole, reagendo ai movimenti degli uccelli che gli stanno vicino. Figurazioni ordinate dello stormo discendono da queste semplici interazioni locali. Nessuno degli uccelli ha la percezione della forma complessiva dello stormo. […] Lo stormo è organizzato senza un organizzatore, coordinato senza un coordinatore.”\nMitchel Resnick, "Turtle, Termites, and Traffic Jams" \n
  15. Complesso diverso da complicato (aereo e traffico): il complicato può essere smontato in parti + semplici, semplificato e ridotto in parti che interagiscono con regole determinate. Complesso: va lasciato così com’è.\n\nI sistemi complessi non possono essere descritti o rappresentati in modo deterministico\n\nEsempi: reti sociali, traffico (MOVIE), internet, cervello umano, stormi (regole locali), economia. non c’è un progetto di riferimento, un modello, va fatta reverse engineering.\n\nLo scienziato iperspecializzato in un settore non può spiegare i sistemi complessi. Lo scienziato deve poter abbracciare e considerare + discipline per spiegare, comprendere i sistemi complessi. \n\nAlbert Laszlo Barabasi studia le reti, complesse e di qualsiasi tipo, e ha postulato cose che fanno pensare... la predizione dei comportamenti degli esseri umani. \n\nSTORMO: “[…] Non vi è alcun individuo speciale a capo dello stormo. Al contrario, lo stormo è un esempio di quello che alcuni chiamano “auto-organizzazione”. Ogni uccello nello stormo segue un insieme di semplici regole, reagendo ai movimenti degli uccelli che gli stanno vicino. Figurazioni ordinate dello stormo discendono da queste semplici interazioni locali. Nessuno degli uccelli ha la percezione della forma complessiva dello stormo. […] Lo stormo è organizzato senza un organizzatore, coordinato senza un coordinatore.”\nMitchel Resnick, "Turtle, Termites, and Traffic Jams" \n
  16. Complesso diverso da complicato (aereo e traffico): il complicato può essere smontato in parti + semplici, semplificato e ridotto in parti che interagiscono con regole determinate. Complesso: va lasciato così com’è.\n\nI sistemi complessi non possono essere descritti o rappresentati in modo deterministico\n\nEsempi: reti sociali, traffico (MOVIE), internet, cervello umano, stormi (regole locali), economia. non c’è un progetto di riferimento, un modello, va fatta reverse engineering.\n\nLo scienziato iperspecializzato in un settore non può spiegare i sistemi complessi. Lo scienziato deve poter abbracciare e considerare + discipline per spiegare, comprendere i sistemi complessi. \n\nAlbert Laszlo Barabasi studia le reti, complesse e di qualsiasi tipo, e ha postulato cose che fanno pensare... la predizione dei comportamenti degli esseri umani. \n\nSTORMO: “[…] Non vi è alcun individuo speciale a capo dello stormo. Al contrario, lo stormo è un esempio di quello che alcuni chiamano “auto-organizzazione”. Ogni uccello nello stormo segue un insieme di semplici regole, reagendo ai movimenti degli uccelli che gli stanno vicino. Figurazioni ordinate dello stormo discendono da queste semplici interazioni locali. Nessuno degli uccelli ha la percezione della forma complessiva dello stormo. […] Lo stormo è organizzato senza un organizzatore, coordinato senza un coordinatore.”\nMitchel Resnick, "Turtle, Termites, and Traffic Jams" \n
  17. Complesso diverso da complicato (aereo e traffico): il complicato può essere smontato in parti + semplici, semplificato e ridotto in parti che interagiscono con regole determinate. Complesso: va lasciato così com’è.\n\nI sistemi complessi non possono essere descritti o rappresentati in modo deterministico\n\nEsempi: reti sociali, traffico (MOVIE), internet, cervello umano, stormi (regole locali), economia. non c’è un progetto di riferimento, un modello, va fatta reverse engineering.\n\nLo scienziato iperspecializzato in un settore non può spiegare i sistemi complessi. Lo scienziato deve poter abbracciare e considerare + discipline per spiegare, comprendere i sistemi complessi. \n\nAlbert Laszlo Barabasi studia le reti, complesse e di qualsiasi tipo, e ha postulato cose che fanno pensare... la predizione dei comportamenti degli esseri umani. \n\nSTORMO: “[…] Non vi è alcun individuo speciale a capo dello stormo. Al contrario, lo stormo è un esempio di quello che alcuni chiamano “auto-organizzazione”. Ogni uccello nello stormo segue un insieme di semplici regole, reagendo ai movimenti degli uccelli che gli stanno vicino. Figurazioni ordinate dello stormo discendono da queste semplici interazioni locali. Nessuno degli uccelli ha la percezione della forma complessiva dello stormo. […] Lo stormo è organizzato senza un organizzatore, coordinato senza un coordinatore.”\nMitchel Resnick, "Turtle, Termites, and Traffic Jams" \n
  18. Complesso diverso da complicato (aereo e traffico): il complicato può essere smontato in parti + semplici, semplificato e ridotto in parti che interagiscono con regole determinate. Complesso: va lasciato così com’è.\n\nI sistemi complessi non possono essere descritti o rappresentati in modo deterministico\n\nEsempi: reti sociali, traffico (MOVIE), internet, cervello umano, stormi (regole locali), economia. non c’è un progetto di riferimento, un modello, va fatta reverse engineering.\n\nLo scienziato iperspecializzato in un settore non può spiegare i sistemi complessi. Lo scienziato deve poter abbracciare e considerare + discipline per spiegare, comprendere i sistemi complessi. \n\nAlbert Laszlo Barabasi studia le reti, complesse e di qualsiasi tipo, e ha postulato cose che fanno pensare... la predizione dei comportamenti degli esseri umani. \n\nSTORMO: “[…] Non vi è alcun individuo speciale a capo dello stormo. Al contrario, lo stormo è un esempio di quello che alcuni chiamano “auto-organizzazione”. Ogni uccello nello stormo segue un insieme di semplici regole, reagendo ai movimenti degli uccelli che gli stanno vicino. Figurazioni ordinate dello stormo discendono da queste semplici interazioni locali. Nessuno degli uccelli ha la percezione della forma complessiva dello stormo. […] Lo stormo è organizzato senza un organizzatore, coordinato senza un coordinatore.”\nMitchel Resnick, "Turtle, Termites, and Traffic Jams" \n
  19. Importanza dei dati: cosa possiamo fare con i dati!! PREDIZIONE\n\nAltro scienziato nuovo... Jeff Hawkins, fondatore di Palm, poi di Numenta. Ing Info, con poi lo studio delle neuroscienze.\n\n
  20. Importanza dei dati: cosa possiamo fare con i dati!! PREDIZIONE\n\nAltro scienziato nuovo... Jeff Hawkins, fondatore di Palm, poi di Numenta. Ing Info, con poi lo studio delle neuroscienze.\n\n
  21. Importanza dei dati: cosa possiamo fare con i dati!! PREDIZIONE\n\nAltro scienziato nuovo... Jeff Hawkins, fondatore di Palm, poi di Numenta. Ing Info, con poi lo studio delle neuroscienze.\n\n
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  24. Importanza dei dati: cosa possiamo fare con i dati!! PREDIZIONE\n\nAltro scienziato nuovo... Jeff Hawkins, fondatore di Palm, poi di Numenta. Ing Info, con poi lo studio delle neuroscienze.\n\n
  25. Si sta andando in questa direzione: predizione dei comportamenti umani, anche se non individuali, come masse.\n\nPerchè riusciamo bene a prevedere fenomeni fisici, anche complessi, ma non riusciamo a precedere fenomeni con forte implicazione umana? Perchè mentre un batterio non si offende se lo teniamo sotto il microscopio, o la luna se vi atterra una navicella, noi non amiamo essere tenuti sotto la lente. \n\nMA STA CAMBIANDO!!\n\nI dati di mobilità ci sono, noi lasciamo moltissime tracce digitali, e ci sono scienziati che studiano questi “pattern”, per es di mobilità umana, per studiare la predicibilità delle nostre azioni (per ora: spostamenti). Ha scoperto che per > 80% della popolazione è possibile prevedere dove saranno in un determinato momento con il 93% di probabilità!! E per gli studenti, + dinamici, si scende solo all’85%!!\n\nA livello statistico, i nostri spostamenti sono ben predicibili... \n\nEsempio di controllo: sulla base dell’analisi di tracciati EEG quando sottoposti a messaggi pubblicitari, ci sono agenzie che studiano i messaggi per essere + penetranti e arrivare a controllare i prossimi acquisti!\n
  26. Si sta andando in questa direzione: predizione dei comportamenti umani, anche se non individuali, come masse.\n\nPerchè riusciamo bene a prevedere fenomeni fisici, anche complessi, ma non riusciamo a precedere fenomeni con forte implicazione umana? Perchè mentre un batterio non si offende se lo teniamo sotto il microscopio, o la luna se vi atterra una navicella, noi non amiamo essere tenuti sotto la lente. \n\nMA STA CAMBIANDO!!\n\nI dati di mobilità ci sono, noi lasciamo moltissime tracce digitali, e ci sono scienziati che studiano questi “pattern”, per es di mobilità umana, per studiare la predicibilità delle nostre azioni (per ora: spostamenti). Ha scoperto che per > 80% della popolazione è possibile prevedere dove saranno in un determinato momento con il 93% di probabilità!! E per gli studenti, + dinamici, si scende solo all’85%!!\n\nA livello statistico, i nostri spostamenti sono ben predicibili... \n\nEsempio di controllo: sulla base dell’analisi di tracciati EEG quando sottoposti a messaggi pubblicitari, ci sono agenzie che studiano i messaggi per essere + penetranti e arrivare a controllare i prossimi acquisti!\n
  27. Si sta andando in questa direzione: predizione dei comportamenti umani, anche se non individuali, come masse.\n\nPerchè riusciamo bene a prevedere fenomeni fisici, anche complessi, ma non riusciamo a precedere fenomeni con forte implicazione umana? Perchè mentre un batterio non si offende se lo teniamo sotto il microscopio, o la luna se vi atterra una navicella, noi non amiamo essere tenuti sotto la lente. \n\nMA STA CAMBIANDO!!\n\nI dati di mobilità ci sono, noi lasciamo moltissime tracce digitali, e ci sono scienziati che studiano questi “pattern”, per es di mobilità umana, per studiare la predicibilità delle nostre azioni (per ora: spostamenti). Ha scoperto che per > 80% della popolazione è possibile prevedere dove saranno in un determinato momento con il 93% di probabilità!! E per gli studenti, + dinamici, si scende solo all’85%!!\n\nA livello statistico, i nostri spostamenti sono ben predicibili... \n\nEsempio di controllo: sulla base dell’analisi di tracciati EEG quando sottoposti a messaggi pubblicitari, ci sono agenzie che studiano i messaggi per essere + penetranti e arrivare a controllare i prossimi acquisti!\n
  28. Si sta andando in questa direzione: predizione dei comportamenti umani, anche se non individuali, come masse.\n\nPerchè riusciamo bene a prevedere fenomeni fisici, anche complessi, ma non riusciamo a precedere fenomeni con forte implicazione umana? Perchè mentre un batterio non si offende se lo teniamo sotto il microscopio, o la luna se vi atterra una navicella, noi non amiamo essere tenuti sotto la lente. \n\nMA STA CAMBIANDO!!\n\nI dati di mobilità ci sono, noi lasciamo moltissime tracce digitali, e ci sono scienziati che studiano questi “pattern”, per es di mobilità umana, per studiare la predicibilità delle nostre azioni (per ora: spostamenti). Ha scoperto che per > 80% della popolazione è possibile prevedere dove saranno in un determinato momento con il 93% di probabilità!! E per gli studenti, + dinamici, si scende solo all’85%!!\n\nA livello statistico, i nostri spostamenti sono ben predicibili... \n\nEsempio di controllo: sulla base dell’analisi di tracciati EEG quando sottoposti a messaggi pubblicitari, ci sono agenzie che studiano i messaggi per essere + penetranti e arrivare a controllare i prossimi acquisti!\n
  29. Si sta andando in questa direzione: predizione dei comportamenti umani, anche se non individuali, come masse.\n\nPerchè riusciamo bene a prevedere fenomeni fisici, anche complessi, ma non riusciamo a precedere fenomeni con forte implicazione umana? Perchè mentre un batterio non si offende se lo teniamo sotto il microscopio, o la luna se vi atterra una navicella, noi non amiamo essere tenuti sotto la lente. \n\nMA STA CAMBIANDO!!\n\nI dati di mobilità ci sono, noi lasciamo moltissime tracce digitali, e ci sono scienziati che studiano questi “pattern”, per es di mobilità umana, per studiare la predicibilità delle nostre azioni (per ora: spostamenti). Ha scoperto che per > 80% della popolazione è possibile prevedere dove saranno in un determinato momento con il 93% di probabilità!! E per gli studenti, + dinamici, si scende solo all’85%!!\n\nA livello statistico, i nostri spostamenti sono ben predicibili... \n\nEsempio di controllo: sulla base dell’analisi di tracciati EEG quando sottoposti a messaggi pubblicitari, ci sono agenzie che studiano i messaggi per essere + penetranti e arrivare a controllare i prossimi acquisti!\n
  30. Si sta andando in questa direzione: predizione dei comportamenti umani, anche se non individuali, come masse.\n\nPerchè riusciamo bene a prevedere fenomeni fisici, anche complessi, ma non riusciamo a precedere fenomeni con forte implicazione umana? Perchè mentre un batterio non si offende se lo teniamo sotto il microscopio, o la luna se vi atterra una navicella, noi non amiamo essere tenuti sotto la lente. \n\nMA STA CAMBIANDO!!\n\nI dati di mobilità ci sono, noi lasciamo moltissime tracce digitali, e ci sono scienziati che studiano questi “pattern”, per es di mobilità umana, per studiare la predicibilità delle nostre azioni (per ora: spostamenti). Ha scoperto che per > 80% della popolazione è possibile prevedere dove saranno in un determinato momento con il 93% di probabilità!! E per gli studenti, + dinamici, si scende solo all’85%!!\n\nA livello statistico, i nostri spostamenti sono ben predicibili... \n\nEsempio di controllo: sulla base dell’analisi di tracciati EEG quando sottoposti a messaggi pubblicitari, ci sono agenzie che studiano i messaggi per essere + penetranti e arrivare a controllare i prossimi acquisti!\n
  31. Si sta andando in questa direzione: predizione dei comportamenti umani, anche se non individuali, come masse.\n\nPerchè riusciamo bene a prevedere fenomeni fisici, anche complessi, ma non riusciamo a precedere fenomeni con forte implicazione umana? Perchè mentre un batterio non si offende se lo teniamo sotto il microscopio, o la luna se vi atterra una navicella, noi non amiamo essere tenuti sotto la lente. \n\nMA STA CAMBIANDO!!\n\nI dati di mobilità ci sono, noi lasciamo moltissime tracce digitali, e ci sono scienziati che studiano questi “pattern”, per es di mobilità umana, per studiare la predicibilità delle nostre azioni (per ora: spostamenti). Ha scoperto che per > 80% della popolazione è possibile prevedere dove saranno in un determinato momento con il 93% di probabilità!! E per gli studenti, + dinamici, si scende solo all’85%!!\n\nA livello statistico, i nostri spostamenti sono ben predicibili... \n\nEsempio di controllo: sulla base dell’analisi di tracciati EEG quando sottoposti a messaggi pubblicitari, ci sono agenzie che studiano i messaggi per essere + penetranti e arrivare a controllare i prossimi acquisti!\n
  32. Si sta andando in questa direzione: predizione dei comportamenti umani, anche se non individuali, come masse.\n\nPerchè riusciamo bene a prevedere fenomeni fisici, anche complessi, ma non riusciamo a precedere fenomeni con forte implicazione umana? Perchè mentre un batterio non si offende se lo teniamo sotto il microscopio, o la luna se vi atterra una navicella, noi non amiamo essere tenuti sotto la lente. \n\nMA STA CAMBIANDO!!\n\nI dati di mobilità ci sono, noi lasciamo moltissime tracce digitali, e ci sono scienziati che studiano questi “pattern”, per es di mobilità umana, per studiare la predicibilità delle nostre azioni (per ora: spostamenti). Ha scoperto che per > 80% della popolazione è possibile prevedere dove saranno in un determinato momento con il 93% di probabilità!! E per gli studenti, + dinamici, si scende solo all’85%!!\n\nA livello statistico, i nostri spostamenti sono ben predicibili... \n\nEsempio di controllo: sulla base dell’analisi di tracciati EEG quando sottoposti a messaggi pubblicitari, ci sono agenzie che studiano i messaggi per essere + penetranti e arrivare a controllare i prossimi acquisti!\n
  33. Si sta andando in questa direzione: predizione dei comportamenti umani, anche se non individuali, come masse.\n\nPerchè riusciamo bene a prevedere fenomeni fisici, anche complessi, ma non riusciamo a precedere fenomeni con forte implicazione umana? Perchè mentre un batterio non si offende se lo teniamo sotto il microscopio, o la luna se vi atterra una navicella, noi non amiamo essere tenuti sotto la lente. \n\nMA STA CAMBIANDO!!\n\nI dati di mobilità ci sono, noi lasciamo moltissime tracce digitali, e ci sono scienziati che studiano questi “pattern”, per es di mobilità umana, per studiare la predicibilità delle nostre azioni (per ora: spostamenti). Ha scoperto che per > 80% della popolazione è possibile prevedere dove saranno in un determinato momento con il 93% di probabilità!! E per gli studenti, + dinamici, si scende solo all’85%!!\n\nA livello statistico, i nostri spostamenti sono ben predicibili... \n\nEsempio di controllo: sulla base dell’analisi di tracciati EEG quando sottoposti a messaggi pubblicitari, ci sono agenzie che studiano i messaggi per essere + penetranti e arrivare a controllare i prossimi acquisti!\n
  34. Si sta andando in questa direzione: predizione dei comportamenti umani, anche se non individuali, come masse.\n\nPerchè riusciamo bene a prevedere fenomeni fisici, anche complessi, ma non riusciamo a precedere fenomeni con forte implicazione umana? Perchè mentre un batterio non si offende se lo teniamo sotto il microscopio, o la luna se vi atterra una navicella, noi non amiamo essere tenuti sotto la lente. \n\nMA STA CAMBIANDO!!\n\nI dati di mobilità ci sono, noi lasciamo moltissime tracce digitali, e ci sono scienziati che studiano questi “pattern”, per es di mobilità umana, per studiare la predicibilità delle nostre azioni (per ora: spostamenti). Ha scoperto che per > 80% della popolazione è possibile prevedere dove saranno in un determinato momento con il 93% di probabilità!! E per gli studenti, + dinamici, si scende solo all’85%!!\n\nA livello statistico, i nostri spostamenti sono ben predicibili... \n\nEsempio di controllo: sulla base dell’analisi di tracciati EEG quando sottoposti a messaggi pubblicitari, ci sono agenzie che studiano i messaggi per essere + penetranti e arrivare a controllare i prossimi acquisti!\n
  35. Si sta andando in questa direzione: predizione dei comportamenti umani, anche se non individuali, come masse.\n\nPerchè riusciamo bene a prevedere fenomeni fisici, anche complessi, ma non riusciamo a precedere fenomeni con forte implicazione umana? Perchè mentre un batterio non si offende se lo teniamo sotto il microscopio, o la luna se vi atterra una navicella, noi non amiamo essere tenuti sotto la lente. \n\nMA STA CAMBIANDO!!\n\nI dati di mobilità ci sono, noi lasciamo moltissime tracce digitali, e ci sono scienziati che studiano questi “pattern”, per es di mobilità umana, per studiare la predicibilità delle nostre azioni (per ora: spostamenti). Ha scoperto che per > 80% della popolazione è possibile prevedere dove saranno in un determinato momento con il 93% di probabilità!! E per gli studenti, + dinamici, si scende solo all’85%!!\n\nA livello statistico, i nostri spostamenti sono ben predicibili... \n\nEsempio di controllo: sulla base dell’analisi di tracciati EEG quando sottoposti a messaggi pubblicitari, ci sono agenzie che studiano i messaggi per essere + penetranti e arrivare a controllare i prossimi acquisti!\n
  36. Si sta andando in questa direzione: predizione dei comportamenti umani, anche se non individuali, come masse.\n\nPerchè riusciamo bene a prevedere fenomeni fisici, anche complessi, ma non riusciamo a precedere fenomeni con forte implicazione umana? Perchè mentre un batterio non si offende se lo teniamo sotto il microscopio, o la luna se vi atterra una navicella, noi non amiamo essere tenuti sotto la lente. \n\nMA STA CAMBIANDO!!\n\nI dati di mobilità ci sono, noi lasciamo moltissime tracce digitali, e ci sono scienziati che studiano questi “pattern”, per es di mobilità umana, per studiare la predicibilità delle nostre azioni (per ora: spostamenti). Ha scoperto che per > 80% della popolazione è possibile prevedere dove saranno in un determinato momento con il 93% di probabilità!! E per gli studenti, + dinamici, si scende solo all’85%!!\n\nA livello statistico, i nostri spostamenti sono ben predicibili... \n\nEsempio di controllo: sulla base dell’analisi di tracciati EEG quando sottoposti a messaggi pubblicitari, ci sono agenzie che studiano i messaggi per essere + penetranti e arrivare a controllare i prossimi acquisti!\n
  37. Molto spesso lo scienziato è IMPREPARATO a gestire tanta complessità. \n\nPensa di poter spiegare tutto con quello che ha imparato. Abbiamo molto spesso un atteggiamento arrogante. Alcuni esempi...\n\nil mondo per noi e per i cinesi: la prospettiva cambia...\ne la medicina occidentale. Eccellente nella chimica, nella chirurgia... ma esistono altre prospettive, più lontane a noi come cultura, ma con millenni di storia, come la medicina cinese. \nLa realtà del corpo umano è molto complessa, e la medicina occid è analitica, cura la malattia. Gli orientali pongono il fuoco sulla persona, con un approccio + olistico. Attingono alla medicina orientale, anche se per aspetti diversi e in modi diversi, l’omeopatia, e la kinesiologia.\n\nCon queste ho seguito rigorosamente il “metodo sperimentale”: solo dopo aver testato e provato, ora non le guardo + con ostilità. Escluso effetto placebo, le mucche non lo conoscono.\n\n\n
  38. Molto spesso lo scienziato è IMPREPARATO a gestire tanta complessità. \n\nPensa di poter spiegare tutto con quello che ha imparato. Abbiamo molto spesso un atteggiamento arrogante. Alcuni esempi...\n\nil mondo per noi e per i cinesi: la prospettiva cambia...\ne la medicina occidentale. Eccellente nella chimica, nella chirurgia... ma esistono altre prospettive, più lontane a noi come cultura, ma con millenni di storia, come la medicina cinese. \nLa realtà del corpo umano è molto complessa, e la medicina occid è analitica, cura la malattia. Gli orientali pongono il fuoco sulla persona, con un approccio + olistico. Attingono alla medicina orientale, anche se per aspetti diversi e in modi diversi, l’omeopatia, e la kinesiologia.\n\nCon queste ho seguito rigorosamente il “metodo sperimentale”: solo dopo aver testato e provato, ora non le guardo + con ostilità. Escluso effetto placebo, le mucche non lo conoscono.\n\n\n
  39. Molto spesso lo scienziato è IMPREPARATO a gestire tanta complessità. \n\nPensa di poter spiegare tutto con quello che ha imparato. Abbiamo molto spesso un atteggiamento arrogante. Alcuni esempi...\n\nil mondo per noi e per i cinesi: la prospettiva cambia...\ne la medicina occidentale. Eccellente nella chimica, nella chirurgia... ma esistono altre prospettive, più lontane a noi come cultura, ma con millenni di storia, come la medicina cinese. \nLa realtà del corpo umano è molto complessa, e la medicina occid è analitica, cura la malattia. Gli orientali pongono il fuoco sulla persona, con un approccio + olistico. Attingono alla medicina orientale, anche se per aspetti diversi e in modi diversi, l’omeopatia, e la kinesiologia.\n\nCon queste ho seguito rigorosamente il “metodo sperimentale”: solo dopo aver testato e provato, ora non le guardo + con ostilità. Escluso effetto placebo, le mucche non lo conoscono.\n\n\n
  40. Molto spesso lo scienziato è IMPREPARATO a gestire tanta complessità. \n\nPensa di poter spiegare tutto con quello che ha imparato. Abbiamo molto spesso un atteggiamento arrogante. Alcuni esempi...\n\nil mondo per noi e per i cinesi: la prospettiva cambia...\ne la medicina occidentale. Eccellente nella chimica, nella chirurgia... ma esistono altre prospettive, più lontane a noi come cultura, ma con millenni di storia, come la medicina cinese. \nLa realtà del corpo umano è molto complessa, e la medicina occid è analitica, cura la malattia. Gli orientali pongono il fuoco sulla persona, con un approccio + olistico. Attingono alla medicina orientale, anche se per aspetti diversi e in modi diversi, l’omeopatia, e la kinesiologia.\n\nCon queste ho seguito rigorosamente il “metodo sperimentale”: solo dopo aver testato e provato, ora non le guardo + con ostilità. Escluso effetto placebo, le mucche non lo conoscono.\n\n\n
  41. Molto spesso lo scienziato è IMPREPARATO a gestire tanta complessità. \n\nPensa di poter spiegare tutto con quello che ha imparato. Abbiamo molto spesso un atteggiamento arrogante. Alcuni esempi...\n\nil mondo per noi e per i cinesi: la prospettiva cambia...\ne la medicina occidentale. Eccellente nella chimica, nella chirurgia... ma esistono altre prospettive, più lontane a noi come cultura, ma con millenni di storia, come la medicina cinese. \nLa realtà del corpo umano è molto complessa, e la medicina occid è analitica, cura la malattia. Gli orientali pongono il fuoco sulla persona, con un approccio + olistico. Attingono alla medicina orientale, anche se per aspetti diversi e in modi diversi, l’omeopatia, e la kinesiologia.\n\nCon queste ho seguito rigorosamente il “metodo sperimentale”: solo dopo aver testato e provato, ora non le guardo + con ostilità. Escluso effetto placebo, le mucche non lo conoscono.\n\n\n
  42. Molto spesso lo scienziato è IMPREPARATO a gestire tanta complessità. \n\nPensa di poter spiegare tutto con quello che ha imparato. Abbiamo molto spesso un atteggiamento arrogante. Alcuni esempi...\n\nil mondo per noi e per i cinesi: la prospettiva cambia...\ne la medicina occidentale. Eccellente nella chimica, nella chirurgia... ma esistono altre prospettive, più lontane a noi come cultura, ma con millenni di storia, come la medicina cinese. \nLa realtà del corpo umano è molto complessa, e la medicina occid è analitica, cura la malattia. Gli orientali pongono il fuoco sulla persona, con un approccio + olistico. Attingono alla medicina orientale, anche se per aspetti diversi e in modi diversi, l’omeopatia, e la kinesiologia.\n\nCon queste ho seguito rigorosamente il “metodo sperimentale”: solo dopo aver testato e provato, ora non le guardo + con ostilità. Escluso effetto placebo, le mucche non lo conoscono.\n\n\n
  43. Molto spesso lo scienziato è IMPREPARATO a gestire tanta complessità. \n\nPensa di poter spiegare tutto con quello che ha imparato. Abbiamo molto spesso un atteggiamento arrogante. Alcuni esempi...\n\nil mondo per noi e per i cinesi: la prospettiva cambia...\ne la medicina occidentale. Eccellente nella chimica, nella chirurgia... ma esistono altre prospettive, più lontane a noi come cultura, ma con millenni di storia, come la medicina cinese. \nLa realtà del corpo umano è molto complessa, e la medicina occid è analitica, cura la malattia. Gli orientali pongono il fuoco sulla persona, con un approccio + olistico. Attingono alla medicina orientale, anche se per aspetti diversi e in modi diversi, l’omeopatia, e la kinesiologia.\n\nCon queste ho seguito rigorosamente il “metodo sperimentale”: solo dopo aver testato e provato, ora non le guardo + con ostilità. Escluso effetto placebo, le mucche non lo conoscono.\n\n\n
  44. Molto spesso lo scienziato è IMPREPARATO a gestire tanta complessità. \n\nPensa di poter spiegare tutto con quello che ha imparato. Abbiamo molto spesso un atteggiamento arrogante. Alcuni esempi...\n\nil mondo per noi e per i cinesi: la prospettiva cambia...\ne la medicina occidentale. Eccellente nella chimica, nella chirurgia... ma esistono altre prospettive, più lontane a noi come cultura, ma con millenni di storia, come la medicina cinese. \nLa realtà del corpo umano è molto complessa, e la medicina occid è analitica, cura la malattia. Gli orientali pongono il fuoco sulla persona, con un approccio + olistico. Attingono alla medicina orientale, anche se per aspetti diversi e in modi diversi, l’omeopatia, e la kinesiologia.\n\nCon queste ho seguito rigorosamente il “metodo sperimentale”: solo dopo aver testato e provato, ora non le guardo + con ostilità. Escluso effetto placebo, le mucche non lo conoscono.\n\n\n
  45. Chomsky: figura di spicco che risponde a queste definizioni. Uno dei lingusti più imporanti al mondo, prof al MIT; ma la sua influenza va ben oltre la lingustica: critica nei confronti della politica estera di diversi paesi, analisi del ruolo dei mass media nelle democrazie occidentali, lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale americana e mondiale.\ncritica al neoliberismo, inteso come dottrina economica basata sulla radicalizzazione della centralità del mercato che, secondo Chomsky, ha portato a vari disastri sociali, come il crescente divario tra ricchi e poveri e la perdita di controllo sul potere statale da parte dei cittadini.\n
  46. Chomsky: figura di spicco che risponde a queste definizioni. Uno dei lingusti più imporanti al mondo, prof al MIT; ma la sua influenza va ben oltre la lingustica: critica nei confronti della politica estera di diversi paesi, analisi del ruolo dei mass media nelle democrazie occidentali, lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale americana e mondiale.\ncritica al neoliberismo, inteso come dottrina economica basata sulla radicalizzazione della centralità del mercato che, secondo Chomsky, ha portato a vari disastri sociali, come il crescente divario tra ricchi e poveri e la perdita di controllo sul potere statale da parte dei cittadini.\n
  47. Chomsky: figura di spicco che risponde a queste definizioni. Uno dei lingusti più imporanti al mondo, prof al MIT; ma la sua influenza va ben oltre la lingustica: critica nei confronti della politica estera di diversi paesi, analisi del ruolo dei mass media nelle democrazie occidentali, lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale americana e mondiale.\ncritica al neoliberismo, inteso come dottrina economica basata sulla radicalizzazione della centralità del mercato che, secondo Chomsky, ha portato a vari disastri sociali, come il crescente divario tra ricchi e poveri e la perdita di controllo sul potere statale da parte dei cittadini.\n
  48. Chomsky: figura di spicco che risponde a queste definizioni. Uno dei lingusti più imporanti al mondo, prof al MIT; ma la sua influenza va ben oltre la lingustica: critica nei confronti della politica estera di diversi paesi, analisi del ruolo dei mass media nelle democrazie occidentali, lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale americana e mondiale.\ncritica al neoliberismo, inteso come dottrina economica basata sulla radicalizzazione della centralità del mercato che, secondo Chomsky, ha portato a vari disastri sociali, come il crescente divario tra ricchi e poveri e la perdita di controllo sul potere statale da parte dei cittadini.\n
  49. Chomsky: figura di spicco che risponde a queste definizioni. Uno dei lingusti più imporanti al mondo, prof al MIT; ma la sua influenza va ben oltre la lingustica: critica nei confronti della politica estera di diversi paesi, analisi del ruolo dei mass media nelle democrazie occidentali, lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale americana e mondiale.\ncritica al neoliberismo, inteso come dottrina economica basata sulla radicalizzazione della centralità del mercato che, secondo Chomsky, ha portato a vari disastri sociali, come il crescente divario tra ricchi e poveri e la perdita di controllo sul potere statale da parte dei cittadini.\n
  50. Chomsky: figura di spicco che risponde a queste definizioni. Uno dei lingusti più imporanti al mondo, prof al MIT; ma la sua influenza va ben oltre la lingustica: critica nei confronti della politica estera di diversi paesi, analisi del ruolo dei mass media nelle democrazie occidentali, lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale americana e mondiale.\ncritica al neoliberismo, inteso come dottrina economica basata sulla radicalizzazione della centralità del mercato che, secondo Chomsky, ha portato a vari disastri sociali, come il crescente divario tra ricchi e poveri e la perdita di controllo sul potere statale da parte dei cittadini.\n
  51. Chomsky: figura di spicco che risponde a queste definizioni. Uno dei lingusti più imporanti al mondo, prof al MIT; ma la sua influenza va ben oltre la lingustica: critica nei confronti della politica estera di diversi paesi, analisi del ruolo dei mass media nelle democrazie occidentali, lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale americana e mondiale.\ncritica al neoliberismo, inteso come dottrina economica basata sulla radicalizzazione della centralità del mercato che, secondo Chomsky, ha portato a vari disastri sociali, come il crescente divario tra ricchi e poveri e la perdita di controllo sul potere statale da parte dei cittadini.\n
  52. Chomsky: figura di spicco che risponde a queste definizioni. Uno dei lingusti più imporanti al mondo, prof al MIT; ma la sua influenza va ben oltre la lingustica: critica nei confronti della politica estera di diversi paesi, analisi del ruolo dei mass media nelle democrazie occidentali, lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale americana e mondiale.\ncritica al neoliberismo, inteso come dottrina economica basata sulla radicalizzazione della centralità del mercato che, secondo Chomsky, ha portato a vari disastri sociali, come il crescente divario tra ricchi e poveri e la perdita di controllo sul potere statale da parte dei cittadini.\n
  53. Chomsky: figura di spicco che risponde a queste definizioni. Uno dei lingusti più imporanti al mondo, prof al MIT; ma la sua influenza va ben oltre la lingustica: critica nei confronti della politica estera di diversi paesi, analisi del ruolo dei mass media nelle democrazie occidentali, lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale americana e mondiale.\ncritica al neoliberismo, inteso come dottrina economica basata sulla radicalizzazione della centralità del mercato che, secondo Chomsky, ha portato a vari disastri sociali, come il crescente divario tra ricchi e poveri e la perdita di controllo sul potere statale da parte dei cittadini.\n
  54. \n
  55. "Ci avevano detto che se avessimo avuto la democrazia avremmo avuto finanziamenti - ora abbiamo la democrazia ma non abbiamo visto un soldo. Ci era stato detto che se avessimo fatto aggiustamenti strutturali avremmo avuto finanziamenti. Abbiamo fatto gli aggiustamenti ma non abbiamo visto un soldo.Ci era stato detto che con la liberalizzazione degli scambi e le privatizzazioni sarebbero arrivati gli investimenti privati dall'estero; ma non ne abbiamo visti.Ora ci dite che con il MAI questi investimenti arriveranno. State solo cercando di imbrogliare l'Africa".\nBasoga Nsadhu, ministro delle Finanze ugandese, dicembre 1996 [1]\n\n\n\nMAI: there would be a real transfer of decision-making power to unaccountable private corporations, making it more difficult for elected governments to pass and apply laws for their public's interest, with the effect of reducing democracy so that people are locked in to corporate-rights agreements (all under the banner of "Free Trade!!").\n\nLe informazioni sul MAI, negoziato a porte chiuse, sono filtrate solo nel febbraio 1997 quando venne svelato il testo oggetto di negoziato, di 147 pagine. Il fine ultimo dell'accordo è quello di rimuovere la gran parte degli ostacoli ancora esistenti alla mobilità dei capitali e permettere così l'espansione degli investimenti diretti esteri (IDE) a livello globale.\n\nOgni restrizione all'accesso di capitali esteri in settori chiave per la sicurezza nazionale o l'interesse collettivo verrà così eliminata tout court. Gli Stati dovranno garantire eguali incentivi fiscali ed esenzioni per le imprese nazionali e quelle straniere. Anzi, l'accordo andrebbe ben oltre, proibendo ai governi di chiedere alle multinazionali il rispetto di prerequisiti denominati "standard di performance" spesso richiesti alle multinazionali straniere.\n\n\n\n
  56. \nNARCOSI! \n“L'uomo circuito dai mass media è in fondo, fra tutti i suoi simili, il più rispettato: non gli si chiede mai di diventare che ciò che egli è già. In altre parole gli vengono provocati desideri studiati sulla falsariga delle sue tendenze. Tuttavia, poiché uno dei compensi narcotici a cui ha diritto è l'evasione nel sogno, gli vengono presentati di solito degli ideali tra lui e i quali si possa stabilire una tensione. Per togliergli ogni responsabilità si provvede però a far sì che questi ideali siano di fatto irraggiungibili, in modo che la tensione si risolva in una proiezione e non in una serie di operazioni effettive volte a modificare lo stato delle cose.”\n\n\nMEDIA\n“Ora, nel campo dei fenomeni quantitativi, la media rappresenta appunto un termine di mezzo, e per chi non vi si è ancora uniformato, essa rappresenta un traguardo. Se, secondo la nota boutade, la statistica è quella scienza per cui se giornalmente un uomo mangia due polli e un altro nessuno, quei due uomini hanno mangiato un pollo ciascuno — per l'uomo che non ha mangiato, la meta di un pollo al giorno è qualcosa di positivo cui aspirare. \nInvece, nel campo dei fenomeni qualitativi, il livellamento alla media corrisponde al livellamento a zero. Un uomo che possieda tutte le virtù morali e intellettuali in grado medio, si trova immediatamente a un livello minimale di evoluzione. La "medietà" aristotelica (o l’aurea mediocritas di Orazio (Odi2, 10.5) nda) è equilibrio nell'esercizio delle proprie passioni, retto dalla virtù discernitrice della "prudenza". Mentre nutrire passioni in grado medio e aver una media prudenza significa essere un povero campione di umanità.” \n\nMOTIVAZIONE VERA: \nUn popolo che fatica ad arrivare a fine mese, che deve arrangiarsi in tutti i modi per sopravvivere, ha meno voglia di alzare la testa e guardare lontano, a quel che fa chi comanda...\nSe poi gli si spegne il cervello, dà ancora meno fastidio, è meglio controllabile\n
  57. \nNARCOSI! \n“L'uomo circuito dai mass media è in fondo, fra tutti i suoi simili, il più rispettato: non gli si chiede mai di diventare che ciò che egli è già. In altre parole gli vengono provocati desideri studiati sulla falsariga delle sue tendenze. Tuttavia, poiché uno dei compensi narcotici a cui ha diritto è l'evasione nel sogno, gli vengono presentati di solito degli ideali tra lui e i quali si possa stabilire una tensione. Per togliergli ogni responsabilità si provvede però a far sì che questi ideali siano di fatto irraggiungibili, in modo che la tensione si risolva in una proiezione e non in una serie di operazioni effettive volte a modificare lo stato delle cose.”\n\n\nMEDIA\n“Ora, nel campo dei fenomeni quantitativi, la media rappresenta appunto un termine di mezzo, e per chi non vi si è ancora uniformato, essa rappresenta un traguardo. Se, secondo la nota boutade, la statistica è quella scienza per cui se giornalmente un uomo mangia due polli e un altro nessuno, quei due uomini hanno mangiato un pollo ciascuno — per l'uomo che non ha mangiato, la meta di un pollo al giorno è qualcosa di positivo cui aspirare. \nInvece, nel campo dei fenomeni qualitativi, il livellamento alla media corrisponde al livellamento a zero. Un uomo che possieda tutte le virtù morali e intellettuali in grado medio, si trova immediatamente a un livello minimale di evoluzione. La "medietà" aristotelica (o l’aurea mediocritas di Orazio (Odi2, 10.5) nda) è equilibrio nell'esercizio delle proprie passioni, retto dalla virtù discernitrice della "prudenza". Mentre nutrire passioni in grado medio e aver una media prudenza significa essere un povero campione di umanità.” \n\nMOTIVAZIONE VERA: \nUn popolo che fatica ad arrivare a fine mese, che deve arrangiarsi in tutti i modi per sopravvivere, ha meno voglia di alzare la testa e guardare lontano, a quel che fa chi comanda...\nSe poi gli si spegne il cervello, dà ancora meno fastidio, è meglio controllabile\n
  58. \nNARCOSI! \n“L'uomo circuito dai mass media è in fondo, fra tutti i suoi simili, il più rispettato: non gli si chiede mai di diventare che ciò che egli è già. In altre parole gli vengono provocati desideri studiati sulla falsariga delle sue tendenze. Tuttavia, poiché uno dei compensi narcotici a cui ha diritto è l'evasione nel sogno, gli vengono presentati di solito degli ideali tra lui e i quali si possa stabilire una tensione. Per togliergli ogni responsabilità si provvede però a far sì che questi ideali siano di fatto irraggiungibili, in modo che la tensione si risolva in una proiezione e non in una serie di operazioni effettive volte a modificare lo stato delle cose.”\n\n\nMEDIA\n“Ora, nel campo dei fenomeni quantitativi, la media rappresenta appunto un termine di mezzo, e per chi non vi si è ancora uniformato, essa rappresenta un traguardo. Se, secondo la nota boutade, la statistica è quella scienza per cui se giornalmente un uomo mangia due polli e un altro nessuno, quei due uomini hanno mangiato un pollo ciascuno — per l'uomo che non ha mangiato, la meta di un pollo al giorno è qualcosa di positivo cui aspirare. \nInvece, nel campo dei fenomeni qualitativi, il livellamento alla media corrisponde al livellamento a zero. Un uomo che possieda tutte le virtù morali e intellettuali in grado medio, si trova immediatamente a un livello minimale di evoluzione. La "medietà" aristotelica (o l’aurea mediocritas di Orazio (Odi2, 10.5) nda) è equilibrio nell'esercizio delle proprie passioni, retto dalla virtù discernitrice della "prudenza". Mentre nutrire passioni in grado medio e aver una media prudenza significa essere un povero campione di umanità.” \n\nMOTIVAZIONE VERA: \nUn popolo che fatica ad arrivare a fine mese, che deve arrangiarsi in tutti i modi per sopravvivere, ha meno voglia di alzare la testa e guardare lontano, a quel che fa chi comanda...\nSe poi gli si spegne il cervello, dà ancora meno fastidio, è meglio controllabile\n
  59. \nNARCOSI! \n“L'uomo circuito dai mass media è in fondo, fra tutti i suoi simili, il più rispettato: non gli si chiede mai di diventare che ciò che egli è già. In altre parole gli vengono provocati desideri studiati sulla falsariga delle sue tendenze. Tuttavia, poiché uno dei compensi narcotici a cui ha diritto è l'evasione nel sogno, gli vengono presentati di solito degli ideali tra lui e i quali si possa stabilire una tensione. Per togliergli ogni responsabilità si provvede però a far sì che questi ideali siano di fatto irraggiungibili, in modo che la tensione si risolva in una proiezione e non in una serie di operazioni effettive volte a modificare lo stato delle cose.”\n\n\nMEDIA\n“Ora, nel campo dei fenomeni quantitativi, la media rappresenta appunto un termine di mezzo, e per chi non vi si è ancora uniformato, essa rappresenta un traguardo. Se, secondo la nota boutade, la statistica è quella scienza per cui se giornalmente un uomo mangia due polli e un altro nessuno, quei due uomini hanno mangiato un pollo ciascuno — per l'uomo che non ha mangiato, la meta di un pollo al giorno è qualcosa di positivo cui aspirare. \nInvece, nel campo dei fenomeni qualitativi, il livellamento alla media corrisponde al livellamento a zero. Un uomo che possieda tutte le virtù morali e intellettuali in grado medio, si trova immediatamente a un livello minimale di evoluzione. La "medietà" aristotelica (o l’aurea mediocritas di Orazio (Odi2, 10.5) nda) è equilibrio nell'esercizio delle proprie passioni, retto dalla virtù discernitrice della "prudenza". Mentre nutrire passioni in grado medio e aver una media prudenza significa essere un povero campione di umanità.” \n\nMOTIVAZIONE VERA: \nUn popolo che fatica ad arrivare a fine mese, che deve arrangiarsi in tutti i modi per sopravvivere, ha meno voglia di alzare la testa e guardare lontano, a quel che fa chi comanda...\nSe poi gli si spegne il cervello, dà ancora meno fastidio, è meglio controllabile\n
  60. Altro esempio, molto più recente ma sulla stessa falsariga: in Libia si è mosso tutto l’occidente, perchè nel corno d’Africa no?\n
  61. Altro esempio, molto più recente ma sulla stessa falsariga: in Libia si è mosso tutto l’occidente, perchè nel corno d’Africa no?\n
  62. Le persone felici sono “molto pericolose”: non hanno bisogno di molte cose, quindi comprano poco, quindi fanno girare poco l’economia, e tendenzialmente hanno + tempo/denaro per potersi permettere di guardare con occhio critico la politica.\n\n\n
  63. Le persone felici sono “molto pericolose”: non hanno bisogno di molte cose, quindi comprano poco, quindi fanno girare poco l’economia, e tendenzialmente hanno + tempo/denaro per potersi permettere di guardare con occhio critico la politica.\n\n\n
  64. Le persone felici sono “molto pericolose”: non hanno bisogno di molte cose, quindi comprano poco, quindi fanno girare poco l’economia, e tendenzialmente hanno + tempo/denaro per potersi permettere di guardare con occhio critico la politica.\n\n\n
  65. Le persone felici sono “molto pericolose”: non hanno bisogno di molte cose, quindi comprano poco, quindi fanno girare poco l’economia, e tendenzialmente hanno + tempo/denaro per potersi permettere di guardare con occhio critico la politica.\n\n\n
  66. Le persone felici sono “molto pericolose”: non hanno bisogno di molte cose, quindi comprano poco, quindi fanno girare poco l’economia, e tendenzialmente hanno + tempo/denaro per potersi permettere di guardare con occhio critico la politica.\n\n\n
  67. \n
  68. Se guardiamo alla situazione attuale in Italia e nel mondo, viviamo sommersi dalle situazioni più incredibili, e proviamo delusione, sgomento, indignazione.\n\nChe fare? Lo scienziato vede quindi tutte queste cose “senza filtri” (si usa l’accezione di scienziato in modo generale, di persona che pensa): non c’è speranza? Vale la pena impegnarsi? Come ? Dove trovare le motivazioni?\n\nE’ qui che iniziamo a muoverci verso la seconda parte della serata, dove cerchiamo di andare alle nostre radici, alla nostra Radice, e ne analizziamo le implicazioni e le conseguenze\n\n\n
  69. Se guardiamo alla situazione attuale in Italia e nel mondo, viviamo sommersi dalle situazioni più incredibili, e proviamo delusione, sgomento, indignazione.\n\nChe fare? Lo scienziato vede quindi tutte queste cose “senza filtri” (si usa l’accezione di scienziato in modo generale, di persona che pensa): non c’è speranza? Vale la pena impegnarsi? Come ? Dove trovare le motivazioni?\n\nE’ qui che iniziamo a muoverci verso la seconda parte della serata, dove cerchiamo di andare alle nostre radici, alla nostra Radice, e ne analizziamo le implicazioni e le conseguenze\n\n\n
  70. Se guardiamo alla situazione attuale in Italia e nel mondo, viviamo sommersi dalle situazioni più incredibili, e proviamo delusione, sgomento, indignazione.\n\nChe fare? Lo scienziato vede quindi tutte queste cose “senza filtri” (si usa l’accezione di scienziato in modo generale, di persona che pensa): non c’è speranza? Vale la pena impegnarsi? Come ? Dove trovare le motivazioni?\n\nE’ qui che iniziamo a muoverci verso la seconda parte della serata, dove cerchiamo di andare alle nostre radici, alla nostra Radice, e ne analizziamo le implicazioni e le conseguenze\n\n\n
  71. Se guardiamo alla situazione attuale in Italia e nel mondo, viviamo sommersi dalle situazioni più incredibili, e proviamo delusione, sgomento, indignazione.\n\nChe fare? Lo scienziato vede quindi tutte queste cose “senza filtri” (si usa l’accezione di scienziato in modo generale, di persona che pensa): non c’è speranza? Vale la pena impegnarsi? Come ? Dove trovare le motivazioni?\n\nE’ qui che iniziamo a muoverci verso la seconda parte della serata, dove cerchiamo di andare alle nostre radici, alla nostra Radice, e ne analizziamo le implicazioni e le conseguenze\n\n\n
  72. Se guardiamo alla situazione attuale in Italia e nel mondo, viviamo sommersi dalle situazioni più incredibili, e proviamo delusione, sgomento, indignazione.\n\nChe fare? Lo scienziato vede quindi tutte queste cose “senza filtri” (si usa l’accezione di scienziato in modo generale, di persona che pensa): non c’è speranza? Vale la pena impegnarsi? Come ? Dove trovare le motivazioni?\n\nE’ qui che iniziamo a muoverci verso la seconda parte della serata, dove cerchiamo di andare alle nostre radici, alla nostra Radice, e ne analizziamo le implicazioni e le conseguenze\n\n\n
  73. Se guardiamo alla situazione attuale in Italia e nel mondo, viviamo sommersi dalle situazioni più incredibili, e proviamo delusione, sgomento, indignazione.\n\nChe fare? Lo scienziato vede quindi tutte queste cose “senza filtri” (si usa l’accezione di scienziato in modo generale, di persona che pensa): non c’è speranza? Vale la pena impegnarsi? Come ? Dove trovare le motivazioni?\n\nE’ qui che iniziamo a muoverci verso la seconda parte della serata, dove cerchiamo di andare alle nostre radici, alla nostra Radice, e ne analizziamo le implicazioni e le conseguenze\n\n\n
  74. Se guardiamo alla situazione attuale in Italia e nel mondo, viviamo sommersi dalle situazioni più incredibili, e proviamo delusione, sgomento, indignazione.\n\nChe fare? Lo scienziato vede quindi tutte queste cose “senza filtri” (si usa l’accezione di scienziato in modo generale, di persona che pensa): non c’è speranza? Vale la pena impegnarsi? Come ? Dove trovare le motivazioni?\n\nE’ qui che iniziamo a muoverci verso la seconda parte della serata, dove cerchiamo di andare alle nostre radici, alla nostra Radice, e ne analizziamo le implicazioni e le conseguenze\n\n\n
  75. Se guardiamo alla situazione attuale in Italia e nel mondo, viviamo sommersi dalle situazioni più incredibili, e proviamo delusione, sgomento, indignazione.\n\nChe fare? Lo scienziato vede quindi tutte queste cose “senza filtri” (si usa l’accezione di scienziato in modo generale, di persona che pensa): non c’è speranza? Vale la pena impegnarsi? Come ? Dove trovare le motivazioni?\n\nE’ qui che iniziamo a muoverci verso la seconda parte della serata, dove cerchiamo di andare alle nostre radici, alla nostra Radice, e ne analizziamo le implicazioni e le conseguenze\n\n\n
  76. Se guardiamo alla situazione attuale in Italia e nel mondo, viviamo sommersi dalle situazioni più incredibili, e proviamo delusione, sgomento, indignazione.\n\nChe fare? Lo scienziato vede quindi tutte queste cose “senza filtri” (si usa l’accezione di scienziato in modo generale, di persona che pensa): non c’è speranza? Vale la pena impegnarsi? Come ? Dove trovare le motivazioni?\n\nE’ qui che iniziamo a muoverci verso la seconda parte della serata, dove cerchiamo di andare alle nostre radici, alla nostra Radice, e ne analizziamo le implicazioni e le conseguenze\n\n\n
  77. \n\n\n
  78. Da piccolo alle mie domande gli insegnanti di religione su scienza e fede, scimmie e costole, rispondevano: la scienza spiega il come, la fede il perchè, non si fanno guerra. \n\nQuesta risposta non mi ha mai convinto!! Mi sembrava un ammettere che nessuna delle 2 era la “teoria del tutto” che stavo cercando.\n\nVi ricordate Neo in Matrix? Le prime domande che Morpheus gli fece quando gli offriva le 2 pastiglie?\n\nBene, io questa domanda me la sono fatta sia sulla risposta che mi veniva data (dove “sentivo” mancare qualcosa, sia sulla domanda principe, che forse è alla base di quella precedente: la teoria dell’evoluzione di Darwin, e le possibili incongruenze.\n\nSui temi della creazione e dell’evoluzione, non posso dire di avere risposte, ma non posso rinunciare all’investigazione.\n
  79. La discendenza comune è interpretata da Darwin come biogenesi spontanea (combinazioni aleatorie e spontanee del punto 4), mentre i creazionisti seguono la biogenesi pilotata (creazione di ciascun phylum).\n\n4) genetica e biologia molecolare hanno permesso progressi cruciali nella spiegazione di questi meccanismi. Sono una delle chiavi principali di comprensione della vita. \n
  80. La discendenza comune è interpretata da Darwin come biogenesi spontanea (combinazioni aleatorie e spontanee del punto 4), mentre i creazionisti seguono la biogenesi pilotata (creazione di ciascun phylum).\n\n4) genetica e biologia molecolare hanno permesso progressi cruciali nella spiegazione di questi meccanismi. Sono una delle chiavi principali di comprensione della vita. \n
  81. La discendenza comune è interpretata da Darwin come biogenesi spontanea (combinazioni aleatorie e spontanee del punto 4), mentre i creazionisti seguono la biogenesi pilotata (creazione di ciascun phylum).\n\n4) genetica e biologia molecolare hanno permesso progressi cruciali nella spiegazione di questi meccanismi. Sono una delle chiavi principali di comprensione della vita. \n
  82. La discendenza comune è interpretata da Darwin come biogenesi spontanea (combinazioni aleatorie e spontanee del punto 4), mentre i creazionisti seguono la biogenesi pilotata (creazione di ciascun phylum).\n\n4) genetica e biologia molecolare hanno permesso progressi cruciali nella spiegazione di questi meccanismi. Sono una delle chiavi principali di comprensione della vita. \n
  83. La discendenza comune è interpretata da Darwin come biogenesi spontanea (combinazioni aleatorie e spontanee del punto 4), mentre i creazionisti seguono la biogenesi pilotata (creazione di ciascun phylum).\n\n4) genetica e biologia molecolare hanno permesso progressi cruciali nella spiegazione di questi meccanismi. Sono una delle chiavi principali di comprensione della vita. \n
  84. sull’occhio diceva che “pensarci gli faceva venire la febbre”: tuttavia poi scrive che:\n\n“se si pensa a quanto poco numerose siano attualmente le forme viventi a confronto di quelle che si sono estinte, non è difficile ammettere che la selezione naturale abbia potuto trasformare un apparecchio semplice, consistente in un nervo ottico tappezzato di pigmenti e ricoperto da una membrana trasparente, in uno strumento ottico perfetto quanto quello di qualsiasi membro della classe degli articolati”.\n\nmah, a me questa spiegazione sembra quanto meno “forzata” e poco probabile, soprattutto alla luce delle scoperte della biologia molecolare, che lui non poteva conoscere a quel tempo, e che hanno mostrato in tutto il loro splendore 2 livelli di complessità nell’occhio, per es: a livello anatomico-funzionale e a livello biochimico, come vedremo dopo.\n
  85. sull’occhio diceva che “pensarci gli faceva venire la febbre”: tuttavia poi scrive che:\n\n“se si pensa a quanto poco numerose siano attualmente le forme viventi a confronto di quelle che si sono estinte, non è difficile ammettere che la selezione naturale abbia potuto trasformare un apparecchio semplice, consistente in un nervo ottico tappezzato di pigmenti e ricoperto da una membrana trasparente, in uno strumento ottico perfetto quanto quello di qualsiasi membro della classe degli articolati”.\n\nmah, a me questa spiegazione sembra quanto meno “forzata” e poco probabile, soprattutto alla luce delle scoperte della biologia molecolare, che lui non poteva conoscere a quel tempo, e che hanno mostrato in tutto il loro splendore 2 livelli di complessità nell’occhio, per es: a livello anatomico-funzionale e a livello biochimico, come vedremo dopo.\n
  86. sull’occhio diceva che “pensarci gli faceva venire la febbre”: tuttavia poi scrive che:\n\n“se si pensa a quanto poco numerose siano attualmente le forme viventi a confronto di quelle che si sono estinte, non è difficile ammettere che la selezione naturale abbia potuto trasformare un apparecchio semplice, consistente in un nervo ottico tappezzato di pigmenti e ricoperto da una membrana trasparente, in uno strumento ottico perfetto quanto quello di qualsiasi membro della classe degli articolati”.\n\nmah, a me questa spiegazione sembra quanto meno “forzata” e poco probabile, soprattutto alla luce delle scoperte della biologia molecolare, che lui non poteva conoscere a quel tempo, e che hanno mostrato in tutto il loro splendore 2 livelli di complessità nell’occhio, per es: a livello anatomico-funzionale e a livello biochimico, come vedremo dopo.\n
  87. sull’occhio diceva che “pensarci gli faceva venire la febbre”: tuttavia poi scrive che:\n\n“se si pensa a quanto poco numerose siano attualmente le forme viventi a confronto di quelle che si sono estinte, non è difficile ammettere che la selezione naturale abbia potuto trasformare un apparecchio semplice, consistente in un nervo ottico tappezzato di pigmenti e ricoperto da una membrana trasparente, in uno strumento ottico perfetto quanto quello di qualsiasi membro della classe degli articolati”.\n\nmah, a me questa spiegazione sembra quanto meno “forzata” e poco probabile, soprattutto alla luce delle scoperte della biologia molecolare, che lui non poteva conoscere a quel tempo, e che hanno mostrato in tutto il loro splendore 2 livelli di complessità nell’occhio, per es: a livello anatomico-funzionale e a livello biochimico, come vedremo dopo.\n
  88. Prima di prendere posizione, concentriamoci sui numeri, seguiamo un approccio scientifico: dall’osservazione, arrivare ad appoggiare o negare alcune assunzioni/conclusioni, senza preconcetti nè in un senso nè nell’altro. Anche perchè il meotdo scientifico prevede che una Teoria sia accettata finchè non viene dimostrato che è in parte o in ototo sbagliata, o che ci sono incongruenze oggettive.\nQuindi in questa fase ho cercato (e vorrei che lo facessimo tutti) di spogliarmi delle “certezze” che mi sono state insegnate, di usare il ragionamento, di rifiutare da una parte l’arroganza di pensare di sapere già, dall’altra di rifiutare il darwinismo solo perchè non collima con le verità di fede (nemmeno questo sarebbe scientifico).\n
  89. Georges Salet, ingegnere del politecnico di Parigi, 1972. Libro: “Hasard et Certitude”\n\nLa legge di borel dice che un evento con probabilità abbastanza debole non può realizzarsi molte volte, e le mutazioni sono per definizione eventi a probabilità rara (come dimostra anche l’esistenza di organismi uguali a se stessi da milioni di anni, come ...: stabilità delle specie e dei meccanismi di riproduzione).\nPoi analizza appunto quante mutazioni servirebbero, quanta materia e quanto tempo servirebbero per spiegare parte della varietà esistente oggi. \n
  90. Michael J Behe, professore di di biochimica nel dip.to. di scienze biologiche dell’Univ. di Lehig in Pennsylvania, 1996: “Darwin’s black box: the biochemical challenge to evolution”. discendenza comune ok, spiega la similarità fra le specie. Ma non spiega le forti differenze fra i viventi.\n
  91. INTRODUZIONE\n\nCAPTAZIONE\nmodo migliore per captare le vibrazioni: membrana elastica, che deve necessariamente avere la stessa pressione da entrambi i lati. Siccome possiamo cambiare altitudine, volare... c’è bisogno di un meccanismo di equalizzazione della pressione. C’è la tromba uditiva, o tromba di Eustachio, che collega l’orecchio medio con la porzione superiore del faringe, dietro le fosse nasali. Un canale parallelo sempre aperto non funzionerebbe, sia per sfasamenti sulle 2 facce in fase di ascolto sia per disturbo causato dal laringe: i suoni arriverebbero sulla faccia interna prima che su quella esterna, attraverso la bocca e l’aria, causando il cattivo ascolto della parola emessa!\n\nQuindi tromba chiusa tranne quando il laringe non può darle fastidio: nella deglutizione, quando deve essere stagno!!! D’altra parte lì c’è un incrocio fra via digestiva e respiratoria (necessario perchè la bocca è una e serve per le 2 cose, mangiare e parlare): durante la deglutizione e nel linguaggio articolato (M,N devono andare nelle fosse nasali, mentre le consonanti si fermano in bocca!). 17 muscoli comandano il velo palatino o palato molle, mentre la dissociazione funzionale fonazione/deglutizione è assicurata da 2 muscoli: elevatore del velo e tensore del velo.\n\nNella deglutizione i 2 muscoli si contraggono insieme: si chiude il rinofaringe e si apre la tromba per 40 centesimi di secondo, sufficienti per equilibrare le pressioni. RAFFINATEZZA: il tensore del velo è legato al tensore del timpano, che si fissa sul martello dopo una rotazione di 90° del suo tendine: durante la deglutizione (= riequilibrio) il martello è sollevato, per proteggerlo da movimenti bruschi del timpano!! Prova: inghiottire ascoltando musica: si percepisce un leggero abbassamento dell’udito. Anche l’epiglottide entra in gioco nel mandare il cibo lateralmente nei tubi corretti e non nella trachea. Ridere mentre si mangia crea quindi rischi (c’è un altro meccanismo protettore, il riflesso della tosse che spinge all’esterno liquidi o solidi che stanno prendendo la via sbagliata). \n \nTRASFERIMENTO\nCatena di ossicini: martello in contatto col timpano, incudine, staffa. Questa catena cinematica permette la transizione aria-liquido: l’orecchio interno è infatti pieno di liquido. Le dimensioni relative e il modo di lavorare della catena permettono di limitare le sollecitazioni eccessive, proteggendo l’orecchio interno. Addirittura c’è un muscoletto di 1 cm, chiamato “della staffa”, che ne limita le oscillazioni durante l’emissione acustica anche propria (sentirei fortemente le mie parole, per es, e urlare avrebbe conseguenze forti prima su chi lo fa che su chi riceve l’urlo!!!). Non è stato pensato per l’uso troppo intensivo: attenzione al walkman e alla discoteca!!\n\nANALISI FREQ\nmeraviglia di miniaturizzazione. Tubo a spirale di 8mm di base larghezza e 5 mm di altezza. Il tubo è diviso in tre parti: canale cocleare, che contiene l’organo di Corti, canale vestibolare, che riceve lo stimolo dalla staffa attraverso la finestra ovale, e il canale timpanico (il ritorno, la fine del tubo). Il canale cocleare è riempito di liquido endolinfatico, gli altri 2 di liquido perilinfatico. Tutti i filamenti nervosi che escono dalle cilia nel canale cocleare formano il nervo uditivo.\nArriva la vibrazione, fa muovere la membrana tettoria, che eccita le cellule ciliate esterne (13000), organizzate in tre serie, sempre. Queste si contraggono attivamente, sotto l’azione di una proteina specifica, e portano la vibrazione fino alle cellule ciliate interne (3000), che sono stimolate e proiettano i loro assoni nel nervo uditivo. Funzione primaria delle cellule esterne: amplificazione cocleare, di 100 volte!!!\nLa base analizza le frequenze + alte, l’estremità della coclea quelle più basse.\n\nProblemi tecnici da risolvere: ATTENUAZIONE OBBLIGATORIA alla fine dela canale (che quindi non può finire con una parete rigida), per evitare di percepire i suoni e la loro eco distorta: il canale vestibolare si restringe sempre + verso la sommità della coclea (elicotrema), per poi allargarsi nel viaggio di ritorno, nel canale timpanico. questo porta forte riduzione del treno vibratorio. Poi, alla fine del canale timpanico c’è una membrana fibrosa (timpano secondario) che ammortizza completamente le vibrazioni acustiche.\nLa cura del dettaglio tecnico arriva fino al punto di proteggere la finestra rotonda attraverso un frangivento osseo, dalle vibrazioni dell’aria della cavità timpanica generate dalla vibrazione del timpano: dimenticare la finestra rotonda nel capitolato d’appalto dell’orecchio è impedirle di funzionare.\n\nPERCEZIONE\nAnche questo, non è un passo solo, ma la successione di 5 fasi!! Infatti le funzioni necessarie sono diverse (a parte la separazione fra stimolazione acustica e quella da movimento della testa, trattandosi di movimenti di liquido coinvolti, che possono a vere doppia causa: ecco perchè vicinanza con sistema vestibolare, e il meccanismo della doppia stimolazione con le cilia esterne ed interne: questo è PRE-PROCESSING):\n\n1) Dal ganglio spirale il segnale, il codice acustico, segregato per frequenze, entra nel bulbo e giunge ai \n2) nuclei cocleari dorsale e ventrale ove si attua l'analisi della successione temporale degli stimoli e l'analisi dell'intensità, nonché al superiore ove si attua l'analisi delle differenze interaurali dell'intensità del suono. \n\n3) La stazione successiva è rappresentata dal nucleo del lemnisco laterale, dopo la decussazione a livello delle strie acustiche. Di qui il segnale raggiunge il collicolo inferiore \n4) per arrivare successivamente al talamo (corpo genicolato mediale).\n5) Dal talamo, infine, l'informazione raggiunge la corteccia uditiva primaria e le contigue aree uditive secondarie. \n\nDa notare che lungo tutte le vie e strutture acustiche la disposizione tonotopica viene mantenuta.\n\nInfatti le elaborazioni servono a:\n1) localizzare i suoni nello spazio\n2) integrare i suoni fra orecchio destro e sinistro, con attenzione alla fase e alle differenze in ampiezza\n3) percezione di fonemi, frasi e quant’altro\n\nCONCLUSIONE\nOgni dettaglio è indispensabile al sistema, come si è visto. Gli ingegneri (che costruiscono macchine ad alta tecnologia, fino a tolleranze del micron) sanno che è necessario un progetto preciso, un prototipo, la sua validazione in laboratorio, la validaizone in condizioni limite, il riprogetto per la produzione di serie, e un controllo qualità rigoroso. Comprenderanno come la coclea, prodotta in milioni di esemplari e funzionante in condizioni eccellenti per lunghi periodi senza interruzioni per malfunzionamento, non può essere stata concepita e realizzata attraverso errori mutazionali e una selezione da parte di un guirì che manca completamente di intelligenza tecnica!\n\n
  92. INTRODUZIONE\n\nCAPTAZIONE\nmodo migliore per captare le vibrazioni: membrana elastica, che deve necessariamente avere la stessa pressione da entrambi i lati. Siccome possiamo cambiare altitudine, volare... c’è bisogno di un meccanismo di equalizzazione della pressione. C’è la tromba uditiva, o tromba di Eustachio, che collega l’orecchio medio con la porzione superiore del faringe, dietro le fosse nasali. Un canale parallelo sempre aperto non funzionerebbe, sia per sfasamenti sulle 2 facce in fase di ascolto sia per disturbo causato dal laringe: i suoni arriverebbero sulla faccia interna prima che su quella esterna, attraverso la bocca e l’aria, causando il cattivo ascolto della parola emessa!\n\nQuindi tromba chiusa tranne quando il laringe non può darle fastidio: nella deglutizione, quando deve essere stagno!!! D’altra parte lì c’è un incrocio fra via digestiva e respiratoria (necessario perchè la bocca è una e serve per le 2 cose, mangiare e parlare): durante la deglutizione e nel linguaggio articolato (M,N devono andare nelle fosse nasali, mentre le consonanti si fermano in bocca!). 17 muscoli comandano il velo palatino o palato molle, mentre la dissociazione funzionale fonazione/deglutizione è assicurata da 2 muscoli: elevatore del velo e tensore del velo.\n\nNella deglutizione i 2 muscoli si contraggono insieme: si chiude il rinofaringe e si apre la tromba per 40 centesimi di secondo, sufficienti per equilibrare le pressioni. RAFFINATEZZA: il tensore del velo è legato al tensore del timpano, che si fissa sul martello dopo una rotazione di 90° del suo tendine: durante la deglutizione (= riequilibrio) il martello è sollevato, per proteggerlo da movimenti bruschi del timpano!! Prova: inghiottire ascoltando musica: si percepisce un leggero abbassamento dell’udito. Anche l’epiglottide entra in gioco nel mandare il cibo lateralmente nei tubi corretti e non nella trachea. Ridere mentre si mangia crea quindi rischi (c’è un altro meccanismo protettore, il riflesso della tosse che spinge all’esterno liquidi o solidi che stanno prendendo la via sbagliata). \n \nTRASFERIMENTO\nCatena di ossicini: martello in contatto col timpano, incudine, staffa. Questa catena cinematica permette la transizione aria-liquido: l’orecchio interno è infatti pieno di liquido. Le dimensioni relative e il modo di lavorare della catena permettono di limitare le sollecitazioni eccessive, proteggendo l’orecchio interno. Addirittura c’è un muscoletto di 1 cm, chiamato “della staffa”, che ne limita le oscillazioni durante l’emissione acustica anche propria (sentirei fortemente le mie parole, per es, e urlare avrebbe conseguenze forti prima su chi lo fa che su chi riceve l’urlo!!!). Non è stato pensato per l’uso troppo intensivo: attenzione al walkman e alla discoteca!!\n\nANALISI FREQ\nmeraviglia di miniaturizzazione. Tubo a spirale di 8mm di base larghezza e 5 mm di altezza. Il tubo è diviso in tre parti: canale cocleare, che contiene l’organo di Corti, canale vestibolare, che riceve lo stimolo dalla staffa attraverso la finestra ovale, e il canale timpanico (il ritorno, la fine del tubo). Il canale cocleare è riempito di liquido endolinfatico, gli altri 2 di liquido perilinfatico. Tutti i filamenti nervosi che escono dalle cilia nel canale cocleare formano il nervo uditivo.\nArriva la vibrazione, fa muovere la membrana tettoria, che eccita le cellule ciliate esterne (13000), organizzate in tre serie, sempre. Queste si contraggono attivamente, sotto l’azione di una proteina specifica, e portano la vibrazione fino alle cellule ciliate interne (3000), che sono stimolate e proiettano i loro assoni nel nervo uditivo. Funzione primaria delle cellule esterne: amplificazione cocleare, di 100 volte!!!\nLa base analizza le frequenze + alte, l’estremità della coclea quelle più basse.\n\nProblemi tecnici da risolvere: ATTENUAZIONE OBBLIGATORIA alla fine dela canale (che quindi non può finire con una parete rigida), per evitare di percepire i suoni e la loro eco distorta: il canale vestibolare si restringe sempre + verso la sommità della coclea (elicotrema), per poi allargarsi nel viaggio di ritorno, nel canale timpanico. questo porta forte riduzione del treno vibratorio. Poi, alla fine del canale timpanico c’è una membrana fibrosa (timpano secondario) che ammortizza completamente le vibrazioni acustiche.\nLa cura del dettaglio tecnico arriva fino al punto di proteggere la finestra rotonda attraverso un frangivento osseo, dalle vibrazioni dell’aria della cavità timpanica generate dalla vibrazione del timpano: dimenticare la finestra rotonda nel capitolato d’appalto dell’orecchio è impedirle di funzionare.\n\nPERCEZIONE\nAnche questo, non è un passo solo, ma la successione di 5 fasi!! Infatti le funzioni necessarie sono diverse (a parte la separazione fra stimolazione acustica e quella da movimento della testa, trattandosi di movimenti di liquido coinvolti, che possono a vere doppia causa: ecco perchè vicinanza con sistema vestibolare, e il meccanismo della doppia stimolazione con le cilia esterne ed interne: questo è PRE-PROCESSING):\n\n1) Dal ganglio spirale il segnale, il codice acustico, segregato per frequenze, entra nel bulbo e giunge ai \n2) nuclei cocleari dorsale e ventrale ove si attua l'analisi della successione temporale degli stimoli e l'analisi dell'intensità, nonché al superiore ove si attua l'analisi delle differenze interaurali dell'intensità del suono. \n\n3) La stazione successiva è rappresentata dal nucleo del lemnisco laterale, dopo la decussazione a livello delle strie acustiche. Di qui il segnale raggiunge il collicolo inferiore \n4) per arrivare successivamente al talamo (corpo genicolato mediale).\n5) Dal talamo, infine, l'informazione raggiunge la corteccia uditiva primaria e le contigue aree uditive secondarie. \n\nDa notare che lungo tutte le vie e strutture acustiche la disposizione tonotopica viene mantenuta.\n\nInfatti le elaborazioni servono a:\n1) localizzare i suoni nello spazio\n2) integrare i suoni fra orecchio destro e sinistro, con attenzione alla fase e alle differenze in ampiezza\n3) percezione di fonemi, frasi e quant’altro\n\nCONCLUSIONE\nOgni dettaglio è indispensabile al sistema, come si è visto. Gli ingegneri (che costruiscono macchine ad alta tecnologia, fino a tolleranze del micron) sanno che è necessario un progetto preciso, un prototipo, la sua validazione in laboratorio, la validaizone in condizioni limite, il riprogetto per la produzione di serie, e un controllo qualità rigoroso. Comprenderanno come la coclea, prodotta in milioni di esemplari e funzionante in condizioni eccellenti per lunghi periodi senza interruzioni per malfunzionamento, non può essere stata concepita e realizzata attraverso errori mutazionali e una selezione da parte di un guirì che manca completamente di intelligenza tecnica!\n\n
  93. INTRODUZIONE\n\nCAPTAZIONE\nmodo migliore per captare le vibrazioni: membrana elastica, che deve necessariamente avere la stessa pressione da entrambi i lati. Siccome possiamo cambiare altitudine, volare... c’è bisogno di un meccanismo di equalizzazione della pressione. C’è la tromba uditiva, o tromba di Eustachio, che collega l’orecchio medio con la porzione superiore del faringe, dietro le fosse nasali. Un canale parallelo sempre aperto non funzionerebbe, sia per sfasamenti sulle 2 facce in fase di ascolto sia per disturbo causato dal laringe: i suoni arriverebbero sulla faccia interna prima che su quella esterna, attraverso la bocca e l’aria, causando il cattivo ascolto della parola emessa!\n\nQuindi tromba chiusa tranne quando il laringe non può darle fastidio: nella deglutizione, quando deve essere stagno!!! D’altra parte lì c’è un incrocio fra via digestiva e respiratoria (necessario perchè la bocca è una e serve per le 2 cose, mangiare e parlare): durante la deglutizione e nel linguaggio articolato (M,N devono andare nelle fosse nasali, mentre le consonanti si fermano in bocca!). 17 muscoli comandano il velo palatino o palato molle, mentre la dissociazione funzionale fonazione/deglutizione è assicurata da 2 muscoli: elevatore del velo e tensore del velo.\n\nNella deglutizione i 2 muscoli si contraggono insieme: si chiude il rinofaringe e si apre la tromba per 40 centesimi di secondo, sufficienti per equilibrare le pressioni. RAFFINATEZZA: il tensore del velo è legato al tensore del timpano, che si fissa sul martello dopo una rotazione di 90° del suo tendine: durante la deglutizione (= riequilibrio) il martello è sollevato, per proteggerlo da movimenti bruschi del timpano!! Prova: inghiottire ascoltando musica: si percepisce un leggero abbassamento dell’udito. Anche l’epiglottide entra in gioco nel mandare il cibo lateralmente nei tubi corretti e non nella trachea. Ridere mentre si mangia crea quindi rischi (c’è un altro meccanismo protettore, il riflesso della tosse che spinge all’esterno liquidi o solidi che stanno prendendo la via sbagliata). \n \nTRASFERIMENTO\nCatena di ossicini: martello in contatto col timpano, incudine, staffa. Questa catena cinematica permette la transizione aria-liquido: l’orecchio interno è infatti pieno di liquido. Le dimensioni relative e il modo di lavorare della catena permettono di limitare le sollecitazioni eccessive, proteggendo l’orecchio interno. Addirittura c’è un muscoletto di 1 cm, chiamato “della staffa”, che ne limita le oscillazioni durante l’emissione acustica anche propria (sentirei fortemente le mie parole, per es, e urlare avrebbe conseguenze forti prima su chi lo fa che su chi riceve l’urlo!!!). Non è stato pensato per l’uso troppo intensivo: attenzione al walkman e alla discoteca!!\n\nANALISI FREQ\nmeraviglia di miniaturizzazione. Tubo a spirale di 8mm di base larghezza e 5 mm di altezza. Il tubo è diviso in tre parti: canale cocleare, che contiene l’organo di Corti, canale vestibolare, che riceve lo stimolo dalla staffa attraverso la finestra ovale, e il canale timpanico (il ritorno, la fine del tubo). Il canale cocleare è riempito di liquido endolinfatico, gli altri 2 di liquido perilinfatico. Tutti i filamenti nervosi che escono dalle cilia nel canale cocleare formano il nervo uditivo.\nArriva la vibrazione, fa muovere la membrana tettoria, che eccita le cellule ciliate esterne (13000), organizzate in tre serie, sempre. Queste si contraggono attivamente, sotto l’azione di una proteina specifica, e portano la vibrazione fino alle cellule ciliate interne (3000), che sono stimolate e proiettano i loro assoni nel nervo uditivo. Funzione primaria delle cellule esterne: amplificazione cocleare, di 100 volte!!!\nLa base analizza le frequenze + alte, l’estremità della coclea quelle più basse.\n\nProblemi tecnici da risolvere: ATTENUAZIONE OBBLIGATORIA alla fine dela canale (che quindi non può finire con una parete rigida), per evitare di percepire i suoni e la loro eco distorta: il canale vestibolare si restringe sempre + verso la sommità della coclea (elicotrema), per poi allargarsi nel viaggio di ritorno, nel canale timpanico. questo porta forte riduzione del treno vibratorio. Poi, alla fine del canale timpanico c’è una membrana fibrosa (timpano secondario) che ammortizza completamente le vibrazioni acustiche.\nLa cura del dettaglio tecnico arriva fino al punto di proteggere la finestra rotonda attraverso un frangivento osseo, dalle vibrazioni dell’aria della cavità timpanica generate dalla vibrazione del timpano: dimenticare la finestra rotonda nel capitolato d’appalto dell’orecchio è impedirle di funzionare.\n\nPERCEZIONE\nAnche questo, non è un passo solo, ma la successione di 5 fasi!! Infatti le funzioni necessarie sono diverse (a parte la separazione fra stimolazione acustica e quella da movimento della testa, trattandosi di movimenti di liquido coinvolti, che possono a vere doppia causa: ecco perchè vicinanza con sistema vestibolare, e il meccanismo della doppia stimolazione con le cilia esterne ed interne: questo è PRE-PROCESSING):\n\n1) Dal ganglio spirale il segnale, il codice acustico, segregato per frequenze, entra nel bulbo e giunge ai \n2) nuclei cocleari dorsale e ventrale ove si attua l'analisi della successione temporale degli stimoli e l'analisi dell'intensità, nonché al superiore ove si attua l'analisi delle differenze interaurali dell'intensità del suono. \n\n3) La stazione successiva è rappresentata dal nucleo del lemnisco laterale, dopo la decussazione a livello delle strie acustiche. Di qui il segnale raggiunge il collicolo inferiore \n4) per arrivare successivamente al talamo (corpo genicolato mediale).\n5) Dal talamo, infine, l'informazione raggiunge la corteccia uditiva primaria e le contigue aree uditive secondarie. \n\nDa notare che lungo tutte le vie e strutture acustiche la disposizione tonotopica viene mantenuta.\n\nInfatti le elaborazioni servono a:\n1) localizzare i suoni nello spazio\n2) integrare i suoni fra orecchio destro e sinistro, con attenzione alla fase e alle differenze in ampiezza\n3) percezione di fonemi, frasi e quant’altro\n\nCONCLUSIONE\nOgni dettaglio è indispensabile al sistema, come si è visto. Gli ingegneri (che costruiscono macchine ad alta tecnologia, fino a tolleranze del micron) sanno che è necessario un progetto preciso, un prototipo, la sua validazione in laboratorio, la validaizone in condizioni limite, il riprogetto per la produzione di serie, e un controllo qualità rigoroso. Comprenderanno come la coclea, prodotta in milioni di esemplari e funzionante in condizioni eccellenti per lunghi periodi senza interruzioni per malfunzionamento, non può essere stata concepita e realizzata attraverso errori mutazionali e una selezione da parte di un guirì che manca completamente di intelligenza tecnica!\n\n
  94. INTRODUZIONE\n\nCAPTAZIONE\nmodo migliore per captare le vibrazioni: membrana elastica, che deve necessariamente avere la stessa pressione da entrambi i lati. Siccome possiamo cambiare altitudine, volare... c’è bisogno di un meccanismo di equalizzazione della pressione. C’è la tromba uditiva, o tromba di Eustachio, che collega l’orecchio medio con la porzione superiore del faringe, dietro le fosse nasali. Un canale parallelo sempre aperto non funzionerebbe, sia per sfasamenti sulle 2 facce in fase di ascolto sia per disturbo causato dal laringe: i suoni arriverebbero sulla faccia interna prima che su quella esterna, attraverso la bocca e l’aria, causando il cattivo ascolto della parola emessa!\n\nQuindi tromba chiusa tranne quando il laringe non può darle fastidio: nella deglutizione, quando deve essere stagno!!! D’altra parte lì c’è un incrocio fra via digestiva e respiratoria (necessario perchè la bocca è una e serve per le 2 cose, mangiare e parlare): durante la deglutizione e nel linguaggio articolato (M,N devono andare nelle fosse nasali, mentre le consonanti si fermano in bocca!). 17 muscoli comandano il velo palatino o palato molle, mentre la dissociazione funzionale fonazione/deglutizione è assicurata da 2 muscoli: elevatore del velo e tensore del velo.\n\nNella deglutizione i 2 muscoli si contraggono insieme: si chiude il rinofaringe e si apre la tromba per 40 centesimi di secondo, sufficienti per equilibrare le pressioni. RAFFINATEZZA: il tensore del velo è legato al tensore del timpano, che si fissa sul martello dopo una rotazione di 90° del suo tendine: durante la deglutizione (= riequilibrio) il martello è sollevato, per proteggerlo da movimenti bruschi del timpano!! Prova: inghiottire ascoltando musica: si percepisce un leggero abbassamento dell’udito. Anche l’epiglottide entra in gioco nel mandare il cibo lateralmente nei tubi corretti e non nella trachea. Ridere mentre si mangia crea quindi rischi (c’è un altro meccanismo protettore, il riflesso della tosse che spinge all’esterno liquidi o solidi che stanno prendendo la via sbagliata). \n \nTRASFERIMENTO\nCatena di ossicini: martello in contatto col timpano, incudine, staffa. Questa catena cinematica permette la transizione aria-liquido: l’orecchio interno è infatti pieno di liquido. Le dimensioni relative e il modo di lavorare della catena permettono di limitare le sollecitazioni eccessive, proteggendo l’orecchio interno. Addirittura c’è un muscoletto di 1 cm, chiamato “della staffa”, che ne limita le oscillazioni durante l’emissione acustica anche propria (sentirei fortemente le mie parole, per es, e urlare avrebbe conseguenze forti prima su chi lo fa che su chi riceve l’urlo!!!). Non è stato pensato per l’uso troppo intensivo: attenzione al walkman e alla discoteca!!\n\nANALISI FREQ\nmeraviglia di miniaturizzazione. Tubo a spirale di 8mm di base larghezza e 5 mm di altezza. Il tubo è diviso in tre parti: canale cocleare, che contiene l’organo di Corti, canale vestibolare, che riceve lo stimolo dalla staffa attraverso la finestra ovale, e il canale timpanico (il ritorno, la fine del tubo). Il canale cocleare è riempito di liquido endolinfatico, gli altri 2 di liquido perilinfatico. Tutti i filamenti nervosi che escono dalle cilia nel canale cocleare formano il nervo uditivo.\nArriva la vibrazione, fa muovere la membrana tettoria, che eccita le cellule ciliate esterne (13000), organizzate in tre serie, sempre. Queste si contraggono attivamente, sotto l’azione di una proteina specifica, e portano la vibrazione fino alle cellule ciliate interne (3000), che sono stimolate e proiettano i loro assoni nel nervo uditivo. Funzione primaria delle cellule esterne: amplificazione cocleare, di 100 volte!!!\nLa base analizza le frequenze + alte, l’estremità della coclea quelle più basse.\n\nProblemi tecnici da risolvere: ATTENUAZIONE OBBLIGATORIA alla fine dela canale (che quindi non può finire con una parete rigida), per evitare di percepire i suoni e la loro eco distorta: il canale vestibolare si restringe sempre + verso la sommità della coclea (elicotrema), per poi allargarsi nel viaggio di ritorno, nel canale timpanico. questo porta forte riduzione del treno vibratorio. Poi, alla fine del canale timpanico c’è una membrana fibrosa (timpano secondario) che ammortizza completamente le vibrazioni acustiche.\nLa cura del dettaglio tecnico arriva fino al punto di proteggere la finestra rotonda attraverso un frangivento osseo, dalle vibrazioni dell’aria della cavità timpanica generate dalla vibrazione del timpano: dimenticare la finestra rotonda nel capitolato d’appalto dell’orecchio è impedirle di funzionare.\n\nPERCEZIONE\nAnche questo, non è un passo solo, ma la successione di 5 fasi!! Infatti le funzioni necessarie sono diverse (a parte la separazione fra stimolazione acustica e quella da movimento della testa, trattandosi di movimenti di liquido coinvolti, che possono a vere doppia causa: ecco perchè vicinanza con sistema vestibolare, e il meccanismo della doppia stimolazione con le cilia esterne ed interne: questo è PRE-PROCESSING):\n\n1) Dal ganglio spirale il segnale, il codice acustico, segregato per frequenze, entra nel bulbo e giunge ai \n2) nuclei cocleari dorsale e ventrale ove si attua l'analisi della successione temporale degli stimoli e l'analisi dell'intensità, nonché al superiore ove si attua l'analisi delle differenze interaurali dell'intensità del suono. \n\n3) La stazione successiva è rappresentata dal nucleo del lemnisco laterale, dopo la decussazione a livello delle strie acustiche. Di qui il segnale raggiunge il collicolo inferiore \n4) per arrivare successivamente al talamo (corpo genicolato mediale).\n5) Dal talamo, infine, l'informazione raggiunge la corteccia uditiva primaria e le contigue aree uditive secondarie. \n\nDa notare che lungo tutte le vie e strutture acustiche la disposizione tonotopica viene mantenuta.\n\nInfatti le elaborazioni servono a:\n1) localizzare i suoni nello spazio\n2) integrare i suoni fra orecchio destro e sinistro, con attenzione alla fase e alle differenze in ampiezza\n3) percezione di fonemi, frasi e quant’altro\n\nCONCLUSIONE\nOgni dettaglio è indispensabile al sistema, come si è visto. Gli ingegneri (che costruiscono macchine ad alta tecnologia, fino a tolleranze del micron) sanno che è necessario un progetto preciso, un prototipo, la sua validazione in laboratorio, la validaizone in condizioni limite, il riprogetto per la produzione di serie, e un controllo qualità rigoroso. Comprenderanno come la coclea, prodotta in milioni di esemplari e funzionante in condizioni eccellenti per lunghi periodi senza interruzioni per malfunzionamento, non può essere stata concepita e realizzata attraverso errori mutazionali e una selezione da parte di un guirì che manca completamente di intelligenza tecnica!\n\n
  95. INTRODUZIONE\n\nCAPTAZIONE\nmodo migliore per captare le vibrazioni: membrana elastica, che deve necessariamente avere la stessa pressione da entrambi i lati. Siccome possiamo cambiare altitudine, volare... c’è bisogno di un meccanismo di equalizzazione della pressione. C’è la tromba uditiva, o tromba di Eustachio, che collega l’orecchio medio con la porzione superiore del faringe, dietro le fosse nasali. Un canale parallelo sempre aperto non funzionerebbe, sia per sfasamenti sulle 2 facce in fase di ascolto sia per disturbo causato dal laringe: i suoni arriverebbero sulla faccia interna prima che su quella esterna, attraverso la bocca e l’aria, causando il cattivo ascolto della parola emessa!\n\nQuindi tromba chiusa tranne quando il laringe non può darle fastidio: nella deglutizione, quando deve essere stagno!!! D’altra parte lì c’è un incrocio fra via digestiva e respiratoria (necessario perchè la bocca è una e serve per le 2 cose, mangiare e parlare): durante la deglutizione e nel linguaggio articolato (M,N devono andare nelle fosse nasali, mentre le consonanti si fermano in bocca!). 17 muscoli comandano il velo palatino o palato molle, mentre la dissociazione funzionale fonazione/deglutizione è assicurata da 2 muscoli: elevatore del velo e tensore del velo.\n\nNella deglutizione i 2 muscoli si contraggono insieme: si chiude il rinofaringe e si apre la tromba per 40 centesimi di secondo, sufficienti per equilibrare le pressioni. RAFFINATEZZA: il tensore del velo è legato al tensore del timpano, che si fissa sul martello dopo una rotazione di 90° del suo tendine: durante la deglutizione (= riequilibrio) il martello è sollevato, per proteggerlo da movimenti bruschi del timpano!! Prova: inghiottire ascoltando musica: si percepisce un leggero abbassamento dell’udito. Anche l’epiglottide entra in gioco nel mandare il cibo lateralmente nei tubi corretti e non nella trachea. Ridere mentre si mangia crea quindi rischi (c’è un altro meccanismo protettore, il riflesso della tosse che spinge all’esterno liquidi o solidi che stanno prendendo la via sbagliata). \n \nTRASFERIMENTO\nCatena di ossicini: martello in contatto col timpano, incudine, staffa. Questa catena cinematica permette la transizione aria-liquido: l’orecchio interno è infatti pieno di liquido. Le dimensioni relative e il modo di lavorare della catena permettono di limitare le sollecitazioni eccessive, proteggendo l’orecchio interno. Addirittura c’è un muscoletto di 1 cm, chiamato “della staffa”, che ne limita le oscillazioni durante l’emissione acustica anche propria (sentirei fortemente le mie parole, per es, e urlare avrebbe conseguenze forti prima su chi lo fa che su chi riceve l’urlo!!!). Non è stato pensato per l’uso troppo intensivo: attenzione al walkman e alla discoteca!!\n\nANALISI FREQ\nmeraviglia di miniaturizzazione. Tubo a spirale di 8mm di base larghezza e 5 mm di altezza. Il tubo è diviso in tre parti: canale cocleare, che contiene l’organo di Corti, canale vestibolare, che riceve lo stimolo dalla staffa attraverso la finestra ovale, e il canale timpanico (il ritorno, la fine del tubo). Il canale cocleare è riempito di liquido endolinfatico, gli altri 2 di liquido perilinfatico. Tutti i filamenti nervosi che escono dalle cilia nel canale cocleare formano il nervo uditivo.\nArriva la vibrazione, fa muovere la membrana tettoria, che eccita le cellule ciliate esterne (13000), organizzate in tre serie, sempre. Queste si contraggono attivamente, sotto l’azione di una proteina specifica, e portano la vibrazione fino alle cellule ciliate interne (3000), che sono stimolate e proiettano i loro assoni nel nervo uditivo. Funzione primaria delle cellule esterne: amplificazione cocleare, di 100 volte!!!\nLa base analizza le frequenze + alte, l’estremità della coclea quelle più basse.\n\nProblemi tecnici da risolvere: ATTENUAZIONE OBBLIGATORIA alla fine dela canale (che quindi non può finire con una parete rigida), per evitare di percepire i suoni e la loro eco distorta: il canale vestibolare si restringe sempre + verso la sommità della coclea (elicotrema), per poi allargarsi nel viaggio di ritorno, nel canale timpanico. questo porta forte riduzione del treno vibratorio. Poi, alla fine del canale timpanico c’è una membrana fibrosa (timpano secondario) che ammortizza completamente le vibrazioni acustiche.\nLa cura del dettaglio tecnico arriva fino al punto di proteggere la finestra rotonda attraverso un frangivento osseo, dalle vibrazioni dell’aria della cavità timpanica generate dalla vibrazione del timpano: dimenticare la finestra rotonda nel capitolato d’appalto dell’orecchio è impedirle di funzionare.\n\nPERCEZIONE\nAnche questo, non è un passo solo, ma la successione di 5 fasi!! Infatti le funzioni necessarie sono diverse (a parte la separazione fra stimolazione acustica e quella da movimento della testa, trattandosi di movimenti di liquido coinvolti, che possono a vere doppia causa: ecco perchè vicinanza con sistema vestibolare, e il meccanismo della doppia stimolazione con le cilia esterne ed interne: questo è PRE-PROCESSING):\n\n1) Dal ganglio spirale il segnale, il codice acustico, segregato per frequenze, entra nel bulbo e giunge ai \n2) nuclei cocleari dorsale e ventrale ove si attua l'analisi della successione temporale degli stimoli e l'analisi dell'intensità, nonché al superiore ove si attua l'analisi delle differenze interaurali dell'intensità del suono. \n\n3) La stazione successiva è rappresentata dal nucleo del lemnisco laterale, dopo la decussazione a livello delle strie acustiche. Di qui il segnale raggiunge il collicolo inferiore \n4) per arrivare successivamente al talamo (corpo genicolato mediale).\n5) Dal talamo, infine, l'informazione raggiunge la corteccia uditiva primaria e le contigue aree uditive secondarie. \n\nDa notare che lungo tutte le vie e strutture acustiche la disposizione tonotopica viene mantenuta.\n\nInfatti le elaborazioni servono a:\n1) localizzare i suoni nello spazio\n2) integrare i suoni fra orecchio destro e sinistro, con attenzione alla fase e alle differenze in ampiezza\n3) percezione di fonemi, frasi e quant’altro\n\nCONCLUSIONE\nOgni dettaglio è indispensabile al sistema, come si è visto. Gli ingegneri (che costruiscono macchine ad alta tecnologia, fino a tolleranze del micron) sanno che è necessario un progetto preciso, un prototipo, la sua validazione in laboratorio, la validaizone in condizioni limite, il riprogetto per la produzione di serie, e un controllo qualità rigoroso. Comprenderanno come la coclea, prodotta in milioni di esemplari e funzionante in condizioni eccellenti per lunghi periodi senza interruzioni per malfunzionamento, non può essere stata concepita e realizzata attraverso errori mutazionali e una selezione da parte di un guirì che manca completamente di intelligenza tecnica!\n\n
  96. INTRODUZIONE\n\nCAPTAZIONE\nmodo migliore per captare le vibrazioni: membrana elastica, che deve necessariamente avere la stessa pressione da entrambi i lati. Siccome possiamo cambiare altitudine, volare... c’è bisogno di un meccanismo di equalizzazione della pressione. C’è la tromba uditiva, o tromba di Eustachio, che collega l’orecchio medio con la porzione superiore del faringe, dietro le fosse nasali. Un canale parallelo sempre aperto non funzionerebbe, sia per sfasamenti sulle 2 facce in fase di ascolto sia per disturbo causato dal laringe: i suoni arriverebbero sulla faccia interna prima che su quella esterna, attraverso la bocca e l’aria, causando il cattivo ascolto della parola emessa!\n\nQuindi tromba chiusa tranne quando il laringe non può darle fastidio: nella deglutizione, quando deve essere stagno!!! D’altra parte lì c’è un incrocio fra via digestiva e respiratoria (necessario perchè la bocca è una e serve per le 2 cose, mangiare e parlare): durante la deglutizione e nel linguaggio articolato (M,N devono andare nelle fosse nasali, mentre le consonanti si fermano in bocca!). 17 muscoli comandano il velo palatino o palato molle, mentre la dissociazione funzionale fonazione/deglutizione è assicurata da 2 muscoli: elevatore del velo e tensore del velo.\n\nNella deglutizione i 2 muscoli si contraggono insieme: si chiude il rinofaringe e si apre la tromba per 40 centesimi di secondo, sufficienti per equilibrare le pressioni. RAFFINATEZZA: il tensore del velo è legato al tensore del timpano, che si fissa sul martello dopo una rotazione di 90° del suo tendine: durante la deglutizione (= riequilibrio) il martello è sollevato, per proteggerlo da movimenti bruschi del timpano!! Prova: inghiottire ascoltando musica: si percepisce un leggero abbassamento dell’udito. Anche l’epiglottide entra in gioco nel mandare il cibo lateralmente nei tubi corretti e non nella trachea. Ridere mentre si mangia crea quindi rischi (c’è un altro meccanismo protettore, il riflesso della tosse che spinge all’esterno liquidi o solidi che stanno prendendo la via sbagliata). \n \nTRASFERIMENTO\nCatena di ossicini: martello in contatto col timpano, incudine, staffa. Questa catena cinematica permette la transizione aria-liquido: l’orecchio interno è infatti pieno di liquido. Le dimensioni relative e il modo di lavorare della catena permettono di limitare le sollecitazioni eccessive, proteggendo l’orecchio interno. Addirittura c’è un muscoletto di 1 cm, chiamato “della staffa”, che ne limita le oscillazioni durante l’emissione acustica anche propria (sentirei fortemente le mie parole, per es, e urlare avrebbe conseguenze forti prima su chi lo fa che su chi riceve l’urlo!!!). Non è stato pensato per l’uso troppo intensivo: attenzione al walkman e alla discoteca!!\n\nANALISI FREQ\nmeraviglia di miniaturizzazione. Tubo a spirale di 8mm di base larghezza e 5 mm di altezza. Il tubo è diviso in tre parti: canale cocleare, che contiene l’organo di Corti, canale vestibolare, che riceve lo stimolo dalla staffa attraverso la finestra ovale, e il canale timpanico (il ritorno, la fine del tubo). Il canale cocleare è riempito di liquido endolinfatico, gli altri 2 di liquido perilinfatico. Tutti i filamenti nervosi che escono dalle cilia nel canale cocleare formano il nervo uditivo.\nArriva la vibrazione, fa muovere la membrana tettoria, che eccita le cellule ciliate esterne (13000), organizzate in tre serie, sempre. Queste si contraggono attivamente, sotto l’azione di una proteina specifica, e portano la vibrazione fino alle cellule ciliate interne (3000), che sono stimolate e proiettano i loro assoni nel nervo uditivo. Funzione primaria delle cellule esterne: amplificazione cocleare, di 100 volte!!!\nLa base analizza le frequenze + alte, l’estremità della coclea quelle più basse.\n\nProblemi tecnici da risolvere: ATTENUAZIONE OBBLIGATORIA alla fine dela canale (che quindi non può finire con una parete rigida), per evitare di percepire i suoni e la loro eco distorta: il canale vestibolare si restringe sempre + verso la sommità della coclea (elicotrema), per poi allargarsi nel viaggio di ritorno, nel canale timpanico. questo porta forte riduzione del treno vibratorio. Poi, alla fine del canale timpanico c’è una membrana fibrosa (timpano secondario) che ammortizza completamente le vibrazioni acustiche.\nLa cura del dettaglio tecnico arriva fino al punto di proteggere la finestra rotonda attraverso un frangivento osseo, dalle vibrazioni dell’aria della cavità timpanica generate dalla vibrazione del timpano: dimenticare la finestra rotonda nel capitolato d’appalto dell’orecchio è impedirle di funzionare.\n\nPERCEZIONE\nAnche questo, non è un passo solo, ma la successione di 5 fasi!! Infatti le funzioni necessarie sono diverse (a parte la separazione fra stimolazione acustica e quella da movimento della testa, trattandosi di movimenti di liquido coinvolti, che possono a vere doppia causa: ecco perchè vicinanza con sistema vestibolare, e il meccanismo della doppia stimolazione con le cilia esterne ed interne: questo è PRE-PROCESSING):\n\n1) Dal ganglio spirale il segnale, il codice acustico, segregato per frequenze, entra nel bulbo e giunge ai \n2) nuclei cocleari dorsale e ventrale ove si attua l'analisi della successione temporale degli stimoli e l'analisi dell'intensità, nonché al superiore ove si attua l'analisi delle differenze interaurali dell'intensità del suono. \n\n3) La stazione successiva è rappresentata dal nucleo del lemnisco laterale, dopo la decussazione a livello delle strie acustiche. Di qui il segnale raggiunge il collicolo inferiore \n4) per arrivare successivamente al talamo (corpo genicolato mediale).\n5) Dal talamo, infine, l'informazione raggiunge la corteccia uditiva primaria e le contigue aree uditive secondarie. \n\nDa notare che lungo tutte le vie e strutture acustiche la disposizione tonotopica viene mantenuta.\n\nInfatti le elaborazioni servono a:\n1) localizzare i suoni nello spazio\n2) integrare i suoni fra orecchio destro e sinistro, con attenzione alla fase e alle differenze in ampiezza\n3) percezione di fonemi, frasi e quant’altro\n\nCONCLUSIONE\nOgni dettaglio è indispensabile al sistema, come si è visto. Gli ingegneri (che costruiscono macchine ad alta tecnologia, fino a tolleranze del micron) sanno che è necessario un progetto preciso, un prototipo, la sua validazione in laboratorio, la validaizone in condizioni limite, il riprogetto per la produzione di serie, e un controllo qualità rigoroso. Comprenderanno come la coclea, prodotta in milioni di esemplari e funzionante in condizioni eccellenti per lunghi periodi senza interruzioni per malfunzionamento, non può essere stata concepita e realizzata attraverso errori mutazionali e una selezione da parte di un guirì che manca completamente di intelligenza tecnica!\n\n
  97. + di 20 passaggi biochimici separano il raggio di luce che colpisce la retina dall’impulso elettrico nel nervo ottico!!\nA light photon interacts with the retinal in a photoreceptor cell. The retinal changes from the 11-cis to all-trans configuration.\nRetinal no longer fits into the opsin binding site.\nOpsin therefore undergoes a conformational change to metarhodopsin II.\nMetarhodopsin II is unstable and splits, yielding opsin and all-trans retinal.\nThe opsin activates the regulatory protein transducin. This causes transducin to dissociate from its bound GDP, and bind GTP, then the alpha subunit of transducin dissociates from the beta and gamma subunits, with the GTP still bound to the alpha subunit.\nThe alpha subunit-GTP complex activates phosphodiesterase.\nPhosphodiesterase breaks down cGMP to 5'-GMP. This lowers the concentration of cGMP and therefore the sodium channels close.\nClosure of the sodium channels causes hyperpolarization of the cell due to the ongoing potassium current.\nHyperpolarization of the cell causes voltage-gated calcium channels to close.\nAs the calcium level in the photoreceptor cell drops, the amount of the neurotransmitter glutamate that is released by the cell also drops. This is because calcium is required for the glutamate-containing vesicles to fuse with cell membrane and release their contents.\nA decrease in the amount of glutamate released by the photoreceptors causes depolarization of On center bipolar cells (rod and cone On bipolar cells) and hyperpolarization of cone Off surround bipolar cells.\n\nQuesti passaggi danno il risultato, sono funzionali alla visione, solo se tutti avvengono nella giusta sequenza. Siccome le mutazioni vengono mantenute, per Darwin, solo se danno effetti positivi, come è possibile che si sia sviluppata questa catena se nessuna di queste dà effetti positivi fin che non sono tutte in fila?!?!\n\nMobilizzazione dei globi\n2 fasci muscolari, il retto superiore/inferiore e il retto laterale/mediale danno la componente di rotazione, me portano anche una componente parassita di trazione all’indietro, che comprometterebbe la visione stereoscopica (provare a spingere delicatamente un occhio lateralmente, e si vede cosa succede).\nSoluzioni: 1) il sacco fibroso che avvolge l’occhio e ne limita i movimenti, la capsula di Tenone, e un muscolo che preme anteriormente: il muscolo obliquo superiore dell’occhio e la sua puleggia. Il mantenimento in posizione è un equilibrio dinamico fra 6 muscoli \n\nTrofismo della cornea\nCornea = oblò dell’occhio (membrana connettiva fatta di lamelle), trasparentissimo. Per nutrirlo non si possono usare i vasi sanguigni (!): soluzione: liquido trasparente, continuamente rinnovato. internamente: canale di Schlemm (se non drena, ipertonia, quindi glaucoma). esternamente, > complessità perchè la cornea è esposta all’aria! FILM liquido, mantenuto dall’apprato lacrimale. C’è una ghiandola lacrimale, che secerne in continuazione il liquido (50ml/h, proteine, glucosio, ioni sodioe potassio, lisozima che è un antisettico naturale.). Liquido va in 2 piccoli spazi formati dalle membrane congiuntive sup e inf. Per renderlo un film sottile, servono muscoli e tubazioni: i muscoli orbicolari, che poi finiscono nei tarsi superiore e inferiore, sono innervati dal nervo facciale. \nCome però nei tergicristalo, serve una pressione costante sulla superficie curva della cornea, e qui entra un altro muscoletto, il muscolo di Riolano, che fa proprio questo, permettendo quindi il formarsi del film.\n\nE per il riassorbimento?? 2 piccoli canalicoli, nella parte interna del bordo palpebrale inferiore e superiore, che finiscono nel sacco lacrimale e poi nelle fosse nasali. I 2 micro-orifizi, se fossero corrispondenti, durante l’ammiccamento non potrebbero pompare il liquido: sono disassati di circa 1mm!! Inoltre, per avere un pompaggio efficace, bisogna creare una pressione negativa che provochi aspirazione quando le palpebre si chiudono: dipendenti dai muscoli orbicolari c’è il muscolo lacrimale descritto da Horner che comprime il sacco lacrimale in posizione opportuna!\n
  98. + di 20 passaggi biochimici separano il raggio di luce che colpisce la retina dall’impulso elettrico nel nervo ottico!!\nA light photon interacts with the retinal in a photoreceptor cell. The retinal changes from the 11-cis to all-trans configuration.\nRetinal no longer fits into the opsin binding site.\nOpsin therefore undergoes a conformational change to metarhodopsin II.\nMetarhodopsin II is unstable and splits, yielding opsin and all-trans retinal.\nThe opsin activates the regulatory protein transducin. This causes transducin to dissociate from its bound GDP, and bind GTP, then the alpha subunit of transducin dissociates from the beta and gamma subunits, with the GTP still bound to the alpha subunit.\nThe alpha subunit-GTP complex activates phosphodiesterase.\nPhosphodiesterase breaks down cGMP to 5'-GMP. This lowers the concentration of cGMP and therefore the sodium channels close.\nClosure of the sodium channels causes hyperpolarization of the cell due to the ongoing potassium current.\nHyperpolarization of the cell causes voltage-gated calcium channels to close.\nAs the calcium level in the photoreceptor cell drops, the amount of the neurotransmitter glutamate that is released by the cell also drops. This is because calcium is required for the glutamate-containing vesicles to fuse with cell membrane and release their contents.\nA decrease in the amount of glutamate released by the photoreceptors causes depolarization of On center bipolar cells (rod and cone On bipolar cells) and hyperpolarization of cone Off surround bipolar cells.\n\nQuesti passaggi danno il risultato, sono funzionali alla visione, solo se tutti avvengono nella giusta sequenza. Siccome le mutazioni vengono mantenute, per Darwin, solo se danno effetti positivi, come è possibile che si sia sviluppata questa catena se nessuna di queste dà effetti positivi fin che non sono tutte in fila?!?!\n\nMobilizzazione dei globi\n2 fasci muscolari, il retto superiore/inferiore e il retto laterale/mediale danno la componente di rotazione, me portano anche una componente parassita di trazione all’indietro, che comprometterebbe la visione stereoscopica (provare a spingere delicatamente un occhio lateralmente, e si vede cosa succede).\nSoluzioni: 1) il sacco fibroso che avvolge l’occhio e ne limita i movimenti, la capsula di Tenone, e un muscolo che preme anteriormente: il muscolo obliquo superiore dell’occhio e la sua puleggia. Il mantenimento in posizione è un equilibrio dinamico fra 6 muscoli \n\nTrofismo della cornea\nCornea = oblò dell’occhio (membrana connettiva fatta di lamelle), trasparentissimo. Per nutrirlo non si possono usare i vasi sanguigni (!): soluzione: liquido trasparente, continuamente rinnovato. internamente: canale di Schlemm (se non drena, ipertonia, quindi glaucoma). esternamente, > complessità perchè la cornea è esposta all’aria! FILM liquido, mantenuto dall’apprato lacrimale. C’è una ghiandola lacrimale, che secerne in continuazione il liquido (50ml/h, proteine, glucosio, ioni sodioe potassio, lisozima che è un antisettico naturale.). Liquido va in 2 piccoli spazi formati dalle membrane congiuntive sup e inf. Per renderlo un film sottile, servono muscoli e tubazioni: i muscoli orbicolari, che poi finiscono nei tarsi superiore e inferiore, sono innervati dal nervo facciale. \nCome però nei tergicristalo, serve una pressione costante sulla superficie curva della cornea, e qui entra un altro muscoletto, il muscolo di Riolano, che fa proprio questo, permettendo quindi il formarsi del film.\n\nE per il riassorbimento?? 2 piccoli canalicoli, nella parte interna del bordo palpebrale inferiore e superiore, che finiscono nel sacco lacrimale e poi nelle fosse nasali. I 2 micro-orifizi, se fossero corrispondenti, durante l’ammiccamento non potrebbero pompare il liquido: sono disassati di circa 1mm!! Inoltre, per avere un pompaggio efficace, bisogna creare una pressione negativa che provochi aspirazione quando le palpebre si chiudono: dipendenti dai muscoli orbicolari c’è il muscolo lacrimale descritto da Horner che comprime il sacco lacrimale in posizione opportuna!\n
  99. + di 20 passaggi biochimici separano il raggio di luce che colpisce la retina dall’impulso elettrico nel nervo ottico!!\nA light photon interacts with the retinal in a photoreceptor cell. The retinal changes from the 11-cis to all-trans configuration.\nRetinal no longer fits into the opsin binding site.\nOpsin therefore undergoes a conformational change to metarhodopsin II.\nMetarhodopsin II is unstable and splits, yielding opsin and all-trans retinal.\nThe opsin activates the regulatory protein transducin. This causes transducin to dissociate from its bound GDP, and bind GTP, then the alpha subunit of transducin dissociates from the beta and gamma subunits, with the GTP still bound to the alpha subunit.\nThe alpha subunit-GTP complex activates phosphodiesterase.\nPhosphodiesterase breaks down cGMP to 5'-GMP. This lowers the concentration of cGMP and therefore the sodium channels close.\nClosure of the sodium channels causes hyperpolarization of the cell due to the ongoing potassium current.\nHyperpolarization of the cell causes voltage-gated calcium channels to close.\nAs the calcium level in the photoreceptor cell drops, the amount of the neurotransmitter glutamate that is released by the cell also drops. This is because calcium is required for the glutamate-containing vesicles to fuse with cell membrane and release their contents.\nA decrease in the amount of glutamate released by the photoreceptors causes depolarization of On center bipolar cells (rod and cone On bipolar cells) and hyperpolarization of cone Off surround bipolar cells.\n\nQuesti passaggi danno il risultato, sono funzionali alla visione, solo se tutti avvengono nella giusta sequenza. Siccome le mutazioni vengono mantenute, per Darwin, solo se danno effetti positivi, come è possibile che si sia sviluppata questa catena se nessuna di queste dà effetti positivi fin che non sono tutte in fila?!?!\n\nMobilizzazione dei globi\n2 fasci muscolari, il retto superiore/inferiore e il retto laterale/mediale danno la componente di rotazione, me portano anche una componente parassita di trazione all’indietro, che comprometterebbe la visione stereoscopica (provare a spingere delicatamente un occhio lateralmente, e si vede cosa succede).\nSoluzioni: 1) il sacco fibroso che avvolge l’occhio e ne limita i movimenti, la capsula di Tenone, e un muscolo che preme anteriormente: il muscolo obliquo superiore dell’occhio e la sua puleggia. Il mantenimento in posizione è un equilibrio dinamico fra 6 muscoli \n\nTrofismo della cornea\nCornea = oblò dell’occhio (membrana connettiva fatta di lamelle), trasparentissimo. Per nutrirlo non si possono usare i vasi sanguigni (!): soluzione: liquido trasparente, continuamente rinnovato. internamente: canale di Schlemm (se non drena, ipertonia, quindi glaucoma). esternamente, > complessità perchè la cornea è esposta all’aria! FILM liquido, mantenuto dall’apprato lacrimale. C’è una ghiandola lacrimale, che secerne in continuazione il liquido (50ml/h, proteine, glucosio, ioni sodioe potassio, lisozima che è un antisettico naturale.). Liquido va in 2 piccoli spazi formati dalle membrane congiuntive sup e inf. Per renderlo un film sottile, servono muscoli e tubazioni: i muscoli orbicolari, che poi finiscono nei tarsi superiore e inferiore, sono innervati dal nervo facciale. \nCome però nei tergicristalo, serve una pressione costante sulla superficie curva della cornea, e qui entra un altro muscoletto, il muscolo di Riolano, che fa proprio questo, permettendo quindi il formarsi del film.\n\nE per il riassorbimento?? 2 piccoli canalicoli, nella parte interna del bordo palpebrale inferiore e superiore, che finiscono nel sacco lacrimale e poi nelle fosse nasali. I 2 micro-orifizi, se fossero corrispondenti, durante l’ammiccamento non potrebbero pompare il liquido: sono disassati di circa 1mm!! Inoltre, per avere un pompaggio efficace, bisogna creare una pressione negativa che provochi aspirazione quando le palpebre si chiudono: dipendenti dai muscoli orbicolari c’è il muscolo lacrimale descritto da Horner che comprime il sacco lacrimale in posizione opportuna!\n
  100. + di 20 passaggi biochimici separano il raggio di luce che colpisce la retina dall’impulso elettrico nel nervo ottico!!\nA light photon interacts with the retinal in a photoreceptor cell. The retinal changes from the 11-cis to all-trans configuration.\nRetinal no longer fits into the opsin binding site.\nOpsin therefore undergoes a conformational change to metarhodopsin II.\nMetarhodopsin II is unstable and splits, yielding opsin and all-trans retinal.\nThe opsin activates the regulatory protein transducin. This causes transducin to dissociate from its bound GDP, and bind GTP, then the alpha subunit of transducin dissociates from the beta and gamma subunits, with the GTP still bound to the alpha subunit.\nThe alpha subunit-GTP complex activates phosphodiesterase.\nPhosphodiesterase breaks down cGMP to 5'-GMP. This lowers the concentration of cGMP and therefore the sodium channels close.\nClosure of the sodium channels causes hyperpolarization of the cell due to the ongoing potassium current.\nHyperpolarization of the cell causes voltage-gated calcium channels to close.\nAs the calcium level in the photoreceptor cell drops, the amount of the neurotransmitter glutamate that is released by the cell also drops. This is because calcium is required for the glutamate-containing vesicles to fuse with cell membrane and release their contents.\nA decrease in the amount of glutamate released by the photoreceptors causes depolarization of On center bipolar cells (rod and cone On bipolar cells) and hyperpolarization of cone Off surround bipolar cells.\n\nQuesti passaggi danno il risultato, sono funzionali alla visione, solo se tutti avvengono nella giusta sequenza. Siccome le mutazioni vengono mantenute, per Darwin, solo se danno effetti positivi, come è possibile che si sia sviluppata questa catena se nessuna di queste dà effetti positivi fin che non sono tutte in fila?!?!\n\nMobilizzazione dei globi\n2 fasci muscolari, il retto superiore/inferiore e il retto laterale/mediale danno la componente di rotazione, me portano anche una componente parassita di trazione all’indietro, che comprometterebbe la visione stereoscopica (provare a spingere delicatamente un occhio lateralmente, e si vede cosa succede).\nSoluzioni: 1) il sacco fibroso che avvolge l’occhio e ne limita i movimenti, la capsula di Tenone, e un muscolo che preme anteriormente: il muscolo obliquo superiore dell’occhio e la sua puleggia. Il mantenimento in posizione è un equilibrio dinamico fra 6 muscoli \n\nTrofismo della cornea\nCornea = oblò dell’occhio (membrana connettiva fatta di lamelle), trasparentissimo. Per nutrirlo non si possono usare i vasi sanguigni (!): soluzione: liquido trasparente, continuamente rinnovato. internamente: canale di Schlemm (se non drena, ipertonia, quindi glaucoma). esternamente, > complessità perchè la cornea è esposta all’aria! FILM liquido, mantenuto dall’apprato lacrimale. C’è una ghiandola lacrimale, che secerne in continuazione il liquido (50ml/h, proteine, glucosio, ioni sodioe potassio, lisozima che è un antisettico naturale.). Liquido va in 2 piccoli spazi formati dalle membrane congiuntive sup e inf. Per renderlo un film sottile, servono muscoli e tubazioni: i muscoli orbicolari, che poi finiscono nei tarsi superiore e inferiore, sono innervati dal nervo facciale. \nCome però nei tergicristalo, serve una pressione costante sulla superficie curva della cornea, e qui entra un altro muscoletto, il muscolo di Riolano, che fa proprio questo, permettendo quindi il formarsi del film.\n\nE per il riassorbimento?? 2 piccoli canalicoli, nella parte interna del bordo palpebrale inferiore e superiore, che finiscono nel sacco lacrimale e poi nelle fosse nasali. I 2 micro-orifizi, se fossero corrispondenti, durante l’ammiccamento non potrebbero pompare il liquido: sono disassati di circa 1mm!! Inoltre, per avere un pompaggio efficace, bisogna creare una pressione negativa che provochi aspirazione quando le palpebre si chiudono: dipendenti dai muscoli orbicolari c’è il muscolo lacrimale descritto da Horner che comprime il sacco lacrimale in posizione opportuna!\n
  101. + di 20 passaggi biochimici separano il raggio di luce che colpisce la retina dall’impulso elettrico nel nervo ottico!!\nA light photon interacts with the retinal in a photoreceptor cell. The retinal changes from the 11-cis to all-trans configuration.\nRetinal no longer fits into the opsin binding site.\nOpsin therefore undergoes a conformational change to metarhodopsin II.\nMetarhodopsin II is unstable and splits, yielding opsin and all-trans retinal.\nThe opsin activates the regulatory protein transducin. This causes transducin to dissociate from its bound GDP, and bind GTP, then the alpha subunit of transducin dissociates from the beta and gamma subunits, with the GTP still bound to the alpha subunit.\nThe alpha subunit-GTP complex activates phosphodiesterase.\nPhosphodiesterase breaks down cGMP to 5'-GMP. This lowers the concentration of cGMP and therefore the sodium channels close.\nClosure of the sodium channels causes hyperpolarization of the cell due to the ongoing potassium current.\nHyperpolarization of the cell causes voltage-gated calcium channels to close.\nAs the calcium level in the photoreceptor cell drops, the amount of the neurotransmitter glutamate that is released by the cell also drops. This is because calcium is required for the glutamate-containing vesicles to fuse with cell membrane and release their contents.\nA decrease in the amount of glutamate released by the photoreceptors causes depolarization of On center bipolar cells (rod and cone On bipolar cells) and hyperpolarization of cone Off surround bipolar cells.\n\nQuesti passaggi danno il risultato, sono funzionali alla visione, solo se tutti avvengono nella giusta sequenza. Siccome le mutazioni vengono mantenute, per Darwin, solo se danno effetti positivi, come è possibile che si sia sviluppata questa catena se nessuna di queste dà effetti positivi fin che non sono tutte in fila?!?!\n\nMobilizzazione dei globi\n2 fasci muscolari, il retto superiore/inferiore e il retto laterale/mediale danno la componente di rotazione, me portano anche una componente parassita di trazione all’indietro, che comprometterebbe la visione stereoscopica (provare a spingere delicatamente un occhio lateralmente, e si vede cosa succede).\nSoluzioni: 1) il sacco fibroso che avvolge l’occhio e ne limita i movimenti, la capsula di Tenone, e un muscolo che preme anteriormente: il muscolo obliquo superiore dell’occhio e la sua puleggia. Il mantenimento in posizione è un equilibrio dinamico fra 6 muscoli \n\nTrofismo della cornea\nCornea = oblò dell’occhio (membrana connettiva fatta di lamelle), trasparentissimo. Per nutrirlo non si possono usare i vasi sanguigni (!): soluzione: liquido trasparente, continuamente rinnovato. internamente: canale di Schlemm (se non drena, ipertonia, quindi glaucoma). esternamente, > complessità perchè la cornea è esposta all’aria! FILM liquido, mantenuto dall’apprato lacrimale. C’è una ghiandola lacrimale, che secerne in continuazione il liquido (50ml/h, proteine, glucosio, ioni sodioe potassio, lisozima che è un antisettico naturale.). Liquido va in 2 piccoli spazi formati dalle membrane congiuntive sup e inf. Per renderlo un film sottile, servono muscoli e tubazioni: i muscoli orbicolari, che poi finiscono nei tarsi superiore e inferiore, sono innervati dal nervo facciale. \nCome però nei tergicristalo, serve una pressione costante sulla superficie curva della cornea, e qui entra un altro muscoletto, il muscolo di Riolano, che fa proprio questo, permettendo quindi il formarsi del film.\n\nE per il riassorbimento?? 2 piccoli canalicoli, nella parte interna del bordo palpebrale inferiore e superiore, che finiscono nel sacco lacrimale e poi nelle fosse nasali. I 2 micro-orifizi, se fossero corrispondenti, durante l’ammiccamento non potrebbero pompare il liquido: sono disassati di circa 1mm!! Inoltre, per avere un pompaggio efficace, bisogna creare una pressione negativa che provochi aspirazione quando le palpebre si chiudono: dipendenti dai muscoli orbicolari c’è il muscolo lacrimale descritto da Horner che comprime il sacco lacrimale in posizione opportuna!\n
  102. + di 20 passaggi biochimici separano il raggio di luce che colpisce la retina dall’impulso elettrico nel nervo ottico!!\nA light photon interacts with the retinal in a photoreceptor cell. The retinal changes from the 11-cis to all-trans configuration.\nRetinal no longer fits into the opsin binding site.\nOpsin therefore undergoes a conformational change to metarhodopsin II.\nMetarhodopsin II is unstable and splits, yielding opsin and all-trans retinal.\nThe opsin activates the regulatory protein transducin. This causes transducin to dissociate from its bound GDP, and bind GTP, then the alpha subunit of transducin dissociates from the beta and gamma subunits, with the GTP still bound to the alpha subunit.\nThe alpha subunit-GTP complex activates phosphodiesterase.\nPhosphodiesterase breaks down cGMP to 5'-GMP. This lowers the concentration of cGMP and therefore the sodium channels close.\nClosure of the sodium channels causes hyperpolarization of the cell due to the ongoing potassium current.\nHyperpolarization of the cell causes voltage-gated calcium channels to close.\nAs the calcium level in the photoreceptor cell drops, the amount of the neurotransmitter glutamate that is released by the cell also drops. This is because calcium is required for the glutamate-containing vesicles to fuse with cell membrane and release their contents.\nA decrease in the amount of glutamate released by the photoreceptors causes depolarization of On center bipolar cells (rod and cone On bipolar cells) and hyperpolarization of cone Off surround bipolar cells.\n\nQuesti passaggi danno il risultato, sono funzionali alla visione, solo se tutti avvengono nella giusta sequenza. Siccome le mutazioni vengono mantenute, per Darwin, solo se danno effetti positivi, come è possibile che si sia sviluppata questa catena se nessuna di queste dà effetti positivi fin che non sono tutte in fila?!?!\n\nMobilizzazione dei globi\n2 fasci muscolari, il retto superiore/inferiore e il retto laterale/mediale danno la componente di rotazione, me portano anche una componente parassita di trazione all’indietro, che comprometterebbe la visione stereoscopica (provare a spingere delicatamente un occhio lateralmente, e si vede cosa succede).\nSoluzioni: 1) il sacco fibroso che avvolge l’occhio e ne limita i movimenti, la capsula di Tenone, e un muscolo che preme anteriormente: il muscolo obliquo superiore dell’occhio e la sua puleggia. Il mantenimento in posizione è un equilibrio dinamico fra 6 muscoli \n\nTrofismo della cornea\nCornea = oblò dell’occhio (membrana connettiva fatta di lamelle), trasparentissimo. Per nutrirlo non si possono usare i vasi sanguigni (!): soluzione: liquido trasparente, continuamente rinnovato. internamente: canale di Schlemm (se non drena, ipertonia, quindi glaucoma). esternamente, > complessità perchè la cornea è esposta all’aria! FILM liquido, mantenuto dall’apprato lacrimale. C’è una ghiandola lacrimale, che secerne in continuazione il liquido (50ml/h, proteine, glucosio, ioni sodioe potassio, lisozima che è un antisettico naturale.). Liquido va in 2 piccoli spazi formati dalle membrane congiuntive sup e inf. Per renderlo un film sottile, servono muscoli e tubazioni: i muscoli orbicolari, che poi finiscono nei tarsi superiore e inferiore, sono innervati dal nervo facciale. \nCome però nei tergicristalo, serve una pressione costante sulla superficie curva della cornea, e qui entra un altro muscoletto, il muscolo di Riolano, che fa proprio questo, permettendo quindi il formarsi del film.\n\nE per il riassorbimento?? 2 piccoli canalicoli, nella parte interna del bordo palpebrale inferiore e superiore, che finiscono nel sacco lacrimale e poi nelle fosse nasali. I 2 micro-orifizi, se fossero corrispondenti, durante l’ammiccamento non potrebbero pompare il liquido: sono disassati di circa 1mm!! Inoltre, per avere un pompaggio efficace, bisogna creare una pressione negativa che provochi aspirazione quando le palpebre si chiudono: dipendenti dai muscoli orbicolari c’è il muscolo lacrimale descritto da Horner che comprime il sacco lacrimale in posizione opportuna!\n
  103. + di 20 passaggi biochimici separano il raggio di luce che colpisce la retina dall’impulso elettrico nel nervo ottico!!\nA light photon interacts with the retinal in a photoreceptor cell. The retinal changes from the 11-cis to all-trans configuration.\nRetinal no longer fits into the opsin binding site.\nOpsin therefore undergoes a conformational change to metarhodopsin II.\nMetarhodopsin II is unstable and splits, yielding opsin and all-trans retinal.\nThe opsin activates the regulatory protein transducin. This causes transducin to dissociate from its bound GDP, and bind GTP, then the alpha subunit of transducin dissociates from the beta and gamma subunits, with the GTP still bound to the alpha subunit.\nThe alpha subunit-GTP complex activates phosphodiesterase.\nPhosphodiesterase breaks down cGMP to 5'-GMP. This lowers the concentration of cGMP and therefore the sodium channels close.\nClosure of the sodium channels causes hyperpolarization of the cell due to the ongoing potassium current.\nHyperpolarization of the cell causes voltage-gated calcium channels to close.\nAs the calcium level in the photoreceptor cell drops, the amount of the neurotransmitter glutamate that is released by the cell also drops. This is because calcium is required for the glutamate-containing vesicles to fuse with cell membrane and release their contents.\nA decrease in the amount of glutamate released by the photoreceptors causes depolarization of On center bipolar cells (rod and cone On bipolar cells) and hyperpolarization of cone Off surround bipolar cells.\n\nQuesti passaggi danno il risultato, sono funzionali alla visione, solo se tutti avvengono nella giusta sequenza. Siccome le mutazioni vengono mantenute, per Darwin, solo se danno effetti positivi, come è possibile che si sia sviluppata questa catena se nessuna di queste dà effetti positivi fin che non sono tutte in fila?!?!\n\nMobilizzazione dei globi\n2 fasci muscolari, il retto superiore/inferiore e il retto laterale/mediale danno la componente di rotazione, me portano anche una componente parassita di trazione all’indietro, che comprometterebbe la visione stereoscopica (provare a spingere delicatamente un occhio lateralmente, e si vede cosa succede).\nSoluzioni: 1) il sacco fibroso che avvolge l’occhio e ne limita i movimenti, la capsula di Tenone, e un muscolo che preme anteriormente: il muscolo obliquo superiore dell’occhio e la sua puleggia. Il mantenimento in posizione è un equilibrio dinamico fra 6 muscoli \n\nTrofismo della cornea\nCornea = oblò dell’occhio (membrana connettiva fatta di lamelle), trasparentissimo. Per nutrirlo non si possono usare i vasi sanguigni (!): soluzione: liquido trasparente, continuamente rinnovato. internamente: canale di Schlemm (se non drena, ipertonia, quindi glaucoma). esternamente, > complessità perchè la cornea è esposta all’aria! FILM liquido, mantenuto dall’apprato lacrimale. C’è una ghiandola lacrimale, che secerne in continuazione il liquido (50ml/h, proteine, glucosio, ioni sodioe potassio, lisozima che è un antisettico naturale.). Liquido va in 2 piccoli spazi formati dalle membrane congiuntive sup e inf. Per renderlo un film sottile, servono muscoli e tubazioni: i muscoli orbicolari, che poi finiscono nei tarsi superiore e inferiore, sono innervati dal nervo facciale. \nCome però nei tergicristalo, serve una pressione costante sulla superficie curva della cornea, e qui entra un altro muscoletto, il muscolo di Riolano, che fa proprio questo, permettendo quindi il formarsi del film.\n\nE per il riassorbimento?? 2 piccoli canalicoli, nella parte interna del bordo palpebrale inferiore e superiore, che finiscono nel sacco lacrimale e poi nelle fosse nasali. I 2 micro-orifizi, se fossero corrispondenti, durante l’ammiccamento non potrebbero pompare il liquido: sono disassati di circa 1mm!! Inoltre, per avere un pompaggio efficace, bisogna creare una pressione negativa che provochi aspirazione quando le palpebre si chiudono: dipendenti dai muscoli orbicolari c’è il muscolo lacrimale descritto da Horner che comprime il sacco lacrimale in posizione opportuna!\n
  104. + di 20 passaggi biochimici separano il raggio di luce che colpisce la retina dall’impulso elettrico nel nervo ottico!!\nA light photon interacts with the retinal in a photoreceptor cell. The retinal changes from the 11-cis to all-trans configuration.\nRetinal no longer fits into the opsin binding site.\nOpsin therefore undergoes a conformational change to metarhodopsin II.\nMetarhodopsin II is unstable and splits, yielding opsin and all-trans retinal.\nThe opsin activates the regulatory protein transducin. This causes transducin to dissociate from its bound GDP, and bind GTP, then the alpha subunit of transducin dissociates from the beta and gamma subunits, with the GTP still bound to the alpha subunit.\nThe alpha subunit-GTP complex activates phosphodiesterase.\nPhosphodiesterase breaks down cGMP to 5'-GMP. This lowers the concentration of cGMP and therefore the sodium channels close.\nClosure of the sodium channels causes hyperpolarization of the cell due to the ongoing potassium current.\nHyperpolarization of the cell causes voltage-gated calcium channels to close.\nAs the calcium level in the photoreceptor cell drops, the amount of the neurotransmitter glutamate that is released by the cell also drops. This is because calcium is required for the glutamate-containing vesicles to fuse with cell membrane and release their contents.\nA decrease in the amount of glutamate released by the photoreceptors causes depolarization of On center bipolar cells (rod and cone On bipolar cells) and hyperpolarization of cone Off surround bipolar cells.\n\nQuesti passaggi danno il risultato, sono funzionali alla visione, solo se tutti avvengono nella giusta sequenza. Siccome le mutazioni vengono mantenute, per Darwin, solo se danno effetti positivi, come è possibile che si sia sviluppata questa catena se nessuna di queste dà effetti positivi fin che non sono tutte in fila?!?!\n\nMobilizzazione dei globi\n2 fasci muscolari, il retto superiore/inferiore e il retto laterale/mediale danno la componente di rotazione, me portano anche una componente parassita di trazione all’indietro, che comprometterebbe la visione stereoscopica (provare a spingere delicatamente un occhio lateralmente, e si vede cosa succede).\nSoluzioni: 1) il sacco fibroso che avvolge l’occhio e ne limita i movimenti, la capsula di Tenone, e un muscolo che preme anteriormente: il muscolo obliquo superiore dell’occhio e la sua puleggia. Il mantenimento in posizione è un equilibrio dinamico fra 6 muscoli \n\nTrofismo della cornea\nCornea = oblò dell’occhio (membrana connettiva fatta di lamelle), trasparentissimo. Per nutrirlo non si possono usare i vasi sanguigni (!): soluzione: liquido trasparente, continuamente rinnovato. internamente: canale di Schlemm (se non drena, ipertonia, quindi glaucoma). esternamente, > complessità perchè la cornea è esposta all’aria! FILM liquido, mantenuto dall’apprato lacrimale. C’è una ghiandola lacrimale, che secerne in continuazione il liquido (50ml/h, proteine, glucosio, ioni sodioe potassio, lisozima che è un antisettico naturale.). Liquido va in 2 piccoli spazi formati dalle membrane congiuntive sup e inf. Per renderlo un film sottile, servono muscoli e tubazioni: i muscoli orbicolari, che poi finiscono nei tarsi superiore e inferiore, sono innervati dal nervo facciale. \nCome però nei tergicristalo, serve una pressione costante sulla superficie curva della cornea, e qui entra un altro muscoletto, il muscolo di Riolano, che fa proprio questo, permettendo quindi il formarsi del film.\n\nE per il riassorbimento?? 2 piccoli canalicoli, nella parte interna del bordo palpebrale inferiore e superiore, che finiscono nel sacco lacrimale e poi nelle fosse nasali. I 2 micro-orifizi, se fossero corrispondenti, durante l’ammiccamento non potrebbero pompare il liquido: sono disassati di circa 1mm!! Inoltre, per avere un pompaggio efficace, bisogna creare una pressione negativa che provochi aspirazione quando le palpebre si chiudono: dipendenti dai muscoli orbicolari c’è il muscolo lacrimale descritto da Horner che comprime il sacco lacrimale in posizione opportuna!\n
  105. + di 20 passaggi biochimici separano il raggio di luce che colpisce la retina dall’impulso elettrico nel nervo ottico!!\nA light photon interacts with the retinal in a photoreceptor cell. The retinal changes from the 11-cis to all-trans configuration.\nRetinal no longer fits into the opsin binding site.\nOpsin therefore undergoes a conformational change to metarhodopsin II.\nMetarhodopsin II is unstable and splits, yielding opsin and all-trans retinal.\nThe opsin activates the regulatory protein transducin. This causes transducin to dissociate from its bound GDP, and bind GTP, then the alpha subunit of transducin dissociates from the beta and gamma subunits, with the GTP still bound to the alpha subunit.\nThe alpha subunit-GTP complex activates phosphodiesterase.\nPhosphodiesterase breaks down cGMP to 5'-GMP. This lowers the concentration of cGMP and therefore the sodium channels close.\nClosure of the sodium channels causes hyperpolarization of the cell due to the ongoing potassium current.\nHyperpolarization of the cell causes voltage-gated calcium channels to close.\nAs the calcium level in the photoreceptor cell drops, the amount of the neurotransmitter glutamate that is released by the cell also drops. This is because calcium is required for the glutamate-containing vesicles to fuse with cell membrane and release their contents.\nA decrease in the amount of glutamate released by the photoreceptors causes depolarization of On center bipolar cells (rod and cone On bipolar cells) and hyperpolarization of cone Off surround bipolar cells.\n\nQuesti passaggi danno il risultato, sono funzionali alla visione, solo se tutti avvengono nella giusta sequenza. Siccome le mutazioni vengono mantenute, per Darwin, solo se danno effetti positivi, come è possibile che si sia sviluppata questa catena se nessuna di queste dà effetti positivi fin che non sono tutte in fila?!?!\n\nMobilizzazione dei globi\n2 fasci muscolari, il retto superiore/inferiore e il retto laterale/mediale danno la componente di rotazione, me portano anche una componente parassita di trazione all’indietro, che comprometterebbe la visione stereoscopica (provare a spingere delicatamente un occhio lateralmente, e si vede cosa succede).\nSoluzioni: 1) il sacco fibroso che avvolge l’occhio e ne limita i movimenti, la capsula di Tenone, e un muscolo che preme anteriormente: il muscolo obliquo superiore dell’occhio e la sua puleggia. Il mantenimento in posizione è un equilibrio dinamico fra 6 muscoli \n\nTrofismo della cornea\nCornea = oblò dell’occhio (membrana connettiva fatta di lamelle), trasparentissimo. Per nutrirlo non si possono usare i vasi sanguigni (!): soluzione: liquido trasparente, continuamente rinnovato. internamente: canale di Schlemm (se non drena, ipertonia, quindi glaucoma). esternamente, > complessità perchè la cornea è esposta all’aria! FILM liquido, mantenuto dall’apprato lacrimale. C’è una ghiandola lacrimale, che secerne in continuazione il liquido (50ml/h, proteine, glucosio, ioni sodioe potassio, lisozima che è un antisettico naturale.). Liquido va in 2 piccoli spazi formati dalle membrane congiuntive sup e inf. Per renderlo un film sottile, servono muscoli e tubazioni: i muscoli orbicolari, che poi finiscono nei tarsi superiore e inferiore, sono innervati dal nervo facciale. \nCome però nei tergicristalo, serve una pressione costante sulla superficie curva della cornea, e qui entra un altro muscoletto, il muscolo di Riolano, che fa proprio questo, permettendo quindi il formarsi del film.\n\nE per il riassorbimento?? 2 piccoli canalicoli, nella parte interna del bordo palpebrale inferiore e superiore, che finiscono nel sacco lacrimale e poi nelle fosse nasali. I 2 micro-orifizi, se fossero corrispondenti, durante l’ammiccamento non potrebbero pompare il liquido: sono disassati di circa 1mm!! Inoltre, per avere un pompaggio efficace, bisogna creare una pressione negativa che provochi aspirazione quando le palpebre si chiudono: dipendenti dai muscoli orbicolari c’è il muscolo lacrimale descritto da Horner che comprime il sacco lacrimale in posizione opportuna!\n
  106. + di 20 passaggi biochimici separano il raggio di luce che colpisce la retina dall’impulso elettrico nel nervo ottico!!\nA light photon interacts with the retinal in a photoreceptor cell. The retinal changes from the 11-cis to all-trans configuration.\nRetinal no longer fits into the opsin binding site.\nOpsin therefore undergoes a conformational change to metarhodopsin II.\nMetarhodopsin II is unstable and splits, yielding opsin and all-trans retinal.\nThe opsin activates the regulatory protein transducin. This causes transducin to dissociate from its bound GDP, and bind GTP, then the alpha subunit of transducin dissociates from the beta and gamma subunits, with the GTP still bound to the alpha subunit.\nThe alpha subunit-GTP complex activates phosphodiesterase.\nPhosphodiesterase breaks down cGMP to 5'-GMP. This lowers the concentration of cGMP and therefore the sodium channels close.\nClosure of the sodium channels causes hyperpolarization of the cell due to the ongoing potassium current.\nHyperpolarization of the cell causes voltage-gated calcium channels to close.\nAs the calcium level in the photoreceptor cell drops, the amount of the neurotransmitter glutamate that is released by the cell also drops. This is because calcium is required for the glutamate-containing vesicles to fuse with cell membrane and release their contents.\nA decrease in the amount of glutamate released by the photoreceptors causes depolarization of On center bipolar cells (rod and cone On bipolar cells) and hyperpolarization of cone Off surround bipolar cells.\n\nQuesti passaggi danno il risultato, sono funzionali alla visione, solo se tutti avvengono nella giusta sequenza. Siccome le mutazioni vengono mantenute, per Darwin, solo se danno effetti positivi, come è possibile che si sia sviluppata questa catena se nessuna di queste dà effetti positivi fin che non sono tutte in fila?!?!\n\nMobilizzazione dei globi\n2 fasci muscolari, il retto superiore/inferiore e il retto laterale/mediale danno la componente di rotazione, me portano anche una componente parassita di trazione all’indietro, che comprometterebbe la visione stereoscopica (provare a spingere delicatamente un occhio lateralmente, e si vede cosa succede).\nSoluzioni: 1) il sacco fibroso che avvolge l’occhio e ne limita i movimenti, la capsula di Tenone, e un muscolo che preme anteriormente: il muscolo obliquo superiore dell’occhio e la sua puleggia. Il mantenimento in posizione è un equilibrio dinamico fra 6 muscoli \n\nTrofismo della cornea\nCornea = oblò dell’occhio (membrana connettiva fatta di lamelle), trasparentissimo. Per nutrirlo non si possono usare i vasi sanguigni (!): soluzione: liquido trasparente, continuamente rinnovato. internamente: canale di Schlemm (se non drena, ipertonia, quindi glaucoma). esternamente, > complessità perchè la cornea è esposta all’aria! FILM liquido, mantenuto dall’apprato lacrimale. C’è una ghiandola lacrimale, che secerne in continuazione il liquido (50ml/h, proteine, glucosio, ioni sodioe potassio, lisozima che è un antisettico naturale.). Liquido va in 2 piccoli spazi formati dalle membrane congiuntive sup e inf. Per renderlo un film sottile, servono muscoli e tubazioni: i muscoli orbicolari, che poi finiscono nei tarsi superiore e inferiore, sono innervati dal nervo facciale. \nCome però nei tergicristalo, serve una pressione costante sulla superficie curva della cornea, e qui entra un altro muscoletto, il muscolo di Riolano, che fa proprio questo, permettendo quindi il formarsi del film.\n\nE per il riassorbimento?? 2 piccoli canalicoli, nella parte interna del bordo palpebrale inferiore e superiore, che finiscono nel sacco lacrimale e poi nelle fosse nasali. I 2 micro-orifizi, se fossero corrispondenti, durante l’ammiccamento non potrebbero pompare il liquido: sono disassati di circa 1mm!! Inoltre, per avere un pompaggio efficace, bisogna creare una pressione negativa che provochi aspirazione quando le palpebre si chiudono: dipendenti dai muscoli orbicolari c’è il muscolo lacrimale descritto da Horner che comprime il sacco lacrimale in posizione opportuna!\n
  107. + di 20 passaggi biochimici separano il raggio di luce che colpisce la retina dall’impulso elettrico nel nervo ottico!!\nA light photon interacts with the retinal in a photoreceptor cell. The retinal changes from the 11-cis to all-trans configuration.\nRetinal no longer fits into the opsin binding site.\nOpsin therefore undergoes a conformational change to metarhodopsin II.\nMetarhodopsin II is unstable and splits, yielding opsin and all-trans retinal.\nThe opsin activates the regulatory protein transducin. This causes transducin to dissociate from its bound GDP, and bind GTP, then the alpha subunit of transducin dissociates from the beta and gamma subunits, with the GTP still bound to the alpha subunit.\nThe alpha subunit-GTP complex activates phosphodiesterase.\nPhosphodiesterase breaks down cGMP to 5'-GMP. This lowers the concentration of cGMP and therefore the sodium channels close.\nClosure of the sodium channels causes hyperpolarization of the cell due to the ongoing potassium current.\nHyperpolarization of the cell causes voltage-gated calcium channels to close.\nAs the calcium level in the photoreceptor cell drops, the amount of the neurotransmitter glutamate that is released by the cell also drops. This is because calcium is required for the glutamate-containing vesicles to fuse with cell membrane and release their contents.\nA decrease in the amount of glutamate released by the photoreceptors causes depolarization of On center bipolar cells (rod and cone On bipolar cells) and hyperpolarization of cone Off surround bipolar cells.\n\nQuesti passaggi danno il risultato, sono funzionali alla visione, solo se tutti avvengono nella giusta sequenza. Siccome le mutazioni vengono mantenute, per Darwin, solo se danno effetti positivi, come è possibile che si sia sviluppata questa catena se nessuna di queste dà effetti positivi fin che non sono tutte in fila?!?!\n\nMobilizzazione dei globi\n2 fasci muscolari, il retto superiore/inferiore e il retto laterale/mediale danno la componente di rotazione, me portano anche una componente parassita di trazione all’indietro, che comprometterebbe la visione stereoscopica (provare a spingere delicatamente un occhio lateralmente, e si vede cosa succede).\nSoluzioni: 1) il sacco fibroso che avvolge l’occhio e ne limita i movimenti, la capsula di Tenone, e un muscolo che preme anteriormente: il muscolo obliquo superiore dell’occhio e la sua puleggia. Il mantenimento in posizione è un equilibrio dinamico fra 6 muscoli \n\nTrofismo della cornea\nCornea = oblò dell’occhio (membrana connettiva fatta di lamelle), trasparentissimo. Per nutrirlo non si possono usare i vasi sanguigni (!): soluzione: liquido trasparente, continuamente rinnovato. internamente: canale di Schlemm (se non drena, ipertonia, quindi glaucoma). esternamente, > complessità perchè la cornea è esposta all’aria! FILM liquido, mantenuto dall’apprato lacrimale. C’è una ghiandola lacrimale, che secerne in continuazione il liquido (50ml/h, proteine, glucosio, ioni sodioe potassio, lisozima che è un antisettico naturale.). Liquido va in 2 piccoli spazi formati dalle membrane congiuntive sup e inf. Per renderlo un film sottile, servono muscoli e tubazioni: i muscoli orbicolari, che poi finiscono nei tarsi superiore e inferiore, sono innervati dal nervo facciale. \nCome però nei tergicristalo, serve una pressione costante sulla superficie curva della cornea, e qui entra un altro muscoletto, il muscolo di Riolano, che fa proprio questo, permettendo quindi il formarsi del film.\n\nE per il riassorbimento?? 2 piccoli canalicoli, nella parte interna del bordo palpebrale inferiore e superiore, che finiscono nel sacco lacrimale e poi nelle fosse nasali. I 2 micro-orifizi, se fossero corrispondenti, durante l’ammiccamento non potrebbero pompare il liquido: sono disassati di circa 1mm!! Inoltre, per avere un pompaggio efficace, bisogna creare una pressione negativa che provochi aspirazione quando le palpebre si chiudono: dipendenti dai muscoli orbicolari c’è il muscolo lacrimale descritto da Horner che comprime il sacco lacrimale in posizione opportuna!\n
  108. + di 20 passaggi biochimici separano il raggio di luce che colpisce la retina dall’impulso elettrico nel nervo ottico!!\nA light photon interacts with the retinal in a photoreceptor cell. The retinal changes from the 11-cis to all-trans configuration.\nRetinal no longer fits into the opsin binding site.\nOpsin therefore undergoes a conformational change to metarhodopsin II.\nMetarhodopsin II is unstable and splits, yielding opsin and all-trans retinal.\nThe opsin activates the regulatory protein transducin. This causes transducin to dissociate from its bound GDP, and bind GTP, then the alpha subunit of transducin dissociates from the beta and gamma subunits, with the GTP still bound to the alpha subunit.\nThe alpha subunit-GTP complex activates phosphodiesterase.\nPhosphodiesterase breaks down cGMP to 5'-GMP. This lowers the concentration of cGMP and therefore the sodium channels close.\nClosure of the sodium channels causes hyperpolarization of the cell due to the ongoing potassium current.\nHyperpolarization of the cell causes voltage-gated calcium channels to close.\nAs the calcium level in the photoreceptor cell drops, the amount of the neurotransmitter glutamate that is released by the cell also drops. This is because calcium is required for the glutamate-containing vesicles to fuse with cell membrane and release their contents.\nA decrease in the amount of glutamate released by the photoreceptors causes depolarization of On center bipolar cells (rod and cone On bipolar cells) and hyperpolarization of cone Off surround bipolar cells.\n\nQuesti passaggi danno il risultato, sono funzionali alla visione, solo se tutti avvengono nella giusta sequenza. Siccome le mutazioni vengono mantenute, per Darwin, solo se danno effetti positivi, come è possibile che si sia sviluppata questa catena se nessuna di queste dà effetti positivi fin che non sono tutte in fila?!?!\n\nMobilizzazione dei globi\n2 fasci muscolari, il retto superiore/inferiore e il retto laterale/mediale danno la componente di rotazione, me portano anche una componente parassita di trazione all’indietro, che comprometterebbe la visione stereoscopica (provare a spingere delicatamente un occhio lateralmente, e si vede cosa succede).\nSoluzioni: 1) il sacco fibroso che avvolge l’occhio e ne limita i movimenti, la capsula di Tenone, e un muscolo che preme anteriormente: il muscolo obliquo superiore dell’occhio e la sua puleggia. Il mantenimento in posizione è un equilibrio dinamico fra 6 muscoli \n\nTrofismo della cornea\nCornea = oblò dell’occhio (membrana connettiva fatta di lamelle), trasparentissimo. Per nutrirlo non si possono usare i vasi sanguigni (!): soluzione: liquido trasparente, continuamente rinnovato. internamente: canale di Schlemm (se non drena, ipertonia, quindi glaucoma). esternamente, > complessità perchè la cornea è esposta all’aria! FILM liquido, mantenuto dall’apprato lacrimale. C’è una ghiandola lacrimale, che secerne in continuazione il liquido (50ml/h, proteine, glucosio, ioni sodioe potassio, lisozima che è un antisettico naturale.). Liquido va in 2 piccoli spazi formati dalle membrane congiuntive sup e inf. Per renderlo un film sottile, servono muscoli e tubazioni: i muscoli orbicolari, che poi finiscono nei tarsi superiore e inferiore, sono innervati dal nervo facciale. \nCome però nei tergicristalo, serve una pressione costante sulla superficie curva della cornea, e qui entra un altro muscoletto, il muscolo di Riolano, che fa proprio questo, permettendo quindi il formarsi del film.\n\nE per il riassorbimento?? 2 piccoli canalicoli, nella parte interna del bordo palpebrale inferiore e superiore, che finiscono nel sacco lacrimale e poi nelle fosse nasali. I 2 micro-orifizi, se fossero corrispondenti, durante l’ammiccamento non potrebbero pompare il liquido: sono disassati di circa 1mm!! Inoltre, per avere un pompaggio efficace, bisogna creare una pressione negativa che provochi aspirazione quando le palpebre si chiudono: dipendenti dai muscoli orbicolari c’è il muscolo lacrimale descritto da Horner che comprime il sacco lacrimale in posizione opportuna!\n
  109. Il Limulo è vecchio di 200 milioni di anni, e sempre uguale a se stesso: ha sensori ad alta tecnologia e dimostra la notevole stabilità nel tempo di certe specie, che sfuggono a cambiamenti evoluivi.\n
  110. Le fluttuazioni teoriche per spiegare i salti di specie fra strati: macroevoluzioni, teoria sintetica (1947, congresso di Princeton), puntualismo (Gould, Elredge), nicchie ecologiche e adattamento (Dobzhansky), ... ammissione di alternanza fra macro e micro evoluzione.\n\nCASO:\ncosa è il caso?\n1) incontro di 2 serie fortemente determinate, ma indipendenti (passante che muore per una tegola che cade. traiettorie ben precise, la morte del passant è la conseg non casuale dell’evento)\n2) ignoranza dei parametri di una determinata azione (lancio del dado: conoscendo la forza e l’angolo di lancio, i materiali del dado e del tavolo, con relativo coeffic di attrito, le condiz del vento, la posiz finale sarebbe perfettam predicibile!\n3) fenomeno senza spiegazione, finalità, causa: accidente. (libro di Georges Salet, “Caso e Certezza” descrive le regole che guidano i fenomeni aleatori e il calcolo delle probabilità).\n\n4 criteri consentono di eliminare il caso in quanto accidente.\n\nSELEZIONE NATURALE\nCon Darwin ma anche con Gould, Dawkins, il caso assume una funzione creatrice. Tuttavia la selezione naturale, in caso di cambiamenti importanti dei caratteri di una specie, non può entrare in gioco prima della riproduzione, ma dopo, sul nuovo individuo, che può conservarlo o eliminarlo, a seconda delle condizioni dell’ambiente in cui si trova .\nDi fronte a organi/smi così complessi e alle soluzioni tecniche adottate, non si può fare bricolage! Un aereo non volerebbe mai con solo bricolage.\n\nQuindi la selezione naturale c’è! ma non può creare e non spiega la varietà immensa di forme viventi.\n\nL’ancestromania\nVero punto debole della biogenesi spontanea.\nLunga serie di pretesi progenitori dell’uomo, finchè non si è scoperto nel 76 che la discordanza fra scimpanzè e uomo risale a 6 milioni di anni fa, non prima. Esempio: la serie degli equidi (da Hiracoterium a Equus in 45MLN anni attraverso 9 generi diversi), proposta da Simpson nel 1950 (Ritmi e modalità dell’evoluzione). Lui stesso, evoluzionista convinto, fu preso dal dubbio, perchè il processo fu molto + rapido di quanto fosse spiegabile con le mutazioni. Ci deve essere stato qualche altro fattore (lui dice che è la selez naturale). Troppe mutazioni necessarie.\n
  111. Le fluttuazioni teoriche per spiegare i salti di specie fra strati: macroevoluzioni, teoria sintetica (1947, congresso di Princeton), puntualismo (Gould, Elredge), nicchie ecologiche e adattamento (Dobzhansky), ... ammissione di alternanza fra macro e micro evoluzione.\n\nCASO:\ncosa è il caso?\n1) incontro di 2 serie fortemente determinate, ma indipendenti (passante che muore per una tegola che cade. traiettorie ben precise, la morte del passant è la conseg non casuale dell’evento)\n2) ignoranza dei parametri di una determinata azione (lancio del dado: conoscendo la forza e l’angolo di lancio, i materiali del dado e del tavolo, con relativo coeffic di attrito, le condiz del vento, la posiz finale sarebbe perfettam predicibile!\n3) fenomeno senza spiegazione, finalità, causa: accidente. (libro di Georges Salet, “Caso e Certezza” descrive le regole che guidano i fenomeni aleatori e il calcolo delle probabilità).\n\n4 criteri consentono di eliminare il caso in quanto accidente.\n\nSELEZIONE NATURALE\nCon Darwin ma anche con Gould, Dawkins, il caso assume una funzione creatrice. Tuttavia la selezione naturale, in caso di cambiamenti importanti dei caratteri di una specie, non può entrare in gioco prima della riproduzione, ma dopo, sul nuovo individuo, che può conservarlo o eliminarlo, a seconda delle condizioni dell’ambiente in cui si trova .\nDi fronte a organi/smi così complessi e alle soluzioni tecniche adottate, non si può fare bricolage! Un aereo non volerebbe mai con solo bricolage.\n\nQuindi la selezione naturale c’è! ma non può creare e non spiega la varietà immensa di forme viventi.\n\nL’ancestromania\nVero punto debole della biogenesi spontanea.\nLunga serie di pretesi progenitori dell’uomo, finchè non si è scoperto nel 76 che la discordanza fra scimpanzè e uomo risale a 6 milioni di anni fa, non prima. Esempio: la serie degli equidi (da Hiracoterium a Equus in 45MLN anni attraverso 9 generi diversi), proposta da Simpson nel 1950 (Ritmi e modalità dell’evoluzione). Lui stesso, evoluzionista convinto, fu preso dal dubbio, perchè il processo fu molto + rapido di quanto fosse spiegabile con le mutazioni. Ci deve essere stato qualche altro fattore (lui dice che è la selez naturale). Troppe mutazioni necessarie.\n
  112. Le fluttuazioni teoriche per spiegare i salti di specie fra strati: macroevoluzioni, teoria sintetica (1947, congresso di Princeton), puntualismo (Gould, Elredge), nicchie ecologiche e adattamento (Dobzhansky), ... ammissione di alternanza fra macro e micro evoluzione.\n\nCASO:\ncosa è il caso?\n1) incontro di 2 serie fortemente determinate, ma indipendenti (passante che muore per una tegola che cade. traiettorie ben precise, la morte del passant è la conseg non casuale dell’evento)\n2) ignoranza dei parametri di una determinata azione (lancio del dado: conoscendo la forza e l’angolo di lancio, i materiali del dado e del tavolo, con relativo coeffic di attrito, le condiz del vento, la posiz finale sarebbe perfettam predicibile!\n3) fenomeno senza spiegazione, finalità, causa: accidente. (libro di Georges Salet, “Caso e Certezza” descrive le regole che guidano i fenomeni aleatori e il calcolo delle probabilità).\n\n4 criteri consentono di eliminare il caso in quanto accidente.\n\nSELEZIONE NATURALE\nCon Darwin ma anche con Gould, Dawkins, il caso assume una funzione creatrice. Tuttavia la selezione naturale, in caso di cambiamenti importanti dei caratteri di una specie, non può entrare in gioco prima della riproduzione, ma dopo, sul nuovo individuo, che può conservarlo o eliminarlo, a seconda delle condizioni dell’ambiente in cui si trova .\nDi fronte a organi/smi così complessi e alle soluzioni tecniche adottate, non si può fare bricolage! Un aereo non volerebbe mai con solo bricolage.\n\nQuindi la selezione naturale c’è! ma non può creare e non spiega la varietà immensa di forme viventi.\n\nL’ancestromania\nVero punto debole della biogenesi spontanea.\nLunga serie di pretesi progenitori dell’uomo, finchè non si è scoperto nel 76 che la discordanza fra scimpanzè e uomo risale a 6 milioni di anni fa, non prima. Esempio: la serie degli equidi (da Hiracoterium a Equus in 45MLN anni attraverso 9 generi diversi), proposta da Simpson nel 1950 (Ritmi e modalità dell’evoluzione). Lui stesso, evoluzionista convinto, fu preso dal dubbio, perchè il processo fu molto + rapido di quanto fosse spiegabile con le mutazioni. Ci deve essere stato qualche altro fattore (lui dice che è la selez naturale). Troppe mutazioni necessarie.\n
  113. \n
  114. ERRORE MUTAZIONALE p 301:\nla mutazione fu scoperta nel XX secolo! Scopriorono subito che c’è una ottima conservazione delle freq genetiche di generaz in generaz. Abbiamo visto che i viventi sono macchanie complicatissime, che hanno bisogno per funzionare di un programma ben scritto, a partire dallo spermatozoo e dal’ovulo. Quindi mutazioni ok per la variabilità intra-specie, non per i salti evolutivi! Infatti tutta la meccanica biochimica della riproduzione è concepita per essere “ad alta fedeltà” (Rodman e Wagner, 1988). La proporzione degli errori è una su 10MLD! Infatti il tasso di errore nella replicazione del DNA con enzimi (DNA polimerasi) è di 1 nucleotide non complementare su 100.000. C’è un secondo enzima (esonucleasi) che scorre il DNA correggendo solo gli errori conclamati!!\nQuesti meccanismi di controllo qualità sono apparsi nei batteri 3MLD anni fa!!! \n\nNOZIONE DI PROGRAMMA\nSi cercano gli indizi di “programmi comuni” fra i viventi. Si sono scoperti i geni omeobox (geni Hox), geni pre-paleozoici (!): si trovano in tutte le specie! Edward Lewis, Nobel nel 94, ha lavorato sul complesso bitorax della drosophila. Sono complessi che codificano per specifici tessuti o parti del corpo (torace, per es), e funzionano inter-specie!! \n\n\nCOSTRUTTORE INVISIBILE\n“Il suo silenzio è la garanzia della nostra libertà di uomini “mentipolanti”. Dove sarebbe la nostra libertà se potessimo liberamente dialogare con lui? Poter negare che egli esiste fa parte di questo spazio di libertà che, senza dubbio, dovrebbe permettere al programmista di affrontare la ribalta e forse di terminare l’ultimo atto del teatro della vita appendendo il suo vestito di uomo nel guardaroba della morte ed attendendo con entusiasmo, ma freddamente, il seguito” p 311.\n\nCONCLUSONE: il programmismo include i concetti evolutivi! Solo 1 Esclusione: initelligenza degli errori aleatori per spiegare l’alta tecnologia perfettamente riuscita del vivente\n
  115. ERRORE MUTAZIONALE p 301:\nla mutazione fu scoperta nel XX secolo! Scopriorono subito che c’è una ottima conservazione delle freq genetiche di generaz in generaz. Abbiamo visto che i viventi sono macchanie complicatissime, che hanno bisogno per funzionare di un programma ben scritto, a partire dallo spermatozoo e dal’ovulo. Quindi mutazioni ok per la variabilità intra-specie, non per i salti evolutivi! Infatti tutta la meccanica biochimica della riproduzione è concepita per essere “ad alta fedeltà” (Rodman e Wagner, 1988). La proporzione degli errori è una su 10MLD! Infatti il tasso di errore nella replicazione del DNA con enzimi (DNA polimerasi) è di 1 nucleotide non complementare su 100.000. C’è un secondo enzima (esonucleasi) che scorre il DNA correggendo solo gli errori conclamati!!\nQuesti meccanismi di controllo qualità sono apparsi nei batteri 3MLD anni fa!!! \n\nNOZIONE DI PROGRAMMA\nSi cercano gli indizi di “programmi comuni” fra i viventi. Si sono scoperti i geni omeobox (geni Hox), geni pre-paleozoici (!): si trovano in tutte le specie! Edward Lewis, Nobel nel 94, ha lavorato sul complesso bitorax della drosophila. Sono complessi che codificano per specifici tessuti o parti del corpo (torace, per es), e funzionano inter-specie!! \n\n\nCOSTRUTTORE INVISIBILE\n“Il suo silenzio è la garanzia della nostra libertà di uomini “mentipolanti”. Dove sarebbe la nostra libertà se potessimo liberamente dialogare con lui? Poter negare che egli esiste fa parte di questo spazio di libertà che, senza dubbio, dovrebbe permettere al programmista di affrontare la ribalta e forse di terminare l’ultimo atto del teatro della vita appendendo il suo vestito di uomo nel guardaroba della morte ed attendendo con entusiasmo, ma freddamente, il seguito” p 311.\n\nCONCLUSONE: il programmismo include i concetti evolutivi! Solo 1 Esclusione: initelligenza degli errori aleatori per spiegare l’alta tecnologia perfettamente riuscita del vivente\n
  116. ERRORE MUTAZIONALE p 301:\nla mutazione fu scoperta nel XX secolo! Scopriorono subito che c’è una ottima conservazione delle freq genetiche di generaz in generaz. Abbiamo visto che i viventi sono macchanie complicatissime, che hanno bisogno per funzionare di un programma ben scritto, a partire dallo spermatozoo e dal’ovulo. Quindi mutazioni ok per la variabilità intra-specie, non per i salti evolutivi! Infatti tutta la meccanica biochimica della riproduzione è concepita per essere “ad alta fedeltà” (Rodman e Wagner, 1988). La proporzione degli errori è una su 10MLD! Infatti il tasso di errore nella replicazione del DNA con enzimi (DNA polimerasi) è di 1 nucleotide non complementare su 100.000. C’è un secondo enzima (esonucleasi) che scorre il DNA correggendo solo gli errori conclamati!!\nQuesti meccanismi di controllo qualità sono apparsi nei batteri 3MLD anni fa!!! \n\nNOZIONE DI PROGRAMMA\nSi cercano gli indizi di “programmi comuni” fra i viventi. Si sono scoperti i geni omeobox (geni Hox), geni pre-paleozoici (!): si trovano in tutte le specie! Edward Lewis, Nobel nel 94, ha lavorato sul complesso bitorax della drosophila. Sono complessi che codificano per specifici tessuti o parti del corpo (torace, per es), e funzionano inter-specie!! \n\n\nCOSTRUTTORE INVISIBILE\n“Il suo silenzio è la garanzia della nostra libertà di uomini “mentipolanti”. Dove sarebbe la nostra libertà se potessimo liberamente dialogare con lui? Poter negare che egli esiste fa parte di questo spazio di libertà che, senza dubbio, dovrebbe permettere al programmista di affrontare la ribalta e forse di terminare l’ultimo atto del teatro della vita appendendo il suo vestito di uomo nel guardaroba della morte ed attendendo con entusiasmo, ma freddamente, il seguito” p 311.\n\nCONCLUSONE: il programmismo include i concetti evolutivi! Solo 1 Esclusione: initelligenza degli errori aleatori per spiegare l’alta tecnologia perfettamente riuscita del vivente\n
  117. ERRORE MUTAZIONALE p 301:\nla mutazione fu scoperta nel XX secolo! Scopriorono subito che c’è una ottima conservazione delle freq genetiche di generaz in generaz. Abbiamo visto che i viventi sono macchanie complicatissime, che hanno bisogno per funzionare di un programma ben scritto, a partire dallo spermatozoo e dal’ovulo. Quindi mutazioni ok per la variabilità intra-specie, non per i salti evolutivi! Infatti tutta la meccanica biochimica della riproduzione è concepita per essere “ad alta fedeltà” (Rodman e Wagner, 1988). La proporzione degli errori è una su 10MLD! Infatti il tasso di errore nella replicazione del DNA con enzimi (DNA polimerasi) è di 1 nucleotide non complementare su 100.000. C’è un secondo enzima (esonucleasi) che scorre il DNA correggendo solo gli errori conclamati!!\nQuesti meccanismi di controllo qualità sono apparsi nei batteri 3MLD anni fa!!! \n\nNOZIONE DI PROGRAMMA\nSi cercano gli indizi di “programmi comuni” fra i viventi. Si sono scoperti i geni omeobox (geni Hox), geni pre-paleozoici (!): si trovano in tutte le specie! Edward Lewis, Nobel nel 94, ha lavorato sul complesso bitorax della drosophila. Sono complessi che codificano per specifici tessuti o parti del corpo (torace, per es), e funzionano inter-specie!! \n\n\nCOSTRUTTORE INVISIBILE\n“Il suo silenzio è la garanzia della nostra libertà di uomini “mentipolanti”. Dove sarebbe la nostra libertà se potessimo liberamente dialogare con lui? Poter negare che egli esiste fa parte di questo spazio di libertà che, senza dubbio, dovrebbe permettere al programmista di affrontare la ribalta e forse di terminare l’ultimo atto del teatro della vita appendendo il suo vestito di uomo nel guardaroba della morte ed attendendo con entusiasmo, ma freddamente, il seguito” p 311.\n\nCONCLUSONE: il programmismo include i concetti evolutivi! Solo 1 Esclusione: initelligenza degli errori aleatori per spiegare l’alta tecnologia perfettamente riuscita del vivente\n
  118. ERRORE MUTAZIONALE p 301:\nla mutazione fu scoperta nel XX secolo! Scopriorono subito che c’è una ottima conservazione delle freq genetiche di generaz in generaz. Abbiamo visto che i viventi sono macchanie complicatissime, che hanno bisogno per funzionare di un programma ben scritto, a partire dallo spermatozoo e dal’ovulo. Quindi mutazioni ok per la variabilità intra-specie, non per i salti evolutivi! Infatti tutta la meccanica biochimica della riproduzione è concepita per essere “ad alta fedeltà” (Rodman e Wagner, 1988). La proporzione degli errori è una su 10MLD! Infatti il tasso di errore nella replicazione del DNA con enzimi (DNA polimerasi) è di 1 nucleotide non complementare su 100.000. C’è un secondo enzima (esonucleasi) che scorre il DNA correggendo solo gli errori conclamati!!\nQuesti meccanismi di controllo qualità sono apparsi nei batteri 3MLD anni fa!!! \n\nNOZIONE DI PROGRAMMA\nSi cercano gli indizi di “programmi comuni” fra i viventi. Si sono scoperti i geni omeobox (geni Hox), geni pre-paleozoici (!): si trovano in tutte le specie! Edward Lewis, Nobel nel 94, ha lavorato sul complesso bitorax della drosophila. Sono complessi che codificano per specifici tessuti o parti del corpo (torace, per es), e funzionano inter-specie!! \n\n\nCOSTRUTTORE INVISIBILE\n“Il suo silenzio è la garanzia della nostra libertà di uomini “mentipolanti”. Dove sarebbe la nostra libertà se potessimo liberamente dialogare con lui? Poter negare che egli esiste fa parte di questo spazio di libertà che, senza dubbio, dovrebbe permettere al programmista di affrontare la ribalta e forse di terminare l’ultimo atto del teatro della vita appendendo il suo vestito di uomo nel guardaroba della morte ed attendendo con entusiasmo, ma freddamente, il seguito” p 311.\n\nCONCLUSONE: il programmismo include i concetti evolutivi! Solo 1 Esclusione: initelligenza degli errori aleatori per spiegare l’alta tecnologia perfettamente riuscita del vivente\n
  119. ERRORE MUTAZIONALE p 301:\nla mutazione fu scoperta nel XX secolo! Scopriorono subito che c’è una ottima conservazione delle freq genetiche di generaz in generaz. Abbiamo visto che i viventi sono macchanie complicatissime, che hanno bisogno per funzionare di un programma ben scritto, a partire dallo spermatozoo e dal’ovulo. Quindi mutazioni ok per la variabilità intra-specie, non per i salti evolutivi! Infatti tutta la meccanica biochimica della riproduzione è concepita per essere “ad alta fedeltà” (Rodman e Wagner, 1988). La proporzione degli errori è una su 10MLD! Infatti il tasso di errore nella replicazione del DNA con enzimi (DNA polimerasi) è di 1 nucleotide non complementare su 100.000. C’è un secondo enzima (esonucleasi) che scorre il DNA correggendo solo gli errori conclamati!!\nQuesti meccanismi di controllo qualità sono apparsi nei batteri 3MLD anni fa!!! \n\nNOZIONE DI PROGRAMMA\nSi cercano gli indizi di “programmi comuni” fra i viventi. Si sono scoperti i geni omeobox (geni Hox), geni pre-paleozoici (!): si trovano in tutte le specie! Edward Lewis, Nobel nel 94, ha lavorato sul complesso bitorax della drosophila. Sono complessi che codificano per specifici tessuti o parti del corpo (torace, per es), e funzionano inter-specie!! \n\n\nCOSTRUTTORE INVISIBILE\n“Il suo silenzio è la garanzia della nostra libertà di uomini “mentipolanti”. Dove sarebbe la nostra libertà se potessimo liberamente dialogare con lui? Poter negare che egli esiste fa parte di questo spazio di libertà che, senza dubbio, dovrebbe permettere al programmista di affrontare la ribalta e forse di terminare l’ultimo atto del teatro della vita appendendo il suo vestito di uomo nel guardaroba della morte ed attendendo con entusiasmo, ma freddamente, il seguito” p 311.\n\nCONCLUSONE: il programmismo include i concetti evolutivi! Solo 1 Esclusione: initelligenza degli errori aleatori per spiegare l’alta tecnologia perfettamente riuscita del vivente\n
  120. ERRORE MUTAZIONALE p 301:\nla mutazione fu scoperta nel XX secolo! Scopriorono subito che c’è una ottima conservazione delle freq genetiche di generaz in generaz. Abbiamo visto che i viventi sono macchanie complicatissime, che hanno bisogno per funzionare di un programma ben scritto, a partire dallo spermatozoo e dal’ovulo. Quindi mutazioni ok per la variabilità intra-specie, non per i salti evolutivi! Infatti tutta la meccanica biochimica della riproduzione è concepita per essere “ad alta fedeltà” (Rodman e Wagner, 1988). La proporzione degli errori è una su 10MLD! Infatti il tasso di errore nella replicazione del DNA con enzimi (DNA polimerasi) è di 1 nucleotide non complementare su 100.000. C’è un secondo enzima (esonucleasi) che scorre il DNA correggendo solo gli errori conclamati!!\nQuesti meccanismi di controllo qualità sono apparsi nei batteri 3MLD anni fa!!! \n\nNOZIONE DI PROGRAMMA\nSi cercano gli indizi di “programmi comuni” fra i viventi. Si sono scoperti i geni omeobox (geni Hox), geni pre-paleozoici (!): si trovano in tutte le specie! Edward Lewis, Nobel nel 94, ha lavorato sul complesso bitorax della drosophila. Sono complessi che codificano per specifici tessuti o parti del corpo (torace, per es), e funzionano inter-specie!! \n\n\nCOSTRUTTORE INVISIBILE\n“Il suo silenzio è la garanzia della nostra libertà di uomini “mentipolanti”. Dove sarebbe la nostra libertà se potessimo liberamente dialogare con lui? Poter negare che egli esiste fa parte di questo spazio di libertà che, senza dubbio, dovrebbe permettere al programmista di affrontare la ribalta e forse di terminare l’ultimo atto del teatro della vita appendendo il suo vestito di uomo nel guardaroba della morte ed attendendo con entusiasmo, ma freddamente, il seguito” p 311.\n\nCONCLUSONE: il programmismo include i concetti evolutivi! Solo 1 Esclusione: initelligenza degli errori aleatori per spiegare l’alta tecnologia perfettamente riuscita del vivente\n
  121. Forte battaglia interiore fra 2 tensioni: voglia di lasciar perdere, di andare all’estero, di fuggire lasciando il Paese al suo destino... dall’altra parte torna una pagina del Vangelo... quella sui Talenti, che sbatte in faccia ad ognuno di noi quello che Dio si aspetta da noi. C’è poi la consapevolezza che un popolo povero fa il gioco del potere.\n\nQual è la nostra risposta? Vogliamo far risorgere questo Paese?\n\nOgnuno di noi, questa sera, dovrebbe secondo me chiedersi: cosa posso fare io oggi, non domani, nel mio piccolo, per migliorare le cose? Le possibilità sono molte: volontariato, attività politica, educazione ai giovani, cooperazione internazionale, ...\n\nLa mia risposta: educazione, per ora a livello di quadro: tornare a quella direttamente con i ragazzi rappresenta il mio prossimo obiettivo.\n\nLa politica? Un grande sogno, ma la consapevolezza che non potrei fare molto, è troppo compromessa, ma non voglio che sia visto come un arrendersi... non abbandono l’idea, ma so che il linguaggio dello scienziato, il suo modo di ragionare, non mi aiuterebbero per nulla.\n\nMa torniamo alla figura dello scienziato, ora considerando quello che sente di avere radici in Cristo... che vuol dire?\n
  122. Forte battaglia interiore fra 2 tensioni: voglia di lasciar perdere, di andare all’estero, di fuggire lasciando il Paese al suo destino... dall’altra parte torna una pagina del Vangelo... quella sui Talenti, che sbatte in faccia ad ognuno di noi quello che Dio si aspetta da noi. C’è poi la consapevolezza che un popolo povero fa il gioco del potere.\n\nQual è la nostra risposta? Vogliamo far risorgere questo Paese?\n\nOgnuno di noi, questa sera, dovrebbe secondo me chiedersi: cosa posso fare io oggi, non domani, nel mio piccolo, per migliorare le cose? Le possibilità sono molte: volontariato, attività politica, educazione ai giovani, cooperazione internazionale, ...\n\nLa mia risposta: educazione, per ora a livello di quadro: tornare a quella direttamente con i ragazzi rappresenta il mio prossimo obiettivo.\n\nLa politica? Un grande sogno, ma la consapevolezza che non potrei fare molto, è troppo compromessa, ma non voglio che sia visto come un arrendersi... non abbandono l’idea, ma so che il linguaggio dello scienziato, il suo modo di ragionare, non mi aiuterebbero per nulla.\n\nMa torniamo alla figura dello scienziato, ora considerando quello che sente di avere radici in Cristo... che vuol dire?\n
  123. Forte battaglia interiore fra 2 tensioni: voglia di lasciar perdere, di andare all’estero, di fuggire lasciando il Paese al suo destino... dall’altra parte torna una pagina del Vangelo... quella sui Talenti, che sbatte in faccia ad ognuno di noi quello che Dio si aspetta da noi. C’è poi la consapevolezza che un popolo povero fa il gioco del potere.\n\nQual è la nostra risposta? Vogliamo far risorgere questo Paese?\n\nOgnuno di noi, questa sera, dovrebbe secondo me chiedersi: cosa posso fare io oggi, non domani, nel mio piccolo, per migliorare le cose? Le possibilità sono molte: volontariato, attività politica, educazione ai giovani, cooperazione internazionale, ...\n\nLa mia risposta: educazione, per ora a livello di quadro: tornare a quella direttamente con i ragazzi rappresenta il mio prossimo obiettivo.\n\nLa politica? Un grande sogno, ma la consapevolezza che non potrei fare molto, è troppo compromessa, ma non voglio che sia visto come un arrendersi... non abbandono l’idea, ma so che il linguaggio dello scienziato, il suo modo di ragionare, non mi aiuterebbero per nulla.\n\nMa torniamo alla figura dello scienziato, ora considerando quello che sente di avere radici in Cristo... che vuol dire?\n
  124. questi sono alcuni passi del Vangelo che mi toccano particolarmente: \n1) Talenti, ne abbiamo parlato\n2) Gesù nel Tempio: esempio di pensiero lineare, parlata diretta, visione delle cose al di là \n3) Allergia per le apparenze, per le “tradizioni” non motivate, per la propaganda: sguardo critico, sempre, chiedersi il perchè delle cose e se sono giuste o no, al di là di quello che viene decantato o gridato.\n
  125. Quali conseguenze porta allo scienziato l’essere radicato in Cristo?\nAlcune interne, e sono una marcia in più, come abbiamo visto, altre sono esterne, e possono apparire come una marcia indietro:\n1) Mi spiace dirlo e amputare speranze dei giovani, ma abbiamo visto che lo scienziato non può usare giri di parole, e lo devo dire. La mia esperienza (quindi limitata) in Univ, e ne ho girate diverse sia in Italia che all’estero, mi ha portato alla conclusione che un cristiano in univ non fa molta carriera: l’uso del lavoro di altri ai propri fini, la piaggeria, la pazienza paziente... non sono atteggiamenti del Cristiano. La tua canoa è guidata da altri, e la bravura non è un remo suficiente, almeno in Italia (non voglio dire che io ero bravo ecc ecc, ma ho visto troppe persone geniali buttate fuori perchè non erano allineate, o proprio perchè erano geniali, quindi una potenziale minaccia).\n\nIo ho fatto la mia scelta: quella di ostinarmi a guidare da me la mia canoa, quella di continuare ad esprimere la creatività e l’impegno al di fuori di una gabbia che non cresce insieme alla creatura che c’è dentro (immaginate un uccellino in una gabbia... da piccolo sembra bellissima, grande, poi lui cresce, e la gabbia rimane quella, rigida, piccola, soffocante: se vuole vivere deve spalancare la porta e uscire) \n\n2) anche nel mondo del lavoro se stai fedele a valori ed etica, hai dei muri ad un certo punto (FIAT GRADE...)\n \n
  126. La mia scelta è stata sofferta, ha avuto un percorso lungo, ma è chiara.\n\nOra continuiamo a lavorare sui sistemi di percezione artificiale. L’amore per l’uomo è rimasto, e porta, nei nostri progetti, all’ispirazione a sistemi meravigliosi, pensati da Dio stesso, e alla volontà di replicarli nella tecnologia, sperando che questa possa essere messa veramente al servizio dell’uomo.\n\nChiaramente non tutte le nostre attività possono essere di questo tipo, perchè dobbiamo portare a casa lo stipendio tutti i mesi, ma nei progetti di ricerca seguiamo questa linea. \n
  127. La mia scelta è stata sofferta, ha avuto un percorso lungo, ma è chiara.\n\nOra continuiamo a lavorare sui sistemi di percezione artificiale. L’amore per l’uomo è rimasto, e porta, nei nostri progetti, all’ispirazione a sistemi meravigliosi, pensati da Dio stesso, e alla volontà di replicarli nella tecnologia, sperando che questa possa essere messa veramente al servizio dell’uomo.\n\nChiaramente non tutte le nostre attività possono essere di questo tipo, perchè dobbiamo portare a casa lo stipendio tutti i mesi, ma nei progetti di ricerca seguiamo questa linea. \n
  128. La mia scelta è stata sofferta, ha avuto un percorso lungo, ma è chiara.\n\nOra continuiamo a lavorare sui sistemi di percezione artificiale. L’amore per l’uomo è rimasto, e porta, nei nostri progetti, all’ispirazione a sistemi meravigliosi, pensati da Dio stesso, e alla volontà di replicarli nella tecnologia, sperando che questa possa essere messa veramente al servizio dell’uomo.\n\nChiaramente non tutte le nostre attività possono essere di questo tipo, perchè dobbiamo portare a casa lo stipendio tutti i mesi, ma nei progetti di ricerca seguiamo questa linea. \n
  129. La mia scelta è stata sofferta, ha avuto un percorso lungo, ma è chiara.\n\nOra continuiamo a lavorare sui sistemi di percezione artificiale. L’amore per l’uomo è rimasto, e porta, nei nostri progetti, all’ispirazione a sistemi meravigliosi, pensati da Dio stesso, e alla volontà di replicarli nella tecnologia, sperando che questa possa essere messa veramente al servizio dell’uomo.\n\nChiaramente non tutte le nostre attività possono essere di questo tipo, perchè dobbiamo portare a casa lo stipendio tutti i mesi, ma nei progetti di ricerca seguiamo questa linea. \n
  130. La mia scelta è stata sofferta, ha avuto un percorso lungo, ma è chiara.\n\nOra continuiamo a lavorare sui sistemi di percezione artificiale. L’amore per l’uomo è rimasto, e porta, nei nostri progetti, all’ispirazione a sistemi meravigliosi, pensati da Dio stesso, e alla volontà di replicarli nella tecnologia, sperando che questa possa essere messa veramente al servizio dell’uomo.\n\nChiaramente non tutte le nostre attività possono essere di questo tipo, perchè dobbiamo portare a casa lo stipendio tutti i mesi, ma nei progetti di ricerca seguiamo questa linea. \n
  131. La mia scelta è stata sofferta, ha avuto un percorso lungo, ma è chiara.\n\nOra continuiamo a lavorare sui sistemi di percezione artificiale. L’amore per l’uomo è rimasto, e porta, nei nostri progetti, all’ispirazione a sistemi meravigliosi, pensati da Dio stesso, e alla volontà di replicarli nella tecnologia, sperando che questa possa essere messa veramente al servizio dell’uomo.\n\nChiaramente non tutte le nostre attività possono essere di questo tipo, perchè dobbiamo portare a casa lo stipendio tutti i mesi, ma nei progetti di ricerca seguiamo questa linea. \n
  132. La mia scelta è stata sofferta, ha avuto un percorso lungo, ma è chiara.\n\nOra continuiamo a lavorare sui sistemi di percezione artificiale. L’amore per l’uomo è rimasto, e porta, nei nostri progetti, all’ispirazione a sistemi meravigliosi, pensati da Dio stesso, e alla volontà di replicarli nella tecnologia, sperando che questa possa essere messa veramente al servizio dell’uomo.\n\nChiaramente non tutte le nostre attività possono essere di questo tipo, perchè dobbiamo portare a casa lo stipendio tutti i mesi, ma nei progetti di ricerca seguiamo questa linea. \n
  133. La mia scelta è stata sofferta, ha avuto un percorso lungo, ma è chiara.\n\nOra continuiamo a lavorare sui sistemi di percezione artificiale. L’amore per l’uomo è rimasto, e porta, nei nostri progetti, all’ispirazione a sistemi meravigliosi, pensati da Dio stesso, e alla volontà di replicarli nella tecnologia, sperando che questa possa essere messa veramente al servizio dell’uomo.\n\nChiaramente non tutte le nostre attività possono essere di questo tipo, perchè dobbiamo portare a casa lo stipendio tutti i mesi, ma nei progetti di ricerca seguiamo questa linea. \n
  134. La mia scelta è stata sofferta, ha avuto un percorso lungo, ma è chiara.\n\nOra continuiamo a lavorare sui sistemi di percezione artificiale. L’amore per l’uomo è rimasto, e porta, nei nostri progetti, all’ispirazione a sistemi meravigliosi, pensati da Dio stesso, e alla volontà di replicarli nella tecnologia, sperando che questa possa essere messa veramente al servizio dell’uomo.\n\nChiaramente non tutte le nostre attività possono essere di questo tipo, perchè dobbiamo portare a casa lo stipendio tutti i mesi, ma nei progetti di ricerca seguiamo questa linea. \n
  135. La mia scelta è stata sofferta, ha avuto un percorso lungo, ma è chiara.\n\nOra continuiamo a lavorare sui sistemi di percezione artificiale. L’amore per l’uomo è rimasto, e porta, nei nostri progetti, all’ispirazione a sistemi meravigliosi, pensati da Dio stesso, e alla volontà di replicarli nella tecnologia, sperando che questa possa essere messa veramente al servizio dell’uomo.\n\nChiaramente non tutte le nostre attività possono essere di questo tipo, perchè dobbiamo portare a casa lo stipendio tutti i mesi, ma nei progetti di ricerca seguiamo questa linea. \n
  136. La mia scelta è stata sofferta, ha avuto un percorso lungo, ma è chiara.\n\nOra continuiamo a lavorare sui sistemi di percezione artificiale. L’amore per l’uomo è rimasto, e porta, nei nostri progetti, all’ispirazione a sistemi meravigliosi, pensati da Dio stesso, e alla volontà di replicarli nella tecnologia, sperando che questa possa essere messa veramente al servizio dell’uomo.\n\nChiaramente non tutte le nostre attività possono essere di questo tipo, perchè dobbiamo portare a casa lo stipendio tutti i mesi, ma nei progetti di ricerca seguiamo questa linea. \n
  137. La mia scelta è stata sofferta, ha avuto un percorso lungo, ma è chiara.\n\nOra continuiamo a lavorare sui sistemi di percezione artificiale. L’amore per l’uomo è rimasto, e porta, nei nostri progetti, all’ispirazione a sistemi meravigliosi, pensati da Dio stesso, e alla volontà di replicarli nella tecnologia, sperando che questa possa essere messa veramente al servizio dell’uomo.\n\nChiaramente non tutte le nostre attività possono essere di questo tipo, perchè dobbiamo portare a casa lo stipendio tutti i mesi, ma nei progetti di ricerca seguiamo questa linea. \n
  138. La mia scelta è stata sofferta, ha avuto un percorso lungo, ma è chiara.\n\nOra continuiamo a lavorare sui sistemi di percezione artificiale. L’amore per l’uomo è rimasto, e porta, nei nostri progetti, all’ispirazione a sistemi meravigliosi, pensati da Dio stesso, e alla volontà di replicarli nella tecnologia, sperando che questa possa essere messa veramente al servizio dell’uomo.\n\nChiaramente non tutte le nostre attività possono essere di questo tipo, perchè dobbiamo portare a casa lo stipendio tutti i mesi, ma nei progetti di ricerca seguiamo questa linea. \n
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  140. La vita è movimento. In tutti i sistemi naturali, equilibrio = morte!! Anche noi, quindi, non possiamo stare fermi, NON NE ABBIAMO IL DIRITTO (Pensiamo a quante cose ha fatto Gesù in 3 anni di vita pubblica!!!).\nQuindi iniziamo a scavare, a fare, e INTANTO chiediamoci se siamo nella direz giusta: se ce lo chiediamo abbastanza spesso possiamo rimettere la vanga nel solco corretto.\n\nfamoso professore che diceva di aver fatto una splendida carriera internazionale facendo una cosa sola: il punto della strada una volta la settimana.\n\nPoi il discorso di Steve Jobs a Stanford: unire i puntini (che puoi fare solo dopo che nei hai collezionati un po’), stay hungry, stay foolish.\n
  141. Per lo scienziato rischia di essere molto difficile... il mio direttore spirituale era solito rispondermi, quando gli manifestavo le mie difficoltà a trovare nella preghiera le risposte alle mie domande sulla fede, che era normale... SEI UN INGEGNERE, mi diceva... come per dirmi: devi incasellare tutto, ma non è così, cerchi di arrivare con la ragione dove questa non può arrivare... \n\nper lo scienziato la preghiera rischia di essere un ostacolo + grande che per altri\n\ntanto per dirvi che le radici in Cristo non sono sufficienti da sole, serve un lavoro continuo di irrigazione, potatura, esposizione al sole, concimatura... \n\nCosa chiede lo scienziato?\n\nutilizzando i talenti, fare qualcosa che sopravviva a noi stessi, che il Signore lasci il tempo per chè le nostre attività possano servire a migliorare la vita degli ultimi\n
  142. Per lo scienziato rischia di essere molto difficile... il mio direttore spirituale era solito rispondermi, quando gli manifestavo le mie difficoltà a trovare nella preghiera le risposte alle mie domande sulla fede, che era normale... SEI UN INGEGNERE, mi diceva... come per dirmi: devi incasellare tutto, ma non è così, cerchi di arrivare con la ragione dove questa non può arrivare... \n\nper lo scienziato la preghiera rischia di essere un ostacolo + grande che per altri\n\ntanto per dirvi che le radici in Cristo non sono sufficienti da sole, serve un lavoro continuo di irrigazione, potatura, esposizione al sole, concimatura... \n\nCosa chiede lo scienziato?\n\nutilizzando i talenti, fare qualcosa che sopravviva a noi stessi, che il Signore lasci il tempo per chè le nostre attività possano servire a migliorare la vita degli ultimi\n
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