Architectural Project : Prar0026 Architects : Adjaye Associates Designation : Rivington Place; London, United Kingdom.

1. Progetti
Adjaye Associates
128 Rivington Place
Projects
text by Fabio Cutroni
Località Location Rivington Street, London, United Kingdom
Progettisti Architects Adjaye Associates
Committente Client Sense of place Autograph ABP and (Iniva) Institute of International Visual Arts
Finanziamenti Supporters Arts Council England, Barclays Bank plc, London Development Agency,
City Fringe Partnership, European Regional Development Fund, Hackney Council,
Bridge House Trust, Clifford Chance
Project Manager Project manager Bucknall Austin, Geoff Mayling, John Burgess
Ingegneria impiantistica Michael Popper Associates
Service engineer
Controllo computi Bucknall Austin
Planning and quantity supervisor
Ingegneria strutture Techniker
Structural engineer
Consulente accessibilità Earnscliffe Davies Associates
Access consultant
Consulente facciate Conell Mott MacDonald
Façade consultant
Consulente acustica Hann Tucker
Acoustic consultant
Impresa edile Contractor Blenheim House Construction
Progetto Project time 2003 – 2007
Superficie complessiva Total floor area 1445m2
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2. Ed Reeve
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3. Progetti Rivington Place “La mia architettura si basa su una concreta un blocco compatto che impone la sua presenza 1
L’atrio a tripla altezza
comprensione del contesto londinese. I miei pro- attraverso l’enigmatica trama a scacchiera esi- è illuminato attraverso
getti sono molto diretti ed esprimono estrema bita dalle coriacee facciate principali. L’edificio, bucature vetrate e pannelli
chiarezza, sono un’interpretazione di Londra”. inaugurato nell’ottobre del 2007, ospita le sedi luminosi
David Adjaye, giovane progettista emergente – di amministrative dell’Institute of International 2
Pianta del piano terra:
origine africana, ma inglese d’adozione – sem- Visual Art e dell’Autograph ABP (Association of 1. caffetteria; 2. atrio;
bra aver assimilato la lezione appresa negli studi Black Photographers), due organizzazioni che 3. galleria espositiva
di Chipperfield e Souto de Moura. Una lezione da circa vent’anni si interessano al lavoro di 3
di rigore, semplicità, misura. Tuttavia, la sua artisti provenienti da ambiti culturali differenti, Pianta del primo piano:
4. spazio didattico;
spiccata sensibilità artistica, coltivata attraver- promuovendo lo sviluppo e la diffusione di spe- 5. uffici; 6. servizi
so gli studi al Royal College of Art e, in seguito, rimentazioni nel campo delle arti visive. 4
attraverso le amicizie e le collaborazioni con Il massiccio volume prismatico marca l’ango- Pianta del secondo piano:
artisti quali Henna Nadeem, Olafur Eliasson e lo tra Rivington Street, su cui si allinea il fronte 7. auditorium; 8. biblioteca
5
Chris Ofili, lo induce a considerare l’architettura sud – largo poco più di 11 metri – e Rivington L’edificio visto da Rivington
come opera d’arte concettuale, capace di espri- Place, un’angusta strada chiusa lungo la qua- Street. In primo piano la
mere un’idea e, nello stesso tempo, di suscitare le si dispiega l’imponente fronte est – lungo 35 vetrata a doppia altezza
un’emozione, di stimolare una reazione in chi la metri – su cui si apre l’atrio d’ingresso, appena della galleria espositiva
principale
osserva, di influenzare il comportamento di chi segnalato da un pannello metallico ruotante a
la vive. Così, anche nel caso di Rivington Place – bandiera. Le due facciate principali – essendo
uno dei suoi primi incarichi pubblici – l’impatto quella ad ovest cieca e quella a nord, verso un
emotivo dell’immagine prevale sulla possibilità piccolo parcheggio di servizio, semplicemente
di una lettura immediata. intonacata – sono caratterizzate dall’ambigua
Un lotto rettangolare dalle proporzioni allunga- tessitura geometrica di un reticolo a maglie ret-
te; incastrato, quasi soffocato tra le fitte maglie tangolari che ne traccia il pattern superficiale;
del tessuto urbano di Shoreditch – quartiere pe- questo reticolo, oltretutto, si deforma attraverso
riferico a nord-est di Londra – viene saturato da il progressivo dilatarsi dei campi verticali, man
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A A
2
0 1 3m
6 6
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1
The triple-height hall is
3 lit by glazed openings and
illuminated panels
2
Plan of the ground floor:
Projects Rivington Place
1. cafe; 2. hall;
3. exhibition gallery
3
6 6 Plan of the first floor:
4. didactic area;
5. offices; 6. bathrooms
4
Plan of the second floor:
7. auditorium; 8. library
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The building seen from
Rivington Street. The
double-height glazing of
the main exhibition gallery
4 is visible in the foreground
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4. Ed Reeve
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5. 132
Projects Rivington Place Progetti Rivington Place
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6. 6 mano che ci si addentra in Rivington Place, in circa 50cm che conferisce plasticità scultorea
Vista dell’angolo
nord-ovest dal piccolo
modo da contrastare l’effetto prospettico della all’intero fronte. Gli otto ricorsi orizzontali del-
parcheggio di servizio, in visuale angolata da Rivington Street, facendo le bucature non coincidono con i cinque livelli
corrispondenza delle scale così apparire l’edificio più corto di quanto non funzionali, in quanto ad ogni piano – ad ecce-
di sicurezza sia in realtà. Al contrario, l’altezza delle fasce zione dei primi due – corrispondono due file di
7
Sezione longitudinale.
orizzontali si riduce procedendo dal basso ver- finestre; se è vero che tale contrazione scalare
In evidenza la galleria so l’alto, producendo un’accelerazione prospet- nel trattamento delle facciate rende illeggibile la
espositiva a doppia altezza, tica che genera l’impressione di uno sviluppo reale distribuzione degli spazi interni e la stra-
l’atrio a tripla altezza e verticale maggiore di quello effettivo. Tale ma- tificazione dei piani, d’altra parte la diversa al-
la copertura a “denti di
sega” degli uffici all’ultimo
cro–orditura delle facciate, quindi, definisce le tezza di quei ricorsi sembra ancora alludere alla
piano: 1. caffetteria; proporzioni e le dimensioni dei pannelli prefab- sovrapposizione degli elementi canonici degli
2. atrio; 3. galleria bricati in calcestruzzo color antracite – spessi spartiti classici e rinascimentali. In effetti, il pro-
espositiva; 4. spazio 10cm – che realizzano la scacchiera dei pieni; filo a “denti di sega” della copertura – chiara ci-
didattico; 5. uffici;
6. servizi; 7. auditorium;
su questa s’innesta l’imprevedibile alternarsi tazione delle architetture industriali della zona,
8. biblioteca; 9. studio dei pannelli in alluminio nero lucido – montati seppure anch’esso impostato sul ritmo variabile
a filo esterno – e degli infissi vetrati, montati a delle scansioni verticali del prospetto – realizza
filo esterno su Rivington Street e a filo interno un vero e proprio coronamento che punta la sua
su Rivington Place – con un arretramento di sagoma tagliente verso il cielo.
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7 0 1 3m
6 “My architecture is based on a concrete under- and almost suffocated by the dense urban tis-
View of the north-western standing of London. My projects are very direct sue of Shoreditch – a neighborhood on the
corner with the small
service parking area, near and express great clarity, they are an interpre- north–eastern outskirts of London – is saturat-
the emergency stairs tation of London”. ed by a compact block that makes its presence
7 David Adjaye, a young emergent architect – of felt through the enigmatic chessboard pattern
Longitudinal cutaway, African origin but British by choice – appears flaunted by the harsh main facades. The build-
showing the double-height
exhibition gallery, the to have assimilated the lessons learnt in the ing, which was opened in October 2007, hosts
triple-height hall and the firms of Chipperfield and Souto de Moura. A the administrative headquarters of the Institute
saw-tooth roof of the offices lesson of rigor, simplicity and measure. But his of International Visual Art and the Autograph
on the top floor: 1. cafe; marked artistic sensibility, cultivated through ABP (Association of Black Photographers),
2. hall; 3. exhibition gallery;
4. didactic area; 5. offices; his studies at the Royal College of Art and later two organizations that have, for about twenty
6. bathrooms; his friendship and collaborations with artists years, dedicated themselves to the work of art-
7. auditorium; 8. library; as Henna Nadeem, Olafur Eliasson and Chris ists from different cultural contexts, promoting
9. study Ofili, have made him consider architecture as the development and diffusion of experimenta-
a work of conceptual art, capable of express- tion in the field of visual arts.
ing an idea and, at the same time, to elicit an The massive prismatic volume dominates the
emotion, to trigger a reaction in the observer, corner between Rivington Street, on which the
influence the behavior of those who live in it. southern façade – not much more than 11 me-
Thus, also in the case of Rivington Place – one ters wide – is aligned, and Rivington Place, a
of his first public assignments – the emotional narrow closed street along which the impos-
impact of the image prevails on any possible ing 35 meters long eastern façade develops;
immediate reading. the entrance hall, discreetly indicated by a piv-
An elongated rectangular plot, wedged into oting sign, is accessible from this side of the
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7. Progetti Rivington Place 8
La scala dell’atrio a tripla
altezza. Il corrimano e
ricavato in un “ritaglio”
illuminato del muro
9
Pianta del terzo piano:
5. uffici; 6. servizi
10
Pianta del quarto piano:
5. uffici
11
Gli uffici al terzo piano,
in corrispondenza
dell’angolo tra Rivington
Street e Rivington Place.
In evidenza la disposizione
a scacchiera delle
bucature, ora a filo del
pavimento, ora a filo del
soffitto
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8
building. The two main facades – the western the façade on Rivington street and recessed by 8
one is blind and the northern, which faces a about 50cm on Rivington Place; the overall im- The stairs in the triple-
height hall. The handrail
small parking area for service use, is simply pression is one of sculptural plasticity.
is housed by a lit “cut” in
plastered – are characterized by the ambiguous The eight horizontal rows of openings and pan- the wall
geometric plot of a grid formed by rectangu- els do not correspond to the five floors, since 9
lar modules; the grid is moreover defined by each of them – except the first two – has two Plan of the third floor:
5. offices; 6. bathrooms
a progressive expansion of the vertical fields, rows of openings; while this gradual reduction
10
towards the interior of Rivington Place, that in scale makes it impossible to perceive the Plan of the fourth floor:
contrasts with the perspective effect of the an- actual distribution of the interiors and the po- 5. offices
gular view from Rivington street, something sition of the floors, on the other hand the differ- 11
Projects Rivington Place
The offices on the third
which makes the building appear shorter than ent heights of these rows also seem to suggest
floor, by the corner
it really is. On the other hand, the horizontal the superimposition of the canonical elements between Rivington Street
bands become narrower towards the top; the that determine the proportions of classical and and Rivington Place.
result is a perspective acceleration that gives Renaissance buildings. Indeed, the sawtooth Notice the chessboard
arrangement of the
an impression of greater height. The façade profile of the roof – a clear reference to the
openings, some on floor
grid therefore determines the proportions and industrial architectures in the neighborhood, level and some flush with
dimensions of the 10cm thick prefabricated even if also this is based on the variable verti- the ceiling
panels in anthracite gray concrete which form cal rhythm determined by the facades – forms
the enormous chessboard: this arrangement a true crown, pointing its cutting outline to-
features an unpredictable alternation of pan- wards the sky. The cryptic and gloomy sullen-
els in glossy black aluminium – flush with the ness of the exterior is belied by the surpris-
concrete plates – and the windows, flush with ing luminosity and welcoming atmosphere
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9. Progetti Rivington Place All’ermetica e cupa scontrosità dell’esterno si sta, di sicuro tra gli ambienti più suggestivi del
contrappone la sorprendente luminosità ed complesso, l’effetto di smaterializzazione del-
accoglienza degli interni. I quasi 1500mq della le pareti esterne – ricercato mediante il gioco
pianta sono distribuiti da un atrio a tripla altez- delle bucature disposte casualmente, ora a filo
za attorno al quale gravitano gli spazi aperti al del calpestio, ora a filo del soffitto – è moltipli-
pubblico e si attestano i collegamenti verticali. cato dalle scaffalature in compensato di betul-
Al piano terra, mentre la galleria espositiva prin- la che ne foderano interamente il lato interno.
cipale si proietta su Rivington Street attraverso La serie degli ambiti funzionali si conclude con
un’ampia vetrata a doppia altezza, il caffè si af- gli uffici amministrativi agli ultimi due livelli,
faccia in fondo a Rivington Place con un’aper- serviti unicamente dagli ascensori e dalle scale
tura orizzontale che taglia il prospetto fino alla di sicurezza. Al quarto piano, in particolare, la
hall d’ingresso. Al primo piano sono ricavati un compressione verticale dello spazio è bilanciata
laboratorio didattico ed una sala per riunioni. dagli scatti acuminati della copertura a “shed”,
Al secondo piano trovano posto un’altra gal- con le pareti verticali inaspettatamente chiuse e,
leria espositiva, che – grazie ad un sistema di viceversa, magicamente illuminate da sporadici
pedane telescopiche – può essere trasformata lucernari rettangolari scavati nelle estese super-
in piccolo auditorio, ed una biblioteca. In que- fici inclinate verso nord.
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Projects Rivington Place
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10. 12
Gli uffici all’ultimo piano.
La copertura a “shed”
presenta le pareti verticali
cieche e quelle inclinate
“scavate” da sporadici
lucernari
13
Sezione trasversale 2
sull’atrio a tripla altezza e
sulla scala di sicurezza:
2. uffici; 5. atrio
14
La biblioteca al secondo
piano, in corrispondenza
dell’angolo tra Rivington
Street e Rivington Place. 2
Le pareti sono interamente
foderate da una “boiserie”
in compensato di betulla
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11. Progetti Rivington Place 15
1
Dettaglio della parete
7
esterna, in corrispondenza
degli infissi vetrati arretrati
di 50cm:
1. pannello prefabbricato
2
in calcestruzzo; 2. pannello
isolante H42/482; 3. infisso;
4. impermeabilizzazione;
5. lamiera d’alluminio;
6. barriera al vapore;
7. pannello in cartongesso;
8. pavimento
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Gli uffici all’ultimo livello.
In primo piano uno dei
lucernari “scavati” nelle
superfici inclinate della
copertura a “shed”
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Scorcio dell’atrio a
tripla altezza dalla scala
principale
3
4 5
8
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1
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The offices on the top
floor. The “shed” roof has 3
blind vertical walls, while
the inclined ones are
“excavated” by a scattering
of skylights
13
Transversal cutaway of the
triple-height hall and the 6
emergency stairs:
2. offices; 5. hall
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The library on the second
floor, by the corner
between Rivington Street
and Rivington Place.
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The walls are lined by
a “wainscot” in beech
plywood
15
Detail of the external wall,
by the windows recessed
by 50cm: 1. prefabricated of the interior. The almost 1500m2 of the plan casual arrangement of the windows, some of
concrete panel; are distributed by a triple-height atrium on which are on floor level while others reach
2. insulating panel type which the public areas center, and which pro- the ceiling, an effect which is accentuated by
Projects Rivington Place
H42/482; 3. casing;
4. waterproofing; 5. sheet vides access to stairs and elevators. While the the shelves in birch plywood which cover the
aluminium; 6. insulating main exhibition gallery faces Rivington Street entire inner wall. The sequence of functional
panel type H42/482; through an ample double-height glazed front, rooms is concluded with the administrative of-
7. plasterboard; 8. floor the café overlooks the end of Rivington Place fices on the last two floors, only accessible by
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The offices on the top from a horizontal window that cuts the per- the elevators and the emergency stairs. On the
floor. One of the skylights spective all the way to the entrance hall. The fourth floor, in particular, the vertical compres-
“excavated” in the inclined second floor features another exhibition gal- sion of the space is offset by the sequence of
surfaces of the shed lery – a system of telescopic platforms makes higher points formed by the shed roof and the
roof are visible in the
foreground it possible to transform it into a small audito- unexpectedly closed vertical walls, while the
17 rium – and a library. In the latter, definitely one skylights opened here and there in the large
View of the triple-height of the most fascinating rooms in the building, sloping surfaces facing north create a magical
hall from the main stairs the walls appear dematerialized thanks to the illumination.
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12. Ed Reeve
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Informazioni
Information
Illuminazione ALC Architectural
Lighting Lighting & Controls Ltd
Cemento HIBEX
Concrete
Ceramica Firezone
Glazing (Specialist Glazing Ltd)
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