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Progetti
Paolo Portoghesi
San Giovanni Hospital in Rome
from Paolo Portoghesi project report

Località Location

Piazza San Giovanni in Laterano, Rome, Italy

Cliente Client

Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata

Progettisti Design Architects

Paolo Portoghesi
F. Pontoriero (preliminary project)

Collaboratori Collaborators

B. Castagna, M. Checchi, M. Di Giorgio, C. Di Stefano,
M. Ercadi, S. Labriola, G. Mancarella, C. Panarese,
G. Pellegrini, F. Tonnarini

Consulenti Consultants

S. Colalucci (restoration and paintings)
U. De Martinis (technical plants)
P Liverani (archeology and topography)
.
F. Marzullo (consolidation e renovation)
G. Pezzotta (geology)
M. Pisani (history of architecture)

Realizzazione Completion time

1997 > 1999

Costo complessivo Total cost

€ 5.702.603

Moreno Maggi

Projects

40

1
42

Via dell’Amba Aradam

Progetti Ospedale di San Giovanni a Roma

Le vicende storiche del complesso ospedaliero di
S. Giovanni e delle aree su cui insiste ne fanno
senza dubbio uno dei luoghi urbani di Roma in cui
più chiaramente si avverte la caratteristica precipua della sua identità di “città eterna”. Si tratta
infatti di un vero e proprio palinsesto vivente che
nei suoi strati sovrapposti documenta una continuità significativa di interventi edilizi.
Tali interventi corrispondono, nell’alternarsi di
periodi di floridità e di crisi, alla storia di una città che ha visto passare – come ha scritto Calvino
– “catastrofi e medioevi, ha visto stirpi diverse
succedersi nelle sue case... cambiare le sue case
pietra per pietra”, sapendo però ritrovare “al momento giusto i suoi déi”. Poter restaurare la parte
più antica di tale complesso, in occasione di un
Giubileo particolarissimo come quello del 2000,
che segna il passaggio dal secondo al terzo millennio, costituisce quindi un’occasione preziosa per
“far parlare” il palinsesto, per metterne in rilievo
i diversi strati, così da renderlo godibile nella sua
complessità e leggibile in ogni sua parte e sottolineandone il carattere assunto, a partire dall’inizio
del secondo millennio, come pubblica istituzione
volta alla cura degli infermi e quindi all’esercizio
della Charitas. Il compito specificamente assegnato all’intervento di recupero e di restauro, consiste
nella riattivazione delle corsie dell’Ospedale del
SS. Salvatore, di quella dell’Ospedale delle Donne

1
Il sistema degli edifici
storici è suddiviso in
due corpi di fabbrica
di origine seicentesca,
riferiti alle due strutture
ospedaliere antiche.
In primo piano,
l’Ospedale del SS.
Salvatore con annessa
la chiesa di Sant’Andrea;
sul lato, l’Ospedale delle
Donne costituito dalla
sala Santa Maria, e da
un sistema laterale di
servizio, con
un portico ed
una scala a cordonata
2
Pianta del piano terra
dell’ospedale SS.
Salvatore: 1. sala Mazzoni:
accoglienza
e informazione; 2. atrio;
3. atrio informazioni;
4. sala Folchi: centro
congressi
3
Vista dell’interno della
sala Mazzoni adibita
all’accoglienza e
all’informazione. Tutti
gli allestimenti degli
interni sono stati
appositamente disegnati

4

3

2

1

2

The historical vicissitudes of the S. Giovanni
hospital complex and its premises undoubtedly
make it one of the urban sites of Rome where
the spirit of “eternal city” is most strongly felt.
The hospital is, in fact, a living palimpsest that,
in its superimposed layers, documents an ageold continuity of building initiatives.
These initiatives reflect, in the alternation of
flourishing and declining periods, the history of
the city that has experienced, in the words of
Calvino – “catastrophes and middle ages – has
seen its houses inhabited by a succession of lineages... has seen its houses changed stone by
stone”, but has always been able to find again
“at the right moment, its gods.”
Renovating the most ancient part of this complex, on the occasion of the very special Jubilee
of the year 2000, which marked the transition
from the second to the third millennium, was
thus a precious occasion for “letting the palimpsest speak”, for revealing its multifold layers to make the complex structure fully appreciable and legible in every part and to underscore
the character it assumed starting from the first
years of the second millennium, that of a public

1
The historical buildings
system is composed by two
bodies of the XVIth-century
period, which corrispond
to the ancient hospital
structure: the SS. Salvatore
Hospital with the S. Andrea
church and on the side
Donne Hospital with the
Santa Maria Hall and a
lateral service system with
a portico and a fireproof
stairway
2
Ground floor plan of
SS. Salvatore Hospital:
1. Mazzoni Hall, reception
desk and information:
2. information desk;
3. information atrium;
4. library; 5. Folchi Hall:
congress center
3
Interior view of Mazzoni
Hall, reception and
information area. All of
the interior furnishings are
made to an apposite design

0

5

10m

Moreno Maggi

Projects San Giovanni Hospital in Rome

Piazza San Giovanni in Laterano

3
4

4
L’altare affrescato
dell’Ospedale delle Donne
5
La grande sala conferenza
al piano terra dell’ospedale
di SS. Salvatore
6
Pianta del piano terra
dell’Ospedale delle Donne:
1. atrio storico; 2. sala Santa
Maria; 3. portico; 4. nuova
scala antincendio
7
Il portico dell’Ospedale
delle Donne caratterizzato
dall’uso del travertino
e del peperino

4

1

atera

no

2

n Gio

vann

i in L

3

Via S
a

Moreno Maggi

Progetti Ospedale di San Giovanni a Roma

e di una serie di locali annessi tra cui la veneranda
chiesetta di S. Andrea. Pur trattandosi di una fase
parziale di un più ampio programma di valorizzazione è di grande rilevanza la possibilità di rendere pienamente fruibili dai romani, e dai pellegrini
giunti a Roma per il Giubileo, spazi monumentali
di notevole qualità architettonica che rappresentano la fase finale e conclusiva di un processo
edilizio durato più di mille anni (dall’ospizio di S.
Andrea voluto dal papa Onofrio I (625-638) alla
costruzione dell’Ospedale delle Donne per opera
di Giovanni Antonio De Rossi (1655). La metodologia applicata nella progettazione tiene conto
delle più attuali tendenze nel campo del restauro e prevede il ripristino di quelle caratteristiche
dei grandi ambienti originari che sono essenziali
per la comprensione della intuizione estetica che
guidò i due architetti responsabili della loro configurazione: G. B. Mola e G. Antonio De Rossi. L’ambiente della Sala Mazzoni è stato liberato di tutte le
superfetazioni recenti, ad eccezione del ballatoio
di servizio, con relativa scala di accesso, destinato all’apertura e chiusura delle finestre. La scelta
del materiale e del disegno per la pavimentazione
della sala è stata fatta sulla base del pavimento originario in cotto e sulla frequenza altissima di pavimenti realizzati in questo materiale in interventi
coevi (Castel S. Angelo, Campidoglio, Oratorio dei
Filippini, ecc.), sempre usando due sfumature di
colore. Il disegno in particolare deriva da quello
adottato da Borromini nel restauro della vicina
basilica Lateranense, ma presente anche in S.
Lorenzo in Lucina, in S. Maria in via Lata, ecc.
La valorizzazione del carattere architettonico della sala Folchi è affidata dal progetto al contrasto

0

5

10m

6

Moreno Maggi

Projects San Giovanni Hospital in Rome

4
The frescoed altar
in the Women’s Hospital
5
The large conference hall
on the ground floor of
the SS. Salvatore Hospital
6
Ground floor plan of
Women’s Hospital:
1. historic atrium;
2. Santa Maria Hall;
3. portico; 4. new
fireproof stairway
7
The portico of
Women’s Hospital
distinguished by the use
of travertine and peperino

5

institution dedicated to caring for the sick and
thus to the practice of charity. The specific task
assigned the salvaging and restoration project
was that of reutilizing the wards of the SS. Salvatore Hospital, those of the Women’s Hospital,
and a number of annexed structures, among
them the venerable little church of S. Andrea.
Although this was only the first stage in a broader program of upgrading, it was crucially important in making available to the people of Rome
and the pilgrims traveling to the Holy City for
the Jubilee, monumental spaces of outstanding
architectural quality representing the final and
conclusive stage of a building process that has
lasted over a thousand years (from the S. Andrea
hospice built under Pope Onophrius I (625-638)
to the construction of the Women’s Hospital by
Giovanni Antonio De Rossi (1655). The methodology applied in designing, based on the most
up-to-date trends in the restoration field, calls
for reviving the original characteristics of the
great halls, essential to an understanding of the
aesthetic intuition that guided the two architects responsible for the project: G.B. Mola and
Giovanni Antonio De Rossi. The Mazzoni Hall
has been freed of all recent superfluous additions with the exception of the service gallery
with its stairway, from which the windows are
opened and closed. The material and patterns
for the hall’s floor were chosen taking into account the original terracotta flooring, and the
very frequent use of this material for floors in
coeval projects (Castel S. Angelo, Campidoglio,
Oratorio dei Filippini, etc.), always using two
shades of color. The pattern derives specifically

Moreno Maggi

44

7
Progetti Ospedale di San Giovanni a Roma

tra la tinteggiatura delle pareti e della volta, dalla
valorizzazione della porta di accesso alla chiesa di
S. Andrea, dal ruolo unificante e dinamico della
nuova pavimentazione e dalla semplicità degli arredi previsti in legno naturale chiaro e stoffe operate di colori pastello studiati per il rafforzamento
dell’effetto di prospettiva aerea. Per l’Ospedale delle Donne il programma prevedeva la necessità di
realizzare una scala esterna di sicurezza, posta in
corrispondenza dell’asse di simmetria trasversale
della sala S. Maria. La scala ha il carattere di una
torre con struttura metallica evidente, rafforzata da
quattro pilastri angolari in mattoni che stabiliscano
un rapporto con la parte inferiore della facciata del
De Rossi, rimasta priva di intonaco, dove è ben visibile la muratura, tipica del seicento romano. Nell’ambito del restauro delle facciate dell’Ospedale
delle Donne si è posto il problema della riapertura
del portico di accesso “con sei pilastri” chiaramente descritto in un documento coevo alla costruzione e sottoscritto dall’architetto Giovanni Antonio
De Rossi. Il sintagma originario, composto da una
serie di arcate inserite nella intelaiatura di un ordine architettonico, è rievocato con il montaggio
di putrelle che fungono da pilastri e da architrave.

2

1

4

3

5

6

9

8

7

0 0,1

9

5

1

0,5m

6
7

2

8
9

3
4

10

14

11

46

8
Particolare della cornice e
della copertura del portico:
1. guaina
impermeabilizzante;
2. manto di tegole coppi
ed embrici; 3. palombella;
4. pianella; 5. pianella in
travertino a vista spessore
3cm; 6. soletta in c.a.;
7. predalla prefabbricata;
8. muretto in blocchi di cls;
9. muretto in laterizio;
10. stucco con calce
pozzolana e polvere di
marmo; 11. predalla
prefabbricata; 12. pianella
in travertino; 13. pilastro
in acciaio IPE 400;
14. cassettonato in lastre
di travertino; 15; trave in
acciaio IPE 400; 16. profili
centinati UPN 180
9
Dettaglio della sezione
longitudinale del portico:
1. soletta in cls; 2. guaina;
3. manto di allettamento;
4. manto di tegole coppi
ed embrici; 5. muretto in
blocchi di cls; 6. predalla
prefabbricata; 7. trave in
acciaio profilo IPE 400;
8. intelaiatura con ferri a
doppio T di supporto alle
piastre di travertino;
9. cassettonato in lastre
di travertino
10
L’interno del portico
11
La nuova scala di emergenza
dell’Ospedale delle Donne

15

12

Moreno Maggi

Projects San Giovanni Hospital in Rome

0 0,1

10

13
0,5m

8

from the one adopted by Borromini in restoring the nearby Lateran Basilica, and is found
also in S. Lorenzo in Lucina, in S. Maria in Via
Lata and elsewhere. The architectural qualities of the Folchi Hall have been brought to
light in the project through contrasting colors
used on the walls and ceiling; new importance
conferred on the main door to the church of S.
Andrea; the unifying, dynamic role of the new
flooring and the simplicity of the furnishings in
light-colored natural wood and pastel fabrics
designed to heighten the effect of aerial perspective. For the Women’s Hospital plans call
for the construction an outside safety stairway,
located at the transverse axis of symmetry of
the S. Maria Hall. The stairway appears as a
tower with an exposed metal structure, reinforced by four brick corner pillars that establish
a relationship with the lower part of De Rossi’s
façade, on which the plaster had disintegrated
leaving clearly visible the masonry typical of
Roman 17th century buildings. In restoring the
facades of the Women’s Hospital the problem
arose of reopening the entrance portico “with
six pillars”, clearly described in a document
coeval with its construction, and signed by the
architect Giovanni Antonio De Rossi. The original syntagma, composed of a series of arcades
inserted in the frame of an architectural order,
has been evoked by inserting iron beams that
serve as pillars and as architrave.

8
Detail of cornice and
portico roofing:
1. waterproof sheath;
2. mantle of bent roofing,
tiles and plain roofing tiles;
3. palombella; 4. paving
tiles; 5. exposed travertine
paving tiles, 3cm thick;
6. reinforced concrete slab;
7. prefabricated predella;
8. concrete block wall;
9. brick wall; 10. stucco
with pozzuolana cement
and marble powder;
11. prefabricated predella;
12. travertine paving tiles;
13. IPE 400 steel pillar;
14. lacunar travertine slab
structure; 15. IPE 400 steel
girder; 16. UPN 180 curved
structural steel
9
Detail of longitudinal
section of portico:
1. concrete slab; 2. sheath;
3. lodging layer; 4. mantle
of bent roofing tiles and
plain roofing tiles;
5. concrete block wall;
6. prefabricated predella;
7. IPE 400 structural steel
girder; 8. frame with
H-beams supporting
travertine slabs;
9. lacunar travertine slab
structure
10
Interior of the portico
11
The new emergency
stairway in the Women’s
Hospital

Moreno Maggi

16
13

11

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San Giovanni Hospital in Rome

  • 1. Progetti Paolo Portoghesi San Giovanni Hospital in Rome from Paolo Portoghesi project report Località Location Piazza San Giovanni in Laterano, Rome, Italy Cliente Client Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Progettisti Design Architects Paolo Portoghesi F. Pontoriero (preliminary project) Collaboratori Collaborators B. Castagna, M. Checchi, M. Di Giorgio, C. Di Stefano, M. Ercadi, S. Labriola, G. Mancarella, C. Panarese, G. Pellegrini, F. Tonnarini Consulenti Consultants S. Colalucci (restoration and paintings) U. De Martinis (technical plants) P Liverani (archeology and topography) . F. Marzullo (consolidation e renovation) G. Pezzotta (geology) M. Pisani (history of architecture) Realizzazione Completion time 1997 > 1999 Costo complessivo Total cost € 5.702.603 Moreno Maggi Projects 40 1
  • 2. 42 Via dell’Amba Aradam Progetti Ospedale di San Giovanni a Roma Le vicende storiche del complesso ospedaliero di S. Giovanni e delle aree su cui insiste ne fanno senza dubbio uno dei luoghi urbani di Roma in cui più chiaramente si avverte la caratteristica precipua della sua identità di “città eterna”. Si tratta infatti di un vero e proprio palinsesto vivente che nei suoi strati sovrapposti documenta una continuità significativa di interventi edilizi. Tali interventi corrispondono, nell’alternarsi di periodi di floridità e di crisi, alla storia di una città che ha visto passare – come ha scritto Calvino – “catastrofi e medioevi, ha visto stirpi diverse succedersi nelle sue case... cambiare le sue case pietra per pietra”, sapendo però ritrovare “al momento giusto i suoi déi”. Poter restaurare la parte più antica di tale complesso, in occasione di un Giubileo particolarissimo come quello del 2000, che segna il passaggio dal secondo al terzo millennio, costituisce quindi un’occasione preziosa per “far parlare” il palinsesto, per metterne in rilievo i diversi strati, così da renderlo godibile nella sua complessità e leggibile in ogni sua parte e sottolineandone il carattere assunto, a partire dall’inizio del secondo millennio, come pubblica istituzione volta alla cura degli infermi e quindi all’esercizio della Charitas. Il compito specificamente assegnato all’intervento di recupero e di restauro, consiste nella riattivazione delle corsie dell’Ospedale del SS. Salvatore, di quella dell’Ospedale delle Donne 1 Il sistema degli edifici storici è suddiviso in due corpi di fabbrica di origine seicentesca, riferiti alle due strutture ospedaliere antiche. In primo piano, l’Ospedale del SS. Salvatore con annessa la chiesa di Sant’Andrea; sul lato, l’Ospedale delle Donne costituito dalla sala Santa Maria, e da un sistema laterale di servizio, con un portico ed una scala a cordonata 2 Pianta del piano terra dell’ospedale SS. Salvatore: 1. sala Mazzoni: accoglienza e informazione; 2. atrio; 3. atrio informazioni; 4. sala Folchi: centro congressi 3 Vista dell’interno della sala Mazzoni adibita all’accoglienza e all’informazione. Tutti gli allestimenti degli interni sono stati appositamente disegnati 4 3 2 1 2 The historical vicissitudes of the S. Giovanni hospital complex and its premises undoubtedly make it one of the urban sites of Rome where the spirit of “eternal city” is most strongly felt. The hospital is, in fact, a living palimpsest that, in its superimposed layers, documents an ageold continuity of building initiatives. These initiatives reflect, in the alternation of flourishing and declining periods, the history of the city that has experienced, in the words of Calvino – “catastrophes and middle ages – has seen its houses inhabited by a succession of lineages... has seen its houses changed stone by stone”, but has always been able to find again “at the right moment, its gods.” Renovating the most ancient part of this complex, on the occasion of the very special Jubilee of the year 2000, which marked the transition from the second to the third millennium, was thus a precious occasion for “letting the palimpsest speak”, for revealing its multifold layers to make the complex structure fully appreciable and legible in every part and to underscore the character it assumed starting from the first years of the second millennium, that of a public 1 The historical buildings system is composed by two bodies of the XVIth-century period, which corrispond to the ancient hospital structure: the SS. Salvatore Hospital with the S. Andrea church and on the side Donne Hospital with the Santa Maria Hall and a lateral service system with a portico and a fireproof stairway 2 Ground floor plan of SS. Salvatore Hospital: 1. Mazzoni Hall, reception desk and information: 2. information desk; 3. information atrium; 4. library; 5. Folchi Hall: congress center 3 Interior view of Mazzoni Hall, reception and information area. All of the interior furnishings are made to an apposite design 0 5 10m Moreno Maggi Projects San Giovanni Hospital in Rome Piazza San Giovanni in Laterano 3
  • 3. 4 4 L’altare affrescato dell’Ospedale delle Donne 5 La grande sala conferenza al piano terra dell’ospedale di SS. Salvatore 6 Pianta del piano terra dell’Ospedale delle Donne: 1. atrio storico; 2. sala Santa Maria; 3. portico; 4. nuova scala antincendio 7 Il portico dell’Ospedale delle Donne caratterizzato dall’uso del travertino e del peperino 4 1 atera no 2 n Gio vann i in L 3 Via S a Moreno Maggi Progetti Ospedale di San Giovanni a Roma e di una serie di locali annessi tra cui la veneranda chiesetta di S. Andrea. Pur trattandosi di una fase parziale di un più ampio programma di valorizzazione è di grande rilevanza la possibilità di rendere pienamente fruibili dai romani, e dai pellegrini giunti a Roma per il Giubileo, spazi monumentali di notevole qualità architettonica che rappresentano la fase finale e conclusiva di un processo edilizio durato più di mille anni (dall’ospizio di S. Andrea voluto dal papa Onofrio I (625-638) alla costruzione dell’Ospedale delle Donne per opera di Giovanni Antonio De Rossi (1655). La metodologia applicata nella progettazione tiene conto delle più attuali tendenze nel campo del restauro e prevede il ripristino di quelle caratteristiche dei grandi ambienti originari che sono essenziali per la comprensione della intuizione estetica che guidò i due architetti responsabili della loro configurazione: G. B. Mola e G. Antonio De Rossi. L’ambiente della Sala Mazzoni è stato liberato di tutte le superfetazioni recenti, ad eccezione del ballatoio di servizio, con relativa scala di accesso, destinato all’apertura e chiusura delle finestre. La scelta del materiale e del disegno per la pavimentazione della sala è stata fatta sulla base del pavimento originario in cotto e sulla frequenza altissima di pavimenti realizzati in questo materiale in interventi coevi (Castel S. Angelo, Campidoglio, Oratorio dei Filippini, ecc.), sempre usando due sfumature di colore. Il disegno in particolare deriva da quello adottato da Borromini nel restauro della vicina basilica Lateranense, ma presente anche in S. Lorenzo in Lucina, in S. Maria in via Lata, ecc. La valorizzazione del carattere architettonico della sala Folchi è affidata dal progetto al contrasto 0 5 10m 6 Moreno Maggi Projects San Giovanni Hospital in Rome 4 The frescoed altar in the Women’s Hospital 5 The large conference hall on the ground floor of the SS. Salvatore Hospital 6 Ground floor plan of Women’s Hospital: 1. historic atrium; 2. Santa Maria Hall; 3. portico; 4. new fireproof stairway 7 The portico of Women’s Hospital distinguished by the use of travertine and peperino 5 institution dedicated to caring for the sick and thus to the practice of charity. The specific task assigned the salvaging and restoration project was that of reutilizing the wards of the SS. Salvatore Hospital, those of the Women’s Hospital, and a number of annexed structures, among them the venerable little church of S. Andrea. Although this was only the first stage in a broader program of upgrading, it was crucially important in making available to the people of Rome and the pilgrims traveling to the Holy City for the Jubilee, monumental spaces of outstanding architectural quality representing the final and conclusive stage of a building process that has lasted over a thousand years (from the S. Andrea hospice built under Pope Onophrius I (625-638) to the construction of the Women’s Hospital by Giovanni Antonio De Rossi (1655). The methodology applied in designing, based on the most up-to-date trends in the restoration field, calls for reviving the original characteristics of the great halls, essential to an understanding of the aesthetic intuition that guided the two architects responsible for the project: G.B. Mola and Giovanni Antonio De Rossi. The Mazzoni Hall has been freed of all recent superfluous additions with the exception of the service gallery with its stairway, from which the windows are opened and closed. The material and patterns for the hall’s floor were chosen taking into account the original terracotta flooring, and the very frequent use of this material for floors in coeval projects (Castel S. Angelo, Campidoglio, Oratorio dei Filippini, etc.), always using two shades of color. The pattern derives specifically Moreno Maggi 44 7
  • 4. Progetti Ospedale di San Giovanni a Roma tra la tinteggiatura delle pareti e della volta, dalla valorizzazione della porta di accesso alla chiesa di S. Andrea, dal ruolo unificante e dinamico della nuova pavimentazione e dalla semplicità degli arredi previsti in legno naturale chiaro e stoffe operate di colori pastello studiati per il rafforzamento dell’effetto di prospettiva aerea. Per l’Ospedale delle Donne il programma prevedeva la necessità di realizzare una scala esterna di sicurezza, posta in corrispondenza dell’asse di simmetria trasversale della sala S. Maria. La scala ha il carattere di una torre con struttura metallica evidente, rafforzata da quattro pilastri angolari in mattoni che stabiliscano un rapporto con la parte inferiore della facciata del De Rossi, rimasta priva di intonaco, dove è ben visibile la muratura, tipica del seicento romano. Nell’ambito del restauro delle facciate dell’Ospedale delle Donne si è posto il problema della riapertura del portico di accesso “con sei pilastri” chiaramente descritto in un documento coevo alla costruzione e sottoscritto dall’architetto Giovanni Antonio De Rossi. Il sintagma originario, composto da una serie di arcate inserite nella intelaiatura di un ordine architettonico, è rievocato con il montaggio di putrelle che fungono da pilastri e da architrave. 2 1 4 3 5 6 9 8 7 0 0,1 9 5 1 0,5m 6 7 2 8 9 3 4 10 14 11 46 8 Particolare della cornice e della copertura del portico: 1. guaina impermeabilizzante; 2. manto di tegole coppi ed embrici; 3. palombella; 4. pianella; 5. pianella in travertino a vista spessore 3cm; 6. soletta in c.a.; 7. predalla prefabbricata; 8. muretto in blocchi di cls; 9. muretto in laterizio; 10. stucco con calce pozzolana e polvere di marmo; 11. predalla prefabbricata; 12. pianella in travertino; 13. pilastro in acciaio IPE 400; 14. cassettonato in lastre di travertino; 15; trave in acciaio IPE 400; 16. profili centinati UPN 180 9 Dettaglio della sezione longitudinale del portico: 1. soletta in cls; 2. guaina; 3. manto di allettamento; 4. manto di tegole coppi ed embrici; 5. muretto in blocchi di cls; 6. predalla prefabbricata; 7. trave in acciaio profilo IPE 400; 8. intelaiatura con ferri a doppio T di supporto alle piastre di travertino; 9. cassettonato in lastre di travertino 10 L’interno del portico 11 La nuova scala di emergenza dell’Ospedale delle Donne 15 12 Moreno Maggi Projects San Giovanni Hospital in Rome 0 0,1 10 13 0,5m 8 from the one adopted by Borromini in restoring the nearby Lateran Basilica, and is found also in S. Lorenzo in Lucina, in S. Maria in Via Lata and elsewhere. The architectural qualities of the Folchi Hall have been brought to light in the project through contrasting colors used on the walls and ceiling; new importance conferred on the main door to the church of S. Andrea; the unifying, dynamic role of the new flooring and the simplicity of the furnishings in light-colored natural wood and pastel fabrics designed to heighten the effect of aerial perspective. For the Women’s Hospital plans call for the construction an outside safety stairway, located at the transverse axis of symmetry of the S. Maria Hall. The stairway appears as a tower with an exposed metal structure, reinforced by four brick corner pillars that establish a relationship with the lower part of De Rossi’s façade, on which the plaster had disintegrated leaving clearly visible the masonry typical of Roman 17th century buildings. In restoring the facades of the Women’s Hospital the problem arose of reopening the entrance portico “with six pillars”, clearly described in a document coeval with its construction, and signed by the architect Giovanni Antonio De Rossi. The original syntagma, composed of a series of arcades inserted in the frame of an architectural order, has been evoked by inserting iron beams that serve as pillars and as architrave. 8 Detail of cornice and portico roofing: 1. waterproof sheath; 2. mantle of bent roofing, tiles and plain roofing tiles; 3. palombella; 4. paving tiles; 5. exposed travertine paving tiles, 3cm thick; 6. reinforced concrete slab; 7. prefabricated predella; 8. concrete block wall; 9. brick wall; 10. stucco with pozzuolana cement and marble powder; 11. prefabricated predella; 12. travertine paving tiles; 13. IPE 400 steel pillar; 14. lacunar travertine slab structure; 15. IPE 400 steel girder; 16. UPN 180 curved structural steel 9 Detail of longitudinal section of portico: 1. concrete slab; 2. sheath; 3. lodging layer; 4. mantle of bent roofing tiles and plain roofing tiles; 5. concrete block wall; 6. prefabricated predella; 7. IPE 400 structural steel girder; 8. frame with H-beams supporting travertine slabs; 9. lacunar travertine slab structure 10 Interior of the portico 11 The new emergency stairway in the Women’s Hospital Moreno Maggi 16 13 11