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PiagetPiaget
(1896-1980)(1896-1980)
L’Epistemologia geneticaL’Epistemologia genetica
Il bambino nasce con un patrimonio genetico che costituisce la
base dello sviluppo sia biologico
che mentale.
La crescita avviene nell’incontro tra strategie innate e rapporto con
la realtà: da questo incontro, sulla base delle esperienze, le
strategie iniziali non solo cambiano, ma diventano sempre più
complesse.
Secondo l’Autore esiste una stretta correlazione tra sviluppo
somatico e mentale, sviluppo che si basa su due processi
continuamente interagenti tra loro: l’adattamento e
l’organizzazione.
L’Epistemologia geneticaL’Epistemologia genetica
 Adattamento:Adattamento: ricerca attiva di un equilibrio ottimale traricerca attiva di un equilibrio ottimale tra
l’individuo e l’ambientel’individuo e l’ambiente
 L’intelligenzaL’intelligenza è una forma superiore d’adattamento biologicoè una forma superiore d’adattamento biologico
che si attua attraverso due processi complementariche si attua attraverso due processi complementari
L’apprendimentoL’apprendimento
 ASSIMILAZIONE: noi incorporiamo o assimiliamo le nuoveASSIMILAZIONE: noi incorporiamo o assimiliamo le nuove
esperienze agli schemi che già possediamoesperienze agli schemi che già possediamo
 ACCOMODAMENTO:noi adattiamo o accomodiamo gli schemiACCOMODAMENTO:noi adattiamo o accomodiamo gli schemi
posseduti in relazione ad ogni singola esperienzaposseduti in relazione ad ogni singola esperienza
Relazione circolareRelazione circolare
 AssimilazioneAssimilazione
 AccomodamentoAccomodamento
 L’assimilazione consiste nell’interpretare le nuove esperienzeL’assimilazione consiste nell’interpretare le nuove esperienze
in base agli schemi posseduti e l’accomodamento permette diin base agli schemi posseduti e l’accomodamento permette di
modificarli in modo flessibile rispetto le novità ( Es. La digestione)modificarli in modo flessibile rispetto le novità ( Es. La digestione)
Sviluppo dell’intelligenzaSviluppo dell’intelligenza
 L’intelligenza si sviluppa attraverso quattro stadi fondamentaliL’intelligenza si sviluppa attraverso quattro stadi fondamentali
secondo Piagetsecondo Piaget
 StadioStadio senso-motoriosenso-motorio
 StadioStadio pre operatroriopre operatrorio
 StadioStadio operatorio concretooperatorio concreto
 StadioStadio operatorio formaleoperatorio formale
Stadio senso motorio (0-24 mesi)Stadio senso motorio (0-24 mesi)
Il bambino sperimenta il mondo tramite i sensi e azioni, primiIl bambino sperimenta il mondo tramite i sensi e azioni, primi
movimenti volontarimovimenti volontari
Caratteristiche:Caratteristiche:
 Esercizio dei riflessiEsercizio dei riflessi
 Relazioni primarie,secondarie e terziarieRelazioni primarie,secondarie e terziarie
(il bambino inizia a differenziare sé stesso dall’ambiente)(il bambino inizia a differenziare sé stesso dall’ambiente)
 Permanenza dell’oggettoPermanenza dell’oggetto
( l’oggetto esiste anche al di fuori dal suo campo percettivo)( l’oggetto esiste anche al di fuori dal suo campo percettivo)
 Angoscia di fronte agli estraneiAngoscia di fronte agli estranei
 Egocentrismo infantile ( è reale solo ciò che lo riguarda)Egocentrismo infantile ( è reale solo ciò che lo riguarda)
Stadio senso motorioStadio senso motorio
 SOTTOSTADI:SOTTOSTADI:
1° (0-1 mese): Motricità attivata dai riflessi.1° (0-1 mese): Motricità attivata dai riflessi.
ESERCIZIO DI RIFLESSI (es: suzione,prensione,ESERCIZIO DI RIFLESSI (es: suzione,prensione,
visione)visione)
EGOCENTRISMO ASSOLUTO: il neonato non differenziaEGOCENTRISMO ASSOLUTO: il neonato non differenzia
la realtà esterna da sé stesso quadro percettivola realtà esterna da sé stesso quadro percettivo
2° (2-4 mesi): REAZIONI CIRCOLARI PRIMARIE2° (2-4 mesi): REAZIONI CIRCOLARI PRIMARIE
ripetizione di un’azione che il bambino indirizza versoripetizione di un’azione che il bambino indirizza verso
il proprio corpo. Inoltre coordina tra loro alcuni schemi,il proprio corpo. Inoltre coordina tra loro alcuni schemi,
es:coordinazione prensione-visionees:coordinazione prensione-visione
Stadio senso motorioStadio senso motorio
3° (4-8 mesi): REAZIONI CIRCOLARI SECONDARIE3° (4-8 mesi): REAZIONI CIRCOLARI SECONDARIE
Il bambino indirizza le proprie azioni verso il mondoIl bambino indirizza le proprie azioni verso il mondo
esterno es: produrre effetti sonori o visiviesterno es: produrre effetti sonori o visivi
ESPLORAZIONE E CONOSCENZA DEGLI OGGETTIESPLORAZIONE E CONOSCENZA DEGLI OGGETTI
Manca ancora la distinzione mezzi-finiManca ancora la distinzione mezzi-fini
4° (8-12 mesi):4° (8-12 mesi):
distinzione MEZZI-FINIdistinzione MEZZI-FINI
(ad es. spostare un oggetto per afferrarne un altro,(ad es. spostare un oggetto per afferrarne un altro,
puntare il dito verso il biberon per farselo dare dallapuntare il dito verso il biberon per farselo dare dalla
mamma).mamma).
Forte incremento dell’attività esplorativaForte incremento dell’attività esplorativa
PERMANENZA DELL’OGGETTOPERMANENZA DELL’OGGETTO
Stadio senso motorioStadio senso motorio
5° (12-18 mesi): SPERIMENTAZIONE ATTIVA5° (12-18 mesi): SPERIMENTAZIONE ATTIVA
ricerca di mezzi nuovi per ottenere gli effetti desiderati,ricerca di mezzi nuovi per ottenere gli effetti desiderati,
attività di “piccolo scienziato”attività di “piccolo scienziato”
REAZIONI CIRCOLARI TERZIARIEREAZIONI CIRCOLARI TERZIARIE
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introduce variazioni sistematiche nelle azioni che ripeteintroduce variazioni sistematiche nelle azioni che ripete
sugli oggetti;sugli oggetti;
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Il bambino è capace di rappresentare mentalmente le cose con leIl bambino è capace di rappresentare mentalmente le cose con le
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Caratteristiche:Caratteristiche:
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Inizia la CAPACITÀ RAPPRESENTATIVAInizia la CAPACITÀ RAPPRESENTATIVA
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assolutizzare il proprio punto di vistaassolutizzare il proprio punto di vista a) Egocentrismo
E’ la tendenza ad essere “incentrato sull’io”.
Il bambino guarda le cose unicamente dalla sua prospettiva non
rendendosi conto che esistono molteplici punti di vista. Questo
dato è evidente soprattutto nel linguaggio o comunque nella
conversazione ove il bambino
non tiene conto dell’interlocutore, come se l’altro conoscesse il suo
stesso pensiero.
Stadio preoperatorio - fasiStadio preoperatorio - fasi
 1° periodo il bambino pur sapendo parlare non arriva1° periodo il bambino pur sapendo parlare non arriva
alla concettualizzazionealla concettualizzazione
 2° periodo prelogico2° periodo prelogico
Stadio preoperatorioStadio preoperatorio
Dall’unidirezionalità del pensieroDall’unidirezionalità del pensiero deriva dalladeriva dalla
concentrazioneconcentrazione sulle figure percettive e il non possesso delsulle figure percettive e il non possesso del
concetto di conservazioneconcetto di conservazione
Se il bambino vede versare la stessa quantità di acqua da un
bicchiere basso e largo ad un altro alto e sottile, egli dà per
scontato che la quantità di acqua nel secondo bicchiere è
maggiore, poichè ha incentrato momentaneamente l’attenzione
sull’altezza raggiunta dal liquido.
Stadio preoperatorioStadio preoperatorio
 Ragionamento primitivo (trasduttivo)
E’ la modalità di pensiero per cui due avvenimenti che avvengono
per caso contemporaneamente, non solo sono strettamente
collegati, ma uno è causa dell’altro. Il bambino dunque ritiene il
nesso cronologico necessariamente causale.
Questo tipo di ragionamento che è all’origine del pensiero magico,
secondo l’Autore, tende a scomparire intorno ai sei anni.
Stadio preoperatorioStadio preoperatorio
 capacità di classificazione
Il bambino verso la fine dello stadio pre-operatorio (6 anni circa) è
in grado di fare raggruppamenti sulla base di somiglianze più o
meno complesse.
Manca comunque la capacità da Piaget chiamata “inclusioni di
classi” che verrà acquisita verso i 7-8 anni. Capacità che
permetterà al fanciullo di capire che alcuni oggetti sono
sottoclassi di una classe comune.
realismorealismo
 Piaget definisce “intuizione infantile” il fatto che il bambino
“situa nell’universo o negli altri ciò che noi situiamo in noi stessi, e
situa in se stesso ciò che noi situiamo in altri”.
 E’ sensibile al mondo che lo circonda, ma essendo
inconsapevole dei suoi processi mentali, finisce per considerare i
suoi pensieri e i suoi sentimenti, obiettivi, come se ognuno di noi
provasse le sue stesse emozioni e formulasse i suoi stessi pensieri.
 Io del bambino e Mondo coincidono.Io del bambino e Mondo coincidono.
AnimismoAnimismo
 Per il bambino gli oggetti ed i fenomeni sono dotati di un animaPer il bambino gli oggetti ed i fenomeni sono dotati di un anima
 Fino all’età di 6-7 anni, tutti i corpi per il bambino sono
“coscienti e vivi, anche quelli immobili. La coscienza è legata ad
una attività qualsivoglia, sia che questa attività emani dagli oggetti
stessi, sia che questi la subiscono dall’esterno”.
Pensiero magicoPensiero magico
 Il pensiero pre-operatorio è fondamentalmente un pensiero
magico.
 Piaget definisce “magia” “l’uso che l’individuo crede di poter
fare dei rapporti di partecipazione” per poter “modificare la
realtà”.
 Definisce “partecipazione” “il rapporto...fra due esseri o due
fenomeni.....aventi una diretta influenza l’uno sull’altro, pur non
esistendo fra loro nè contatto spaziale nè legame causale
intellegibile”.
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SAPER ANDARE DAL PUNTO DI ARRIVO A QUELLOSAPER ANDARE DAL PUNTO DI ARRIVO A QUELLO
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MENTALMENTE LE DUE CONDIZIONIMENTALMENTE LE DUE CONDIZIONI
Operazioni logicheOperazioni logiche
 CLASSIFICAZIONE: capacità di classificare gliCLASSIFICAZIONE: capacità di classificare gli
oggetti, persone e cose in insiemi in base a una o piùoggetti, persone e cose in insiemi in base a una o più
proprietà comuni, anche in modo gerarchico.proprietà comuni, anche in modo gerarchico.
 Tutto ciò è possibile se l’oggetto è percepito direttamente dal
bambino, in altre parole, egli è in grado di compiere una operazione
logica complessa, quando l’oggetto è visibile.
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Nello stadio preoperatorio i bambini non riconoscevanoNello stadio preoperatorio i bambini non riconoscevano
la conservazione quando veniva meno la somiglianzala conservazione quando veniva meno la somiglianza
percettiva.percettiva.
Nello stadio operatorio concreto le relazioni vengonoNello stadio operatorio concreto le relazioni vengono
compensatecompensate
Giudizio moraleGiudizio morale
 Sviluppo intellettivo e la formazione del giudizio morale perSviluppo intellettivo e la formazione del giudizio morale per
Piaget sono strettamente legati, anzi il secondo è subordinato alPiaget sono strettamente legati, anzi il secondo è subordinato al
primoprimo
 La morale nel bambino sarebbe frutto del condizionamentoLa morale nel bambino sarebbe frutto del condizionamento
ambientaleambientale
Fasi della formazione del giudizio moraleFasi della formazione del giudizio morale
 realismo morale, inizia intorno ai 5 anni, ed è caratterizzata da
un assolutismo morale (le regole sono assolute ed immutabili) e da
una giustizia immanente (ad una infrazione segue sempre il giusto
castigo).
 Inoltre, il giudizio morale è da lui considerato indipendente
dalle motivazioni: ciò sembra collegabile all’incapacità di guardare
oltre i fatti contingenti.
Relazione con l’altroRelazione con l’altro
 Verso i 7 anni, comincia a svilupparsi una moralità diversa
chiamata autonoma o della reciprocità.
 Le regole del gioco non sono più immutabili, purchè tutti siano
d’accordo nel cambiarle; la convinzione che la punizione segua
sempre un cattivo comportamento si attenua fortemente.
 Il bambino comincia a giudicare le azioni in base alle
motivazioni, non solo agli effetti.
L’antimonia bene-male, giusto-ingiusto, assume, ora, la
caratteristica di quello che sarà il senso morale dell’adulto.
Stadio Operatorio formaleStadio Operatorio formale
(11 – 12 anni termine adolosecnza)(11 – 12 anni termine adolosecnza)
 Il pensiero lavora con contenuti espressi conIl pensiero lavora con contenuti espressi con
qualsiasi linguaggio (parole, simboli matematici, ecc.)qualsiasi linguaggio (parole, simboli matematici, ecc.)
senza l’appoggio della percezione, dell’esperienza esenza l’appoggio della percezione, dell’esperienza e
delle convinzioni.delle convinzioni.
 Nello stadio delle operazioni concrete i bambiniNello stadio delle operazioni concrete i bambini
risolvevano problemi concreti di seriazione, orarisolvevano problemi concreti di seriazione, ora
ragionano su proposizioni verbaliragionano su proposizioni verbali
 Nel momento in cui il pensiero si libera dalla realtà, nasce
l’immaginazione.
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equivale alla rappresentazione del reale.
Operazioni formaliOperazioni formali
Sono azioni mentali su proposizioni Consentono diSono azioni mentali su proposizioni Consentono di
ragionare in termini ipotetici deduttivi.ragionare in termini ipotetici deduttivi.
 “Dopo gli undici o dodici anni, il pensiero formale diviene
appunto possibile, e le operazioni logiche cominciano a venir
trasposte dal piano della manipolazione concreta al piano delle idee
pure espresse in un qualsiasi linguaggio (il linguaggio delle parole o
quello dei simboli matematici ecc.),ma senza l’appoggio della
percezione, dell’esperienza, o persino della convinzione .... il
pensiero formale è quindi “ipotetico-deduttivo”, cioè in grado di
trarre conclusione da pure ipotesi e non soltanto da una
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Piaget v

  • 1. PiagetPiaget (1896-1980)(1896-1980) L’Epistemologia geneticaL’Epistemologia genetica Il bambino nasce con un patrimonio genetico che costituisce la base dello sviluppo sia biologico che mentale. La crescita avviene nell’incontro tra strategie innate e rapporto con la realtà: da questo incontro, sulla base delle esperienze, le strategie iniziali non solo cambiano, ma diventano sempre più complesse. Secondo l’Autore esiste una stretta correlazione tra sviluppo somatico e mentale, sviluppo che si basa su due processi continuamente interagenti tra loro: l’adattamento e l’organizzazione. L’Epistemologia geneticaL’Epistemologia genetica  Adattamento:Adattamento: ricerca attiva di un equilibrio ottimale traricerca attiva di un equilibrio ottimale tra l’individuo e l’ambientel’individuo e l’ambiente  L’intelligenzaL’intelligenza è una forma superiore d’adattamento biologicoè una forma superiore d’adattamento biologico che si attua attraverso due processi complementariche si attua attraverso due processi complementari L’apprendimentoL’apprendimento
  • 2.  ASSIMILAZIONE: noi incorporiamo o assimiliamo le nuoveASSIMILAZIONE: noi incorporiamo o assimiliamo le nuove esperienze agli schemi che già possediamoesperienze agli schemi che già possediamo  ACCOMODAMENTO:noi adattiamo o accomodiamo gli schemiACCOMODAMENTO:noi adattiamo o accomodiamo gli schemi posseduti in relazione ad ogni singola esperienzaposseduti in relazione ad ogni singola esperienza Relazione circolareRelazione circolare  AssimilazioneAssimilazione  AccomodamentoAccomodamento  L’assimilazione consiste nell’interpretare le nuove esperienzeL’assimilazione consiste nell’interpretare le nuove esperienze in base agli schemi posseduti e l’accomodamento permette diin base agli schemi posseduti e l’accomodamento permette di modificarli in modo flessibile rispetto le novità ( Es. La digestione)modificarli in modo flessibile rispetto le novità ( Es. La digestione) Sviluppo dell’intelligenzaSviluppo dell’intelligenza  L’intelligenza si sviluppa attraverso quattro stadi fondamentaliL’intelligenza si sviluppa attraverso quattro stadi fondamentali secondo Piagetsecondo Piaget  StadioStadio senso-motoriosenso-motorio  StadioStadio pre operatroriopre operatrorio  StadioStadio operatorio concretooperatorio concreto  StadioStadio operatorio formaleoperatorio formale Stadio senso motorio (0-24 mesi)Stadio senso motorio (0-24 mesi) Il bambino sperimenta il mondo tramite i sensi e azioni, primiIl bambino sperimenta il mondo tramite i sensi e azioni, primi movimenti volontarimovimenti volontari
  • 3. Caratteristiche:Caratteristiche:  Esercizio dei riflessiEsercizio dei riflessi  Relazioni primarie,secondarie e terziarieRelazioni primarie,secondarie e terziarie (il bambino inizia a differenziare sé stesso dall’ambiente)(il bambino inizia a differenziare sé stesso dall’ambiente)  Permanenza dell’oggettoPermanenza dell’oggetto ( l’oggetto esiste anche al di fuori dal suo campo percettivo)( l’oggetto esiste anche al di fuori dal suo campo percettivo)  Angoscia di fronte agli estraneiAngoscia di fronte agli estranei  Egocentrismo infantile ( è reale solo ciò che lo riguarda)Egocentrismo infantile ( è reale solo ciò che lo riguarda) Stadio senso motorioStadio senso motorio  SOTTOSTADI:SOTTOSTADI: 1° (0-1 mese): Motricità attivata dai riflessi.1° (0-1 mese): Motricità attivata dai riflessi. ESERCIZIO DI RIFLESSI (es: suzione,prensione,ESERCIZIO DI RIFLESSI (es: suzione,prensione, visione)visione) EGOCENTRISMO ASSOLUTO: il neonato non differenziaEGOCENTRISMO ASSOLUTO: il neonato non differenzia la realtà esterna da sé stesso quadro percettivola realtà esterna da sé stesso quadro percettivo 2° (2-4 mesi): REAZIONI CIRCOLARI PRIMARIE2° (2-4 mesi): REAZIONI CIRCOLARI PRIMARIE ripetizione di un’azione che il bambino indirizza versoripetizione di un’azione che il bambino indirizza verso il proprio corpo. Inoltre coordina tra loro alcuni schemi,il proprio corpo. Inoltre coordina tra loro alcuni schemi, es:coordinazione prensione-visionees:coordinazione prensione-visione Stadio senso motorioStadio senso motorio
  • 4. 3° (4-8 mesi): REAZIONI CIRCOLARI SECONDARIE3° (4-8 mesi): REAZIONI CIRCOLARI SECONDARIE Il bambino indirizza le proprie azioni verso il mondoIl bambino indirizza le proprie azioni verso il mondo esterno es: produrre effetti sonori o visiviesterno es: produrre effetti sonori o visivi ESPLORAZIONE E CONOSCENZA DEGLI OGGETTIESPLORAZIONE E CONOSCENZA DEGLI OGGETTI Manca ancora la distinzione mezzi-finiManca ancora la distinzione mezzi-fini 4° (8-12 mesi):4° (8-12 mesi): distinzione MEZZI-FINIdistinzione MEZZI-FINI (ad es. spostare un oggetto per afferrarne un altro,(ad es. spostare un oggetto per afferrarne un altro, puntare il dito verso il biberon per farselo dare dallapuntare il dito verso il biberon per farselo dare dalla mamma).mamma). Forte incremento dell’attività esplorativaForte incremento dell’attività esplorativa PERMANENZA DELL’OGGETTOPERMANENZA DELL’OGGETTO Stadio senso motorioStadio senso motorio 5° (12-18 mesi): SPERIMENTAZIONE ATTIVA5° (12-18 mesi): SPERIMENTAZIONE ATTIVA ricerca di mezzi nuovi per ottenere gli effetti desiderati,ricerca di mezzi nuovi per ottenere gli effetti desiderati, attività di “piccolo scienziato”attività di “piccolo scienziato” REAZIONI CIRCOLARI TERZIARIEREAZIONI CIRCOLARI TERZIARIE Le azioni del bambino sono rivolte all’ambiente,Le azioni del bambino sono rivolte all’ambiente, introduce variazioni sistematiche nelle azioni che ripeteintroduce variazioni sistematiche nelle azioni che ripete sugli oggetti;sugli oggetti; es. manipolare in tutti i modi un cucchiaioes. manipolare in tutti i modi un cucchiaio
  • 5. 6° (18-24 mesi): comparsa della6° (18-24 mesi): comparsa della FUNZIONE SIMBOLICA oFUNZIONE SIMBOLICA o CAPACITA’RAPPRESENTATIVACAPACITA’RAPPRESENTATIVA capacità di rappresentare mediante simboli (immagini,capacità di rappresentare mediante simboli (immagini, nomi, pensieri) qualcosa che non è presente e che nonnomi, pensieri) qualcosa che non è presente e che non si può percepire direttamentesi può percepire direttamente Stadio preoperatorio (2-7 anni)Stadio preoperatorio (2-7 anni) Il bambino è capace di rappresentare mentalmente le cose con leIl bambino è capace di rappresentare mentalmente le cose con le parole, ma non riesce ad usare la logicaparole, ma non riesce ad usare la logica Caratteristiche:Caratteristiche:  Capacità rappresentativaCapacità rappresentativa  Imitazione differitaImitazione differita  Pensiero unidirezionale o irreversibilePensiero unidirezionale o irreversibile  Egocentrismo, realismo, animismo, artificialismo, finalismoEgocentrismo, realismo, animismo, artificialismo, finalismo Stadio preoperatorioStadio preoperatorio Inizia la CAPACITÀ RAPPRESENTATIVAInizia la CAPACITÀ RAPPRESENTATIVA (dilatazione della dimensione spaziale e temporale,(dilatazione della dimensione spaziale e temporale, l’oggetto percepito in passato può essere riprodottol’oggetto percepito in passato può essere riprodotto con le stesse caratteristiche della prima volta)con le stesse caratteristiche della prima volta) EGOCENTRISMO INTELLETTUALEEGOCENTRISMO INTELLETTUALE : tendenza ad: tendenza ad assolutizzare il proprio punto di vistaassolutizzare il proprio punto di vista a) Egocentrismo
  • 6. E’ la tendenza ad essere “incentrato sull’io”. Il bambino guarda le cose unicamente dalla sua prospettiva non rendendosi conto che esistono molteplici punti di vista. Questo dato è evidente soprattutto nel linguaggio o comunque nella conversazione ove il bambino non tiene conto dell’interlocutore, come se l’altro conoscesse il suo stesso pensiero. Stadio preoperatorio - fasiStadio preoperatorio - fasi  1° periodo il bambino pur sapendo parlare non arriva1° periodo il bambino pur sapendo parlare non arriva alla concettualizzazionealla concettualizzazione  2° periodo prelogico2° periodo prelogico Stadio preoperatorioStadio preoperatorio Dall’unidirezionalità del pensieroDall’unidirezionalità del pensiero deriva dalladeriva dalla concentrazioneconcentrazione sulle figure percettive e il non possesso delsulle figure percettive e il non possesso del concetto di conservazioneconcetto di conservazione Se il bambino vede versare la stessa quantità di acqua da un bicchiere basso e largo ad un altro alto e sottile, egli dà per scontato che la quantità di acqua nel secondo bicchiere è maggiore, poichè ha incentrato momentaneamente l’attenzione sull’altezza raggiunta dal liquido. Stadio preoperatorioStadio preoperatorio
  • 7.  Ragionamento primitivo (trasduttivo) E’ la modalità di pensiero per cui due avvenimenti che avvengono per caso contemporaneamente, non solo sono strettamente collegati, ma uno è causa dell’altro. Il bambino dunque ritiene il nesso cronologico necessariamente causale. Questo tipo di ragionamento che è all’origine del pensiero magico, secondo l’Autore, tende a scomparire intorno ai sei anni. Stadio preoperatorioStadio preoperatorio  capacità di classificazione Il bambino verso la fine dello stadio pre-operatorio (6 anni circa) è in grado di fare raggruppamenti sulla base di somiglianze più o meno complesse. Manca comunque la capacità da Piaget chiamata “inclusioni di classi” che verrà acquisita verso i 7-8 anni. Capacità che permetterà al fanciullo di capire che alcuni oggetti sono sottoclassi di una classe comune. realismorealismo  Piaget definisce “intuizione infantile” il fatto che il bambino “situa nell’universo o negli altri ciò che noi situiamo in noi stessi, e situa in se stesso ciò che noi situiamo in altri”.  E’ sensibile al mondo che lo circonda, ma essendo inconsapevole dei suoi processi mentali, finisce per considerare i
  • 8. suoi pensieri e i suoi sentimenti, obiettivi, come se ognuno di noi provasse le sue stesse emozioni e formulasse i suoi stessi pensieri.  Io del bambino e Mondo coincidono.Io del bambino e Mondo coincidono. AnimismoAnimismo  Per il bambino gli oggetti ed i fenomeni sono dotati di un animaPer il bambino gli oggetti ed i fenomeni sono dotati di un anima  Fino all’età di 6-7 anni, tutti i corpi per il bambino sono “coscienti e vivi, anche quelli immobili. La coscienza è legata ad una attività qualsivoglia, sia che questa attività emani dagli oggetti stessi, sia che questi la subiscono dall’esterno”. Pensiero magicoPensiero magico  Il pensiero pre-operatorio è fondamentalmente un pensiero magico.  Piaget definisce “magia” “l’uso che l’individuo crede di poter fare dei rapporti di partecipazione” per poter “modificare la realtà”.  Definisce “partecipazione” “il rapporto...fra due esseri o due fenomeni.....aventi una diretta influenza l’uno sull’altro, pur non esistendo fra loro nè contatto spaziale nè legame causale intellegibile”.
  • 9. FinalismoFinalismo  Tutti gli oggetti ed i fenomeni hanno un fineTutti gli oggetti ed i fenomeni hanno un fine  Es. La Luna esiste perché deve illuminare la notteEs. La Luna esiste perché deve illuminare la notte Stadio operatorio concretoStadio operatorio concreto (7-11anni)(7-11anni) Le azioni mentali diventano più mobili, astratte eLe azioni mentali diventano più mobili, astratte e coordinate in sistemi d’insieme. I bambini comprendonocoordinate in sistemi d’insieme. I bambini comprendono meglio le trasformazioni e compiono inferenze.meglio le trasformazioni e compiono inferenze. Le OPERAZIONI mentali sono definite come azioniLe OPERAZIONI mentali sono definite come azioni mentali coordinate in sistemi d’insieme reversibilimentali coordinate in sistemi d’insieme reversibili (ad ogni operazione corrisponde una operazione(ad ogni operazione corrisponde una operazione inversa che consente di annullare il risultato)inversa che consente di annullare il risultato) SAPER ANDARE DAL PUNTO DI ARRIVO A QUELLOSAPER ANDARE DAL PUNTO DI ARRIVO A QUELLO DI PARTENZA E VICEVERSA, TENENDO PRESENTIDI PARTENZA E VICEVERSA, TENENDO PRESENTI MENTALMENTE LE DUE CONDIZIONIMENTALMENTE LE DUE CONDIZIONI Operazioni logicheOperazioni logiche  CLASSIFICAZIONE: capacità di classificare gliCLASSIFICAZIONE: capacità di classificare gli oggetti, persone e cose in insiemi in base a una o piùoggetti, persone e cose in insiemi in base a una o più proprietà comuni, anche in modo gerarchico.proprietà comuni, anche in modo gerarchico.
  • 10.  Tutto ciò è possibile se l’oggetto è percepito direttamente dal bambino, in altre parole, egli è in grado di compiere una operazione logica complessa, quando l’oggetto è visibile.  Il fanciullo, non è in grado di ricostruire mentalmente un’immagine quando non è più da lui direttamente percepibile. L’esperimento della E. Markmann. Operazioni logicheOperazioni logiche  SERIAZIONE: saper ordinare gli oggetti secondo unSERIAZIONE: saper ordinare gli oggetti secondo un certo criterio (età, altezza,grandezza)certo criterio (età, altezza,grandezza)  L’ordinamento in serie comporta l’acquisizione della transitività, ovverosia della operazione per cui se A è maggiore di B e B è maggiore di C, A è maggiore di C. Operazioni spazio temporaliOperazioni spazio temporali LA CONSERVAZIONE O INVARIANZA:LA CONSERVAZIONE O INVARIANZA: Consiste nel comprendere che gli oggetti possiedonoConsiste nel comprendere che gli oggetti possiedono proprietà sostanziali che restano invariate anche seproprietà sostanziali che restano invariate anche se cambia la loro apparenza percettivacambia la loro apparenza percettiva
  • 11. Nello stadio preoperatorio i bambini non riconoscevanoNello stadio preoperatorio i bambini non riconoscevano la conservazione quando veniva meno la somiglianzala conservazione quando veniva meno la somiglianza percettiva.percettiva. Nello stadio operatorio concreto le relazioni vengonoNello stadio operatorio concreto le relazioni vengono compensatecompensate Giudizio moraleGiudizio morale  Sviluppo intellettivo e la formazione del giudizio morale perSviluppo intellettivo e la formazione del giudizio morale per Piaget sono strettamente legati, anzi il secondo è subordinato alPiaget sono strettamente legati, anzi il secondo è subordinato al primoprimo  La morale nel bambino sarebbe frutto del condizionamentoLa morale nel bambino sarebbe frutto del condizionamento ambientaleambientale Fasi della formazione del giudizio moraleFasi della formazione del giudizio morale  realismo morale, inizia intorno ai 5 anni, ed è caratterizzata da un assolutismo morale (le regole sono assolute ed immutabili) e da una giustizia immanente (ad una infrazione segue sempre il giusto castigo).  Inoltre, il giudizio morale è da lui considerato indipendente dalle motivazioni: ciò sembra collegabile all’incapacità di guardare oltre i fatti contingenti. Relazione con l’altroRelazione con l’altro
  • 12.  Verso i 7 anni, comincia a svilupparsi una moralità diversa chiamata autonoma o della reciprocità.  Le regole del gioco non sono più immutabili, purchè tutti siano d’accordo nel cambiarle; la convinzione che la punizione segua sempre un cattivo comportamento si attenua fortemente.  Il bambino comincia a giudicare le azioni in base alle motivazioni, non solo agli effetti. L’antimonia bene-male, giusto-ingiusto, assume, ora, la caratteristica di quello che sarà il senso morale dell’adulto. Stadio Operatorio formaleStadio Operatorio formale (11 – 12 anni termine adolosecnza)(11 – 12 anni termine adolosecnza)  Il pensiero lavora con contenuti espressi conIl pensiero lavora con contenuti espressi con qualsiasi linguaggio (parole, simboli matematici, ecc.)qualsiasi linguaggio (parole, simboli matematici, ecc.) senza l’appoggio della percezione, dell’esperienza esenza l’appoggio della percezione, dell’esperienza e delle convinzioni.delle convinzioni.  Nello stadio delle operazioni concrete i bambiniNello stadio delle operazioni concrete i bambini risolvevano problemi concreti di seriazione, orarisolvevano problemi concreti di seriazione, ora ragionano su proposizioni verbaliragionano su proposizioni verbali
  • 13.  Nel momento in cui il pensiero si libera dalla realtà, nasce l’immaginazione. In altre parole nasce la rappresentazione degli oggetti assenti, che equivale alla rappresentazione del reale. Operazioni formaliOperazioni formali Sono azioni mentali su proposizioni Consentono diSono azioni mentali su proposizioni Consentono di ragionare in termini ipotetici deduttivi.ragionare in termini ipotetici deduttivi.  “Dopo gli undici o dodici anni, il pensiero formale diviene appunto possibile, e le operazioni logiche cominciano a venir trasposte dal piano della manipolazione concreta al piano delle idee pure espresse in un qualsiasi linguaggio (il linguaggio delle parole o quello dei simboli matematici ecc.),ma senza l’appoggio della percezione, dell’esperienza, o persino della convinzione .... il pensiero formale è quindi “ipotetico-deduttivo”, cioè in grado di trarre conclusione da pure ipotesi e non soltanto da una osservazione concreta”. Nuovo tipo di egocentrismo:Nuovo tipo di egocentrismo: sopravvalutare il proprio pensierosopravvalutare il proprio pensiero Anche in età adulta non sempre viene utilizzato ilAnche in età adulta non sempre viene utilizzato il pensiero ipotetico-deduttivopensiero ipotetico-deduttivo Operazioni formaliOperazioni formali Operazioni di COMBINAZIONEOperazioni di COMBINAZIONE
  • 14. (tutte le combinazioni possibili)(tutte le combinazioni possibili) Primato del POSSIBILE sul reale (ventaglio diPrimato del POSSIBILE sul reale (ventaglio di possibilità)possibilità) Scoperta di leggi fisiche mediante il CONTROLLO e laScoperta di leggi fisiche mediante il CONTROLLO e la VARIAZIONE SISTEMATICA delle variabiliVARIAZIONE SISTEMATICA delle variabili