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La percezione
I riflessi


Sono risposte automatiche, non apprese, ad
uno stimolo o ad una classe di stimoli.

DI SOPRAVVIVENZA

NEONATALI

Reazioni innate che mantengono
la loro utilità per tutta l’esistenza:

Reazioni controllate da aree
sottocorticali del cervello e
destinati a scomparire in un anno:

-Respirazione
-Ammiccamento
-Pupillare
-Deglutizione
-Starnuto

-Rotazione del capo
-Suzione
-Marcia automatica
-Prensione
-Moro
-Babinsky
Rotazione

Se un adulto gli tocca la
guancia all’angolo della bocca,
il bambino ruota il capo ed apre
la bocca.
Si perde intorno ai sei mesi
Suzione

Se un adulto gli mette in bocca
il dito (o il capezzolo), il
bambino succhia il dito (o il
capezzolo).
Si perde intorno ai due mesi
Marcia
automatica

Se un adulto lo regge
verticalmente con i piedi che
sfiorano il fasciatoio, il
bambino alza i piedi
accennando il passo
Si perde intorno ai quattro mesi
Prensione

Se l’adulto gli preme qualcosa
(es. dito) sul palmo della mano,
il bambino lo afferra
saldamente.
Si perde intorno ai 3-4 mesi
Moro

Se un adulto per un attimo non
gli sostiene il capo oppure
produce un forte rumore, il
bambino estende le braccia,
curva il tronco e poi richiude
le braccia come se
“abbracciasse”
Si perde intorno ai sei-sette
mesi
Babinsky

Se un adulto gli sfiora il piede
dall’alluce al tallone, il
bambino estende e poi ritrae le
dita dei piedi
Si perde intorno agli ottododici mesi
A cosa servono i riflessi?








Di alcuni riflessi non è nota con certezza la
funzione e possono essere considerati come
retaggi della nostra storia evolutiva (Moro)
Sono importanti dal punto di vista diagnostico
(indicatori di possibili problemi al SNC)
Sono il primo indizio del fatto che il bambino
reagisce non solo a sensazioni interne, ma
anche a stimoli esterni
Esiste qualcos’altro che testimonia l’attività
mentale del neonato?
Sensazione e Percezione



Processo secondo il
quale un’informazione
esterna viene rilevata
dai recettori sensoriali e
trasmessa al cervello



Processo di
categorizzazione ed
interpretazione degli
input sensoriali da parte
del cervello
Controversie sullo sviluppo
percettivo
ARRICCHIMENTO
 La stimolazione
sensoriale è vaga e
confusa  per
interpretare gli input
bisogna utilizzare gli
schemi cognitivi
posseduti (Piaget)
 La conoscenza
arricchisce l’esperienza
sensoriale

DIFFERENZIAZIONE
 La stimolazione
sensoriale comprende
tutto ciò che serve per
interpretare le
esperienze  bisogna
rilevare le informazioni
differenziali cioè i tratti
distintivi della
stimolazione (Gibson e
teoria della Gestalt)
Come si valutano le capacità
percettive del neonato?
1.

2.

METODO DELLA PREFERENZA: due o
più stimoli presentati simultaneamente per
osservare a quale il bambino presta più
attenzione (Fanz, camera di osservazione).
METODO
DELL’ABITUAZIONE:
lo
stimolo ripetuto diventa così familiare che le
risposte non avvengono più, se lo stimolo
viene sostituito da uno nuovo e diverso,
l’attenzione si riaccende – disabituazione –
(Milewsky, figura complessa).
Come si valutano le capacità
percettive del neonato?
3.

4.

METODO DEL POTENZIALE EVOCATO: alla
presentazione degli stimoli, vengono registrate le
onde cerebrali prodotte. Se il bambino avverte lo
stimolo, ci sarà un mutamento nella forma delle onde
cerebrali (potenziale evocato)
METODO HIGH AMPLITUDE SUCKING:
speciale succhiotto che stabilisce la linea base della
velocità di suzione (high amplitude sucking). La
stimolazione provoca mutamenti nella forza e nella
velocità di suzione; possibilità di associare stimoli al
circuito del succhiotto per cogliere le preferenze.
Percezione visiva






Alla nascita l’apparato visivo è funzionante ma immaturo (no focus
di entrambi gli occhi su un punto; bassa acuità visiva…), però il
neonato reagisce a luminosità, movimento, distingue alcuni colori e
ha precise preferenze.
Caratteristiche visive più attraenti: complessità, simmetria, presenza
di curve e mobilità  viso umano.
A 6 mesi il bambino sa riconoscere il viso di una persona anche se
muta d’espressione o è di profilo. A 7-10 mesi discriminano le varie
espressioni emotive. Alla fine del primo anno: riferimento sociale.

Salapatek, 1975

1 mese

2 mesi
La percezione spaziale






Costanza di forma: 3-4 mesi
(Bower)
Costanza di dimensione: 4-5
mesi (Bower)
Profondità  importante
perché legata alla possibilità
di spostarsi nell’ambiente.
Esperimento
del
fosso
visivo con bambini di 6
mesi (ulteriori esperimenti
con bambini più piccoli
misurando
il
battito
cardiaco)
Gibson e Walk, 1960
Il sincretismo infantile









Caratterizza la prima e la seconda infanzia
La percezione della figura d’insieme ostacola
l’individuazione delle singole parti.
Esperimento di Heiss e Sander (1948)  con l’età si
affinano le capacità analitiche e le abilità di cogliere i
particolari.
Esperimenti successivi evidenziano anche
l’importanza delle caratteristiche dello stimolo
(oggetti familiari o particolarmente vistosi).
Fino a 5-6 anni difficoltà a ritrovare un modello di
una figura in un’immagine più grande  difficoltà ad
organizzare gli stimoli in modo flessibile.
Percezione analitica e sintetica





Tra i 6 ed i 9 anni: superamento del
sincretismo infantile  articolazione
gerarchica del campo fenomenico, prospettiva
reversibile, esplorazione esaustiva
Progressi nella costanza di forma e dimensione
Raggiungimento di una prospettiva sintetica
nell’adolescenza
Percezione gustativa e olfattiva







Fin dalle prime ore, configurazioni facciali
distinte in relazione a sapori gradevoli o
sgradevoli.
Percezione differenza dolce/salato
Fin dal primo giorno, configurazioni facciali
diverse in relazioni a odori piacevoli o
spiacevoli.
Preferenza per il latte della madre già a pochi
giorni dalla nascita (MacFarlane, 1975)
Percezione uditiva




Reattività precoce agli stimoli uditivi (soprattutto in assenza di stimoli
visivi) anche se soglia uditiva alta.
Neonati: discriminano la voce umana da altri suoni e preferiscono la voce
materna

Esperimento di De Casper e Fifer (1980): neonati ascoltano la voce della
madre per 12 ore con un auricolare. Successivamente vengono fatte loro
ascoltare voce della mamma e voce di una sconosciuta  registrazione della
preferenza col metodo high amplitude sucking  preferenza per la voce della
madre

APPRENDIMENTO PRENATALE: riconoscimento delle caratteristiche
prosodiche della voce materna recepita in fase fetale (a partire dalla 20^
settimana) preferenza di una storia/melodia nota rispetto ad una
sconosciuta
Coordinazioni intermodali




Quando i bambini cominciano a coordinare le informazioni
provenienti da diverse fonti?
Piaget  l’integrazione non è possibile prima di un anno; per
mettere progressivamente insieme le conoscenze delle
proprietà degli oggetti è necessario toccarli, afferrarli ed
osservarli per un periodo di tempo prolungato.





0-3 mesi: prime coordinazioni disgiunte vista-udito e vista-tatto
A partire dai 4-5 mesi: comincia a capire che dalla stessa fonte possono
scaturire diverse sensazioni e attraverso l’azione affina la conoscenza
specifica degli oggetti

Gibson  il coordinamento intermodale inizia appena dopo la
nascita; i diversi sensi agiscono insieme: il bambino è capace
di percepire prima di agire




Studi sul coordinamento audio-visivo: a 3 mesi i
bambini si volgono appropriatamente verso la madre
o il padre anche quando questi ultimi rimangono in
silenzio e non muovono le labbra mentre le loro voci
vengono emesse da un altoparlante (Butterworth e
Harris, 1994)
Studio sul coordinamento tattile-visivo: a bambini di
29 giorni vengono dati da esplorare con la bocca due
succhiotti senza farli loro vedere. Un succhiotto liscio
ed uno con delle protuberanze. Successivamente
hanno mostrato loro la riproduzione degli stessi
succhiotti in modelli molto più grandi ed è stata
notata una preferenza visiva per quello sperimentato
con la percezione tattile orale
Come posso fare per…


Rilevare la discriminazione delle qualità
cromatiche di un oggetto utilizzando una delle
tecniche fin qui descritte?
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  • 2. I riflessi  Sono risposte automatiche, non apprese, ad uno stimolo o ad una classe di stimoli. DI SOPRAVVIVENZA NEONATALI Reazioni innate che mantengono la loro utilità per tutta l’esistenza: Reazioni controllate da aree sottocorticali del cervello e destinati a scomparire in un anno: -Respirazione -Ammiccamento -Pupillare -Deglutizione -Starnuto -Rotazione del capo -Suzione -Marcia automatica -Prensione -Moro -Babinsky
  • 3. Rotazione Se un adulto gli tocca la guancia all’angolo della bocca, il bambino ruota il capo ed apre la bocca. Si perde intorno ai sei mesi
  • 4. Suzione Se un adulto gli mette in bocca il dito (o il capezzolo), il bambino succhia il dito (o il capezzolo). Si perde intorno ai due mesi
  • 5. Marcia automatica Se un adulto lo regge verticalmente con i piedi che sfiorano il fasciatoio, il bambino alza i piedi accennando il passo Si perde intorno ai quattro mesi
  • 6. Prensione Se l’adulto gli preme qualcosa (es. dito) sul palmo della mano, il bambino lo afferra saldamente. Si perde intorno ai 3-4 mesi
  • 7. Moro Se un adulto per un attimo non gli sostiene il capo oppure produce un forte rumore, il bambino estende le braccia, curva il tronco e poi richiude le braccia come se “abbracciasse” Si perde intorno ai sei-sette mesi
  • 8. Babinsky Se un adulto gli sfiora il piede dall’alluce al tallone, il bambino estende e poi ritrae le dita dei piedi Si perde intorno agli ottododici mesi
  • 9. A cosa servono i riflessi?     Di alcuni riflessi non è nota con certezza la funzione e possono essere considerati come retaggi della nostra storia evolutiva (Moro) Sono importanti dal punto di vista diagnostico (indicatori di possibili problemi al SNC) Sono il primo indizio del fatto che il bambino reagisce non solo a sensazioni interne, ma anche a stimoli esterni Esiste qualcos’altro che testimonia l’attività mentale del neonato?
  • 10. Sensazione e Percezione  Processo secondo il quale un’informazione esterna viene rilevata dai recettori sensoriali e trasmessa al cervello  Processo di categorizzazione ed interpretazione degli input sensoriali da parte del cervello
  • 11. Controversie sullo sviluppo percettivo ARRICCHIMENTO  La stimolazione sensoriale è vaga e confusa  per interpretare gli input bisogna utilizzare gli schemi cognitivi posseduti (Piaget)  La conoscenza arricchisce l’esperienza sensoriale DIFFERENZIAZIONE  La stimolazione sensoriale comprende tutto ciò che serve per interpretare le esperienze  bisogna rilevare le informazioni differenziali cioè i tratti distintivi della stimolazione (Gibson e teoria della Gestalt)
  • 12. Come si valutano le capacità percettive del neonato? 1. 2. METODO DELLA PREFERENZA: due o più stimoli presentati simultaneamente per osservare a quale il bambino presta più attenzione (Fanz, camera di osservazione). METODO DELL’ABITUAZIONE: lo stimolo ripetuto diventa così familiare che le risposte non avvengono più, se lo stimolo viene sostituito da uno nuovo e diverso, l’attenzione si riaccende – disabituazione – (Milewsky, figura complessa).
  • 13. Come si valutano le capacità percettive del neonato? 3. 4. METODO DEL POTENZIALE EVOCATO: alla presentazione degli stimoli, vengono registrate le onde cerebrali prodotte. Se il bambino avverte lo stimolo, ci sarà un mutamento nella forma delle onde cerebrali (potenziale evocato) METODO HIGH AMPLITUDE SUCKING: speciale succhiotto che stabilisce la linea base della velocità di suzione (high amplitude sucking). La stimolazione provoca mutamenti nella forza e nella velocità di suzione; possibilità di associare stimoli al circuito del succhiotto per cogliere le preferenze.
  • 14. Percezione visiva    Alla nascita l’apparato visivo è funzionante ma immaturo (no focus di entrambi gli occhi su un punto; bassa acuità visiva…), però il neonato reagisce a luminosità, movimento, distingue alcuni colori e ha precise preferenze. Caratteristiche visive più attraenti: complessità, simmetria, presenza di curve e mobilità  viso umano. A 6 mesi il bambino sa riconoscere il viso di una persona anche se muta d’espressione o è di profilo. A 7-10 mesi discriminano le varie espressioni emotive. Alla fine del primo anno: riferimento sociale. Salapatek, 1975 1 mese 2 mesi
  • 15.
  • 16. La percezione spaziale    Costanza di forma: 3-4 mesi (Bower) Costanza di dimensione: 4-5 mesi (Bower) Profondità  importante perché legata alla possibilità di spostarsi nell’ambiente. Esperimento del fosso visivo con bambini di 6 mesi (ulteriori esperimenti con bambini più piccoli misurando il battito cardiaco) Gibson e Walk, 1960
  • 17. Il sincretismo infantile      Caratterizza la prima e la seconda infanzia La percezione della figura d’insieme ostacola l’individuazione delle singole parti. Esperimento di Heiss e Sander (1948)  con l’età si affinano le capacità analitiche e le abilità di cogliere i particolari. Esperimenti successivi evidenziano anche l’importanza delle caratteristiche dello stimolo (oggetti familiari o particolarmente vistosi). Fino a 5-6 anni difficoltà a ritrovare un modello di una figura in un’immagine più grande  difficoltà ad organizzare gli stimoli in modo flessibile.
  • 18. Percezione analitica e sintetica    Tra i 6 ed i 9 anni: superamento del sincretismo infantile  articolazione gerarchica del campo fenomenico, prospettiva reversibile, esplorazione esaustiva Progressi nella costanza di forma e dimensione Raggiungimento di una prospettiva sintetica nell’adolescenza
  • 19. Percezione gustativa e olfattiva     Fin dalle prime ore, configurazioni facciali distinte in relazione a sapori gradevoli o sgradevoli. Percezione differenza dolce/salato Fin dal primo giorno, configurazioni facciali diverse in relazioni a odori piacevoli o spiacevoli. Preferenza per il latte della madre già a pochi giorni dalla nascita (MacFarlane, 1975)
  • 20. Percezione uditiva   Reattività precoce agli stimoli uditivi (soprattutto in assenza di stimoli visivi) anche se soglia uditiva alta. Neonati: discriminano la voce umana da altri suoni e preferiscono la voce materna Esperimento di De Casper e Fifer (1980): neonati ascoltano la voce della madre per 12 ore con un auricolare. Successivamente vengono fatte loro ascoltare voce della mamma e voce di una sconosciuta  registrazione della preferenza col metodo high amplitude sucking  preferenza per la voce della madre APPRENDIMENTO PRENATALE: riconoscimento delle caratteristiche prosodiche della voce materna recepita in fase fetale (a partire dalla 20^ settimana) preferenza di una storia/melodia nota rispetto ad una sconosciuta
  • 21. Coordinazioni intermodali   Quando i bambini cominciano a coordinare le informazioni provenienti da diverse fonti? Piaget  l’integrazione non è possibile prima di un anno; per mettere progressivamente insieme le conoscenze delle proprietà degli oggetti è necessario toccarli, afferrarli ed osservarli per un periodo di tempo prolungato.    0-3 mesi: prime coordinazioni disgiunte vista-udito e vista-tatto A partire dai 4-5 mesi: comincia a capire che dalla stessa fonte possono scaturire diverse sensazioni e attraverso l’azione affina la conoscenza specifica degli oggetti Gibson  il coordinamento intermodale inizia appena dopo la nascita; i diversi sensi agiscono insieme: il bambino è capace di percepire prima di agire
  • 22.   Studi sul coordinamento audio-visivo: a 3 mesi i bambini si volgono appropriatamente verso la madre o il padre anche quando questi ultimi rimangono in silenzio e non muovono le labbra mentre le loro voci vengono emesse da un altoparlante (Butterworth e Harris, 1994) Studio sul coordinamento tattile-visivo: a bambini di 29 giorni vengono dati da esplorare con la bocca due succhiotti senza farli loro vedere. Un succhiotto liscio ed uno con delle protuberanze. Successivamente hanno mostrato loro la riproduzione degli stessi succhiotti in modelli molto più grandi ed è stata notata una preferenza visiva per quello sperimentato con la percezione tattile orale
  • 23. Come posso fare per…  Rilevare la discriminazione delle qualità cromatiche di un oggetto utilizzando una delle tecniche fin qui descritte?