3. INDIVIDUAZIONEINDIVIDUAZIONE
PRECOCEPRECOCE
Uno dei principi base della riabilitazioneUno dei principi base della riabilitazione
per un miglior recuperoper un miglior recupero
Importanza della scelta dei metodiImportanza della scelta dei metodi
riabilitativiriabilitativi
Difficoltà nell’individuazione precoce deiDifficoltà nell’individuazione precoce dei
disturbi specifici di apprendimentodisturbi specifici di apprendimento
4. PRINCIPALIPRINCIPALI
INDICATORIINDICATORI
PREDITTIVI DEI D.S.APREDITTIVI DEI D.S.A
FamiliaritàFamiliarità
Disturbo specifico del linguaggioDisturbo specifico del linguaggio
Difficoltà nel raggiungimento dellaDifficoltà nel raggiungimento della
consapevolezza metafonologicaconsapevolezza metafonologica
Incapacità ad apprendere le associazioniIncapacità ad apprendere le associazioni
arbitrarie e ad automatizzarlearbitrarie e ad automatizzarle
Problemi comportamentaliProblemi comportamentali
Difficoltà prassicheDifficoltà prassiche
5. IN ETA’ PRESCOLAREIN ETA’ PRESCOLARE
PARTICOLARE ATTENZIONE:PARTICOLARE ATTENZIONE:
Ai fratelli o sorelle di bambini con D.S.A. o aiAi fratelli o sorelle di bambini con D.S.A. o ai
figli di genitori con fallimenti scolasticifigli di genitori con fallimenti scolastici
Ai bambini con disturbo di linguaggioAi bambini con disturbo di linguaggio
persistente nel tempopersistente nel tempo
Ai bambini con scarso potenziale di sviluppoAi bambini con scarso potenziale di sviluppo
della consapevolezza fonologicadella consapevolezza fonologica
Ai bambini con difficoltà ad imparareAi bambini con difficoltà ad imparare
filastrocche, i giorni della settimana, ecc…filastrocche, i giorni della settimana, ecc…
Ai bambini con instabilità o inibizione motoria eAi bambini con instabilità o inibizione motoria e
con difficoltà nell’esecuzione di prassiecon difficoltà nell’esecuzione di prassie
6. NEL PRIMO CICLO DELLA SCUOLANEL PRIMO CICLO DELLA SCUOLA
ELEMENTAREELEMENTARE
PARTICOLARE ATTENZIONE:PARTICOLARE ATTENZIONE:
Ai fratelli e sorelle di bambini con D.S.A. o ai figli diAi fratelli e sorelle di bambini con D.S.A. o ai figli di
genitori con insuccessi scolasticigenitori con insuccessi scolastici
Ai bambini con difficoltà specifiche di linguaggio ancheAi bambini con difficoltà specifiche di linguaggio anche
pregressepregresse
Ai bambini che non sono in grado di segmentare unaAi bambini che non sono in grado di segmentare una
parola o di eseguire classificazioni fonologicheparola o di eseguire classificazioni fonologiche
Ai bambini che non conoscono i giorni della settimana,Ai bambini che non conoscono i giorni della settimana,
che non si orientano sul diario, che non sanno contareche non si orientano sul diario, che non sanno contare
fino a dieci senza errorifino a dieci senza errori
Ai bambini con instabilità o inibizione motoria e difficoltàAi bambini con instabilità o inibizione motoria e difficoltà
prassicheprassiche
Ai bambini che manifestano difficoltà nell’associazioneAi bambini che manifestano difficoltà nell’associazione
grafema-fonema e nel passaggio al corsivografema-fonema e nel passaggio al corsivo
Ai bambini che rifiutano i compiti a casaAi bambini che rifiutano i compiti a casa
7. I DISTURBI SPECIFICI DII DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO
DISLESSIADISLESSIA
DISGRAFIADISGRAFIA
DISORTOGRAFIADISORTOGRAFIA
DISCALCULIADISCALCULIA
8. IL DISTURBO SPECIFICOIL DISTURBO SPECIFICO
Si presenta in un soggetto in età evolutivaSi presenta in un soggetto in età evolutiva
in assenza di altre patologie primarie diin assenza di altre patologie primarie di
tipo:tipo:
NeurologicoNeurologico
CognitivoCognitivo
SensorialeSensoriale
Il soggetto inoltre deve essere esposto adIl soggetto inoltre deve essere esposto ad
una adeguata offerta educativa euna adeguata offerta educativa e
didattica.didattica.
9. I DISTURBI SPECIFICI DII DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO
(D.S.A.)(D.S.A.)
I D.S.A., proprio per la loro origineI D.S.A., proprio per la loro origine
costituzionale, tendono a persistere nelcostituzionale, tendono a persistere nel
tempo pur modificando la loro espressivitàtempo pur modificando la loro espressività
nel corso dello sviluppo del soggetto.nel corso dello sviluppo del soggetto.
I D.S.A. possono essere contrastati conI D.S.A. possono essere contrastati con
modificazioni della didattica.modificazioni della didattica.
10. LA DISLESSIALA DISLESSIA
EVOLUTIVAEVOLUTIVA
DEFINIZIONEDEFINIZIONE
La D.E. è un disturbo che si manifestaLa D.E. è un disturbo che si manifesta
nell’apprendimento della letturanell’apprendimento della lettura
nonostante istruzione adeguata, innonostante istruzione adeguata, in
assenza di deficit intellettivi, neurologici oassenza di deficit intellettivi, neurologici o
sensoriali e con adeguate condizionisensoriali e con adeguate condizioni
socioculturali.socioculturali.
11. DIAGNOSIDIAGNOSI
LaLa diagnosidiagnosi viene posta quando i valoriviene posta quando i valori
didi velocità e/o di accuratezza di letturavelocità e/o di accuratezza di lettura
risultano inferiori alla secondarisultano inferiori alla seconda
deviazione standard dalla mediadeviazione standard dalla media
prevista per il livello di scolarizzazione,prevista per il livello di scolarizzazione,
ovvero quando la velocità eovvero quando la velocità e
l’accuratezza sono pari ai valori medil’accuratezza sono pari ai valori medi
previsti per due classi di scuola inferioriprevisti per due classi di scuola inferiori
a quella realmente frequentata dala quella realmente frequentata dal
soggettosoggetto
12. DIAGNOSIDIAGNOSI
Accanto ai parametri velocità e numero diAccanto ai parametri velocità e numero di
errori di lettura occorre verificareerrori di lettura occorre verificare
ovviamente che siano regolari iovviamente che siano regolari i
processi cognitivi, che corrisponde alprocessi cognitivi, che corrisponde al
rilievo di unrilievo di un QI superiore ad 85QI superiore ad 85,,
utilizzando test intellettivi standardizzatiutilizzando test intellettivi standardizzati
13. DIAGNOSIDIAGNOSI
Per effettuare una diagnosi accurata devonoPer effettuare una diagnosi accurata devono
essere in sintesi valutati i seguenti aspetti:essere in sintesi valutati i seguenti aspetti:
1. livello cognitivo generale1. livello cognitivo generale
2. funzione linguistica (sia negli aspetti di2. funzione linguistica (sia negli aspetti di
comprensione che espressivi)comprensione che espressivi)
3. memoria a breve termine, sia visuo-spaziale3. memoria a breve termine, sia visuo-spaziale
che verbaleche verbale
4. attenzione4. attenzione
5. funzione di lettura attraverso prove di5. funzione di lettura attraverso prove di
decodifica di parole, non parole e del branodecodifica di parole, non parole e del brano
6. comprensione della lettura6. comprensione della lettura
14. DIAGNOSIDIAGNOSI
La diagnosi non dovrebbe essereLa diagnosi non dovrebbe essere
emessa prima della secondaemessa prima della seconda
elementare in quanto vi è un’ampiaelementare in quanto vi è un’ampia
variabilità iniziale di apprendimentovariabilità iniziale di apprendimento
della lettura, in parte dipendente daidella lettura, in parte dipendente dai
soggetti ed in parte dipendente dal tiposoggetti ed in parte dipendente dal tipo
di metodo di insegnamento adottatodi metodo di insegnamento adottato
15. LA DISGRAFIA E LALA DISGRAFIA E LA
DISORTOGRAFIADISORTOGRAFIA
DEFINIZIONE.DEFINIZIONE.
È un disturbo manifesto nell’acquisizioneÈ un disturbo manifesto nell’acquisizione
della scrittura nonostante istruzionedella scrittura nonostante istruzione
adeguata, in assenza di deficit intellettivi,adeguata, in assenza di deficit intellettivi,
neurologici o sensoriali e con adeguateneurologici o sensoriali e con adeguate
condizioni socioculturali.condizioni socioculturali.
16. CLASSIFICAZIONE DEGLI ERRORICLASSIFICAZIONE DEGLI ERRORI
Errori fonologici:Errori fonologici:
• Scambio di grafema
1. Omologhi es. pampina x bambina
2. Fonologicamente simili es. siume x fiume
3. Visivamente simili ed. dado x bado
4. Altri es. scambio di vocali
• Inversioni: es. cimena x cinema, ebra x erba
• Omissioni
1. Lettere ( consonanti o vocali) es. mtita x matita
2. Sillabe es. tita x matita
• Aggiunta
1. Lettere ( consonanti e vocali) es. ereba x erba
2. Sillabe es. paloletta x paletta
17. CLASSIFICAZIONE DEGLI ERRORICLASSIFICAZIONE DEGLI ERRORI
Altri errori:Altri errori:
•Omissioni/ aggiunta di doppie es. pala x palla solle x sole
•Omissione / aggiunta di accento: es. citta x città mè x me
Errori non-fonologiciErrori non-fonologici:
•Scambio di grafema omofono: es. quore x cuore
•Fusioni illegali es. ilcane x il cane
•Separazioni illegali es. in sieme con vincere
•Omissione/aggiunta di h
•Grafemi inesatti o incompleti es. gnia/gna gla/glia
•Scambio di grafemi es. gna/glia
•Omissione/aggiunta di apostrofo
•Errata trascrizione delle regole ortografiche es. maiuscole, eccezioni
es. cie/ce,scie/sce
18. CLASSIFICAZIONE DEGLI ERRORICLASSIFICAZIONE DEGLI ERRORI
Errori disgraficiErrori disgrafici
•Instabilità del carattere es. BamBIno
•Irregolarità nelle legature delle lettere
Errori morfo-sintattici e lessicaliErrori morfo-sintattici e lessicali
•Errori di accordo es. le mela
•Errori di modificazione di parola
- per genere es. bimbe /bimbi
- per numero es. bimbo x bimbi
- per tempo dei verbi es. era x è
- per persona del verbo es. esco x usciamo
•Errori di sostituzione/ omissione di morfemi es. del/al in/nel
•Errori di costruzione sintattica
•Errori nella punteggiatura
•Sostituzione di parola: dello stesso campo semantico (canzone/
musica), di altro campo semantico ( gusci/ usci), per vicinanza
fonologica ( tacchini / taccuini).
19. La disgrafiaLa disgrafia
E’ generalmente legata ad un quadro diE’ generalmente legata ad un quadro di
Disprassia (Disturbo Specifico dellaDisprassia (Disturbo Specifico della
Funzione Motoria)Funzione Motoria)
Può essere secondaria ad unaPuò essere secondaria ad una
lateralizzazione incompletalateralizzazione incompleta
Può incidere sul controllo fonologico edPuò incidere sul controllo fonologico ed
ortograficoortografico
20. DisgrafiaDisgrafia
Esiste disgrafia se la scrittura è:
•Eccessivamente lenta e affaticante
•Se la leggibilità è insufficiente
•Se il suo livello non è adeguato all’età e alle possibilità strumentali
del soggetto che scrive.
Si deve quindi osservare:
•Velocità di scrittura
•Pressione esercitata sul foglio
•Tendenza alla macro/ micro calligrafia ( scrittura irregolare per forma
e/o dimensione)
•Discontinuità del gesto ( presenza di interruzioni).
•Ritoccatura del segno già tracciato
•Direzionalità
•Andamento del tracciato
•Inesatta legatura dei segni
•Distanza fra le parole.
22. NEL PROGETTARE STRATEGIENEL PROGETTARE STRATEGIE
DIDATTICHE RICORDIAMOCI DIDIDATTICHE RICORDIAMOCI DI
QUESTE PROBLEMATICHEQUESTE PROBLEMATICHE
Attenzione di breve durata.Attenzione di breve durata.
Disorganizzazione nelle attivitàDisorganizzazione nelle attività
Lentezza e bisogno di più tempo.Lentezza e bisogno di più tempo.
FaticabilitàFaticabilità
Rendimento altalenante.Rendimento altalenante.
23. LAVORO DIDATTICOLAVORO DIDATTICO
EFFICACEEFFICACE
MultisensorialeMultisensoriale
StrutturatoStrutturato
SinteticoSintetico
Procedure ripetibili in situazioni similiProcedure ripetibili in situazioni simili
Molto rinforzo e poca memoriaMolto rinforzo e poca memoria
24. COSA FARE?COSA FARE?
Insegnare e favorire l’uso di strumentiInsegnare e favorire l’uso di strumenti
informatici.informatici.
Aiutare a costruire schemi e tabelle diAiutare a costruire schemi e tabelle di
supporto allo studio.supporto allo studio.
Favorire la collaborazione tra ragazzi.Favorire la collaborazione tra ragazzi.
Incentivare tutte le attività cheIncentivare tutte le attività che
semplificano i processi di lettura, scritturasemplificano i processi di lettura, scrittura
e calcolo.e calcolo.
25. NELLA SCUOLANELLA SCUOLA
MATERNA?MATERNA?
Denominazione veloce di oggetti concreti.Denominazione veloce di oggetti concreti.
Lettura di immagini in successione.Lettura di immagini in successione.
Completare frasi interrotte.Completare frasi interrotte.
Dato un attributo evocare il nome di una cosa.Dato un attributo evocare il nome di una cosa.
Data un’azione il b. deve evocare il maggiorData un’azione il b. deve evocare il maggior
numaro di oggetti.numaro di oggetti.
Arricchimento del lessico.Arricchimento del lessico.
Completare storie scegliendo tra due o piùCompletare storie scegliendo tra due o più
alternative.alternative.
Giochi metafonologici.Giochi metafonologici.
26. L’attuale normativaL’attuale normativa
scolastica prevede chescolastica prevede che
i soggetti con D.S.Ai soggetti con D.S.A
debbano normaledebbano normale
programmazione dellaprogrammazione della
classe di:classe di:
strumentistrumenti
compensativicompensativi
ee
misuremisure
dispensativedispensative
usufruire nell’ambito della
27. GLI STRUMENTI COMPENSATIVI
Sono strumenti che consentono al ragazzo di
compensare le carenze funzionali determinate dal
disturbo
Permettono al ragazzo di concentrare l’attenzione sui
compiti cognitivi più complessi
Paragonabili ad una sorta di “protesi”
Non incidono sul contenuto cognitivo, ma possono
avere importanti ripercussioni sulla velocità e/o la
correttezza dell’esecuzione della consegna
28. Misure dispensative piùMisure dispensative più
importantiimportanti
I soggetti con
D.S.A sono
dispensati da :
Lettura ad alta voce
Scrittura sotto dettatura
Uso del vocabolario
Studio delle tabelline
Studio di lingua straniera nella forma scritta
Possono usufruire di :
Tempi più lunghi per eseguire consegne
Verifiche orali anziché scritte
Interrogazioni programmate
29. IN GENERALEIN GENERALE
Fissare interrogazioni e compiti programmatiFissare interrogazioni e compiti programmati
evitando di spostare le dateevitando di spostare le date
Non sovrapporre compiti e interrogazioni delleNon sovrapporre compiti e interrogazioni delle
varie materie evitando il più possibile divarie materie evitando il più possibile di
richiedere prestazioni nelle ultime orerichiedere prestazioni nelle ultime ore
Elasticità nella richiesta di esecuzione deiElasticità nella richiesta di esecuzione dei
compiti a casa e soprattutto assegnarli in formacompiti a casa e soprattutto assegnarli in forma
ridottaridotta
Controllo della gestione del diarioControllo della gestione del diario
Dare più tempo per le prove scritte e perDare più tempo per le prove scritte e per
l’organizzazione delle interrogazionil’organizzazione delle interrogazioni
30. RAGGIUNGIMENTORAGGIUNGIMENTO
DELL’AUTONOMIADELL’AUTONOMIA
Strumenti tecnologici e informaticiStrumenti tecnologici e informatici
specifici.specifici.
Uso di una didattica adeguata.Uso di una didattica adeguata.
Aumento dell’autostima grazie ad unAumento dell’autostima grazie ad un
atteggiamento di fiducia degli insegnanti.atteggiamento di fiducia degli insegnanti.
Partecipazione attiva della famiglia.Partecipazione attiva della famiglia.
31. LEGGE SUI DISTIRBI SPECIFICI DILEGGE SUI DISTIRBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO
170/2010170/2010