3. 1-1 Il committente
Il cliente ti commissiona un progetto grafico per un
opuscolo informativo, crede poco nella progettazione,
la ritiene superficiale, a lui interessano principalmente i
risultati, la migliore mossa è copiare la concorrenza,
spesso nel formato, a volte anche nei contenuti.
4. 1-2 Il fornitore
Il formato l’ha deciso il cliente, non si discute, il
tipografo ha delle specifiche tecniche: misure, numero
pagine, cmyk+pantone in bianca e volta, angoli
stondati, plastificazione opaca.
Al tipografo resta solo la possibilità di scegliere che
carta usare: quella che costa meno.
E poi spedire il preventivo, per fax.
5. 1-3 La decisione
L’aspetto economico è l’argomento di discussione
principale che determina la fattibilità del progetto.
Sconti e tagli per stare dentro al budget, confronto con
altre mille offerte, costantemente in cerca di chi
realizza al prezzo più basso, non importa come.
6. 1-4 Il risultato
Il prodotto finito è come ci si aspettava, magari poteva
essere stampato meglio e tagliato con più cura, la
vernice poteva asciugare un po’ di più, ma ora
finalmente abbiamo un bancale di 10.000 pieghevoli
che ci basteranno per i prossimi 5 anni.
7. 1-5 Il compromesso
L’impatto ambientale non è stato nemmeno
considerato, “così fan tutti” è la scusa che sbianca la
coscienza, “il mio presente è più importante del futuro
dei miei figli” è lo slogan di chi accetta il compromesso.
Promemoria
III principio della dinamica: Ad ogni azione corrisponde
una reazione uguale e contraria.
Sempre.
8. 2
Altre volte è possibile
mettere in discussione
lo “status quo”
9. 2-1 La responsabilità
Il designer-progettista non è solo un esecutore d’ordini,
nonostante non venga pagato a sufficienza o non
riceva adeguati riconoscimenti, ha pur sempre la piena
responsabilità del risultato ottenuto, sia sul piano
estetico e funzionale, sia sotto il profilo del ciclo di vita
del prodotto (LCA).
10. 2-2 L’etica
Ciò che viene progettato e che poi verrà prodotto non
è frutto di un “sistema” economico. Usa il “sistema”
per poter vivere, ma nasce dall’idea e viene forgiato da
ogni singola scelta che il progettista compie.
11. 2-3 Progettare
Gettare avanti.
Prevedere le conseguenze (azione-reazione).
Assumersi le responsabilità di tali conseguenze.
Riprogettare.
13. 3-1 Con il committente
Il cliente si fa guidare solo se ci si dimostra preparati,
per dimostrare la propria preparazione bisogna saper
spiegare al cliente ciò che si conosce, chiedendo la sua
fiducia, perchè la responsabilità è del progettista, ed il
fardello è un peso enorme.
Quando un cliente condivide la tua etica e il tuo stile
hai a fianco un partner che ti supporta a pieno.
Nonostante i costi.
14. 3-2 Con il fornitore
Non è facile far cambiare idea al proprio fornitore, non
gli si può chiedere di cambiare il proprio processo di
business in funzione della propria ideologia.
Ma ci sono molti fornitori e c’è libertà di scelta.
Qualcuno che la pensa come te, là fuori, c’è di sicuro,
non è facile trovarlo subito, ma ricercare è l’unica via.
15. 3-2 Con il risultato
All’inizio può non essere un grande risultato.
A tutti capita di sbagliare.
Se è migliorabile è sicuramente un incentivo a
continuare. Chi riconosce i propri errori è sulla strada
giusta per eccellere.
16. 4
Cosa significa
progettazione
ecosostenibile?
17. 4-1 Do More With Less
Ridurre gli sprechi.
Usare meno risorse.
Scegliere risorse sostenibili.
Ottenere gli stessi risultati. O migliorare.
20. 5-2 Da cosa partiamo?
Da un foglio macchina 35x50cm
21. 5-3 Riduciamo gli sprechi
Ottimizziamo il formato del pieghevole, in funzione di
quante volte il foglio macchina ospita il nostro
progetto.
22. 5-4 Usiamo meno risorse
Possiamo ridurre i costi di avviamento del 50% se lo
studio della resa prende in considerazione la gestione
Fronte/Retro.
23. 5-5 Scegliamo risorse sostenibili
Le carte certificate (FSC/PEFC), gli inchiostri a base
oleosa vegetale, gli impianti di stampa a basso impatto
ambientale, l’energia da fonti rinnovabili, i trasporti.
24. 5-5 Miglioriamo i risultati
Possiamo riprogettare, con una resa diversa?
Si può fare un regalo al cliente?
Per forza CMYK? E se fosse un “Duotone”?
Possiamo evitare punti metallici o colla?