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Analisi Temperature agosto roma dal 1993 al 2013
1. ANALISI DATI E GRAFICO TEMPERATURE DI ROMA
MESE DI AGOSTO ANNI DAL 1993 AL 2013
Tramite la sezione archivio storico del sito IlMeteo sono stati raccolti i dati relativi alle
temperature media, media delle minime, e media delle massime della città di Roma per il
mese di Agosto a ritroso dall' ultimo disponibile (2013) indietro di 21 anni (1993) [tab.1].
La scelta di questo intervallo di tempo é stata basata sul voler ottenere un campione
capace di una adeguata rappresentatività perchè comprendente esattamente nel mezzo il
'caso meteorologico' che ha interessato l' Italia negli anni 2002,2003, e 2004. La scelta del
mese di Agosto si é basata su una analisi statistica precedente che definiva tale mese
come il più rappresentativo del culmine estivo, sia per le più alte temperature raggiunte
(Agosto temperatura massima: 38°, Luglio temperatura massima 37°) che per il maggior
numero di episodi in cui la massima temperatura si discostava positivamente dalla media
delle massime (24 episodi in Luglio, 28 in Agosto).
Questi dati sono stati trattati per ottenere la media sul lungo periodo di tutte e tre le medie
annuali (media, media delle minime, media delle massime) e poter calcolare il
discostamento di ogni parametro medio annuale rispetto alla corrispettiva media sul lungo
periodo.
Questo discostamento é infatti, per sua natura, indicativo della tendenza delle temperature
nel corso del lungo periodo, assumendo per ognuno dei tre casi significato diverso nei suoi
valori positivi o negativi.
Di seguito sono presentate le nostre riflessioni sui tre discostamenti.
1) discostamento T-Max annuale da media delle T-max del periodo (21 anni)
Questo discostamento ci mostra l' andamento nel lungo periodo delle temperature
massime e rappresenta, indipendentemente dalle cause, l' effetto ultimo sulle temperature
di tutti i fattori che ne possono causare l' aumento. E' il parametro che in assoluto permette
di chiarire meglio l' entità quantitativa dell' eventuale riscaldamento in atto nel lungo
periodo. Un valore positivo di questo discostamento rappresenta un contributo di
accentuazione rispetto alla media, un valore negativo rappresenta un contributo di
mitigazione dalla media. Una maggiore frequenza di discostamenti positivi (e di
conseguenza una minore frequenza di discostamenti negativi) indica un progressivo
effetto di accentuazione dalla media, una minore frequenza di discostamenti positivi (e una
maggiore frequenza di discostamenti negativi) indica una progressiva mitigazione.
Il risultato dei dati ci rivela che nel corso di questi anni é aumentata la frequenza di
discostamenti positivi, concentrati per lo più negli ultimi 10 anni. Questa constatazione
pare più evidente considerando non l' andamento annuale ma l' andamento quinquennale.
Suddividendo infatti in 4 quinquenni il lungo periodo, abbiamo:
– 0 discostamenti positivi nel 1°
– 0 discostamenti positivi nel 2°
– 1 discostamento positivo nel 3°
– 2 discostamenti positivi nel 4°
i dati rivelano 2 punti importanti:
– il primo discostamento positivo si ha all' 11 anno di campione
– negli ultimi 5 anni del campione 2 discostamenti positivi sono molto ravvicinati (solo
2 anni di distanza)
2. Gli intervalli tra i discostamenti positivi dunque sono:
– 10anni
– 6 anni
– 2 anni
Ciò mostra una progressione e una accentuazione accelerata nel riscaldamento, e in
particolare nell' effetto di questo riscaldamento sulle massime temperature.
2) discostamento T-Min annuale da media delle T-min del periodo (21 anni)
Questo genere di discostamento ha valore opposto a quello precedente: un discostamento
negativo rappresenta una accentuazione del raffreddamento, e un aumento di frequenza
di discostamenti negativi rappresenta un progressivo effetto 'raffreddante'. Di conseguenza
un discostamento positivo rappresenta una mitigazione del raffreddamento (e
potenzialmente una tendenza al riscaldamento) e una maggiore frequenza di
discostamenti positivi rappresenta una progressiva mitigazione del raffreddamento (e
potenzialmente una progressiva tendenza al riscaldamento). Questo discostamento
assume una valenza particolarmente importante in quanto ci dice se il riscaldamento,
eventualmente presente, ha effetto anche sui mesi freddi dell' anno e non solo su quelli
caldi (ma non indica a cosa questo effetto sui mesi freddi sia dovuto: umidità relativa,
mantenimento del calore, mitigazione degli eventi di pioggia etc).
I dati mostrano un aumento dei casi di discostamento positivo, indicando quindi che
progressivamente le temperature minime nel lungo periodo tendono ad aumentare, non
nel loro valore numerico (temperature minime sempre più ate), ma nel loro alternarsi
(aumento del numero di giorni con valore di minima superiore alla media del lungo
periodo).
Effettuando l' analisi quinquennale, abbiamo quanto segue:
– 1 discostamento positivo nel 1°
– 0 discostamenti positivi nel 2°
– 1 discostamento positivo nel 3°
– 2 discostamenti positivi nel 4°
Interessante in questo caso é notare che gli ultimi tre discostamenti positivi sulle medie
minime coincidono con gli ultimi 3 discostamenti positivi sulle medie massime. Questo
conferma che il riscaldamento in atto ha effetto sia sulle medie che sulle massime, e
costituisce 'de facto' un riscaldamento uniforme.
La distanza tra i discostamenti positivi in questo caso é:
– 8 anni
– 6 anni
– 2 anni
Si conferma quindi una progressiva attenuazione del freddo implicante, per quanto detto,
una progressiva accentuazione del riscaldamento nel corso degli anni.
3. 3) discostamento T-Media annuale da media del periodo (21 anni)
Il discostamento sulle medie rappresenta un sunto ideale dei precedenti due
discostamenti. Se il riscaldamento in atto é uniforme, infatti, e ha effetto sia sulle massime
che sulle minime, deve mostrare un paragonabile effetto sulle medie. Se così non fosse,
bisognerebbe ipotizzare un riscaldamento irregolare nel corso dell' anno e nel lungo
periodo, probabilmente dovuto a particolari casi di estremo calore che possano influenzare
minime e massime ma che non siano talmente forti (o frequenti) da influenzare l'
andamento medio.
Non é questo il caso, infatti sia la disposizione quinquennale, sia la distribuzione nel corso
degli anni, rispecchiano alla perfezione l' andamento del discostamento visto per le
minime.
Anche nei valori, e non solo nella loro disposizione, questo discostamento é indicativo di
progressivo riscaldamento, infatti tenendo in mente che un discostamento negativo dalla
media indica un raffreddamento, e un discostamento positivo rappresenta un
riscaldamento, abbiamo:
– nei primi 11 anni (1993 – 2003) abbiamo 4 discostamenti negativi più 'freddi' di -2
– nei successivi 10 anni (1994 – 2013) abbiamo 2 discostamenti negativi più 'freddi' di
-2
Conclusioni
L' analisi dei record di temperature lungo un periodo di 21 anni (1993-2013) per il mese di
Agosto nella città di Roma mostra che nel lungo periodo la città ha subito un
riscaldamento progressivo. Non ne é stata analizzata l' entità in termini di valori, ma l'
entità in termini di frequenza di episodi di riscaldamento, tramite l' analisi dei discostamenti
medi annuali dalle medie del lungo periodo.
Mentre il campione non é rappresentativo della situazione globale italiana, é a nostro
parere un buon punto di partenza per una simile analisi statistica da condurre su altre città,
idealmente collocate ai due estremi del territorio nazionale e le cui condizioni di
campionatura / previsione delle temperature siano paragonabili a quelle di Roma.
I dati ottenuti mostrano una coerenza con la teoria secondo la quale stiamo subendo un
progressivo riscaldamento, pur evidenziando che non sono mancati episodi di forte
alternanza caldo / freddo, in particolare a cavallo dei tre anni 2002-2004 che costituiscono
un caso meteorologico interessante.
Lo studio ha volutamente ignorato le cause e le conseguenze di tale riscaldamento,
ritenendo che una tale analisi sia eccessivamente condizionata dalla interpretazione
soggettiva, in particolar modo riguardante il peso di ogni possibile concausa e la positività /
negatività degli effetti.
Alessandro Demontis
per
Tecnologie Ambientali
http://ademontis.wix.com/tecnologieambientali
26-29 Aprile 2014
Fonte dati: http://www.ilmeteo.it/portale/archivio-meteo