78. • Italia primatista europea per l'uso del contante
• Per le transazioni sotto i 20 euro non c'è moneta elettronica che tenga,
mentre per quelle oltre i 100 il contante è addirittura al 77 per cento.
• Italiani fanalino di coda anche per quanto riguarda la frequenza dei
prelievi agli sportelli Atm (bancomat): 46 persone su 100 lo fanno almeno
una volta ogni due settimane, un terzo degli italiani non preleva mai e
preferisce andare direttamente in banca.
• Volgendo lo sguardo oltreoceano, gli americani si sono recentemente
scoperti meno dipendenti del passato dall'uso di carte di credito. Secondo
il centro di ricerche di Chicago TransUnion, l'uso delle carte di credito è
crollato di oltre l'11%
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79. • In crescita il numero delle carte prepagate emesse in Italia. Secondo la
CPP Italia, filiale della multinazionale inglese specializzata nei servizi di
protezione per gli strumenti di pagamento, nel nostro Paese circola il 50%
delle carte prepagate di tutta l’Unione Europea.
• A partire dal 2007, quando questi strumenti ammontavano a 5,8 milioni, il
numero di queste carte ricaricabili è triplicato, raggiungendo alla fine dello
scorso anno la quota di 14,2 milioni. In particolare nel 2008 si è registrata
una crescita del 41% rispetto all’anno precedente. Allo stesso tempo è
aumentato il valore delle transazioni che ha ormai superato i 9 miliardi di
euro.
• Secondo Walter Bruschi, amministratore delegato di CPP Italia, il mercato
italiano delle carte di credito potrebbe valere nel 2017 addirittura 30,6
miliardi di dollari, diventando non soltanto il principale veicolo del credito
al consumo, ma anche lo strumento con cui le aziende pagheranno
dipendenti e clienti, e la pubblica amministrazione i servizi pubblici e la
distribuzione di benefici sociali
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80. Si registra, inoltre, anche una flessione per quanto riguarda l’importo delle
transazioni effettuate (-2,1% sul 2010), interrompendo così il costante trend di
crescita registrato dal 2007.
Il valore medio di ogni singola transazione si è attestato intorno a 95 Euro (contro 97
Euro del 2010 e 104 Euro del 2007).
Continua a crescere anche la diffusione delle carte prepagate, a conferma del loro
ruolo di strumento di inclusione finanziaria, seppure a ritmi meno sostenuti rispetto
agli anni passati (+14,9% nel 2011 contro +16,3% del 2010 e +29,5% del 2009).
Tale diffusione è accompagnata anche da una crescita nell’utilizzo, confermata da
un aumento del numero (+28,4% rispetto al 2010) e del valore delle operazioni
(+30,9% sempre rispetto al 2010).
Aumentano per le carte prepagate anche il valore medio per operazione (+1,9%), il
numero medio di operazioni per carta (+11,8%) e il valore medio transato per carta
(+13,9%
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102. Numero carte di pagamento in circolazione per abitante - Confronto Europa Occidentale (dati al 2010)
Fonte: Osservatorio Assofin – CRIF Decision Solutions – GfK Eurisko sulle Carte di Credito, vol. 10
03/03/2013 previsioni 2013 consumi,risparmio, PIL 102
103. Nel dettaglio, per le carte di credito si registra una forte contrazione del numero di carte in
circolazione (-12,0% rispetto al 2010), calo ben più consistente di quello registrato nel 2010 (-3,3%
sul 2009). Il numero delle transazioni effettuate nel 2011, dopo aver sfiorato i 590 milioni nel
2010, ha fatto registrare una leggera flessione (-0,3% rispetto all’anno precedente), mantenendosi
comunque su livelli superiori rispetto al 2009.
Numero di transazioni effettuate con carte di credito: andamento 2007-2011
Decision Solutions – GfK Eurisko sulle Carte di Credito, vol. 10
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104. Nel 2011 è cresciuto il numero di operazioni effettuate con metodi di pagamento differenti dal
contante, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Ma va detto che, ancora, il
fenomeno in Italia risulta circoscritto rispetto ai trend internazionali.
È diminuito invece il numero di carte di credito attive in circolazione, ma al meno 12% delle
carte di credito fanno fronte il più 4,6% delle carte di debito e il più 14,9% delle carte
prepagate, che si confermano come forza trainante in Italia tra le forme di pagamento
elettroniche. Sostanzialmente stabile, infine, il dato delle carte rateali/carte opzione, con un
più 0,5%.
Complessivamente il numero delle carte di pagamento in Italia è in contrazione, per via di
una più mirata politica di emissione degli enti emittenti, nonché di una certa semplificazione
messa in atti dai soggetti utilizzanti.
Tanto che, come si diceva, l’uso del denaro contate in Italia è ancora preponderante e
decisamente maggiore rispetto ad altri paesi occidentali.
In Italia, per citare il dato di riferimento, vi sono 1,2 carte per abitante, mentre nel Regno Unito
siamo al 2,4, in Svezia al 2,2, in Olanda all’1,8, in Germania all’1,6.
La lenta tendenza, comunque, positiva o negativa che sia, sembra essere quella di graduale
adeguamento della situazione italiana ai livelli europei e occidentali in generale.
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