1. AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE
DELLA SALUTE DELLE PERSONE
E DELLE PARI OPPORTUNITÀ
SERVIZIO POLITICHE DI BENESSERE SOCIALE
E PARI OPPORTUNITÀ
www.regione.puglia.it
Servizio Politiche di benessere sociale e pari opportunità
Ufficio Garante di genere - Via Gentile 52 - 70126 Bari - Tel: 080 5403371 - Fax: 080 5403370
mail: t.corti@regione.puglia.it - pec: ufficio.garantedigenere@pec.rupar.puglia.it
Violenza sulle donne,
ecco il Piano operativo della Puglia
Quattro linee di intervento finanziate con 3 milioni di euro per promuovere azioni
di contrasto e consolidare la rete dei servizi:
monitoraggio del fenomeno, attuazione di programmi antiviolenza,
consolidamento e potenziamento dei centri, linee guida per il maltrattamento e la
violenza delle donne e dei minori
“Abbiamo voluto dare gambe solide alla battaglia per contrastare la violenza sulle
donne. Dopo la legge regionale, sono necessari strumenti concreti per dare
attuazione ai propositi e alle indicazioni di legge”. Spiega così il presidente della
Giunta regionale Nichi Vendola la scelta della Regione Puglia di approntare un
Piano regionale di contrasto alla violenza sulle donne, il cui obiettivo è di dare
attuazione alla legge regionale approvata lo scorso anno. “Ad un anno dall’avvio
dell’iter del disegno di legge di iniziativa della Giunta Regionale, approvato
all’unanimità dal Consiglio Regionale della Puglia nella seduta del 25 giugno 2014,
molteplici sono state le attività realizzate per consolidare e potenziare la rete dei
servizi territoriali mirata alla creazione di un sistema integrato tra istituzioni e
servizi” spiega ancora Vendola.
Quattro le macro azioni previste nel Piano: l’attivazione dell’Osservatorio per il
monitoraggio della violenza alle donne e ai minori, la realizzazione di “Programmi
antiviolenza” a favore delle donne vittime di violenza, sole o con minori, finalizzati
all’accoglienza, al sostegno e all’accompagnamento, tramite percorsi personalizzati,
il consolidamento e il potenziamento dei servizi di prevenzione contrasto della
violenza di genere previsti dai Piani Sociali di Zona, l’adozione delle “Linee guida
regionali in materia di maltrattamento e violenza in danno dei minori”, per
garantirne i diritti contro ogni forma di maltrattamento e violenza. Con una
dotazione complessiva di 3 milioni di euro, che andranno a finanziare le quattro
azioni del Piano regionale di contrasto alla violenza sulle donne, per la prima volta
la Regione Puglia fornisce strumenti concreti a tutti i soggetti del pubblico e del
privato sociale per consolidare il sistema di servizi a supporto delle politiche
regionali di contrasto alla violenza sulle donne.
“Siamo partiti da alcuni presupposti culturali fondamentali – continua Vendola –
2. AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE
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non si può convivere con la violenza ed è necessario nominarla, guardarla in faccia e
far conoscere i diritti per renderli esigibili. Per questo abbiamo agito anche sul
contesto, cercando di rompere quel muro culturale che impedisce di vedere la
violenza e mettendo in atto politiche pubbliche che guardano trasversalmente al
mondo delle donne come una ricchezza fondamentale. Siamo partiti da zero in
quest’area delle politiche regionali e in poco tempo abbiamo tessuto una rete fitta,
mettendo a valore soprattutto il prezioso lavoro compiuto volontariamente da
tante associazioni di donne sul territorio. Sono 18 i Centri antiviolenza in Puglia, di
cui 10 pubblici, 7 Case rifugio per donne vittime di violenza e 1 Casa rifugio per
donne vittime di tratta. L’avviso in scadenza la prossima settimana, il 21 marzo, ha
proprio l’obiettivo di sostenere e rafforzare la rete dei centri antiviolenza e delle
case rifugio operanti sul territorio regionale per potenziare le forme di assistenza,
accoglienza e accompagnamento alle donne vittime di violenza e ai loro figli”.
“Sono dieci anni che facciamo dell’integrazione delle politiche una necessità
culturale e di efficacia delle politiche stesse” ha sottolineato la vicepresidente
Angela Barbanente, ricordando come già dal 2006 i Piani per la riqualificazione
urbana attribuivano una premialità alla qualità dei contesti a misura di bambini e
bambine.
“La necessità di ridefinire un sistema complessivo capace di rilevare e prendere in
carico le situazioni di maltrattamento e violenza sui minori – rimarca Rosy
Paparella, Garante regionale dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza – è alla base
del lavoro in corso per la definizione delle Linee guida regionali in materia di
maltrattamento e violenza in danno dei minori, con un’attenzione particolare alle
nuove forme di violenza (cyberbullismo, adescamento on line etc.) in gran parte
nascoste anche in Puglia”.