1. PARTITO COMUNISTA
SEZ. DI GIOIA DEL COLLE
25 aprile - 1°maggio
Mobilitarsi per la nuova LIBERAZIONE
per sconfiggere la cinica-disumana logica del massimo profitto
per liberare i valori della resistenza, del Lavoro
per una società di liberi ed uguali
-valori dell’Occidente (concorrenza, xenofobia. discriminazioni, militarismo, nazionalismo)
-impreparazione alle emergenze,
-smantellamento della sanità pubblica
-carenza dei presidi sanitari territoriali
-mancanza di dispositivi di protezione individuali
-assenza di sicurezza sui posti di lavoro,
sono stati fattori determinanti a rendere esponenziale l’indice di mortalità del Covid 19.
Per anni il “ce lo dice l’Europa” ha fatto scattare imperterriti i nostri pavidi governanti a emanare
leggi che hanno diminuito i posti letti, ridotti e precarizzati gli organici nella sanità, alimentata la
sanità privata (il ministero e tutti i presidenti di regioni a gara ad applicare gli insegnamenti di
Formigoni -la sanità privata è più efficiente-) a cancellare concretamente l’articolo 32 della
Costituzione che garantisce il diritto alla salute.
“ce lo dice l’Europa”:
tutto deve essere subordinato all’euro (la finanza) a scapito degli investimenti produttivi;
tutto deve essere sacrificato alla competitività delle imprese calpestando la dignità umana,
alimentando delocalizzazioni, ristrutturazioni, disoccupazione, precarizzazione sociale che hanno
creato il virus (questo sì nei “laboratori” della Troika FMI-BM-UE tutti sotto l’ombrello NATO)
che ha provocato una gigantesca diffusione della povertà, e contemporaneamente un
pericolosissimo riscaldamento climatico che già sta dando inaudite sofferenze alle popolazioni.
La ferrea “dittatura del capitale” da sempre “padrina” del fascismo ha instaurato politiche
antipopolari con una forte riduzione delle attività pubbliche, nel campo della scuola, della sanità,
del sistema previdenziale, del mondo del lavoro, dei fondamentali diritti collettivi, favorendo invece
forti accelerazioni delle spese nei settori che riguardano le politiche belliciste della NATO (si
spendono circa 80 milioni di euro al giorno).
Queste politiche hanno affossato i valori della Resistenza e hanno trasformato il 25 aprile in un rito
annualmente celebrato per ricordare la conquista della democrazia; una democrazia, purtroppo,
senza e contro la Resistenza e la Costituzione Repubblicana; l’autocelebrazione di governanti senza
pudore, ricordano la conquista della Libertà e legiferano sfruttamento, povertà, disuguaglianze,
ingiustizie; legano il futuro del popolo allo Spread e alla Nato; gli attuali invasori del nostro paese.
Da tale OCCUPAZIONE dobbiamo ricostruire il nuovo 25 aprile.
2. Contro lo sfruttamento criminale di chi manovra queste due sigle dobbiamo valorizzare il nuovo 1°
maggio.
Per impedire un ulteriore imbarbarimento sociale, occorre lottare, essere partigiani, guardare con
determinazione al Sol dell’avvenire che oggi come ieri significa giustizia sociale,
autodeterminazione dei popoli, programmazione e pianificazione economica, rispetto dell’ambiente,
diritti individuali e collettivi; quali diritto al lavoro, allo studio, al tempo libero.
Questo il Capitalismo non può darlo, è contro i suoi interessi.
È invece intrinseco al Socialismo: un sistema economico costruito sui bisogni reali del popolo
contro l’individualismo, l’arricchimento di pochi sfruttatori: un sistema, una società di LIBERI e
UGUALI.