1. Caro Claudio,
ritengo la tua richiesta di confronto francamente curiosa. È più di un anno infatti che chiedo
continuamente alle Opposizioni una discussione sul merito delle questioni, un dibattito serio basato
su idee e visioni, scevro da retropensieri, che analizzi i fatti con profondità e onestà intellettuale.
Al contrario sei espressione di un Opposizione ostruzionista che, probabilmente per carenza di idee,
sfugge al confronto facendo della demagogia e del populismo la sua unica bandiera.
Il tempo della verità per me è ogni giorno che passa in ragione dei cento, mille problemi di una città
lasciata a sé stessa negli ultimi anni.
Quali responsabilità? La partecipazione a frequenti tavoli in Provincia e in Regione per dare
soluzione ai problemi? Il lavoro quotidiano in Comune fino a tarda sera? La programmazione fino
ad oggi inesistente? Le problematiche su Spes, depuratori ed impianti consegnati e mai messi in
funzione? Un bilancio la cui quadratura ha bisogno anche di qualche sofisma? Una struttura delle
entrate al collasso che manifesta ogni giorno inadempienze, ritardi o addirittura mancati pagamenti
di contribuenti infedeli?
Parli di progetto politico tramontato, ma io invece lo ritengo ancora estremamente vivo e vitale
visto che abbiamo ancora quattro anni di governo e tante cose da fare.
Tengo a precisare alcune delle cose che stanno già cambiando la città che amo e nella quale vivo
con la mia famiglia. In questo primo anno abbiamo lavorato con impegno e dedizione affinché
Gioia del Colle crescesse sotto il profilo dell’innovazione, cogliesse le sfide della modernità,
recepisse le esperienze virtuose italiane ed europee, si riconnettesse ad un più ampio circuito
territoriale. Partecipiamo al Patto dei Sindaci insieme ad altri comuni pilota italiani ed europei,
testiamo il modello dei Living Labs insieme ad un numero selezionato di città pugliesi, cerchiamo
di ripensare alla nostra città in termini smart, partecipiamo attivamente al progetto di Area Vasta.
Io ho idee ben chiare e ti invito a smontarmele una ad una in Consiglio! Ho il massimo rispetto per
le prerogative dell’Opposizione – ti ricordo che io stesso ho ricoperto questo ruolo nella scorsa
consiliatura. Tuttavia un’Opposizione che si rispetti ha il dovere di connotarsi in ragione del proprio
peso politico e culturale, ha il dovere di innalzare i profili del confronto, ha il dovere di dare il
proprio contributo nelle scelte cruciali per la città, senza rifuggirle pavidamente. È questa
l’Opposizione con la quale desidererei confrontarmi! È questa Opposizione che ho più volte invitato
e non si è presentata! Ti aspetto in Consiglio per una discussione franca su cosa vorrei per Gioia
perché quello che vorresti tu non lo hai ancora fatto capire .
Siete l’Opposizione che si è proposta contro la mia candidatura, ed è solo questo l’aspetto che vi
accomuna. La vostra natura non è omogenea e pertanto non è garanzia di un’alternativa politica
credibile per il futuro.
Ti chiedo: “Quali idee hai tu per la città?”, “Quale visione?”, “Quali priorità”, “Quali sono le
soluzioni che suggerisci in alternativa agli sciagurati provvedimenti di questa maggioranza?”.
“Quali servizi secondo te possono innalzare la qualità della vita del nostro paese?”. Io non rifuggo il
confronto e la riflessione sull’assunzione di determinate scelte amministrative. Indubbiamente non
mi spaventa. E aggiungo: i miei atti non sono dettati dall’arroganza ma dalle prerogative che la
legge conferisce al Sindaco.
Se buona amministrazione è dire no alle vecchie oligarchie politiche ti ricordo che le stesse nel
2. 2012 erano tutte schierate contro la mia candidatura compresi “gerarchetti” ed avvelenatori di pozzi.
Se buona amministrazione è dire no a bandi di gara “sospetti” devi andare a denunciare tutto alla
Magistratura firmandoti e permettendo a chiunque di far valere le proprie ragioni.
Basta con le diffamazioni a basso costo. Basta con l’uso strumentale delle dichiarazioni altrui.
Pagliacci non sono i cittadini; la pagliacciata è piuttosto un’attività il cui taglio politico è evidente a
tutti, è la campagna di disinformazione continua, è l’opportunistico coinvolgimento dei cittadini.
Sulle consulenze non mi esprimo perché con i conti che abbiamo e senza bilancio non so di cosa
parli. E comunque anche per questo ti prego di denunciare ed accettare responsabilmente il diritto di
difesa.
Mi astengo dal dare giudizi a priori su “un processo che avrà molto da raccontare”: emettere
sentenze non è un mio compito.
Per cui respingo con sdegno la questione fango e sporcizia ricordandoti il tenore di un tuo
intervento, molto apprezzato da me, in un Consiglio Comunale della scorsa legislatura, quando
parlasti del peso delle “responsabilità” indirette sulle spalle di chi si muove nell’interesse della
propria comunità, addebitando al sottoscritto la responsabilità di quello che tu affermi senza mai
aver affrontato nemmeno in Consiglio Comunale una discussione sul “merito” dei provvedimenti in
favore della nostra comunità.
Amo la mia città alla quale devo molto: onore, riconoscimento, credibilità.
Sul mito infine due parole: né Achille, né Ettore, piuttosto Enea combattente e pianificatore con una
visione chiara del proprio ruolo di Sindaco di Gioia del Colle che io sono certo di essermi meritato.
Sergio Povia