Agricoltura verso la soppressione dello spesometro per i piccoli coltivatori
1. AGRICOLTURA: VERSO LA SOPPRESSIONE DELLO SPESOMETRO PER I PICCOLI
COLTIVATORI
La Camera approva un ordine del giorno del M5S per abrogare l’ulteriore vessazione per gli
agricoltori con reddito inferiore ai 7.000 euro. Ora toccherà al Governo Renzi mantenere
l’impegno
Uno spiraglio di respiro per i
piccoli agricoltori giunge da
Montecitorio. È stato, infatti,
approvato ieri alla Camera,
durante la discussione della legge
delega fiscale, l’ordine del giorno
che revoca l’applicazione del
cosiddetto spesometro anche per i
coltivatori sotto i 7.000 euro di
reddito annuo. Toccherà, dunque,
al neo-Governo Renzi mantenere
l’impegno dell’Aula ed adoperarsi
per l’abrogazione del comma 8-bis
dell’articolo 36 del decreto-legge
179/2012 (convertito, con modificazioni, dalla legge 221/2012) ed evitare l’ulteriore spesa
burocratica per i piccoli agricoltori.
“Oggi il Governo Renzi, approvando l’ordine del giorno contro l’applicazione dello spesometro per
i piccoli agricoltori ha preso un impegno formale nei confronti del mondo agricolo che ci
auguriamo mantenga – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S), componente
della Commissione Agricoltura alla Camera e cofirmatario dell’ordine del giorno a prima
firma del collega Filippo Gallinella – Di fatto, ad oggi, assistiamo ad una contraddizione
legislativa che costringe i coltivatori con reddito non superiore a 7.000 euro a comunicare le
operazioni rilevanti ai fini Iva, ignorando che la stessa categoria di agricoltori, per legge, non è
tenuta a conservare i registri fiscali. Un gap che deve essere colmato al più presto – conclude
L’Abbate - poiché penalizza il comparto agricolo nazionale che, come sappiamo, è composto per
la quasi totalità da piccoli agricoltori, che non possono certo essere sottoposti ad una disciplina
che pare avere il solo obiettivo di affossarli. L’approvazione di questo ordine del giorno alla
“delega fiscale” è il primo passo di un percorso che non ci stancheremo di monitorare e
di arricchire con le nostre proposte”.