1. Corso Urban Design A e B
A12 / Germana De Michelis
Esercitazione 2/3 >>>>>>>>> consegna 14 dicembre 2011
2. Confini visibili e invisibili tra spazio pubblico e privato
“soglie aperte _ soglie chiuse”
Realizzazione di due Mappe:
1_Mappa sulle forme di “chiusura”
2_Mappa sulle forme di “apertura”
3. 1_Mappa sulle forme di “chiusura”
Ciascun gruppo deve indagare:
- almeno 3 luoghi/situazioni in cui si possono riconoscere chiusure
fisiche, allo spazio pubblico: tutto ciò che rappresenta barriera, limite,
confine, soglie non attraversabili (visibili)
- almeno 3 luoghi/situazioni in cui le chiusure sono immateriali,
apparentemente invisibili: forme di uso dello spazio che limita l’accesso
a particolari gruppi di persone, limiti e barriere sociali, culturali, d’uso,…
(invisibili)
4. 2_Mappa sulle forme di “apertura” o meglio forme di appropriazione
Ciascun gruppo deve indagare:
- almeno 3 luoghi/situazioni in cui si possono riconoscere forme di
appropriazione, dello spazio pubblico: modi in cui queste chiusure e
limiti tra pubblico e privato sono infrante, le soglie tornano ad essere
attraversabili, forme in cui le persone si prendono cura o semplicemente
usano lo spazio pubblico.
5. Materiale da consegnare _ formati e modalità
Ciascun gruppo deve produrre:
- almeno 3 fotografie per ogni luogo/situazione, ogni situazione indagata
sarà descritta da un Titolo (o parole chiave) e un breve testo (max
2500 battute)
Ogni gruppo presenterà il lavoro, di analisi e il concept di progetto, tramite
una presentazione in pdf che sarà anche stampata in formato A4 e
rilegata book.
Le immagini fotografiche dei luoghi indagati verranno inoltre stampate su
fogli liberi per la costruzione delle mappe, che avverrà nella prima parte
della giornata del 14 dicembre prossimo.
6. “(…) il ruolo dell’architettura, oggi, consiste nel modificare una
materia esistente, la materia urbana ... a partire da un catalogo che non è
tipologicamente identificato, ma che obbliga, ogni volta, ad una diagnosi;
ogni progetto di architettura dovrebbe, oggi, partire da un atto di analisi, da
un atto concettuale ..”
Jean Nouvel
9. Il sistema, nella sua accezione più generica, è:
un insieme di entità connesse tra di loro tramite reciproche relazioni visibili o
definite dal suo osservatore.
L’utente (o insieme di utenti) ha un ruolo fondamentale, è parte attiva del
sistema.
Ogni individuo “legge” lo spazio pubblico e quindi “genera” un sistema o
meglio una sua interpretazione.
Fonte_http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema
10. Un sistema può essere definito come l'unità fisica e funzionale, costituita da
più parti (tessuti, elementi, ecc.) interagenti (od in relazione funzionale) tra loro
(e con altri sistemi), formando un tutt'uno in cui, ogni parte, dà un contributo per
una finalità comune.
La caratteristica di un sistema può essere l'equilibrio complessivo che si crea
fra le singole parti che lo costituiscono. Oppure il disequilibrio soprattutto se
non è un sistema flessibile.
Ogni spazio ha i suoi propri sistemi, per la morfologia, per le funzioni che
accoglie, per la struttura/organizzazione che si è creata.
12. Le componenti di un sistema (generico) si possono riassumere in:
1. grandezze fisiche
2. parti, statiche o in movimento
3. elementi funzionali
4. metodi e regole che utilizzati insieme caratterizzano un'attività
costruiscono/fondano una rete con i nodi.
Fonte_http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema
14. Nel caso dello spazio pubblico si può dire:
A. le grandezze fisiche sono date dalla sua morfologia ambientale che sia
naturale o artificiale
B. le parti statiche sono formate dai segni, gli elementi fissi, le parti in
movimento sono i flussi legati alle funzioni (e quindi alle utenze)
C. gli elementi funzionali sono rappresentati dalle attività che accoglie
D. i metodi e le regole sono definiti dalle funzioni e i nodi, sono gli usi
Le componenti del sistema sono fortemente relazionate le une con le altre,
la morfologia condizione flussi e usi e viceversa
16. A_Le grandezze fisiche: Morfologia ambientale
La morfologia del luogo, il contesto, vincola fortemente le scelte progettuali
dello spazio pubblico. Una corte interna e una grande piazza, un vicolo e
un viale, sono situazioni diverse dove in maniera diversa ci relazioniamo e
dove per raggiungere gli effetti voluti i segni e gli elementi del piano
devono essere in equilibrio con i volumi, estensioni orizzontali e
possibilità percettive dell’osservatore.
17. Prendiamo a prestito la divisione morfologica di Kevin Lynch (1):
A.1_ Percorsi
A.2_Margini
A.3_Quartieri/isolati
A.4_Nodi
A.5_Riferimenti
(1) The image of the city, 1960, trad. it. L’immagine della città, Venezia, Marsilio Editori, prima edizione 1964, decima 2001
18. A.1_
Percorsi
I percorsi sono i canali lungo i quali ci si muove abitualmente, occasionalmente
o potenzialmente.
Possono essere strade, vie pedonali, piste ciclabili, linee di trasporto pubblico,
…
Sono elementi urbani predominanti, fortemente gerarchizzati a seconda delle
attività che accolgono che ne determinano la loro dimensione e il loro
ruolo di relazione.
Caratterizzati da elementi di continuità e di discontinuità che ne determinano
pause od accellerazioni.
19. A.2_
Margini
Per margini si intendono elementi dalla destinazione incerta, confini tra due
aree. Corti interne agli insediamenti residenziali, private ma aperte, troppo
aperte da appartenere ai residenti, troppo chiuse per essere spazio
pubblico. Aree ai confini di una strada, abbastanza ampie da farsi notare,
troppo piccole per assumere un ruolo.
Spesso sono spazi che creano continuità visiva ma non sono attraversabili
fisicamente.
20. A.3_
Quartieri/isolati
Definiamo i pieni, i luoghi dalla destinazione certa, che formano il fondale, lo
skyline della vita collettiva. Le loro dimensioni e relazioni aiutano a
stabilire, formare i rapporti di distanza fondamentali per il processo
conoscitivo di un ambiente.
21. A.4_
Nodi
Intesi come eccezioni, punti strategici. Possono essere congiunzioni, luoghi di
interruzioni dei trasporti, attraversamenti, emergenze ambientali ed
architettoniche.
In tali luoghi si acuisce l’attenzione poiché spesso rappresentano un
cambiamento di funzione, di situazione, di paesaggio. Un cambio di stato
dove necessita prendere delle decisioni.
22. A.5_
Riferimenti
Spesso coincidono con i nodi. Elementi emergenti, evidenti, assimilati dalla
conoscenza collettiva. Fondamentali riferimenti urbani: duomo, ospedale,
stazione (architettonici); montagne, mare, fiume, lago (ambientali).
23. A_Analisi delle grandezze fisiche: Morfologia ambientale
Definiamo la morfologia del luogo sottoposto all’analisi, tramite l’utilizzo delle
categorie individuate che caratterizzano lo spazio, lo definiscono, ne
condizionano l’uso sia nella loro presenza che nella loro assenza
Strumenti: Disegni, fotografie, testo, parole chiave….puntare l’attenzione ai
fattori percettivi (colore, suono, grana e texture, dislivelli, luce)
25. B_segni fissi o in movimento_il disegno Urbano
I
Classificazione degli parti (elementi) per forme geometriche:
B.1_Punto
B.2_Linea
B.3_Contorno
B.4_Superficie
26. B.1_
Il Punto
Il sistema centrico si contrappone a quello omogeneo della griglia ortogonale e il
punto risulta spesso l’elemento di concentrazione e di forza repulsiva.
Si trova nel punto il momento del silenzio, l’interruzione, la fine di un periodo
scritto.
Questo potere lo mantiene anche nello spazio pubblico condizionando le utenze.
Una serie di punti allineati scandisce un ritmo, condiziona una separazione
filtrando percezione e utenza, inserisce il dinamismo direzionale.
27. B.2_
La Linea
Lo spostamento bidimensionale da un punto verso un altro costituisce la linea
(i percorsi). La linea ha il potere di accentuare e graduare, la tensione cambia se
è spezzata o curva, se nello sdoppiarsi converge o diverge e nel ripetersi si
annulla.
29. B.4_
Superficie
L’elemento superficie è la trasformazione dinamica delle forme base, punti e linee.
Possiamo individuare tre grandi famiglie:
1-concentriche 2_direzionali 3_omogenee
31. Nella quotidianità siamo abituati a pensare al suolo, dello spazio
pubblico, come a qualcosa di abbastanza liscio, sempre immobile,
normalmente passivo
In realtà le articolazioni sono molteplici e strategiche per le destinazioni
d’uso, le segnalazioni ed i rapporti con il costruito (confini privati),
per le relazioni tra i luoghi
32. Il sistema orizzontale adopera un linguaggio di segni e di elementi base
che stimola la percezione nelle azioni del movimento e attiva il processo
di conoscenza dello spazio.
Queste funzioni significative trovano spesso analogie con le più semplici
e pratiche relazioni d’uso e contribuiscono a qualificare un aspetto
tecnico con un segnale architettonico.
Si individuano 7 funzioni principali:
33. 1_
dirigere_il forte potere di una linea bianca su una superficie continua
2_
separare_può avvenire anche senza barriere fisiche, tramite una centralità
forte che trasforma il resto in sfondo
3_
ordinare_tecnicamente è un luogo molto ben organizzato. L’ordine del
disegno lo può rendere più leggibile e flessibile
4_
gerarchizzare_il dislivello è molto efficace per questo scopo come anche i
codici simbolici realizzati con il colore o le forme geometriche
5_
correlare_definire un sistema di relazione con il contesto
6_
filtrare_si verifica sul piano orizzontale un effetto selezionante, effetto fisico o
solo percettivo
7_
segnalare_supporto attivo di messaggi codificati
34. 1_
dirigere_il forte potere di una linea bianca su una superficie continua
Piazza Ducale di Vigevano
35. 2_
separare_può avvenire anche senza barriere fisiche, tramite una
centralità forte che trasforma il resto in sfondo
NL Architects, Basket Bar, Utrecht
36. 2_
separare
Caruso St John, Stortorget, Kalmar_Svezia
37. 3_
ordinare_tecnicamente è un luogo molto ben organizzato. L’ordine
del disegno lo può rendere più leggibile e flessibile
Mosbach Paysagistes, Botanic Garden, Bordeaux
38. 3_
ordinare
FOA, South East CoastalPar, Barcellona
39. 4_
gerarchizzare_il dislivello è molto efficace per questo scopo come
anche i codici simbolici realizzati con il colore o le forme geometriche
Marco Navarra, Parco Lineare, Caltagirone e Piazza Armerina
41. 6_
filtrare_si verifica sul piano orizzontale un effetto selezionante, effetto
fisico o solo percettivo
Hideki Yoshimatsu+Archipro Architects, Cemetery for the Unknow, Hiroshima
44. C_Gli elementi funzionali_I metodi e le regole= USI
Conoscere il principale obiettivo funzionale di un luogo permette di operare
con scelte appropriate per la ridefinizione delle caratteristiche di
forma/dimensione e sulle qualità tecniche dei componenti.
Spesso le strade tramandate erano state pensate a misura d’uomo e non
per un intenso traffico veicolare, ogni utente richiede specifici ritmi percettivi,
livelli informativi, caratteristiche di attrito e di resistenza, soste e parcheggi,
sicurezza e protezione.
La valenza utente, pari a quella formale è un importante elemento di
progetto.
45. C_
Analisi degli elementi funzionali_I metodi e le regole= USI
Definiamo le funzioni del luogo, i metodi e le regole che condizionano gli USI
dello spazio. L’analisi e il progetto dello spazio pubblico non possono
prescindere dall’uso che ne fanno le persone, dalla loro percezione, dal
ruolo sociale che assume nel contesto in cui è collocato.
Individuiamo (2):
- usi legati alle attività necessarie
- usi relazionati a funzioni sociali
- usi correlati alle attività volontarie
Strumenti: fotografie, disegni, interviste e mappatura tramite disegno.
(2) Jan Gehl, Lived mellen Husen, (1980). Trad. it. Vita in città. Spazio urbano e vita sociale, Rimini, Maggioli editori, 1991
46. Il progetto a sistema cerca di definire a priori tutte le parti, di ipotizzarne le
integrazioni, le relazioni integrando diversi e molteplici livelli di lettura:
tecnologico, tecnico, morfologico, estetico, culturale, materico, relazionale,…
e parte da un analisi approfondita.
de-costruiamo, scomponiamo il sistema spazio pubblico per conoscerne gli
elementi costitutivi e le logiche di relazione con la finalità di riuscire a
ripensarlo tramite una progettazione sistemica atta a pre-vedere, vedere
prima aiuta a raggiungere più facilmente l’obiettivo.
48. Cerchiamo di definire la qualità del sistema spazio pubblico:
Con il complesso termine qualità si comprendono molteplici aspetti:
- Accessibilità
- Comfort
- Sicurezza
- Familiarità
- _____________________________
- _____________________________
- _____________________________
49. Comfort e accessibilità
Comfort: livello di benessere percepito dall’utente serve ad indicare il "livello
di benessere" percepito.
Accessibilità: privo di barriere
L'accessibilità è la caratteristica di un dispositivo, di un servizio o di
una risorsa d'essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia di utente.
Nella logica del progetto senza barriere, supportata dalla legislazione, lo spazio
pubblico diviene sempre più oggetto di operazioni di riorganizzazione,
adeguamento percorsi e soste per un utenza “svantaggiata”.
In verità gli ostacoli sono fonte di disagio per chiunque, limitano o impediscono
l’agevole e sicura fruizione dello spazio.
Le barriere architettoniche sono spesso delle barriere culturali, arretratezza
delle tradizioni e dei modi di progettare lo spazio pubblico.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
50. Sicurezza e familiarità
Sicurezza: dal latino “sine cura”: senza preoccupazione, può essere definita
come la "conoscenza che l'evoluzione di un sistema non produrrà stati
indesiderati". Il presupposto della conoscenza è fondamentale.
Familiarità: riconoscibilità, individuazione di riferimenti utili all’orientamento e
di conseguenza di stimolo per il processo di identificazione con il luogo.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.