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Corso Urban Design A e B
A12 / Germana De Michelis
Esercitazione 2/3 >>>>>>>>> consegna 14 dicembre 2011
Confini visibili e invisibili tra spazio pubblico e privato
“soglie aperte _ soglie chiuse”


Realizzazione di due Mappe:

1_Mappa sulle forme di “chiusura”

2_Mappa sulle forme di “apertura”
1_Mappa sulle forme di “chiusura”

Ciascun gruppo deve indagare:
-  almeno 3 luoghi/situazioni in cui si possono riconoscere chiusure
    fisiche, allo spazio pubblico: tutto ciò che rappresenta barriera, limite,
    confine, soglie non attraversabili (visibili)

-   almeno 3 luoghi/situazioni in cui le chiusure sono immateriali,
    apparentemente invisibili: forme di uso dello spazio che limita l’accesso
    a particolari gruppi di persone, limiti e barriere sociali, culturali, d’uso,…
    (invisibili)
2_Mappa sulle forme di “apertura” o meglio forme di appropriazione

Ciascun gruppo deve indagare:
-  almeno 3 luoghi/situazioni in cui si possono riconoscere forme di
    appropriazione, dello spazio pubblico: modi in cui queste chiusure e
    limiti tra pubblico e privato sono infrante, le soglie tornano ad essere
    attraversabili, forme in cui le persone si prendono cura o semplicemente
    usano lo spazio pubblico.
Materiale da consegnare _ formati e modalità

Ciascun gruppo deve produrre:
-  almeno 3 fotografie per ogni luogo/situazione, ogni situazione indagata
    sarà descritta da un Titolo (o parole chiave) e un breve testo (max
    2500 battute)

Ogni gruppo presenterà il lavoro, di analisi e il concept di progetto, tramite
   una presentazione in pdf che sarà anche stampata in formato A4 e
   rilegata book.

Le immagini fotografiche dei luoghi indagati verranno inoltre stampate su
    fogli liberi per la costruzione delle mappe, che avverrà nella prima parte
    della giornata del 14 dicembre prossimo.
“(…) il ruolo dell’architettura, oggi, consiste nel modificare una
materia esistente, la materia urbana ... a partire da un catalogo che non è
 tipologicamente identificato, ma che obbliga, ogni volta, ad una diagnosi;
ogni progetto di architettura dovrebbe, oggi, partire da un atto di analisi, da
                             un atto concettuale ..”
                                   Jean Nouvel
Analizziamo tramite la scomposizione
                   la de-costruzione
          del sistema spazio pubblico
Cos’è un sistema?
___________________________________________________


___________________________________________________


___________________________________________________


___________________________________________________


___________________________________________________


___________________________________________________
Il sistema, nella sua accezione più generica, è:

un insieme di entità connesse tra di loro tramite reciproche relazioni visibili o
definite dal suo osservatore.

L’utente (o insieme di utenti) ha un ruolo fondamentale, è parte attiva del
sistema.

Ogni individuo “legge” lo spazio pubblico e quindi “genera” un sistema o
meglio una sua interpretazione.




                                         Fonte_http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema
Un sistema può essere definito come l'unità fisica e funzionale, costituita da
più parti (tessuti, elementi, ecc.) interagenti (od in relazione funzionale) tra loro
(e con altri sistemi), formando un tutt'uno in cui, ogni parte, dà un contributo per
una finalità comune.

La caratteristica di un sistema può essere l'equilibrio complessivo che si crea
fra le singole parti che lo costituiscono. Oppure il disequilibrio soprattutto se
non è un sistema flessibile.

Ogni spazio ha i suoi propri sistemi, per la morfologia, per le funzioni che
accoglie, per la struttura/organizzazione che si è creata.
Le componenti di un sistema
Le componenti di un sistema (generico) si possono riassumere in:

1.  grandezze fisiche

2.   parti, statiche o in movimento

3. elementi funzionali

4. metodi e regole che utilizzati insieme caratterizzano un'attività
   costruiscono/fondano una rete con i nodi.




                                      Fonte_http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema
Le componenti del
sistema Spazio Pubblico
Nel caso dello spazio      pubblico si può dire:
A. le grandezze fisiche sono date dalla sua morfologia ambientale che sia

    naturale o artificiale

B. le parti statiche sono formate dai segni, gli elementi fissi, le parti in

    movimento sono i flussi legati alle funzioni (e quindi alle utenze)

C. gli elementi funzionali sono rappresentati dalle attività che accoglie

D. i metodi e le regole sono definiti dalle funzioni e i nodi, sono gli usi



Le componenti del sistema sono fortemente relazionate le une con le altre,

la morfologia condizione flussi e usi e viceversa
Morfologia ambientale
A_Le grandezze fisiche: Morfologia ambientale
   La morfologia del luogo, il contesto, vincola fortemente le scelte progettuali
       dello spazio pubblico. Una corte interna e una grande piazza, un vicolo e
       un viale, sono situazioni diverse dove in maniera diversa ci relazioniamo e
       dove per raggiungere gli effetti voluti i segni e gli elementi del piano
       devono essere in equilibrio con i volumi, estensioni orizzontali e
       possibilità percettive dell’osservatore.
Prendiamo a prestito la divisione morfologica di Kevin Lynch (1):

A.1_   Percorsi

A.2_Margini


A.3_Quartieri/isolati


A.4_Nodi


A.5_Riferimenti




(1) The image of the city, 1960, trad. it. L’immagine della città, Venezia, Marsilio Editori, prima edizione 1964, decima 2001
A.1_
 Percorsi
 I percorsi sono i canali lungo i quali ci si muove abitualmente, occasionalmente
      o potenzialmente.
 Possono essere strade, vie pedonali, piste ciclabili, linee di trasporto pubblico,
      …
 Sono elementi urbani predominanti, fortemente gerarchizzati a seconda delle
      attività che accolgono che ne determinano la loro dimensione e il loro
      ruolo di relazione.
 Caratterizzati da elementi di continuità e di discontinuità che ne determinano
      pause od accellerazioni.
A.2_
 Margini
 Per margini si intendono elementi dalla destinazione incerta, confini tra due
     aree. Corti interne agli insediamenti residenziali, private ma aperte, troppo
     aperte da appartenere ai residenti, troppo chiuse per essere spazio
     pubblico. Aree ai confini di una strada, abbastanza ampie da farsi notare,
     troppo piccole per assumere un ruolo.
 Spesso sono spazi che creano continuità visiva ma non sono attraversabili
     fisicamente.
A.3_
 Quartieri/isolati
 Definiamo i pieni, i luoghi dalla destinazione certa, che formano il fondale, lo
     skyline della vita collettiva. Le loro dimensioni e relazioni aiutano a
     stabilire, formare i rapporti di distanza fondamentali per il processo
     conoscitivo di un ambiente.
A.4_
 Nodi
 Intesi come eccezioni, punti strategici. Possono essere congiunzioni, luoghi di
      interruzioni dei trasporti, attraversamenti, emergenze ambientali ed
      architettoniche.
 In tali luoghi si acuisce l’attenzione poiché spesso rappresentano un
      cambiamento di funzione, di situazione, di paesaggio. Un cambio di stato
      dove necessita prendere delle decisioni.
A.5_
 Riferimenti
 Spesso coincidono con i nodi. Elementi emergenti, evidenti, assimilati dalla
     conoscenza collettiva. Fondamentali riferimenti urbani: duomo, ospedale,
     stazione (architettonici); montagne, mare, fiume, lago (ambientali).
A_Analisi delle grandezze fisiche: Morfologia ambientale
   Definiamo la morfologia del luogo sottoposto all’analisi, tramite l’utilizzo delle
       categorie individuate che caratterizzano lo spazio, lo definiscono, ne
       condizionano l’uso sia nella loro presenza che nella loro assenza




  Strumenti: Disegni, fotografie, testo, parole chiave….puntare l’attenzione ai
               fattori percettivi (colore, suono, grana e texture, dislivelli, luce)
I segni
Il disegno urbano
B_segni fissi o in movimento_il disegno Urbano
 I




  Classificazione degli parti (elementi) per forme geometriche:


  B.1_Punto



  B.2_Linea



  B.3_Contorno



  B.4_Superficie
B.1_
 Il Punto
 Il sistema centrico si contrappone a quello omogeneo della griglia ortogonale e il
 punto risulta spesso l’elemento di concentrazione e di forza repulsiva.
 Si trova nel punto il momento del silenzio, l’interruzione, la fine di un periodo
 scritto.
 Questo potere lo mantiene anche nello spazio pubblico condizionando le utenze.
 Una serie di punti allineati scandisce un ritmo, condiziona una separazione
 filtrando percezione e utenza, inserisce il dinamismo direzionale.
B.2_
 La Linea
 Lo spostamento bidimensionale da un punto verso un altro costituisce la linea
 (i percorsi). La linea ha il potere di accentuare e graduare, la tensione cambia se
 è spezzata o curva, se nello sdoppiarsi converge o diverge e nel ripetersi si
 annulla.
B.3_
 Contorno/margine
 Delimitare un area, tracciare un confine, separare o relazione.
B.4_
 Superficie
 L’elemento superficie è la trasformazione dinamica delle forme base, punti e linee.
 Possiamo individuare tre grandi famiglie:




 1-concentriche               2_direzionali               3_omogenee
I segni
le funzioni principali
Nella quotidianità siamo abituati a pensare al suolo, dello spazio
pubblico, come a qualcosa di abbastanza liscio, sempre immobile,
                       normalmente passivo




In realtà le articolazioni sono molteplici e strategiche per le destinazioni
    d’uso, le segnalazioni ed i rapporti con il costruito (confini privati),
                          per le relazioni tra i luoghi
Il sistema orizzontale adopera un linguaggio di segni e di elementi base
che stimola la percezione nelle azioni del movimento e attiva il processo
                       di conoscenza dello spazio.

Queste funzioni significative trovano spesso analogie con le più semplici
  e pratiche relazioni d’uso e contribuiscono a qualificare un aspetto
                 tecnico con un segnale architettonico.

                  Si individuano 7 funzioni principali:
1_
 dirigere_il forte potere di una linea bianca su una superficie continua

2_
 separare_può avvenire anche senza barriere fisiche, tramite una centralità
   forte che trasforma il resto in sfondo

3_
 ordinare_tecnicamente è un luogo molto ben organizzato. L’ordine del
   disegno lo può rendere più leggibile e flessibile

4_
 gerarchizzare_il dislivello è molto efficace per questo scopo come anche i
   codici simbolici realizzati con il colore o le forme geometriche

5_
 correlare_definire un sistema di relazione con il contesto

6_
 filtrare_si verifica sul piano orizzontale un effetto selezionante, effetto fisico o
   solo percettivo

7_
 segnalare_supporto attivo di messaggi codificati
1_
 dirigere_il forte potere di una linea bianca su una superficie continua




                                                Piazza Ducale di Vigevano
2_
 separare_può avvenire anche senza barriere fisiche, tramite una
  centralità forte che trasforma il resto in sfondo




                                        NL Architects, Basket Bar, Utrecht
2_
 separare




            Caruso St John, Stortorget, Kalmar_Svezia
3_
 ordinare_tecnicamente è un luogo molto ben organizzato. L’ordine
  del disegno lo può rendere più leggibile e flessibile




                         Mosbach Paysagistes, Botanic Garden, Bordeaux
3_
 ordinare




            FOA, South East CoastalPar, Barcellona
4_
 gerarchizzare_il dislivello è molto efficace per questo scopo come
  anche i codici simbolici realizzati con il colore o le forme geometriche




              Marco Navarra, Parco Lineare, Caltagirone e Piazza Armerina
5_
 correlare_definire un sistema di relazione con il contesto
6_
   filtrare_si verifica sul piano orizzontale un effetto selezionante, effetto
     fisico o solo percettivo




Hideki Yoshimatsu+Archipro Architects, Cemetery for the Unknow, Hiroshima
7_
 segnalare_supporto attivo di messaggi codificati




             Delogu Architetti Associati, Piazza Duomo, Sinnai, Sardegna
Gli usi
C_Gli elementi funzionali_I metodi e le regole= USI

   Conoscere il principale obiettivo funzionale di un luogo permette di operare
   con scelte appropriate per la ridefinizione delle caratteristiche di
   forma/dimensione e sulle qualità tecniche dei componenti.

   Spesso le strade tramandate erano state pensate a misura d’uomo e non
   per un intenso traffico veicolare, ogni utente richiede specifici ritmi percettivi,
   livelli informativi, caratteristiche di attrito e di resistenza, soste e parcheggi,
   sicurezza e protezione.

   La valenza utente, pari a quella formale è un importante elemento di
   progetto.
C_
 Analisi degli elementi funzionali_I metodi e le regole= USI


   Definiamo le funzioni del luogo, i metodi e le regole che condizionano gli USI
   dello spazio. L’analisi e il progetto dello spazio pubblico non possono
   prescindere dall’uso che ne fanno le persone, dalla loro percezione, dal
   ruolo sociale che assume nel contesto in cui è collocato.
   Individuiamo (2):
   - usi legati alle attività necessarie
   - usi relazionati a funzioni sociali
   - usi correlati alle attività volontarie




   Strumenti: fotografie, disegni, interviste e mappatura tramite disegno.
   (2) Jan Gehl, Lived mellen Husen, (1980). Trad. it. Vita in città. Spazio urbano e vita sociale, Rimini, Maggioli editori, 1991
Il progetto a sistema cerca di definire a priori tutte le parti, di ipotizzarne le
integrazioni, le relazioni integrando diversi e molteplici livelli di lettura:
tecnologico, tecnico, morfologico, estetico, culturale, materico, relazionale,…
e parte da un analisi approfondita.

de-costruiamo, scomponiamo il sistema spazio pubblico per conoscerne gli
elementi costitutivi e le logiche di relazione con la finalità di riuscire a
ripensarlo tramite una progettazione sistemica atta a pre-vedere, vedere
prima aiuta a raggiungere più facilmente l’obiettivo.
Qualità dello spazio pubblico
Cerchiamo di definire la qualità del sistema spazio pubblico:

Con il complesso termine qualità si comprendono molteplici aspetti:

-    Accessibilità
-    Comfort
-    Sicurezza
-    Familiarità
-    _____________________________
-    _____________________________
-    _____________________________
Comfort e accessibilità

Comfort: livello di benessere percepito dall’utente serve ad indicare il "livello
di benessere" percepito.

Accessibilità: privo di barriere
L'accessibilità è la caratteristica di un dispositivo, di un servizio o di
una risorsa d'essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia di utente.
Nella logica del progetto senza barriere, supportata dalla legislazione, lo spazio
pubblico diviene sempre più oggetto di operazioni di riorganizzazione,
adeguamento percorsi e soste per un utenza “svantaggiata”.
In verità gli ostacoli sono fonte di disagio per chiunque, limitano o impediscono
l’agevole e sicura fruizione dello spazio.
Le barriere architettoniche sono spesso delle barriere culturali, arretratezza
delle tradizioni e dei modi di progettare lo spazio pubblico.
                                               Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Sicurezza e familiarità

Sicurezza: dal latino “sine cura”: senza preoccupazione, può essere definita
come la "conoscenza che l'evoluzione di un sistema non produrrà stati
indesiderati". Il presupposto della conoscenza è fondamentale.

Familiarità: riconoscibilità, individuazione di riferimenti utili all’orientamento e
   di conseguenza di stimolo per il processo di identificazione con il luogo.




                                               Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Fine lezione

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Lez2 de costruzione

  • 1. Corso Urban Design A e B A12 / Germana De Michelis Esercitazione 2/3 >>>>>>>>> consegna 14 dicembre 2011
  • 2. Confini visibili e invisibili tra spazio pubblico e privato “soglie aperte _ soglie chiuse” Realizzazione di due Mappe: 1_Mappa sulle forme di “chiusura” 2_Mappa sulle forme di “apertura”
  • 3. 1_Mappa sulle forme di “chiusura” Ciascun gruppo deve indagare: -  almeno 3 luoghi/situazioni in cui si possono riconoscere chiusure fisiche, allo spazio pubblico: tutto ciò che rappresenta barriera, limite, confine, soglie non attraversabili (visibili) - almeno 3 luoghi/situazioni in cui le chiusure sono immateriali, apparentemente invisibili: forme di uso dello spazio che limita l’accesso a particolari gruppi di persone, limiti e barriere sociali, culturali, d’uso,… (invisibili)
  • 4. 2_Mappa sulle forme di “apertura” o meglio forme di appropriazione Ciascun gruppo deve indagare: -  almeno 3 luoghi/situazioni in cui si possono riconoscere forme di appropriazione, dello spazio pubblico: modi in cui queste chiusure e limiti tra pubblico e privato sono infrante, le soglie tornano ad essere attraversabili, forme in cui le persone si prendono cura o semplicemente usano lo spazio pubblico.
  • 5. Materiale da consegnare _ formati e modalità Ciascun gruppo deve produrre: -  almeno 3 fotografie per ogni luogo/situazione, ogni situazione indagata sarà descritta da un Titolo (o parole chiave) e un breve testo (max 2500 battute) Ogni gruppo presenterà il lavoro, di analisi e il concept di progetto, tramite una presentazione in pdf che sarà anche stampata in formato A4 e rilegata book. Le immagini fotografiche dei luoghi indagati verranno inoltre stampate su fogli liberi per la costruzione delle mappe, che avverrà nella prima parte della giornata del 14 dicembre prossimo.
  • 6. “(…) il ruolo dell’architettura, oggi, consiste nel modificare una materia esistente, la materia urbana ... a partire da un catalogo che non è tipologicamente identificato, ma che obbliga, ogni volta, ad una diagnosi; ogni progetto di architettura dovrebbe, oggi, partire da un atto di analisi, da un atto concettuale ..” Jean Nouvel
  • 7. Analizziamo tramite la scomposizione la de-costruzione del sistema spazio pubblico
  • 9. Il sistema, nella sua accezione più generica, è: un insieme di entità connesse tra di loro tramite reciproche relazioni visibili o definite dal suo osservatore. L’utente (o insieme di utenti) ha un ruolo fondamentale, è parte attiva del sistema. Ogni individuo “legge” lo spazio pubblico e quindi “genera” un sistema o meglio una sua interpretazione. Fonte_http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema
  • 10. Un sistema può essere definito come l'unità fisica e funzionale, costituita da più parti (tessuti, elementi, ecc.) interagenti (od in relazione funzionale) tra loro (e con altri sistemi), formando un tutt'uno in cui, ogni parte, dà un contributo per una finalità comune. La caratteristica di un sistema può essere l'equilibrio complessivo che si crea fra le singole parti che lo costituiscono. Oppure il disequilibrio soprattutto se non è un sistema flessibile. Ogni spazio ha i suoi propri sistemi, per la morfologia, per le funzioni che accoglie, per la struttura/organizzazione che si è creata.
  • 11. Le componenti di un sistema
  • 12. Le componenti di un sistema (generico) si possono riassumere in: 1.  grandezze fisiche 2. parti, statiche o in movimento 3. elementi funzionali 4. metodi e regole che utilizzati insieme caratterizzano un'attività costruiscono/fondano una rete con i nodi. Fonte_http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema
  • 13. Le componenti del sistema Spazio Pubblico
  • 14. Nel caso dello spazio pubblico si può dire: A. le grandezze fisiche sono date dalla sua morfologia ambientale che sia naturale o artificiale B. le parti statiche sono formate dai segni, gli elementi fissi, le parti in movimento sono i flussi legati alle funzioni (e quindi alle utenze) C. gli elementi funzionali sono rappresentati dalle attività che accoglie D. i metodi e le regole sono definiti dalle funzioni e i nodi, sono gli usi Le componenti del sistema sono fortemente relazionate le une con le altre, la morfologia condizione flussi e usi e viceversa
  • 16. A_Le grandezze fisiche: Morfologia ambientale La morfologia del luogo, il contesto, vincola fortemente le scelte progettuali dello spazio pubblico. Una corte interna e una grande piazza, un vicolo e un viale, sono situazioni diverse dove in maniera diversa ci relazioniamo e dove per raggiungere gli effetti voluti i segni e gli elementi del piano devono essere in equilibrio con i volumi, estensioni orizzontali e possibilità percettive dell’osservatore.
  • 17. Prendiamo a prestito la divisione morfologica di Kevin Lynch (1): A.1_ Percorsi A.2_Margini A.3_Quartieri/isolati A.4_Nodi A.5_Riferimenti (1) The image of the city, 1960, trad. it. L’immagine della città, Venezia, Marsilio Editori, prima edizione 1964, decima 2001
  • 18. A.1_ Percorsi I percorsi sono i canali lungo i quali ci si muove abitualmente, occasionalmente o potenzialmente. Possono essere strade, vie pedonali, piste ciclabili, linee di trasporto pubblico, … Sono elementi urbani predominanti, fortemente gerarchizzati a seconda delle attività che accolgono che ne determinano la loro dimensione e il loro ruolo di relazione. Caratterizzati da elementi di continuità e di discontinuità che ne determinano pause od accellerazioni.
  • 19. A.2_ Margini Per margini si intendono elementi dalla destinazione incerta, confini tra due aree. Corti interne agli insediamenti residenziali, private ma aperte, troppo aperte da appartenere ai residenti, troppo chiuse per essere spazio pubblico. Aree ai confini di una strada, abbastanza ampie da farsi notare, troppo piccole per assumere un ruolo. Spesso sono spazi che creano continuità visiva ma non sono attraversabili fisicamente.
  • 20. A.3_ Quartieri/isolati Definiamo i pieni, i luoghi dalla destinazione certa, che formano il fondale, lo skyline della vita collettiva. Le loro dimensioni e relazioni aiutano a stabilire, formare i rapporti di distanza fondamentali per il processo conoscitivo di un ambiente.
  • 21. A.4_ Nodi Intesi come eccezioni, punti strategici. Possono essere congiunzioni, luoghi di interruzioni dei trasporti, attraversamenti, emergenze ambientali ed architettoniche. In tali luoghi si acuisce l’attenzione poiché spesso rappresentano un cambiamento di funzione, di situazione, di paesaggio. Un cambio di stato dove necessita prendere delle decisioni.
  • 22. A.5_ Riferimenti Spesso coincidono con i nodi. Elementi emergenti, evidenti, assimilati dalla conoscenza collettiva. Fondamentali riferimenti urbani: duomo, ospedale, stazione (architettonici); montagne, mare, fiume, lago (ambientali).
  • 23. A_Analisi delle grandezze fisiche: Morfologia ambientale Definiamo la morfologia del luogo sottoposto all’analisi, tramite l’utilizzo delle categorie individuate che caratterizzano lo spazio, lo definiscono, ne condizionano l’uso sia nella loro presenza che nella loro assenza Strumenti: Disegni, fotografie, testo, parole chiave….puntare l’attenzione ai fattori percettivi (colore, suono, grana e texture, dislivelli, luce)
  • 25. B_segni fissi o in movimento_il disegno Urbano I Classificazione degli parti (elementi) per forme geometriche: B.1_Punto B.2_Linea B.3_Contorno B.4_Superficie
  • 26. B.1_ Il Punto Il sistema centrico si contrappone a quello omogeneo della griglia ortogonale e il punto risulta spesso l’elemento di concentrazione e di forza repulsiva. Si trova nel punto il momento del silenzio, l’interruzione, la fine di un periodo scritto. Questo potere lo mantiene anche nello spazio pubblico condizionando le utenze. Una serie di punti allineati scandisce un ritmo, condiziona una separazione filtrando percezione e utenza, inserisce il dinamismo direzionale.
  • 27. B.2_ La Linea Lo spostamento bidimensionale da un punto verso un altro costituisce la linea (i percorsi). La linea ha il potere di accentuare e graduare, la tensione cambia se è spezzata o curva, se nello sdoppiarsi converge o diverge e nel ripetersi si annulla.
  • 28. B.3_ Contorno/margine Delimitare un area, tracciare un confine, separare o relazione.
  • 29. B.4_ Superficie L’elemento superficie è la trasformazione dinamica delle forme base, punti e linee. Possiamo individuare tre grandi famiglie: 1-concentriche 2_direzionali 3_omogenee
  • 30. I segni le funzioni principali
  • 31. Nella quotidianità siamo abituati a pensare al suolo, dello spazio pubblico, come a qualcosa di abbastanza liscio, sempre immobile, normalmente passivo In realtà le articolazioni sono molteplici e strategiche per le destinazioni d’uso, le segnalazioni ed i rapporti con il costruito (confini privati), per le relazioni tra i luoghi
  • 32. Il sistema orizzontale adopera un linguaggio di segni e di elementi base che stimola la percezione nelle azioni del movimento e attiva il processo di conoscenza dello spazio. Queste funzioni significative trovano spesso analogie con le più semplici e pratiche relazioni d’uso e contribuiscono a qualificare un aspetto tecnico con un segnale architettonico. Si individuano 7 funzioni principali:
  • 33. 1_ dirigere_il forte potere di una linea bianca su una superficie continua 2_ separare_può avvenire anche senza barriere fisiche, tramite una centralità forte che trasforma il resto in sfondo 3_ ordinare_tecnicamente è un luogo molto ben organizzato. L’ordine del disegno lo può rendere più leggibile e flessibile 4_ gerarchizzare_il dislivello è molto efficace per questo scopo come anche i codici simbolici realizzati con il colore o le forme geometriche 5_ correlare_definire un sistema di relazione con il contesto 6_ filtrare_si verifica sul piano orizzontale un effetto selezionante, effetto fisico o solo percettivo 7_ segnalare_supporto attivo di messaggi codificati
  • 34. 1_ dirigere_il forte potere di una linea bianca su una superficie continua Piazza Ducale di Vigevano
  • 35. 2_ separare_può avvenire anche senza barriere fisiche, tramite una centralità forte che trasforma il resto in sfondo NL Architects, Basket Bar, Utrecht
  • 36. 2_ separare Caruso St John, Stortorget, Kalmar_Svezia
  • 37. 3_ ordinare_tecnicamente è un luogo molto ben organizzato. L’ordine del disegno lo può rendere più leggibile e flessibile Mosbach Paysagistes, Botanic Garden, Bordeaux
  • 38. 3_ ordinare FOA, South East CoastalPar, Barcellona
  • 39. 4_ gerarchizzare_il dislivello è molto efficace per questo scopo come anche i codici simbolici realizzati con il colore o le forme geometriche Marco Navarra, Parco Lineare, Caltagirone e Piazza Armerina
  • 40. 5_ correlare_definire un sistema di relazione con il contesto
  • 41. 6_ filtrare_si verifica sul piano orizzontale un effetto selezionante, effetto fisico o solo percettivo Hideki Yoshimatsu+Archipro Architects, Cemetery for the Unknow, Hiroshima
  • 42. 7_ segnalare_supporto attivo di messaggi codificati Delogu Architetti Associati, Piazza Duomo, Sinnai, Sardegna
  • 44. C_Gli elementi funzionali_I metodi e le regole= USI Conoscere il principale obiettivo funzionale di un luogo permette di operare con scelte appropriate per la ridefinizione delle caratteristiche di forma/dimensione e sulle qualità tecniche dei componenti. Spesso le strade tramandate erano state pensate a misura d’uomo e non per un intenso traffico veicolare, ogni utente richiede specifici ritmi percettivi, livelli informativi, caratteristiche di attrito e di resistenza, soste e parcheggi, sicurezza e protezione. La valenza utente, pari a quella formale è un importante elemento di progetto.
  • 45. C_ Analisi degli elementi funzionali_I metodi e le regole= USI Definiamo le funzioni del luogo, i metodi e le regole che condizionano gli USI dello spazio. L’analisi e il progetto dello spazio pubblico non possono prescindere dall’uso che ne fanno le persone, dalla loro percezione, dal ruolo sociale che assume nel contesto in cui è collocato. Individuiamo (2): - usi legati alle attività necessarie - usi relazionati a funzioni sociali - usi correlati alle attività volontarie Strumenti: fotografie, disegni, interviste e mappatura tramite disegno. (2) Jan Gehl, Lived mellen Husen, (1980). Trad. it. Vita in città. Spazio urbano e vita sociale, Rimini, Maggioli editori, 1991
  • 46. Il progetto a sistema cerca di definire a priori tutte le parti, di ipotizzarne le integrazioni, le relazioni integrando diversi e molteplici livelli di lettura: tecnologico, tecnico, morfologico, estetico, culturale, materico, relazionale,… e parte da un analisi approfondita. de-costruiamo, scomponiamo il sistema spazio pubblico per conoscerne gli elementi costitutivi e le logiche di relazione con la finalità di riuscire a ripensarlo tramite una progettazione sistemica atta a pre-vedere, vedere prima aiuta a raggiungere più facilmente l’obiettivo.
  • 48. Cerchiamo di definire la qualità del sistema spazio pubblico: Con il complesso termine qualità si comprendono molteplici aspetti: -  Accessibilità -  Comfort -  Sicurezza -  Familiarità -  _____________________________ -  _____________________________ -  _____________________________
  • 49. Comfort e accessibilità Comfort: livello di benessere percepito dall’utente serve ad indicare il "livello di benessere" percepito. Accessibilità: privo di barriere L'accessibilità è la caratteristica di un dispositivo, di un servizio o di una risorsa d'essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia di utente. Nella logica del progetto senza barriere, supportata dalla legislazione, lo spazio pubblico diviene sempre più oggetto di operazioni di riorganizzazione, adeguamento percorsi e soste per un utenza “svantaggiata”. In verità gli ostacoli sono fonte di disagio per chiunque, limitano o impediscono l’agevole e sicura fruizione dello spazio. Le barriere architettoniche sono spesso delle barriere culturali, arretratezza delle tradizioni e dei modi di progettare lo spazio pubblico. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
  • 50. Sicurezza e familiarità Sicurezza: dal latino “sine cura”: senza preoccupazione, può essere definita come la "conoscenza che l'evoluzione di un sistema non produrrà stati indesiderati". Il presupposto della conoscenza è fondamentale. Familiarità: riconoscibilità, individuazione di riferimenti utili all’orientamento e di conseguenza di stimolo per il processo di identificazione con il luogo. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.