4. La terra gira intorno al sole alla velocità di 103.000 km/h
La velocità del suono è di 331,5 m/s a 0 °C (pari a 1193,4 km/h)
5. Il più veloce aereo supersonico arriva a Mach 12
(il termine Mach deriva dal nome del fisico Ernst Mach)
• Mach 1 è pari a 1193,4 km/h
Sr-71 black bird
4.000 km/h
6. Il più veloce aereo supersonico arriva a Mach 12
(il termine Mach deriva dal nome del fisico Ernst Mach)
X-43A
12.000 km/h
7. Il più veloce aereo supersonico arriva a Mach 12
(il termine Mach deriva dal nome del fisico Ernst Mach)
8.
9. Gli Orizzonti Terrestri
Ogni involucro è
caratterizzato dalla
presenza di vari tipi di
roccia che presentano
differenti caratteristiche
chimiche (acidità) e fisiche
(densità).
12. La crosta è costituita
prevalentemente da silicati (SiO4--) e
carbonati (CO3--);
il mantello è costituito per la
maggior parte da silicati di magnesio
(MgSiO4) e ferro (FeSiO4);
il nucleo formato da Ferro e nichel
13. Per quanto riguarda il nucleo nuovi
studi portano anche una diversa
composizione chimica che potrebbe
influire sulla mobilità delle molecole,
quindi sulla diverso stato della materia.
Il nucleo esterno liquido (formato,
secondo l’ultima ipotesi, da ferro, zolfo,
ossigeno e silicio) e il nucleo interno
solido (ferro, zolfo e silicio).
15. Perché nel nucleo interno la materia
è talmente compressa che le rocce
non riescono a fondere.
Infatti, il passaggio delle rocce dallo
stato solido a quello liquido è
possibile soltanto se la pressione
non è eccessiva.
18. Onde sismiche
1. Esistono due tipi di onde:
• Di tipo P o longitudinali
Attraversano anche i liquidi
• Di tipo S o trasversali
Non riescono ad attraversare i liquidi
20. Alcune onde raggiungono la superficie terrestre
anche dalla parte opposta rispetto a quella dove si
è verificato il sisma, ma percepite solo dai
sismografi. Nel 1909 il sismologo Andrija
Mohorovicic, studiando i sismogrammi relativi a
un terremoto avvenuto in Croazia in quell'anno,
scoprì che, a circa 60 km di profondità, la velocità
delle onde sismiche aumentava improvvisamente.
Ciò indicava un brusco cambiamento delle
proprietà fisiche delle rocce. Così fu scoperta la
discontinuità di Mohorovich (o più brevemente
Moho), corrispondente al passaggio dalla crosta al
mantello.