SlideShare a Scribd company logo
1 of 67
Download to read offline
Projecting Friendly and Usefully
Linee Guida per la progettazione
di beni di largo consumo rispondenti
ai principi di Universal Design
2 73
Programma Leonardo da Vinci
progetto pilota “PRO.F.USE” To PROject Friendly and USEfully
convenzione n. 2004 - I / 04 / B / F / PP - 154104
I Principi di Universal Design sono stati concepiti e sviluppati dal Center
for Universal Design dell’Università del North Carolina. L’uso o l’applicazione dei Principi in
qualsiasi forma da parte di un individuo o di un’organizzazione è distinta dai Principi e non
costituisce e non implica l’accettazione del Centro.
3
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
73
Hanno collaborato alla stesura della presente Linea Guida:
Partners progetto PRO.F.USE
C.I.I. Pistoia
Francesco Baicchi
Elena Cefalo
Alessandra Meoni
Università degli Studi di Firenze
Massimo Ruffilli
Elisabetta Cianfanelli
Ambra Trotto
Francesco Ciardi
A.I.S.M. - Associazione Italiana Sclerosi Multipla e
F.I.S.H. - Federazione Italiana Superamento Handicap
Fabrizio Mezzalana
Wroclawskie Centrum Transferu Technologii Politechnicka Wroclawska
Magdalena Paryna
Centro de empresas e inovaçao - BIC Madeira
Cláudia Patrícia H. G. Dantas Caires
I.R.V. - Kenniscentrum voor Revalidatie en Handicap
Harry Knops
Enid Reichrath
Università degli Studi di Siena
Pietro Maniscalco
Eurobic Toscana Sud
Cristiano Acri
PMI - Promozione del mobile imbottito
Irene Pini
Luciano Pallini
Partner sostenitore
Bureau Veritas
Marco Mari
734
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Linee guida
Progettazione di prodotti rispondenti ai principi di
Universal Design
Indice
Parte Prima
L’Universal Design come nuovo standard di progettazione
0. Introduzione 9
1. Obiettivo della linea guida . 11
2. Campo di applicazione 12
3. Riferimenti 12
4. Il modello di funzionamento dell’ICF 13
5. Le caratteristiche funzionali delle persone 15
5.1 Persone con difficoltà motorie 16
5.2 Persone con difficoltà sensoriali 18
5.3 Persone con difficoltà di linguaggio 20
5.4 Persone con difficoltà cognitive 21
6. La progettazione secondo i principi di Universal Design 22
Parte Seconda
Processo di prgettazione di beni di consumo secondo
i principi di Universal Design
1. Definizione delle specifiche di progettazione 23
2. Contenuti e criteri della progettazione 25
3. L’utilizzazione del prodotto 29
4. I comandi 31
5. Le interfacce 32
6. La documentazione 33
7. La sicurezza 34
8. Principi per l’ autovalutazione finale della progettazione 34
8.1 Metodo per la autovalutazione 36
8.2 Documentazione dell’autovalutazione 39
8.3 Soglia di conformità complessiva 44
Allegato 1 Scheda progetto
Allegato 2 Scheda di analisi dei prodotti di riferimento
Allegato 3 Scheda di valutazione del progetto
Bibliografia
Allegati
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
5
736
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
7
I sette principi di Universal Design
Utilizzo equo, non discriminatorio
Il prodotto è utile e commerciabile per persone con differenti
abilità
Utilizzo flessibile
Il prodotto è adattabile ad una vasta gamma di esigenze e
abilità individuali
Utilizzo semplice e intuitivo
L'utilizzo del prodotto è facile da comprendere,
indipendentemente dall’esperienza dell’utente, dalle sue
conoscenze, dalla sua lingua o dal suo livello di concentrazione
Riconoscibilità delle informazioni
Il prodotto comunica efficacemente le informazioni necessarie
all’utilizzatore, indipendentemente dalle circostanze ambientali
o dalle sue capacità sensoriali
Tolleranza all’errore
Il prodotto minimizza i rischi e le conseguenze negative di azioni
accidentali o non intenzionali
Contenimento dello sforzo fisico
Il prodotto può essere utilizzato in modo efficace, confortevole
e con un minimo sforzo
Misure e spazi adeguati per l’avvicinamento e l’utilizzo
Il prodotto prevede spazi e dimensioni adeguati per
l’avvicinamento, il raggiungimento, la manipolazione
e l’utilizzo del prodotto al di là delle dimensioni fisiche, della
postura o della mobilità dell’utente
The Center for Universal Design (1997). The Principles of Universal Design, Version 2.0.
Raleigh, NC: North Carolina State University
Copyright © 1997 NC State University, The Center for Universal Design
Neutralità formale
L’aspetto del prodotto e quindi lo studio della
forma non deve essere riferibile a prodotti specifici
o specialistici destinate a persone con disabilità
Il principio neutralità della forma è stato elaborato dal gruppo di ricerca Pro.f.Use
738
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Parte Prima
L’Universal Design
come nuovo standard di progettazione
0. Introduzione
Il modello antropometrico di riferimento per la progettazione
di spazi, di ambienti e di prodotti è solitamente quello
dell’uomo “standard”, una tipologia di fruitore che racchiude
in sé le caratteristiche dimensionali e funzionali cosiddette
“medie” o “normali”.
Questo concetto di standard dell’utilizzatore è alla base stessa
della formazione culturale e professionale di alcuni progettisti.
Nel corso degli ultimi anni questo processo progettuale basato
sullo standard si è evoluto per includere altre categorie di
fruitori dotati di caratteristiche antropometriche e funzionali
diverse come i bambini, le persone con disabilità motoria,
quelle con disabilità sensoriale e gli anziani.
In realtà sappiamo che questo “standard”, non esiste: ciascun
individuo è unico e diverso dagli altri, così come lo stesso
individuo può cambiare le proprie caratteristiche funzionali
e dimensionali nel corso della sua esistenza.
Si è affermata così negli ultimi trenta anni una cultura del
progetto che supera le semplificazioni dello standard e guarda
le diversità di ciascun individuo come ricchezze e non più
come ostacoli ad una corretta progettazione. La diversità si è
trasformata in una risorsa per la realizzazione di un ambiente
antropico sempre più inclusivo, confortevole e sicuro per tutti.
Da questo tipo di atteggiamento universale è nata negli Stati
Uniti la definizione di Universal Design ed i suoi principi,
che costituiscono l’elemento di riferimento culturale e tecnico
di queste linee guida.
Una ulteriore conferma alla correttezza di questo nuovo
processo culturale viene dall’ICF (Classificazione
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
9
Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della
Salute), classificazione approvata dall’Assemblea Mondiale
della Sanità nel maggio 2001 e accettata da 191 Paesi, che
rappresenta il quadro di riferimento culturale ed il linguaggio
più adatto a descrivere l’universalità del fenomeno e supporta
il processo scientifico nella elaborazione di queste linee guida
come strumento operativo.
Un notevole contributo proviene dal coinvolgimento nella fase
di analisi e di sintesi per la stesura di questo strumento di persone
con patologie invalidanti temporanee e permanenti per le quali
gliostacolidelmondoantropicocreatidallasocietàrappresentano
un limite o impediscono la loro partecipazione alla vita civile
generando condizioni di esclusione e di discriminazione.
7310
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
11
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
73
1. Obiettivo della linea guida
1.1. Cos’è questa linea guida
L’obiettivo della guida è quello di fornire ai progettisti e alle
imprese strumenti culturali e tecnici per una progettazione
orientata secondo i principi di Universal Design.
Questo processo è stato codificato e definito come “il design di
prodotti ed ambienti utilizzabili dal più ampio numero possibile
di persone di tutte le età e abilità”.
L’obiettivo della guida è pertanto quello di promuovere
l’inclusione di tutti in tutte le attività umane nel rispetto e nella
valorizzazione delle diversità.
Tendereasoddisfareognitipodiutenzaèutopico,macontribuisce
ad ottenere comunque un prodotto che favorisce il processo di
inclusione. È quindi necessario considerare lo Universal Design
più come un processo che guida la cultura del progetto che come
il risultato definitivo da conseguire.
Questo dimostra la necessità di promuovere e applicare
metodologie progettuali inclusive, attraverso una riflessione sui
criteri di valutazione oggettivi e sugli indicatori del processo
progettuale che possano concretamente orientare il designer.
1.2. Cosa non è questa linea guida
Questa guida non deve essere letta come un manuale di “buona
progettazione” ma può essere intesa come un primo strumento
progettuale di controllo e di gestione degli esiti del processo
in termini di non discriminatorietà di qualunque artefatto.
La ricerca prende avvio da alcune riflessioni di carattere
generale:
La definizione ed i principi di Universal Design.
I principi dell’ European Concept of Accessibility
(ECA 2003).
La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della
Disabilità e della Salute (ICF 2001).
Seguire queste linee guida non conduce necessariamente alla
progettazione di un “buon” prodotto, ma sicuramente ad un
prodotto non discriminatorio rispetto alla diversità dei potenziali
fruitori.
Il successo di un prodotto è determinato da un complesso sistema
di fattori, tra cui sempre più spesso l’aspetto etico e non
discriminatorio di un’azienda e dei suoi prodotti. Per progettare
un prodotto di successo, oltre che non discriminatorio, il processo
progettuale non può e non deve esimersi dal garantire una
correttezza e una qualità formale del prodotto stesso, intesa come
l’efficacia della sintesi fra il valore morfologico e il valore
funzionale.
La qualità formale deve pertanto essere considerato un
presupposto per la progettazione e non un criterio di
appartenenza allo Universal Design.
2. Campo di applicazione
Questa linea guida può essere utilizzata in tutti i processi di
progettazione di oggetti d’uso, in presenza di una scelta coerente
da parte del progettista di aderire ai principi di Universal Design.
L’All.3 ‘Scheda di valutazione del processo di progettazione’ specifica
i requisiti per la valutazione del processo di progettazione.
Questa linea guida può essere utilizzata quando una
organizzazione:
a. ha l’esigenza di effettuare una autovalutazione
b. ha l’esigenza di dimostrare alle parti interessate la
conformità dei processi di progettazione relativi a specifici
prodotti mediante verifica di parte terza.
3. Riferimenti
I principi di Universal Design, versione 2.0 – 4/1/97, NC State
University, The Center for Universal Design.
European Concept of Accessibility, ECA 2003.
ICF - International Classification on Functioning, Disability and
Health, World Health Organization, 2001.
7312
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
4. Il modello di funzionamento dell’ICF
Questa Linea Guida, atta a valutare le diverse abilità degli
utilizzatori di prodotti, fa riferimento alla Classificazione
InternazionaledelFunzionamentodellaDisabilitàedellaSalute
(ICF), approvata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) il 22 maggio 2002.
Nell’ICF vengono fornite indicazioni sul nuovo standard
internazionale per misurare e classificare salute e disabilità.
L’ICF appartiene alla famiglia delle classificazioni internazionali
sviluppate dall’OMS ed è la revisione della Classificazione
Internazionale delle Menomazioni, della Disabilità e degli
Handicap (ICIDH) pubblicata nel 1980.
Obiettivo dell’ICF è quello di fornire un linguaggio comune per
descrivere e misurare la disabilità di una persona, ovvero
descrivere e misurare il funzionamento umano e le sue diversità.
L’ICFèunaclassificazionedellasaluteedeglistatiadessacorrelati
– è uno strumento per effettuare un ritratto dello stato di salute
generale della persona, così come delle caratteristiche associate
alla sua esperienza di vita.
Possiamo considerare l’ICF come un vocabolario completo che
permette di descrivere il funzionamento umano in rapporto alle
diverse disabilità.
La Classificazione ICF adotta e promuove una interpretazione
della disabilità di tipo “biopsicosociale” con l’obiettivo di
fornire una prospettiva coerente delle diverse dimensioni della
salute a livello:
biologico
individuale
sociale
Ilmodellobio-psico-socialesibasasull’integrazionedeiduegrandi
modelli concettuali che negli anni si sono contrapposti
nell’osservare e descrivere la disabilità:
modello medico
modello sociale
Ilmodellomedicoèstato-eloèancora –predominante;ilmodello
sociale nasce in contrapposizione a quello medico ed è
storicamente legato ad istanze di promozione dei diritti umani
da parte delle persone con disabilità.
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
13
Per il modello medico, la disabilità riguarda le anormalità
fisiologiche e psicologiche (causate da malattie, disturbi o lesioni)
alle quali rispondere con interventi di tipo sanitario.
Per il modello sociale, la disabilità riguarda soprattutto le
condizioni di svantaggio causate dall’ambiente fisico e sociale che
ci circonda.
L’ICF propone l’integrazione dei due modelli, riconoscendone la
complementarietà, in quanto afferma che:
sia il modello medico che quello sociale forniscono
elementi di lettura e di intervento appropriati;
sia il modello medico che quello sociale non sono
sufficienti da soli a fornire soluzioni.
Ilmodellobiopsicosocialedell’ICFèbenesintetizzatodalloschema
che descrive le interazioni tra i diversi componenti della
classificazione. Laprospettivamedicaèvisibilenellapartesinistra
del diagramma, quella sociale nella parte destra relativa
all’ambiente. La zona centrale del diagramma è il risultato del
rapporto tra condizione di salute e ambiente.
Questo schema contiene un messaggio politico e sociale, perché
raccoglie tutte le istanze dei movimenti per i diritti delle persone
con disabilità, afferma che lo svantaggio della disabilità è in gran
partecausatodallamancanzadirisorse,opportunitàeadattamenti
nell’ambiente in cui ciascun individuo vive.
condizionedisalute
funzioni e
strutture corporee
attività
partecipazione
fattori
personali
fattori
ambientali
7314
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
La disabilità è considerata come la complessa interazione tra le
caratteristiche delle persone e le caratteristiche del mondo.
L’ICF quindi, oltre a contenere il messaggio politico e sociale dello
svantaggio causato alle persone con disabilità dalla mancanza di
risorse, opportunità o adattamenti dell’ambiente, fornisce il
terreno di partenza per dare validità scientifica a questi concetti.
In particolare può dimostrare con rigore e metodo:
QUANDO e con QUALE ENTITA’ l’ambiente causa
restrizioni nella piena partecipazione di una persona
CHE TIPO DI MODIFICAZIONE AMBIENTALE è in grado
di aumentare la partecipazione (rimuovere ostacoli / fornire
opportunità)
Da questa impostazione risulta evidente come i fattori ambientali
possano, in relazione alle loro caratteristiche dimensionali e
qualitative, facilitare ovvero ostacolare il funzionamento di
ciascuno di noi.
5. Le caratteristiche funzionali delle persone
Quali conoscenze sulle diversità dei corpi umani servono per
orientare le scelte di un progettista alla ricerca di soluzioni che
favoriscano l’utilizzabilità senza discriminazioni del prodotto a
cui sta lavorando?
A chi deve pensare?
Con quale “quadro funzionale” ed in quali condizioni?
Per iniziare a dare risposta a queste domande è necessario fare
riferimento a un quadro - schematico e non esaustivo - descrittivo
dellepersonecondiversitàdovuteamenomazionie/oaparticolari
situazioni contestuali.
Persone con difficoltà motorie
a. Persone con difficoltà motorie agli arti superiori
b. Persone con difficoltà motorie agli arti inferiori
c. Persone con altre difficoltà motorie
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
15
Persone con difficoltà sensoriali
a. Persone con difficoltà visive
b. Persone con difficoltà uditive
c. Persone con altre difficoltà sensoriali
Persone con difficoltà di linguaggio
Persone con difficoltà cognitive, di comprensione e di
orientamento
5.1. Persone con difficoltà motorie
Le difficoltà di tipo motorio possono dipendere da menomazioni
- temporanee o permanenti - dovute a fatti traumatici o ad una
grande varietà di patologie: artrite, mancanza o deformità di uno
o più arti, sclerosi multipla, lesioni midollari.
Queste menomazioni possono limitare o impedire attività
necessarie per l’utilizzo di un prodotto.
5.1.1. Persone con difficoltà motorie agli arti superiori
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti - causate da ictus, tendinite, artrite,
amputazioni, lesioni midollari - tetraplegia, Morbo di Parkinson,
sclerosimultipla,distrofiamuscolare,esitidapoliomielite,paralisi
cerebrali,mancanzaodeformazionecongenitadegliartisuperiori.
Nello stesso insieme possiamo includere anche bambini con mani
piccole e con poca forza, anziani con una naturale diminuzione
di funzionalità nel movimento e nella forza, persone in stato di
affaticamento o che possono incidentalmente utilizzare una sola
mano o un solo braccio, persone che indossano abiti o indumenti
o mezzi di protezione personali - come i guanti - persone che
temporaneamente non possono utilizzare il braccio o la mano
dominante,personecheoperanoincondizioniambientaliestreme
ed avverse.
In tutti questi casi possono verificarsi problemi di movimento,
coordinazione e/o forza nell’utilizzo degli arti superiori.
7316
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Il progettista deve pertanto elaborare soluzioni che facilitino
l’esecuzione di queste azioni:
Raggiungere in basso, in alto,
davanti, dietro
Spingere/tirare
Sollevare
Trasportare
Afferrare
Ruotare/girare
Manipolare
5.1.2. Persone con difficoltà motorie agli arti inferiori
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti -causate da ictus, tendinite, artrite,
amputazioni, lesioni midollari - tetraplegia, Morbo di Parkinson,
sclerosi multipla, distrofia muscolari, esiti da poliomielite,
paralisi cerebrali, mancanza o deformazione congenita degli arti
inferiori, persone con difficoltà respiratorie e/o circolatorie.
Nello stesso insieme possiamo includere anche bambini, anziani
con una naturale diminuzione di funzionalità nel movimento,
nella forza, nell’equilibrio, persone in stato di affaticamento,
persone che indossano abiti o indumenti o mezzi di protezione
personali,comelescarpedalavoro,donneinstatodigravidanza.
Le persone con difficoltà motorie agli arti inferiori possono
utilizzare o meno ausili per la mobilità, come bastoni, stampelle,
canadesi, deambulatori, sedie a ruote manuali e/o elettroniche,
elettroscooter. In questi casi si possono verificare
sovrapposizioni con le difficoltà motorie degli arti superiori (es.
una persona che usa un bastone per camminare ha una sola
mano libera) e si deve tenere conto delle caratteristiche
dimensionali degli ausili (ad es. lo spazio frontale di
avvicinamento e approccio di una persona seduta su sedia a
ruote, l’altezza di utilizzo).
In tutti questi casi possono verificarsi problemi di movimento,
coordinazione e/o forza nell’utilizzo degli arti inferiori.
Il designer deve pertanto elaborare soluzioni progettuali che
facilitino l’esecuzione delle seguenti azioni:
Alzarsi/sedersi
Camminare
Mantenere l’equilibrio su uno o su entrambi i piedi
Manovrare con i piedi, come azionare un pedale
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
17
5.1.3. Persone con altre difficoltà motorie
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti - causate da ictus, tendinite, artrite,
amputazioni,lesionimidollari-tetraplegia,MorbodiParkinson,
sclerosi multipla, distrofia muscolari, esiti da poliomielite,
paralisi cerebrali, persone con difficoltà respiratorie e/o
circolatorie.
Nello stesso insieme possiamo includere anche bambini, anziani
con una naturale diminuzione di funzionalità nel movimento,
nella forza, nell’equilibrio, persone in stato di affaticamento,
persone che indossano abiti o indumenti o mezzi di protezione
personali, donne in stato di gravidanza.
In tutti questi casi possono verificarsi problemi di movimento,
coordinazionee/oforzanellafunzionalitàcomplessivadelproprio
corpo.
Il progettista deve pertanto elaborare soluzioni progettuali che
facilitino l’esecuzione di tali azioni.
Cambiare una posizione corporea di base, come sedersi,
sdraiarsi, accovacciarsi, inginocchiarsi, alzarsi in piedi,
piegarsi
Mantenere una posizione corporea, come rimanere per un
certo tempo seduti, sdraiati, accovacciati, inginocchiati, in
posizione eretta
Mantenere l’equilibrio
Spostare il baricentro del corpo
5.2 Persone con difficoltà sensoriali
Le difficoltà di tipo sensoriale possono dipendere da
menomazioni-temporaneeopermanenti-dovuteadunagrande
varietà di patologie. Queste menomazioni possono limitare o
impedire diverse attività significative per l’utilizzo di un
prodotto.
5.2.1 Persone con difficoltà visive
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti -causate da cecità, ipovisione,
7318
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
glaucoma, retiniti, cataratta, danni alle strutture e funzioni
dell’occhio.
Nello stesso insieme possiamo includere anche anziani con una
naturale diminuzione delle capacità visive dovuta
all’invecchiamento, persone che indossano mezzi di protezione
personali, come occhiali da lavoro, persone che operano in
condizioni ambientali estreme ed avverse (luoghi con elevati
fenomeni di abbagliamento, luoghi con illuminazione colorata,
bassolivellodiilluminazione), personecheoperanoinambiente
con forte inquinamento visivo, persone affaticate da eccessive
attività visive.
In tutti questi casi, nei quali si verifica una diminuzione o l’assenza
dicapacitàvisive, ilprogettistadeveelaboraresoluzioniprogettuali
idonee a consentire a tutti di:
a. Percepire i dettagli e le parti da una visione ravvicinata
e da una visione distante
b. Percepire i dettagli e le parti con modalità alternative a
quelle visive
c. Distinguere gli oggetti dallo sfondo
d. Percepire i contrasti di luminanza
e. Percepire distanze e misure
5.2.2 Persone con difficoltà uditive
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti - causate da sordità, danni all’orecchio
interno, traumi cerebrali, danni da esposizione prolungata al
rumore, riduzione dell’udito dovuta all’invecchiamento.
Nello stesso insieme possiamo includere anche persone distratte
da molte fonti sonore, persone che operano in un ambiente ad
alto inquinamento acustico, persone che utilizzano cuffie o
auricolari, anche come strumenti di protezione personale.
In tutti questi casi il progettista deve elaborare soluzioni
progettuali che facilitino le persone con ridotte o nulle facoltà
uditive nell’esecuzione delle seguenti azioni:
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
19
a. Percepire toni alti e toni bassi
b. Percepire le informazioni rilevanti dal rumore di fondo
c. Percepire le fonti dei segnali sonori
d. Percepire con modalità alternative
a quelle uditive
5.2.3 Persone con altre difficoltà sensoriali
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti - che causano una perdita delle
funzioni del tatto e delle funzioni sensoriali correlate alla
temperatura e ad altri stimoli.
Nello stesso insieme possiamo includere anche persone che
utilizzano indumenti e/o sistemi di protezione personale, che
operano in ambienti particolarmente ostili; ad esempio un
ambiente freddo può causare una perdita sensibile delle
funzioni sensoriali.
In tutti questi casi il progettista deve elaborare soluzioni
progettualichefacilitinoallepersonecondiversitànellefunzioni
sensoriali:
a. La percezione delle superfici - struttura e qualità
b. La percezione delle temperature, e quindi dei rischi di
bruciature
c. La percezione delle vibrazioni
d. La percezione di tremori od oscillazioni
e. La percezione di pressioni superficiali e/o profonde
5.3 Persone con difficoltà di linguaggio
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti - dovute a cause di varia natura. In
alcuni casi le difficoltà di linguaggio possono essere correlate a
difficoltà uditive e/o cognitive.
7320
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Nello stesso insieme possiamo includere anche persone straniere
o che utilizzano un linguaggio diverso, persone con culture
diverse, persone con un vocabolario limitato, bambini, persone
anziane con una naturale perdita delle capacità di fonazione,
persone che operano in ambienti particolarmente ostili o che
utilizzano indumenti e/o sistemi di protezione personale.
In tutti questi casi il progettista deve elaborare soluzioni
progettualichefacilitinoallepersonechepossonoavereproblemi
ad esprimersi in modo comprensibile le azioni che lo richiedono,
come in tutti i casi nei quali il prodotto presuppone l’uso di
comandi vocali, la risposta vocale a quesiti o l’espressione vocale
di richieste.
5.4 Persone con difficoltà cognitive, di comprensione e di
orientamento
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti -causate da ritardo mentale,
sindrome di Down, malattia di Alzheimer, ictus, trauma
cranico.
Nello stesso insieme possiamo includere anche persone
affaticate o distratte, persone straniere o che utilizzano un
linguaggio diverso, persone con culture differenti, persone
con un vocabolario limitato, bambini, persone anziane con una
naturale perdita delle capacità mnemoniche.
In tutti questi casi il progettista deve elaborare soluzioni
progettuali che facilitino alle persone con diversità cognitive, di
comprensione e di orientamento:
a.Lacomprensionedelleinformazionivisuali,uditive,tattili
b. La reazione agli stimoli in funzione del tempo di reazione
c. Il mantenimento della concentrazione
d. L’attivazione di sequenze di azioni
e. La memorizzazione
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
21
6. La progettazione secondo i principi di Universal Design
La progettazione secondo i principi di Universal Design deve
prevedere un confronto costante con la molteplicità dei potenziali
fruitori.
Durante il processo di progettazione dovrebbero essere previsti
momenti di confronto multidisciplinare fra il progettista e gli
esperti del settore. Inoltre, tale processo deve rispondere a tutte
le fasi di autovalutazione, attraverso l’utilizzo di parametri il
più possibile oggettivi, al fine di soddisfare l’obiettivo ultimo di
incrementare il numero degli utilizzatori.
La procedura presentata nella seconda parte di questa linea guida
costituisce una proposta metodologica finalizzata a guidare il
designer e a consentire la documentazione del processo
progettuale ispirato ai criteri di Universal Design, con particolare
attenzione alla validazione finale del progetto.
7322
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
23
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
73
Parte Seconda
Procedura di progettazione di beni di consumo
secondo i principi di Universal Design
1. Definizione delle specifiche di progettazione
L’inizio del processo progettuale prevede le seguenti fasi.
a. Analisi delle necessità che si intendono soddisfare con il
prodotto di nuova ideazione e analisi dei prodotti con
funzioni analoghe
b. Individuazione del target degli utilizzatori
c. Analisi di eventuali altri elementi condizionanti che
possono essere le logiche di produzione, l’uso appropriato
dei materiali, delle finiture e dei trattamenti ed inoltre le
indicazioni di mercato
L’analisi delle necessità è una lettura riguardante lo stato dell’arte
sullatipologiadiprodottiugualiosimilichesarannodiriferimento
per la progettazione del nuovo prodotto. E’inoltre necessaria una
specifica valutazione delle limitazioni funzionali connesse
all’utilizzo dei prodotti di riferimento ed, in particolare, rivolta a
persone che presentino una o più difficoltà esposte nel capitolo
5 della prima parte di questa linea guida.
Considerando che uno dei principali obiettivi di un oggetto
d’uso è la sua flessibilità riferita al sistema di utilizzo, ciò
garantisce una sua maggiore diffusione sul mercato e quindi il
suo successo commerciale.
Atal fine, è consigliabile prevedere test di utilizzo sia dei prodotti
già esistenti che degli eventuali prototipi del prodotto in esame
nel processo di progettazione.
I test di utilizzo dei prodotti esistenti possono essere svolti
seguendovariemodalità.Possonoesserediretti,indiretti,simulati,
dal vero, effettuati attraverso verifica normativa-tecnica-
funzionale sulla base di informazioni e strumenti validati. Essi
dipendono da vari fattori, come risorse, opportunità, esperienza
diretta o indiretta del team di lavoro.
Questa linea guida esorta ad avvalorare i principi di inclusività
dei portatori di interesse. A tal fine appare opportuno, se non
sempre indispensabile, il coinvolgimento nella valutazione del
massimo numero di figure portatrici di interesse e competenze,
tra i quali: i potenziali utilizzatori, ma anche figure tecniche in
grado di fornire specifiche competenze nel campo del
funzionamento, il parere delle persone disabili ed inoltre medici,
tecnici riabilitatori, terapisti occupazionali, consulenti alla pari o
psicologi.
La metodologia di coinvolgimento di tali figure dovrebbe
prevedere e documentare l’individuazione complessiva di tutti i
soggetti interessati e l’evidenza delle motivazioni di quelle
prescelte.
La valutazione dei prodotti di riferimento verrà documentata su
un’appositascheda:All.2 SchedaAnaliticadiValutazionedelProdotto
di Riferimento.
Le specifiche di progettazione devono essere formalmente
esplicitate, anche in forma sintetica, in una scheda - All. 1 Scheda
progetto - contenente le principali caratteristiche previste per il
prodotto, sottoposta a verifica da parte del committente.
Fra le caratteristiche, devono essere indicate, oltre alla
identificazione del prodotto, mediante descrizione e codifica, i
seguenti aspetti:
a. I possibili utilizzatori del prodotto e le necessità che dovrà
soddisfare
b. Il target dei potenziali utilizzatori
c. L’analisi del ciclo produttivo
d. La determinazione del costo industriale e la
definizione del prezzo di mercato
7324
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
e. Altre specifiche vincolanti possono essere le dimensioni,
le scelte formali e l’uso appropriato dei materiali
Nel rispetto dei principi di Universal Design è necessario che le
caratteristiche, obiettivo del processo di progettazione,
formalizzate nell’All. 1 Scheda di progetto descritta nel precedente
paragrafo, implementino il concetto di non discriminazione e di
massimo livello di accessibilità.
2. Contenuti e criteri della progettazione
Il processo di progettazione deve prevedere l’analisi dettagliata
delle funzioni del prodotto, considerate separatamente e nel loro
sistema di relazioni.
Nelle varie fasi della progettazione, devono essere presi in
considerazione i seguenti aspetti:
a.Leoperazioninecessariepermontare,installare,provare,
utilizzare, alimentare, mantenere, smontare e smaltire il
prodotto
b. Tutti gli strumenti mediante i quali l’utilizzatore
interagisce con il prodotto compiendo scelte e immettendo
input, che saranno definiti comandi
c. Tutti i mezzi mediante i quali il prodotto fornisce
all’utilizzatore indicazioni e informazioni, che saranno
definiti interfacce
d. La documentazione di accompagnamento del prodotto,
comprendente le istruzioni per l’uso, l’installazione, la
manutenzione e lo smaltimento
e. Tutti gli aspetti relativi alla sicurezza del prodotto nei
confronti dell’utilizzatore o di terze persone
f. Lo studio della forma del prodotto, e quindi della sua
neutralità formale che non lo identifica semanticamente
quale prodotto destinato ad un’utenza disabile
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
25
2.1. I criteri della non discriminatorietà
Nel corso della progettazione si terrà conto dei seguenti criteri:
a. I primi sette principi di Universal Design
b. Un principio derivato dal criterio numero 6 dell’ECA ,
elaborato in modo da ottenere un criterio oggettivamente
valutabile
2.1.1. Obiettivo 1 - Utilizzazione non discriminatoria
La progettazione deve avere per obiettivo:
a. Consentire le stesse modalità di utilizzazione per tutti
gli utilizzatori
b. Evitare l’isolamento di alcuni utilizzatori
c. Creare condizioni di privacy, sicurezza e benessere
ugualmente valide per tutti gli utilizzatori
d. Rendere il prodotto apprezzabile per ogni utilizzatore
2.1.2. Obiettivo 2 - Flessibilità d’uso
Il prodotto deve adattarsi al più ampio spettro di capacità
individuali, in particolare:
a. Permettere la scelta di modi diversi di utilizzo
b. Prevedere l’uso anche da parte di mancini
c. Favorire l’accuratezza nell’attività degli utilizzatori
d. Prevedere l’adattabilità dell’utilizzo ai modi ed ai tempi
di diversi utilizzatori
2.1.3. Obiettivo 3 - Utilizzabilità semplice ed intuitiva
L’utilizzo del prodotto deve essere semplice da comprendere,
indipendentemente dall’esperienza degli utilizzatori, dalle loro
conoscenze,dalleabilitàlinguistiche edallivellodiconcentrazione.
E’ pertanto necessario:
7326
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
a. Eliminare la complessità superflua
b. Essere coerente con le aspettative e le intuizioni degli
utilizzatori
c. Prevedere un’ampia varietà di conoscenza e capacità
di linguaggio
d. Ordinare le informazioni in relazione alla loro importanza
e. Fornire suggerimenti e conferme durante e dopo l’utilizzo
2.1.4. Obiettivo 4 - Informazione efficace
Il prodotto deve poter comunicare le informazioni
effettivamente necessarie, indifferentemente dalle condizioni
ambientali o dalle capacità sensoriali degli utilizzatori. E’
pertanto necessario:
a. Rendere comprensibili le informazioni essenziali
b. Differenziare gli elementi sulla base di ciò che devono
descrivere
c. Garantire la compatibilità tra i vari dispositivi utilizzati
da persone con differenti limitazioni sensoriali
2.1.5. Obiettivo 5 - Tolleranza per gli errori
Il progetto per minimizzare i rischi e le conseguenze negative
di azioni accidentali o involontarie deve:
a. Utilizzare elementi informatori e componenti che
riducono al minimo il rischio e l’errore
b. Eliminare, proteggere o isolare gli elementi che possono
procurano rischi ed errori
c. Fornire avvisi per evitare rischi ed errori
d. Fornire attrezzature di sicurezza
e. Scoraggiare azioni imprudenti in attività che
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
27
richiedono attenzione
2.1.6. Obiettivo 6 - Minimo sforzo fisico
L’utilizzazione deve essere efficace, confortevole e richiedere il
minimo sforzo.
a. Permettere agli utenti di mantenere posture corrette
b. Utilizzare ragionevoli sforzi operativi
c. Ridurre al minimo le operazioni ripetitive
d. Ridurre al minimo gli sforzi fisici considerevoli
2.1.7. Obiettivo 7 - Massima accessibilità spaziale
Devono essere previsti spazi e misure appropriati per il
raggiungimento, la presa, la manipolazione e l’utilizzo degli
oggetti indifferentemente dalle misure del corpo dell’utilizzatore,
dalla sua posizione e dalla sua capacità di movimento.
a. Definire con precisione le aree di visibilità degli elementi
informativi e di azionamento per gli utilizzatori, sia in piedi
che seduti
b. Controllo del posizionamento spaziale degli oggetti per
utilizzatori in molteplici posizioni
c. Prevedere l’adattabilità a diverse altezze per gli elementi
di manovra e di interfaccia
d. Progettare spazi adeguati per l’uso delle attrezzature di
assistenza o di aiuto da parte del personale
2.1.8. Obiettivo 8 - Neutralità formale
L’aspetto del prodotto e quindi lo studio della forma non deve
essere riferibile a prodotti specifici o specialistici destinate a
persone con disabilità
2.2. La valutazione
Per ognuno dei principi descritti, deve essere effettuato e
formalizzato un esame oggettivo ed espressa una valutazione
sulla rispondenza del prodotto progettato agli obiettivi prefissati.
7328
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Il risultato della valutazione deve essere espresso in termini
espliciti, ad esempio con l’assegnazione di giudizi, come
soddisfacente,insoddisfacente,marginale,oppurel’assegnazione
di valutazioni percentuali.
Dall’elaborazione della fase di analisi, è possibile individuare i
punti di criticità del prodotto. Tali punti costituiranno elementi
diprogettopermigliorareilprodottostesso,negliaspettipercettivi
efunzionali,equindiaumentareilpunteggiodivalutazionefinale.
In tal caso il progetto verrà riesaminato e sottoposto a nuova
valutazione.
3. L’utilizzazione del prodotto
In questa Linea Guida, si definisce utilizzazione del prodotto,
l’insieme delle operazioni necessarie per montare, installare,
provare, utilizzare, alimentare, mantenere, smontare e smaltire
il prodotto.
Nel rispetto dei sette principi di Universal Design il progettista
deve porsi come obiettivo primario l’incremento del numero di
utilizzatori che possono eseguire le azioni che andremo a
descrivere.
Sollevare, spostare, maneggiare agevolmente e con assoluta
sicurezzailprodotto.Tuttequesteazionirichiedono,informa
e quantità diverse, sforzi fisici che possono risultare difficili
o impossibili a persone con disabilità temporanee o
permanenti tali da costituire una limitazione, in quanto
richiedono valutazioni di tipo causa-effetto, o previsioni di
tipo spazio-temporale. Altre difficoltà possono sorgere per
persone che utilizzano prevalentemente gli arti destri o
sinistri.
Nel rispetto dei principi di Universal Design è necessario
che il progettista analizzi le criticità in relazione all’utilizzo
del prodotto, scomponendole in fasi elementari che
consentano l’individuazione delle difficoltà connesse ad
ogni fase, verificando il loro possibile superamento o
contenimento attraverso risposte progettuali.
Aprire o chiudere il prodotto, inserire o rimuovere
correttamente accessori o altre componenti.
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
29
Alle problematiche esposte, possono affiancarsi ulteriori
difficoltà, connesse alla necessità di precisione dei
movimenti o alle ridotte dimensioni degli accessori e delle
componenti del prodotto.
Per rendere non discriminatoria l’utilizzazione del prodotto è
quindi opportuno realizzare una dettagliata analisi funzionale.
All’internodiquestaanalisisirendenecessarioconfrontaremetodi
e dispositivi funzionali alternativi per assolvere ad una
determinata prestazione, esaminando prodotti simili esistenti.
L’analisi si articola nella scomposizione in fasi elementari del
processo di utilizzazione del prodotto e nell’individuazione delle
criticità in relazione ai quadri funzionali degli utilizzatori e
dovrebbeesseredocumentatanell’All.2Schedadianalisideiprodotti
di riferimento.
Il rilievo dei dati estrapolati dall’analisi funzionale, dalle criticità
e le azioni di miglioramento apportate attraverso il progetto al
nuovo prodotto, saranno documentati nella scheda-prodotto.
Il nuovo prodotto sarà valutato anche in relazione al processo di
produzione, ai suoi costi industriali e al controllo del suo ciclo di
vita.
Esempio A
Analisi delle fasi di utilizzo
Prodotto
Impianto per la riproduzione di musica da CD
Fase analizzata
Inserimento CD nel lettore
Le fasi per la utilizzazione sono individuate in:
Percezione del prodotto
Percezione della posizione del bottone di accensione
Accensione del lettore
Percezione del corretto posizionamento del CD
Inserimento del CD
Chiusura dello sportello
Percezionedelposizionamentodell’interfacciadicomandoedella
sua posizione sul prodotto
Comprensione della funzione di ogni tasto
Selezione traccia
Regolazione volume
7330
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Interruzione della lettura
Estrazione del CD
Spegnimento del lettore CD
Per l’inserimento del supporto CD nel lettore, la procedura può essere
scomposta nelle seguenti fasi:
Percezione del dispositivo di apertura
Aperturadel dispositivo di lettura
Inserimento del CD
Chiusura del dispositivo di lettura
Pertaleprocessoalcunedelleproblematichepossonoessereleseguenti.
Il CD è facilmente accessibile per persone in posizione seduta o
con limitazioni agli arti superiori, o limitazioni sensoriali?
La scelta del CD è possibile da parte di tutti gli utilizzatori?
Il dispositivo di apertura del lettore è facilmente individuabile?
L’azionamento del dispositivo di apertura è facile da azionare?
Oppure richiede precisione di movimento?
Il dispositivo di apertura può essere azionato involontariamente?
Il collocamento del supporto nel lettore richiede precisione di
movimenti?
Alcune ipotesi di interventi progettuali
Modifica del posizionamento del meccanismo di lettura
Identificazione della posizione di inserimento del CD mediante
segno intuitivo, in rilievo o sonoro
Comando di apertura/chiusura di dimensioni confortevoli
4. I comandi
InquestaLineaGuidapercomandisiintendonotuttiidispositivi
mediante i quali l’utilizzatore interagisce con il prodotto
compiendo scelte e immettendo input, come interruttori,
pulsanti, manopole, touch screen, mouse, comandi vocali.
L’importanza di tali dispositivi è intuitivamente essenziale e
attinente a molti dei principi esaminati nel capitolo 1, parte
seconda. Il progettista deve operare affinché i comandi siano
facilmente raggiungibili, interpretabili, utilizzabili, consentano
accuratezza, ammettano sufficiente tolleranza agli errori e
garantiscano la sicurezza.
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
31
4.1. Obiettivi della progettazione dei comandi
Il progettista deve quindi progettare con l’obiettivo di
incrementare il numero di utilizzatori, facilitando le seguenti
azion:.
Raggiungere facilmente ed efficacemente i comandi
La possibilità di raggiungere i comandi può dipendere dalla
statura, dalla necessità di assumere posizioni obbligate, -
come l’uso della sedia a rotelle - da un limitato controllo
motorio, dalla impossibilità di vedere i comandi. I comandi
devono essere resi riconoscibili e accessibili in base ad una
precisa gerarchia comunicazionale definita in fase
progettuale.
Interpretare correttamente la funzione dei comandi
I comandi necessari alla corretta utilizzazione del prodotto
possono essere costituiti da manopole, pulsanti, cursori,
touch screen e sintetizzatori vocali.
La riconoscibilità della funzione del comando - volume,
intensità, direzione, luminosità, temperatura - avviene
attraverso caratteristiche formali. Tale riconoscibilità deve
essere possibile per il maggior numero di utilizzatori.
Utilizzare correttamente i comandi
Per una corretta utilizzazione dei comandi è necessario che
l’entità della reazione all’attivazione del comando sia
segnalata.Affinché la reazione sia identificabile deve essere
progettata considerando gli aspetti della comunicazione
visiva, tattile e sonora.
5. Le interfacce
InquestaLineaGuidaperinterfaccesiintendonotuttiidispositivi
mediante i quali il prodotto fornisce all’utilizzatore indicazioni e
informazioni, come i display, le scale graduate, i segnali sonori,
le vibrazioni, i segnali luminosi e mutamenti cromatici.
5.1. Obiettivi della progettazione delle interfacce
Il progettista deve quindi progettare con l’obiettivo di
7332
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
incrementareilnumerodiutilizzatori,facilitandolacomprensione
delle informazioni fornite dall’interfaccia che devono essere
interpretabili univocamente.
Percepire correttamente e tempestivamente
l’informazione proveniente dal prodotto. Questa
informazione può essere di tipo visivo, sonoro, tattile.
La corretta percezione dell’informazione può dipendere da
un numero assai elevato di fattori, come l’espressione in
una lingua comprensibile da parte dell’utilizzatore o dalle
sue caratteristiche formali. Per favorire una corretta
comprensione dell’informazione si può agire sugli aspetti
della comunicazione visiva, tattile o sonora.
Interpretare correttamente l’informazione
L’interpretazione dell’informazione deve essere
inequivocabile e agevole, ed essere disponibile per il tempo
necessario alla sua comprensione.
Evitare che un’informazione importante possa non essere
percepita
La presenza di un messaggio può non essere sufficiente a
garantire la sicurezza dell’utilizzatore; in tal caso può essere
prevista la necessità di un input, a riprova dell’avvenuta
comprensione del messaggio, per il proseguimento
dell’utilizzazione del prodotto.
6. La documentazione
In questa Linea Guida per documentazione si intende l’insieme
dei manuali che contengono le istruzioni per l’uso, gli schemi di
montaggioediutilizzoeognialtrodocumentonecessarioafornire
all’utilizzatore informazioni sul metodo corretto per montare,
installare, provare, utilizzare, alimentare, mantenere, smontare e
smaltire il prodotto.
Nel rispetto dei sette principi di Universal Design, il designer
deve progettare con l’obiettivo di incrementare il numero di
utilizzatori,facilitandolacomprensionedelleinformazionifornite
nella documentazione di accompagnamento del prodotto.
Occorre considerare gli utilizzatori con diverse capacità visive:
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
33
a. Utilizzatori che possono incontrare difficoltà nel leggere
normali documenti a causa delle dimensioni del carattere
b. Utilizzatori che possono incontrare difficoltà nella
interpretazione di grafici e diagrammi a causa
dell’insufficiente contrasto cromatico
c. Utilizzatori assolutamente non in grado di utilizzare
documenti stampati o che possono incontrare difficoltà nel
maneggiare documenti cartacei
7. La sicurezza
In merito alla sicurezza degli utilizzatori del prodotto o di altri
soggetti,ilprogettistafaràriferimentoallenormativedisicurezza
vigenti, come quelle connesse alla applicazione della marcatura
CE. E’necessario a tal proposito considerare gli ambiti esaminati
nei paragrafi precedenti, relativamente alle specifiche difficoltà
che un utilizzatore può riscontrare, attraverso l’analisi svolta dei
quadri funzionali descritti al capitolo 5, parte prima.
8. Principi per l’autovalutazione finale della progettazione
Per essere considerato coerente ai principi di Universal Design e
dell’ECA, nella prospettiva introdotta dalle procedure di
valutazione ICF, il prodotto deve essere utilizzabile dal maggior
numero di persone in forma non discriminatoria e contribuire
all’agevole realizzazione di una o più attività.
Questo contributo può essere tradotto in:
a.Unmiglioramentoe/oun’agevolazionedellosvolgimento
delle attività relative all’utilizzo del prodotto
b.Unampliamentodell’autonomiaeunmiglioramentodella
qualità della vita dell’utilizzatore
Per poter valutare la validità del progetto, devono inizialmente
essere individuate le specifiche attività alle quali il prodotto
dovrebbe rispondere. Per questa classificazione si farà
7334
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
riferimento allo ICF (International Classification on
Functioning, Disability and Health).
Il poter svolgere alcune attività come il trasportare effetti
personali, può contribuire ad ottenere una maggiore
autonomia e pertanto a migliorare la qualità della vita
dell’utilizzatore; pertanto nella presente Linea Guida risulta
indispensabile fornire una definizione di questi due termini :
autonomia e qualità della vita.
Autonomia
L’autonomia è il comportamento di un individuo sulla base di
quattro dimensioni:
Abilità nel maneggiare
L’abilitàasvolgereleattivitànecessarieperlavitaquotidiana
come la cura personale, svolgere i lavori domestici e
comunicare
Indipendenza
Gestire le proprie attività ed essere in grado di pianificare
e organizzare autonomamente la propria vita, includendo
il ruolo sociale e le relazioni interpersonali
Autodeterminazione
Essere in grado di compiere scelte e prendere decisioni sulla
propria vita e salute
Autorealizzazione
La sensazione di stare bene con sé stessi e di vivere la vita
come si desidera. (Ven van de et al., 2005)
Qualità della vita
Per qualità della vita si intende il completo benessere risultante
dalla valutazione complessiva delle proprie funzionalità e
sensazioni fisiche, dalla valutazione delle proprie funzionalità
psicologiche e del proprio ruolo sociale (Ven van de et al., 2005)
Esempio B
Individuazione delle attività nella classificazione ICF
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
35
Nel caso di un prodotto relativo al trasporto manuale di cose
con l’uso degli arti superiori, le attività relative rientrano nella
categoria principale della Mobilità e nella sottocategoria
‘trasporto, mobilità e maneggio degli oggetti’ (d430-d449)* e,
più precisamente:
1. Sollevare e trasportare oggetti (d430)
2. Buona utilizzazione delle mani (d440)
3. Uso di mani e braccia (d445)
——————————————-
*(WHO, 2001; http://www3.who.int/icf/icftemplate.cfm)
8.1. Metodo per l’autovalutazione
Lavalutazionedelprogettodevebasarsisullaefficaciadelprodotto
nel contribuire alle attività individuate come riferimento, in
termini di accresciuta autonomia e migliore qualità della vita
dell’utilizzatore, in relazione ai sette principi di Universal Design
e all’ultimo dei principi dell’ ECA, rielaborato nel concetto di
Neutralità formale per la prima volta in questo volume.
Anche in questa fase appare opportuno, se non indispensabile, il
coinvolgimento di figure tecniche in grado di fornire specifiche
esperienze nel campo della disabilità - medici, tecnici riabilitatori,
psicologi.
Il raggiungimento degli obiettivi relativi ad ognuno dei criteri
enunciati al paragrafo 2.1, parte seconda, può essere verificato
utilizzando il questionario del documento All.3 Scheda di
Valutazione del Progetto.
Utilizzazione non discriminatoria
Il prodotto deve essere usabile da qualunque utilizzatore. Deve
rispettare le diversità degli utilizzatori, evitare la segregazione o
separazione di alcuni utilizzatori e creare condizioni di pari
disponibilità per la riservatezza, la sicurezza e il benessere.
a. Il prodotto consente le stesse modalità di fruizione per
tutti gli utilizzatori, identiche se possibile o equivalenti in
caso contrario?
b. Evita l’isolamento o la separazione di alcune categorie di
utenti? (Danford & Tauke, 2001)
c. Garantisce condizioni di privacy, sicurezza e benessere
uguali per tutti?
7336
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Flessibilità
Il prodotto deve adattarsi al più ampio spettro di capacità e
preferenze individuali.
a. Il prodotto permette la scelta di modalità diverse di
utilizzo?
b. Prevede l’uso sia con la mano destra che sinistra?
c. Favorisce l’accuratezza nell’attività degli utenti?
d. Prevede l’adattabilità a spazi differenti?
Semplicità, intuitività e comprensibilità
L’utilizzo del prodotto deve essere semplice da comprendere,
indipendentemente dall’esperienza degli utilizzatori, dalle
conoscenze, dalle loro abilità linguistiche e dal livello di
concentrazione.
a. Sono eliminate le complessità superflue?
b.Vengonoalimentatenegliutilizzatoriaspettativeimproprie?
c. E’adatto a persone con conoscenze e capacità linguistiche
differenziate?
d. La gerarchia delle informazione è chiaramente
identificabile?
e. La sequenzialità delle azioni è chiaramente identificabile?
f. Fornisce suggerimenti e conferme durante e dopo
l’utilizzo?
Evidenza delle informazioni
Il prodotto deve comunicare efficacemente le informazioni
necessarie, indifferentemente dalle condizioni ambientali o dalle
capacità sensoriali degli utilizzatori.
a. Sono utilizzati metodi diversi - visivi, verbali, tattili,
sonori - per la presentazione esaustiva delle informazioni
essenziali?
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
37
b. Vengono utilizzate icone comuni ai differenti paesi,
evitandol’usodiparoleoabbreviazionidellinguaggiolocale
che potrebbero creare confusione?
c. E’prevista un’adeguata differenziazione tra informazioni
essenziali e supplementari?
d. Le informazioni sono differenziate sulla base di ciò che
devono descrivere?
e.Vienegarantitalacompatibilitàcongliausilieidispositivi
utilizzati da persone con limitazioni sensoriali?
Tolleranza per gli errori e sicurezza
Il prodotto deve minimizzare i rischi e le conseguenze negative
di azioni accidentali o involontarie. Il prodotto dovrebbe essere
privo di rischi per tutti gli utilizzatori.
a. Nel prodotto sono presenti solo componenti che riducono
al minimo il rischio e le possibilità di errore? Sono stati
eliminati, isolati o protetti gli eventuali elementi
potenzialmente pericolosi?
b.Nelprodottosonopresentiindicazioniperevitarerischi
ed errori?
c. Il prodotto presenta dotazioni di sicurezza?
d. Il prodotto scoraggia azioni imprudenti in attività che
richiedono attenzione?
Minimo sforzo fisico e uso salutare
Il prodotto deve essere utilizzabile con il minimo sforzo d’uso,
efficace e confortevole. Il prodotto non deve avere elementi di
rischio per la salute dell’utilizzatore.
a. Permette agli utilizzatori di mantenere posture corrette?
b. Richiede sforzi operativi contenuti?
7338
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
c. Riduce al minimo le operazioni ripetitive?
Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento, l’utilizzo
e la funzionalità del prodotto
Il prodotto deve avere dimensioni e misure d’ingombro
appropriati per consentire il raggiungimento, la presa, la
manipolazione e l’utilizzo delle componenti,
indipendentemente dalle caratteristiche fisiche
dell’utilizzatore, dalla sua posizione e dalla sua capacità di
movimento.
a. La visibilità dei componenti del prodotto è chiara e per
tutti gli utilizzatori, sia in piedi che seduti?
b. Il raggiungimento di tutti i componenti è agevole sia per
utilizzatori in piedi che seduti?
c. Sono previsti sistemi di adattamento delle interfacce e dei
comandi ad altezze diverse?
d. Le dimensioni sono definite in modo da fornire spazi
adeguati per l’utilizzo di ausili personali?
Neutralità formale
La forma del prodotto non deve in alcun modo essere riferibile a
prodottispecificiperutilizzatoridisabili.Lasemanticadelprodotto
diviene espressione concreta dell’atteggiamento progettuale di
inclusione, la scelta del prodotto non è più discriminatoria.
8.2. Documentazione dell’autovalutazione
Allo scopo di aumentare l’oggettività della valutazione è possibile
trasformare il questionario del paragrafo precedente in domande
a risposta chiusa, le cui risposte forniscono il valore da inserire
nelle apposite caselle, come nell’esempio seguente:
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
39
Esempio C
Questionario di autovalutazione
Sceglierel’affermazione corrispondente all’esito della valutazione:
Principio 1 - Utilizzo equivalente e rispettoso
Utilizzazione non discriminatoria
Punti 2 - Tutti o molti utilizzatori possono usare il prodotto
nell’identico modo, dove non è possibile, il significato d’uso è
equivalente
Punti 1 - Molti, ma non tutti gli utilizzatori possono usare il prodotto
nell’identico modo, per alcuni non è possibile usarlo in un modo
equivalente
Punti 0 - Per molti utilizzatori il prodotto non può essere usato
nell’identico modo o sono necessarie modalità di utilizzazione
differenti e non equivalenti
Nessuna segregazione o stigmatizzazione
Pt 2 - L’Uso del prodotto non comporta svantaggi o privilegi per
alcuni utilizzatori
Pt 1 - L’Uso del prodotto comporta svantaggi o privilegi per uno
o alcuni utilizzatori
Pt0-L’Usodelprodottocomportasvantaggioprivilegipernumerosi
utilizzatori
Stesse condizioni di privacy, sicurezza e benessere
Pt 2 - Per tutti gli utilizzatori privacy, sicurezza e salvaguardia sono
ugualmente garantite
Pt 1 - Per uno o alcuni utilizzatori, privacy, sicurezza e salvaguardia
non sono in uguale misura garantite
Pt 0 - Per molti utilizzatori, privacy, sicurezza e salvaguardia non
sono ugualmente garantite
Principio 2: Flessibilità
Scelta del metodo d’uso
Pt 2 - Sono possibili più alternative nelle modalità di utilizzazione,
nessun utilizzatore è escluso
Pt 1 - Sono possibili solo poche alternative nelle modalità di
utilizzazione, alcuni utilizzatori sono esclusi
Pt0-Noncisonomodalitàdiutilizzazionealternative,molti utilizzatori
sono esclusi
Accesso destrimano/mancino
Pt 1 - E’ possibile sia l’uso destrimano sia mancino
Pt 0 - È possibile solo l’uso destrimano o solo uso mancino
Necessità di accuratezza nell’attività degli utilizzatori
Pt 2 - L’ utilizzatore non necessita di particolare accuratezza e
precisione nell’uso del prodotto
Pt 1 - L’ utilizzatore necessita di poca accuratezza e precisione
nell’uso del prodotto
7340
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Pt 0 - L’utilizzatore necessita di molta accuratezza e precisione
nell’uso del prodotto
Principio 3 - Semplicità, intuitività e comprensibilità
Eliminazione delle complessità superflue
Il prodotto può essere inutilmente complesso o non consentire
alternative d’uso. Essendo questo un elemento di valutazione
soggettivo non costituisce un criterio decisivo.
Creazione di aspettative improprie
Il prodotto non deve indurre nell’utilizzatore aspettative improprie
relativamente alla propria efficacia. Essendo questo un altro
elemento di valutazione soggettivo non costituisce un criterio
decisivo.
Compatibilità con conoscenze e capacità linguistiche diverse
Pt 2 - L’eventuale manuale contiene frasi brevi espresse in forma
semplice; la terminologia specialistica farà riferimento ad un
glossario
Pt1-Conoscenzeecapacitàlinguistichediversesonoparzialmente
considerate; il manuale presenta delle complessità a livello di
termini specialistici e non prevede un glossario
Pt 0 - Conoscenze e capacità linguistiche diverse non sono
considerate; il manuale è complesso, utilizza frasi lunghe e nessuna
spiegazione della terminologia specialistica
Disposizione delle informazioni in base alla loro importanza
Pt 2 - Le informazioni più importanti sono immediatamente
individuabili
Pt 1 - Le informazioni più importanti sono chiare, ma richiedono
particolare attenzione
Pt 0 - Le informazioni più importanti non sono chiare
Informazioni sulle azioni sequenziali
Pt 2 - La sequenza delle azioni è molto chiara, è descritta
correttamente nel manuale ed è esplicitata attraverso l’uso di
disegni
Pt 1 - La sequenza delle azioni è poco chiara sia leggendo il
prodotto che il manuale
Pt 0 - La sequenza delle azioni non è chiara né leggendo il prodotto
né il manuale
Informazioni temporali sulle fasi della utilizzazione
Pt 2 - E’ molto chiaro cosa fare durante e dopo l’uso del prodotto
Pt 1 - E’ poco chiaro cosa fare durante e dopo l’utilizzo del prodotto
Pt 0 - Non è chiaro cosa fare durante e dopo l’uso del prodotto
Principio 4: Comprensibilità delle informazioni
Differenti modalità di espressione
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
41
Pt 2 - Le informazioni essenziali sono fornite con modalità diverse,
in modo tale che tutti gli utilizzatori, anche con difficoltà sensoriali,
possono comprendere le informazioni
Pt 1 - Le informazioni essenziali sono fornite attraverso poche
modalità; alcuni utilizzatori sono esclusi
Pt 0 - Le informazioni esenziali sono fornite in un’unica modalità
escludendo numerosi utilizzatori
Informazioni mediante simboli
Pt 2 - Le informazioni iconiche sono solo quelle che utilizzano segni
universalmente codificati
Pt 1 - Non vengono utilizzate solo icone universalmente codififate
Pt 0 - Le icone utilizzate non sono quelle universalmente codificate
Riconoscibilità delle informazioni essenziali
Pt 2 - Le informazioni essenziali sono perfettamente riconoscibili
rispetto alle altre
Pt 1 - Le informazioni essenziali sono solo parzialmente riconoscibili
rispetto alle altre, perché non sufficientemente differenziate
Pt 0 - Le informazioni essenziali sono difficili da riconoscere rispetto
alle altre
Principio 5 - Tolleranza per gli errori e sicurezza
Riduzione del rischio
Pt 2 - Tutti i componenti che costituiscono il prodotto sono sicuri e
facilmenteaccessibili;sonoeliminati,isolatioschermatiglielementi
di pericolo
Pt 1 - I componenti utilizzati nel prodotto sono relativamente sicuri
e accessibili; non tutti gli elementi di pericolo sono eliminati, isolati
o schermati
Pt 0 - Molti elementi del prodotto non sono sicuri e accessibili; gli
elementi di pericolo non sono eliminati, isolati o schermati
Sistemi di avvertimento
Pt 2 - Sono fornite avvertenze per tutti i possibili pericoli ed errori
Pt 1 - Sono fornite avvertenze per molti, ma non tutti, i possibili
pericoli ed errori
Pt 0 - Nessuna avvertenza è fornita sui possibili pericoli ed errori
Attrezzature di sicurezza
Pt 2 - Il prodotto presenta componenti di sicurezza, che diventano
evidenti ed efficaci quando si verificano malfunzionamenti. Tutte
le situazioni di malfunzionamento sono contemplate
Pt 1 - Il prodotto presenta componenti di sicurezza che diventano
evidenti ed efficaci, quando si verificano malfunzionamenti, ma
non tutte i possibili malfunzionamenti sono previsti
Pt 0 - Il prodotto non presenta componenti di sicurezza, che
diventano evidenti ed efficaci quando si verificano
malfunzionamenti
7342
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Protezione da azioni inconsapevoli che richiedono vigilanza
Pt 2 - Gli utilizzatori sono incoraggiati a prestare attenzione quando
usano il prodotto in ogni situazione in cui si richiede vigilanza
Pt 1 - Gli utilizzatori sono incoraggiati a prestare attenzione quando
usano il prodotto, in molte ma non in tutte le situazioni in cui si
richiede vigilanza
Pt 0 - Anche se richiesta la vigilanza quando si usa il prodotto, gli
utilizzatori non sono per niente incoraggiati a prestare attenzione
nelle diverse situazioni.
Principio 6: Minimo sforzo fisico e uso salutare
Posizione del corpo
Pt 2 - Per tutto o quasi tutto il tempo di utilizzazione del prodotto
è possibile mantenere una posizione del corpo neutra
Pt 1 - Una posizione del corpo neutra può essere mantenuta, ma
non per sempre
Pt0-Durantel’usodelprodottononèpossibile,odifficilemantenere
una posizione del corpo neutra
Sforzo operativo
Pt 2 - L’uso del prodotto non richiede alcuna o poca forza
Pt 1 - L’uso del prodotto richiede sensibile sforzo
Pt 0 - L’uso del prodotto è possibile solo con grandi sforzi
Azioni ripetitive
Pt 2 - L’uso del prodotto non richiede azioni ripetitive
Pt 1 - L’uso del prodotto richiede anche azioni ripetitive
Pt 0 - L’uso del prodotto richiede prevalentemente azioni ripetitive
Principio 7 - Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento,
l’utilizzo e la funzionalità del prodotto
Percezione dei diversi componenti
Pt 2 - I principali componenti del prodotto sono chiaramente
percepibili, sia per utenti in piedi che seduti.
Pt 1 - I principali componenti del prodotto non sono chiaramente
visibili a tutti
Pt 0 - I principali componenti del prodotto non sono chiaramente
visibili
Accessibilità dei componenti
Pt 2 - I principali componenti del prodotto sono agevolmente
accessibili, sia per utenti in piedi che seduti.
Pt 1 - I principali componenti del prodotto non sono agevolmente
accessibili per tutti
Pt 0 - I principali componenti del prodotto non sono agevolmente
accessibili
Adattabilità delle impugnature
Pt 2 - Il prodotto può essere usato da tutti, indipendentemente
dalla struttura fisica dell’utilizzatore
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
43
Pt 1 - Il prodotto può essere usato da un certo numero di utilizzatori
Pt 0 - Il prodotto può essere usato solo da un ristretto numero di
utilizzatori
Principio 8 - Neutralità formale
Aspetto dell’oggetto
Pt 2 - La morfologia del prodotto non evoca prodotti dedicati ad
un’utenza disabile
Pt 1 - La morfologia del prodotto evoca velatamente prodotti
dedicati ad un’utenza disabile
Pt 0 - Il prodotto evoca formalmente prodotti per un’utenza
disabile
8.3. Soglia di conformità complessiva
Ilprodottoprogettatopuòessereconsideratoconformeaiprincipi
di Universal Design e dell’ECA quando il punteggio totale
raggiunto è non inferiore a 40 (quaranta) e non inferiore a 3 (tre),
per ognuno degli otto criteri di cui al paragrafo precedente; nel
caso in cui alcune domande risultassero non applicabili, il
punteggio deve comunque risultare non inferiore all’80% del
massimo ottenibile con le domande rimanenti.
7344
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
45
Scheda nr. Data di apertura codice
Committente
Riferimento contratto
Scadenze
Descrizione di massima
del prodotto e delle
funzioni a cui è destinato
Specifiche e vincoli
del committente
Il prodotto deve fare riferimento ai principi dello Universal Design?
Il prodotto si inserisce in una ‘collezione’ coerente?
Esiste un target definito di clientela?
Esistono vincoli relativi ai materiali utilizzabili?
Esistono vincoli relativi al ciclo produttivo?
Esistono altri vincoli relativi alla destinazione d’uso
Altre specifiche
Esistono vincoli di costo?
Definizione delle
specifiche imposte
(vedi punto
precedente)
SI NO
Analisi funzionale e criticità dei prodotti di riferimento (vedi schede analitiche)
Data e nome del compilatore
SCHEDA PROGETTO
All.1
Nella utilizzazione del prodotto
possono esserci ostacoli per persone SI NO
con difficoltà motorie agli arti superiori
con difficoltà motorie agli arti inferiori
con altre difficoltà motorie
con difficoltà sensoriali visive
con difficoltà sensoriali uditive
con difficoltà di linguaggio
con difficoltà cognitive
con altre difficoltà
Nella/e fase/i di ...
Data e nome del compilatore
Prodotto 1:
Nella utilizzazione del prodotto
possono esserci ostacoli per persone SI NO
con difficoltà motorie agli arti superiori
con difficoltà motorie agli arti inferiori
con altre difficoltà motorie
con difficoltà sensoriali visive
con difficoltà sensoriali uditive
con difficoltà di linguaggio
con difficoltà cognitive
con altre difficoltà
Nella/e fase/i di ...
Prodotto 2:
7346
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Esito prima autovalutazione del progetto
Valutazione ottenuta per i requisiti Universal Design punti
Principio 1: Utilizzo equivalente e rispettoso
Principio 2: Flessibilità
Principio 3: Semplicità, intuitività e comprensibilità
Principio 4: Comprensibilità delle informazioni
Principio 5: Tolleranza per gli errori e sicurezza
Principio 6: Minimo sforzo fisico e uso salutare
Principio 7: Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento, l’utilizzo e
la funzionalità del prodotto
Principio 8: Neutralità formale
L’esito della valutazione è ritenuto
Ottimo
Soddisfacente
Insoddisfacente
Provvedimenti ipotizzati per la soluzione delle criticità
Data e nome del compilatore
Esito ………….. autovalutazione del progetto
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
47
Valutazione ottenuta per i requisiti Universal Design punti
Principio 1: Utilizzo equivalente e rispettoso
Principio 2: Flessibilità
Principio 3: Semplicità, intuitività e comprensibilità
Principio 4: Comprensibilità delle informazioni
Principio 5: Tolleranza per gli errori e sicurezza
Principio 6: Minimo sforzo fisico e uso salutare
Principio 7: Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento, l’utilizzo e
la funzionalità del prodotto
Principio 8: Neutralità formale
L’esito della valutazione è ritenuto
Ottimo
Soddisfacente
Insoddisfacente
Provvedimenti ipotizzati per la soluzione delle criticità
Data e nome del compilatore
Validazione del progetto
Rispetto delle specifiche e dei vincoli del committente ?
Rispetto dei criteri U.D.?
Si No Parz.
7348
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Descrizione analitica
Descrizione generale
Scheda di analisi dei prodotti di riferimento
1. identificazione prodotto
nome commerciale
categoria
cos'è, a cosa serve?
produttore
breve descrizione introduttiva
del funzionamento
2. Caratteristiche del prodotto
dimensioni
materiale
forma
composizione,
altri elementi
significativi
caratteristiche
generali
peso
colori
peso componenti
sistemi di aggancio
manipolazione, comando
contrasto di luminanza
dimensioni delle parti
materiali delle parti
texture
grip
..........................
caratteristiche
dimensionali e
qualitative
significative
per l'uso
3. Descrizione dell’uso
Come si usa?
Descrizione delle attività generali richieste
per l'utilizzo del prodotto. Indicare inoltre la
postura ideale, se il prodotto è pensato per
l'utilizzo di 1/2 mani, mano dominante.
Fase elementi del prodotto che vengono
utilizzati in ogni attività
INSTALLAZIONE
1
2
3
4
5
6
Percezione della confezione
Apertura della confezione
Estrazione prodotto o sue componenti
Comprensione metodo di assemblaggio
Assemblaggio delle parti
Comprensione istruzioni di posizionamento
All. 2
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
49
7
8.a.1
Corretto posizionamento
Percezione vano porta-batterie
Apertura vano porta-baterie
Corretto alloggiamento batterie
Chiusura vano
Percezione modalità collegamento esterno
Attivazione connessione esterna
RICARICA
Percezione accesso vano contenitore
Percezione modalità di apertura
Afferraggio impugnatura (se coperchio a vite)
Rotazione coperchio (se coperchio a vite)
Percezione altro meccanismo di apertura
Apertura contenitore
Riempimento contenitore
Chiusura contenitore
UTILIZZO
Corretta percezione modalità d’uso
Corretto posizionamento contenitore da riempire
Percezione comando predisposizione
quantità da erogare
Corretta impostazione quantità
Percezione comando di erogazione
Corretto utilizzo comando di erogazione
Valutazione dell’esito
Eventuale ripetizione dell’erogazione
Allontanamento contenitore riempito
Percezione necessità eventuale smontaggio
Percezione necessità distacco fonti energetiche
Corretto isolamento dalle fonti energetiche
Smontaggio
Pulizia dei singoli componenti
Nuovo assemblaggio
8.a.2
8.a.3
8.a.4
8.b.1.
8.b.2.
9
10
11.a.1
11.a.2
11.b.1
12
13
14
15
16
17.a.1
17.a.2
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
PULIZIA
7350
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Nella utilizzazione del prodotto
possono esserci ostacoli per persone
Nella/e fase (indicare il codice)
4. Esito finale della valutazione
SI NO
con difficoltà motorie agli arti superiori
con difficoltà motorie agli arti inferiori
con altre difficoltà motorie
con difficoltà sensoriali visive
con difficoltà sensoriali uditive
con altre difficoltà sensoriali
Con difficoltà di linguaggio
Con difficoltà cognitive
Con altre difficoltà
Data e nome del compilatore
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
51
Scheda di valutazione del progetto
CODICE PROGETTO:
punti
Principio 1: Utilizzo equivalente e rispettoso
Utilizzazione non discriminatoria
Tutti o molti utilizzatori possono usare il prodotto nell’identico
modo, dove non è possibile, il metodo d’uso è equivalente
Molti, ma non tutti I gruppi di utilizzatori possono usare il prodotto
nell’identico modo, per alcuni non è possibile usarlo in un modo equivalente
Per molti utilizzatori il prodotto non può essere usato nell’dentico modo,
mai sono necessarie diverse modalità di utilizzazione e non equivalenti
Nessuna segregazione o stigmatizzazione
L’Uso del prodotto non comporta svantaggi o privilegi per nessun utilizzatore
L’Uso del prodotto comporta svantaggi o privilegi per nessun utilizzatore
L’Uso del prodotto comporta svantaggi o privilegi per numerosi utilizzatori
Stesse condizioni di privacy, sicurezza e benessere
Per tutti gli utilizzatori privacy, sicurezza e salvaguardia sono
ugualmente garantite
Per uno o alcuni utilizzatori, privacy, sicurezza e salvaguardia non
sono in uguale misura garantite
Per molti utilizzatori, privacy, sicurezza e salvaguardia non sono
ugualmente garantite
Principio 2: Flessibilità
Scelta del metodo d’uso
Sono possibili più alternative nel metodo, nessun utilizzatore è escluso
Sono possibili solo poche alternative nelle modalità di utilizzazione
alcuni utilizzatori sono esclusi
Non ci sono modalità di utilizzazione alternative, molti
utilizzatori sono
Accesso destrimano/mancino
E’ possibile sia l’uso destrimano che mancino
È possibile solo l’uso destrimano o solo uso mancino
Necessità di accuratezza nell’attività degli utilizzatori
L’ utilizzatore non necessita di particolare accuratezza e precisione
quando usa il prodotto
L’ utilizzatore necessita di poca accuratezza e precisione quando
usa il prodotto
L’utilizzatore necessita di molta accuratezza e precisione quando
usa il prodotto
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
2
1
0
2
1
0
2
2
1
0
2
1
0
0
1
All. 3
segue ...
7352
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Principio 3: Semplicità, intuitività e comprensibilità
Eliminazione delle complessità superflue
Il prodotto può essere inutilmente complesso o non consentire alternative
d’uso. Trattandosi di una valutazione soggettiva non può essere effettuata
una classificazione, né venire assegnato un valore certo; la rispondenza al
principio non costituirà pertanto un criterio decisivo.
Creazione di aspettative improprie
Il prodotto progettato non deve creare o consentire nell’utilizzatore
aspettative improprie relativamente alla propria efficacia. Anche questo è
un criterio soggettivo: non costituirà un criterio decisivo.
Compatibilità con conoscenze e capacità linguistiche diverse
L’eventuale manuale contiene frasi brevi espresse in forma semplice
(lingua parlata); le parole più complesse vengono spiegate
Conoscenze e capacità linguistiche diverse sono considerate moderatamente;
il manuale presenta ancora delle complessità (frasi lunghe e/o parole
complesse/ senza spiegazioni)
Conoscenze e capacità linguistiche diverse non sono affatto considerate:
il manuale è complesso, utilizza frasi lunghe e nessuna spiegazione delle
parole complicate.
Disposizione delle informazioni in base alla loro importanza
Le informazioni più importanti sono immediatamente individuabili
Le informazioni più importanti sono chiare, ma richiedono molta attenzione
Le informazioni più importanti non sono affatto chiare
Informazioni sulle azioni sequenziali
La sequenza delle azioni è molto chiara (per esempio sono descritte
nel giusto ordine nel manuale o rese evidenti mediante disegno)
La sequenza delle azioni è poco chiara (per esempio sono descritte ma non in
modo logico nel manuale o non sufficientemente evidenti mediante disegno)
La sequenza delle azioni non è chiara (ad esempio non sono descritte nel
giusto ordine nel manuale o non sono evidenti nonostante il disegno)
Informazioni temporali sulle fasi della utilizzazione
E’ molto chiaro cosa fare durante e dopo l’uso del prodotto
E’ poco chiaro (non tutto) cosa fare durante e dopo l’utilizzo del prodotto
Non è chiaro cosa fare durante e dopo l’uso del prodotto
Principio 4: Comprensibilità delle informazioni
Differenti modalità di espressione
Le informazioni essenziali sono fornite con modalità diverse, in modo che
tutte le persone, anche con difficoltà visive, uditive, olfattive, gustative
e tattili possano comprendere le informazioni (espresse con testi, disegni,
messaggi sonori, informazioni tattili)
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
2
2
1
0
2
1
0
2
2
1
0
1
0
segue ...
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
53
Le informazioni essenziali sono fornite in poche modalità; alcuni utilizzatori
ne sono esclusi (ad esempio persone con difficoltà visive, uditive, olfattive,
gustative e tattili)
Le informazioni esenziali sono fronite in unica modalità escludendo
numerosi utilizzatori
Informazioni mediante simboli
Per le informazioni sono utilizzate solo icone universalmente riconosciute
Non vengono utilizzate solo icone universalmente riconosciute
Le icone utilizzate non sono quelle universalmente conosciute
Riconoscibilità delle informazioni essenziali
Le informazioni essenziali sono perfettamente riconoscibili rispetto alle altre
Le informazioni essenziali sono moderatamente riconoscibili rispetto alle
altre perché non sufficientemente differenziate
Le informazioni essenziali sono difficili da riconoscere rispetto alle altre
Principio 5: Tolleranza per gli errori e sicurezza
Riduzione del rischio
Tutti i componenti utilizzati nel prodotto sono sicuri e molto accessibili; sono
eliminati, isolati o schermati gli elementi di pericolo
I componenti del prodotto sono moderatamente sicuri e relativamente
accessibili; non tutti gli elementi di pericolo sono eliminati, isolati o
Molti elementi utilizzati del prodotto non sono sicuri e accessibili;
gli elementi di pericolo, non sono eliminati, isolati o schermati
Sistemi di avvertimento
Sono fornite avvertenze per tutti I possibili pericoli ed errori
Sono fornite avvertenze per molti ma non tutti I possibili pericoli ed errori
Nessuna avvertenza è fornita sui possibili pericoli ed errori
Attrezzature di sicurezza
Il prodotto presenta accessori di sicurezza, che diventano evidenti ed
efficaci quando si verificano malfunzionamenti, tutte le situazioni di
malfunzionamento sono previste
Il prodotto presenta accessori di sicurezza che diventano evidenti ed efficaci
quando si verificano malfunzionamenti, ma non tutte i possibili
malfunzionamenti sono previsti (mancano alcune caratteristiche di sicurezza)
Il prodotto non presenta accessori di sicureza che diventano evidenti ed
efficaci quando si verificano malfunzionamenti
Protezione da azioni inconsapevoli che richiedono vigilanza
Gli utilizzatori sono incoraggiati a prestare attenzione ed essere attenti
quando usano il prodotto in ogni situazione in cui si richiede vigilanza
Gli utilizzatori sono incoraggiati a prestare attenzione ed essere attenti
quando usano il prodotto, in molte ma non in tutte le situazioni in cui si
richiede vigilanza
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
2
1
1
0
2
1
2
0
1
0
2
2
1
0
1
0
1
2
1
0
segue ...
7354
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Anche se richiesta la vigilanza quando si usa il prodotto, gli utilizzatori
non sono per niente incoraggiati a prestare attenzione ed essere attenti
nelle diverse situazioni
Principio 6: Minimo sforzo fisico e posizione ‘neutra’
Posizione del corpo
Per tutto o quasi tutto il tempo di utilizzazione del prodotto è possibile
mantenere una posizione del corpo neutra
Una posizione del corpo neutra può essere mantenuta, ma non sempre
Durante l’uso del prodotto non è possibile, o difficile mantenere una
posizione del corpo neutra
Sforzo operativo
L’uso del prodotto non richiede alcuna o solo poca forza
L’uso del prodotto richiede sensibile sforzo
L’uso del prodotto è possibile solo grandi sforzi
Azioni ripetitive
L’uso del prodotto non richiede azioni ripetitive
L’uso del prodotto richiede anche azioni ripetitive
L’uso del prodotto richiede prevalentemente azioni ripetitive
Principio 7: Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento,
l’utilizzo e la funzionalità del prodotto
Percezione dei diversi componenti
I principali componenti del prodotto sono chiaramente percepibili,
sia per utenti in piedi che seduti
I principali componenti del prodotto non sono chiaramente visibili per tutti
I principali componenti del prodotto non sono chiaramente visibili
Accessibilità dei componenti
I principali componenti del prodotto sono agevolmente accessibili,
sia per utenti in piedi che seduti.
I principali componenti del prodotto non sono agevolmente
accessibili per tutti
I principali componenti del prodotto non sono agevolmente accessibili
Adattabilità delle impugnature
Le dimensioni e la collocazione delle impugnature permettono l’uso del
prodotto da parte di tutti, indipendentemente dalle caratteristiche personali
Il prodotto può essere usato da un certo numero di persone
il prodotto può essere usato solo da un piccolo gruppo di persone con
limitate diversità individuali
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
0
1
2
0
1
2
1
0
2
2
1
0
2
1
0
1
2
0
0
segue ...
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
55
Principio 8: Neutralità formale
Aspetto del prodotto progettato
Il prodotto non evoca in alcun modo prodotti progettati specificatamente
per un’utenza disabile o in situazion patologiche
Il prodotto evoca velatamente prodotti progettati specificatamente per
un’utenza disabile o che presenta situazioni patologiche.
Il prodotto cita formalmente prodotti per un’utenza disabile
Valori ottenuti nella valutazione
Principio 1 - Utilizzo equivalente e rispettoso
Principio 2 - Flessibilità
Principio 3 - Semplicità, intuitività e comprensibilità
Principio 4 - Comprensibilità delle informazioni
Principio 5 - Tolleranza per gli errori e sicurezza
Principio 6 - Minimo sforzo fisico e posizione ‘neutra’
Principio 7 - Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento, l’utilizzo
e la funzionalità del prodotto
Principio 8 - Neutralità formale
Punteggio totale
2
1
0
Non applicabile
7356
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
57
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
58 73
Bibliografia - References
Universal Design Selected
Assist Inc, Non-Profit Community Design Center Graduate School of
Architecture at the University of Utah. The Assist Guidebook to the
Accessible Home. 2002 Edition.
Baker Paula, AIA; Erica Elliott, MD; and John Banta. Prescription for a
Healthy House: A Practical Guide for Architects, Builders, and
Homeowners. Santa Fe, New Mexico: Inword Press, 1998.
Barker, Peter; Jon Barrick,; Rod Wilson. Building Sight: A Handbook of
Building and Interior Design Solutions to Include the Needs of Visually
Impaired People. New York: AFB Press, 1995.
Carpman, Janet R.; MyronA. Grant. Design that Cares: Planning Health
Facilities for Patients and Visitors - America Hospital Publishing, Inc.,
1993.
Christophersen, Jon (editor) Universal Design: 17 Ways of Thinking
and Teaching – Norway: Husbanken, 2002.
Covington, George; Bruce Hannah Access by Design. NY: John Wiley
& Sons, 1997.
Davies,ThomasD.;Beasley,KimA.-AccessibleHomeDesign-Paralyzed
Veterans of America, 1999.
John Clarkson; Roger Coleman; Simeon Keates; Cherie Lebbon (editors)
– Inclusive Design: Design for the whole population – Springer –
Verlag London 2003.
Lebovich, William - Designing for Dignity: Accessible Environments for
People with Disabilities - New York: John Wiley & Sons, 1993.
Leibrock,Cynthia-BeautifulBarrierFree:AVisualGuidetoAccessibility
- New York: John Wiley & Sons, 1992.
James Terry - Beautiful Universal Design: A Visual Guide - New York:
John Wiley & Sons, 2nd Edition 1999.
DesignDetailsforHealth:MakingtheMostofInteriorDesign’sHealing
Potential - New York: John Wiley & Sons, 1999.
Lifchez Raymond - Rethinking Architecture: Design Students and
59
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
73
Physically Disabled People - University of California Press, 1986.
Mace, Ronald L. - The Accessible Housing Design File - Barrier Free
Environments, Inc., Van Nostrand Reinhold, 1991.
Meek,Anne. Designing Places for Learning. Association for Supervision
and Curriculum Development; the Council of Educational Facility
Planners International, 1995.
Moore, Robin; Susan Goltsman; and Daniel Lacofano. Play for All
Guidelines: Planning, Designing and Management of Outdoor Play
Settings for All Children. MIG Communications, 1992.
Mueller, James L. Case Studies on Universal Design. North Carolina
State University, The Center for Universal Design, 1998.
NAHB Research Center; Barrier Free Environments. Remodeling and
Universal Design: Making Homes more Comfortable and Accessible.
U.S. Dept. of HUD, 1996.
Norman, Donald A. The Design of Everyday Things.
Currency/Doubleday, 1990.
Ostroff, Elaine; Mark Limont; Daniel Hunter. Building a World Fit for
People: Designers with Disabilities at Work. Massachusetts: Adaptive
Environments, 2002.
Peterson, Mary Jo. Gracious Spaces, Universal Design in the Home.
McGraw Hill, 1999.
UniversalKitchen&BathroomPlanning:DesignthatAdaptstoPeople.
McGraw Hill, 1998.
Pirkl, James; Arthur J. Pulos. Transgenerational Design: Products for an
Aging Population. New York: John Wiley & Sons, 1997.
PLAE, Inc. USDA Forest Service. Universal Access to Outdoor
Recreation. MIG Communications, 1993.
PLAE Inc. Universal Access to Outdoor Recreation, Pocket Guide. MIG
Communications, 1993.
Home Planners LLC. Products and Plans for Universal Homes. January
2000.
Preiser, Wolfgang. Design Intervention: Toward a More Humane
Architecture. Van Nostrand Reinhold Out of print, 1990.
Preiser,Wolfgang,EditorinChief;ElaineOstroff,SeniorEditor.Universal
Design Handbook. McGraw Hill, 2000.
Riley II Charles A. High- Access Home: Design and Decoration for
Barrier – Free Living. New York: Rizzoli International Publications, Inc.,
1999.
Rose, David H.;Anne Meyer. Teaching Every Student in the Digital Age:
Universal Design for Learning. Virginia: Association for Supervision
and Curriculum Development, 2002.
Universal Designers and Consultants. Everyone’s Welcome, The
Americans with Disabilities Act and Museums. Washingon, D.C.:
American Association of Museums, 1998.
Universal Design New York
Mayor’s Office for People with Disabilities (MOPD), City of New York,
and the Center for Inclusive Design and Environmental Access (IDEA),
University at Buffalo, the State University of New York, 2003.
Velleman, Eric, Henk Snetselaar. Site Seeing. The development of an
accessible website or web-based multimedia product. Bartimeus,
Utrecht, The Netherlands. Welch, Polly. Strategies for Teaching
Universal Design. Available from Adaptive Environments, 374
Congress Street, Boston, MA 02210, 617 - 695 - 1225.
Winter, Steven. Accessible Housing by Design: Universal Principles in
Practice. McGraw Hill, 1997.
Winter, Steven Homes for Everyone, Universal Design Principles in
Practice. HUD USER (Pub #007338) HUD, 1996.
Zeisel, John - Inquiry by Design: Tools for Environment-Behavior
Research (Environment and Behavior Series 5) - Cambridge University
Press, 1984.
Iquiry by Design: Environments / Behavior / Neuroscience in
Architecture. Interiors, Landscape, and Planning – W.W. Norton revised
and updated edition. 2005.
7360
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Universal Design Selected Newsletters
Design for All Foundation Newsletter - Monthly Newsletter. To sub-
scribe go to www.designforall.org
Global Universal Design Educators Monthly On-line News - Produced
and distributed monthly by Elaine Ostroff. In cooperation with the
Adaptive Environments Center, the Center for Universal Design, and
the Trace R&D Center, with support from the National Institute on
Disability and Rehabilitation Research. To subscribe to the Monthly
Online News, contact Elaine Ostroff, Editor, at elaine@ostroff.org, or
go to www.universaldesign.net
Universal Design Newsletter - Universal Designers and Consultants,
a quarterly newsletter, featuring information on facility and design
related to universal design, the ADA, and accessibility. Contact: 301-
570-2470 (v/tty) or www.universaldesign.com
Universal Design Selected Audio Visual Resources
Century High School: Better than Accessible, Century High School,
1999. Duration6.44 minutes. Available from: Century High School,
Rochester Minnesota, 507-287-7150.
CD ROM of Universal Design Exemplars, a CD-ROM collection of 32
international, award winning universal design projects from architec-
ture,exhibit,industrial,interiordesignandlandscapearchitecture.Each
project describes in detail the background, universal design features
and relationship to the Principles of universal design.
Enable People with Disabilities and Computers with the Flying
Karamazov Brothers, Microsoft Enable Production by the Microsoft
Corporation: duration 45 minutes, close captioned 199. Available from
the Microsoft Corporation:
www.microsoft.com/enable/productions
Molly F Story, James L Mueller, Ronald Mace - The Universal Design
File – Center for Universal Design, North Carolina State University,
1998. In-depth introduction to universal design with case studies of suc-
cessful applications.
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
61
Universal Design Web Sites
Academy of Neuroscience for Architecture
http://www.anfarch.org
The mission of the Academy of Neuroscience for Architecture is to be
the international center for interdisciplinary activities that build intel-
lectual bridges between research on the brain and those who design
places for human use.
Adaptive Environments Center www.AdaptiveEnvironments.org
Adaptive Environments is a 27 year old educational non-profit organ-
ization committed to advancing the role of design in expanding oppor-
tunity and enhancing experience for people of all ages and abilities.
Source of news, events, opportunities, projects and publications.
Age Concern
www.ace.org.ukAge Concern is the UK’s largest organization working
with and for older people.
AGE - European Older People’s Platform
www.age-platform.be
Aims to voice and promote the interest of older people in the European
Union and to raise awareness of the issues that concern them most.
Age Lab
http://web.mit.edu/agelab
Established in ’99 to develop new technologies promoting healthy, inde-
pendent living through the human lifespan. Research involved engi-
neering, computer science, human factors, health and medical sciences,
management, marketing, and the social and behavioral sciences.
American Association of Retired Persons (AARP)
www.aarp.org
Organization for mature adults 50 and above in the United States.
Information on health, long-term care, economic security, independent
living and residential design for the home.
American Society of Interior Designers (ASID)
www.asid.org/asid2/resource/icon.asp
Nonprofit professional society representing the interests of interior
designers and the interior design community. ASID promotes profes-
sionalism in interior design services and products for the workplace
and home.
Asociación Pro Desarrollo de la Persona con Discapacidad
(APRODDIS)
www.aproddis.org APRODDIS is a non-profit organization based in
7362
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
Peru committed to improving the quality of life among people with dis-
abilities.
Bobby
www.bobby.watchfire.com
Bobby is a comprehensive web accessibility software tool designed to
helpexposeandrepairbarrierstoaccessibilityandencouragecompliance
with existing accessibility guideline.
Canadian Mortgage & Housing Corporation (CMHC)
www.cmhc.ca Committed to housing quality, affordability and choice
for Canadians.
Center for Accessible Environments (CAE)
www.cae.org.uk CAE is an information provider and a forum for
collaborative dialogue between providers and users on how the built
environment can best be made or modified to achieve inclusion by
design.
Center for Applied Special Technology (CAST)
www.cast.org CAST is a nonprofit organization that works to expand
learning opportunities for all individuals, especially those with
disabilities, through the research and development of innovative,
technology-based education resources and strategies.
Center for Universal Design
www.design.ncsu.edu/cud Center founded by Ron Mace, FAIA, father’
of Universal Design. Hold copyright to principles of Universal Design.
Cornell University – College of Human Ecology
Department of Design and Environmental Analysis
www.humec.cornell.edu/units/dea
Hub of Academic cross-disciplinary inquiry.
Danish Center for Accessibility
www.dcft.de
The center offers information and advice about accessibility and inclu-
sive @ design.
Design Center for Global Needs
www.sfsu.edu San Francisco State University. Ricardo Gomes, Professor
of Industrial Design created the Center for multi-disciplinary explo-
ration of universal design, cultural identity, design for social responsi-
bility and community design.
Design for All Foundation
www.designforall.org Working to achieve that everyone can enjoy open
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
63
spaces, products and services with equal opportunities.
European Institute for Design and Disability (EIDD) / Design for All
European Network
www.design-for-all.org Premier EU-wide organization Non-
GovernmentalOrganizationdedicatedtoinclusivedesign.Annualprod-
uct design competition
The EQUAL Research Network
www.fp.rdg.ac.uk/equal/
AUK-wide EPSRC funded Network for Extending Quality Life of Older
People and Disabled People.
The Helen Hamlyn Research Centre
www.hhrc.rca.ac.uk The Helen Hamlyn Research Centre works to
advance a socially inclusive approach to design through practical
research and projects with industry.
Industrial Design Society of America (IDSA) Universal Design
Committee
www.idsa.org/whatsnew/sections/udidsal/noframes.htm
Network with about 600 members.
Inclusive Design and Environmental Access (IDEA)
www.ap.buffalo.edu/~idea/School of Architecture, State University of
New York at Buffalo
International Association of Universal Design (AIUD)
www.aiud.net Promotes practical researches on and the realization of
universal design with the members from various fields, the advisors,
and others.
National Center for Accessible Media [NCAM]
www.wgbh.org/wgbh/index.html
NCAMisaresearchanddevelopmentfacilitydedicatedtoexpandaccess
to present and future media for people with disabilities, to explore how
existing access technologies may benefit other populations, and to pro-
vide access to educational and media technologies for special needs stu-
dents.
Lighthouse International
www.lighthouse.org
U.S. hub of research and advocacy, including design,.related to vision
impairments.
Royal National Institute for the Blind
www.rnib.org.uk
Important resource for research and product information relative to
7364
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
vision limitations including excellent telecommunications information.
Sensory Trust
http://www.sensorytrust
Raises awareness of good practice in urban and extra-urban green
space design and management.
Trace Center
www.trace.wisc.edu
University of Wisconsin, Madison. Unparalleled US hub of information
technologyandtelecommunicationsresearch,policydevelopment,edu-
cation.
Travel guides for Tourists with Disabilities
http://europa.eu.int/
Provide information on the existing tourism facilities for tourists with
disabilities.
Universal Design Magazine (Japan)
www.universal-design.co.jp
English and Japanese, occasional publication.
Resource Guide for Accessibile Design of Consumer Electronics,
Telecommunications Industry Association in conjunction with the
Electronic Industries Foundation, ed. 25 Feb 2002
Guidelines for the Design of Consumer Products to Increase Their
Accessibility to People with Disabilities or Who Are Aging, Working
draft 1.7 – 1992, Trace R & D Center, University of Wisconsin – Madison
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
65
Al progetto Pro.f.Use hanno collaborato anche:
CII Pistoia
Fabio Mati
Arialdo Martini
Università degli Studi di Firenze , Corso di laurea in disegno industriale
Alessandro Farinella
Alessandra Ripa
Elisabetta Benelli
Laura Armani
Silvia Bisconti
Carlo Martinelli
A.I.S.M. - Associazione Italiana Sclerosi Multipla e
Stefania Dondero
Università degli Studi di Siena
Edoardo Crainz
Wroclawskie Centrum Transferu Technologii Politechnicka Wroclawska
Iwona Borkowska
Dominika Pachołek
Centro de empresas e inovaçao - BIC Madeira
Katja Cabral
Liliana Pimenta
Bureau Veritas
Gianluca Conti
Traduzioni di:
Michael Reali
Alba Giorgetti
Brenda Stone
7366
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
67

More Related Content

Similar to Linee Guida per la progettazione di beni di largo consumo rispondenti ai principi di Universal Design

Lab.Brain Food Design
Lab.Brain Food DesignLab.Brain Food Design
Lab.Brain Food DesignRomagna Tech
 
La progettazione centrata sull’utente
La progettazione centrata sull’utenteLa progettazione centrata sull’utente
La progettazione centrata sull’utenteAREA Science Park
 
3 3 strumenti_lcd_vezzoli_2013-14
3 3 strumenti_lcd_vezzoli_2013-143 3 strumenti_lcd_vezzoli_2013-14
3 3 strumenti_lcd_vezzoli_2013-14LeNS_slide
 
Progetto di Ergonomia Cognitiva: Decathlon +Plus
Progetto di Ergonomia Cognitiva: Decathlon +PlusProgetto di Ergonomia Cognitiva: Decathlon +Plus
Progetto di Ergonomia Cognitiva: Decathlon +PlusJessica Forlani
 
0 0 presentazione dxsa vezzoli_polimi_11.12
0 0 presentazione dxsa vezzoli_polimi_11.120 0 presentazione dxsa vezzoli_polimi_11.12
0 0 presentazione dxsa vezzoli_polimi_11.12Gabriela Baron
 
Lezione 2
Lezione 2Lezione 2
Lezione 2Leyx
 
Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...
Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...
Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...Medi-Pragma
 
Workshop di Business Design sul Business Model Canvas: dall'idea all'impresa
Workshop di Business Design sul Business Model Canvas: dall'idea all'impresaWorkshop di Business Design sul Business Model Canvas: dall'idea all'impresa
Workshop di Business Design sul Business Model Canvas: dall'idea all'impresaGino Tocchetti
 
GREEN ME - Corsi di formazione professionale gratuiti
GREEN ME - Corsi di formazione professionale gratuiti GREEN ME - Corsi di formazione professionale gratuiti
GREEN ME - Corsi di formazione professionale gratuiti Sinergie
 
Presentazione corso progettazione sociale
Presentazione corso progettazione socialePresentazione corso progettazione sociale
Presentazione corso progettazione socialeGianluca Rizzo
 
Eco-progettazione & LCA: dalla teoria alla pratica
Eco-progettazione & LCA: dalla teoria alla praticaEco-progettazione & LCA: dalla teoria alla pratica
Eco-progettazione & LCA: dalla teoria alla praticaRomagna Tech
 
3 3 strumenti_lcd_cortesi_polimi_2010
3 3 strumenti_lcd_cortesi_polimi_20103 3 strumenti_lcd_cortesi_polimi_2010
3 3 strumenti_lcd_cortesi_polimi_2010LeNS_slide
 
Ldb Ri-scosse_Danilo Santoro, La progettazione in campo culturale
Ldb Ri-scosse_Danilo Santoro, La progettazione in campo culturaleLdb Ri-scosse_Danilo Santoro, La progettazione in campo culturale
Ldb Ri-scosse_Danilo Santoro, La progettazione in campo culturalelaboratoridalbasso
 
Focus Group Open Source 10.3.2010 Marco Gentili
Focus Group Open Source 10.3.2010 Marco GentiliFocus Group Open Source 10.3.2010 Marco Gentili
Focus Group Open Source 10.3.2010 Marco GentiliRoberto Galoppini
 
Algotrain: algoritmo diagnostico terapeutico  per l’educazione continua in me...
Algotrain: algoritmo diagnostico terapeutico  per l’educazione continua in me...Algotrain: algoritmo diagnostico terapeutico  per l’educazione continua in me...
Algotrain: algoritmo diagnostico terapeutico  per l’educazione continua in me...Studio Saperessere
 
normeUNI/PdR_8:2014_progettazione_spaziverdi
normeUNI/PdR_8:2014_progettazione_spaziverdinormeUNI/PdR_8:2014_progettazione_spaziverdi
normeUNI/PdR_8:2014_progettazione_spaziverdiGiovanni Poletti
 

Similar to Linee Guida per la progettazione di beni di largo consumo rispondenti ai principi di Universal Design (20)

Lab.Brain Food Design
Lab.Brain Food DesignLab.Brain Food Design
Lab.Brain Food Design
 
La progettazione centrata sull’utente
La progettazione centrata sull’utenteLa progettazione centrata sull’utente
La progettazione centrata sull’utente
 
3 3 strumenti_lcd_vezzoli_2013-14
3 3 strumenti_lcd_vezzoli_2013-143 3 strumenti_lcd_vezzoli_2013-14
3 3 strumenti_lcd_vezzoli_2013-14
 
AssoSCAI @ecomondo 10
AssoSCAI @ecomondo 10AssoSCAI @ecomondo 10
AssoSCAI @ecomondo 10
 
Progetto di Ergonomia Cognitiva: Decathlon +Plus
Progetto di Ergonomia Cognitiva: Decathlon +PlusProgetto di Ergonomia Cognitiva: Decathlon +Plus
Progetto di Ergonomia Cognitiva: Decathlon +Plus
 
0 0 presentazione dxsa vezzoli_polimi_11.12
0 0 presentazione dxsa vezzoli_polimi_11.120 0 presentazione dxsa vezzoli_polimi_11.12
0 0 presentazione dxsa vezzoli_polimi_11.12
 
Lezione 2
Lezione 2Lezione 2
Lezione 2
 
Progettare e analizzare la qualità degli ambienti informativi digitali attrav...
Progettare e analizzare la qualità degli ambienti informativi digitali attrav...Progettare e analizzare la qualità degli ambienti informativi digitali attrav...
Progettare e analizzare la qualità degli ambienti informativi digitali attrav...
 
Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...
Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...
Utili Consigli Per Migliorare La Comunicazione Di Prodotto Attraverso Il Visu...
 
SPANO ESTESA
SPANO ESTESASPANO ESTESA
SPANO ESTESA
 
Workshop di Business Design sul Business Model Canvas: dall'idea all'impresa
Workshop di Business Design sul Business Model Canvas: dall'idea all'impresaWorkshop di Business Design sul Business Model Canvas: dall'idea all'impresa
Workshop di Business Design sul Business Model Canvas: dall'idea all'impresa
 
GREEN ME - Corsi di formazione professionale gratuiti
GREEN ME - Corsi di formazione professionale gratuiti GREEN ME - Corsi di formazione professionale gratuiti
GREEN ME - Corsi di formazione professionale gratuiti
 
Presentazione corso progettazione sociale
Presentazione corso progettazione socialePresentazione corso progettazione sociale
Presentazione corso progettazione sociale
 
Eco-progettazione & LCA: dalla teoria alla pratica
Eco-progettazione & LCA: dalla teoria alla praticaEco-progettazione & LCA: dalla teoria alla pratica
Eco-progettazione & LCA: dalla teoria alla pratica
 
Presentazione Carlo Brondi_29nov2022.pdf
Presentazione Carlo Brondi_29nov2022.pdfPresentazione Carlo Brondi_29nov2022.pdf
Presentazione Carlo Brondi_29nov2022.pdf
 
3 3 strumenti_lcd_cortesi_polimi_2010
3 3 strumenti_lcd_cortesi_polimi_20103 3 strumenti_lcd_cortesi_polimi_2010
3 3 strumenti_lcd_cortesi_polimi_2010
 
Ldb Ri-scosse_Danilo Santoro, La progettazione in campo culturale
Ldb Ri-scosse_Danilo Santoro, La progettazione in campo culturaleLdb Ri-scosse_Danilo Santoro, La progettazione in campo culturale
Ldb Ri-scosse_Danilo Santoro, La progettazione in campo culturale
 
Focus Group Open Source 10.3.2010 Marco Gentili
Focus Group Open Source 10.3.2010 Marco GentiliFocus Group Open Source 10.3.2010 Marco Gentili
Focus Group Open Source 10.3.2010 Marco Gentili
 
Algotrain: algoritmo diagnostico terapeutico  per l’educazione continua in me...
Algotrain: algoritmo diagnostico terapeutico  per l’educazione continua in me...Algotrain: algoritmo diagnostico terapeutico  per l’educazione continua in me...
Algotrain: algoritmo diagnostico terapeutico  per l’educazione continua in me...
 
normeUNI/PdR_8:2014_progettazione_spaziverdi
normeUNI/PdR_8:2014_progettazione_spaziverdinormeUNI/PdR_8:2014_progettazione_spaziverdi
normeUNI/PdR_8:2014_progettazione_spaziverdi
 

Linee Guida per la progettazione di beni di largo consumo rispondenti ai principi di Universal Design

  • 1. Projecting Friendly and Usefully Linee Guida per la progettazione di beni di largo consumo rispondenti ai principi di Universal Design
  • 2. 2 73 Programma Leonardo da Vinci progetto pilota “PRO.F.USE” To PROject Friendly and USEfully convenzione n. 2004 - I / 04 / B / F / PP - 154104 I Principi di Universal Design sono stati concepiti e sviluppati dal Center for Universal Design dell’Università del North Carolina. L’uso o l’applicazione dei Principi in qualsiasi forma da parte di un individuo o di un’organizzazione è distinta dai Principi e non costituisce e non implica l’accettazione del Centro.
  • 3. 3 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 73 Hanno collaborato alla stesura della presente Linea Guida: Partners progetto PRO.F.USE C.I.I. Pistoia Francesco Baicchi Elena Cefalo Alessandra Meoni Università degli Studi di Firenze Massimo Ruffilli Elisabetta Cianfanelli Ambra Trotto Francesco Ciardi A.I.S.M. - Associazione Italiana Sclerosi Multipla e F.I.S.H. - Federazione Italiana Superamento Handicap Fabrizio Mezzalana Wroclawskie Centrum Transferu Technologii Politechnicka Wroclawska Magdalena Paryna Centro de empresas e inovaçao - BIC Madeira Cláudia Patrícia H. G. Dantas Caires I.R.V. - Kenniscentrum voor Revalidatie en Handicap Harry Knops Enid Reichrath Università degli Studi di Siena Pietro Maniscalco Eurobic Toscana Sud Cristiano Acri PMI - Promozione del mobile imbottito Irene Pini Luciano Pallini Partner sostenitore Bureau Veritas Marco Mari
  • 4. 734 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 5. Linee guida Progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design Indice Parte Prima L’Universal Design come nuovo standard di progettazione 0. Introduzione 9 1. Obiettivo della linea guida . 11 2. Campo di applicazione 12 3. Riferimenti 12 4. Il modello di funzionamento dell’ICF 13 5. Le caratteristiche funzionali delle persone 15 5.1 Persone con difficoltà motorie 16 5.2 Persone con difficoltà sensoriali 18 5.3 Persone con difficoltà di linguaggio 20 5.4 Persone con difficoltà cognitive 21 6. La progettazione secondo i principi di Universal Design 22 Parte Seconda Processo di prgettazione di beni di consumo secondo i principi di Universal Design 1. Definizione delle specifiche di progettazione 23 2. Contenuti e criteri della progettazione 25 3. L’utilizzazione del prodotto 29 4. I comandi 31 5. Le interfacce 32 6. La documentazione 33 7. La sicurezza 34 8. Principi per l’ autovalutazione finale della progettazione 34 8.1 Metodo per la autovalutazione 36 8.2 Documentazione dell’autovalutazione 39 8.3 Soglia di conformità complessiva 44 Allegato 1 Scheda progetto Allegato 2 Scheda di analisi dei prodotti di riferimento Allegato 3 Scheda di valutazione del progetto Bibliografia Allegati 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 5
  • 6. 736
  • 7. 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 7 I sette principi di Universal Design Utilizzo equo, non discriminatorio Il prodotto è utile e commerciabile per persone con differenti abilità Utilizzo flessibile Il prodotto è adattabile ad una vasta gamma di esigenze e abilità individuali Utilizzo semplice e intuitivo L'utilizzo del prodotto è facile da comprendere, indipendentemente dall’esperienza dell’utente, dalle sue conoscenze, dalla sua lingua o dal suo livello di concentrazione Riconoscibilità delle informazioni Il prodotto comunica efficacemente le informazioni necessarie all’utilizzatore, indipendentemente dalle circostanze ambientali o dalle sue capacità sensoriali Tolleranza all’errore Il prodotto minimizza i rischi e le conseguenze negative di azioni accidentali o non intenzionali Contenimento dello sforzo fisico Il prodotto può essere utilizzato in modo efficace, confortevole e con un minimo sforzo Misure e spazi adeguati per l’avvicinamento e l’utilizzo Il prodotto prevede spazi e dimensioni adeguati per l’avvicinamento, il raggiungimento, la manipolazione e l’utilizzo del prodotto al di là delle dimensioni fisiche, della postura o della mobilità dell’utente The Center for Universal Design (1997). The Principles of Universal Design, Version 2.0. Raleigh, NC: North Carolina State University Copyright © 1997 NC State University, The Center for Universal Design Neutralità formale L’aspetto del prodotto e quindi lo studio della forma non deve essere riferibile a prodotti specifici o specialistici destinate a persone con disabilità Il principio neutralità della forma è stato elaborato dal gruppo di ricerca Pro.f.Use
  • 8. 738 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 9. Parte Prima L’Universal Design come nuovo standard di progettazione 0. Introduzione Il modello antropometrico di riferimento per la progettazione di spazi, di ambienti e di prodotti è solitamente quello dell’uomo “standard”, una tipologia di fruitore che racchiude in sé le caratteristiche dimensionali e funzionali cosiddette “medie” o “normali”. Questo concetto di standard dell’utilizzatore è alla base stessa della formazione culturale e professionale di alcuni progettisti. Nel corso degli ultimi anni questo processo progettuale basato sullo standard si è evoluto per includere altre categorie di fruitori dotati di caratteristiche antropometriche e funzionali diverse come i bambini, le persone con disabilità motoria, quelle con disabilità sensoriale e gli anziani. In realtà sappiamo che questo “standard”, non esiste: ciascun individuo è unico e diverso dagli altri, così come lo stesso individuo può cambiare le proprie caratteristiche funzionali e dimensionali nel corso della sua esistenza. Si è affermata così negli ultimi trenta anni una cultura del progetto che supera le semplificazioni dello standard e guarda le diversità di ciascun individuo come ricchezze e non più come ostacoli ad una corretta progettazione. La diversità si è trasformata in una risorsa per la realizzazione di un ambiente antropico sempre più inclusivo, confortevole e sicuro per tutti. Da questo tipo di atteggiamento universale è nata negli Stati Uniti la definizione di Universal Design ed i suoi principi, che costituiscono l’elemento di riferimento culturale e tecnico di queste linee guida. Una ulteriore conferma alla correttezza di questo nuovo processo culturale viene dall’ICF (Classificazione 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 9
  • 10. Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute), classificazione approvata dall’Assemblea Mondiale della Sanità nel maggio 2001 e accettata da 191 Paesi, che rappresenta il quadro di riferimento culturale ed il linguaggio più adatto a descrivere l’universalità del fenomeno e supporta il processo scientifico nella elaborazione di queste linee guida come strumento operativo. Un notevole contributo proviene dal coinvolgimento nella fase di analisi e di sintesi per la stesura di questo strumento di persone con patologie invalidanti temporanee e permanenti per le quali gliostacolidelmondoantropicocreatidallasocietàrappresentano un limite o impediscono la loro partecipazione alla vita civile generando condizioni di esclusione e di discriminazione. 7310 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 11. 11 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 73 1. Obiettivo della linea guida 1.1. Cos’è questa linea guida L’obiettivo della guida è quello di fornire ai progettisti e alle imprese strumenti culturali e tecnici per una progettazione orientata secondo i principi di Universal Design. Questo processo è stato codificato e definito come “il design di prodotti ed ambienti utilizzabili dal più ampio numero possibile di persone di tutte le età e abilità”. L’obiettivo della guida è pertanto quello di promuovere l’inclusione di tutti in tutte le attività umane nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità. Tendereasoddisfareognitipodiutenzaèutopico,macontribuisce ad ottenere comunque un prodotto che favorisce il processo di inclusione. È quindi necessario considerare lo Universal Design più come un processo che guida la cultura del progetto che come il risultato definitivo da conseguire. Questo dimostra la necessità di promuovere e applicare metodologie progettuali inclusive, attraverso una riflessione sui criteri di valutazione oggettivi e sugli indicatori del processo progettuale che possano concretamente orientare il designer. 1.2. Cosa non è questa linea guida Questa guida non deve essere letta come un manuale di “buona progettazione” ma può essere intesa come un primo strumento progettuale di controllo e di gestione degli esiti del processo in termini di non discriminatorietà di qualunque artefatto. La ricerca prende avvio da alcune riflessioni di carattere generale: La definizione ed i principi di Universal Design. I principi dell’ European Concept of Accessibility (ECA 2003). La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF 2001). Seguire queste linee guida non conduce necessariamente alla
  • 12. progettazione di un “buon” prodotto, ma sicuramente ad un prodotto non discriminatorio rispetto alla diversità dei potenziali fruitori. Il successo di un prodotto è determinato da un complesso sistema di fattori, tra cui sempre più spesso l’aspetto etico e non discriminatorio di un’azienda e dei suoi prodotti. Per progettare un prodotto di successo, oltre che non discriminatorio, il processo progettuale non può e non deve esimersi dal garantire una correttezza e una qualità formale del prodotto stesso, intesa come l’efficacia della sintesi fra il valore morfologico e il valore funzionale. La qualità formale deve pertanto essere considerato un presupposto per la progettazione e non un criterio di appartenenza allo Universal Design. 2. Campo di applicazione Questa linea guida può essere utilizzata in tutti i processi di progettazione di oggetti d’uso, in presenza di una scelta coerente da parte del progettista di aderire ai principi di Universal Design. L’All.3 ‘Scheda di valutazione del processo di progettazione’ specifica i requisiti per la valutazione del processo di progettazione. Questa linea guida può essere utilizzata quando una organizzazione: a. ha l’esigenza di effettuare una autovalutazione b. ha l’esigenza di dimostrare alle parti interessate la conformità dei processi di progettazione relativi a specifici prodotti mediante verifica di parte terza. 3. Riferimenti I principi di Universal Design, versione 2.0 – 4/1/97, NC State University, The Center for Universal Design. European Concept of Accessibility, ECA 2003. ICF - International Classification on Functioning, Disability and Health, World Health Organization, 2001. 7312 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 13. 4. Il modello di funzionamento dell’ICF Questa Linea Guida, atta a valutare le diverse abilità degli utilizzatori di prodotti, fa riferimento alla Classificazione InternazionaledelFunzionamentodellaDisabilitàedellaSalute (ICF), approvata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il 22 maggio 2002. Nell’ICF vengono fornite indicazioni sul nuovo standard internazionale per misurare e classificare salute e disabilità. L’ICF appartiene alla famiglia delle classificazioni internazionali sviluppate dall’OMS ed è la revisione della Classificazione Internazionale delle Menomazioni, della Disabilità e degli Handicap (ICIDH) pubblicata nel 1980. Obiettivo dell’ICF è quello di fornire un linguaggio comune per descrivere e misurare la disabilità di una persona, ovvero descrivere e misurare il funzionamento umano e le sue diversità. L’ICFèunaclassificazionedellasaluteedeglistatiadessacorrelati – è uno strumento per effettuare un ritratto dello stato di salute generale della persona, così come delle caratteristiche associate alla sua esperienza di vita. Possiamo considerare l’ICF come un vocabolario completo che permette di descrivere il funzionamento umano in rapporto alle diverse disabilità. La Classificazione ICF adotta e promuove una interpretazione della disabilità di tipo “biopsicosociale” con l’obiettivo di fornire una prospettiva coerente delle diverse dimensioni della salute a livello: biologico individuale sociale Ilmodellobio-psico-socialesibasasull’integrazionedeiduegrandi modelli concettuali che negli anni si sono contrapposti nell’osservare e descrivere la disabilità: modello medico modello sociale Ilmodellomedicoèstato-eloèancora –predominante;ilmodello sociale nasce in contrapposizione a quello medico ed è storicamente legato ad istanze di promozione dei diritti umani da parte delle persone con disabilità. 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 13
  • 14. Per il modello medico, la disabilità riguarda le anormalità fisiologiche e psicologiche (causate da malattie, disturbi o lesioni) alle quali rispondere con interventi di tipo sanitario. Per il modello sociale, la disabilità riguarda soprattutto le condizioni di svantaggio causate dall’ambiente fisico e sociale che ci circonda. L’ICF propone l’integrazione dei due modelli, riconoscendone la complementarietà, in quanto afferma che: sia il modello medico che quello sociale forniscono elementi di lettura e di intervento appropriati; sia il modello medico che quello sociale non sono sufficienti da soli a fornire soluzioni. Ilmodellobiopsicosocialedell’ICFèbenesintetizzatodalloschema che descrive le interazioni tra i diversi componenti della classificazione. Laprospettivamedicaèvisibilenellapartesinistra del diagramma, quella sociale nella parte destra relativa all’ambiente. La zona centrale del diagramma è il risultato del rapporto tra condizione di salute e ambiente. Questo schema contiene un messaggio politico e sociale, perché raccoglie tutte le istanze dei movimenti per i diritti delle persone con disabilità, afferma che lo svantaggio della disabilità è in gran partecausatodallamancanzadirisorse,opportunitàeadattamenti nell’ambiente in cui ciascun individuo vive. condizionedisalute funzioni e strutture corporee attività partecipazione fattori personali fattori ambientali 7314 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 15. La disabilità è considerata come la complessa interazione tra le caratteristiche delle persone e le caratteristiche del mondo. L’ICF quindi, oltre a contenere il messaggio politico e sociale dello svantaggio causato alle persone con disabilità dalla mancanza di risorse, opportunità o adattamenti dell’ambiente, fornisce il terreno di partenza per dare validità scientifica a questi concetti. In particolare può dimostrare con rigore e metodo: QUANDO e con QUALE ENTITA’ l’ambiente causa restrizioni nella piena partecipazione di una persona CHE TIPO DI MODIFICAZIONE AMBIENTALE è in grado di aumentare la partecipazione (rimuovere ostacoli / fornire opportunità) Da questa impostazione risulta evidente come i fattori ambientali possano, in relazione alle loro caratteristiche dimensionali e qualitative, facilitare ovvero ostacolare il funzionamento di ciascuno di noi. 5. Le caratteristiche funzionali delle persone Quali conoscenze sulle diversità dei corpi umani servono per orientare le scelte di un progettista alla ricerca di soluzioni che favoriscano l’utilizzabilità senza discriminazioni del prodotto a cui sta lavorando? A chi deve pensare? Con quale “quadro funzionale” ed in quali condizioni? Per iniziare a dare risposta a queste domande è necessario fare riferimento a un quadro - schematico e non esaustivo - descrittivo dellepersonecondiversitàdovuteamenomazionie/oaparticolari situazioni contestuali. Persone con difficoltà motorie a. Persone con difficoltà motorie agli arti superiori b. Persone con difficoltà motorie agli arti inferiori c. Persone con altre difficoltà motorie 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 15
  • 16. Persone con difficoltà sensoriali a. Persone con difficoltà visive b. Persone con difficoltà uditive c. Persone con altre difficoltà sensoriali Persone con difficoltà di linguaggio Persone con difficoltà cognitive, di comprensione e di orientamento 5.1. Persone con difficoltà motorie Le difficoltà di tipo motorio possono dipendere da menomazioni - temporanee o permanenti - dovute a fatti traumatici o ad una grande varietà di patologie: artrite, mancanza o deformità di uno o più arti, sclerosi multipla, lesioni midollari. Queste menomazioni possono limitare o impedire attività necessarie per l’utilizzo di un prodotto. 5.1.1. Persone con difficoltà motorie agli arti superiori Questo insieme può includere persone con menomazioni - temporanee o permanenti - causate da ictus, tendinite, artrite, amputazioni, lesioni midollari - tetraplegia, Morbo di Parkinson, sclerosimultipla,distrofiamuscolare,esitidapoliomielite,paralisi cerebrali,mancanzaodeformazionecongenitadegliartisuperiori. Nello stesso insieme possiamo includere anche bambini con mani piccole e con poca forza, anziani con una naturale diminuzione di funzionalità nel movimento e nella forza, persone in stato di affaticamento o che possono incidentalmente utilizzare una sola mano o un solo braccio, persone che indossano abiti o indumenti o mezzi di protezione personali - come i guanti - persone che temporaneamente non possono utilizzare il braccio o la mano dominante,personecheoperanoincondizioniambientaliestreme ed avverse. In tutti questi casi possono verificarsi problemi di movimento, coordinazione e/o forza nell’utilizzo degli arti superiori. 7316 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 17. Il progettista deve pertanto elaborare soluzioni che facilitino l’esecuzione di queste azioni: Raggiungere in basso, in alto, davanti, dietro Spingere/tirare Sollevare Trasportare Afferrare Ruotare/girare Manipolare 5.1.2. Persone con difficoltà motorie agli arti inferiori Questo insieme può includere persone con menomazioni - temporanee o permanenti -causate da ictus, tendinite, artrite, amputazioni, lesioni midollari - tetraplegia, Morbo di Parkinson, sclerosi multipla, distrofia muscolari, esiti da poliomielite, paralisi cerebrali, mancanza o deformazione congenita degli arti inferiori, persone con difficoltà respiratorie e/o circolatorie. Nello stesso insieme possiamo includere anche bambini, anziani con una naturale diminuzione di funzionalità nel movimento, nella forza, nell’equilibrio, persone in stato di affaticamento, persone che indossano abiti o indumenti o mezzi di protezione personali,comelescarpedalavoro,donneinstatodigravidanza. Le persone con difficoltà motorie agli arti inferiori possono utilizzare o meno ausili per la mobilità, come bastoni, stampelle, canadesi, deambulatori, sedie a ruote manuali e/o elettroniche, elettroscooter. In questi casi si possono verificare sovrapposizioni con le difficoltà motorie degli arti superiori (es. una persona che usa un bastone per camminare ha una sola mano libera) e si deve tenere conto delle caratteristiche dimensionali degli ausili (ad es. lo spazio frontale di avvicinamento e approccio di una persona seduta su sedia a ruote, l’altezza di utilizzo). In tutti questi casi possono verificarsi problemi di movimento, coordinazione e/o forza nell’utilizzo degli arti inferiori. Il designer deve pertanto elaborare soluzioni progettuali che facilitino l’esecuzione delle seguenti azioni: Alzarsi/sedersi Camminare Mantenere l’equilibrio su uno o su entrambi i piedi Manovrare con i piedi, come azionare un pedale 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 17
  • 18. 5.1.3. Persone con altre difficoltà motorie Questo insieme può includere persone con menomazioni - temporanee o permanenti - causate da ictus, tendinite, artrite, amputazioni,lesionimidollari-tetraplegia,MorbodiParkinson, sclerosi multipla, distrofia muscolari, esiti da poliomielite, paralisi cerebrali, persone con difficoltà respiratorie e/o circolatorie. Nello stesso insieme possiamo includere anche bambini, anziani con una naturale diminuzione di funzionalità nel movimento, nella forza, nell’equilibrio, persone in stato di affaticamento, persone che indossano abiti o indumenti o mezzi di protezione personali, donne in stato di gravidanza. In tutti questi casi possono verificarsi problemi di movimento, coordinazionee/oforzanellafunzionalitàcomplessivadelproprio corpo. Il progettista deve pertanto elaborare soluzioni progettuali che facilitino l’esecuzione di tali azioni. Cambiare una posizione corporea di base, come sedersi, sdraiarsi, accovacciarsi, inginocchiarsi, alzarsi in piedi, piegarsi Mantenere una posizione corporea, come rimanere per un certo tempo seduti, sdraiati, accovacciati, inginocchiati, in posizione eretta Mantenere l’equilibrio Spostare il baricentro del corpo 5.2 Persone con difficoltà sensoriali Le difficoltà di tipo sensoriale possono dipendere da menomazioni-temporaneeopermanenti-dovuteadunagrande varietà di patologie. Queste menomazioni possono limitare o impedire diverse attività significative per l’utilizzo di un prodotto. 5.2.1 Persone con difficoltà visive Questo insieme può includere persone con menomazioni - temporanee o permanenti -causate da cecità, ipovisione, 7318 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 19. glaucoma, retiniti, cataratta, danni alle strutture e funzioni dell’occhio. Nello stesso insieme possiamo includere anche anziani con una naturale diminuzione delle capacità visive dovuta all’invecchiamento, persone che indossano mezzi di protezione personali, come occhiali da lavoro, persone che operano in condizioni ambientali estreme ed avverse (luoghi con elevati fenomeni di abbagliamento, luoghi con illuminazione colorata, bassolivellodiilluminazione), personecheoperanoinambiente con forte inquinamento visivo, persone affaticate da eccessive attività visive. In tutti questi casi, nei quali si verifica una diminuzione o l’assenza dicapacitàvisive, ilprogettistadeveelaboraresoluzioniprogettuali idonee a consentire a tutti di: a. Percepire i dettagli e le parti da una visione ravvicinata e da una visione distante b. Percepire i dettagli e le parti con modalità alternative a quelle visive c. Distinguere gli oggetti dallo sfondo d. Percepire i contrasti di luminanza e. Percepire distanze e misure 5.2.2 Persone con difficoltà uditive Questo insieme può includere persone con menomazioni - temporanee o permanenti - causate da sordità, danni all’orecchio interno, traumi cerebrali, danni da esposizione prolungata al rumore, riduzione dell’udito dovuta all’invecchiamento. Nello stesso insieme possiamo includere anche persone distratte da molte fonti sonore, persone che operano in un ambiente ad alto inquinamento acustico, persone che utilizzano cuffie o auricolari, anche come strumenti di protezione personale. In tutti questi casi il progettista deve elaborare soluzioni progettuali che facilitino le persone con ridotte o nulle facoltà uditive nell’esecuzione delle seguenti azioni: 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 19
  • 20. a. Percepire toni alti e toni bassi b. Percepire le informazioni rilevanti dal rumore di fondo c. Percepire le fonti dei segnali sonori d. Percepire con modalità alternative a quelle uditive 5.2.3 Persone con altre difficoltà sensoriali Questo insieme può includere persone con menomazioni - temporanee o permanenti - che causano una perdita delle funzioni del tatto e delle funzioni sensoriali correlate alla temperatura e ad altri stimoli. Nello stesso insieme possiamo includere anche persone che utilizzano indumenti e/o sistemi di protezione personale, che operano in ambienti particolarmente ostili; ad esempio un ambiente freddo può causare una perdita sensibile delle funzioni sensoriali. In tutti questi casi il progettista deve elaborare soluzioni progettualichefacilitinoallepersonecondiversitànellefunzioni sensoriali: a. La percezione delle superfici - struttura e qualità b. La percezione delle temperature, e quindi dei rischi di bruciature c. La percezione delle vibrazioni d. La percezione di tremori od oscillazioni e. La percezione di pressioni superficiali e/o profonde 5.3 Persone con difficoltà di linguaggio Questo insieme può includere persone con menomazioni - temporanee o permanenti - dovute a cause di varia natura. In alcuni casi le difficoltà di linguaggio possono essere correlate a difficoltà uditive e/o cognitive. 7320 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 21. Nello stesso insieme possiamo includere anche persone straniere o che utilizzano un linguaggio diverso, persone con culture diverse, persone con un vocabolario limitato, bambini, persone anziane con una naturale perdita delle capacità di fonazione, persone che operano in ambienti particolarmente ostili o che utilizzano indumenti e/o sistemi di protezione personale. In tutti questi casi il progettista deve elaborare soluzioni progettualichefacilitinoallepersonechepossonoavereproblemi ad esprimersi in modo comprensibile le azioni che lo richiedono, come in tutti i casi nei quali il prodotto presuppone l’uso di comandi vocali, la risposta vocale a quesiti o l’espressione vocale di richieste. 5.4 Persone con difficoltà cognitive, di comprensione e di orientamento Questo insieme può includere persone con menomazioni - temporanee o permanenti -causate da ritardo mentale, sindrome di Down, malattia di Alzheimer, ictus, trauma cranico. Nello stesso insieme possiamo includere anche persone affaticate o distratte, persone straniere o che utilizzano un linguaggio diverso, persone con culture differenti, persone con un vocabolario limitato, bambini, persone anziane con una naturale perdita delle capacità mnemoniche. In tutti questi casi il progettista deve elaborare soluzioni progettuali che facilitino alle persone con diversità cognitive, di comprensione e di orientamento: a.Lacomprensionedelleinformazionivisuali,uditive,tattili b. La reazione agli stimoli in funzione del tempo di reazione c. Il mantenimento della concentrazione d. L’attivazione di sequenze di azioni e. La memorizzazione 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 21
  • 22. 6. La progettazione secondo i principi di Universal Design La progettazione secondo i principi di Universal Design deve prevedere un confronto costante con la molteplicità dei potenziali fruitori. Durante il processo di progettazione dovrebbero essere previsti momenti di confronto multidisciplinare fra il progettista e gli esperti del settore. Inoltre, tale processo deve rispondere a tutte le fasi di autovalutazione, attraverso l’utilizzo di parametri il più possibile oggettivi, al fine di soddisfare l’obiettivo ultimo di incrementare il numero degli utilizzatori. La procedura presentata nella seconda parte di questa linea guida costituisce una proposta metodologica finalizzata a guidare il designer e a consentire la documentazione del processo progettuale ispirato ai criteri di Universal Design, con particolare attenzione alla validazione finale del progetto. 7322 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 23. 23 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 73 Parte Seconda Procedura di progettazione di beni di consumo secondo i principi di Universal Design 1. Definizione delle specifiche di progettazione L’inizio del processo progettuale prevede le seguenti fasi. a. Analisi delle necessità che si intendono soddisfare con il prodotto di nuova ideazione e analisi dei prodotti con funzioni analoghe b. Individuazione del target degli utilizzatori c. Analisi di eventuali altri elementi condizionanti che possono essere le logiche di produzione, l’uso appropriato dei materiali, delle finiture e dei trattamenti ed inoltre le indicazioni di mercato L’analisi delle necessità è una lettura riguardante lo stato dell’arte sullatipologiadiprodottiugualiosimilichesarannodiriferimento per la progettazione del nuovo prodotto. E’inoltre necessaria una specifica valutazione delle limitazioni funzionali connesse all’utilizzo dei prodotti di riferimento ed, in particolare, rivolta a persone che presentino una o più difficoltà esposte nel capitolo 5 della prima parte di questa linea guida. Considerando che uno dei principali obiettivi di un oggetto d’uso è la sua flessibilità riferita al sistema di utilizzo, ciò garantisce una sua maggiore diffusione sul mercato e quindi il suo successo commerciale. Atal fine, è consigliabile prevedere test di utilizzo sia dei prodotti
  • 24. già esistenti che degli eventuali prototipi del prodotto in esame nel processo di progettazione. I test di utilizzo dei prodotti esistenti possono essere svolti seguendovariemodalità.Possonoesserediretti,indiretti,simulati, dal vero, effettuati attraverso verifica normativa-tecnica- funzionale sulla base di informazioni e strumenti validati. Essi dipendono da vari fattori, come risorse, opportunità, esperienza diretta o indiretta del team di lavoro. Questa linea guida esorta ad avvalorare i principi di inclusività dei portatori di interesse. A tal fine appare opportuno, se non sempre indispensabile, il coinvolgimento nella valutazione del massimo numero di figure portatrici di interesse e competenze, tra i quali: i potenziali utilizzatori, ma anche figure tecniche in grado di fornire specifiche competenze nel campo del funzionamento, il parere delle persone disabili ed inoltre medici, tecnici riabilitatori, terapisti occupazionali, consulenti alla pari o psicologi. La metodologia di coinvolgimento di tali figure dovrebbe prevedere e documentare l’individuazione complessiva di tutti i soggetti interessati e l’evidenza delle motivazioni di quelle prescelte. La valutazione dei prodotti di riferimento verrà documentata su un’appositascheda:All.2 SchedaAnaliticadiValutazionedelProdotto di Riferimento. Le specifiche di progettazione devono essere formalmente esplicitate, anche in forma sintetica, in una scheda - All. 1 Scheda progetto - contenente le principali caratteristiche previste per il prodotto, sottoposta a verifica da parte del committente. Fra le caratteristiche, devono essere indicate, oltre alla identificazione del prodotto, mediante descrizione e codifica, i seguenti aspetti: a. I possibili utilizzatori del prodotto e le necessità che dovrà soddisfare b. Il target dei potenziali utilizzatori c. L’analisi del ciclo produttivo d. La determinazione del costo industriale e la definizione del prezzo di mercato 7324 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 25. e. Altre specifiche vincolanti possono essere le dimensioni, le scelte formali e l’uso appropriato dei materiali Nel rispetto dei principi di Universal Design è necessario che le caratteristiche, obiettivo del processo di progettazione, formalizzate nell’All. 1 Scheda di progetto descritta nel precedente paragrafo, implementino il concetto di non discriminazione e di massimo livello di accessibilità. 2. Contenuti e criteri della progettazione Il processo di progettazione deve prevedere l’analisi dettagliata delle funzioni del prodotto, considerate separatamente e nel loro sistema di relazioni. Nelle varie fasi della progettazione, devono essere presi in considerazione i seguenti aspetti: a.Leoperazioninecessariepermontare,installare,provare, utilizzare, alimentare, mantenere, smontare e smaltire il prodotto b. Tutti gli strumenti mediante i quali l’utilizzatore interagisce con il prodotto compiendo scelte e immettendo input, che saranno definiti comandi c. Tutti i mezzi mediante i quali il prodotto fornisce all’utilizzatore indicazioni e informazioni, che saranno definiti interfacce d. La documentazione di accompagnamento del prodotto, comprendente le istruzioni per l’uso, l’installazione, la manutenzione e lo smaltimento e. Tutti gli aspetti relativi alla sicurezza del prodotto nei confronti dell’utilizzatore o di terze persone f. Lo studio della forma del prodotto, e quindi della sua neutralità formale che non lo identifica semanticamente quale prodotto destinato ad un’utenza disabile 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 25
  • 26. 2.1. I criteri della non discriminatorietà Nel corso della progettazione si terrà conto dei seguenti criteri: a. I primi sette principi di Universal Design b. Un principio derivato dal criterio numero 6 dell’ECA , elaborato in modo da ottenere un criterio oggettivamente valutabile 2.1.1. Obiettivo 1 - Utilizzazione non discriminatoria La progettazione deve avere per obiettivo: a. Consentire le stesse modalità di utilizzazione per tutti gli utilizzatori b. Evitare l’isolamento di alcuni utilizzatori c. Creare condizioni di privacy, sicurezza e benessere ugualmente valide per tutti gli utilizzatori d. Rendere il prodotto apprezzabile per ogni utilizzatore 2.1.2. Obiettivo 2 - Flessibilità d’uso Il prodotto deve adattarsi al più ampio spettro di capacità individuali, in particolare: a. Permettere la scelta di modi diversi di utilizzo b. Prevedere l’uso anche da parte di mancini c. Favorire l’accuratezza nell’attività degli utilizzatori d. Prevedere l’adattabilità dell’utilizzo ai modi ed ai tempi di diversi utilizzatori 2.1.3. Obiettivo 3 - Utilizzabilità semplice ed intuitiva L’utilizzo del prodotto deve essere semplice da comprendere, indipendentemente dall’esperienza degli utilizzatori, dalle loro conoscenze,dalleabilitàlinguistiche edallivellodiconcentrazione. E’ pertanto necessario: 7326 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 27. a. Eliminare la complessità superflua b. Essere coerente con le aspettative e le intuizioni degli utilizzatori c. Prevedere un’ampia varietà di conoscenza e capacità di linguaggio d. Ordinare le informazioni in relazione alla loro importanza e. Fornire suggerimenti e conferme durante e dopo l’utilizzo 2.1.4. Obiettivo 4 - Informazione efficace Il prodotto deve poter comunicare le informazioni effettivamente necessarie, indifferentemente dalle condizioni ambientali o dalle capacità sensoriali degli utilizzatori. E’ pertanto necessario: a. Rendere comprensibili le informazioni essenziali b. Differenziare gli elementi sulla base di ciò che devono descrivere c. Garantire la compatibilità tra i vari dispositivi utilizzati da persone con differenti limitazioni sensoriali 2.1.5. Obiettivo 5 - Tolleranza per gli errori Il progetto per minimizzare i rischi e le conseguenze negative di azioni accidentali o involontarie deve: a. Utilizzare elementi informatori e componenti che riducono al minimo il rischio e l’errore b. Eliminare, proteggere o isolare gli elementi che possono procurano rischi ed errori c. Fornire avvisi per evitare rischi ed errori d. Fornire attrezzature di sicurezza e. Scoraggiare azioni imprudenti in attività che 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 27
  • 28. richiedono attenzione 2.1.6. Obiettivo 6 - Minimo sforzo fisico L’utilizzazione deve essere efficace, confortevole e richiedere il minimo sforzo. a. Permettere agli utenti di mantenere posture corrette b. Utilizzare ragionevoli sforzi operativi c. Ridurre al minimo le operazioni ripetitive d. Ridurre al minimo gli sforzi fisici considerevoli 2.1.7. Obiettivo 7 - Massima accessibilità spaziale Devono essere previsti spazi e misure appropriati per il raggiungimento, la presa, la manipolazione e l’utilizzo degli oggetti indifferentemente dalle misure del corpo dell’utilizzatore, dalla sua posizione e dalla sua capacità di movimento. a. Definire con precisione le aree di visibilità degli elementi informativi e di azionamento per gli utilizzatori, sia in piedi che seduti b. Controllo del posizionamento spaziale degli oggetti per utilizzatori in molteplici posizioni c. Prevedere l’adattabilità a diverse altezze per gli elementi di manovra e di interfaccia d. Progettare spazi adeguati per l’uso delle attrezzature di assistenza o di aiuto da parte del personale 2.1.8. Obiettivo 8 - Neutralità formale L’aspetto del prodotto e quindi lo studio della forma non deve essere riferibile a prodotti specifici o specialistici destinate a persone con disabilità 2.2. La valutazione Per ognuno dei principi descritti, deve essere effettuato e formalizzato un esame oggettivo ed espressa una valutazione sulla rispondenza del prodotto progettato agli obiettivi prefissati. 7328 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 29. Il risultato della valutazione deve essere espresso in termini espliciti, ad esempio con l’assegnazione di giudizi, come soddisfacente,insoddisfacente,marginale,oppurel’assegnazione di valutazioni percentuali. Dall’elaborazione della fase di analisi, è possibile individuare i punti di criticità del prodotto. Tali punti costituiranno elementi diprogettopermigliorareilprodottostesso,negliaspettipercettivi efunzionali,equindiaumentareilpunteggiodivalutazionefinale. In tal caso il progetto verrà riesaminato e sottoposto a nuova valutazione. 3. L’utilizzazione del prodotto In questa Linea Guida, si definisce utilizzazione del prodotto, l’insieme delle operazioni necessarie per montare, installare, provare, utilizzare, alimentare, mantenere, smontare e smaltire il prodotto. Nel rispetto dei sette principi di Universal Design il progettista deve porsi come obiettivo primario l’incremento del numero di utilizzatori che possono eseguire le azioni che andremo a descrivere. Sollevare, spostare, maneggiare agevolmente e con assoluta sicurezzailprodotto.Tuttequesteazionirichiedono,informa e quantità diverse, sforzi fisici che possono risultare difficili o impossibili a persone con disabilità temporanee o permanenti tali da costituire una limitazione, in quanto richiedono valutazioni di tipo causa-effetto, o previsioni di tipo spazio-temporale. Altre difficoltà possono sorgere per persone che utilizzano prevalentemente gli arti destri o sinistri. Nel rispetto dei principi di Universal Design è necessario che il progettista analizzi le criticità in relazione all’utilizzo del prodotto, scomponendole in fasi elementari che consentano l’individuazione delle difficoltà connesse ad ogni fase, verificando il loro possibile superamento o contenimento attraverso risposte progettuali. Aprire o chiudere il prodotto, inserire o rimuovere correttamente accessori o altre componenti. 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 29
  • 30. Alle problematiche esposte, possono affiancarsi ulteriori difficoltà, connesse alla necessità di precisione dei movimenti o alle ridotte dimensioni degli accessori e delle componenti del prodotto. Per rendere non discriminatoria l’utilizzazione del prodotto è quindi opportuno realizzare una dettagliata analisi funzionale. All’internodiquestaanalisisirendenecessarioconfrontaremetodi e dispositivi funzionali alternativi per assolvere ad una determinata prestazione, esaminando prodotti simili esistenti. L’analisi si articola nella scomposizione in fasi elementari del processo di utilizzazione del prodotto e nell’individuazione delle criticità in relazione ai quadri funzionali degli utilizzatori e dovrebbeesseredocumentatanell’All.2Schedadianalisideiprodotti di riferimento. Il rilievo dei dati estrapolati dall’analisi funzionale, dalle criticità e le azioni di miglioramento apportate attraverso il progetto al nuovo prodotto, saranno documentati nella scheda-prodotto. Il nuovo prodotto sarà valutato anche in relazione al processo di produzione, ai suoi costi industriali e al controllo del suo ciclo di vita. Esempio A Analisi delle fasi di utilizzo Prodotto Impianto per la riproduzione di musica da CD Fase analizzata Inserimento CD nel lettore Le fasi per la utilizzazione sono individuate in: Percezione del prodotto Percezione della posizione del bottone di accensione Accensione del lettore Percezione del corretto posizionamento del CD Inserimento del CD Chiusura dello sportello Percezionedelposizionamentodell’interfacciadicomandoedella sua posizione sul prodotto Comprensione della funzione di ogni tasto Selezione traccia Regolazione volume 7330 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 31. Interruzione della lettura Estrazione del CD Spegnimento del lettore CD Per l’inserimento del supporto CD nel lettore, la procedura può essere scomposta nelle seguenti fasi: Percezione del dispositivo di apertura Aperturadel dispositivo di lettura Inserimento del CD Chiusura del dispositivo di lettura Pertaleprocessoalcunedelleproblematichepossonoessereleseguenti. Il CD è facilmente accessibile per persone in posizione seduta o con limitazioni agli arti superiori, o limitazioni sensoriali? La scelta del CD è possibile da parte di tutti gli utilizzatori? Il dispositivo di apertura del lettore è facilmente individuabile? L’azionamento del dispositivo di apertura è facile da azionare? Oppure richiede precisione di movimento? Il dispositivo di apertura può essere azionato involontariamente? Il collocamento del supporto nel lettore richiede precisione di movimenti? Alcune ipotesi di interventi progettuali Modifica del posizionamento del meccanismo di lettura Identificazione della posizione di inserimento del CD mediante segno intuitivo, in rilievo o sonoro Comando di apertura/chiusura di dimensioni confortevoli 4. I comandi InquestaLineaGuidapercomandisiintendonotuttiidispositivi mediante i quali l’utilizzatore interagisce con il prodotto compiendo scelte e immettendo input, come interruttori, pulsanti, manopole, touch screen, mouse, comandi vocali. L’importanza di tali dispositivi è intuitivamente essenziale e attinente a molti dei principi esaminati nel capitolo 1, parte seconda. Il progettista deve operare affinché i comandi siano facilmente raggiungibili, interpretabili, utilizzabili, consentano accuratezza, ammettano sufficiente tolleranza agli errori e garantiscano la sicurezza. 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 31
  • 32. 4.1. Obiettivi della progettazione dei comandi Il progettista deve quindi progettare con l’obiettivo di incrementare il numero di utilizzatori, facilitando le seguenti azion:. Raggiungere facilmente ed efficacemente i comandi La possibilità di raggiungere i comandi può dipendere dalla statura, dalla necessità di assumere posizioni obbligate, - come l’uso della sedia a rotelle - da un limitato controllo motorio, dalla impossibilità di vedere i comandi. I comandi devono essere resi riconoscibili e accessibili in base ad una precisa gerarchia comunicazionale definita in fase progettuale. Interpretare correttamente la funzione dei comandi I comandi necessari alla corretta utilizzazione del prodotto possono essere costituiti da manopole, pulsanti, cursori, touch screen e sintetizzatori vocali. La riconoscibilità della funzione del comando - volume, intensità, direzione, luminosità, temperatura - avviene attraverso caratteristiche formali. Tale riconoscibilità deve essere possibile per il maggior numero di utilizzatori. Utilizzare correttamente i comandi Per una corretta utilizzazione dei comandi è necessario che l’entità della reazione all’attivazione del comando sia segnalata.Affinché la reazione sia identificabile deve essere progettata considerando gli aspetti della comunicazione visiva, tattile e sonora. 5. Le interfacce InquestaLineaGuidaperinterfaccesiintendonotuttiidispositivi mediante i quali il prodotto fornisce all’utilizzatore indicazioni e informazioni, come i display, le scale graduate, i segnali sonori, le vibrazioni, i segnali luminosi e mutamenti cromatici. 5.1. Obiettivi della progettazione delle interfacce Il progettista deve quindi progettare con l’obiettivo di 7332 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 33. incrementareilnumerodiutilizzatori,facilitandolacomprensione delle informazioni fornite dall’interfaccia che devono essere interpretabili univocamente. Percepire correttamente e tempestivamente l’informazione proveniente dal prodotto. Questa informazione può essere di tipo visivo, sonoro, tattile. La corretta percezione dell’informazione può dipendere da un numero assai elevato di fattori, come l’espressione in una lingua comprensibile da parte dell’utilizzatore o dalle sue caratteristiche formali. Per favorire una corretta comprensione dell’informazione si può agire sugli aspetti della comunicazione visiva, tattile o sonora. Interpretare correttamente l’informazione L’interpretazione dell’informazione deve essere inequivocabile e agevole, ed essere disponibile per il tempo necessario alla sua comprensione. Evitare che un’informazione importante possa non essere percepita La presenza di un messaggio può non essere sufficiente a garantire la sicurezza dell’utilizzatore; in tal caso può essere prevista la necessità di un input, a riprova dell’avvenuta comprensione del messaggio, per il proseguimento dell’utilizzazione del prodotto. 6. La documentazione In questa Linea Guida per documentazione si intende l’insieme dei manuali che contengono le istruzioni per l’uso, gli schemi di montaggioediutilizzoeognialtrodocumentonecessarioafornire all’utilizzatore informazioni sul metodo corretto per montare, installare, provare, utilizzare, alimentare, mantenere, smontare e smaltire il prodotto. Nel rispetto dei sette principi di Universal Design, il designer deve progettare con l’obiettivo di incrementare il numero di utilizzatori,facilitandolacomprensionedelleinformazionifornite nella documentazione di accompagnamento del prodotto. Occorre considerare gli utilizzatori con diverse capacità visive: 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 33
  • 34. a. Utilizzatori che possono incontrare difficoltà nel leggere normali documenti a causa delle dimensioni del carattere b. Utilizzatori che possono incontrare difficoltà nella interpretazione di grafici e diagrammi a causa dell’insufficiente contrasto cromatico c. Utilizzatori assolutamente non in grado di utilizzare documenti stampati o che possono incontrare difficoltà nel maneggiare documenti cartacei 7. La sicurezza In merito alla sicurezza degli utilizzatori del prodotto o di altri soggetti,ilprogettistafaràriferimentoallenormativedisicurezza vigenti, come quelle connesse alla applicazione della marcatura CE. E’necessario a tal proposito considerare gli ambiti esaminati nei paragrafi precedenti, relativamente alle specifiche difficoltà che un utilizzatore può riscontrare, attraverso l’analisi svolta dei quadri funzionali descritti al capitolo 5, parte prima. 8. Principi per l’autovalutazione finale della progettazione Per essere considerato coerente ai principi di Universal Design e dell’ECA, nella prospettiva introdotta dalle procedure di valutazione ICF, il prodotto deve essere utilizzabile dal maggior numero di persone in forma non discriminatoria e contribuire all’agevole realizzazione di una o più attività. Questo contributo può essere tradotto in: a.Unmiglioramentoe/oun’agevolazionedellosvolgimento delle attività relative all’utilizzo del prodotto b.Unampliamentodell’autonomiaeunmiglioramentodella qualità della vita dell’utilizzatore Per poter valutare la validità del progetto, devono inizialmente essere individuate le specifiche attività alle quali il prodotto dovrebbe rispondere. Per questa classificazione si farà 7334 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 35. riferimento allo ICF (International Classification on Functioning, Disability and Health). Il poter svolgere alcune attività come il trasportare effetti personali, può contribuire ad ottenere una maggiore autonomia e pertanto a migliorare la qualità della vita dell’utilizzatore; pertanto nella presente Linea Guida risulta indispensabile fornire una definizione di questi due termini : autonomia e qualità della vita. Autonomia L’autonomia è il comportamento di un individuo sulla base di quattro dimensioni: Abilità nel maneggiare L’abilitàasvolgereleattivitànecessarieperlavitaquotidiana come la cura personale, svolgere i lavori domestici e comunicare Indipendenza Gestire le proprie attività ed essere in grado di pianificare e organizzare autonomamente la propria vita, includendo il ruolo sociale e le relazioni interpersonali Autodeterminazione Essere in grado di compiere scelte e prendere decisioni sulla propria vita e salute Autorealizzazione La sensazione di stare bene con sé stessi e di vivere la vita come si desidera. (Ven van de et al., 2005) Qualità della vita Per qualità della vita si intende il completo benessere risultante dalla valutazione complessiva delle proprie funzionalità e sensazioni fisiche, dalla valutazione delle proprie funzionalità psicologiche e del proprio ruolo sociale (Ven van de et al., 2005) Esempio B Individuazione delle attività nella classificazione ICF 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 35
  • 36. Nel caso di un prodotto relativo al trasporto manuale di cose con l’uso degli arti superiori, le attività relative rientrano nella categoria principale della Mobilità e nella sottocategoria ‘trasporto, mobilità e maneggio degli oggetti’ (d430-d449)* e, più precisamente: 1. Sollevare e trasportare oggetti (d430) 2. Buona utilizzazione delle mani (d440) 3. Uso di mani e braccia (d445) ——————————————- *(WHO, 2001; http://www3.who.int/icf/icftemplate.cfm) 8.1. Metodo per l’autovalutazione Lavalutazionedelprogettodevebasarsisullaefficaciadelprodotto nel contribuire alle attività individuate come riferimento, in termini di accresciuta autonomia e migliore qualità della vita dell’utilizzatore, in relazione ai sette principi di Universal Design e all’ultimo dei principi dell’ ECA, rielaborato nel concetto di Neutralità formale per la prima volta in questo volume. Anche in questa fase appare opportuno, se non indispensabile, il coinvolgimento di figure tecniche in grado di fornire specifiche esperienze nel campo della disabilità - medici, tecnici riabilitatori, psicologi. Il raggiungimento degli obiettivi relativi ad ognuno dei criteri enunciati al paragrafo 2.1, parte seconda, può essere verificato utilizzando il questionario del documento All.3 Scheda di Valutazione del Progetto. Utilizzazione non discriminatoria Il prodotto deve essere usabile da qualunque utilizzatore. Deve rispettare le diversità degli utilizzatori, evitare la segregazione o separazione di alcuni utilizzatori e creare condizioni di pari disponibilità per la riservatezza, la sicurezza e il benessere. a. Il prodotto consente le stesse modalità di fruizione per tutti gli utilizzatori, identiche se possibile o equivalenti in caso contrario? b. Evita l’isolamento o la separazione di alcune categorie di utenti? (Danford & Tauke, 2001) c. Garantisce condizioni di privacy, sicurezza e benessere uguali per tutti? 7336 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 37. Flessibilità Il prodotto deve adattarsi al più ampio spettro di capacità e preferenze individuali. a. Il prodotto permette la scelta di modalità diverse di utilizzo? b. Prevede l’uso sia con la mano destra che sinistra? c. Favorisce l’accuratezza nell’attività degli utenti? d. Prevede l’adattabilità a spazi differenti? Semplicità, intuitività e comprensibilità L’utilizzo del prodotto deve essere semplice da comprendere, indipendentemente dall’esperienza degli utilizzatori, dalle conoscenze, dalle loro abilità linguistiche e dal livello di concentrazione. a. Sono eliminate le complessità superflue? b.Vengonoalimentatenegliutilizzatoriaspettativeimproprie? c. E’adatto a persone con conoscenze e capacità linguistiche differenziate? d. La gerarchia delle informazione è chiaramente identificabile? e. La sequenzialità delle azioni è chiaramente identificabile? f. Fornisce suggerimenti e conferme durante e dopo l’utilizzo? Evidenza delle informazioni Il prodotto deve comunicare efficacemente le informazioni necessarie, indifferentemente dalle condizioni ambientali o dalle capacità sensoriali degli utilizzatori. a. Sono utilizzati metodi diversi - visivi, verbali, tattili, sonori - per la presentazione esaustiva delle informazioni essenziali? 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 37
  • 38. b. Vengono utilizzate icone comuni ai differenti paesi, evitandol’usodiparoleoabbreviazionidellinguaggiolocale che potrebbero creare confusione? c. E’prevista un’adeguata differenziazione tra informazioni essenziali e supplementari? d. Le informazioni sono differenziate sulla base di ciò che devono descrivere? e.Vienegarantitalacompatibilitàcongliausilieidispositivi utilizzati da persone con limitazioni sensoriali? Tolleranza per gli errori e sicurezza Il prodotto deve minimizzare i rischi e le conseguenze negative di azioni accidentali o involontarie. Il prodotto dovrebbe essere privo di rischi per tutti gli utilizzatori. a. Nel prodotto sono presenti solo componenti che riducono al minimo il rischio e le possibilità di errore? Sono stati eliminati, isolati o protetti gli eventuali elementi potenzialmente pericolosi? b.Nelprodottosonopresentiindicazioniperevitarerischi ed errori? c. Il prodotto presenta dotazioni di sicurezza? d. Il prodotto scoraggia azioni imprudenti in attività che richiedono attenzione? Minimo sforzo fisico e uso salutare Il prodotto deve essere utilizzabile con il minimo sforzo d’uso, efficace e confortevole. Il prodotto non deve avere elementi di rischio per la salute dell’utilizzatore. a. Permette agli utilizzatori di mantenere posture corrette? b. Richiede sforzi operativi contenuti? 7338 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 39. c. Riduce al minimo le operazioni ripetitive? Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento, l’utilizzo e la funzionalità del prodotto Il prodotto deve avere dimensioni e misure d’ingombro appropriati per consentire il raggiungimento, la presa, la manipolazione e l’utilizzo delle componenti, indipendentemente dalle caratteristiche fisiche dell’utilizzatore, dalla sua posizione e dalla sua capacità di movimento. a. La visibilità dei componenti del prodotto è chiara e per tutti gli utilizzatori, sia in piedi che seduti? b. Il raggiungimento di tutti i componenti è agevole sia per utilizzatori in piedi che seduti? c. Sono previsti sistemi di adattamento delle interfacce e dei comandi ad altezze diverse? d. Le dimensioni sono definite in modo da fornire spazi adeguati per l’utilizzo di ausili personali? Neutralità formale La forma del prodotto non deve in alcun modo essere riferibile a prodottispecificiperutilizzatoridisabili.Lasemanticadelprodotto diviene espressione concreta dell’atteggiamento progettuale di inclusione, la scelta del prodotto non è più discriminatoria. 8.2. Documentazione dell’autovalutazione Allo scopo di aumentare l’oggettività della valutazione è possibile trasformare il questionario del paragrafo precedente in domande a risposta chiusa, le cui risposte forniscono il valore da inserire nelle apposite caselle, come nell’esempio seguente: 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 39
  • 40. Esempio C Questionario di autovalutazione Sceglierel’affermazione corrispondente all’esito della valutazione: Principio 1 - Utilizzo equivalente e rispettoso Utilizzazione non discriminatoria Punti 2 - Tutti o molti utilizzatori possono usare il prodotto nell’identico modo, dove non è possibile, il significato d’uso è equivalente Punti 1 - Molti, ma non tutti gli utilizzatori possono usare il prodotto nell’identico modo, per alcuni non è possibile usarlo in un modo equivalente Punti 0 - Per molti utilizzatori il prodotto non può essere usato nell’identico modo o sono necessarie modalità di utilizzazione differenti e non equivalenti Nessuna segregazione o stigmatizzazione Pt 2 - L’Uso del prodotto non comporta svantaggi o privilegi per alcuni utilizzatori Pt 1 - L’Uso del prodotto comporta svantaggi o privilegi per uno o alcuni utilizzatori Pt0-L’Usodelprodottocomportasvantaggioprivilegipernumerosi utilizzatori Stesse condizioni di privacy, sicurezza e benessere Pt 2 - Per tutti gli utilizzatori privacy, sicurezza e salvaguardia sono ugualmente garantite Pt 1 - Per uno o alcuni utilizzatori, privacy, sicurezza e salvaguardia non sono in uguale misura garantite Pt 0 - Per molti utilizzatori, privacy, sicurezza e salvaguardia non sono ugualmente garantite Principio 2: Flessibilità Scelta del metodo d’uso Pt 2 - Sono possibili più alternative nelle modalità di utilizzazione, nessun utilizzatore è escluso Pt 1 - Sono possibili solo poche alternative nelle modalità di utilizzazione, alcuni utilizzatori sono esclusi Pt0-Noncisonomodalitàdiutilizzazionealternative,molti utilizzatori sono esclusi Accesso destrimano/mancino Pt 1 - E’ possibile sia l’uso destrimano sia mancino Pt 0 - È possibile solo l’uso destrimano o solo uso mancino Necessità di accuratezza nell’attività degli utilizzatori Pt 2 - L’ utilizzatore non necessita di particolare accuratezza e precisione nell’uso del prodotto Pt 1 - L’ utilizzatore necessita di poca accuratezza e precisione nell’uso del prodotto 7340 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 41. Pt 0 - L’utilizzatore necessita di molta accuratezza e precisione nell’uso del prodotto Principio 3 - Semplicità, intuitività e comprensibilità Eliminazione delle complessità superflue Il prodotto può essere inutilmente complesso o non consentire alternative d’uso. Essendo questo un elemento di valutazione soggettivo non costituisce un criterio decisivo. Creazione di aspettative improprie Il prodotto non deve indurre nell’utilizzatore aspettative improprie relativamente alla propria efficacia. Essendo questo un altro elemento di valutazione soggettivo non costituisce un criterio decisivo. Compatibilità con conoscenze e capacità linguistiche diverse Pt 2 - L’eventuale manuale contiene frasi brevi espresse in forma semplice; la terminologia specialistica farà riferimento ad un glossario Pt1-Conoscenzeecapacitàlinguistichediversesonoparzialmente considerate; il manuale presenta delle complessità a livello di termini specialistici e non prevede un glossario Pt 0 - Conoscenze e capacità linguistiche diverse non sono considerate; il manuale è complesso, utilizza frasi lunghe e nessuna spiegazione della terminologia specialistica Disposizione delle informazioni in base alla loro importanza Pt 2 - Le informazioni più importanti sono immediatamente individuabili Pt 1 - Le informazioni più importanti sono chiare, ma richiedono particolare attenzione Pt 0 - Le informazioni più importanti non sono chiare Informazioni sulle azioni sequenziali Pt 2 - La sequenza delle azioni è molto chiara, è descritta correttamente nel manuale ed è esplicitata attraverso l’uso di disegni Pt 1 - La sequenza delle azioni è poco chiara sia leggendo il prodotto che il manuale Pt 0 - La sequenza delle azioni non è chiara né leggendo il prodotto né il manuale Informazioni temporali sulle fasi della utilizzazione Pt 2 - E’ molto chiaro cosa fare durante e dopo l’uso del prodotto Pt 1 - E’ poco chiaro cosa fare durante e dopo l’utilizzo del prodotto Pt 0 - Non è chiaro cosa fare durante e dopo l’uso del prodotto Principio 4: Comprensibilità delle informazioni Differenti modalità di espressione 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 41
  • 42. Pt 2 - Le informazioni essenziali sono fornite con modalità diverse, in modo tale che tutti gli utilizzatori, anche con difficoltà sensoriali, possono comprendere le informazioni Pt 1 - Le informazioni essenziali sono fornite attraverso poche modalità; alcuni utilizzatori sono esclusi Pt 0 - Le informazioni esenziali sono fornite in un’unica modalità escludendo numerosi utilizzatori Informazioni mediante simboli Pt 2 - Le informazioni iconiche sono solo quelle che utilizzano segni universalmente codificati Pt 1 - Non vengono utilizzate solo icone universalmente codififate Pt 0 - Le icone utilizzate non sono quelle universalmente codificate Riconoscibilità delle informazioni essenziali Pt 2 - Le informazioni essenziali sono perfettamente riconoscibili rispetto alle altre Pt 1 - Le informazioni essenziali sono solo parzialmente riconoscibili rispetto alle altre, perché non sufficientemente differenziate Pt 0 - Le informazioni essenziali sono difficili da riconoscere rispetto alle altre Principio 5 - Tolleranza per gli errori e sicurezza Riduzione del rischio Pt 2 - Tutti i componenti che costituiscono il prodotto sono sicuri e facilmenteaccessibili;sonoeliminati,isolatioschermatiglielementi di pericolo Pt 1 - I componenti utilizzati nel prodotto sono relativamente sicuri e accessibili; non tutti gli elementi di pericolo sono eliminati, isolati o schermati Pt 0 - Molti elementi del prodotto non sono sicuri e accessibili; gli elementi di pericolo non sono eliminati, isolati o schermati Sistemi di avvertimento Pt 2 - Sono fornite avvertenze per tutti i possibili pericoli ed errori Pt 1 - Sono fornite avvertenze per molti, ma non tutti, i possibili pericoli ed errori Pt 0 - Nessuna avvertenza è fornita sui possibili pericoli ed errori Attrezzature di sicurezza Pt 2 - Il prodotto presenta componenti di sicurezza, che diventano evidenti ed efficaci quando si verificano malfunzionamenti. Tutte le situazioni di malfunzionamento sono contemplate Pt 1 - Il prodotto presenta componenti di sicurezza che diventano evidenti ed efficaci, quando si verificano malfunzionamenti, ma non tutte i possibili malfunzionamenti sono previsti Pt 0 - Il prodotto non presenta componenti di sicurezza, che diventano evidenti ed efficaci quando si verificano malfunzionamenti 7342 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 43. Protezione da azioni inconsapevoli che richiedono vigilanza Pt 2 - Gli utilizzatori sono incoraggiati a prestare attenzione quando usano il prodotto in ogni situazione in cui si richiede vigilanza Pt 1 - Gli utilizzatori sono incoraggiati a prestare attenzione quando usano il prodotto, in molte ma non in tutte le situazioni in cui si richiede vigilanza Pt 0 - Anche se richiesta la vigilanza quando si usa il prodotto, gli utilizzatori non sono per niente incoraggiati a prestare attenzione nelle diverse situazioni. Principio 6: Minimo sforzo fisico e uso salutare Posizione del corpo Pt 2 - Per tutto o quasi tutto il tempo di utilizzazione del prodotto è possibile mantenere una posizione del corpo neutra Pt 1 - Una posizione del corpo neutra può essere mantenuta, ma non per sempre Pt0-Durantel’usodelprodottononèpossibile,odifficilemantenere una posizione del corpo neutra Sforzo operativo Pt 2 - L’uso del prodotto non richiede alcuna o poca forza Pt 1 - L’uso del prodotto richiede sensibile sforzo Pt 0 - L’uso del prodotto è possibile solo con grandi sforzi Azioni ripetitive Pt 2 - L’uso del prodotto non richiede azioni ripetitive Pt 1 - L’uso del prodotto richiede anche azioni ripetitive Pt 0 - L’uso del prodotto richiede prevalentemente azioni ripetitive Principio 7 - Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento, l’utilizzo e la funzionalità del prodotto Percezione dei diversi componenti Pt 2 - I principali componenti del prodotto sono chiaramente percepibili, sia per utenti in piedi che seduti. Pt 1 - I principali componenti del prodotto non sono chiaramente visibili a tutti Pt 0 - I principali componenti del prodotto non sono chiaramente visibili Accessibilità dei componenti Pt 2 - I principali componenti del prodotto sono agevolmente accessibili, sia per utenti in piedi che seduti. Pt 1 - I principali componenti del prodotto non sono agevolmente accessibili per tutti Pt 0 - I principali componenti del prodotto non sono agevolmente accessibili Adattabilità delle impugnature Pt 2 - Il prodotto può essere usato da tutti, indipendentemente dalla struttura fisica dell’utilizzatore 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 43
  • 44. Pt 1 - Il prodotto può essere usato da un certo numero di utilizzatori Pt 0 - Il prodotto può essere usato solo da un ristretto numero di utilizzatori Principio 8 - Neutralità formale Aspetto dell’oggetto Pt 2 - La morfologia del prodotto non evoca prodotti dedicati ad un’utenza disabile Pt 1 - La morfologia del prodotto evoca velatamente prodotti dedicati ad un’utenza disabile Pt 0 - Il prodotto evoca formalmente prodotti per un’utenza disabile 8.3. Soglia di conformità complessiva Ilprodottoprogettatopuòessereconsideratoconformeaiprincipi di Universal Design e dell’ECA quando il punteggio totale raggiunto è non inferiore a 40 (quaranta) e non inferiore a 3 (tre), per ognuno degli otto criteri di cui al paragrafo precedente; nel caso in cui alcune domande risultassero non applicabili, il punteggio deve comunque risultare non inferiore all’80% del massimo ottenibile con le domande rimanenti. 7344 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 45. 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 45 Scheda nr. Data di apertura codice Committente Riferimento contratto Scadenze Descrizione di massima del prodotto e delle funzioni a cui è destinato Specifiche e vincoli del committente Il prodotto deve fare riferimento ai principi dello Universal Design? Il prodotto si inserisce in una ‘collezione’ coerente? Esiste un target definito di clientela? Esistono vincoli relativi ai materiali utilizzabili? Esistono vincoli relativi al ciclo produttivo? Esistono altri vincoli relativi alla destinazione d’uso Altre specifiche Esistono vincoli di costo? Definizione delle specifiche imposte (vedi punto precedente) SI NO Analisi funzionale e criticità dei prodotti di riferimento (vedi schede analitiche) Data e nome del compilatore SCHEDA PROGETTO All.1
  • 46. Nella utilizzazione del prodotto possono esserci ostacoli per persone SI NO con difficoltà motorie agli arti superiori con difficoltà motorie agli arti inferiori con altre difficoltà motorie con difficoltà sensoriali visive con difficoltà sensoriali uditive con difficoltà di linguaggio con difficoltà cognitive con altre difficoltà Nella/e fase/i di ... Data e nome del compilatore Prodotto 1: Nella utilizzazione del prodotto possono esserci ostacoli per persone SI NO con difficoltà motorie agli arti superiori con difficoltà motorie agli arti inferiori con altre difficoltà motorie con difficoltà sensoriali visive con difficoltà sensoriali uditive con difficoltà di linguaggio con difficoltà cognitive con altre difficoltà Nella/e fase/i di ... Prodotto 2: 7346 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 47. Esito prima autovalutazione del progetto Valutazione ottenuta per i requisiti Universal Design punti Principio 1: Utilizzo equivalente e rispettoso Principio 2: Flessibilità Principio 3: Semplicità, intuitività e comprensibilità Principio 4: Comprensibilità delle informazioni Principio 5: Tolleranza per gli errori e sicurezza Principio 6: Minimo sforzo fisico e uso salutare Principio 7: Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento, l’utilizzo e la funzionalità del prodotto Principio 8: Neutralità formale L’esito della valutazione è ritenuto Ottimo Soddisfacente Insoddisfacente Provvedimenti ipotizzati per la soluzione delle criticità Data e nome del compilatore Esito ………….. autovalutazione del progetto 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 47
  • 48. Valutazione ottenuta per i requisiti Universal Design punti Principio 1: Utilizzo equivalente e rispettoso Principio 2: Flessibilità Principio 3: Semplicità, intuitività e comprensibilità Principio 4: Comprensibilità delle informazioni Principio 5: Tolleranza per gli errori e sicurezza Principio 6: Minimo sforzo fisico e uso salutare Principio 7: Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento, l’utilizzo e la funzionalità del prodotto Principio 8: Neutralità formale L’esito della valutazione è ritenuto Ottimo Soddisfacente Insoddisfacente Provvedimenti ipotizzati per la soluzione delle criticità Data e nome del compilatore Validazione del progetto Rispetto delle specifiche e dei vincoli del committente ? Rispetto dei criteri U.D.? Si No Parz. 7348 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 49. Descrizione analitica Descrizione generale Scheda di analisi dei prodotti di riferimento 1. identificazione prodotto nome commerciale categoria cos'è, a cosa serve? produttore breve descrizione introduttiva del funzionamento 2. Caratteristiche del prodotto dimensioni materiale forma composizione, altri elementi significativi caratteristiche generali peso colori peso componenti sistemi di aggancio manipolazione, comando contrasto di luminanza dimensioni delle parti materiali delle parti texture grip .......................... caratteristiche dimensionali e qualitative significative per l'uso 3. Descrizione dell’uso Come si usa? Descrizione delle attività generali richieste per l'utilizzo del prodotto. Indicare inoltre la postura ideale, se il prodotto è pensato per l'utilizzo di 1/2 mani, mano dominante. Fase elementi del prodotto che vengono utilizzati in ogni attività INSTALLAZIONE 1 2 3 4 5 6 Percezione della confezione Apertura della confezione Estrazione prodotto o sue componenti Comprensione metodo di assemblaggio Assemblaggio delle parti Comprensione istruzioni di posizionamento All. 2 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 49
  • 50. 7 8.a.1 Corretto posizionamento Percezione vano porta-batterie Apertura vano porta-baterie Corretto alloggiamento batterie Chiusura vano Percezione modalità collegamento esterno Attivazione connessione esterna RICARICA Percezione accesso vano contenitore Percezione modalità di apertura Afferraggio impugnatura (se coperchio a vite) Rotazione coperchio (se coperchio a vite) Percezione altro meccanismo di apertura Apertura contenitore Riempimento contenitore Chiusura contenitore UTILIZZO Corretta percezione modalità d’uso Corretto posizionamento contenitore da riempire Percezione comando predisposizione quantità da erogare Corretta impostazione quantità Percezione comando di erogazione Corretto utilizzo comando di erogazione Valutazione dell’esito Eventuale ripetizione dell’erogazione Allontanamento contenitore riempito Percezione necessità eventuale smontaggio Percezione necessità distacco fonti energetiche Corretto isolamento dalle fonti energetiche Smontaggio Pulizia dei singoli componenti Nuovo assemblaggio 8.a.2 8.a.3 8.a.4 8.b.1. 8.b.2. 9 10 11.a.1 11.a.2 11.b.1 12 13 14 15 16 17.a.1 17.a.2 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 PULIZIA 7350 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 51. Nella utilizzazione del prodotto possono esserci ostacoli per persone Nella/e fase (indicare il codice) 4. Esito finale della valutazione SI NO con difficoltà motorie agli arti superiori con difficoltà motorie agli arti inferiori con altre difficoltà motorie con difficoltà sensoriali visive con difficoltà sensoriali uditive con altre difficoltà sensoriali Con difficoltà di linguaggio Con difficoltà cognitive Con altre difficoltà Data e nome del compilatore 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 51
  • 52. Scheda di valutazione del progetto CODICE PROGETTO: punti Principio 1: Utilizzo equivalente e rispettoso Utilizzazione non discriminatoria Tutti o molti utilizzatori possono usare il prodotto nell’identico modo, dove non è possibile, il metodo d’uso è equivalente Molti, ma non tutti I gruppi di utilizzatori possono usare il prodotto nell’identico modo, per alcuni non è possibile usarlo in un modo equivalente Per molti utilizzatori il prodotto non può essere usato nell’dentico modo, mai sono necessarie diverse modalità di utilizzazione e non equivalenti Nessuna segregazione o stigmatizzazione L’Uso del prodotto non comporta svantaggi o privilegi per nessun utilizzatore L’Uso del prodotto comporta svantaggi o privilegi per nessun utilizzatore L’Uso del prodotto comporta svantaggi o privilegi per numerosi utilizzatori Stesse condizioni di privacy, sicurezza e benessere Per tutti gli utilizzatori privacy, sicurezza e salvaguardia sono ugualmente garantite Per uno o alcuni utilizzatori, privacy, sicurezza e salvaguardia non sono in uguale misura garantite Per molti utilizzatori, privacy, sicurezza e salvaguardia non sono ugualmente garantite Principio 2: Flessibilità Scelta del metodo d’uso Sono possibili più alternative nel metodo, nessun utilizzatore è escluso Sono possibili solo poche alternative nelle modalità di utilizzazione alcuni utilizzatori sono esclusi Non ci sono modalità di utilizzazione alternative, molti utilizzatori sono Accesso destrimano/mancino E’ possibile sia l’uso destrimano che mancino È possibile solo l’uso destrimano o solo uso mancino Necessità di accuratezza nell’attività degli utilizzatori L’ utilizzatore non necessita di particolare accuratezza e precisione quando usa il prodotto L’ utilizzatore necessita di poca accuratezza e precisione quando usa il prodotto L’utilizzatore necessita di molta accuratezza e precisione quando usa il prodotto Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile 2 1 0 2 1 0 2 2 1 0 2 1 0 0 1 All. 3 segue ... 7352 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 53. Principio 3: Semplicità, intuitività e comprensibilità Eliminazione delle complessità superflue Il prodotto può essere inutilmente complesso o non consentire alternative d’uso. Trattandosi di una valutazione soggettiva non può essere effettuata una classificazione, né venire assegnato un valore certo; la rispondenza al principio non costituirà pertanto un criterio decisivo. Creazione di aspettative improprie Il prodotto progettato non deve creare o consentire nell’utilizzatore aspettative improprie relativamente alla propria efficacia. Anche questo è un criterio soggettivo: non costituirà un criterio decisivo. Compatibilità con conoscenze e capacità linguistiche diverse L’eventuale manuale contiene frasi brevi espresse in forma semplice (lingua parlata); le parole più complesse vengono spiegate Conoscenze e capacità linguistiche diverse sono considerate moderatamente; il manuale presenta ancora delle complessità (frasi lunghe e/o parole complesse/ senza spiegazioni) Conoscenze e capacità linguistiche diverse non sono affatto considerate: il manuale è complesso, utilizza frasi lunghe e nessuna spiegazione delle parole complicate. Disposizione delle informazioni in base alla loro importanza Le informazioni più importanti sono immediatamente individuabili Le informazioni più importanti sono chiare, ma richiedono molta attenzione Le informazioni più importanti non sono affatto chiare Informazioni sulle azioni sequenziali La sequenza delle azioni è molto chiara (per esempio sono descritte nel giusto ordine nel manuale o rese evidenti mediante disegno) La sequenza delle azioni è poco chiara (per esempio sono descritte ma non in modo logico nel manuale o non sufficientemente evidenti mediante disegno) La sequenza delle azioni non è chiara (ad esempio non sono descritte nel giusto ordine nel manuale o non sono evidenti nonostante il disegno) Informazioni temporali sulle fasi della utilizzazione E’ molto chiaro cosa fare durante e dopo l’uso del prodotto E’ poco chiaro (non tutto) cosa fare durante e dopo l’utilizzo del prodotto Non è chiaro cosa fare durante e dopo l’uso del prodotto Principio 4: Comprensibilità delle informazioni Differenti modalità di espressione Le informazioni essenziali sono fornite con modalità diverse, in modo che tutte le persone, anche con difficoltà visive, uditive, olfattive, gustative e tattili possano comprendere le informazioni (espresse con testi, disegni, messaggi sonori, informazioni tattili) Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile 2 2 1 0 2 1 0 2 2 1 0 1 0 segue ... 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 53
  • 54. Le informazioni essenziali sono fornite in poche modalità; alcuni utilizzatori ne sono esclusi (ad esempio persone con difficoltà visive, uditive, olfattive, gustative e tattili) Le informazioni esenziali sono fronite in unica modalità escludendo numerosi utilizzatori Informazioni mediante simboli Per le informazioni sono utilizzate solo icone universalmente riconosciute Non vengono utilizzate solo icone universalmente riconosciute Le icone utilizzate non sono quelle universalmente conosciute Riconoscibilità delle informazioni essenziali Le informazioni essenziali sono perfettamente riconoscibili rispetto alle altre Le informazioni essenziali sono moderatamente riconoscibili rispetto alle altre perché non sufficientemente differenziate Le informazioni essenziali sono difficili da riconoscere rispetto alle altre Principio 5: Tolleranza per gli errori e sicurezza Riduzione del rischio Tutti i componenti utilizzati nel prodotto sono sicuri e molto accessibili; sono eliminati, isolati o schermati gli elementi di pericolo I componenti del prodotto sono moderatamente sicuri e relativamente accessibili; non tutti gli elementi di pericolo sono eliminati, isolati o Molti elementi utilizzati del prodotto non sono sicuri e accessibili; gli elementi di pericolo, non sono eliminati, isolati o schermati Sistemi di avvertimento Sono fornite avvertenze per tutti I possibili pericoli ed errori Sono fornite avvertenze per molti ma non tutti I possibili pericoli ed errori Nessuna avvertenza è fornita sui possibili pericoli ed errori Attrezzature di sicurezza Il prodotto presenta accessori di sicurezza, che diventano evidenti ed efficaci quando si verificano malfunzionamenti, tutte le situazioni di malfunzionamento sono previste Il prodotto presenta accessori di sicurezza che diventano evidenti ed efficaci quando si verificano malfunzionamenti, ma non tutte i possibili malfunzionamenti sono previsti (mancano alcune caratteristiche di sicurezza) Il prodotto non presenta accessori di sicureza che diventano evidenti ed efficaci quando si verificano malfunzionamenti Protezione da azioni inconsapevoli che richiedono vigilanza Gli utilizzatori sono incoraggiati a prestare attenzione ed essere attenti quando usano il prodotto in ogni situazione in cui si richiede vigilanza Gli utilizzatori sono incoraggiati a prestare attenzione ed essere attenti quando usano il prodotto, in molte ma non in tutte le situazioni in cui si richiede vigilanza Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile 2 1 1 0 2 1 2 0 1 0 2 2 1 0 1 0 1 2 1 0 segue ... 7354 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 55. Anche se richiesta la vigilanza quando si usa il prodotto, gli utilizzatori non sono per niente incoraggiati a prestare attenzione ed essere attenti nelle diverse situazioni Principio 6: Minimo sforzo fisico e posizione ‘neutra’ Posizione del corpo Per tutto o quasi tutto il tempo di utilizzazione del prodotto è possibile mantenere una posizione del corpo neutra Una posizione del corpo neutra può essere mantenuta, ma non sempre Durante l’uso del prodotto non è possibile, o difficile mantenere una posizione del corpo neutra Sforzo operativo L’uso del prodotto non richiede alcuna o solo poca forza L’uso del prodotto richiede sensibile sforzo L’uso del prodotto è possibile solo grandi sforzi Azioni ripetitive L’uso del prodotto non richiede azioni ripetitive L’uso del prodotto richiede anche azioni ripetitive L’uso del prodotto richiede prevalentemente azioni ripetitive Principio 7: Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento, l’utilizzo e la funzionalità del prodotto Percezione dei diversi componenti I principali componenti del prodotto sono chiaramente percepibili, sia per utenti in piedi che seduti I principali componenti del prodotto non sono chiaramente visibili per tutti I principali componenti del prodotto non sono chiaramente visibili Accessibilità dei componenti I principali componenti del prodotto sono agevolmente accessibili, sia per utenti in piedi che seduti. I principali componenti del prodotto non sono agevolmente accessibili per tutti I principali componenti del prodotto non sono agevolmente accessibili Adattabilità delle impugnature Le dimensioni e la collocazione delle impugnature permettono l’uso del prodotto da parte di tutti, indipendentemente dalle caratteristiche personali Il prodotto può essere usato da un certo numero di persone il prodotto può essere usato solo da un piccolo gruppo di persone con limitate diversità individuali Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile 0 1 2 0 1 2 1 0 2 2 1 0 2 1 0 1 2 0 0 segue ... 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 55
  • 56. Principio 8: Neutralità formale Aspetto del prodotto progettato Il prodotto non evoca in alcun modo prodotti progettati specificatamente per un’utenza disabile o in situazion patologiche Il prodotto evoca velatamente prodotti progettati specificatamente per un’utenza disabile o che presenta situazioni patologiche. Il prodotto cita formalmente prodotti per un’utenza disabile Valori ottenuti nella valutazione Principio 1 - Utilizzo equivalente e rispettoso Principio 2 - Flessibilità Principio 3 - Semplicità, intuitività e comprensibilità Principio 4 - Comprensibilità delle informazioni Principio 5 - Tolleranza per gli errori e sicurezza Principio 6 - Minimo sforzo fisico e posizione ‘neutra’ Principio 7 - Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento, l’utilizzo e la funzionalità del prodotto Principio 8 - Neutralità formale Punteggio totale 2 1 0 Non applicabile 7356 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 57. 57 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 73
  • 58. Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 58 73 Bibliografia - References Universal Design Selected Assist Inc, Non-Profit Community Design Center Graduate School of Architecture at the University of Utah. The Assist Guidebook to the Accessible Home. 2002 Edition. Baker Paula, AIA; Erica Elliott, MD; and John Banta. Prescription for a Healthy House: A Practical Guide for Architects, Builders, and Homeowners. Santa Fe, New Mexico: Inword Press, 1998. Barker, Peter; Jon Barrick,; Rod Wilson. Building Sight: A Handbook of Building and Interior Design Solutions to Include the Needs of Visually Impaired People. New York: AFB Press, 1995. Carpman, Janet R.; MyronA. Grant. Design that Cares: Planning Health Facilities for Patients and Visitors - America Hospital Publishing, Inc., 1993. Christophersen, Jon (editor) Universal Design: 17 Ways of Thinking and Teaching – Norway: Husbanken, 2002. Covington, George; Bruce Hannah Access by Design. NY: John Wiley & Sons, 1997. Davies,ThomasD.;Beasley,KimA.-AccessibleHomeDesign-Paralyzed Veterans of America, 1999. John Clarkson; Roger Coleman; Simeon Keates; Cherie Lebbon (editors) – Inclusive Design: Design for the whole population – Springer – Verlag London 2003. Lebovich, William - Designing for Dignity: Accessible Environments for People with Disabilities - New York: John Wiley & Sons, 1993. Leibrock,Cynthia-BeautifulBarrierFree:AVisualGuidetoAccessibility - New York: John Wiley & Sons, 1992. James Terry - Beautiful Universal Design: A Visual Guide - New York: John Wiley & Sons, 2nd Edition 1999. DesignDetailsforHealth:MakingtheMostofInteriorDesign’sHealing Potential - New York: John Wiley & Sons, 1999. Lifchez Raymond - Rethinking Architecture: Design Students and
  • 59. 59 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 73 Physically Disabled People - University of California Press, 1986. Mace, Ronald L. - The Accessible Housing Design File - Barrier Free Environments, Inc., Van Nostrand Reinhold, 1991. Meek,Anne. Designing Places for Learning. Association for Supervision and Curriculum Development; the Council of Educational Facility Planners International, 1995. Moore, Robin; Susan Goltsman; and Daniel Lacofano. Play for All Guidelines: Planning, Designing and Management of Outdoor Play Settings for All Children. MIG Communications, 1992. Mueller, James L. Case Studies on Universal Design. North Carolina State University, The Center for Universal Design, 1998. NAHB Research Center; Barrier Free Environments. Remodeling and Universal Design: Making Homes more Comfortable and Accessible. U.S. Dept. of HUD, 1996. Norman, Donald A. The Design of Everyday Things. Currency/Doubleday, 1990. Ostroff, Elaine; Mark Limont; Daniel Hunter. Building a World Fit for People: Designers with Disabilities at Work. Massachusetts: Adaptive Environments, 2002. Peterson, Mary Jo. Gracious Spaces, Universal Design in the Home. McGraw Hill, 1999. UniversalKitchen&BathroomPlanning:DesignthatAdaptstoPeople. McGraw Hill, 1998. Pirkl, James; Arthur J. Pulos. Transgenerational Design: Products for an Aging Population. New York: John Wiley & Sons, 1997. PLAE, Inc. USDA Forest Service. Universal Access to Outdoor Recreation. MIG Communications, 1993. PLAE Inc. Universal Access to Outdoor Recreation, Pocket Guide. MIG Communications, 1993. Home Planners LLC. Products and Plans for Universal Homes. January 2000. Preiser, Wolfgang. Design Intervention: Toward a More Humane Architecture. Van Nostrand Reinhold Out of print, 1990.
  • 60. Preiser,Wolfgang,EditorinChief;ElaineOstroff,SeniorEditor.Universal Design Handbook. McGraw Hill, 2000. Riley II Charles A. High- Access Home: Design and Decoration for Barrier – Free Living. New York: Rizzoli International Publications, Inc., 1999. Rose, David H.;Anne Meyer. Teaching Every Student in the Digital Age: Universal Design for Learning. Virginia: Association for Supervision and Curriculum Development, 2002. Universal Designers and Consultants. Everyone’s Welcome, The Americans with Disabilities Act and Museums. Washingon, D.C.: American Association of Museums, 1998. Universal Design New York Mayor’s Office for People with Disabilities (MOPD), City of New York, and the Center for Inclusive Design and Environmental Access (IDEA), University at Buffalo, the State University of New York, 2003. Velleman, Eric, Henk Snetselaar. Site Seeing. The development of an accessible website or web-based multimedia product. Bartimeus, Utrecht, The Netherlands. Welch, Polly. Strategies for Teaching Universal Design. Available from Adaptive Environments, 374 Congress Street, Boston, MA 02210, 617 - 695 - 1225. Winter, Steven. Accessible Housing by Design: Universal Principles in Practice. McGraw Hill, 1997. Winter, Steven Homes for Everyone, Universal Design Principles in Practice. HUD USER (Pub #007338) HUD, 1996. Zeisel, John - Inquiry by Design: Tools for Environment-Behavior Research (Environment and Behavior Series 5) - Cambridge University Press, 1984. Iquiry by Design: Environments / Behavior / Neuroscience in Architecture. Interiors, Landscape, and Planning – W.W. Norton revised and updated edition. 2005. 7360 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 61. Universal Design Selected Newsletters Design for All Foundation Newsletter - Monthly Newsletter. To sub- scribe go to www.designforall.org Global Universal Design Educators Monthly On-line News - Produced and distributed monthly by Elaine Ostroff. In cooperation with the Adaptive Environments Center, the Center for Universal Design, and the Trace R&D Center, with support from the National Institute on Disability and Rehabilitation Research. To subscribe to the Monthly Online News, contact Elaine Ostroff, Editor, at elaine@ostroff.org, or go to www.universaldesign.net Universal Design Newsletter - Universal Designers and Consultants, a quarterly newsletter, featuring information on facility and design related to universal design, the ADA, and accessibility. Contact: 301- 570-2470 (v/tty) or www.universaldesign.com Universal Design Selected Audio Visual Resources Century High School: Better than Accessible, Century High School, 1999. Duration6.44 minutes. Available from: Century High School, Rochester Minnesota, 507-287-7150. CD ROM of Universal Design Exemplars, a CD-ROM collection of 32 international, award winning universal design projects from architec- ture,exhibit,industrial,interiordesignandlandscapearchitecture.Each project describes in detail the background, universal design features and relationship to the Principles of universal design. Enable People with Disabilities and Computers with the Flying Karamazov Brothers, Microsoft Enable Production by the Microsoft Corporation: duration 45 minutes, close captioned 199. Available from the Microsoft Corporation: www.microsoft.com/enable/productions Molly F Story, James L Mueller, Ronald Mace - The Universal Design File – Center for Universal Design, North Carolina State University, 1998. In-depth introduction to universal design with case studies of suc- cessful applications. 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 61
  • 62. Universal Design Web Sites Academy of Neuroscience for Architecture http://www.anfarch.org The mission of the Academy of Neuroscience for Architecture is to be the international center for interdisciplinary activities that build intel- lectual bridges between research on the brain and those who design places for human use. Adaptive Environments Center www.AdaptiveEnvironments.org Adaptive Environments is a 27 year old educational non-profit organ- ization committed to advancing the role of design in expanding oppor- tunity and enhancing experience for people of all ages and abilities. Source of news, events, opportunities, projects and publications. Age Concern www.ace.org.ukAge Concern is the UK’s largest organization working with and for older people. AGE - European Older People’s Platform www.age-platform.be Aims to voice and promote the interest of older people in the European Union and to raise awareness of the issues that concern them most. Age Lab http://web.mit.edu/agelab Established in ’99 to develop new technologies promoting healthy, inde- pendent living through the human lifespan. Research involved engi- neering, computer science, human factors, health and medical sciences, management, marketing, and the social and behavioral sciences. American Association of Retired Persons (AARP) www.aarp.org Organization for mature adults 50 and above in the United States. Information on health, long-term care, economic security, independent living and residential design for the home. American Society of Interior Designers (ASID) www.asid.org/asid2/resource/icon.asp Nonprofit professional society representing the interests of interior designers and the interior design community. ASID promotes profes- sionalism in interior design services and products for the workplace and home. Asociación Pro Desarrollo de la Persona con Discapacidad (APRODDIS) www.aproddis.org APRODDIS is a non-profit organization based in 7362 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 63. Peru committed to improving the quality of life among people with dis- abilities. Bobby www.bobby.watchfire.com Bobby is a comprehensive web accessibility software tool designed to helpexposeandrepairbarrierstoaccessibilityandencouragecompliance with existing accessibility guideline. Canadian Mortgage & Housing Corporation (CMHC) www.cmhc.ca Committed to housing quality, affordability and choice for Canadians. Center for Accessible Environments (CAE) www.cae.org.uk CAE is an information provider and a forum for collaborative dialogue between providers and users on how the built environment can best be made or modified to achieve inclusion by design. Center for Applied Special Technology (CAST) www.cast.org CAST is a nonprofit organization that works to expand learning opportunities for all individuals, especially those with disabilities, through the research and development of innovative, technology-based education resources and strategies. Center for Universal Design www.design.ncsu.edu/cud Center founded by Ron Mace, FAIA, father’ of Universal Design. Hold copyright to principles of Universal Design. Cornell University – College of Human Ecology Department of Design and Environmental Analysis www.humec.cornell.edu/units/dea Hub of Academic cross-disciplinary inquiry. Danish Center for Accessibility www.dcft.de The center offers information and advice about accessibility and inclu- sive @ design. Design Center for Global Needs www.sfsu.edu San Francisco State University. Ricardo Gomes, Professor of Industrial Design created the Center for multi-disciplinary explo- ration of universal design, cultural identity, design for social responsi- bility and community design. Design for All Foundation www.designforall.org Working to achieve that everyone can enjoy open 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 63
  • 64. spaces, products and services with equal opportunities. European Institute for Design and Disability (EIDD) / Design for All European Network www.design-for-all.org Premier EU-wide organization Non- GovernmentalOrganizationdedicatedtoinclusivedesign.Annualprod- uct design competition The EQUAL Research Network www.fp.rdg.ac.uk/equal/ AUK-wide EPSRC funded Network for Extending Quality Life of Older People and Disabled People. The Helen Hamlyn Research Centre www.hhrc.rca.ac.uk The Helen Hamlyn Research Centre works to advance a socially inclusive approach to design through practical research and projects with industry. Industrial Design Society of America (IDSA) Universal Design Committee www.idsa.org/whatsnew/sections/udidsal/noframes.htm Network with about 600 members. Inclusive Design and Environmental Access (IDEA) www.ap.buffalo.edu/~idea/School of Architecture, State University of New York at Buffalo International Association of Universal Design (AIUD) www.aiud.net Promotes practical researches on and the realization of universal design with the members from various fields, the advisors, and others. National Center for Accessible Media [NCAM] www.wgbh.org/wgbh/index.html NCAMisaresearchanddevelopmentfacilitydedicatedtoexpandaccess to present and future media for people with disabilities, to explore how existing access technologies may benefit other populations, and to pro- vide access to educational and media technologies for special needs stu- dents. Lighthouse International www.lighthouse.org U.S. hub of research and advocacy, including design,.related to vision impairments. Royal National Institute for the Blind www.rnib.org.uk Important resource for research and product information relative to 7364 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 65. vision limitations including excellent telecommunications information. Sensory Trust http://www.sensorytrust Raises awareness of good practice in urban and extra-urban green space design and management. Trace Center www.trace.wisc.edu University of Wisconsin, Madison. Unparalleled US hub of information technologyandtelecommunicationsresearch,policydevelopment,edu- cation. Travel guides for Tourists with Disabilities http://europa.eu.int/ Provide information on the existing tourism facilities for tourists with disabilities. Universal Design Magazine (Japan) www.universal-design.co.jp English and Japanese, occasional publication. Resource Guide for Accessibile Design of Consumer Electronics, Telecommunications Industry Association in conjunction with the Electronic Industries Foundation, ed. 25 Feb 2002 Guidelines for the Design of Consumer Products to Increase Their Accessibility to People with Disabilities or Who Are Aging, Working draft 1.7 – 1992, Trace R & D Center, University of Wisconsin – Madison 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 65
  • 66. Al progetto Pro.f.Use hanno collaborato anche: CII Pistoia Fabio Mati Arialdo Martini Università degli Studi di Firenze , Corso di laurea in disegno industriale Alessandro Farinella Alessandra Ripa Elisabetta Benelli Laura Armani Silvia Bisconti Carlo Martinelli A.I.S.M. - Associazione Italiana Sclerosi Multipla e Stefania Dondero Università degli Studi di Siena Edoardo Crainz Wroclawskie Centrum Transferu Technologii Politechnicka Wroclawska Iwona Borkowska Dominika Pachołek Centro de empresas e inovaçao - BIC Madeira Katja Cabral Liliana Pimenta Bureau Veritas Gianluca Conti Traduzioni di: Michael Reali Alba Giorgetti Brenda Stone 7366 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
  • 67. 73 Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design 67