Linea guida (italiano)
progetto PRO.F.USE.
Programma Leonardo da Vinci
progetto pilota “PRO.F.USE” To PROject Friendly and USEfully - convenzione n. 2004 - I / 04 / B / F / PP - 15410
Linee Guida per la progettazione di beni di largo consumo rispondenti ai principi di Universal Design
1. Projecting Friendly and Usefully
Linee Guida per la progettazione
di beni di largo consumo rispondenti
ai principi di Universal Design
2. 2 73
Programma Leonardo da Vinci
progetto pilota “PRO.F.USE” To PROject Friendly and USEfully
convenzione n. 2004 - I / 04 / B / F / PP - 154104
I Principi di Universal Design sono stati concepiti e sviluppati dal Center
for Universal Design dell’Università del North Carolina. L’uso o l’applicazione dei Principi in
qualsiasi forma da parte di un individuo o di un’organizzazione è distinta dai Principi e non
costituisce e non implica l’accettazione del Centro.
3. 3
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
73
Hanno collaborato alla stesura della presente Linea Guida:
Partners progetto PRO.F.USE
C.I.I. Pistoia
Francesco Baicchi
Elena Cefalo
Alessandra Meoni
Università degli Studi di Firenze
Massimo Ruffilli
Elisabetta Cianfanelli
Ambra Trotto
Francesco Ciardi
A.I.S.M. - Associazione Italiana Sclerosi Multipla e
F.I.S.H. - Federazione Italiana Superamento Handicap
Fabrizio Mezzalana
Wroclawskie Centrum Transferu Technologii Politechnicka Wroclawska
Magdalena Paryna
Centro de empresas e inovaçao - BIC Madeira
Cláudia Patrícia H. G. Dantas Caires
I.R.V. - Kenniscentrum voor Revalidatie en Handicap
Harry Knops
Enid Reichrath
Università degli Studi di Siena
Pietro Maniscalco
Eurobic Toscana Sud
Cristiano Acri
PMI - Promozione del mobile imbottito
Irene Pini
Luciano Pallini
Partner sostenitore
Bureau Veritas
Marco Mari
5. Linee guida
Progettazione di prodotti rispondenti ai principi di
Universal Design
Indice
Parte Prima
L’Universal Design come nuovo standard di progettazione
0. Introduzione 9
1. Obiettivo della linea guida . 11
2. Campo di applicazione 12
3. Riferimenti 12
4. Il modello di funzionamento dell’ICF 13
5. Le caratteristiche funzionali delle persone 15
5.1 Persone con difficoltà motorie 16
5.2 Persone con difficoltà sensoriali 18
5.3 Persone con difficoltà di linguaggio 20
5.4 Persone con difficoltà cognitive 21
6. La progettazione secondo i principi di Universal Design 22
Parte Seconda
Processo di prgettazione di beni di consumo secondo
i principi di Universal Design
1. Definizione delle specifiche di progettazione 23
2. Contenuti e criteri della progettazione 25
3. L’utilizzazione del prodotto 29
4. I comandi 31
5. Le interfacce 32
6. La documentazione 33
7. La sicurezza 34
8. Principi per l’ autovalutazione finale della progettazione 34
8.1 Metodo per la autovalutazione 36
8.2 Documentazione dell’autovalutazione 39
8.3 Soglia di conformità complessiva 44
Allegato 1 Scheda progetto
Allegato 2 Scheda di analisi dei prodotti di riferimento
Allegato 3 Scheda di valutazione del progetto
Bibliografia
Allegati
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
5
9. Parte Prima
L’Universal Design
come nuovo standard di progettazione
0. Introduzione
Il modello antropometrico di riferimento per la progettazione
di spazi, di ambienti e di prodotti è solitamente quello
dell’uomo “standard”, una tipologia di fruitore che racchiude
in sé le caratteristiche dimensionali e funzionali cosiddette
“medie” o “normali”.
Questo concetto di standard dell’utilizzatore è alla base stessa
della formazione culturale e professionale di alcuni progettisti.
Nel corso degli ultimi anni questo processo progettuale basato
sullo standard si è evoluto per includere altre categorie di
fruitori dotati di caratteristiche antropometriche e funzionali
diverse come i bambini, le persone con disabilità motoria,
quelle con disabilità sensoriale e gli anziani.
In realtà sappiamo che questo “standard”, non esiste: ciascun
individuo è unico e diverso dagli altri, così come lo stesso
individuo può cambiare le proprie caratteristiche funzionali
e dimensionali nel corso della sua esistenza.
Si è affermata così negli ultimi trenta anni una cultura del
progetto che supera le semplificazioni dello standard e guarda
le diversità di ciascun individuo come ricchezze e non più
come ostacoli ad una corretta progettazione. La diversità si è
trasformata in una risorsa per la realizzazione di un ambiente
antropico sempre più inclusivo, confortevole e sicuro per tutti.
Da questo tipo di atteggiamento universale è nata negli Stati
Uniti la definizione di Universal Design ed i suoi principi,
che costituiscono l’elemento di riferimento culturale e tecnico
di queste linee guida.
Una ulteriore conferma alla correttezza di questo nuovo
processo culturale viene dall’ICF (Classificazione
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
9
10. Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della
Salute), classificazione approvata dall’Assemblea Mondiale
della Sanità nel maggio 2001 e accettata da 191 Paesi, che
rappresenta il quadro di riferimento culturale ed il linguaggio
più adatto a descrivere l’universalità del fenomeno e supporta
il processo scientifico nella elaborazione di queste linee guida
come strumento operativo.
Un notevole contributo proviene dal coinvolgimento nella fase
di analisi e di sintesi per la stesura di questo strumento di persone
con patologie invalidanti temporanee e permanenti per le quali
gliostacolidelmondoantropicocreatidallasocietàrappresentano
un limite o impediscono la loro partecipazione alla vita civile
generando condizioni di esclusione e di discriminazione.
7310
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
11. 11
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
73
1. Obiettivo della linea guida
1.1. Cos’è questa linea guida
L’obiettivo della guida è quello di fornire ai progettisti e alle
imprese strumenti culturali e tecnici per una progettazione
orientata secondo i principi di Universal Design.
Questo processo è stato codificato e definito come “il design di
prodotti ed ambienti utilizzabili dal più ampio numero possibile
di persone di tutte le età e abilità”.
L’obiettivo della guida è pertanto quello di promuovere
l’inclusione di tutti in tutte le attività umane nel rispetto e nella
valorizzazione delle diversità.
Tendereasoddisfareognitipodiutenzaèutopico,macontribuisce
ad ottenere comunque un prodotto che favorisce il processo di
inclusione. È quindi necessario considerare lo Universal Design
più come un processo che guida la cultura del progetto che come
il risultato definitivo da conseguire.
Questo dimostra la necessità di promuovere e applicare
metodologie progettuali inclusive, attraverso una riflessione sui
criteri di valutazione oggettivi e sugli indicatori del processo
progettuale che possano concretamente orientare il designer.
1.2. Cosa non è questa linea guida
Questa guida non deve essere letta come un manuale di “buona
progettazione” ma può essere intesa come un primo strumento
progettuale di controllo e di gestione degli esiti del processo
in termini di non discriminatorietà di qualunque artefatto.
La ricerca prende avvio da alcune riflessioni di carattere
generale:
La definizione ed i principi di Universal Design.
I principi dell’ European Concept of Accessibility
(ECA 2003).
La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della
Disabilità e della Salute (ICF 2001).
Seguire queste linee guida non conduce necessariamente alla
12. progettazione di un “buon” prodotto, ma sicuramente ad un
prodotto non discriminatorio rispetto alla diversità dei potenziali
fruitori.
Il successo di un prodotto è determinato da un complesso sistema
di fattori, tra cui sempre più spesso l’aspetto etico e non
discriminatorio di un’azienda e dei suoi prodotti. Per progettare
un prodotto di successo, oltre che non discriminatorio, il processo
progettuale non può e non deve esimersi dal garantire una
correttezza e una qualità formale del prodotto stesso, intesa come
l’efficacia della sintesi fra il valore morfologico e il valore
funzionale.
La qualità formale deve pertanto essere considerato un
presupposto per la progettazione e non un criterio di
appartenenza allo Universal Design.
2. Campo di applicazione
Questa linea guida può essere utilizzata in tutti i processi di
progettazione di oggetti d’uso, in presenza di una scelta coerente
da parte del progettista di aderire ai principi di Universal Design.
L’All.3 ‘Scheda di valutazione del processo di progettazione’ specifica
i requisiti per la valutazione del processo di progettazione.
Questa linea guida può essere utilizzata quando una
organizzazione:
a. ha l’esigenza di effettuare una autovalutazione
b. ha l’esigenza di dimostrare alle parti interessate la
conformità dei processi di progettazione relativi a specifici
prodotti mediante verifica di parte terza.
3. Riferimenti
I principi di Universal Design, versione 2.0 – 4/1/97, NC State
University, The Center for Universal Design.
European Concept of Accessibility, ECA 2003.
ICF - International Classification on Functioning, Disability and
Health, World Health Organization, 2001.
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Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
13. 4. Il modello di funzionamento dell’ICF
Questa Linea Guida, atta a valutare le diverse abilità degli
utilizzatori di prodotti, fa riferimento alla Classificazione
InternazionaledelFunzionamentodellaDisabilitàedellaSalute
(ICF), approvata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) il 22 maggio 2002.
Nell’ICF vengono fornite indicazioni sul nuovo standard
internazionale per misurare e classificare salute e disabilità.
L’ICF appartiene alla famiglia delle classificazioni internazionali
sviluppate dall’OMS ed è la revisione della Classificazione
Internazionale delle Menomazioni, della Disabilità e degli
Handicap (ICIDH) pubblicata nel 1980.
Obiettivo dell’ICF è quello di fornire un linguaggio comune per
descrivere e misurare la disabilità di una persona, ovvero
descrivere e misurare il funzionamento umano e le sue diversità.
L’ICFèunaclassificazionedellasaluteedeglistatiadessacorrelati
– è uno strumento per effettuare un ritratto dello stato di salute
generale della persona, così come delle caratteristiche associate
alla sua esperienza di vita.
Possiamo considerare l’ICF come un vocabolario completo che
permette di descrivere il funzionamento umano in rapporto alle
diverse disabilità.
La Classificazione ICF adotta e promuove una interpretazione
della disabilità di tipo “biopsicosociale” con l’obiettivo di
fornire una prospettiva coerente delle diverse dimensioni della
salute a livello:
biologico
individuale
sociale
Ilmodellobio-psico-socialesibasasull’integrazionedeiduegrandi
modelli concettuali che negli anni si sono contrapposti
nell’osservare e descrivere la disabilità:
modello medico
modello sociale
Ilmodellomedicoèstato-eloèancora –predominante;ilmodello
sociale nasce in contrapposizione a quello medico ed è
storicamente legato ad istanze di promozione dei diritti umani
da parte delle persone con disabilità.
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
13
14. Per il modello medico, la disabilità riguarda le anormalità
fisiologiche e psicologiche (causate da malattie, disturbi o lesioni)
alle quali rispondere con interventi di tipo sanitario.
Per il modello sociale, la disabilità riguarda soprattutto le
condizioni di svantaggio causate dall’ambiente fisico e sociale che
ci circonda.
L’ICF propone l’integrazione dei due modelli, riconoscendone la
complementarietà, in quanto afferma che:
sia il modello medico che quello sociale forniscono
elementi di lettura e di intervento appropriati;
sia il modello medico che quello sociale non sono
sufficienti da soli a fornire soluzioni.
Ilmodellobiopsicosocialedell’ICFèbenesintetizzatodalloschema
che descrive le interazioni tra i diversi componenti della
classificazione. Laprospettivamedicaèvisibilenellapartesinistra
del diagramma, quella sociale nella parte destra relativa
all’ambiente. La zona centrale del diagramma è il risultato del
rapporto tra condizione di salute e ambiente.
Questo schema contiene un messaggio politico e sociale, perché
raccoglie tutte le istanze dei movimenti per i diritti delle persone
con disabilità, afferma che lo svantaggio della disabilità è in gran
partecausatodallamancanzadirisorse,opportunitàeadattamenti
nell’ambiente in cui ciascun individuo vive.
condizionedisalute
funzioni e
strutture corporee
attività
partecipazione
fattori
personali
fattori
ambientali
7314
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
15. La disabilità è considerata come la complessa interazione tra le
caratteristiche delle persone e le caratteristiche del mondo.
L’ICF quindi, oltre a contenere il messaggio politico e sociale dello
svantaggio causato alle persone con disabilità dalla mancanza di
risorse, opportunità o adattamenti dell’ambiente, fornisce il
terreno di partenza per dare validità scientifica a questi concetti.
In particolare può dimostrare con rigore e metodo:
QUANDO e con QUALE ENTITA’ l’ambiente causa
restrizioni nella piena partecipazione di una persona
CHE TIPO DI MODIFICAZIONE AMBIENTALE è in grado
di aumentare la partecipazione (rimuovere ostacoli / fornire
opportunità)
Da questa impostazione risulta evidente come i fattori ambientali
possano, in relazione alle loro caratteristiche dimensionali e
qualitative, facilitare ovvero ostacolare il funzionamento di
ciascuno di noi.
5. Le caratteristiche funzionali delle persone
Quali conoscenze sulle diversità dei corpi umani servono per
orientare le scelte di un progettista alla ricerca di soluzioni che
favoriscano l’utilizzabilità senza discriminazioni del prodotto a
cui sta lavorando?
A chi deve pensare?
Con quale “quadro funzionale” ed in quali condizioni?
Per iniziare a dare risposta a queste domande è necessario fare
riferimento a un quadro - schematico e non esaustivo - descrittivo
dellepersonecondiversitàdovuteamenomazionie/oaparticolari
situazioni contestuali.
Persone con difficoltà motorie
a. Persone con difficoltà motorie agli arti superiori
b. Persone con difficoltà motorie agli arti inferiori
c. Persone con altre difficoltà motorie
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Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
15
16. Persone con difficoltà sensoriali
a. Persone con difficoltà visive
b. Persone con difficoltà uditive
c. Persone con altre difficoltà sensoriali
Persone con difficoltà di linguaggio
Persone con difficoltà cognitive, di comprensione e di
orientamento
5.1. Persone con difficoltà motorie
Le difficoltà di tipo motorio possono dipendere da menomazioni
- temporanee o permanenti - dovute a fatti traumatici o ad una
grande varietà di patologie: artrite, mancanza o deformità di uno
o più arti, sclerosi multipla, lesioni midollari.
Queste menomazioni possono limitare o impedire attività
necessarie per l’utilizzo di un prodotto.
5.1.1. Persone con difficoltà motorie agli arti superiori
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti - causate da ictus, tendinite, artrite,
amputazioni, lesioni midollari - tetraplegia, Morbo di Parkinson,
sclerosimultipla,distrofiamuscolare,esitidapoliomielite,paralisi
cerebrali,mancanzaodeformazionecongenitadegliartisuperiori.
Nello stesso insieme possiamo includere anche bambini con mani
piccole e con poca forza, anziani con una naturale diminuzione
di funzionalità nel movimento e nella forza, persone in stato di
affaticamento o che possono incidentalmente utilizzare una sola
mano o un solo braccio, persone che indossano abiti o indumenti
o mezzi di protezione personali - come i guanti - persone che
temporaneamente non possono utilizzare il braccio o la mano
dominante,personecheoperanoincondizioniambientaliestreme
ed avverse.
In tutti questi casi possono verificarsi problemi di movimento,
coordinazione e/o forza nell’utilizzo degli arti superiori.
7316
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
17. Il progettista deve pertanto elaborare soluzioni che facilitino
l’esecuzione di queste azioni:
Raggiungere in basso, in alto,
davanti, dietro
Spingere/tirare
Sollevare
Trasportare
Afferrare
Ruotare/girare
Manipolare
5.1.2. Persone con difficoltà motorie agli arti inferiori
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti -causate da ictus, tendinite, artrite,
amputazioni, lesioni midollari - tetraplegia, Morbo di Parkinson,
sclerosi multipla, distrofia muscolari, esiti da poliomielite,
paralisi cerebrali, mancanza o deformazione congenita degli arti
inferiori, persone con difficoltà respiratorie e/o circolatorie.
Nello stesso insieme possiamo includere anche bambini, anziani
con una naturale diminuzione di funzionalità nel movimento,
nella forza, nell’equilibrio, persone in stato di affaticamento,
persone che indossano abiti o indumenti o mezzi di protezione
personali,comelescarpedalavoro,donneinstatodigravidanza.
Le persone con difficoltà motorie agli arti inferiori possono
utilizzare o meno ausili per la mobilità, come bastoni, stampelle,
canadesi, deambulatori, sedie a ruote manuali e/o elettroniche,
elettroscooter. In questi casi si possono verificare
sovrapposizioni con le difficoltà motorie degli arti superiori (es.
una persona che usa un bastone per camminare ha una sola
mano libera) e si deve tenere conto delle caratteristiche
dimensionali degli ausili (ad es. lo spazio frontale di
avvicinamento e approccio di una persona seduta su sedia a
ruote, l’altezza di utilizzo).
In tutti questi casi possono verificarsi problemi di movimento,
coordinazione e/o forza nell’utilizzo degli arti inferiori.
Il designer deve pertanto elaborare soluzioni progettuali che
facilitino l’esecuzione delle seguenti azioni:
Alzarsi/sedersi
Camminare
Mantenere l’equilibrio su uno o su entrambi i piedi
Manovrare con i piedi, come azionare un pedale
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
17
18. 5.1.3. Persone con altre difficoltà motorie
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti - causate da ictus, tendinite, artrite,
amputazioni,lesionimidollari-tetraplegia,MorbodiParkinson,
sclerosi multipla, distrofia muscolari, esiti da poliomielite,
paralisi cerebrali, persone con difficoltà respiratorie e/o
circolatorie.
Nello stesso insieme possiamo includere anche bambini, anziani
con una naturale diminuzione di funzionalità nel movimento,
nella forza, nell’equilibrio, persone in stato di affaticamento,
persone che indossano abiti o indumenti o mezzi di protezione
personali, donne in stato di gravidanza.
In tutti questi casi possono verificarsi problemi di movimento,
coordinazionee/oforzanellafunzionalitàcomplessivadelproprio
corpo.
Il progettista deve pertanto elaborare soluzioni progettuali che
facilitino l’esecuzione di tali azioni.
Cambiare una posizione corporea di base, come sedersi,
sdraiarsi, accovacciarsi, inginocchiarsi, alzarsi in piedi,
piegarsi
Mantenere una posizione corporea, come rimanere per un
certo tempo seduti, sdraiati, accovacciati, inginocchiati, in
posizione eretta
Mantenere l’equilibrio
Spostare il baricentro del corpo
5.2 Persone con difficoltà sensoriali
Le difficoltà di tipo sensoriale possono dipendere da
menomazioni-temporaneeopermanenti-dovuteadunagrande
varietà di patologie. Queste menomazioni possono limitare o
impedire diverse attività significative per l’utilizzo di un
prodotto.
5.2.1 Persone con difficoltà visive
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti -causate da cecità, ipovisione,
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Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
19. glaucoma, retiniti, cataratta, danni alle strutture e funzioni
dell’occhio.
Nello stesso insieme possiamo includere anche anziani con una
naturale diminuzione delle capacità visive dovuta
all’invecchiamento, persone che indossano mezzi di protezione
personali, come occhiali da lavoro, persone che operano in
condizioni ambientali estreme ed avverse (luoghi con elevati
fenomeni di abbagliamento, luoghi con illuminazione colorata,
bassolivellodiilluminazione), personecheoperanoinambiente
con forte inquinamento visivo, persone affaticate da eccessive
attività visive.
In tutti questi casi, nei quali si verifica una diminuzione o l’assenza
dicapacitàvisive, ilprogettistadeveelaboraresoluzioniprogettuali
idonee a consentire a tutti di:
a. Percepire i dettagli e le parti da una visione ravvicinata
e da una visione distante
b. Percepire i dettagli e le parti con modalità alternative a
quelle visive
c. Distinguere gli oggetti dallo sfondo
d. Percepire i contrasti di luminanza
e. Percepire distanze e misure
5.2.2 Persone con difficoltà uditive
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti - causate da sordità, danni all’orecchio
interno, traumi cerebrali, danni da esposizione prolungata al
rumore, riduzione dell’udito dovuta all’invecchiamento.
Nello stesso insieme possiamo includere anche persone distratte
da molte fonti sonore, persone che operano in un ambiente ad
alto inquinamento acustico, persone che utilizzano cuffie o
auricolari, anche come strumenti di protezione personale.
In tutti questi casi il progettista deve elaborare soluzioni
progettuali che facilitino le persone con ridotte o nulle facoltà
uditive nell’esecuzione delle seguenti azioni:
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
19
20. a. Percepire toni alti e toni bassi
b. Percepire le informazioni rilevanti dal rumore di fondo
c. Percepire le fonti dei segnali sonori
d. Percepire con modalità alternative
a quelle uditive
5.2.3 Persone con altre difficoltà sensoriali
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti - che causano una perdita delle
funzioni del tatto e delle funzioni sensoriali correlate alla
temperatura e ad altri stimoli.
Nello stesso insieme possiamo includere anche persone che
utilizzano indumenti e/o sistemi di protezione personale, che
operano in ambienti particolarmente ostili; ad esempio un
ambiente freddo può causare una perdita sensibile delle
funzioni sensoriali.
In tutti questi casi il progettista deve elaborare soluzioni
progettualichefacilitinoallepersonecondiversitànellefunzioni
sensoriali:
a. La percezione delle superfici - struttura e qualità
b. La percezione delle temperature, e quindi dei rischi di
bruciature
c. La percezione delle vibrazioni
d. La percezione di tremori od oscillazioni
e. La percezione di pressioni superficiali e/o profonde
5.3 Persone con difficoltà di linguaggio
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti - dovute a cause di varia natura. In
alcuni casi le difficoltà di linguaggio possono essere correlate a
difficoltà uditive e/o cognitive.
7320
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
21. Nello stesso insieme possiamo includere anche persone straniere
o che utilizzano un linguaggio diverso, persone con culture
diverse, persone con un vocabolario limitato, bambini, persone
anziane con una naturale perdita delle capacità di fonazione,
persone che operano in ambienti particolarmente ostili o che
utilizzano indumenti e/o sistemi di protezione personale.
In tutti questi casi il progettista deve elaborare soluzioni
progettualichefacilitinoallepersonechepossonoavereproblemi
ad esprimersi in modo comprensibile le azioni che lo richiedono,
come in tutti i casi nei quali il prodotto presuppone l’uso di
comandi vocali, la risposta vocale a quesiti o l’espressione vocale
di richieste.
5.4 Persone con difficoltà cognitive, di comprensione e di
orientamento
Questo insieme può includere persone con menomazioni -
temporanee o permanenti -causate da ritardo mentale,
sindrome di Down, malattia di Alzheimer, ictus, trauma
cranico.
Nello stesso insieme possiamo includere anche persone
affaticate o distratte, persone straniere o che utilizzano un
linguaggio diverso, persone con culture differenti, persone
con un vocabolario limitato, bambini, persone anziane con una
naturale perdita delle capacità mnemoniche.
In tutti questi casi il progettista deve elaborare soluzioni
progettuali che facilitino alle persone con diversità cognitive, di
comprensione e di orientamento:
a.Lacomprensionedelleinformazionivisuali,uditive,tattili
b. La reazione agli stimoli in funzione del tempo di reazione
c. Il mantenimento della concentrazione
d. L’attivazione di sequenze di azioni
e. La memorizzazione
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
21
22. 6. La progettazione secondo i principi di Universal Design
La progettazione secondo i principi di Universal Design deve
prevedere un confronto costante con la molteplicità dei potenziali
fruitori.
Durante il processo di progettazione dovrebbero essere previsti
momenti di confronto multidisciplinare fra il progettista e gli
esperti del settore. Inoltre, tale processo deve rispondere a tutte
le fasi di autovalutazione, attraverso l’utilizzo di parametri il
più possibile oggettivi, al fine di soddisfare l’obiettivo ultimo di
incrementare il numero degli utilizzatori.
La procedura presentata nella seconda parte di questa linea guida
costituisce una proposta metodologica finalizzata a guidare il
designer e a consentire la documentazione del processo
progettuale ispirato ai criteri di Universal Design, con particolare
attenzione alla validazione finale del progetto.
7322
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
23. 23
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
73
Parte Seconda
Procedura di progettazione di beni di consumo
secondo i principi di Universal Design
1. Definizione delle specifiche di progettazione
L’inizio del processo progettuale prevede le seguenti fasi.
a. Analisi delle necessità che si intendono soddisfare con il
prodotto di nuova ideazione e analisi dei prodotti con
funzioni analoghe
b. Individuazione del target degli utilizzatori
c. Analisi di eventuali altri elementi condizionanti che
possono essere le logiche di produzione, l’uso appropriato
dei materiali, delle finiture e dei trattamenti ed inoltre le
indicazioni di mercato
L’analisi delle necessità è una lettura riguardante lo stato dell’arte
sullatipologiadiprodottiugualiosimilichesarannodiriferimento
per la progettazione del nuovo prodotto. E’inoltre necessaria una
specifica valutazione delle limitazioni funzionali connesse
all’utilizzo dei prodotti di riferimento ed, in particolare, rivolta a
persone che presentino una o più difficoltà esposte nel capitolo
5 della prima parte di questa linea guida.
Considerando che uno dei principali obiettivi di un oggetto
d’uso è la sua flessibilità riferita al sistema di utilizzo, ciò
garantisce una sua maggiore diffusione sul mercato e quindi il
suo successo commerciale.
Atal fine, è consigliabile prevedere test di utilizzo sia dei prodotti
24. già esistenti che degli eventuali prototipi del prodotto in esame
nel processo di progettazione.
I test di utilizzo dei prodotti esistenti possono essere svolti
seguendovariemodalità.Possonoesserediretti,indiretti,simulati,
dal vero, effettuati attraverso verifica normativa-tecnica-
funzionale sulla base di informazioni e strumenti validati. Essi
dipendono da vari fattori, come risorse, opportunità, esperienza
diretta o indiretta del team di lavoro.
Questa linea guida esorta ad avvalorare i principi di inclusività
dei portatori di interesse. A tal fine appare opportuno, se non
sempre indispensabile, il coinvolgimento nella valutazione del
massimo numero di figure portatrici di interesse e competenze,
tra i quali: i potenziali utilizzatori, ma anche figure tecniche in
grado di fornire specifiche competenze nel campo del
funzionamento, il parere delle persone disabili ed inoltre medici,
tecnici riabilitatori, terapisti occupazionali, consulenti alla pari o
psicologi.
La metodologia di coinvolgimento di tali figure dovrebbe
prevedere e documentare l’individuazione complessiva di tutti i
soggetti interessati e l’evidenza delle motivazioni di quelle
prescelte.
La valutazione dei prodotti di riferimento verrà documentata su
un’appositascheda:All.2 SchedaAnaliticadiValutazionedelProdotto
di Riferimento.
Le specifiche di progettazione devono essere formalmente
esplicitate, anche in forma sintetica, in una scheda - All. 1 Scheda
progetto - contenente le principali caratteristiche previste per il
prodotto, sottoposta a verifica da parte del committente.
Fra le caratteristiche, devono essere indicate, oltre alla
identificazione del prodotto, mediante descrizione e codifica, i
seguenti aspetti:
a. I possibili utilizzatori del prodotto e le necessità che dovrà
soddisfare
b. Il target dei potenziali utilizzatori
c. L’analisi del ciclo produttivo
d. La determinazione del costo industriale e la
definizione del prezzo di mercato
7324
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
25. e. Altre specifiche vincolanti possono essere le dimensioni,
le scelte formali e l’uso appropriato dei materiali
Nel rispetto dei principi di Universal Design è necessario che le
caratteristiche, obiettivo del processo di progettazione,
formalizzate nell’All. 1 Scheda di progetto descritta nel precedente
paragrafo, implementino il concetto di non discriminazione e di
massimo livello di accessibilità.
2. Contenuti e criteri della progettazione
Il processo di progettazione deve prevedere l’analisi dettagliata
delle funzioni del prodotto, considerate separatamente e nel loro
sistema di relazioni.
Nelle varie fasi della progettazione, devono essere presi in
considerazione i seguenti aspetti:
a.Leoperazioninecessariepermontare,installare,provare,
utilizzare, alimentare, mantenere, smontare e smaltire il
prodotto
b. Tutti gli strumenti mediante i quali l’utilizzatore
interagisce con il prodotto compiendo scelte e immettendo
input, che saranno definiti comandi
c. Tutti i mezzi mediante i quali il prodotto fornisce
all’utilizzatore indicazioni e informazioni, che saranno
definiti interfacce
d. La documentazione di accompagnamento del prodotto,
comprendente le istruzioni per l’uso, l’installazione, la
manutenzione e lo smaltimento
e. Tutti gli aspetti relativi alla sicurezza del prodotto nei
confronti dell’utilizzatore o di terze persone
f. Lo studio della forma del prodotto, e quindi della sua
neutralità formale che non lo identifica semanticamente
quale prodotto destinato ad un’utenza disabile
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
25
26. 2.1. I criteri della non discriminatorietà
Nel corso della progettazione si terrà conto dei seguenti criteri:
a. I primi sette principi di Universal Design
b. Un principio derivato dal criterio numero 6 dell’ECA ,
elaborato in modo da ottenere un criterio oggettivamente
valutabile
2.1.1. Obiettivo 1 - Utilizzazione non discriminatoria
La progettazione deve avere per obiettivo:
a. Consentire le stesse modalità di utilizzazione per tutti
gli utilizzatori
b. Evitare l’isolamento di alcuni utilizzatori
c. Creare condizioni di privacy, sicurezza e benessere
ugualmente valide per tutti gli utilizzatori
d. Rendere il prodotto apprezzabile per ogni utilizzatore
2.1.2. Obiettivo 2 - Flessibilità d’uso
Il prodotto deve adattarsi al più ampio spettro di capacità
individuali, in particolare:
a. Permettere la scelta di modi diversi di utilizzo
b. Prevedere l’uso anche da parte di mancini
c. Favorire l’accuratezza nell’attività degli utilizzatori
d. Prevedere l’adattabilità dell’utilizzo ai modi ed ai tempi
di diversi utilizzatori
2.1.3. Obiettivo 3 - Utilizzabilità semplice ed intuitiva
L’utilizzo del prodotto deve essere semplice da comprendere,
indipendentemente dall’esperienza degli utilizzatori, dalle loro
conoscenze,dalleabilitàlinguistiche edallivellodiconcentrazione.
E’ pertanto necessario:
7326
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
27. a. Eliminare la complessità superflua
b. Essere coerente con le aspettative e le intuizioni degli
utilizzatori
c. Prevedere un’ampia varietà di conoscenza e capacità
di linguaggio
d. Ordinare le informazioni in relazione alla loro importanza
e. Fornire suggerimenti e conferme durante e dopo l’utilizzo
2.1.4. Obiettivo 4 - Informazione efficace
Il prodotto deve poter comunicare le informazioni
effettivamente necessarie, indifferentemente dalle condizioni
ambientali o dalle capacità sensoriali degli utilizzatori. E’
pertanto necessario:
a. Rendere comprensibili le informazioni essenziali
b. Differenziare gli elementi sulla base di ciò che devono
descrivere
c. Garantire la compatibilità tra i vari dispositivi utilizzati
da persone con differenti limitazioni sensoriali
2.1.5. Obiettivo 5 - Tolleranza per gli errori
Il progetto per minimizzare i rischi e le conseguenze negative
di azioni accidentali o involontarie deve:
a. Utilizzare elementi informatori e componenti che
riducono al minimo il rischio e l’errore
b. Eliminare, proteggere o isolare gli elementi che possono
procurano rischi ed errori
c. Fornire avvisi per evitare rischi ed errori
d. Fornire attrezzature di sicurezza
e. Scoraggiare azioni imprudenti in attività che
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
27
28. richiedono attenzione
2.1.6. Obiettivo 6 - Minimo sforzo fisico
L’utilizzazione deve essere efficace, confortevole e richiedere il
minimo sforzo.
a. Permettere agli utenti di mantenere posture corrette
b. Utilizzare ragionevoli sforzi operativi
c. Ridurre al minimo le operazioni ripetitive
d. Ridurre al minimo gli sforzi fisici considerevoli
2.1.7. Obiettivo 7 - Massima accessibilità spaziale
Devono essere previsti spazi e misure appropriati per il
raggiungimento, la presa, la manipolazione e l’utilizzo degli
oggetti indifferentemente dalle misure del corpo dell’utilizzatore,
dalla sua posizione e dalla sua capacità di movimento.
a. Definire con precisione le aree di visibilità degli elementi
informativi e di azionamento per gli utilizzatori, sia in piedi
che seduti
b. Controllo del posizionamento spaziale degli oggetti per
utilizzatori in molteplici posizioni
c. Prevedere l’adattabilità a diverse altezze per gli elementi
di manovra e di interfaccia
d. Progettare spazi adeguati per l’uso delle attrezzature di
assistenza o di aiuto da parte del personale
2.1.8. Obiettivo 8 - Neutralità formale
L’aspetto del prodotto e quindi lo studio della forma non deve
essere riferibile a prodotti specifici o specialistici destinate a
persone con disabilità
2.2. La valutazione
Per ognuno dei principi descritti, deve essere effettuato e
formalizzato un esame oggettivo ed espressa una valutazione
sulla rispondenza del prodotto progettato agli obiettivi prefissati.
7328
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
29. Il risultato della valutazione deve essere espresso in termini
espliciti, ad esempio con l’assegnazione di giudizi, come
soddisfacente,insoddisfacente,marginale,oppurel’assegnazione
di valutazioni percentuali.
Dall’elaborazione della fase di analisi, è possibile individuare i
punti di criticità del prodotto. Tali punti costituiranno elementi
diprogettopermigliorareilprodottostesso,negliaspettipercettivi
efunzionali,equindiaumentareilpunteggiodivalutazionefinale.
In tal caso il progetto verrà riesaminato e sottoposto a nuova
valutazione.
3. L’utilizzazione del prodotto
In questa Linea Guida, si definisce utilizzazione del prodotto,
l’insieme delle operazioni necessarie per montare, installare,
provare, utilizzare, alimentare, mantenere, smontare e smaltire
il prodotto.
Nel rispetto dei sette principi di Universal Design il progettista
deve porsi come obiettivo primario l’incremento del numero di
utilizzatori che possono eseguire le azioni che andremo a
descrivere.
Sollevare, spostare, maneggiare agevolmente e con assoluta
sicurezzailprodotto.Tuttequesteazionirichiedono,informa
e quantità diverse, sforzi fisici che possono risultare difficili
o impossibili a persone con disabilità temporanee o
permanenti tali da costituire una limitazione, in quanto
richiedono valutazioni di tipo causa-effetto, o previsioni di
tipo spazio-temporale. Altre difficoltà possono sorgere per
persone che utilizzano prevalentemente gli arti destri o
sinistri.
Nel rispetto dei principi di Universal Design è necessario
che il progettista analizzi le criticità in relazione all’utilizzo
del prodotto, scomponendole in fasi elementari che
consentano l’individuazione delle difficoltà connesse ad
ogni fase, verificando il loro possibile superamento o
contenimento attraverso risposte progettuali.
Aprire o chiudere il prodotto, inserire o rimuovere
correttamente accessori o altre componenti.
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
29
30. Alle problematiche esposte, possono affiancarsi ulteriori
difficoltà, connesse alla necessità di precisione dei
movimenti o alle ridotte dimensioni degli accessori e delle
componenti del prodotto.
Per rendere non discriminatoria l’utilizzazione del prodotto è
quindi opportuno realizzare una dettagliata analisi funzionale.
All’internodiquestaanalisisirendenecessarioconfrontaremetodi
e dispositivi funzionali alternativi per assolvere ad una
determinata prestazione, esaminando prodotti simili esistenti.
L’analisi si articola nella scomposizione in fasi elementari del
processo di utilizzazione del prodotto e nell’individuazione delle
criticità in relazione ai quadri funzionali degli utilizzatori e
dovrebbeesseredocumentatanell’All.2Schedadianalisideiprodotti
di riferimento.
Il rilievo dei dati estrapolati dall’analisi funzionale, dalle criticità
e le azioni di miglioramento apportate attraverso il progetto al
nuovo prodotto, saranno documentati nella scheda-prodotto.
Il nuovo prodotto sarà valutato anche in relazione al processo di
produzione, ai suoi costi industriali e al controllo del suo ciclo di
vita.
Esempio A
Analisi delle fasi di utilizzo
Prodotto
Impianto per la riproduzione di musica da CD
Fase analizzata
Inserimento CD nel lettore
Le fasi per la utilizzazione sono individuate in:
Percezione del prodotto
Percezione della posizione del bottone di accensione
Accensione del lettore
Percezione del corretto posizionamento del CD
Inserimento del CD
Chiusura dello sportello
Percezionedelposizionamentodell’interfacciadicomandoedella
sua posizione sul prodotto
Comprensione della funzione di ogni tasto
Selezione traccia
Regolazione volume
7330
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
31. Interruzione della lettura
Estrazione del CD
Spegnimento del lettore CD
Per l’inserimento del supporto CD nel lettore, la procedura può essere
scomposta nelle seguenti fasi:
Percezione del dispositivo di apertura
Aperturadel dispositivo di lettura
Inserimento del CD
Chiusura del dispositivo di lettura
Pertaleprocessoalcunedelleproblematichepossonoessereleseguenti.
Il CD è facilmente accessibile per persone in posizione seduta o
con limitazioni agli arti superiori, o limitazioni sensoriali?
La scelta del CD è possibile da parte di tutti gli utilizzatori?
Il dispositivo di apertura del lettore è facilmente individuabile?
L’azionamento del dispositivo di apertura è facile da azionare?
Oppure richiede precisione di movimento?
Il dispositivo di apertura può essere azionato involontariamente?
Il collocamento del supporto nel lettore richiede precisione di
movimenti?
Alcune ipotesi di interventi progettuali
Modifica del posizionamento del meccanismo di lettura
Identificazione della posizione di inserimento del CD mediante
segno intuitivo, in rilievo o sonoro
Comando di apertura/chiusura di dimensioni confortevoli
4. I comandi
InquestaLineaGuidapercomandisiintendonotuttiidispositivi
mediante i quali l’utilizzatore interagisce con il prodotto
compiendo scelte e immettendo input, come interruttori,
pulsanti, manopole, touch screen, mouse, comandi vocali.
L’importanza di tali dispositivi è intuitivamente essenziale e
attinente a molti dei principi esaminati nel capitolo 1, parte
seconda. Il progettista deve operare affinché i comandi siano
facilmente raggiungibili, interpretabili, utilizzabili, consentano
accuratezza, ammettano sufficiente tolleranza agli errori e
garantiscano la sicurezza.
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
31
32. 4.1. Obiettivi della progettazione dei comandi
Il progettista deve quindi progettare con l’obiettivo di
incrementare il numero di utilizzatori, facilitando le seguenti
azion:.
Raggiungere facilmente ed efficacemente i comandi
La possibilità di raggiungere i comandi può dipendere dalla
statura, dalla necessità di assumere posizioni obbligate, -
come l’uso della sedia a rotelle - da un limitato controllo
motorio, dalla impossibilità di vedere i comandi. I comandi
devono essere resi riconoscibili e accessibili in base ad una
precisa gerarchia comunicazionale definita in fase
progettuale.
Interpretare correttamente la funzione dei comandi
I comandi necessari alla corretta utilizzazione del prodotto
possono essere costituiti da manopole, pulsanti, cursori,
touch screen e sintetizzatori vocali.
La riconoscibilità della funzione del comando - volume,
intensità, direzione, luminosità, temperatura - avviene
attraverso caratteristiche formali. Tale riconoscibilità deve
essere possibile per il maggior numero di utilizzatori.
Utilizzare correttamente i comandi
Per una corretta utilizzazione dei comandi è necessario che
l’entità della reazione all’attivazione del comando sia
segnalata.Affinché la reazione sia identificabile deve essere
progettata considerando gli aspetti della comunicazione
visiva, tattile e sonora.
5. Le interfacce
InquestaLineaGuidaperinterfaccesiintendonotuttiidispositivi
mediante i quali il prodotto fornisce all’utilizzatore indicazioni e
informazioni, come i display, le scale graduate, i segnali sonori,
le vibrazioni, i segnali luminosi e mutamenti cromatici.
5.1. Obiettivi della progettazione delle interfacce
Il progettista deve quindi progettare con l’obiettivo di
7332
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
33. incrementareilnumerodiutilizzatori,facilitandolacomprensione
delle informazioni fornite dall’interfaccia che devono essere
interpretabili univocamente.
Percepire correttamente e tempestivamente
l’informazione proveniente dal prodotto. Questa
informazione può essere di tipo visivo, sonoro, tattile.
La corretta percezione dell’informazione può dipendere da
un numero assai elevato di fattori, come l’espressione in
una lingua comprensibile da parte dell’utilizzatore o dalle
sue caratteristiche formali. Per favorire una corretta
comprensione dell’informazione si può agire sugli aspetti
della comunicazione visiva, tattile o sonora.
Interpretare correttamente l’informazione
L’interpretazione dell’informazione deve essere
inequivocabile e agevole, ed essere disponibile per il tempo
necessario alla sua comprensione.
Evitare che un’informazione importante possa non essere
percepita
La presenza di un messaggio può non essere sufficiente a
garantire la sicurezza dell’utilizzatore; in tal caso può essere
prevista la necessità di un input, a riprova dell’avvenuta
comprensione del messaggio, per il proseguimento
dell’utilizzazione del prodotto.
6. La documentazione
In questa Linea Guida per documentazione si intende l’insieme
dei manuali che contengono le istruzioni per l’uso, gli schemi di
montaggioediutilizzoeognialtrodocumentonecessarioafornire
all’utilizzatore informazioni sul metodo corretto per montare,
installare, provare, utilizzare, alimentare, mantenere, smontare e
smaltire il prodotto.
Nel rispetto dei sette principi di Universal Design, il designer
deve progettare con l’obiettivo di incrementare il numero di
utilizzatori,facilitandolacomprensionedelleinformazionifornite
nella documentazione di accompagnamento del prodotto.
Occorre considerare gli utilizzatori con diverse capacità visive:
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
33
34. a. Utilizzatori che possono incontrare difficoltà nel leggere
normali documenti a causa delle dimensioni del carattere
b. Utilizzatori che possono incontrare difficoltà nella
interpretazione di grafici e diagrammi a causa
dell’insufficiente contrasto cromatico
c. Utilizzatori assolutamente non in grado di utilizzare
documenti stampati o che possono incontrare difficoltà nel
maneggiare documenti cartacei
7. La sicurezza
In merito alla sicurezza degli utilizzatori del prodotto o di altri
soggetti,ilprogettistafaràriferimentoallenormativedisicurezza
vigenti, come quelle connesse alla applicazione della marcatura
CE. E’necessario a tal proposito considerare gli ambiti esaminati
nei paragrafi precedenti, relativamente alle specifiche difficoltà
che un utilizzatore può riscontrare, attraverso l’analisi svolta dei
quadri funzionali descritti al capitolo 5, parte prima.
8. Principi per l’autovalutazione finale della progettazione
Per essere considerato coerente ai principi di Universal Design e
dell’ECA, nella prospettiva introdotta dalle procedure di
valutazione ICF, il prodotto deve essere utilizzabile dal maggior
numero di persone in forma non discriminatoria e contribuire
all’agevole realizzazione di una o più attività.
Questo contributo può essere tradotto in:
a.Unmiglioramentoe/oun’agevolazionedellosvolgimento
delle attività relative all’utilizzo del prodotto
b.Unampliamentodell’autonomiaeunmiglioramentodella
qualità della vita dell’utilizzatore
Per poter valutare la validità del progetto, devono inizialmente
essere individuate le specifiche attività alle quali il prodotto
dovrebbe rispondere. Per questa classificazione si farà
7334
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
35. riferimento allo ICF (International Classification on
Functioning, Disability and Health).
Il poter svolgere alcune attività come il trasportare effetti
personali, può contribuire ad ottenere una maggiore
autonomia e pertanto a migliorare la qualità della vita
dell’utilizzatore; pertanto nella presente Linea Guida risulta
indispensabile fornire una definizione di questi due termini :
autonomia e qualità della vita.
Autonomia
L’autonomia è il comportamento di un individuo sulla base di
quattro dimensioni:
Abilità nel maneggiare
L’abilitàasvolgereleattivitànecessarieperlavitaquotidiana
come la cura personale, svolgere i lavori domestici e
comunicare
Indipendenza
Gestire le proprie attività ed essere in grado di pianificare
e organizzare autonomamente la propria vita, includendo
il ruolo sociale e le relazioni interpersonali
Autodeterminazione
Essere in grado di compiere scelte e prendere decisioni sulla
propria vita e salute
Autorealizzazione
La sensazione di stare bene con sé stessi e di vivere la vita
come si desidera. (Ven van de et al., 2005)
Qualità della vita
Per qualità della vita si intende il completo benessere risultante
dalla valutazione complessiva delle proprie funzionalità e
sensazioni fisiche, dalla valutazione delle proprie funzionalità
psicologiche e del proprio ruolo sociale (Ven van de et al., 2005)
Esempio B
Individuazione delle attività nella classificazione ICF
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
35
36. Nel caso di un prodotto relativo al trasporto manuale di cose
con l’uso degli arti superiori, le attività relative rientrano nella
categoria principale della Mobilità e nella sottocategoria
‘trasporto, mobilità e maneggio degli oggetti’ (d430-d449)* e,
più precisamente:
1. Sollevare e trasportare oggetti (d430)
2. Buona utilizzazione delle mani (d440)
3. Uso di mani e braccia (d445)
——————————————-
*(WHO, 2001; http://www3.who.int/icf/icftemplate.cfm)
8.1. Metodo per l’autovalutazione
Lavalutazionedelprogettodevebasarsisullaefficaciadelprodotto
nel contribuire alle attività individuate come riferimento, in
termini di accresciuta autonomia e migliore qualità della vita
dell’utilizzatore, in relazione ai sette principi di Universal Design
e all’ultimo dei principi dell’ ECA, rielaborato nel concetto di
Neutralità formale per la prima volta in questo volume.
Anche in questa fase appare opportuno, se non indispensabile, il
coinvolgimento di figure tecniche in grado di fornire specifiche
esperienze nel campo della disabilità - medici, tecnici riabilitatori,
psicologi.
Il raggiungimento degli obiettivi relativi ad ognuno dei criteri
enunciati al paragrafo 2.1, parte seconda, può essere verificato
utilizzando il questionario del documento All.3 Scheda di
Valutazione del Progetto.
Utilizzazione non discriminatoria
Il prodotto deve essere usabile da qualunque utilizzatore. Deve
rispettare le diversità degli utilizzatori, evitare la segregazione o
separazione di alcuni utilizzatori e creare condizioni di pari
disponibilità per la riservatezza, la sicurezza e il benessere.
a. Il prodotto consente le stesse modalità di fruizione per
tutti gli utilizzatori, identiche se possibile o equivalenti in
caso contrario?
b. Evita l’isolamento o la separazione di alcune categorie di
utenti? (Danford & Tauke, 2001)
c. Garantisce condizioni di privacy, sicurezza e benessere
uguali per tutti?
7336
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
37. Flessibilità
Il prodotto deve adattarsi al più ampio spettro di capacità e
preferenze individuali.
a. Il prodotto permette la scelta di modalità diverse di
utilizzo?
b. Prevede l’uso sia con la mano destra che sinistra?
c. Favorisce l’accuratezza nell’attività degli utenti?
d. Prevede l’adattabilità a spazi differenti?
Semplicità, intuitività e comprensibilità
L’utilizzo del prodotto deve essere semplice da comprendere,
indipendentemente dall’esperienza degli utilizzatori, dalle
conoscenze, dalle loro abilità linguistiche e dal livello di
concentrazione.
a. Sono eliminate le complessità superflue?
b.Vengonoalimentatenegliutilizzatoriaspettativeimproprie?
c. E’adatto a persone con conoscenze e capacità linguistiche
differenziate?
d. La gerarchia delle informazione è chiaramente
identificabile?
e. La sequenzialità delle azioni è chiaramente identificabile?
f. Fornisce suggerimenti e conferme durante e dopo
l’utilizzo?
Evidenza delle informazioni
Il prodotto deve comunicare efficacemente le informazioni
necessarie, indifferentemente dalle condizioni ambientali o dalle
capacità sensoriali degli utilizzatori.
a. Sono utilizzati metodi diversi - visivi, verbali, tattili,
sonori - per la presentazione esaustiva delle informazioni
essenziali?
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
37
38. b. Vengono utilizzate icone comuni ai differenti paesi,
evitandol’usodiparoleoabbreviazionidellinguaggiolocale
che potrebbero creare confusione?
c. E’prevista un’adeguata differenziazione tra informazioni
essenziali e supplementari?
d. Le informazioni sono differenziate sulla base di ciò che
devono descrivere?
e.Vienegarantitalacompatibilitàcongliausilieidispositivi
utilizzati da persone con limitazioni sensoriali?
Tolleranza per gli errori e sicurezza
Il prodotto deve minimizzare i rischi e le conseguenze negative
di azioni accidentali o involontarie. Il prodotto dovrebbe essere
privo di rischi per tutti gli utilizzatori.
a. Nel prodotto sono presenti solo componenti che riducono
al minimo il rischio e le possibilità di errore? Sono stati
eliminati, isolati o protetti gli eventuali elementi
potenzialmente pericolosi?
b.Nelprodottosonopresentiindicazioniperevitarerischi
ed errori?
c. Il prodotto presenta dotazioni di sicurezza?
d. Il prodotto scoraggia azioni imprudenti in attività che
richiedono attenzione?
Minimo sforzo fisico e uso salutare
Il prodotto deve essere utilizzabile con il minimo sforzo d’uso,
efficace e confortevole. Il prodotto non deve avere elementi di
rischio per la salute dell’utilizzatore.
a. Permette agli utilizzatori di mantenere posture corrette?
b. Richiede sforzi operativi contenuti?
7338
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
39. c. Riduce al minimo le operazioni ripetitive?
Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento, l’utilizzo
e la funzionalità del prodotto
Il prodotto deve avere dimensioni e misure d’ingombro
appropriati per consentire il raggiungimento, la presa, la
manipolazione e l’utilizzo delle componenti,
indipendentemente dalle caratteristiche fisiche
dell’utilizzatore, dalla sua posizione e dalla sua capacità di
movimento.
a. La visibilità dei componenti del prodotto è chiara e per
tutti gli utilizzatori, sia in piedi che seduti?
b. Il raggiungimento di tutti i componenti è agevole sia per
utilizzatori in piedi che seduti?
c. Sono previsti sistemi di adattamento delle interfacce e dei
comandi ad altezze diverse?
d. Le dimensioni sono definite in modo da fornire spazi
adeguati per l’utilizzo di ausili personali?
Neutralità formale
La forma del prodotto non deve in alcun modo essere riferibile a
prodottispecificiperutilizzatoridisabili.Lasemanticadelprodotto
diviene espressione concreta dell’atteggiamento progettuale di
inclusione, la scelta del prodotto non è più discriminatoria.
8.2. Documentazione dell’autovalutazione
Allo scopo di aumentare l’oggettività della valutazione è possibile
trasformare il questionario del paragrafo precedente in domande
a risposta chiusa, le cui risposte forniscono il valore da inserire
nelle apposite caselle, come nell’esempio seguente:
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
39
40. Esempio C
Questionario di autovalutazione
Sceglierel’affermazione corrispondente all’esito della valutazione:
Principio 1 - Utilizzo equivalente e rispettoso
Utilizzazione non discriminatoria
Punti 2 - Tutti o molti utilizzatori possono usare il prodotto
nell’identico modo, dove non è possibile, il significato d’uso è
equivalente
Punti 1 - Molti, ma non tutti gli utilizzatori possono usare il prodotto
nell’identico modo, per alcuni non è possibile usarlo in un modo
equivalente
Punti 0 - Per molti utilizzatori il prodotto non può essere usato
nell’identico modo o sono necessarie modalità di utilizzazione
differenti e non equivalenti
Nessuna segregazione o stigmatizzazione
Pt 2 - L’Uso del prodotto non comporta svantaggi o privilegi per
alcuni utilizzatori
Pt 1 - L’Uso del prodotto comporta svantaggi o privilegi per uno
o alcuni utilizzatori
Pt0-L’Usodelprodottocomportasvantaggioprivilegipernumerosi
utilizzatori
Stesse condizioni di privacy, sicurezza e benessere
Pt 2 - Per tutti gli utilizzatori privacy, sicurezza e salvaguardia sono
ugualmente garantite
Pt 1 - Per uno o alcuni utilizzatori, privacy, sicurezza e salvaguardia
non sono in uguale misura garantite
Pt 0 - Per molti utilizzatori, privacy, sicurezza e salvaguardia non
sono ugualmente garantite
Principio 2: Flessibilità
Scelta del metodo d’uso
Pt 2 - Sono possibili più alternative nelle modalità di utilizzazione,
nessun utilizzatore è escluso
Pt 1 - Sono possibili solo poche alternative nelle modalità di
utilizzazione, alcuni utilizzatori sono esclusi
Pt0-Noncisonomodalitàdiutilizzazionealternative,molti utilizzatori
sono esclusi
Accesso destrimano/mancino
Pt 1 - E’ possibile sia l’uso destrimano sia mancino
Pt 0 - È possibile solo l’uso destrimano o solo uso mancino
Necessità di accuratezza nell’attività degli utilizzatori
Pt 2 - L’ utilizzatore non necessita di particolare accuratezza e
precisione nell’uso del prodotto
Pt 1 - L’ utilizzatore necessita di poca accuratezza e precisione
nell’uso del prodotto
7340
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
41. Pt 0 - L’utilizzatore necessita di molta accuratezza e precisione
nell’uso del prodotto
Principio 3 - Semplicità, intuitività e comprensibilità
Eliminazione delle complessità superflue
Il prodotto può essere inutilmente complesso o non consentire
alternative d’uso. Essendo questo un elemento di valutazione
soggettivo non costituisce un criterio decisivo.
Creazione di aspettative improprie
Il prodotto non deve indurre nell’utilizzatore aspettative improprie
relativamente alla propria efficacia. Essendo questo un altro
elemento di valutazione soggettivo non costituisce un criterio
decisivo.
Compatibilità con conoscenze e capacità linguistiche diverse
Pt 2 - L’eventuale manuale contiene frasi brevi espresse in forma
semplice; la terminologia specialistica farà riferimento ad un
glossario
Pt1-Conoscenzeecapacitàlinguistichediversesonoparzialmente
considerate; il manuale presenta delle complessità a livello di
termini specialistici e non prevede un glossario
Pt 0 - Conoscenze e capacità linguistiche diverse non sono
considerate; il manuale è complesso, utilizza frasi lunghe e nessuna
spiegazione della terminologia specialistica
Disposizione delle informazioni in base alla loro importanza
Pt 2 - Le informazioni più importanti sono immediatamente
individuabili
Pt 1 - Le informazioni più importanti sono chiare, ma richiedono
particolare attenzione
Pt 0 - Le informazioni più importanti non sono chiare
Informazioni sulle azioni sequenziali
Pt 2 - La sequenza delle azioni è molto chiara, è descritta
correttamente nel manuale ed è esplicitata attraverso l’uso di
disegni
Pt 1 - La sequenza delle azioni è poco chiara sia leggendo il
prodotto che il manuale
Pt 0 - La sequenza delle azioni non è chiara né leggendo il prodotto
né il manuale
Informazioni temporali sulle fasi della utilizzazione
Pt 2 - E’ molto chiaro cosa fare durante e dopo l’uso del prodotto
Pt 1 - E’ poco chiaro cosa fare durante e dopo l’utilizzo del prodotto
Pt 0 - Non è chiaro cosa fare durante e dopo l’uso del prodotto
Principio 4: Comprensibilità delle informazioni
Differenti modalità di espressione
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
41
42. Pt 2 - Le informazioni essenziali sono fornite con modalità diverse,
in modo tale che tutti gli utilizzatori, anche con difficoltà sensoriali,
possono comprendere le informazioni
Pt 1 - Le informazioni essenziali sono fornite attraverso poche
modalità; alcuni utilizzatori sono esclusi
Pt 0 - Le informazioni esenziali sono fornite in un’unica modalità
escludendo numerosi utilizzatori
Informazioni mediante simboli
Pt 2 - Le informazioni iconiche sono solo quelle che utilizzano segni
universalmente codificati
Pt 1 - Non vengono utilizzate solo icone universalmente codififate
Pt 0 - Le icone utilizzate non sono quelle universalmente codificate
Riconoscibilità delle informazioni essenziali
Pt 2 - Le informazioni essenziali sono perfettamente riconoscibili
rispetto alle altre
Pt 1 - Le informazioni essenziali sono solo parzialmente riconoscibili
rispetto alle altre, perché non sufficientemente differenziate
Pt 0 - Le informazioni essenziali sono difficili da riconoscere rispetto
alle altre
Principio 5 - Tolleranza per gli errori e sicurezza
Riduzione del rischio
Pt 2 - Tutti i componenti che costituiscono il prodotto sono sicuri e
facilmenteaccessibili;sonoeliminati,isolatioschermatiglielementi
di pericolo
Pt 1 - I componenti utilizzati nel prodotto sono relativamente sicuri
e accessibili; non tutti gli elementi di pericolo sono eliminati, isolati
o schermati
Pt 0 - Molti elementi del prodotto non sono sicuri e accessibili; gli
elementi di pericolo non sono eliminati, isolati o schermati
Sistemi di avvertimento
Pt 2 - Sono fornite avvertenze per tutti i possibili pericoli ed errori
Pt 1 - Sono fornite avvertenze per molti, ma non tutti, i possibili
pericoli ed errori
Pt 0 - Nessuna avvertenza è fornita sui possibili pericoli ed errori
Attrezzature di sicurezza
Pt 2 - Il prodotto presenta componenti di sicurezza, che diventano
evidenti ed efficaci quando si verificano malfunzionamenti. Tutte
le situazioni di malfunzionamento sono contemplate
Pt 1 - Il prodotto presenta componenti di sicurezza che diventano
evidenti ed efficaci, quando si verificano malfunzionamenti, ma
non tutte i possibili malfunzionamenti sono previsti
Pt 0 - Il prodotto non presenta componenti di sicurezza, che
diventano evidenti ed efficaci quando si verificano
malfunzionamenti
7342
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
43. Protezione da azioni inconsapevoli che richiedono vigilanza
Pt 2 - Gli utilizzatori sono incoraggiati a prestare attenzione quando
usano il prodotto in ogni situazione in cui si richiede vigilanza
Pt 1 - Gli utilizzatori sono incoraggiati a prestare attenzione quando
usano il prodotto, in molte ma non in tutte le situazioni in cui si
richiede vigilanza
Pt 0 - Anche se richiesta la vigilanza quando si usa il prodotto, gli
utilizzatori non sono per niente incoraggiati a prestare attenzione
nelle diverse situazioni.
Principio 6: Minimo sforzo fisico e uso salutare
Posizione del corpo
Pt 2 - Per tutto o quasi tutto il tempo di utilizzazione del prodotto
è possibile mantenere una posizione del corpo neutra
Pt 1 - Una posizione del corpo neutra può essere mantenuta, ma
non per sempre
Pt0-Durantel’usodelprodottononèpossibile,odifficilemantenere
una posizione del corpo neutra
Sforzo operativo
Pt 2 - L’uso del prodotto non richiede alcuna o poca forza
Pt 1 - L’uso del prodotto richiede sensibile sforzo
Pt 0 - L’uso del prodotto è possibile solo con grandi sforzi
Azioni ripetitive
Pt 2 - L’uso del prodotto non richiede azioni ripetitive
Pt 1 - L’uso del prodotto richiede anche azioni ripetitive
Pt 0 - L’uso del prodotto richiede prevalentemente azioni ripetitive
Principio 7 - Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento,
l’utilizzo e la funzionalità del prodotto
Percezione dei diversi componenti
Pt 2 - I principali componenti del prodotto sono chiaramente
percepibili, sia per utenti in piedi che seduti.
Pt 1 - I principali componenti del prodotto non sono chiaramente
visibili a tutti
Pt 0 - I principali componenti del prodotto non sono chiaramente
visibili
Accessibilità dei componenti
Pt 2 - I principali componenti del prodotto sono agevolmente
accessibili, sia per utenti in piedi che seduti.
Pt 1 - I principali componenti del prodotto non sono agevolmente
accessibili per tutti
Pt 0 - I principali componenti del prodotto non sono agevolmente
accessibili
Adattabilità delle impugnature
Pt 2 - Il prodotto può essere usato da tutti, indipendentemente
dalla struttura fisica dell’utilizzatore
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
43
44. Pt 1 - Il prodotto può essere usato da un certo numero di utilizzatori
Pt 0 - Il prodotto può essere usato solo da un ristretto numero di
utilizzatori
Principio 8 - Neutralità formale
Aspetto dell’oggetto
Pt 2 - La morfologia del prodotto non evoca prodotti dedicati ad
un’utenza disabile
Pt 1 - La morfologia del prodotto evoca velatamente prodotti
dedicati ad un’utenza disabile
Pt 0 - Il prodotto evoca formalmente prodotti per un’utenza
disabile
8.3. Soglia di conformità complessiva
Ilprodottoprogettatopuòessereconsideratoconformeaiprincipi
di Universal Design e dell’ECA quando il punteggio totale
raggiunto è non inferiore a 40 (quaranta) e non inferiore a 3 (tre),
per ognuno degli otto criteri di cui al paragrafo precedente; nel
caso in cui alcune domande risultassero non applicabili, il
punteggio deve comunque risultare non inferiore all’80% del
massimo ottenibile con le domande rimanenti.
7344
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
45. 73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
45
Scheda nr. Data di apertura codice
Committente
Riferimento contratto
Scadenze
Descrizione di massima
del prodotto e delle
funzioni a cui è destinato
Specifiche e vincoli
del committente
Il prodotto deve fare riferimento ai principi dello Universal Design?
Il prodotto si inserisce in una ‘collezione’ coerente?
Esiste un target definito di clientela?
Esistono vincoli relativi ai materiali utilizzabili?
Esistono vincoli relativi al ciclo produttivo?
Esistono altri vincoli relativi alla destinazione d’uso
Altre specifiche
Esistono vincoli di costo?
Definizione delle
specifiche imposte
(vedi punto
precedente)
SI NO
Analisi funzionale e criticità dei prodotti di riferimento (vedi schede analitiche)
Data e nome del compilatore
SCHEDA PROGETTO
All.1
46. Nella utilizzazione del prodotto
possono esserci ostacoli per persone SI NO
con difficoltà motorie agli arti superiori
con difficoltà motorie agli arti inferiori
con altre difficoltà motorie
con difficoltà sensoriali visive
con difficoltà sensoriali uditive
con difficoltà di linguaggio
con difficoltà cognitive
con altre difficoltà
Nella/e fase/i di ...
Data e nome del compilatore
Prodotto 1:
Nella utilizzazione del prodotto
possono esserci ostacoli per persone SI NO
con difficoltà motorie agli arti superiori
con difficoltà motorie agli arti inferiori
con altre difficoltà motorie
con difficoltà sensoriali visive
con difficoltà sensoriali uditive
con difficoltà di linguaggio
con difficoltà cognitive
con altre difficoltà
Nella/e fase/i di ...
Prodotto 2:
7346
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
47. Esito prima autovalutazione del progetto
Valutazione ottenuta per i requisiti Universal Design punti
Principio 1: Utilizzo equivalente e rispettoso
Principio 2: Flessibilità
Principio 3: Semplicità, intuitività e comprensibilità
Principio 4: Comprensibilità delle informazioni
Principio 5: Tolleranza per gli errori e sicurezza
Principio 6: Minimo sforzo fisico e uso salutare
Principio 7: Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento, l’utilizzo e
la funzionalità del prodotto
Principio 8: Neutralità formale
L’esito della valutazione è ritenuto
Ottimo
Soddisfacente
Insoddisfacente
Provvedimenti ipotizzati per la soluzione delle criticità
Data e nome del compilatore
Esito ………….. autovalutazione del progetto
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
47
48. Valutazione ottenuta per i requisiti Universal Design punti
Principio 1: Utilizzo equivalente e rispettoso
Principio 2: Flessibilità
Principio 3: Semplicità, intuitività e comprensibilità
Principio 4: Comprensibilità delle informazioni
Principio 5: Tolleranza per gli errori e sicurezza
Principio 6: Minimo sforzo fisico e uso salutare
Principio 7: Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento, l’utilizzo e
la funzionalità del prodotto
Principio 8: Neutralità formale
L’esito della valutazione è ritenuto
Ottimo
Soddisfacente
Insoddisfacente
Provvedimenti ipotizzati per la soluzione delle criticità
Data e nome del compilatore
Validazione del progetto
Rispetto delle specifiche e dei vincoli del committente ?
Rispetto dei criteri U.D.?
Si No Parz.
7348
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
49. Descrizione analitica
Descrizione generale
Scheda di analisi dei prodotti di riferimento
1. identificazione prodotto
nome commerciale
categoria
cos'è, a cosa serve?
produttore
breve descrizione introduttiva
del funzionamento
2. Caratteristiche del prodotto
dimensioni
materiale
forma
composizione,
altri elementi
significativi
caratteristiche
generali
peso
colori
peso componenti
sistemi di aggancio
manipolazione, comando
contrasto di luminanza
dimensioni delle parti
materiali delle parti
texture
grip
..........................
caratteristiche
dimensionali e
qualitative
significative
per l'uso
3. Descrizione dell’uso
Come si usa?
Descrizione delle attività generali richieste
per l'utilizzo del prodotto. Indicare inoltre la
postura ideale, se il prodotto è pensato per
l'utilizzo di 1/2 mani, mano dominante.
Fase elementi del prodotto che vengono
utilizzati in ogni attività
INSTALLAZIONE
1
2
3
4
5
6
Percezione della confezione
Apertura della confezione
Estrazione prodotto o sue componenti
Comprensione metodo di assemblaggio
Assemblaggio delle parti
Comprensione istruzioni di posizionamento
All. 2
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
49
50. 7
8.a.1
Corretto posizionamento
Percezione vano porta-batterie
Apertura vano porta-baterie
Corretto alloggiamento batterie
Chiusura vano
Percezione modalità collegamento esterno
Attivazione connessione esterna
RICARICA
Percezione accesso vano contenitore
Percezione modalità di apertura
Afferraggio impugnatura (se coperchio a vite)
Rotazione coperchio (se coperchio a vite)
Percezione altro meccanismo di apertura
Apertura contenitore
Riempimento contenitore
Chiusura contenitore
UTILIZZO
Corretta percezione modalità d’uso
Corretto posizionamento contenitore da riempire
Percezione comando predisposizione
quantità da erogare
Corretta impostazione quantità
Percezione comando di erogazione
Corretto utilizzo comando di erogazione
Valutazione dell’esito
Eventuale ripetizione dell’erogazione
Allontanamento contenitore riempito
Percezione necessità eventuale smontaggio
Percezione necessità distacco fonti energetiche
Corretto isolamento dalle fonti energetiche
Smontaggio
Pulizia dei singoli componenti
Nuovo assemblaggio
8.a.2
8.a.3
8.a.4
8.b.1.
8.b.2.
9
10
11.a.1
11.a.2
11.b.1
12
13
14
15
16
17.a.1
17.a.2
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
PULIZIA
7350
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
51. Nella utilizzazione del prodotto
possono esserci ostacoli per persone
Nella/e fase (indicare il codice)
4. Esito finale della valutazione
SI NO
con difficoltà motorie agli arti superiori
con difficoltà motorie agli arti inferiori
con altre difficoltà motorie
con difficoltà sensoriali visive
con difficoltà sensoriali uditive
con altre difficoltà sensoriali
Con difficoltà di linguaggio
Con difficoltà cognitive
Con altre difficoltà
Data e nome del compilatore
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
51
52. Scheda di valutazione del progetto
CODICE PROGETTO:
punti
Principio 1: Utilizzo equivalente e rispettoso
Utilizzazione non discriminatoria
Tutti o molti utilizzatori possono usare il prodotto nell’identico
modo, dove non è possibile, il metodo d’uso è equivalente
Molti, ma non tutti I gruppi di utilizzatori possono usare il prodotto
nell’identico modo, per alcuni non è possibile usarlo in un modo equivalente
Per molti utilizzatori il prodotto non può essere usato nell’dentico modo,
mai sono necessarie diverse modalità di utilizzazione e non equivalenti
Nessuna segregazione o stigmatizzazione
L’Uso del prodotto non comporta svantaggi o privilegi per nessun utilizzatore
L’Uso del prodotto comporta svantaggi o privilegi per nessun utilizzatore
L’Uso del prodotto comporta svantaggi o privilegi per numerosi utilizzatori
Stesse condizioni di privacy, sicurezza e benessere
Per tutti gli utilizzatori privacy, sicurezza e salvaguardia sono
ugualmente garantite
Per uno o alcuni utilizzatori, privacy, sicurezza e salvaguardia non
sono in uguale misura garantite
Per molti utilizzatori, privacy, sicurezza e salvaguardia non sono
ugualmente garantite
Principio 2: Flessibilità
Scelta del metodo d’uso
Sono possibili più alternative nel metodo, nessun utilizzatore è escluso
Sono possibili solo poche alternative nelle modalità di utilizzazione
alcuni utilizzatori sono esclusi
Non ci sono modalità di utilizzazione alternative, molti
utilizzatori sono
Accesso destrimano/mancino
E’ possibile sia l’uso destrimano che mancino
È possibile solo l’uso destrimano o solo uso mancino
Necessità di accuratezza nell’attività degli utilizzatori
L’ utilizzatore non necessita di particolare accuratezza e precisione
quando usa il prodotto
L’ utilizzatore necessita di poca accuratezza e precisione quando
usa il prodotto
L’utilizzatore necessita di molta accuratezza e precisione quando
usa il prodotto
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
2
1
0
2
1
0
2
2
1
0
2
1
0
0
1
All. 3
segue ...
7352
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
53. Principio 3: Semplicità, intuitività e comprensibilità
Eliminazione delle complessità superflue
Il prodotto può essere inutilmente complesso o non consentire alternative
d’uso. Trattandosi di una valutazione soggettiva non può essere effettuata
una classificazione, né venire assegnato un valore certo; la rispondenza al
principio non costituirà pertanto un criterio decisivo.
Creazione di aspettative improprie
Il prodotto progettato non deve creare o consentire nell’utilizzatore
aspettative improprie relativamente alla propria efficacia. Anche questo è
un criterio soggettivo: non costituirà un criterio decisivo.
Compatibilità con conoscenze e capacità linguistiche diverse
L’eventuale manuale contiene frasi brevi espresse in forma semplice
(lingua parlata); le parole più complesse vengono spiegate
Conoscenze e capacità linguistiche diverse sono considerate moderatamente;
il manuale presenta ancora delle complessità (frasi lunghe e/o parole
complesse/ senza spiegazioni)
Conoscenze e capacità linguistiche diverse non sono affatto considerate:
il manuale è complesso, utilizza frasi lunghe e nessuna spiegazione delle
parole complicate.
Disposizione delle informazioni in base alla loro importanza
Le informazioni più importanti sono immediatamente individuabili
Le informazioni più importanti sono chiare, ma richiedono molta attenzione
Le informazioni più importanti non sono affatto chiare
Informazioni sulle azioni sequenziali
La sequenza delle azioni è molto chiara (per esempio sono descritte
nel giusto ordine nel manuale o rese evidenti mediante disegno)
La sequenza delle azioni è poco chiara (per esempio sono descritte ma non in
modo logico nel manuale o non sufficientemente evidenti mediante disegno)
La sequenza delle azioni non è chiara (ad esempio non sono descritte nel
giusto ordine nel manuale o non sono evidenti nonostante il disegno)
Informazioni temporali sulle fasi della utilizzazione
E’ molto chiaro cosa fare durante e dopo l’uso del prodotto
E’ poco chiaro (non tutto) cosa fare durante e dopo l’utilizzo del prodotto
Non è chiaro cosa fare durante e dopo l’uso del prodotto
Principio 4: Comprensibilità delle informazioni
Differenti modalità di espressione
Le informazioni essenziali sono fornite con modalità diverse, in modo che
tutte le persone, anche con difficoltà visive, uditive, olfattive, gustative
e tattili possano comprendere le informazioni (espresse con testi, disegni,
messaggi sonori, informazioni tattili)
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
2
2
1
0
2
1
0
2
2
1
0
1
0
segue ...
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
53
54. Le informazioni essenziali sono fornite in poche modalità; alcuni utilizzatori
ne sono esclusi (ad esempio persone con difficoltà visive, uditive, olfattive,
gustative e tattili)
Le informazioni esenziali sono fronite in unica modalità escludendo
numerosi utilizzatori
Informazioni mediante simboli
Per le informazioni sono utilizzate solo icone universalmente riconosciute
Non vengono utilizzate solo icone universalmente riconosciute
Le icone utilizzate non sono quelle universalmente conosciute
Riconoscibilità delle informazioni essenziali
Le informazioni essenziali sono perfettamente riconoscibili rispetto alle altre
Le informazioni essenziali sono moderatamente riconoscibili rispetto alle
altre perché non sufficientemente differenziate
Le informazioni essenziali sono difficili da riconoscere rispetto alle altre
Principio 5: Tolleranza per gli errori e sicurezza
Riduzione del rischio
Tutti i componenti utilizzati nel prodotto sono sicuri e molto accessibili; sono
eliminati, isolati o schermati gli elementi di pericolo
I componenti del prodotto sono moderatamente sicuri e relativamente
accessibili; non tutti gli elementi di pericolo sono eliminati, isolati o
Molti elementi utilizzati del prodotto non sono sicuri e accessibili;
gli elementi di pericolo, non sono eliminati, isolati o schermati
Sistemi di avvertimento
Sono fornite avvertenze per tutti I possibili pericoli ed errori
Sono fornite avvertenze per molti ma non tutti I possibili pericoli ed errori
Nessuna avvertenza è fornita sui possibili pericoli ed errori
Attrezzature di sicurezza
Il prodotto presenta accessori di sicurezza, che diventano evidenti ed
efficaci quando si verificano malfunzionamenti, tutte le situazioni di
malfunzionamento sono previste
Il prodotto presenta accessori di sicurezza che diventano evidenti ed efficaci
quando si verificano malfunzionamenti, ma non tutte i possibili
malfunzionamenti sono previsti (mancano alcune caratteristiche di sicurezza)
Il prodotto non presenta accessori di sicureza che diventano evidenti ed
efficaci quando si verificano malfunzionamenti
Protezione da azioni inconsapevoli che richiedono vigilanza
Gli utilizzatori sono incoraggiati a prestare attenzione ed essere attenti
quando usano il prodotto in ogni situazione in cui si richiede vigilanza
Gli utilizzatori sono incoraggiati a prestare attenzione ed essere attenti
quando usano il prodotto, in molte ma non in tutte le situazioni in cui si
richiede vigilanza
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
2
1
1
0
2
1
2
0
1
0
2
2
1
0
1
0
1
2
1
0
segue ...
7354
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
55. Anche se richiesta la vigilanza quando si usa il prodotto, gli utilizzatori
non sono per niente incoraggiati a prestare attenzione ed essere attenti
nelle diverse situazioni
Principio 6: Minimo sforzo fisico e posizione ‘neutra’
Posizione del corpo
Per tutto o quasi tutto il tempo di utilizzazione del prodotto è possibile
mantenere una posizione del corpo neutra
Una posizione del corpo neutra può essere mantenuta, ma non sempre
Durante l’uso del prodotto non è possibile, o difficile mantenere una
posizione del corpo neutra
Sforzo operativo
L’uso del prodotto non richiede alcuna o solo poca forza
L’uso del prodotto richiede sensibile sforzo
L’uso del prodotto è possibile solo grandi sforzi
Azioni ripetitive
L’uso del prodotto non richiede azioni ripetitive
L’uso del prodotto richiede anche azioni ripetitive
L’uso del prodotto richiede prevalentemente azioni ripetitive
Principio 7: Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento,
l’utilizzo e la funzionalità del prodotto
Percezione dei diversi componenti
I principali componenti del prodotto sono chiaramente percepibili,
sia per utenti in piedi che seduti
I principali componenti del prodotto non sono chiaramente visibili per tutti
I principali componenti del prodotto non sono chiaramente visibili
Accessibilità dei componenti
I principali componenti del prodotto sono agevolmente accessibili,
sia per utenti in piedi che seduti.
I principali componenti del prodotto non sono agevolmente
accessibili per tutti
I principali componenti del prodotto non sono agevolmente accessibili
Adattabilità delle impugnature
Le dimensioni e la collocazione delle impugnature permettono l’uso del
prodotto da parte di tutti, indipendentemente dalle caratteristiche personali
Il prodotto può essere usato da un certo numero di persone
il prodotto può essere usato solo da un piccolo gruppo di persone con
limitate diversità individuali
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
0
1
2
0
1
2
1
0
2
2
1
0
2
1
0
1
2
0
0
segue ...
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
55
56. Principio 8: Neutralità formale
Aspetto del prodotto progettato
Il prodotto non evoca in alcun modo prodotti progettati specificatamente
per un’utenza disabile o in situazion patologiche
Il prodotto evoca velatamente prodotti progettati specificatamente per
un’utenza disabile o che presenta situazioni patologiche.
Il prodotto cita formalmente prodotti per un’utenza disabile
Valori ottenuti nella valutazione
Principio 1 - Utilizzo equivalente e rispettoso
Principio 2 - Flessibilità
Principio 3 - Semplicità, intuitività e comprensibilità
Principio 4 - Comprensibilità delle informazioni
Principio 5 - Tolleranza per gli errori e sicurezza
Principio 6 - Minimo sforzo fisico e posizione ‘neutra’
Principio 7 - Dimensioni e spazi adeguati per il raggiungimento, l’utilizzo
e la funzionalità del prodotto
Principio 8 - Neutralità formale
Punteggio totale
2
1
0
Non applicabile
7356
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
58. Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
58 73
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and updated edition. 2005.
7360
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61. Universal Design Selected Newsletters
Design for All Foundation Newsletter - Monthly Newsletter. To sub-
scribe go to www.designforall.org
Global Universal Design Educators Monthly On-line News - Produced
and distributed monthly by Elaine Ostroff. In cooperation with the
Adaptive Environments Center, the Center for Universal Design, and
the Trace R&D Center, with support from the National Institute on
Disability and Rehabilitation Research. To subscribe to the Monthly
Online News, contact Elaine Ostroff, Editor, at elaine@ostroff.org, or
go to www.universaldesign.net
Universal Design Newsletter - Universal Designers and Consultants,
a quarterly newsletter, featuring information on facility and design
related to universal design, the ADA, and accessibility. Contact: 301-
570-2470 (v/tty) or www.universaldesign.com
Universal Design Selected Audio Visual Resources
Century High School: Better than Accessible, Century High School,
1999. Duration6.44 minutes. Available from: Century High School,
Rochester Minnesota, 507-287-7150.
CD ROM of Universal Design Exemplars, a CD-ROM collection of 32
international, award winning universal design projects from architec-
ture,exhibit,industrial,interiordesignandlandscapearchitecture.Each
project describes in detail the background, universal design features
and relationship to the Principles of universal design.
Enable People with Disabilities and Computers with the Flying
Karamazov Brothers, Microsoft Enable Production by the Microsoft
Corporation: duration 45 minutes, close captioned 199. Available from
the Microsoft Corporation:
www.microsoft.com/enable/productions
Molly F Story, James L Mueller, Ronald Mace - The Universal Design
File – Center for Universal Design, North Carolina State University,
1998. In-depth introduction to universal design with case studies of suc-
cessful applications.
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
61
62. Universal Design Web Sites
Academy of Neuroscience for Architecture
http://www.anfarch.org
The mission of the Academy of Neuroscience for Architecture is to be
the international center for interdisciplinary activities that build intel-
lectual bridges between research on the brain and those who design
places for human use.
Adaptive Environments Center www.AdaptiveEnvironments.org
Adaptive Environments is a 27 year old educational non-profit organ-
ization committed to advancing the role of design in expanding oppor-
tunity and enhancing experience for people of all ages and abilities.
Source of news, events, opportunities, projects and publications.
Age Concern
www.ace.org.ukAge Concern is the UK’s largest organization working
with and for older people.
AGE - European Older People’s Platform
www.age-platform.be
Aims to voice and promote the interest of older people in the European
Union and to raise awareness of the issues that concern them most.
Age Lab
http://web.mit.edu/agelab
Established in ’99 to develop new technologies promoting healthy, inde-
pendent living through the human lifespan. Research involved engi-
neering, computer science, human factors, health and medical sciences,
management, marketing, and the social and behavioral sciences.
American Association of Retired Persons (AARP)
www.aarp.org
Organization for mature adults 50 and above in the United States.
Information on health, long-term care, economic security, independent
living and residential design for the home.
American Society of Interior Designers (ASID)
www.asid.org/asid2/resource/icon.asp
Nonprofit professional society representing the interests of interior
designers and the interior design community. ASID promotes profes-
sionalism in interior design services and products for the workplace
and home.
Asociación Pro Desarrollo de la Persona con Discapacidad
(APRODDIS)
www.aproddis.org APRODDIS is a non-profit organization based in
7362
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
63. Peru committed to improving the quality of life among people with dis-
abilities.
Bobby
www.bobby.watchfire.com
Bobby is a comprehensive web accessibility software tool designed to
helpexposeandrepairbarrierstoaccessibilityandencouragecompliance
with existing accessibility guideline.
Canadian Mortgage & Housing Corporation (CMHC)
www.cmhc.ca Committed to housing quality, affordability and choice
for Canadians.
Center for Accessible Environments (CAE)
www.cae.org.uk CAE is an information provider and a forum for
collaborative dialogue between providers and users on how the built
environment can best be made or modified to achieve inclusion by
design.
Center for Applied Special Technology (CAST)
www.cast.org CAST is a nonprofit organization that works to expand
learning opportunities for all individuals, especially those with
disabilities, through the research and development of innovative,
technology-based education resources and strategies.
Center for Universal Design
www.design.ncsu.edu/cud Center founded by Ron Mace, FAIA, father’
of Universal Design. Hold copyright to principles of Universal Design.
Cornell University – College of Human Ecology
Department of Design and Environmental Analysis
www.humec.cornell.edu/units/dea
Hub of Academic cross-disciplinary inquiry.
Danish Center for Accessibility
www.dcft.de
The center offers information and advice about accessibility and inclu-
sive @ design.
Design Center for Global Needs
www.sfsu.edu San Francisco State University. Ricardo Gomes, Professor
of Industrial Design created the Center for multi-disciplinary explo-
ration of universal design, cultural identity, design for social responsi-
bility and community design.
Design for All Foundation
www.designforall.org Working to achieve that everyone can enjoy open
73
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64. spaces, products and services with equal opportunities.
European Institute for Design and Disability (EIDD) / Design for All
European Network
www.design-for-all.org Premier EU-wide organization Non-
GovernmentalOrganizationdedicatedtoinclusivedesign.Annualprod-
uct design competition
The EQUAL Research Network
www.fp.rdg.ac.uk/equal/
AUK-wide EPSRC funded Network for Extending Quality Life of Older
People and Disabled People.
The Helen Hamlyn Research Centre
www.hhrc.rca.ac.uk The Helen Hamlyn Research Centre works to
advance a socially inclusive approach to design through practical
research and projects with industry.
Industrial Design Society of America (IDSA) Universal Design
Committee
www.idsa.org/whatsnew/sections/udidsal/noframes.htm
Network with about 600 members.
Inclusive Design and Environmental Access (IDEA)
www.ap.buffalo.edu/~idea/School of Architecture, State University of
New York at Buffalo
International Association of Universal Design (AIUD)
www.aiud.net Promotes practical researches on and the realization of
universal design with the members from various fields, the advisors,
and others.
National Center for Accessible Media [NCAM]
www.wgbh.org/wgbh/index.html
NCAMisaresearchanddevelopmentfacilitydedicatedtoexpandaccess
to present and future media for people with disabilities, to explore how
existing access technologies may benefit other populations, and to pro-
vide access to educational and media technologies for special needs stu-
dents.
Lighthouse International
www.lighthouse.org
U.S. hub of research and advocacy, including design,.related to vision
impairments.
Royal National Institute for the Blind
www.rnib.org.uk
Important resource for research and product information relative to
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Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
65. vision limitations including excellent telecommunications information.
Sensory Trust
http://www.sensorytrust
Raises awareness of good practice in urban and extra-urban green
space design and management.
Trace Center
www.trace.wisc.edu
University of Wisconsin, Madison. Unparalleled US hub of information
technologyandtelecommunicationsresearch,policydevelopment,edu-
cation.
Travel guides for Tourists with Disabilities
http://europa.eu.int/
Provide information on the existing tourism facilities for tourists with
disabilities.
Universal Design Magazine (Japan)
www.universal-design.co.jp
English and Japanese, occasional publication.
Resource Guide for Accessibile Design of Consumer Electronics,
Telecommunications Industry Association in conjunction with the
Electronic Industries Foundation, ed. 25 Feb 2002
Guidelines for the Design of Consumer Products to Increase Their
Accessibility to People with Disabilities or Who Are Aging, Working
draft 1.7 – 1992, Trace R & D Center, University of Wisconsin – Madison
73
Pro.F.Use/Linee Guida per la progettazione di prodotti rispondenti ai principi di Universal Design
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66. Al progetto Pro.f.Use hanno collaborato anche:
CII Pistoia
Fabio Mati
Arialdo Martini
Università degli Studi di Firenze , Corso di laurea in disegno industriale
Alessandro Farinella
Alessandra Ripa
Elisabetta Benelli
Laura Armani
Silvia Bisconti
Carlo Martinelli
A.I.S.M. - Associazione Italiana Sclerosi Multipla e
Stefania Dondero
Università degli Studi di Siena
Edoardo Crainz
Wroclawskie Centrum Transferu Technologii Politechnicka Wroclawska
Iwona Borkowska
Dominika Pachołek
Centro de empresas e inovaçao - BIC Madeira
Katja Cabral
Liliana Pimenta
Bureau Veritas
Gianluca Conti
Traduzioni di:
Michael Reali
Alba Giorgetti
Brenda Stone
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