1. Per informazioni tel. 3382781228 Evento del Circuito "Coltivare Benessere" nelle Valli Idice e Savena
SABATO 28 FEBBRAIO 2015
L’ASSOCIAZIONE “IL PONTE”, CON IL PATROCINIO DEL
COMUNE DI OZZANO DELL’EMILIA, ORGANIZZA LA TRADIZIONALE FESTA
CONTADINA DEI:
(FACCIAMO LUCE A MARZO)
Appena cala l'ombra della sera, dal 26 febbraio al 3 marzo, nelle aie delle case di campagna in vari
comuni delle provincie di Ravenna, Forlì, Ferrara e Bologna capita di vedere in lontananza dei falò
attorniati da persone. Sono il retaggio dell'antica tradizione contadina dei fuochi di marzo (in
dialetto 'lom a merz'), un rito magico e simbolico per propiziarsi le forze della natura in vista
dell'arrivo della primavera e quindi del risveglio della terra e invocare un'annata favorevole per il
raccolto nei campi, ricacciando il freddo e il rigore dell'inverno. Il suo significato era quello
d'incoraggiare e salutare l'arrivo della bella stagione, bruciando i rami secchi e i resti delle potature.
Per questa occasione ci si radunava nelle aie, si intonavano canti e si danzava intorno ai fuochi
(al fugarèn), mangiando, bevendo e soprattutto divertendosi.
L’Associazione “IL PONTE” vuole riproporre questa antica tradizione organizzando una
allegra serata presso il Centro Civico A. VASON ( Via E. Duse, 2 a Ponte Rizzoli – Ozzano
dell’Emilia) per sabato 28 febbraio dalle ore 18,00. Serata a base di danze, canti e di panini
con salsiccia o porchetta, sfrappole e dolci della tradizione accompagnati da buon vino.
Sarà presente la compagnia
Che proporranno una serie di musiche e danze celtiche dedicate alla natura e accenderanno il
grande falò in onore di Marzo.
A conclusione della serata, dopo l’esibizione dei Castellacci di Danu sarà con noi il:
”Coro dei Bruschi”
Che ci allieterà con i suoi famosi canti
1 Panino con porchetta o salsiccia + 1 bibita o 1 bicchiere di vino o una bottiglia ½ l. acqua +
sfrappole e dolci tradizionali 5,00 €
PER PASSARE UNA SERATA IN ALLEGRIA E NEL SEGNO DELLA TRADIZIONE VENITECI
A TROVARE.
VI ASPETTIAMO!!!
”LOM A MERZ”
”I CASTELLACCI DI DANU”