analisi del rapporto tra Twitter e Sfera Pubblica. se su questo social network si possa ricreare una sorta di sfera pubblica virtuale e se sia un luogo dove si forma l'opinione pubblica.
1. Twitter e Sfera Pubblica
Twitter può essere un luogo dove
si forma l’opinione pubblica?
Teoria della Sfera Pubblica A.A. 2012/2013
Chiara Bianchini
2. Sfera Pubblica di Habermas
• XVIII secolo classe borghese e capitalismo
• spazio in cui si forma l'opinione pubblica
• Privati cittadini discutono di temi di interesse
pubblico
• Spazio accessibile a tutti
• funzione di critica e controllo rispetto alle attività
dello stato (la sfera pubblica non include in sé lo
stato e i suoi attori istituzionali)
• Obiettivo: accordo
• Stampa
3. Twitter
• Social network di microblogging
• 2006 Obvious Corporation di San
Francisco
• 4,7 milioni di utenti settimanali in Italia
• secondo social network più popolare in
Italia dopo Facebook
4. Twitter
• 140 caratteri
• Short url: rimandano a link esterni
• Mention @: citare il destinatario del Tweet
• Hashtag #: un collegamento ipertestuale a
tutti i messaggi recenti che citano lo
stesso hashtag o parola
– permette di raccogliere la discussione che si
crea intorno ad un tema
5. Twitter
• informazioni personali o diaristiche
• attori sociali con cui si hanno scambi tra “pari”.
• “conversazioni online” = interazioni dialogiche
• “Pubblici connessi” possono reagire , (ri)fare e
(ri)distribuire contenuti partecipando alla
condivisione di cultura e conoscenza attraverso
le logiche del discorso e dello scambio oltre che
quelle della sola ricezione mediale
6. Twitter
• termometro di un evento mediatico: sfruttare le
tendenze e legarsi ai grandi eventi mediatici per
guadagnare risalto.
• logiche e dinamiche di real time (cfr casi di crisis
management)
• trending topic: i 10 temi più discussi in una
determinata area geografica
– possibilità di tenerci aggiornati su ciò che sta
succedendo in ogni preciso momento
– offre una visibilità enorme
7. • tutti possono partecipare alla discussione
e formarsi una opinione in maniera attiva a
differenza di quello che avviene attraverso
stampa/tv
• Democrazia partecipativa meccanismi di
partecipazione diretta dei cittadini alla
decisione politica
8. • Queste forme di interazione online possono evolvere su
temi di interesse pubblico e condurre a forme di azione
sociale verso centri decisori dislocati territorialmente
– possibile verifica di questo fatto è che l’80% degli account
istituzionali presenti su twitter appartengono ai Comuni.
• strumento efficace di produzione e rafforzamento della
spera pubblica della partecipazione a livello locale
– quando esso fornisce un supporto sussidiario a relazioni
consolidate nello spazio fisico
– quando riesce a veicolare contenuti nella sfera astratta dei
media – cioè ad emanciparli dallo spazio virtuale
9. Limiti di Twitter
• 140 caratteri
• mezzo per sviluppare la discussione ma
non c'è un punto dove emerge il risultato
della discussione perché è sempre una
discussione che evolve
• ci permette di essere al corrente di ciò che
accade nel mondo ma senza che si possa
leggere nel susseguirsi di un post un'unica
trama dotata di senso
10. Limiti di Twitter
• assomigliano ad affollati e rumorosi caffè della sfera
pubblica borghese habermasiana, ma sono solo
occasionalmente deliberative in grado di assumere
decisioni politiche e agire autonomamente al di fuori del
contesto online.
• la lontananza dei centri decisionali rende poco efficace la
dimensione pubblica e gli effetti politici delle deliberazioni
dei pubblici connessi: affinché si possa ottenere quindi
un'incidenza sull'azione politica occorrerebbe ridurre
quella lontananza e far sì che i centri decisionali
vengano rimessi a portata di mano del cittadino.
• Per produrre effetti nella sfera pubblica i discorsi online
devono rimaterializzarsi nello spazio mediatico
11. Limiti di Twitter
• Inclusività vs autoreferenzialità. La principale difficoltà: la
costruzione di una nuova sfera pubblica dovrebbe
superare i limiti della vecchia, vale a dire prevedere un
più alto grado di inclusività, un’orizzontalità allargata ad
altri soggetti, una maggiore permeabilità alle opinioni
minoritarie generalmente silenti (Noelle-Neumann, 2002)
e un alto grado di legittimità istituzionale. Sebbene il
sistema sia aperto a tutti, non c’è nessuna evidenza
empirica che tutti riescano ad avere le stesse chance di
entrare nel più ampio dibattito pubblico. In pratica, non
c’è nessuna certezza che questo sistema possa sottrarsi
all’effetto spirale, benché esso consenta il massimo della
simmetria.
12. Conclusioni
• Le discussioni online non evolvono autonomamente in
forme di socialità in grado di inserirsi nel dibattito
pubblico e avere peso politico
• in questo momento Twitter e i social media sono:
stimolo, strumento e canale per sviluppare e alimentare
l'opinione e la sfera pubblica.
• Uno sguardo al futuro: con l'evoluzione tecnologica dello
strumento e la sua diffusione potrà diventare uno dei
luoghi (virtuali) dove si sviluppa la sfera pubblica,
superando i limiti individuati: partecipazione, vicinanza,
autonomia .
13. Riferimenti bibliografici
• Sebastiani C., "La sfera pubblica virtuale nello spazio locale", in
Partecipazione e Conflitto, n.1, 2009, pp. 19-42
• Risi E., “La folla rumorosa: interazioni online tra luoghi terzi e sfera
pubblica”, in Rassegna Italiana di Sociologia, n.1, 2011, pp. 87-115
• De Rosa R., “Weblog e processi di formazione dell’opinione
pubblica”, in Comunicazione Politica, vol VII, Primavera 2006, pp.
75-91
• Arata G., #TwitterPA 2012
http://www.slideshare.net/nessuno2001/twitterpa-2012
• Mec Italia, “#italianisutwitter”, Gennaio 2013
• Sitaram Asur, Bernardo A. Huberman, Gabor Szabo, Chunyan
Wang “Trends in Social Media : Persistence and Decay”
http://www.scribd.com/doc/48665388/Trends-in-Social-Media-
Persistence-and-Decay