1. IL CORPO PARLA
Con la bocca possiamo
raccontare bugie, con il corpo no
2. I tre aspetti della
comunicazione
7% LINGUAGGIO VERBALE
38% LINGUAGGIO PARAVERBALE
55% LINGUAGGIO NON
VERBALE
3. ESSERE CONGRUENTI
Significa lanciare lo stesso
messaggio con le parole e con il
corpo.
Ogni messaggio è enormemente
rafforzato quando è congruente;
quando il linguaggio delle parole,
cioè, è in sintonia con quello del
corpo.
5. Le posizioni di chiusura
corporea denotano chiusura
psicologica o timore
6. Le posizioni di apertura corporea
indicano apertura psicologica,
cordialità, sicurezza
7. UN PIEDE PER BUSSOLA
Tenere i piedi molto vicini,
stretti, è sintomo d’insicurezza.
Tenere i piedi larghi, ben
piantati, con le gambe divaricate
indica sicurezza, addirittura
aggressività.
8. LE GAMBE
Tenerle incrociate in maniera
stretta, forzata, indica chiusura
e nervosismo.
Se la stessa posizione è
morbida e rilassata, è
semplicemente defaticante.
9. LA POSIZIONE SEDUTA
Se è simmetrica e rigida è
indice di soggezione, di
mancanza di spontaneità.
Se asimmetrica, obliqua e
rilassata, indica disinvoltura: la
persona si trova a suo agio.
10. COME COLLABORARE DA
SEDUTI
Essere seduti di fronte indica
rivalità e distacco.
Mettersi fianco a fianco
favorisce la collaborazione
11. A BRACCIA APERTE
Quanto più incroci strettamente
le braccia, tanto più manifesti
ostilità.
Se usi le braccia per aumentare
il volume del torace manifesti
aggressività.
12. Non sempre incrociare le
braccia è sintomo di
aggressività.
Se le incroci sul petto con gesto
morbido, indichi semplicemente
uno stato di riposo. Il tuo
atteggiamento è disteso,
tranquillo, sereno.
13. LE SPALLE
Chi ha le spalle curve è più
depresso di chi le ha dritte, chi
le ha larghe è più sicuro di chi le
ha strette.
14. LA MANO DELLA VERITA’
Mostrare il palmo della mano
indica due cose positive:
intenzioni amichevoli e sincerità.
“Nascondere la mano” significa
celare qualcosa.
Esibire il dorso della mano
suscita sensazioni di chiusura,
di ostilità.
15. IL LINGUAGGIO DELLE DITA
L’indice, se viene puntato,
conferisce alla comunicazione
un tono impositivo.
Il pollice ostentato segnala
superiorità.
16. COME MOSTRARE INTERESSE
Portare indice e medio alla
tempia, o alla fronte, come
volessimo far entrare nel
cervello le parole udite.
Accarezzarsi il mento rivela
interesse e concentrazione.
17. LA STRETTA DI MANO
Deve essere sufficientemente
energica da far trasparire il
nostro piacere nell’incontro.
Le strette fiacche lasciano la
sensazione di disinteresse,
oppure di timidezza o di scarsa
grinta.
Deve durare dai 3 ai 5 secondi.
18. LA STRETTA DOMINANTE
Con il palmo all’ingiù.
La usano persone importanti, o
che si considerano tali.
Oppure persone arroganti, che
tendono ad imporsi.
Oppure può essere usata da chi
assume un atteggiamento
paternalistico, di protezione.
19. LA STRETTA SOTTOMESSA
Con il palmo all’insù.
Chi è cedevole porge la mano in
questo modo.
Chi si pone volontariamente in
condizione di inferiorità.
20. LA STRETTA COLLABORATIVA
Con il palmo di taglio.
Due persone che vogliono
collaborare e che si sentono allo
stesso livello si danno la mano
in questo modo: così nessuno
domina e nessuno si sottomette.
21. IL POTERE DELLO SGUARDO
Se voglio arrivare all’anima
dell’altro, capire cosa pensa e
comunicargli in modo chiaro e
leale, devo guardarlo negli
occhi.
22. Se l’incontro è di lavoro guarderò
il mio interlocutore nel triangolo
compreso tra gli occhi e la punta
del naso
23. Se si tratta di un incontro per
socializzare il triangolo scende
fino alla punta del mento.
24. CHI MENTE E’ TRADITO
Non guardiamo Compiamo
negli occhi, ma qualche
perlopiù in movimento
basso (appunto nervoso, come
perché i nostri tormentarci le
occhi mani, o i capelli,
potrebbero far o grattarci il viso
trasparire il
disagio.
25. CHI MENTE E’ TRADITO
Parliamo con un Gli individui
volume più particolarmente
basso del solito emotivi possono
e scandendo le anche sudare,
parole meno del arrossire,
solito. E’ facile sbiancare o
anche balbettare
incespicare soprattutto
sulle parole o quando temono
cadere nel di venire
lapsus. scoperti.
26. Chi simula interesse nei tuoi
confronti comincia a fingere dal
sorriso.
Il sorriso sincero si riconosce
perché contrae i muscoli attorno
agli occhi. Si formano così delle
piccole piaghe sotto i bulbi
oculari.
27. UNA POSTURA “DA VINCITORE”
Sta’ ben eretto.
Non contrarre le spalle: devono essere
rilassate e alla loro massima ampiezza.
Il baricentro del corpo deve essere teso in
avanti per farci camminare in modo sciolto e
sicuro allo stesso tempo.
Quando ti siedi scegli una sedia nella quale
tu possa comunicare bene con il linguaggio
del corpo.
Impariamo a muoverci con studiata
lentezza.
28. UN SUGGERIMENTO
Applica le regole della buona
comunicazione soprattutto all’inizio
di un incontro con qualcuno che
ancora non conosci.
La prima impressione è quella che
conta di più e si imprime nella mente
nei primi 4 minuti e ancora di più nei
primi 30 secondi.