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CLASSE	3°A	Servizi	Culturali	e	dello	Spettacolo	
DOCENTE	REFERENTE:	PROF.ssa	DORELLA	DINARDO	
Da	VITE	SPEZZATE	@	Scuola	di	Prevenzione	
SCENEGGIATURA	TEATRALE:	
	
IL	SOGNO	SVANITO
SOGGETTO	TEATRALE	
Marco ha appena terminato gli studi e ha firmato un contratto con una casa di produzione come
aiuto attrezzista di scena, in realtà si tratta di un lavoro temporaneo perché il suo sogno è quello
di trasferirsi negli Stati Uniti e guardare le grandi scenografie realizzate negli Studios.
Già dal primo giorno inizia a lavorare con lo scenografo e con il direttore di scena e non si tira
indietro neanche ad aiutare gli attrezzisti e i manovali per costruire quello che sarà il futuro set.
Decide di intrattenersi sul set per concludere il lavoro e poter tornare a casa soddisfatto e senza
preoccupazione per il giorno successivo.
Saluta i suoi colleghi e decide di dedicarsi ancora un po' alla costruzione della scenografia,
sebbene ci sia poca visibilità si appresta a prendere misure e sistemare la scena. Mentre aggancia
con chiodi e martello il supporto di cartongesso su una scala doppia, senza nessun tipo di
protezione poiché mancanti sul set, la scala inizia ad aprirsi più del previsto per il troppo peso e
per l’usura dei ganci che impediscono l’apertura oltre il limite. Marco precipita battendo la testa
e finendo sotto la scala.
Per fortuna, lo scenografo è ancora sul set e spaventato dal forte rumore, si precipita sul luogo
e vedendo il ragazzo per terra chiama subito i soccorsi per portarlo in ospedale con urgenza.
All'improvviso Marco apre gli occhi completamente abbagliato da una luce bianca fortissima,
pensa ancora di essere sul set ma in realtà si risveglia ricoverato in ospedale.
Il dottore gli spiega che ha subito un trauma cranico e una grave lesione all'anca e sarà costretto
a rimanere immobilizzato per svariati mesi, al che Marco realizza che il suo sogno di partire ormai
è completamente svanito.
DIVISIONE	IN	SCENE/SCALETTA	
1)
Marco è un ragazzo con il sogno di diventare uno scenografo presso le grandi produzioni
americane, quando gli viene data la possibilità, grazie ad un amico dei genitori, di poter lavorare
per una casa di produzione cinematografica come aiutante attrezzista, accetta molto volentieri
pensando che questo non è altro che il primo passo verso la realizzazione del suo sogno.
2)
Il primo giorno di lavoro è iniziato e Marco comincia ad ambientarsi sul set. Incontra lo scenografo
(Luca), che lo guida nel set e dal quale ha ricevuto questa grande possibilità di lavoro.
3)
Durante il suo giorno di lavoro Marco per aiutare lo scenografo e per non avere preoccupazioni e
poter tornare a casa soddisfatto decide di rimanere ancora un po’ sul set. Prima di iniziare saluta i
suoi colleghi e si annota su un taccuino tutte le mansioni ancora da svolgere.
4)
Marco decide di cominciare a sistemare il supporto di cartongesso così si sposta nel ripostiglio e
prende una scala doppia un po' antiquata, ma ancora agibile. La posa vicino alla postazione e si
procura dei chiodi rimasti tra le attrezzature che aveva spostato prima. Così prende un martello e
comincia a salire la scala, anche se un po' instabile.
5)
Buio totale
6)
Lo scenografo Luca ancora sul set, spaventato dal rumore della caduta si avvia verso la posizione
di Marco, trovandolo per terra con la testa sanguinante e incosciente.
Lo scenografo, spaventato, cerca di scuoterlo e chiamarlo per farlo svegliare, ma rimane senza
risposta, così procede a comunicare l’accaduto al 118.
7)
Marco, ormai in ospedale da un po’ di tempo, si è rassegnato all’idea che non potrà partire per gli
Stati Uniti, qui riceve la visita di Luca che gli racconta la vicenda nel dettaglio comunicandogli le
cause dell’incidente che ha subito.
1° SCENA
PERSONAGGI: Marco
OGGETTI/SUONI DI SCENA: fondale alberi, squillo del telefono, rumore passi, telefono, luce
completa
Marco è un ragazzo con il sogno di diventare uno scenografo presso le grandi produzioni
americane, quando gli viene data la possibilità, grazie ad un amico dei genitori, di poter lavorare
per una casa di produzione cinematografica come aiutante attrezzista, accetta molto volentieri
pensando che questo non è altro che il primo passo verso la realizzazione del suo sogno.
MARCO (entusiasta, parla al telefono, mentre cammina)
MARCO Si, mamma. Si, si, stai tranquilla. Sono solo un po' in ansia perché è la prima esperienza.
Spero di trovarmi a mio agio con i miei colleghi e soprattutto di non fare danni. Sai quanto sono
maldestro… Però non ci sto pensando al momento.
(pausa 5 secondi, al telefono)
MARCO Non lo so a che ora finisco, sai benissimo che gli orari di lavoro sono irregolari
perché dipendono dalle riprese. Probabilmente finirò molto tardi.
(Pausa 5 secondi, al telefono)
MARCO Si, si, starò attento. Lo sai che sono abituato ad usare gli attrezzi ed a sporcarmi le
mani. Farei di tutto pur di poter partire in America e poter lavorare per i grandi Studios.
2° SCENA
PERSONAGGI: Marco, Luca
OGGETTI/SUONI DI SCENA: fari posizionati diagonalmente a Marco e Luca, attrezzi sparsi per il
set, suoni di un martello in sottofondo, trapani in sottofondo ad intervalli.
Il primo giorno di lavoro è iniziato e Marco comincia ad ambientarsi sul set. Incontra lo
scenografo (Luca), che lo guida nel set e che gli ha dato questa grande possibilità di lavoro.
MARCO (si guarda intorno, agitato ed estasiato poiché si trova per la prima volta su un set
cinematografico e riconosce tra alcune persone Luca e si dirige verso di lui)
MARCO Ciao Luca. Grazie per questa occasione, è davvero importante per me!
LUCA (inizia a camminare mostrando a Marco il set)
LUCA Figurati Marco, è un piacere averti qui. Non appena ho saputo dai tuoi genitori che hai
studiato molto in questo campo e che ti serve un’esperienza lavorativa per iniziare, ho deciso di
darti una possibilità. Sai, due braccia in più sul set non fanno mai male, c’è sempre tanto da fare.
MARCO (grattandosi i capelli, imbarazzato)
MARCO Grazie ancora, ma… cosa devo fare precisamente?
LUCA Beh, le riprese iniziano fra 30 minuti. Abbiamo bisogno di preparare la scena e ti renderai
disponibile per qualsiasi cosa gli altri colleghi ti chiedano. Se hai domande sono sempre a
disposizione. Tranquillo, dai! Cosa potrà mai succedere?
LUCA Aspetta un attimo…. mi chiamano, a dopo!
LUCA (dà una pacca sulla spalla a marco e si allontana, esce di scena)
MARCO (sottovoce, guardando in alto)
MARCO Che Dio me la mandi buona!
3° SCENA
PERSONAGGI: Marco, Luca
OGGETTI/SUONI DI SCENA: telefono, suono attivazione vocale Whatsapp, attrezzi sparsi per il
set, suoni martello in sottofondo, trapani in sottofondo ad intervalli.
Marco ha lasciato in sospeso un lavoro per aiutare lo scenografo, così per non avere preoccupazioni
e per non tornare a casa insoddisfatto decide di rimanere per un periodo di tempo più esteso.
Prima di iniziare saluta i suoi colleghi e si annota su un taccuino le cose che avrebbe dovuto fare
questa sera.
MARCO (con tono entusiasta, mentre cammina sul set, mandando un vocale)
MARCO Ciao ma’, volevo dirti che la giornata è andata abbastanza bene: fin da subito ho avuto una
buona impressione di questo ambiente e col passare delle ore ne ho avuto la conferma.
Ho anche instaurato ottimi rapporti con i miei colleghi che si sono rivelati essere molto simpatici,
mi hanno anche offerto un buon caffè. Ho promesso loro che mi sarei impegnato in questo lavoro
e che potevano contare su di me per qualsiasi cosa. Per di più, ho avuto modo di incontrare la
segretaria di produzione: è molto carina. Comunque volevo dirti che non ho svolto delle mansioni
particolarmente difficili: il mio compito principalmente è stato quello di aiutare a spostare un paio
di mobili sulla scena e di procurare gli oggetti che sul set mancavano.
Purtroppo Luca solo adesso mi ha assegnato un ultimo lavoro da completare entro la fine del turno,
penso che uscirò un po’ più tardi, ci vediamo direttamente a casa. A proposito, ti saluta Luca.
LUCA (torna sulla scena mentre Marco continua a parlare, e si avvicina a Marco che interrompe il
vocale)
LUCA Senti Marco, mi allontano un attimo nel mio ufficio a concludere dei lavori, se hai bisogno
basta chiamarmi. Se vuoi quando finiamo ti do un passaggio.
MARCO Ok. Grazie, cerco di finire subito! Almeno non dovrò andarmene a casa a piedi.
MARCO (tra sé e sé)
MARCO Se ne sono andati tutti, siamo rimasti solo io e Luca. Quasi quasi mentre lui si occupa delle
sue scartoffie, io inizio a procurarmi una scala per sistemare questo cartongesso che mi sta facendo
impazzire!
4° SCENA
PERSONAGGI: Marco
OGGETTI/SUONI DI SCENA: scala, pannello di cartone, martello e chiodi, cassetta attrezzi, illuminato
dall’occhio di bue che segue costantemente Marco.
Per sistemare il supporto di cartongesso si sposta nel ripostiglio e prende una scala doppia un po' antiquata,
ma ancora agibile. La posa vicino alla postazione e si procura dei chiodi che erano rimasti tra le attrezzature
che aveva spostato prima. Così prende un martello e comincia a salire la scala, anche se un po' instabile.
MARCO (affaticato, si allontana per prendere la scala nel ripostiglio)
MARCO (guardando la scala, sorpreso, tra se e se)
MARCO Ecco lì la scala, anche se non è un granché…
(Silenzio 2 secondi)
MARCO Vabbè dai, dovrebbe andare bene, non la userò per molto…
MARCO (Dopo aver posizionato la scala sotto il pannello, Marco cerca i chiodi e un martello, ma non trova
la cassetta degli attrezzi dove sono contenuti)
MARCO Oddio, dove ho lasciato i miei attrezzi?! Forse dovrei ricontrollare nel ripostiglio…
MARCO (si risposta nel ripostiglio ma esce a mani vuote e ritorna sul set,
MARCO Beh! Ma dove sta quella maledetta cassetta?
MARCO (Guardandosi intorno trova la cassetta vicino alla scala, demoralizzato)
MARCO Oh eccola lì! Ma dove ho la testa? Bene. Ora posso cominciare…
MARCO (sale lentamente sulla scala, preoccupato)
MARCO È piuttosto instabile questa scala…
MARCO (sta salendo sulla scala ma gli arriva la notifica di un messaggio che lo fa sussultare, la scala cigola),
MARCO (si rende conto che sta succedendo qualcosa ed urla)
MARCO Aiuto, sto cadendo!!!
5° SCENA
(Lunga pausa, frastuono che rappresenta la caduta di Marco, buio totale del palcoscenico)
6° SCENA
PERSONAGGI: Marco, Luca
OGGETTI/SUONI DI SCENA: occhio di bue su Marco e Luca, telefono, suono ambulanza, rumore
dei tasti
Lo scenografo che è ancora sul set, viene spaventato dal rumore della caduta così si avvia verso la
posizione di Marco, trovandolo per terra incosciente,
cerca di scuoterlo e chiamarlo per farlo svegliare, ma rimane senza risposta, così procede a
comunicare l’accaduto al 118 che lo informano che i soccorsi arriveranno il prima possibile.
LUCA (chiama marco, ancora nel buio, agitato, rumore dei passi)
LUCA Marco! Marco! Cosa è successo?
(Silenzio 2 secondi)
LUCA (si accende un occhio di bue su di Luca, mentre è al telefono agitato, chiamando il 118
con rumore dei tasti)
LUCA Abbiamo bisogno di un’ambulanza sul set al più presto!!
(Rumore delle sirene)
(Pausa 5 secondi)
LUCA (al telefono con la madre di Marco, Clara)
LUCA Ciao, Clara! Sono Luca…. è successo un incidente a Marco, lo stanno portando d’urgenza
in ospedale. È caduto. Ci vediamo lì.
LUCA (con tono affranto)
LUCA Speriamo che non sia nulla di grave…. non me lo perdonerei mai….
7° SCENA
PERSONAGGI: Marco, Luca
OGGETTI/SUONI DI SCENA: rumore elettrocardiogramma, lettino ospedale, flebo, cigolio porta
che si apre, sedia
Marco, ormai in ospedale da un po’ di tempo, si è rassegnato all’idea che non potrà partire per gli
Stati Uniti, qui riceve la visita di Luca che gli racconta la vicenda nel dettaglio comunicandogli le
cause dell’incidente che ha subito.
LUCA (entra nella stanza di Marco in ospedale)
LUCA Ciao Marco! È un piacere rivederti! Finalmente! È passato un bel po’ di tempo dall’ultima
volta! Come ti senti?
MARCO (con tono ironico ma molto malinconico e arrabbiato)
MARCO Dopo un volo di 5 metri non potrei stare meglio! Il dottore mi ha detto che dovrò
rimanere così per un paio di mesi ancora. Ciò vuol dire che tutti i miei programmi sono sfumati.
Ormai non riuscirò a partire. Il mio sogno si potrà realizzare solo tra un anno o forse due!
LUCA Dai Marco, stai tranquillo! L’importante è che sei tutto intero… Sei giovane, avrai tanto
tempo per realizzare i tuoi sogni!
MARCO Ho bisogno di chiederti un’ultima cosa Luca. Dimmi cosa è successo, io non ricordo più
niente…. L’ultima cosa di cui ho memoria è che stavo salendo su quella scala per sistemare il
cartongesso e tornare tranquillo a casa.
LUCA Allora, Marco, non avrei voluto parlartene adesso, ma la situazione è un po’ complicata.
Hanno dovuto chiudere il set per un po’ di tempo, solo ora alcuni di noi possono cominciare ad
accedere nuovamente perché si sono concluse le indagini. Per adesso posso solo dirti, in base a
quello che ho saputo che la scala che hai usato non era a norma, il dispositivo contro l’apertura
della scala era usurato e manomesso con del nastro isolante al fine di poterla riutilizzare, ed
inoltre i dispositivi antisdrucciolo della scala sono completamente usurati e inefficaci. Mi dispiace
Marco ma l’assenza della Valutazione dei Rischi e l’utilizzo di un’attrezzatura non adeguata ha
portato a queste gravi conseguenze. Non avrei dovuto lasciarti da solo.
MARCO (con tono affranto)
MARCO Purtroppo credo davvero di essere stata l’unica vittima di tutta questa situazione…
FINE

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  • 2. SOGGETTO TEATRALE Marco ha appena terminato gli studi e ha firmato un contratto con una casa di produzione come aiuto attrezzista di scena, in realtà si tratta di un lavoro temporaneo perché il suo sogno è quello di trasferirsi negli Stati Uniti e guardare le grandi scenografie realizzate negli Studios. Già dal primo giorno inizia a lavorare con lo scenografo e con il direttore di scena e non si tira indietro neanche ad aiutare gli attrezzisti e i manovali per costruire quello che sarà il futuro set. Decide di intrattenersi sul set per concludere il lavoro e poter tornare a casa soddisfatto e senza preoccupazione per il giorno successivo. Saluta i suoi colleghi e decide di dedicarsi ancora un po' alla costruzione della scenografia, sebbene ci sia poca visibilità si appresta a prendere misure e sistemare la scena. Mentre aggancia con chiodi e martello il supporto di cartongesso su una scala doppia, senza nessun tipo di protezione poiché mancanti sul set, la scala inizia ad aprirsi più del previsto per il troppo peso e per l’usura dei ganci che impediscono l’apertura oltre il limite. Marco precipita battendo la testa e finendo sotto la scala. Per fortuna, lo scenografo è ancora sul set e spaventato dal forte rumore, si precipita sul luogo e vedendo il ragazzo per terra chiama subito i soccorsi per portarlo in ospedale con urgenza. All'improvviso Marco apre gli occhi completamente abbagliato da una luce bianca fortissima, pensa ancora di essere sul set ma in realtà si risveglia ricoverato in ospedale. Il dottore gli spiega che ha subito un trauma cranico e una grave lesione all'anca e sarà costretto a rimanere immobilizzato per svariati mesi, al che Marco realizza che il suo sogno di partire ormai è completamente svanito.
  • 3. DIVISIONE IN SCENE/SCALETTA 1) Marco è un ragazzo con il sogno di diventare uno scenografo presso le grandi produzioni americane, quando gli viene data la possibilità, grazie ad un amico dei genitori, di poter lavorare per una casa di produzione cinematografica come aiutante attrezzista, accetta molto volentieri pensando che questo non è altro che il primo passo verso la realizzazione del suo sogno. 2) Il primo giorno di lavoro è iniziato e Marco comincia ad ambientarsi sul set. Incontra lo scenografo (Luca), che lo guida nel set e dal quale ha ricevuto questa grande possibilità di lavoro. 3) Durante il suo giorno di lavoro Marco per aiutare lo scenografo e per non avere preoccupazioni e poter tornare a casa soddisfatto decide di rimanere ancora un po’ sul set. Prima di iniziare saluta i suoi colleghi e si annota su un taccuino tutte le mansioni ancora da svolgere. 4) Marco decide di cominciare a sistemare il supporto di cartongesso così si sposta nel ripostiglio e prende una scala doppia un po' antiquata, ma ancora agibile. La posa vicino alla postazione e si procura dei chiodi rimasti tra le attrezzature che aveva spostato prima. Così prende un martello e comincia a salire la scala, anche se un po' instabile. 5) Buio totale
  • 4. 6) Lo scenografo Luca ancora sul set, spaventato dal rumore della caduta si avvia verso la posizione di Marco, trovandolo per terra con la testa sanguinante e incosciente. Lo scenografo, spaventato, cerca di scuoterlo e chiamarlo per farlo svegliare, ma rimane senza risposta, così procede a comunicare l’accaduto al 118. 7) Marco, ormai in ospedale da un po’ di tempo, si è rassegnato all’idea che non potrà partire per gli Stati Uniti, qui riceve la visita di Luca che gli racconta la vicenda nel dettaglio comunicandogli le cause dell’incidente che ha subito.
  • 5. 1° SCENA PERSONAGGI: Marco OGGETTI/SUONI DI SCENA: fondale alberi, squillo del telefono, rumore passi, telefono, luce completa Marco è un ragazzo con il sogno di diventare uno scenografo presso le grandi produzioni americane, quando gli viene data la possibilità, grazie ad un amico dei genitori, di poter lavorare per una casa di produzione cinematografica come aiutante attrezzista, accetta molto volentieri pensando che questo non è altro che il primo passo verso la realizzazione del suo sogno. MARCO (entusiasta, parla al telefono, mentre cammina) MARCO Si, mamma. Si, si, stai tranquilla. Sono solo un po' in ansia perché è la prima esperienza. Spero di trovarmi a mio agio con i miei colleghi e soprattutto di non fare danni. Sai quanto sono maldestro… Però non ci sto pensando al momento. (pausa 5 secondi, al telefono) MARCO Non lo so a che ora finisco, sai benissimo che gli orari di lavoro sono irregolari perché dipendono dalle riprese. Probabilmente finirò molto tardi. (Pausa 5 secondi, al telefono) MARCO Si, si, starò attento. Lo sai che sono abituato ad usare gli attrezzi ed a sporcarmi le mani. Farei di tutto pur di poter partire in America e poter lavorare per i grandi Studios.
  • 6. 2° SCENA PERSONAGGI: Marco, Luca OGGETTI/SUONI DI SCENA: fari posizionati diagonalmente a Marco e Luca, attrezzi sparsi per il set, suoni di un martello in sottofondo, trapani in sottofondo ad intervalli. Il primo giorno di lavoro è iniziato e Marco comincia ad ambientarsi sul set. Incontra lo scenografo (Luca), che lo guida nel set e che gli ha dato questa grande possibilità di lavoro. MARCO (si guarda intorno, agitato ed estasiato poiché si trova per la prima volta su un set cinematografico e riconosce tra alcune persone Luca e si dirige verso di lui) MARCO Ciao Luca. Grazie per questa occasione, è davvero importante per me! LUCA (inizia a camminare mostrando a Marco il set) LUCA Figurati Marco, è un piacere averti qui. Non appena ho saputo dai tuoi genitori che hai studiato molto in questo campo e che ti serve un’esperienza lavorativa per iniziare, ho deciso di darti una possibilità. Sai, due braccia in più sul set non fanno mai male, c’è sempre tanto da fare. MARCO (grattandosi i capelli, imbarazzato) MARCO Grazie ancora, ma… cosa devo fare precisamente? LUCA Beh, le riprese iniziano fra 30 minuti. Abbiamo bisogno di preparare la scena e ti renderai disponibile per qualsiasi cosa gli altri colleghi ti chiedano. Se hai domande sono sempre a disposizione. Tranquillo, dai! Cosa potrà mai succedere? LUCA Aspetta un attimo…. mi chiamano, a dopo! LUCA (dà una pacca sulla spalla a marco e si allontana, esce di scena) MARCO (sottovoce, guardando in alto) MARCO Che Dio me la mandi buona!
  • 7. 3° SCENA PERSONAGGI: Marco, Luca OGGETTI/SUONI DI SCENA: telefono, suono attivazione vocale Whatsapp, attrezzi sparsi per il set, suoni martello in sottofondo, trapani in sottofondo ad intervalli. Marco ha lasciato in sospeso un lavoro per aiutare lo scenografo, così per non avere preoccupazioni e per non tornare a casa insoddisfatto decide di rimanere per un periodo di tempo più esteso. Prima di iniziare saluta i suoi colleghi e si annota su un taccuino le cose che avrebbe dovuto fare questa sera. MARCO (con tono entusiasta, mentre cammina sul set, mandando un vocale) MARCO Ciao ma’, volevo dirti che la giornata è andata abbastanza bene: fin da subito ho avuto una buona impressione di questo ambiente e col passare delle ore ne ho avuto la conferma. Ho anche instaurato ottimi rapporti con i miei colleghi che si sono rivelati essere molto simpatici, mi hanno anche offerto un buon caffè. Ho promesso loro che mi sarei impegnato in questo lavoro e che potevano contare su di me per qualsiasi cosa. Per di più, ho avuto modo di incontrare la segretaria di produzione: è molto carina. Comunque volevo dirti che non ho svolto delle mansioni particolarmente difficili: il mio compito principalmente è stato quello di aiutare a spostare un paio di mobili sulla scena e di procurare gli oggetti che sul set mancavano. Purtroppo Luca solo adesso mi ha assegnato un ultimo lavoro da completare entro la fine del turno, penso che uscirò un po’ più tardi, ci vediamo direttamente a casa. A proposito, ti saluta Luca. LUCA (torna sulla scena mentre Marco continua a parlare, e si avvicina a Marco che interrompe il vocale) LUCA Senti Marco, mi allontano un attimo nel mio ufficio a concludere dei lavori, se hai bisogno basta chiamarmi. Se vuoi quando finiamo ti do un passaggio. MARCO Ok. Grazie, cerco di finire subito! Almeno non dovrò andarmene a casa a piedi. MARCO (tra sé e sé) MARCO Se ne sono andati tutti, siamo rimasti solo io e Luca. Quasi quasi mentre lui si occupa delle sue scartoffie, io inizio a procurarmi una scala per sistemare questo cartongesso che mi sta facendo impazzire! 4° SCENA PERSONAGGI: Marco
  • 8. OGGETTI/SUONI DI SCENA: scala, pannello di cartone, martello e chiodi, cassetta attrezzi, illuminato dall’occhio di bue che segue costantemente Marco. Per sistemare il supporto di cartongesso si sposta nel ripostiglio e prende una scala doppia un po' antiquata, ma ancora agibile. La posa vicino alla postazione e si procura dei chiodi che erano rimasti tra le attrezzature che aveva spostato prima. Così prende un martello e comincia a salire la scala, anche se un po' instabile. MARCO (affaticato, si allontana per prendere la scala nel ripostiglio) MARCO (guardando la scala, sorpreso, tra se e se) MARCO Ecco lì la scala, anche se non è un granché… (Silenzio 2 secondi) MARCO Vabbè dai, dovrebbe andare bene, non la userò per molto… MARCO (Dopo aver posizionato la scala sotto il pannello, Marco cerca i chiodi e un martello, ma non trova la cassetta degli attrezzi dove sono contenuti) MARCO Oddio, dove ho lasciato i miei attrezzi?! Forse dovrei ricontrollare nel ripostiglio… MARCO (si risposta nel ripostiglio ma esce a mani vuote e ritorna sul set, MARCO Beh! Ma dove sta quella maledetta cassetta? MARCO (Guardandosi intorno trova la cassetta vicino alla scala, demoralizzato) MARCO Oh eccola lì! Ma dove ho la testa? Bene. Ora posso cominciare… MARCO (sale lentamente sulla scala, preoccupato) MARCO È piuttosto instabile questa scala… MARCO (sta salendo sulla scala ma gli arriva la notifica di un messaggio che lo fa sussultare, la scala cigola), MARCO (si rende conto che sta succedendo qualcosa ed urla) MARCO Aiuto, sto cadendo!!!
  • 9. 5° SCENA (Lunga pausa, frastuono che rappresenta la caduta di Marco, buio totale del palcoscenico)
  • 10. 6° SCENA PERSONAGGI: Marco, Luca OGGETTI/SUONI DI SCENA: occhio di bue su Marco e Luca, telefono, suono ambulanza, rumore dei tasti Lo scenografo che è ancora sul set, viene spaventato dal rumore della caduta così si avvia verso la posizione di Marco, trovandolo per terra incosciente, cerca di scuoterlo e chiamarlo per farlo svegliare, ma rimane senza risposta, così procede a comunicare l’accaduto al 118 che lo informano che i soccorsi arriveranno il prima possibile. LUCA (chiama marco, ancora nel buio, agitato, rumore dei passi) LUCA Marco! Marco! Cosa è successo? (Silenzio 2 secondi) LUCA (si accende un occhio di bue su di Luca, mentre è al telefono agitato, chiamando il 118 con rumore dei tasti) LUCA Abbiamo bisogno di un’ambulanza sul set al più presto!! (Rumore delle sirene) (Pausa 5 secondi) LUCA (al telefono con la madre di Marco, Clara) LUCA Ciao, Clara! Sono Luca…. è successo un incidente a Marco, lo stanno portando d’urgenza in ospedale. È caduto. Ci vediamo lì. LUCA (con tono affranto) LUCA Speriamo che non sia nulla di grave…. non me lo perdonerei mai….
  • 11. 7° SCENA PERSONAGGI: Marco, Luca OGGETTI/SUONI DI SCENA: rumore elettrocardiogramma, lettino ospedale, flebo, cigolio porta che si apre, sedia Marco, ormai in ospedale da un po’ di tempo, si è rassegnato all’idea che non potrà partire per gli Stati Uniti, qui riceve la visita di Luca che gli racconta la vicenda nel dettaglio comunicandogli le cause dell’incidente che ha subito. LUCA (entra nella stanza di Marco in ospedale) LUCA Ciao Marco! È un piacere rivederti! Finalmente! È passato un bel po’ di tempo dall’ultima volta! Come ti senti? MARCO (con tono ironico ma molto malinconico e arrabbiato) MARCO Dopo un volo di 5 metri non potrei stare meglio! Il dottore mi ha detto che dovrò rimanere così per un paio di mesi ancora. Ciò vuol dire che tutti i miei programmi sono sfumati. Ormai non riuscirò a partire. Il mio sogno si potrà realizzare solo tra un anno o forse due! LUCA Dai Marco, stai tranquillo! L’importante è che sei tutto intero… Sei giovane, avrai tanto tempo per realizzare i tuoi sogni! MARCO Ho bisogno di chiederti un’ultima cosa Luca. Dimmi cosa è successo, io non ricordo più niente…. L’ultima cosa di cui ho memoria è che stavo salendo su quella scala per sistemare il cartongesso e tornare tranquillo a casa. LUCA Allora, Marco, non avrei voluto parlartene adesso, ma la situazione è un po’ complicata. Hanno dovuto chiudere il set per un po’ di tempo, solo ora alcuni di noi possono cominciare ad accedere nuovamente perché si sono concluse le indagini. Per adesso posso solo dirti, in base a quello che ho saputo che la scala che hai usato non era a norma, il dispositivo contro l’apertura della scala era usurato e manomesso con del nastro isolante al fine di poterla riutilizzare, ed inoltre i dispositivi antisdrucciolo della scala sono completamente usurati e inefficaci. Mi dispiace Marco ma l’assenza della Valutazione dei Rischi e l’utilizzo di un’attrezzatura non adeguata ha portato a queste gravi conseguenze. Non avrei dovuto lasciarti da solo. MARCO (con tono affranto) MARCO Purtroppo credo davvero di essere stata l’unica vittima di tutta questa situazione… FINE