XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
I paesi baltici
1. I Paesi Baltici
• Territori e paesaggi regionali:
I Paesi Baltici sono divisi in tre
piccole repubbliche: Estonia,
Lettonia e Lituania.
• Il paesaggio è dolce e ondulato; ai
campi coltivati si alternano villaggi e
piccoli centri.
• Le colline sono fittamente coperte da
boschi misti di conifere e latifoglie.
• La costa è bassa e sabbiosa con dune
e vaste zone acquitrinose. In tutta la
regione c’è grande abbondanza di
acque. Fra i numerosi fiumi, diretti
verso il Baltico, spiccano la Dvina
Occidentale, in Lettonia, e il
Nemunas, in Lituania.
• Il clima è continentale e freddo; nel
Sud si avverte l’influenza del mare,
che rende più mite le temperature e
favorisce la piovosità.
2. L’identità degli stati
• I tre paesi hanno in comune elementi
naturali e storici.
• Dal punto di vista fisico, il Mar Baltico è
l’elemento che più contraddistingue la
regione. Per questo motivo, nonostante le
differenze, i paesi baltici hanno
conservato un forte senso di identità e
difeso la propria autonomia attraverso il
mantenimento delle proprie tradizioni
culturali e linguistiche.
• I paesi baltici hanno deciso di non aderire
alla CSI, la comunità di stati indipendenti
che lega economicamente e politicamente
tutte le altre repubbliche ex sovietiche.
Essi si sono così sottratti all’influenza
russa, scegliendo invece di aderire
all’Unione Europea nel 2004.
• Notevoli differenze restano fra le tre
repubbliche dal punto di vista etnico. I
lituani e i lettoni parlano lingue simili,
appartenenti al gruppo baltico, invece
l’estone è una lingua somigliante al
finnico.
• Riguardo alla religione, i lituani sono
cattolici, mentre lettoni ed estoni sono
protestanti. In tutte le repubbliche i tre
gruppi etnici nazionali sono affiancati da
minoranze, soprattutto di russi,
particolarmente numerosi in Estonia e
Lettonia.
Estonia
Lituania
Lettonia
3. Aspetti politici
L’Estonia è una Repubblica Parlamentare
con circa 1.265.000 abitanti. La capitale,
Tallin, è una città portuale, nata nel
Medioevo, che si affaccia sul Mar Baltico.
Il suo porto la mette in comunicazione con
Finlandia, Svezia e Lettonia.
La Lettonia è una Repubblica
parlamentare e ha circa 1.986.000
abitanti, La capitale è Riga, è la più
grande città baltica ed ospita circa un
terzo della popolazione delle tre
Repubbliche baltiche.
E’ situata sulla foce del fiume Daugava
ed è uno dei principali porti del nord
Europa.
La Lituania è una Repubblica
parlamentare con 2.884.000 abitanti.
La capitale è Vilnius e ha un centro
storico ricco di chiese in stile
barocco. Negli anni 30 del 900 era
chiamata la «Germania del Nord» per
l’alta percentuale di Ebrei presenti.
4. La popolazione e le città
Le densità di popolazione sono ovunque
piuttosto basse. Gli abitanti si concentrano
lungo le coste o nelle città, che ospitano circa i
2/3 della popolazione regionale. Però la rete
urbana è povera di grandi centri. La principale
città dell’area per numero di abitanti e
funzioni economiche è Riga, capitale della
Lettonia. Altri centri importanti sono Tallinn,
capitale dell’Estonia, Vilnius, capitale della
Lituania e Kaunas.
Riga, capitale
della Lettonia
La regione è di soli 7 milioni, di cui
la metà sono residenti in Lituania.
Inoltre la popolazione dei tre paesi
continua a calare. Gli abitanti
complessivi sono diminuiti di oltre
400 000 unità. Questa situazione è
dovuta a diverse cause: al
bassissimo tasso di fecondità, al
saldo migratorio negativo (vi sono
pochi migranti) e al peggioramento
del livello di vita dopo
l’indipendenza dell’Unione
Sovietica, raggiunta nel 1991.
Vilnius, capitale
della Lituania
Tallinn, capitale
dell’Estonia
5. Aspetti economici
•L’economia delle tre repubbliche baltiche dopo
l’indipendenza ha attraversato un lungo periodo
di difficoltà. Per un decennio, il reddito
nazionale è diminuito e i tre paesi hanno dovuto
affrontare gravi problemi: la mancanza di
materie prime energetiche, la limitatezza dei
mercati interni e la scarsa efficienza e
competività dell’industria.
•na certa ripresa economica è iniziata pochi anni
prima dell’ingresso nell’Unione Europea,
avvenuto a metà del 2004. Ciò ha favorito gli
investimenti esteri soprattutto da parte di aziende
tedesche e svedesi.
•I paesi baltici hanno i più bassi redditi per
abitante fra gli stati dell’UE.
•Nel settore primario la principale attività è
costituita dalla ricchezza di pascoli,
dall’allevamento che fornisce grandi quantità di
carne, latte e formaggi. Tra le colture sono
diffuse quelle dei cereali, patate, barbabietole da
zucchero e lino. Dalle estese foreste si ricava
molto legname. Discreta è anche la pesca.
•Nel settore secondario prevalgono le industrie
tradizionali, come quelle alimentari, tessili,
siderurgico, meccanico e della lavorazione del
legno. Solo nelle principali città hanno sede
stabilimenti di elettronica e chimica, mentre
lungo la costa si trovano i cantieri navali.
Il settore terziario è caratterizzato da una
forte specializzazione nel trasporto
marittimo e commercio soprattutto nei
porti della Lettonia, in particolare quello
di Riga, e nell’alta tecnologia, come
telecomunicazioni (in Estonia è nato il
sistema Skype) ed elettronico.