CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
IL TESORO DI ARIEL
1. Imitando Gloria Fuertes
Scritto dagli alunni della classe 3° A
prendendo spunto da Gloria Fuertes
Colegio Público "Gloria Fuertes"
Montequinto-Dos Hermanas (Sevilla) – SPAGNA …
Illustrato dagli alunni della
Scuola primaria “San Francesco d’Assisi”
Altamura (Bari) – ITALIA
GEMELLAGGIO
PROGETTO “AMICI SCRITTORI”
grazie a MARIO LODI, GIANNI RODARI,
GLORIA FUERTES, LAURA GALLEGO”
Edizioni QUINTOCD
2. IL TESORO DI ARIEL
C’era una volta una bambina che si chiamava Ariel.
Quando compì 5 anni, uccisero suo padre; lui sapeva che lo avrebbero ucciso.
Mikel, così si chiamava il padre, la portò in un posto sicuro e prima di andarsene, le diede il suo
tesoro più prezioso.
Quando compì 15 anni, una ladra chiamata Lila, le rubò il tesoro di suo padre, da quel momento
Ariel, rincorse Lila per tutto il mondo.
Lila era una bimba di 12 anni che rubava secondo il codice. Tutti i giorni che Ariel la inseguiva,
indossava il vestito che le aveva regalato suo padre.
Ariel era scura di carnagione e di capelli, era anche molto guerriera, diceva sempre che se lei
faceva una promessa la manteneva.
Un giorno, mentre dormiva, sentì un rumore, si alzò, guardò sotto al letto e trovò una spada
Samurai e delle bellissime ali di angelo…
C’era anche un biglietto, Ariel lo lesse:
- Ciao Ariel, ti ho voluto dare tutto questo perché ti voglio bene e perché un giorno saprai
come usarli. Con amore, papà.
Ariel non poteva crederci, se le mise ed ebbe una visione che le mostrava dove stava Lila; vide
anche ad altre persone, però non poté vedere le facce.
Indossava un soprabito nero e un cappello, stava al buio, per questo non poteva vedere la faccia;
ascoltò l’uomo misterioso ridere, aveva una strana voce. Sapeva che non era una donna perché
era alto, muscoloso, con mani forti e voce da uomo.
Lila tornò un’altra volta, vide la sua spada, la volle rubare, però Ariel se ne accorse; anche se Lila
era furba e veloce, Ariel era più furba e non permise che toccasse la spada Samurai.
Ariel vide sul pavimento qualcosa di brillante, era il tesoro di suo padre!
Rincorse Lila, che si mise in un vicolo con l’uomo misterioso. Si avvicinò e poté vedere il suo volto:
era suo padre! Corse e lo abbracciò.
Suo padre le disse che era stata solo una prova e che mai l’avrebbe lasciata sola.
Lila era stata complice di suo padre e le promise che mai più avrebbe rubato.