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La termografia pulsante at-tiva 
o Flash Thermography 
è una tecnica termografica 
attiva usata in ambito NDI 
(Non Destructive Inspection) 
per l’analisi su materiali me-tallici, 
ceramici, polimerici 
e compositi. 
I difetti analizzabili sono: 
delaminazioni; verifica in-collaggi; 
danneggiamenti da 
impatto; inclusioni di acqua; 
inclusioni di gas; analisi 
dello spessore; verifica del-l’isolamento 
termico; poro-sità; 
rottura di fibre. 
L’applicazione della Flash 
Thermography (Fig. 1) è 
standardizzata da una linea 
guida (E 2582 - 07: Standard 
Practice for Infrared Flash 
Thermography of Composite 
Panels and Repair Patches 
Used in Aerospace Applica-tions) 
emessa dalla ASTM 
nell’ambito dello studio 
delle tecniche emergenti. 
Nelle immagini si possono 
notare i risultati delle analisi 
Fig. 1 - Flash thermography Fig. 5 - Analisi di giunzione ibrida metallo-CFRP 
con la termografia pulsata 
attiva; infatti in figura 2 è il-lustrato 
un caso di delami-nazione 
in composito CFRP, 
in figura 3 voids in compo-sito 
laminato manualmente 
e curato con tecnica del “sacco 
a vuoto”, in figura 4 l’analisi 
LABORATORIO 
di pannello sandwich di ho-neycomb 
di alluminio in pre-senza 
di inclusioni di acqua 
dovuta alla condensa e in fi-gura 
5 analisi di giunzione 
ibrida metallo-CFRP. 
L’analisi non distruttiva ne-cessità 
della termografia at-tiva, 
questo perché studiare la 
struttura interna di un mate-riale, 
di qualsiasi natura, si-gnifica 
energizzare il sistema 
e studiarne la risposta, in so-stanza 
questo è il concetto 
fondamentale delle analisi 
non distruttive. Nel caso ter-mografico 
dobbiamo stimo-lare 
termicamente ilmateriale 
e, sfruttando la termografia 
IR, studiarne la risposta. 
Come si può osservare nella 
figura 6, le modalità di sti-molazione 
termica sonomol-te: 
per convezione ventilando 
Flash thermography is an active 
technique used in NDI (Non De-structive 
Inspection), with the 
purpose of analyzing metals, ce-ramics, 
polymers and composite 
materials. 
Discontinuity that can be de-tected 
are: Delaminations; 
Bonding; Impact damages;Wa-ter 
inclusions; Voids; Thickness 
measurements;Thermal Barrier 
Coating analisys; Porosity; 
Fiber cracking. 
The use of flash thermography is 
described by a standard prac-tice 
(E 2582 - 07: Standard 
Practice for Infrared FlashTher-mography 
of Composite Panels 
and Repair Patches Used in 
Aerospace Applications) pro-duced 
by ASTM in a study of 
emerging NDT methods. 
In pictures there are the results of 
active pulse thermopgraphy; pic-ture 
2 is showing delamination in 
composite material CFRP, pic-ture 
3 voids in manually lay up 
and cured in vacuumbag, picture 
4 is the analysis of a sandwich 
panel of aluminium honeycomb 
affected by water inclusions, pic-ture 
5 analysis of hybrid junc-tions 
metal-CFRP. 
Non destructive testing needs ac-tive 
thermography, because ana-lyzing 
the internal structure of a 
material, of any kind, means 
transfer energy to the systemand 
studying the response, this is the 
fundamental of non destructive 
analysis. In thermography we 
must thermally excite the mate-rial 
and, using IR thermogra-phy, 
studying the response. 
As you can see in Figure 6, ex-citing 
techniques are many: con-vection; 
blowing hot air, 
conduction; contact with hot 
material, radiation with light, 
which, being the most easy to 
play, is used in active thermo-grapy. 
The results are thermal images, 
which are frames taken from 
thermal video after post pro-cessing: 
picture 8 is a qualitative 
scheme of typical results of 
Flash Thermography; hot spot 
suggest the presence of a dis-continuity 
that works as thermal 
insulation, so at the surface we 
measure a rising of temperature, 
cold spot, the discontinuity is 
transferring easily the heat. 
Excitation techniques could be: 
flash, step, modulated. First two 
will analize transient state, in 
which only one heat front is 
moving through the material; 
substantially we analyze only 
cooling down, with step we ana-lyze 
warming up too. 
Modulating thermal excitation 
is a completely different con-cept; 
this technique, called 
Lockin, is driving the material in 
LABORATORY 
La termografia pulsante attiva 
per test non distruttivi 
Angelo Colla - Vetorix Engineering 
Active Thermography 
for Nondestructive Testing 
Angelo Colla - Vetorix Engineering 
Fig. 5 - Analysis of hybrid junctions metal CFRP 
Fig. 6 - Modalità di stimolazione termica 
Fig. 6 - Exating techniques 
Fig. 2 - Caso di delaminazione 
in composito CFRP 
Fig. 2 - Delamination in composite 
material CFRP 
Fig. 3 - Voids in composito laminato 
manualmente e curato con 
la tecnica del “sacco a vuoto” 
Fig. 3 - Voids in manually lay up 
and cured in “vacuum bag” 
Fig. 4 - Analisi di un pannello 
sandwich di honeycomb di 
alluminio in presenza di 
inclusione di acqua dovuta 
alla condensa 
Fig. 4 - Analysis of a sandwich panel 
of aluminium honeycomb 
affected by water inclusions 
COMPOSITESOLUTIONS AEROSPACE • n. 1 / 2009 7
la discontinuità. Secondo il 
modello di pannello infinita-mente 
spesso, l’andamento 
della temperatura in fun-zione 
del tempo decade con 
l’inverso della radice qua-drata 
del tempo. 
Risulta molto più facile ap-prezzare 
le differenze di tempe - 
ratura graficando il logaritmo 
della temperatura sul loga-ritmo 
del tempo, come si può 
vedere in figura 11. 
Nel pannello reale ad certo 
un tempo (break time) la 
temperatura assume anda-mento 
orizzontale, ciò signi-fica 
che il fronte termico ha 
raggiunto la faccia opposta 
(back wall), oppure che ha 
incontrato un difetto. 
L’informazione sulla profon-dità 
è legata al tempo, quindi 
al frame del filamto termico, 
allo stesso modo analizzando 
il grafico della temperatura si 
LABORATORIO 
può avere l’informazione 
sulla profondità del difetto, 
avendo legato il tempo alla 
profondità. In figura 12 viene 
rappresentata una prova spe-rimentale 
su un sample block 
in CFRP dove sono stati pra-ticati 
dei fori a fondo piatto 
(Flat Botton Hole), che simu-lano 
i difetti a varie profon-dità, 
come si può notare 
l’andamento della tempera-tura 
presenta break time di-versi 
per i diversi punti di 
misura corrispondenti ai di-versi 
difetti. L’analisi su par-ticolari 
in CFRP prevede 
anche il dimensionamento del 
difetto, come nel caso in fi-gura 
13 in cui è stato estrapo-lato 
il frame relativo alle 
indicazioni di inclusioni di ac-qua 
in honeycomb di allumi-nio 
di un pannello sandwich. 
Fig. 13 - Dimensionamento 
di un difetto 
Fig. 13 - Flaw sizing 
Fig. 14 
In figura 14 il dimensiona-mento 
di un danno da impatto 
che si etende oltre alla zona 
danneggiata, che è visibile in 
superficie. 
LABORATORY 
uring points corresponding to 
different flaws. 
Analysis on CFRP samples also 
include flaw sizing, as shown in 
figure 13, where has been taken 
the frame with with water inclu-sions 
in Aluminium honeycomb 
andwich panel. 
In figure 14 the sizing of an im-pact 
damage, which has grown 
up over the visible damaged 
area on surface. 
con aria calda, conduzione 
a contatto con materiale a 
temperatura superiore, irrag-giamento 
sfruttando l’illu-minazione 
opportunamente 
calibrata, che essendo più fa-cilmente 
controllabile è la 
Fig. 7 - Frame del filmato termico 
post processato 
Fig. 7 - Frames taken from thermal 
video after post processing 
tecnica usata nella termogra-fia 
attiva. 
I risultati sono delle imma-gini 
termiche, che corrispon-dono 
a determinati frame del 
filmato termico post proces-sato; 
in figura 8 è rappresen-tato 
lo schema qualitativo dei 
risultati tipici della Flash 
Thermography; cioè “hot 
spot” che indica la presenza 
di discontinuità che funge da 
isolante termico, quindi in 
superficie si registra un au-mento 
localizzato di tempe-ratura, 
“cold spot”, al contrario 
la discontinuità “assorbe” più 
facilmente il calore. 
Fig. 8 - Risultati tipici della Flash Thermography 
Fig. 8 - Results of Flash Thermography 
Le modalità di eccitazione si 
possono suddividere in: pul-sata 
(flash), a gradino (step), 
modulata. Le prime due ana-lizzano 
uno stato transitorio, 
in cui un unico fronte ter-mico 
investe il materiale; in 
sostanza si analizza la con-ducibilità 
termica del mate-riale, 
con la flash si analizza 
il solo raffreddamento (coo-ling 
down), con la step si 
analizza anche il riscalda-mento. 
La modulazione dell’eccita-zione 
termica è un concetto 
completamente diverso, tale 
tecnica, in gergo chiamata 
Lock In, mette il materiale in 
uno stato stazionario di vi-brazione 
termica, l’analisi 
consiste nel processare l’im-magine 
termica ottenendo una 
mappa di ampiezza ed una di 
sfasamento tra la forzante 
(cioè l’irraggiamento dato 
dalle lampade), detto segnale 
di riferimento ed il segnale di 
temperatura acquisito dalla 
termocamera. Con la Lock 
In è possibile eseguire anche 
la TSA o analisi termica 
dello stress, sfruttanto il 
principio della termoelasti-cità. 
L’apparato sperimentale 
della Flash Thermography 
(Fig. 9) è molto “operativo”, 
nel senso che è piuttosto 
compatto, non necessita di 
laboratori attrezzati ed i ri-sultati 
sono immediati. 
È composto da una termo-camera 
integrata in una “te-sta 
di misura”, che alloggia 
le lampade flash, una unità di 
controllo che sincronizza le 
lampade con l’unità di ac-quisizione 
collegata alla ter-mocamera, 
infine un PC per 
ospitare il SW di controllo e 
post-processamento. 
Il processo di analisi non 
distruttiva con la Flash Ther-mography 
si svolge pas-sando 
per i seguenti passi: 
c’è una fase iniziale in cui 
l’unità di controllo pilota la 
procedura di calibrazione 
della termocamera (NUC), 
acquisisce l’immagine ter-mica 
della superficie a 
“riposo”, che servirà succes-sivamente 
per l’elaborazione 
e la “pulizia” del “rumore di 
fondo”. A questo punto l’u - 
ni t à di controllo comanda il 
flash delle lampade secondo 
la potenza e per il tempo sta-bilito 
durante il setup, suc-cessivamente, 
l’unità di 
acquisizione registra le im-magini 
termiche dalla ter-mocamera. 
Infine abbiamo 
il processamento del segnale 
termico e la generazione del 
filmato termico, da cui si 
estrapolano i frame che pre-sentano 
le indicazioni di di-scontinuità, 
l’analisi prevede 
anche delle tecniche per di-mensionare 
correttamente le 
discontinuità. 
La propagazione termica in 
presenza di discontinuità è 
la base dell’analisi dei risul-tati 
della Flash Thermogra-phy. 
Nel materiale integro il 
fronte termico propaga mo-nodimensionalmente 
se-condo 
un asse ortogonale 
alla superficie, in presenza 
di difetto la propagazione 
tende a diventare bidimen-sionale 
nel piano della di-scontinuità. 
In figura 10 è 
rappresentato lo schema del 
modello di propagazione in 
presenza di discontinuità: il 
difetto 1 tende a isolare il 
materiale, il calore inizia a 
girare attorno al difetto se-condo 
il percorso 2, questo 
fa si che in superficie la tem-peratura 
nell’area adiacente 
al difetto sia maggiore ri-spetto 
alle zone integre, 
curva 3, inoltre lungo il di-fetto 
non è costante con mas-simo 
nel punto 4. 
L’analisi prevede anche lo 
studio dell’andamento della 
temperatura dei punti “stra-tegici” 
della superficie e 
confrontarla con altri punti 
in cui si suppone sia presente 
LABORATORIO 
LABORATORY 
a stationary state of thermal vi-bration, 
the analysis consist of 
post-processing thermal images 
obtaining a map of amplitude 
and delay between the force 
signal (heat from lamps), called 
reference signal, and the tem-perature 
signal acquired by ther-mocamera. 
With Lockin is also 
possible to play TSA, thermal 
stress analysis, using thermo-elastic 
effect. 
Experimental apparatus of 
Flash Thermography (Fig. 9) is 
very handy, this means that is 
very compact, does not need a 
big workshop, and results are 
given in real time. It is made up 
of a thermocamera installed in 
the “measuring head”, which is 
also the casing of flash lamps, a 
control unity, which synchronize 
acquisition unit with flash 
lamps, PC for the SW of control 
and post-processing. 
Non destructive analysis process 
with Flash Thermography goes 
through this steps: first, control 
unit drives the calibration process 
of thermocamera (NUC), then 
acquisition unit acquires a ther-mic 
image of the surface, that 
will be used for the post pro-cessing 
and to take out the noise 
from signal. Then control unit 
will activate the flash lamps, 
with the power and for the time 
setted, then acquiring unit will 
record thermic images from the 
thermocamera. Frames will be 
extracted when indications of 
discontinuity will come up, the 
analysis will comprehend meas-uring 
techniques. 
In Flash Thermography the way 
of heat propagation is the base 
of the analysis. In material with-out 
discontinuity, the heat will 
propagate one-dimensional along 
an axis orthogonal to the sur-face, 
with discontinuity the propa-gation 
tends to be two-dimensional 
in the plane of discontinuity. 
In figure 10 is shown a scheme 
Fig. 9 - Apparato sperimentale della Flash 
Thermography 
Fig. 9 - Experimental apparatus of Flash Thermography 
of the propagation when it 
reaches a flaw: discontinuity 1 
tend to insulate the material, the 
heat tends to go around it along 
path 2, this will cause an in-crease 
of temperature in the area 
above the flaw, graph 3, temper-ature 
is not constant along the 
flaw with max in point 4. 
In analysis is going to be studied 
the graph of temperature in 
some point considered without 
flaws, in order to compare it 
with other areas with suspects of 
Fig. 10 - Modello di propagazione in presenza 
di discontinuità 
Fig. 10 - Scheme of the propagation when it reaches a flaw 
flaws. In the theory of the panel 
with infinite thickness, the graph 
of temperature decay along the 
reverse of square root of the 
time. 
It will be easier to see difference 
in temperature plotting the nat-ural 
logarithm of temperature 
against natural logarithm of 
time, as shown in figure 11. 
In the real panel at a certain 
time (break time) temperature 
will assume a horizontal plot, 
this means that the heat has 
reached the back wall, or that 
has found a flaw. 
The information of depth is 
linked to the time, therefore a 
frame of the thermal movie, in 
the same way time will be linked 
to depth. 
In figure 12 is shown an experi-mental 
test on a CFRP sample 
block, where was machined flat 
bottom holes, which are simu-lating 
flaws at different depth, 
as we can see temperature time 
has break time for differentmeas- 
8 AEROSPACE • n. 1 / 2009 COMPOSITESOLUTIONS 
Fig. 11 - Differenze di temperatura / Fig. 11 - Difference in temperature plotting 
Fig. 12 - Prova sperimentale su un sample block in CFRP 
Fig. 12 - Experimental test on a CFRP sample block 
Soluzioni innovative 
per i materiali del futuro 
Gruppo Leader nella 
Progettazione, 
Costruzione e 
Commercializzazione di 
Utensili in Metallo Duro e 
Policristallino 
info@embyem.com 
info_OK:Layout 1 10-12-2008 17:21 Pagina 29 
C U R R I C U L U M V I T A E 
Angelo Colla, nato a Jesolo (VE) il 28/09/1972, si 
è laureato in ingegneria meccanica a Padova nel 
1999 con una tesi di laurea su un banco di prova 
per freni. Fino al 2005 ha lavorato nel settore mo-torsport, 
curando lo sviluppo e sperimentazione di 
automobili da corsa; è stato impegnato nella rea-lizzazione 
di sistemi di misura per prove speri-mentali 
al banco e su strada. Attualmente in 
Vetorix engineering si occupo di tecniche innova-tive 
di analisi non distruttiva applicate ai materiali 
compositi e di prove meccaniche di caratterizza-zione 
dei materiali. 
Angelo Colla, born in Jesolo (VE) Italy on 
28/09/72, graduate in mechanical engineering at 
university of Padova - Italy on 1999 with a doc-toral 
dissertation on a testing bench for braking 
systems. Untill 2005 he was working in motor-sport, 
involved in development and testing of rac-ing 
cars; his job was engineering data acquisition 
systems for experimental tests on bench and on 
the racetrack. Now in Vetorix Engineering he 
works on innovative techniques of non destructive 
testing on composite materials and mechanical 
testing of materials. 
COMPOSITESOLUTIONS AEROSPACE • n. 1 / 2009 9

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Vetorix - Composite Solutions magazine

  • 1. La termografia pulsante at-tiva o Flash Thermography è una tecnica termografica attiva usata in ambito NDI (Non Destructive Inspection) per l’analisi su materiali me-tallici, ceramici, polimerici e compositi. I difetti analizzabili sono: delaminazioni; verifica in-collaggi; danneggiamenti da impatto; inclusioni di acqua; inclusioni di gas; analisi dello spessore; verifica del-l’isolamento termico; poro-sità; rottura di fibre. L’applicazione della Flash Thermography (Fig. 1) è standardizzata da una linea guida (E 2582 - 07: Standard Practice for Infrared Flash Thermography of Composite Panels and Repair Patches Used in Aerospace Applica-tions) emessa dalla ASTM nell’ambito dello studio delle tecniche emergenti. Nelle immagini si possono notare i risultati delle analisi Fig. 1 - Flash thermography Fig. 5 - Analisi di giunzione ibrida metallo-CFRP con la termografia pulsata attiva; infatti in figura 2 è il-lustrato un caso di delami-nazione in composito CFRP, in figura 3 voids in compo-sito laminato manualmente e curato con tecnica del “sacco a vuoto”, in figura 4 l’analisi LABORATORIO di pannello sandwich di ho-neycomb di alluminio in pre-senza di inclusioni di acqua dovuta alla condensa e in fi-gura 5 analisi di giunzione ibrida metallo-CFRP. L’analisi non distruttiva ne-cessità della termografia at-tiva, questo perché studiare la struttura interna di un mate-riale, di qualsiasi natura, si-gnifica energizzare il sistema e studiarne la risposta, in so-stanza questo è il concetto fondamentale delle analisi non distruttive. Nel caso ter-mografico dobbiamo stimo-lare termicamente ilmateriale e, sfruttando la termografia IR, studiarne la risposta. Come si può osservare nella figura 6, le modalità di sti-molazione termica sonomol-te: per convezione ventilando Flash thermography is an active technique used in NDI (Non De-structive Inspection), with the purpose of analyzing metals, ce-ramics, polymers and composite materials. Discontinuity that can be de-tected are: Delaminations; Bonding; Impact damages;Wa-ter inclusions; Voids; Thickness measurements;Thermal Barrier Coating analisys; Porosity; Fiber cracking. The use of flash thermography is described by a standard prac-tice (E 2582 - 07: Standard Practice for Infrared FlashTher-mography of Composite Panels and Repair Patches Used in Aerospace Applications) pro-duced by ASTM in a study of emerging NDT methods. In pictures there are the results of active pulse thermopgraphy; pic-ture 2 is showing delamination in composite material CFRP, pic-ture 3 voids in manually lay up and cured in vacuumbag, picture 4 is the analysis of a sandwich panel of aluminium honeycomb affected by water inclusions, pic-ture 5 analysis of hybrid junc-tions metal-CFRP. Non destructive testing needs ac-tive thermography, because ana-lyzing the internal structure of a material, of any kind, means transfer energy to the systemand studying the response, this is the fundamental of non destructive analysis. In thermography we must thermally excite the mate-rial and, using IR thermogra-phy, studying the response. As you can see in Figure 6, ex-citing techniques are many: con-vection; blowing hot air, conduction; contact with hot material, radiation with light, which, being the most easy to play, is used in active thermo-grapy. The results are thermal images, which are frames taken from thermal video after post pro-cessing: picture 8 is a qualitative scheme of typical results of Flash Thermography; hot spot suggest the presence of a dis-continuity that works as thermal insulation, so at the surface we measure a rising of temperature, cold spot, the discontinuity is transferring easily the heat. Excitation techniques could be: flash, step, modulated. First two will analize transient state, in which only one heat front is moving through the material; substantially we analyze only cooling down, with step we ana-lyze warming up too. Modulating thermal excitation is a completely different con-cept; this technique, called Lockin, is driving the material in LABORATORY La termografia pulsante attiva per test non distruttivi Angelo Colla - Vetorix Engineering Active Thermography for Nondestructive Testing Angelo Colla - Vetorix Engineering Fig. 5 - Analysis of hybrid junctions metal CFRP Fig. 6 - Modalità di stimolazione termica Fig. 6 - Exating techniques Fig. 2 - Caso di delaminazione in composito CFRP Fig. 2 - Delamination in composite material CFRP Fig. 3 - Voids in composito laminato manualmente e curato con la tecnica del “sacco a vuoto” Fig. 3 - Voids in manually lay up and cured in “vacuum bag” Fig. 4 - Analisi di un pannello sandwich di honeycomb di alluminio in presenza di inclusione di acqua dovuta alla condensa Fig. 4 - Analysis of a sandwich panel of aluminium honeycomb affected by water inclusions COMPOSITESOLUTIONS AEROSPACE • n. 1 / 2009 7
  • 2. la discontinuità. Secondo il modello di pannello infinita-mente spesso, l’andamento della temperatura in fun-zione del tempo decade con l’inverso della radice qua-drata del tempo. Risulta molto più facile ap-prezzare le differenze di tempe - ratura graficando il logaritmo della temperatura sul loga-ritmo del tempo, come si può vedere in figura 11. Nel pannello reale ad certo un tempo (break time) la temperatura assume anda-mento orizzontale, ciò signi-fica che il fronte termico ha raggiunto la faccia opposta (back wall), oppure che ha incontrato un difetto. L’informazione sulla profon-dità è legata al tempo, quindi al frame del filamto termico, allo stesso modo analizzando il grafico della temperatura si LABORATORIO può avere l’informazione sulla profondità del difetto, avendo legato il tempo alla profondità. In figura 12 viene rappresentata una prova spe-rimentale su un sample block in CFRP dove sono stati pra-ticati dei fori a fondo piatto (Flat Botton Hole), che simu-lano i difetti a varie profon-dità, come si può notare l’andamento della tempera-tura presenta break time di-versi per i diversi punti di misura corrispondenti ai di-versi difetti. L’analisi su par-ticolari in CFRP prevede anche il dimensionamento del difetto, come nel caso in fi-gura 13 in cui è stato estrapo-lato il frame relativo alle indicazioni di inclusioni di ac-qua in honeycomb di allumi-nio di un pannello sandwich. Fig. 13 - Dimensionamento di un difetto Fig. 13 - Flaw sizing Fig. 14 In figura 14 il dimensiona-mento di un danno da impatto che si etende oltre alla zona danneggiata, che è visibile in superficie. LABORATORY uring points corresponding to different flaws. Analysis on CFRP samples also include flaw sizing, as shown in figure 13, where has been taken the frame with with water inclu-sions in Aluminium honeycomb andwich panel. In figure 14 the sizing of an im-pact damage, which has grown up over the visible damaged area on surface. con aria calda, conduzione a contatto con materiale a temperatura superiore, irrag-giamento sfruttando l’illu-minazione opportunamente calibrata, che essendo più fa-cilmente controllabile è la Fig. 7 - Frame del filmato termico post processato Fig. 7 - Frames taken from thermal video after post processing tecnica usata nella termogra-fia attiva. I risultati sono delle imma-gini termiche, che corrispon-dono a determinati frame del filmato termico post proces-sato; in figura 8 è rappresen-tato lo schema qualitativo dei risultati tipici della Flash Thermography; cioè “hot spot” che indica la presenza di discontinuità che funge da isolante termico, quindi in superficie si registra un au-mento localizzato di tempe-ratura, “cold spot”, al contrario la discontinuità “assorbe” più facilmente il calore. Fig. 8 - Risultati tipici della Flash Thermography Fig. 8 - Results of Flash Thermography Le modalità di eccitazione si possono suddividere in: pul-sata (flash), a gradino (step), modulata. Le prime due ana-lizzano uno stato transitorio, in cui un unico fronte ter-mico investe il materiale; in sostanza si analizza la con-ducibilità termica del mate-riale, con la flash si analizza il solo raffreddamento (coo-ling down), con la step si analizza anche il riscalda-mento. La modulazione dell’eccita-zione termica è un concetto completamente diverso, tale tecnica, in gergo chiamata Lock In, mette il materiale in uno stato stazionario di vi-brazione termica, l’analisi consiste nel processare l’im-magine termica ottenendo una mappa di ampiezza ed una di sfasamento tra la forzante (cioè l’irraggiamento dato dalle lampade), detto segnale di riferimento ed il segnale di temperatura acquisito dalla termocamera. Con la Lock In è possibile eseguire anche la TSA o analisi termica dello stress, sfruttanto il principio della termoelasti-cità. L’apparato sperimentale della Flash Thermography (Fig. 9) è molto “operativo”, nel senso che è piuttosto compatto, non necessita di laboratori attrezzati ed i ri-sultati sono immediati. È composto da una termo-camera integrata in una “te-sta di misura”, che alloggia le lampade flash, una unità di controllo che sincronizza le lampade con l’unità di ac-quisizione collegata alla ter-mocamera, infine un PC per ospitare il SW di controllo e post-processamento. Il processo di analisi non distruttiva con la Flash Ther-mography si svolge pas-sando per i seguenti passi: c’è una fase iniziale in cui l’unità di controllo pilota la procedura di calibrazione della termocamera (NUC), acquisisce l’immagine ter-mica della superficie a “riposo”, che servirà succes-sivamente per l’elaborazione e la “pulizia” del “rumore di fondo”. A questo punto l’u - ni t à di controllo comanda il flash delle lampade secondo la potenza e per il tempo sta-bilito durante il setup, suc-cessivamente, l’unità di acquisizione registra le im-magini termiche dalla ter-mocamera. Infine abbiamo il processamento del segnale termico e la generazione del filmato termico, da cui si estrapolano i frame che pre-sentano le indicazioni di di-scontinuità, l’analisi prevede anche delle tecniche per di-mensionare correttamente le discontinuità. La propagazione termica in presenza di discontinuità è la base dell’analisi dei risul-tati della Flash Thermogra-phy. Nel materiale integro il fronte termico propaga mo-nodimensionalmente se-condo un asse ortogonale alla superficie, in presenza di difetto la propagazione tende a diventare bidimen-sionale nel piano della di-scontinuità. In figura 10 è rappresentato lo schema del modello di propagazione in presenza di discontinuità: il difetto 1 tende a isolare il materiale, il calore inizia a girare attorno al difetto se-condo il percorso 2, questo fa si che in superficie la tem-peratura nell’area adiacente al difetto sia maggiore ri-spetto alle zone integre, curva 3, inoltre lungo il di-fetto non è costante con mas-simo nel punto 4. L’analisi prevede anche lo studio dell’andamento della temperatura dei punti “stra-tegici” della superficie e confrontarla con altri punti in cui si suppone sia presente LABORATORIO LABORATORY a stationary state of thermal vi-bration, the analysis consist of post-processing thermal images obtaining a map of amplitude and delay between the force signal (heat from lamps), called reference signal, and the tem-perature signal acquired by ther-mocamera. With Lockin is also possible to play TSA, thermal stress analysis, using thermo-elastic effect. Experimental apparatus of Flash Thermography (Fig. 9) is very handy, this means that is very compact, does not need a big workshop, and results are given in real time. It is made up of a thermocamera installed in the “measuring head”, which is also the casing of flash lamps, a control unity, which synchronize acquisition unit with flash lamps, PC for the SW of control and post-processing. Non destructive analysis process with Flash Thermography goes through this steps: first, control unit drives the calibration process of thermocamera (NUC), then acquisition unit acquires a ther-mic image of the surface, that will be used for the post pro-cessing and to take out the noise from signal. Then control unit will activate the flash lamps, with the power and for the time setted, then acquiring unit will record thermic images from the thermocamera. Frames will be extracted when indications of discontinuity will come up, the analysis will comprehend meas-uring techniques. In Flash Thermography the way of heat propagation is the base of the analysis. In material with-out discontinuity, the heat will propagate one-dimensional along an axis orthogonal to the sur-face, with discontinuity the propa-gation tends to be two-dimensional in the plane of discontinuity. In figure 10 is shown a scheme Fig. 9 - Apparato sperimentale della Flash Thermography Fig. 9 - Experimental apparatus of Flash Thermography of the propagation when it reaches a flaw: discontinuity 1 tend to insulate the material, the heat tends to go around it along path 2, this will cause an in-crease of temperature in the area above the flaw, graph 3, temper-ature is not constant along the flaw with max in point 4. In analysis is going to be studied the graph of temperature in some point considered without flaws, in order to compare it with other areas with suspects of Fig. 10 - Modello di propagazione in presenza di discontinuità Fig. 10 - Scheme of the propagation when it reaches a flaw flaws. In the theory of the panel with infinite thickness, the graph of temperature decay along the reverse of square root of the time. It will be easier to see difference in temperature plotting the nat-ural logarithm of temperature against natural logarithm of time, as shown in figure 11. In the real panel at a certain time (break time) temperature will assume a horizontal plot, this means that the heat has reached the back wall, or that has found a flaw. The information of depth is linked to the time, therefore a frame of the thermal movie, in the same way time will be linked to depth. In figure 12 is shown an experi-mental test on a CFRP sample block, where was machined flat bottom holes, which are simu-lating flaws at different depth, as we can see temperature time has break time for differentmeas- 8 AEROSPACE • n. 1 / 2009 COMPOSITESOLUTIONS Fig. 11 - Differenze di temperatura / Fig. 11 - Difference in temperature plotting Fig. 12 - Prova sperimentale su un sample block in CFRP Fig. 12 - Experimental test on a CFRP sample block Soluzioni innovative per i materiali del futuro Gruppo Leader nella Progettazione, Costruzione e Commercializzazione di Utensili in Metallo Duro e Policristallino info@embyem.com info_OK:Layout 1 10-12-2008 17:21 Pagina 29 C U R R I C U L U M V I T A E Angelo Colla, nato a Jesolo (VE) il 28/09/1972, si è laureato in ingegneria meccanica a Padova nel 1999 con una tesi di laurea su un banco di prova per freni. Fino al 2005 ha lavorato nel settore mo-torsport, curando lo sviluppo e sperimentazione di automobili da corsa; è stato impegnato nella rea-lizzazione di sistemi di misura per prove speri-mentali al banco e su strada. Attualmente in Vetorix engineering si occupo di tecniche innova-tive di analisi non distruttiva applicate ai materiali compositi e di prove meccaniche di caratterizza-zione dei materiali. Angelo Colla, born in Jesolo (VE) Italy on 28/09/72, graduate in mechanical engineering at university of Padova - Italy on 1999 with a doc-toral dissertation on a testing bench for braking systems. Untill 2005 he was working in motor-sport, involved in development and testing of rac-ing cars; his job was engineering data acquisition systems for experimental tests on bench and on the racetrack. Now in Vetorix Engineering he works on innovative techniques of non destructive testing on composite materials and mechanical testing of materials. COMPOSITESOLUTIONS AEROSPACE • n. 1 / 2009 9