Start up come partire

START UP YOUR BUSINESS
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www.studioselvariccione.com
START-UP
VOGLIO AVVIARE UNA NUOVA IMPRESA…
Alcuni suggerimenti di natura
Societaria, Fiscale e Gestionale

TO START OR NOT TO START
Nell’attuale contesto socio-economico che, pur presentando cenni di ripresa, risulta ancora asfittico, molti giovani in cerca di lavoro stanno
intraprendendo iniziative personali avviando attività in proprio, e ciò è paradossale e straordinario, come nella storia del nostro paese.
Al riguardo ci sembra opportuno suggerire alcuni spunti di riflessione e linee guida che permettano di affrontare la fase di Start-Up con la
dovuta coscienza delle opportunità e dei rischi connessi all’avvio di una nuova attività imprenditoriale.
Le osservazioni nascono dalla nostra esperienza e saranno qui presentate nascono da due
differenti punti di vista:
Il PRIMO È GIURIDICO e vuole evidenziare i principali accorgimenti di natura societaria e
fiscale.
Obiettivo?
➢ Creare un’entità efficiente e coerente con le finalità imprenditoriali.
➢ Essere consapevoli dell’impatto fiscale.
IL SECONDO È SULLA GESTIONE o più prettamente è relativo al controllo di gestione.
Obiettivo?
➢ Impostare fin da subito una gestione equilibrata attraverso un Business Plan e, in
secondo luogo, controllando i risultati economici e finanziari per verificare la stabilità
dell’impresa.

QUALE FORMA PER L’AZIENDA?
La prima domanda alla quale spesso ci siamo trovati a rispondere è quale forma
societaria dare ad una nuova impresa. La forma giuridica di un’entità ne definisce
infatti le finalità, le caratteristiche patrimoniali, le modalità di comunicazione verso
l’esterno, il livello di rischio per l’imprenditore oltre ai necessari vincoli di gestione.
NON TUTTI I VEICOLI SONO UGUALI…
La principale distinzione:
[SRL, SRLS, SPA, SAPA]
godono di autonomia
patrimoniale perfetta,
pertanto i soci sono
responsabili limitatamente
all’ammontare degli
investimenti fatti nel
patrimonio aziendale.
SOCIETÀ DI PERSONE SOCIETÀ DI CAPITALI
[SS, SNC, SAS]
sono caratterizzate da
autonomia patrimoniale
imperfetta, il che significa
che, per le obbligazioni
assunte dalle società in
questione, i soci sono
illimitatamente responsabili.
LA FORMA GIURIDICA DELL’IMPRESA

SOCIETA' DI PERSONE SOCIETA' DI CAPITALI
QUALI SNC, SAS, DITTA INDIVIDUALE* SRL, SPA, SAPA
EFFETTI GIURIDICI RESPONSABILITA' ILLIMITATA DEI SOCI AUTONOMIA PATRIMONIALE
LIBRO GIORNALE** LIBRO GIORNALE
LIBRO INVENTARI** LIBRO INVENTARI
BILANCIO D'ESERCIZIO** BILANCIO D'ESERCIZIO in formato CEE
REGISTRI IVA REGISTRI IVA
LIBRO CESPITI LIBRO CESPITI
INVENTARIO DI MAGAZZINO INVENTARIO DI MAGAZZINO
CONTABILITA' DI MAGAZZINO*** CONTABILITA' DI MAGAZZINO***
TASSAZIONE PER TRASPARENZA TASSAZIONE IN CAPO ALLA SOCIETA' (IRES)
IN CAPO AI SOCI (IRPEF). E IN CAPO AI SOCI SOLO IN CASO DI
DISTRIBUZIONE DEGLI UTILI (IRPEF).
OBBLIGHI CONTABILI
IMPOSIZIONE FISCALE
DIRETTA
OBBLIGHI FISCALI
OBBLIGHI E LIMITI
• SONO MOLTEPLICI I DOCUMENTI CHE L’IMPRESA DEVE REDIGERE PER RISPONDERE ALLE NORMATIVE CIVILISTICHE E FISCALI.
• I DOCUMENTI E LA LORO COMPLESSITÀ SONO FUNZIONE DI DIMENSIONE AZIENDALE E FORMA GIURIDICA DELL’ENTITÀ…
DISTINZIONE GIURIDICA
* LA DITTA INDIVIDUALE NON È SOCIETÀ MA RISPONDE, DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO, CONTABILE E FISCALE AI MEDESIMI OBBLIGHI DI UNA SOCIETÀ DI PERSONE
** SOLO LE SOCIETÀ IN CONTABILITÀ ORDINARIA SONO OBBLIGATE ALLA REDAZIONE DEL LIBRO GIORNALE E DEL LIBRO DEGLI INVENTARI.
*** SOLO LE SOCIETÀ CHE SUPERANO DETERMINATI LIMITI DI FATTURATO E VALORI DI MAGAZZINO SONO OBBLIGATE ALLA CONTABILITÀ DI MAGAZZINO.

IN SINTESI
SOCIETÀ DI PERSONE
SOCIETÀ DI CAPITALI
✓ In caso di inadempimento della società i creditori potranno rifarsi sul patrimonio personale dei
soci.
✓ No perizia giurata per i conferimenti di beni (es: immobili/merci/crediti/diritti/brevetti) nel
capitale sociale.
✓ Possibilità di prelevare utili in corso d’anno.
✓ No vincoli stringenti per il ripianamento delle perdite.
✓ No pubblicazione del Bilancio d’Esercizio.
✓ In caso di inadempimento della società i creditori possono rifarsi SOLO sul patrimonio della
società.
✓ Obbligo di perizia giurata per i conferimenti diversi dal denaro nel patrimonio della società
(es: immobili/merci/crediti/diritti/brevetti).
✓ Distribuzione degli utili SOLO da bilancio approvato.
✓ Obbligo di ripianare le perdite superiori ad un certo limite (2/3 capitale sociale).
✓ Obbligo alla pubblicazione del Bilancio d’Esercizio.

…QUINDI?
• In un contesto iniziale (dimensioni minime, organico ridotto, grande
sforzo dedicato allo sviluppo commerciale) porre eccessivi vincoli
patrimoniali e finanziari all’entità costituita potrebbe, il
condizionale è d’obbligo, bloccare o rendere comunque non fluida
la gestione operativa.
• D’altra parte subentra certamente un aspetto relativo alla
propensione al rischio dell’imprenditore.
• In ultima istanza se ad esempio la Start-Up è costituita mediante
conferimento di beni importanti, siano essi rappresentati da
liquidità, crediti, o altri beni (Immobili, Macchinari, Marchi, Brevetti,
ecc…) e la “cultura” dell’imprenditore è già formata e predisposta
ad una precisa gestione amministrativa, la forma giuridica della
società di capitali è certamente la più adeguata.
?

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FINANZIAMENTI RICEVUTI.
✓ CREDITO D’IMPOSTA PER L’ASSUNZIONE DI PERSONALE QUALIFICATO
✓ INAPPLICABILITÀ DELLA DISCIPLINA DELLE SOCIETÀ DI COMODO
✓ DETRAZIONI FISCALI PER I SOGGETTI CHE INVESTONO IN STARTUP
INNOVATIVE
✓ …
• ESISTE UNA NUOVA SOLUZIONE PER LE SOCIETÀ DI CAPITALI (SRL, SRLS, ECC.), PENSATA COME MISURA DI SOSTEGNO ALL’IMPRENDITORIA, CHE MOSTRA
NOTEVOLI VANTAGGI PER AZIENDE CHE STANNO PER ESSERE COSTITUITE O CHE SONO COMUNQUE ATTIVE DA MENO DI 60 MESI, L’ISCRIZIONE AL REGISTRO
DELLE START-UP INNOVATIVE.
• UN’IMPRESA DIVENTA START-UP INNOVATIVA RISPETTANDO DETERMINATI REQUISITI CHE SONO ESAMINATI DALLA CAMERA DI COMMERCIO IN SEDE DI RICHIESTA DI
ISCRIZIONE E DOVRANNO ESSERE MANTENUTI OGNI ANNO PER MANTENERE LO STATUS DI START-UP INNOVATIVA.
ALCUNI DEI PRINCIPALI BENEFICI:

SOCIETÀ DI CAPITALI
L’IMPOSIZIONE FISCALE
• LE SOCIETÀ DI CAPITALI SUBISCONO L’IRES (IMPOSTA SUI REDDITI DELLE SOCIETÀ) - ALIQUOTA 24%.
• L’ALIQUOTA SI APPLICA ALL’IMPONIBILE FISCALE, IL QUALE È IL RISULTATO DEL REDDITO D’IMPRESA DA BILANCIO D’ESERCIZIO
PIÙ/MENO TUTTE LE VARIAZIONI IN AUMENTO/DIMINUZIONE STABILITE DALLA LEGGE (TUIR).
• SCONTANO INOLTRE L’IRAP (IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE) LA CUI ALIQUOTA NAZIONALE È PARI AL 3,9% (LE
REGIONI POSSONO OPTARE PER UNA ALIQUOTA DIVERSA), ED È APPLICATA ALL’IMPONIBILE IRAP CHE È DIVERSO (TIPICAMENTE PIÙ
ALTO) DELL’IMPONIBILE IRES.
ESEMPLIFICAZIONE:
 UTILE = 100 EURO, IPOTIZZANDO (PER ASSURDO) CHE NON VI SIANO VARIAZIONI FISCALI IN AUMENTO E IN
DIMINUZIONE DELL’IMPONIBILE FISCALE, LA SOCIETÀ SCONTEREBBE IMPOSTE PER 31,4 EURO SULL’UTILE PRODOTTO. TALI
IMPOSTE SONO DOVUTE DALLA SOCIETÀ, NON È PERTANTO LA TASSAZIONE CHE SCONTANO DIRETTAMENTE I SOCI.
 IL REDDITO NETTO RESTANTE, NELL’ESEMPIO, DI 69,6 EURO, PUÒ ESSERE ACCANTONATO NEL BILANCIO DELLA SOCIETÀ E
NON NECESSARIAMENTE DISTRIBUITO A SOCI. IN TAL CASO ESSI NON SARANNO TASSATI. SOLO IN CASO DI EFFETTIVA
DISTRIBUZIONE DEGLI UTILI I SOCI RICEVONO, PRO-QUOTA, GLI UTILI DISTRIBUITI.
 AL MOMENTO DELLA DISTRIBUZIONE TALI UTILI DIVENTANO (AHINOI NUOVAMENTE) TASSABILI IN CAPO AI SOCI CON
ALIQUOTE DIVERSE A SECONDA DELLA POSIZIONE DEI SOCI (PARTECIPAZIONE QUALIFICATA/NON QUALIFICATA, SOCIO
PERSONA FISICA/PERSONA GIURIDICA), TEMATICA CHE IN QUESTA SEDE PER SEMPLICITÀ NON VIENE APPROFONDITA.
GLI ASPETTI FISCALI

LE SOCIETÀ DI PERSONE SONO SOGGETTE A TRASPARENZA FISCALE PERTANTO NON
SCONTANO IN PRIMA PERSONA IMPOSTE SUI REDDITI. I REDDITI SONO ATTRIBUITI
DIRETTAMENTE, (PER TRASPARENZA) AI SOCI ANCHE SE NON DISTRIBUITI. L’IMPOSIZIONE PER
QUANTO RIGUARDA L’IRAP È INVECE SIMILE A QUELLA DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI.
SCAGLIONI ALIQUOTE
Quota di Redditi da 0 a 15.000 23%
Quota di Redditi da 15.001 a 28.000 27%
Quota di Redditi superiori a 75.000 43%
SOCIETÀ DI PERSONE
* OPZIONE PER L’IRI
SE UNA SOCIETÀ DI PERSONE PRODUCE UN REDDITO FISCALE (IMPONIBILE) DI 100 EURO ANCHE NON DISTRIBUITO AI SOCI, SARÀ ASSEGNATO PRO-QUOTA
DIRETTAMENTE NELL’ESERCIZIO. I SOCI SARANNO TENUTI A VERSARE LE IMPOSTE PERSONALI SUI REDDITI INDIPENDENTEMENTE DALL’EFFETTIVA PERCEZIONE.
IL REDDITO D’IMPRESA CONCORRE A FORMARE IL REDDITO DI OGNI SOCIO SULLA BASE DEGLI SCAGLIONI PERSONALI (PROSPETTO). L’IMPOSIZIONE FISCALE
EFFETTIVA DIPENDE ESCLUSIVAMENTE DALLA SINGOLA POSIZIONE DEL SOCIO.
LA SOCIETÀ DI PERSONE SCONTA INOLTRE IN VIA DIRETTA (E DUNQUE NON PER TRASPARENZA) L’IRAP PER UN AMMONTARE PARI A 3,9%.
A PARTIRE DAL 2017 LE DITTE (SOCIETÀ DI PERSONE E DITTE INDIVIDUALI) IN CONTABILITÀ ORDINARIA
POSSONO OPTARE PER IL REGIME DELL’ IMPOSTA SUI REDDITI D’IMPRESA (IRI), PIÙ SIMILE A QUELLO DELLE
SOCIETÀ DI CAPITALI.
CHI OPTA PER L’IRI APPLICA UN’ALIQUOTA DEL 24% SUL REDDITO IMPONIBILE DELLA SOCIETÀ. SE NON
SONO PRELEVATI UTILI I SOCI NON SONO TENUTI A VERSARE IMPOSTE (SCAGLIONI…). SE I SOCI HANNO
PRELEVATO UTILI IN CORSO D’ANNO TALI UTILI PRELEVATI DIVENTANO «COSTO» FISCALE (OSSIA DEDUCIBILI)
RIDUCENDO LA BASE IMPONIBILE DELL’AZIENDA E DUNQUE RIDUCENDO QUEL VALORE SUL QUALE SI VA AD
APPLICARE IL 24%. OVVIAMENTE GLI UTILI PRELEVATI DIVENTANO IMPONIBILI (…TASSATI) PER I SOCI COME
DESCRITTO NELLA PRECEDENTE SEZIONE. NULLA CAMBIA PER QUANTO RIGUARDA L’IRAP.
100REDDITO ANTE IMPOSTE
(50)(UTILI DISTRIBUITI)
50IMPONIBILE AZIENDA
(12)(IRI – 24%)
88REDDITO NETTO AZIENDA
…TASSATO SUI
SOCI
L’IMPOSIZIONE FISCALEGLI ASPETTI FISCALI

Patrimonio
Cassa
Reddito
L’EQUILIBRIO DELL’AZIENDA
L’AZIENDA SOPRAVVIVE GRAZIE AD UN DELICATO EQUILIBRIO CHE ATTIENE ALLE TRE PROSPETTIVE DEFINITE, IN BREVE IL CICLO REDDITO – CASSA –
PATRIMONIO.
L’IMPRESA DEVE PRODURRE UN AMMONTARE
DI RICAVI SUPERIORE AI COSTI NECESSARI A
PRODURRE QUEGLI STESSI RICAVI.
SE L’AZIENDA PRODUCE REDDITO=VALORE
CIÒ SIGNIFICA CHE IL MODELLO DI BUSINESS
È COERENTE CON LE ESIGENZE DEL MERCATO
IL REDDITO NON È SUFFICIENTE A
MISURARE LA SALUTE E LA
SOSTENIBILITÀ DI UN’IMPRESA. IL
REDDITO VIENE INFATTI CALCOLATO
SECONDO IL PRINCIPIO DI
COMPETENZA ECONOMICA E NON
SECONDO IL PRINCIPIO DI CASSA.
L’AZIENDA PRODUCE UN FLUSSO DI
DENARI SUFFICIENTE AL PROPRIO
MANTENIMENTO?
LA PRODUZIONE DI REDDITO E FLUSSI DI CASSA
OPPORTUNAMENTE REINVESTITI ACCRESCONO IL PATRIMONIO
AZIENDALE. IL PATRIMONIO (O ASSET) AZIENDALI È L’INSIEME
DELLE ATTIVITÀ DI CUI L’IMPRESA DISPONE. AL NETTO DEI DEBITI
CHE L’AZIENDA HA CONTRATTO SI CALCOLA IL PATRIMONIO
NETTO, LA VERA RICCHEZZA GENERATA DALL’AZIENDA NEGLI
ANNI.
UN AZIENDA È SOSTENIBILE QUANDO
IL REDDITO GENERATO PERMETTE LA
PRODUZIONE DI UN FLUSSO DI CASSA
IN GRADO DI FAR FRONTE AI DEBITI
CONTRATTI DALL’AZIENDA.
L’AMMINISTRAZIONE HA IL COMPITO
DI VERIFICARE IL MANTENIMENTO DI
QUESTO EQUILIBRIO.
IL PROGETTO DEVE ESSERE SOSTENIBILE…GLI ASPETTI DI GESTIONE

PICCOLO NON VUOL DIRE SEMPLICE…
Un ultimo ordine di considerazioni, ultimo non certo per importanza, è relativo alla necessità di saper governare la propria azienda con i
dovuti strumenti di pianificazione e controllo. L’errore che spesso viene fatto è quello di pensare che gli strumenti di controllo di gestione
possano essere utili solo per realtà di grandi dimensioni e non invece anche per piccole imprese. Sebbene è certamente vero che la
dimensione aziendale è in certo qual modo correlata con la complessità non è altrettanto vero che una realtà di piccole dimensioni non
meriti un controllo adeguato per poter comprendere al meglio le dinamiche del business.
AZIENDA/PROGETTO IDEA
STRATEGIA (È mai stata esplicitata?)
APPLICAZIONE IN UN
MODELLO DI BUSINESS
ORGANIZZAZIONE
DEL LAVORO
MERCATO DI
RIFERIMENTO
PERSEGUIRE LA
STRATEGIA
Obiettivo
Vincolo
RISPETTARE
L’EQUILIBRIO
ECO-
FINANZIARIO
GLI ASPETTI DI GESTIONE
IL BUSINESS PLAN

1. UNA PRIMA IMPORTANTE CRITICITÀ CONSISTE NELL’ESPLICITARE LA STRATEGIA:
• CHI SIAMO?
• COSA VOGLIAMO FARE?
• PERCHÉ CI DOVREBBERO SCEGLIERE?
2. UNA SECONDA DECISIVA CRITICITÀ CONSISTE NELLA CAPACITÀ DI TRADURRE GLI OBIETTIVI STRATEGICI IN VARIABILI OPERATIVE:
• PREZZI DI VENDITA (ALTA / BASSA FASCIA)
• QUALITÀ DEL PRODOTTO/SERVIZIO (ALTO/BASSO)
• LIVELLO DI SERVIZIO (ALTO/ BASSO)
• INTERNALIZZAZIONE/ESTERNALIZZAZIONE DI FASI PRODUTTIVE
• PROCESSI INTERNI ALL’ORGANIZZAZIONE
• STRUTTURA DI COSTO AZIENDALE (IMPORTANTI COSTI DI STRUTTURA V.S. BASSI COSTI DI STRUTTURA)
3. L’ULTIMO ESSENZIALE ASPETTO STA NELLA CAPACITÀ DI TRASMETTERE GLI OBIETTIVI A TUTTA L’ORGANIZZAZIONE PRENDENDOSI DEL TEMPO PER
VERIFICARE DOVE SI STA ANDANDO E SE I RISULTATI SONO RAGGIUNTI ED APPORTANDO AZIONI CORRETTIVE.
IPOTESI
ESECUZIONE
VERIFICA
RIADATTAMENTO
IL CICLO DI PROGRAMMAZIONE E
CONTROLLO NON È INNANZITUTTO
UNO STRUMENTO TECNICO, MA
UNA ESIGENZA PROPRIA DELLA VITA
AZIENDALE. PRIMA DI ESSERE UNO
STRUMENTO È UN APPROCCIO AL
LAVORO.
IDEA
IL BUSINESS PLAN

PIANIFICARE IL PRIMO ANNO? ALMENO SAPERE IL PROPRIO FATTURATO DI PAREGGIO
• I COSTI FISSI (COSTI DI STRUTTURA) NON SONO MODIFICABILI NEL BREVE PERIODO, MA SONO
NECESSARI PER PRODURRE 1 SOLA UNITÀ DI OUTPUT.
• I COSTI VARIABILI SONO DIRETTAMENTE IMPUTABILI ALLE UNITÀ VENDUTE: COSTO DI
PRODUZIONE/ACQUISTO/EROGAZIONE DEL SERVIZIO. QUESTI COSTI SONO DIRETTAMENTE
PROPORZIONALI AI VOLUMI VENDUTI/PRODOTTI.
• IL FATTURATO (LE VENDITE) DEVE PERMETTERE DI REMUNERARE I COSTI VARIABILI OLTRE CHE, GRAZIE
AI VOLUMI VENDUTI, I COSTI FISSI.
• IL FATTURATO DI PAREGGIO (BEP) RAPPRESENTA (A MARGINALITÀ COSTANTE) L’AMMONTARE DI
VENDITE NECESSARIE PER (ALMENO) NON REGISTRARE UNA PERDITA.
1. QUALE MARGINE (O RICARICO) INTENDO OTTENERE DALLE
VENDITE? NELL’ESEMPIO È IL 50%...
2. QUANTO INDICATIVAMENTE COSTERÀ LA STRUTTURA (UTENZE,
AFFITTO, PERSONALE, SERVIZI VARI, ECC.)? NELL’ESEMPIO
200,00€
3. L’AZIENDA PER RAGGIUNGERE IL PAREGGIO DI BILANCIO DEVE
REALIZZARE VENDITE PER EURO 400,00 €. A 399 SARÀ IN
PERDITA, A 401 SARÀ IN UTILE.
IL BUSINESS PLAN
MARGINE DI CONTR. % (su fatt.) 50,00%
COSTI FISSI 200,00€
FATTURATO DI PAREGGIO 400,00€
PRIMO ANNO
FATTURATO 400,00€
COSTI VARIABILI 200,00€
MARGINE DI CONTRIBUZIONE 200,00€
COSTI FISSI 200,00€
RISULTATO NETTO -€

IN OGNI SETTORE E IN OGNI AZIENDA ESISTONO CASISTICHE
PARTICOLARI, QUI SI PROPONE UNA ESTREMA SEMPLIFICAZIONE…
SETTORE CRITICITA' OPERATIVE ASPETTI DA MONITORARE INDICATORI ECO-FINANZIARI
VENDITA PREZZI - ROTAZIONE FATTURATO PER PRODOTTO
MAGAZZINO ROTAZIONE MAGAZZINO VALORE MAGAZZINO
ACQUISTI GAMMA DI PRODOTTI INCIDENZA SUL FATTURATO
TIPOLOGIA DI VENDITA SFORZO PER REPARTO/CANALE DI VENDITA/AREA MARGINE PER REPARTO/CANALE DI VENDITA/AREA
SATURAZIONE CAPACITA' PRODUTTIVA % SATURAZIONE IMPIANTI CALCOLO DEL FATTURATO DI PAREGGIO
GESTIONE DEL FLUSSO MERCI ROTAZIONE MAGAZZINO; %SCARTO/SFRIDO INCIDENZA SUL FATTURATO
GESTIONE FLUSSI DI LAVORO ORE PER REPARTO CON CAUSALI FERMO MACCHINE COSTO DEL LAVORO PER FASE PRODUTTIVA
INCASSI DILAZIONATI GIORNI MEDI INCASSO VALORE CREDITI
COMPRENSIONE DEL COSTO DI PRODOTTO ORE DI LAVORO PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO CALCOLO DEL COSTO PIENO INDUSTRIALE
PIANIFICARE LA COMMESSA GESTIONE DEL SAL SAL ECONOMICO DI COMMESSA
GESTIRE I MATERIALI SPECIFICI SOSTAMENTO PREVENTIVI - CONSUNTIVO INCIDENZA SUL FATTURATO
QUANTIFICARE IL LAVORO OPERATIVO ORE PER FASE PRODUTTIVA COSTO ORARIO LAVORO
QUANTIFICARE I COSTI DI STRUTTURA ORE PER PROGETTO QUOTA DEI COSTI DI STRUTTURA
GESTIRE INCASSI E PAGAMENTI TEMPI DI INCASSO E PAGAMENTO VALORE CREDITI E DEBITI COMMERCIALI
COMMERCIALE
PRODUTTIVO
COMMESSA
CONTROLLARE GLI ANDAMENTIGLI ASPETTI DI GESTIONE

CHI SIAMO
In un contesto economico in rapido mutamento, caratterizzato da una crescente concorrenza e dalla carenza di risorse spendibili, è sempre
più necessario, per la grande impresa così come per il più piccolo professionista, essere in grado di dare risposte certe e veloci in ogni
momento. A partire da questa convinzione lo Studio Selva, che dal 1992 si occupa di consulenza Amministrativa, Fiscale e di Direzione
Aziendale si propone come un valido Partner per accompagnare chi fa Business in questo arduo percorso.
La nostra forza sta nell'interdisciplinarità. I nostri professionisti hanno maturato esperienze rilevanti in molteplici ambiti dell'Amministrazione
Aziendale e sanno garantire per ogni problematica, o scelta intrapresa, una lettura completa dal punto di vista Giuridico, Contabile, Fiscale
e di impatto sui Risultati Aziendali. Per questo ci proponiamo come Partner per l'area Amministrazione e Fisco, Finanza e Controllo di
Gestione. Nella nostra storia abbiamo imparato a conoscere sia le problematiche tipiche delle grandi imprese che le necessità di piccole e
medie realtà.
Nel 1992 Fonda lo Studio Selva partendo, come principali aree di attività, dalla contabilità e gestione degli
adempimenti fiscali per piccole aziende e professionisti.
Con il tempo la sua attività si sposta sulla Consulenza Fiscale e il Business Tax Planning per l'azienda
unitamente all'area della Consulenza Societaria.
Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti con esperienza ventennale.
Consulente presso l'Associazione Albergatori di Riccione.
Laurea in Economia e Commercio all'Università Alma Mater di Bologna.
https://www.linkedin.com/in/saverio-selva-4a0a5b7a/
Consulente d’Impresa per l’Area Amministrazione, Finanza d’Azienda e Controllo di Gestione.
Dottore Commercialista ed Esperto contabile iscritto all’Albo di Rimini.
Supporta aziende di Media e Piccola dimensione attraverso lo sviluppo di Business Plan aziendali, valutazione
degli investimenti, progettazione di sistemi di Controllo di Gestione (Budget / Reporting / Cost Control),
costruiti su software aziendale, se sufficientemente evoluto, o con strumenti dinamici realizzati in Excel.
Ha collaborato come Teaching Assistant presso la SDA Bocconi School of Management.
Master of Science in Accounting, Financial Management & Control presso l’Università L. Bocconi.
https://www.linkedin.com/in/simone-selva-40253527/

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