Analisi di istanze di valutazione dei progetti mediante l'uso di soluzioni conformi del codice di prevenzione incendi. Confronto delle soluzioni adottate rispetto ai limiti di inviluppo
La prevenzione incendi, con l’entrata in vigore del D.M. 18/10/2019, mira ad evolversi in una vera e propria disciplina progettuale, con un rafforzamento della figura del professionista antincendio. Dato il prevalente ricorso alle soluzioni conformi, il presente lavoro propone un approccio metodologico innovativo per la visualizzazione e l’analisi immediata dei set di soluzioni impiegati dai professionisti rispetto ai limiti imposti dal nuovo codice di prevenzione incendi.
Giornata Tecnica da Piave Servizi, 11 aprile 2024 | SERRA GiorgioServizi a rete
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Analisi di istanze di valutazione dei progetti mediante l'uso di soluzioni conformi del codice di prevenzione incendi. Confronto delle soluzioni adottate rispetto ai limiti di inviluppo
1. Analisi di istanze di valutazione dei progetti mediante l’uso di
soluzioni conformi del codice di prevenzione incendi.
Confronto delle soluzioni adottate rispetto ai limiti di inviluppo
Università degli Studi di Padova – Dipartimento di Ingegneria Industriale
Tesi di Laurea Magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale
Relatore: Ing. Vincenzo Puccia
Laureanda: Serena Leo
Padova, 15/12/2020
2. INTRODUZIONE
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale 2
Rivoluzione nel panorama
normativo italiano
in materia di
prevenzione incendi:
CODICE DI PREVENZIONE
INCENDI
D.M. 3 agosto 2015
Codice di prevenzione incendi come
strumento volontario per 34 delle 80
attività soggette del D.P.R. 151/2011
D.M. 12 aprile 2019
Codice di prevenzione incendi come
strumento cogente per 42 delle 80
attività soggette del D.P.R. 151/2011
D.M. 18 ottobre 2019
Nuovo codice di prevenzione incendi
con rafforzamento della figura del
professionista antincendio
Responsabile della valutazione del rischio d’incendio
prodromica all’attribuzione di Rvita Rbeni ed Rambiente
3. FINALITÀ DEL PRESENTE LAVORO DI TESI
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale 3
Soluzioni del codice
Approccio basato sulle soluzioni conformi
Il progettista dispone di set predeterminati di
soluzioni progettuali basati su analisi generali
svolte su categorie omogenee di attività ed ambiti
Approccio privilegiato dai progettisti
È opportuno analizzare quanto le soluzioni conformi vengano sfruttate «AL LIMITE DELL’INVILUPPO»
✓ Resistenza al fuoco per la sicurezza della struttura
✓ Percorsi d’esodo per la sicurezza degli occupanti
✓ Superficie del compartimento per l’operatività antincendio
con particolare riferimento ai parametri di:
✓ Livello degli impianti di protezione attiva
Soluzioni conformi
Soluzioni alternative
4. INVILUPPO DELLE SOLUZIONI CONFORMI
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale
4
INSIEME
dei set di soluzioni progettuali fornite dal codice
applicabile all’unità minima del compartimento
APPROCCIO SEMI-PRESCRITTIVO
SPAZIO DI VARIABILI NEL QUALE
IL PROGETTISTA PUÒ OPERARE
Il posizionamento del set di soluzioni ALL’INTERNO dello spazio
si configura come un margine di sicurezza aggiuntivo previsto
dal progettista
5. APPROCCIO ALLO STUDIO
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale 5
Analisi di istanze
di valutazione dei progetti
presso il Comando
dei VV.F di Padova
e redatte ai sensi del
D.M. 18 OTTOBRE 2019
• Fase 1
• Fase 2
• Fase 3
Selezione del campione statistico
e sviluppo della checklist di riscontro
Analisi delle istanze, modifica della checklist e
confronto delle soluzioni adottate dal progettista
rispetto ai valori minimi e massimi imposti dal
codice di prevenzione incendi
Normalizzazione dei risultati ricavati tramite la
checklist e selezione di un’adeguata e funzionale
rappresentazione grafica
6. FASE 1: SVILUPPO DELLA CHECKLIST
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale 6
Numero progressivo dell’istanza
Tipologia di attività, materiali combustibili/infiammabili, Rbeni e Rambiente
Compartimento dell’attività
R vita di progetto e Rvita con 𝛿 𝛼= n+1
Soluzioni aggiuntive espresse in valori discreti +1, +2, … + n
Soluzioni aggiuntive espresse in % del valore massimo
Soluzioni aggiuntive espresse in % rispetto al valore minimo
7. FASE 1: SVILUPPO DELLA CHECKLIST
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Numero progressivo dell’istanza
Tipologia di attività, materiali combustibili/infiammabili, Rbeni e Rambiente
Compartimento dell’attività
R vita di progetto e Rvita con 𝛿 𝛼= n+1
Soluzioni aggiuntive espresse in valori discreti +1, +2, … + n
Soluzioni aggiuntive espresse in valori discreti +1, +2, … + n
Soluzioni aggiuntive espresse in valori discreti +1, +2, … + n
8. FASE 2: CONSIDERAZIONI SULL’ANALISI DELLE ISTANZE
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale 8
Dall’analisi delle 12 istanze a disposizione, per un totale di 44 compartimenti è emerso che:
➢ Analisi del rischio, prodromica all’attribuzione dei profili di rischio, poco approfondita
➢ Scelta della curva di rilascio termico per l’attribuzione di Rvita non accuratamente giustificata
➢ Sfruttamento delle soluzioni conformi spesso «al limite dell’inviluppo»
➢ Tendenza a collocare la curva di rilascio termico in una posizione «più favorevole» in termini di oneri realizzativi
9. FASE 3 : RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
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BULLET CHART Variazione del classico istogramma
✓ Rappresentazione delle scelte progettuali e dei limiti imposti dal codice
CRITERIO DI NORMALIZZAZIONE
✓ Consente di visualizzare e confrontare le prestazioni di una misura rispetto ad un valore target
✓ In un solo grafico set di soluzioni adottato dal progettista VS limiti imposti dal codice riferiti all’unita minima
del compartimento
✓ Grandezze dimensionalmente e numericamente molto diverse tra loro in un solo grafico
Per ogni misura antincendio S.1, S.2, …S.10
✓ Visualizzazione immediata dello sfruttamento dei margini disponibili e degli eventuali deficit progettuali
10. ESEMPIO 1 BULLET CHART OTTENUTO DALL’ANALISI
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Rvita con 𝛿 𝛼 di progetto
▪ Superficie lorda del compartimento 34000 mq
▪ S.5, S.7, S.9 «al limite dell’inviluppo»
Rvita con 𝛿 𝛼 + 1
▪ S.3, S.4 (lunghezza d’esodo), S.5 NON CONFORMI
11. ESEMPIO 2 BULLET CHART OTTENUTO DALL’ANALISI
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Rvita con 𝛿 𝛼 di progetto
▪ S.1, S.4 (num. uscite indipendenti e Les), S.5, S.6, S.7 e
S.8 «al limite dell’inviluppo»
Rvita con 𝛿 𝛼 + 1
▪ S.4 (lunghezza d’esodo) NON CONFORME
12. CONCLUSIONI
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L’indisponibilità di un numero sufficiente di istanze relative ai soli centri logistici ha indirizzato la presente analisi su un
campione più eterogeneo
IL VALORE METODOLOGICO DELL’ANALISI RIMANE COMUNQUE VALIDO IN TERMINI DI:
✓ individuazione delle variabili progettuali più rilevanti per una descrizione completa delle soluzioni adottate
✓ scelta della modalità di visualizzazione che permette di inquadrare a colpo d’occhio lo sfruttamento dei margini
progettuali
✓ sviluppo della checklist di rilevazione
La checklist e il metodo di visualizzazione possono costituire uno strumento utile per i VV.F al fine di
svolgere un’analisi statistica indirizzata all’utilizzo delle soluzioni conformi da parte dei progettisti
IL PRESENTE STUDIO SI PRESTA A FUTURI SVILUPPI DISPONENDO DI UN CAMPIONE DI ATTIVITÀ PIÙ OMOGENEO
13. INTRODUZIONE
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale 13
Grazie per l’attenzione