Richiesta di chiarimenti al Sindaco sul rigassificatore
Verbale C. S. del 22 dicembre 2009
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67. Allegato L2
Delega del rappresentante della Regione
labffiag. 1)
68. TC-?AA9 77 z5;E IDENZR
-4.
.f/ #*nt'i/a*;
Prr-rf. n. L89,./s. P. cqtruresrol,,,,P.1 lt :-:
Rcsponslbilc dcl Procctlimon to
lng.'Frrtnccsco Urso
Ministcro dsllo Sviluppo flcttnomito
Frrx; n. 06 4711526112
.mP*,","|sreroSvi|rrppoEcotronticodc|23/|l/200t)
n.0132139, il
si delega don, Silvestro Greco, nells sua qunlità di ossssor1r all'Anrbientc, a
ra.pprescntÍrre ln Regione Caltbrin corr i nscessuri poteri deeisionali in ordirrc dlls nìoterio tlstlrrt{
da.lla conlercnzo dei servizí del 22 diccnrbre 2009, in ordine alla sutorizzsdonc del nnnr'nale tJi
rigassifrc:rzíorre di Ginia. 'lhuro e del gasdotto opcra eonnesso,
Corr lbrinrento nlla pre<letrr con.fcrerrza dei servizi . la posizione della Rcgione Calobria . ù <luolla
pcr cui , una volta awcrntesi le condizioni sospensivc cui era subordinnto il rila-scio cle.ll'intesa srí
sorsi del punto n,2 della du'libs.ro N.499 clel 3l luglic' 2006,( rilnscio dei Vin nuzionnli c rcgiontrlì ),
la dctta intr;'sa deve intendcrsi pienomente vslida ed efficace.
l'rertanto si conferrìra c si rihadiscc I'intesa per lo realizz.rrzione clell'impianto di rigassilieazione di
(iioia'l'trurr"r uella sun configurazione gentìralg rrî serrsi dell'rlrt,8 comnra 5 dclla 1,,340/2000;
lrioltle si espriure I'intesu arrche pc.r l'operc ci) rì ness-rr rq'lativu rtl gnsdotto di colle'gancnto de'ì
rigassilìcatorc di Cìoin lÌrurn con la rete.nszilrnale gasdotti ai ssnsi del DP.ll 32712001 contc
integlnl:o dal D,f-gn'. 330/2004 "r'':rgollr ctttì in ntaleric di espropriazioni per pubblicu utilità e in
rìutsfia dì irl li'astrÙtt u rc- lineari energetiche".
Si nutoriz:a I'allegazicrne dr'lh J:r:r.'sente delega al verbale della conltlrena dcri scrvizi inclcna al
Ministert-r clello Sviltrppo econontico in d|rta 22 diccnrbre 2009.
AIV U tú. C/1,* &lrH
ll pre t idante
On, ,rlfs:io l.rtícrrt
rA|
l1 J fir ls r n ll
-'/*" lf /'ilJ/f.)l-,
tl lJ p*/ L
1+t
70. MÍnistero dello Sviluppo Economico
ip-artimelltq Pe r lEnergia
Div. Vl
via Molise 2 00t87 Roma
cONFERENZA DEI SERVTZI
22 dlcembre 2O09
O6CETTOt AétrieÀt" ai au{o,Azaziòne alla costruzione e all'esercizio per la
realizzazione ai un impianto di rigassifi caàone di gas naturale - liquefatto GNL
e
delle relative opere cónne*"" ,rJll'ar"" industriale/p9tt"-"19 di Gioia Tauro -
-Calabria'
Rosarno - San ferdinando, in Provincia di Reggio Coaferenza del
servlzl: 2^ seduta refaiiva al ptogetto nella sria conllgurazlone generale; 1^
seduta pef quanto concerne ll metanodotto opera corrnessa'
FAX.......'.. G
" "" "''o''| " t"o "I
Atto formale (deliberaz;iolrre/decreto/altro... ...... .....'..'") n' """""""'
in data
Testo dell'intervento da allegare al verbale della Conferenza:
^ Alrr.q Frf +tM a ...î 8.s k (.. "e&'e-'
a np..... l€. FP n N. --.n P.PL
.can.funu'u...!*...1.s!*.,,f.*: .!r#r1...*-u"-uk...ì.^."..G'!'*-'k'u*""
'' - &a"-e.1.l#A.na.....J?.rungua.. ....L8.f A.:LF;--...ilt':'+"1""Q3'f'*a-'('2':-
..U-{.sJ.c{I]..-.gp..;....4. 8--.e+ÈN..8s.r1...'f -o.'(s.tq.nz-""18'a"
..t.til.i.!.*:Ì4....Èr.. ....PJ ..qR.J.k..{:{..ctt.{î.eu.E.'..Q4'."f'u''1""""""'
..ft-,i..iif .(-.i,A...lip.gniZr. ,tf.î.hl.l.r-Ilt "'..'...... 1".nu. dietro - euentuatmente)
D^6- o1 .|i'-,-nîhr.. 2OO9 Firnta
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71. I
Te yto d eLl'int e ru en! o
.T...fl?f-@..sn{*.t*tr-..PxQF-.eE-....a.afi..q.n..rh.,..(*.,,t-IJ/
a.%, ... d+g{, .(. . .l n & .au.,Îa .(-!.-fft
...
73. Via De Filippis
88100 - Catanzaro
Fax 096 1856224
c.a- On Agazio I-oiero
- presídente.
Spet[ le LNG MedGgs Terminal S.nL
Via di Santa Cbiara" 49
00186 - Roma
Fax 0663896430
c.a- Dott.cslo De Matteo -Ammînìstratore Delegato
c.* Dott. Pis Filippo Di peío
-Ammínistratore Delegato.
oggetto: Meridiana Gas - sede legate dell,a societa"
Ron4 2t Dicembre 2009
Geatiti Signori,
facciamo riferimento al Protocotlo d'Intesa sottoscritto i! data 13 Maggio
2009 Èa la
Regione Calabria" la LNG MedGas Terminal s.r.l. e ta sctivente
società" nonchè alla seconda
Conferenza dei Servizi indetta per
il giomo 22 dicembre 2009 presso il Ministero dello Sviluppo
Economico e relativa all'Autorizzazione alla costruzione ed
esercizio di un impianto di
rigassificazione di GNL nell'area industriale/portuale di Gioia Tauro
- San Ferdinando - Rosarno.
Con la presente intendiamo dare sin d'ora il nostro assenso affinché, prima dell'awio
dell'attività produttiva dell'impianto di rigassificazione di GNL, la sede sociale
della Meridiana
Gas, sia costituita in calabria in iocaiita che verra concordata
con la Regione calabria.
Distinti saluti
A'o-; Sil'ua:i*
74. egato 15
Parere motivato su improponibilità del
referendum del 2210912009 (pagg.10)
li'
Ì
75. Spett.le
LNc MrpGes
P.zza di S. Chtara,49
00186 - Roma
fuima, 22 seaembre 2008
Parere motivato
C-i-vien-e-richie,s-co-un+ar--e-r-e-su11a-p-ortata dell'an.73 del D. Lgs. 17 agosto L999 n. 334
nella parte in cui prevede che, nell'ambito dell'isrutoria per l'approvazione di progetci reladvi a nuovi
nanrrale liquefatto,
" .ln
particolare, ci viene richiesto di valutare le possibili modalita che le autorità preposte dowanno adottare
al fine di procedere alla consultazione delle popolazione interessate dal progetto di costruzione di
impianti di rigassificazione nell'area porruale di Gioia Tauro.
In proposito ci è noto che:
1. lNc MEDGAS ha ar,viato procedura ex art. 8 I*gge 24 novembre 2000, n. 340 di
autorizzazione per la cosfruzione e l'esercizio di terminaii di rigassificazione di gas naturale liquefano da
installare presso I'area industiale di Gioia Tauro affraverso la definizione di apposito "Progetto
prelimínare" nonché di apposito "Srudio di impatto ambientale".
2. Ancorché non vi sia ancora 1a comunicazione ufficiale del decreto, è di pubblico
dominio il buon esito della Valutazione di Impatto Ambientaie richiesta in ossequio a quanto disposto
dall'art. 8 L. n. 340/7000, come modificato dall'art. 46 della Legge 29 novembre 2007, n. 222,
auestante La conformirà del progetro alla vigente norma.ir.a in materia ambienrale (d. 1gs. 3 aprile 200ó,
n. I52).
l. 11 Nulla Osra p'er la Fanibilirà del progettc-' (N()F) ril,rs.:iatr- in data 7 agosto 2007 dal
(lorrritarr Tecnico Regionalc tL--f R), :ri sensì dc'll'art. 21 .1c:l l). I-g:. rr. 334i1.)99, prcicdc uniì
76. .3
-- 2
-*_ _-----<_
fl
rssarl ctel tre comuni interessati ioia Tauro,
Rosarno e San Ferdinando di prowedere alla consultazione della popolazione, nel rispemo delia
prescrizione di cui all'art. 23 del medesimo decreto e di fornirne
apposita comunicazione al Comitato, si
da garantirne I'acquisizione agli ani della Seconda Conferenza
dei Servizi.
Ai fini che qui inreressano, appare conducente muovere - seppur solo per cennl - dalla
ricognizione del quadro normativo che interessa [a materia, segnatamente ponendo
riguardo a quei
I t. . ', u
- hanno sancito, fra gli alri, il diriao delle popolazioni interessate dalla cosmrzione di .,stabilimenti
pJiicolósi; di esprimere un proprio paîere.
SUL QUADRO NORMATIVO CHE DISqPLINA IA ''CONSULTAZONE DELIA POPOI.A,AOM"
NELLE IPOTESI DI PROGETTAZONE E COSTRUAONI DI IMPIANT1
PERICOLOSI.
Nel dare aftuazione arla diretriva 96/gz/cl, il D. Lgs. 17 agosto 1999, n. 334 (c.d.
Seveso) ha previsto, quale ulteriore fase dell'ismrttoria relativa all'approvazione
dei progetti che hanno
ad oggetto la realizzazione di impianti e stabilimenti alf interno dei quali
vengono impiegate una serie di
sostanze "pericolose" - denagiiatamente elencate nell'allegato
I del decreto -, 1a partecipazione delle
DoDolazioni mediante forme di consultazione che si devono risolvere in un "oarere" ala esn.i-.re
nell'ambito del procedimento di formazione dello srumento urbanistico o del orocedimento di
valutazione dell'impatto ambientale MA).
l: ratio del prowedimento è, all'evidenza, quella di aumenrare il iivello di parrecrpazrone
della popolazione si da individuare i rischi connessi alla realizza;ione degli impianri e, ove possibile, di
prevenire incidenti rilevanti connessi con I'impiego di sostanze pericolose, limitando per tale via le
conseguenze negatir.e per l'uomo e per l'ambiente (art. 1, d.lgs. n. 3j4/1999 ).
ln fra le sLrsranze L-rericolose conre ilìplare daii'Allegàto I clel clecrero in esarne
rie ntrir nc-, c1r-rr--lle alf irìterrìo di "srabilin-irnri Lìer la protlrrzjone, la rrasforn.laziorìr o il
i:r.ì t tit lltc i.t [i , rl i oì ' I, tì';,r i t1rL.rii il .:,t.. niìrural,ji lirlirti,rq-1,,". I iì tr-r1-.a.-r-i:iorre di tiii,l "ciln^.Lrlrà:ionú
1''ll,l,l;..,," ;rir, lt, rrr LCll iL;ll'ilint., Iìti ,.lt'l ar,tt-, i.riit'í-r i:.i-ì r.t-grrii, r) gttl fiti.rii-r,,{-lri,r I'r:ilil ,::>iJtiii ta[]fìa .
i' ri''l rrr'f', rìI'ì,ì Ir,-i i ,. !)i,-'iri'ili'i- - !-,t'.rirfi,t iiLr.,lj;ìlìii- ì';iilif;[.r r'ril'Ii.,r:t-l.ìi1..,ì r-|t-r 1i..1..',Pirl;11i1ttli l
-j
j
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I
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77. e Der l'ambienre. Del resto, I'elevato pericolo di incidenti alf interno dei suddeai impianti/stabilimenti
ÎÌgo (con sneno-riguardo-agli--stabi{irnenti-
competente'
"nuovi") di redigere un apposito "Rapporto Preliminare di Sicutezza" da inviare all'autorita
stesso CTR, poi, è
individuata nel caso di specie nel Comitato Tecnico Regionale (CTR). In capo allo
necessari e - acceftata
stato previsto I'oner" di awiare I'istruttoria, di effem]are i sopralluoghi ritenuti
l,assenza carenze pel quanro riguarda la sicurezza -, di rilasciate il nulla osta
di di fattibilita NOD'
ln un contesto normativo come que110 appena delineato, dunque, l'art. 73 del citato
D.lgs. n" 334/1999 ha previsto che le popolazioni interessaie dalla cosrruzione
di stabilimentl per
apposita corsultazione
debbano essere messe nelle condizioni di esprimere il proprio parere mediante
da effemrare nell,ambito del procedimento di formazione dello strumento urbanistico o nel
procedimento di valutazione ambientale e comunque prima della conclusione dell'iter
di impatto
g6l8Z/cE (c.d. seveso) nonché quelle
aurorizzarivo. con ciò ossequiando le prescrizioni della diretdva
partecipazione del pubblico al
contenute nella convenzione europea sul1'accesso alf informazione, sulla
(convenzione di Aarhus del 25
pîocesso decisionale e sulfaccesso alla giustizia in materia ambientale
noto - a garantire la
giugno 2008, ratificata in ltalia con L, 16 marzo 2001, n. 108)' finalizzate - come
ai processi decisionali su
partecipazione delle popolazioni inteîessate dalla cosffuzione del rigassificatore
sicurezza del territorio'
scelte implicanti notevoli ricadute sulla salubrita dell'ambiente e sulla
delle popolazioni interessate
Sennonché, pur prevedendo formalmente la partecipazione
da progetti di realizzazione di impianti che impiegano sostanze pericolose,
il decreto ha omesso di
formato e poi acquisito'
delineare ie modalità con le quali il parere anzidetto deve essere dapprima
regioni o dal Ministro
limitandosi a sraruiîe che dette modalità dovranno essere stabilirc dalle
prevedere peralno la possibilità di
deil,ambiente, secondo le rispettive competenze, che possono
istituzionali, de11e imprese' dei
utilizzare la conferenza di sen izi con la partecipazione dei rappresentanti
alla costruzione di nuovi
lavoratoti, della società civile, al fine di comporre conflitti in ordine
del territorio'
stabilimenri, aila delocalizzazione di impianti nonché alla urbanizzazione
ILPRoGETTOPERL{REALIZZAaoNEDIIÍPLA.TIDIRTGAssIHcAaoNEGNLNELL'ARL{
per la
PORTL-ALE DI GIOL{ TAURO. con specifico riguardr-, al proce.limento di autorizzazione
di im!.,ianti cli rigassificazione nelì'area porruale cli Gioia Tauro - Frogett'r
che
ia)srn.r:i(rne e l,e-.erci:ic.
inrere:laltcoFoll:ioniCiì|ìì|'jiìllitr.l,Rrlsar.tri..-SarlF.r..1ir..ail.1(]_().(,.,frì:.ìasr.rbit.'lil!'-'ir..ll(1.ì
78. Socieia richiedenre ha
umentazlone relariva al progemo. n quella
medesima sede' LHG MEDGAS ha prorveduto anche
a depositare il Rapporto preliminare di sicurezza
all'ente preposto alla valutazione degli aspetri di
sicurezza (il Comitato Tecnico Regionale
- CTR),
garantendo pertanto il regolare prosieguo dell'istrunoria
ai fini dell'emanazione del nulla osta relativo
alla fattibilità del progetto (NOD.
Purtuttavia, nel rilasciare ai sensi dell'art. 21 del D.
Lgs. n.334/lggg il Nulla osta per la
Fattibilità del progetto (NoD, it crR ha espressamene
previsro una raccomandazione cogenre ai
sindaci e/o commissari dei ne comuni interessad
di prowedere alla consultazione della popolazione
nel rispetto della prescrizione di cui all'art. 23 del medesimo
decrero, cosr da fornire apposia
comunicazione aI Comiato,
Can[:gd9!::l91r1-q9, facquisizione agli atti della second.a conferenza d.ei
servizi.
Sunr IV{ODALITA DI CONSULTAZIONE DELu, PoPoIAaoNE INTERESSAIA DALIA :
J
,ee6T*rrr-eNE Er rrF- n{Tl GNE NEEf
tt
[tEl tf f, lrE Drl3rorA TAuRffi
pubblica - sancito alf interno del d.fus. n. 334/1999
ed in seguito riconfermato nella raccomandazione
del CTR - trova i1 limite applicativo d.ell'assenza di una
regolamentazione relativa alle modalita con le
quali procedere all'acquisizione del parere deile popolazioni
interessate. E ciÒ in contrasto con quanto
previsto dal secondo comma dell'art. 23 del D.
rgs. n. 334/1999, raddove il rrgisratore aveva
espressamente prescîitto che ii patere delle popolazioni
interessate awebbe dovuto essere esDresso
onell'ambito del proceàímento di valutaziorc deL|lmpatto
Ambientab
I4inj seconào Iz ríspettiue competenTe, che possono prevedne Ia
'Q-euenbierLte. bossíbílítl dí utíIizzare b
Conferenza d.ei servizi con I.a partecípazione dz.í rappreseTLtcLnti
istituzionali, deLle ímprese, d,ei lao,,ora.ton e d^eltn
socíeca ciuíIe, qualnra si rawísí I^a passibiLin di compone conflirci ín ordinl all,a. costn+7íone ài nuoq;i stabilimenti
(...),.
A cio si aggiunga che, nonostanre reiterate ricl-rieste aianzate anche da
socierà
inreressate c{a procedure di aurc)rizza:ione di impianti
della sressa pLrrrara di quello in via di realizzazione
nell'area porruale di Gioia Taurc, *, né Ie Regioni inreressate ne
il Ministero dell'Anrbiente l-iannc,,
l,-irnir. cleltreirla:iorri circa lt- rì1oinl1r,: rclarir.e al
irrofrLlilrìerìiC) coi-rsulfir-o in L-,arola, olìrettenC1r
pertanto di indiliduare in nanìera unirlrt.à e puniuali
aorìtpetenuel rai,-cofdrì con alrrc Lìri.)aedur(., tenìfi
c rrìarJi pr.r 1'ai-cluisi,-ione .lcì Fa6r:1s a,.,rr,,.
79. I
essaaffività-(emoda1itàconsu1tivedapartede11eRegionie
del Ministro deli'Ambiente, da un canto, e Ia considerazione che il "parere pubblico' si pone comunque
quale presupposto ineludibile ai fini dell'approvazione del progetto (l'assenza potendo comporrare
i'annullabilità del prowedimento autorizzativo) dall'alno, impongono di integrare i vuoti di disciplina
individuando: a) i soggetti onerati dell'acquisizione e della trasmissione del parere consultivo pubblico;
b) le modalità con cui procedere all'acquisizione del parere in parola.
Quanto al profilo soggeffivo, in assenza di espresse indicazioni da parte delle autorira
competenti, I'onere di procedere all'acquisizione del parere ponebbe speftare ranto alla Societa
richiedente, quanto agli enti locali la cui popolazione è interessata dalla cosrruzione degli shbilimenri
pericolosi. mandazi del Comi nde
I
I
Quesdone connessa alf individuazione del soggetto è quella delle modalita con cui
procedere all'acquisizione ed alla trasmissíone del parere, quest'ultimo ponendosi, come è noto, quale
presupposro ineludibile (a pena di annullabilite) ai flni dell'approvazione del progetto,
Alla stregua di quanto testé consútato, I'obbligo di consultazione della popolazione
poaebbe teoricamente essere assolto con modalità le pitr wariate, fra le qualir a) il deposito della
documentazione progettuale presso gli uffici competenti; b) I'acquisizione del parere pubblico in sede di
consigli comunali "aperti"; c) l'acquisizione del parere mediante consultazione referendaria della
popolazione interessata dal progetto di costruzione di impianti gnl; d) I'acquisizione del parere in sede di
conferenza dei servizi,
SUL DEPosiTo DELll, DoCIIMENTAaoNE PRoGETTUALE. In via preiiminare, sembra utile
rilevare che l'assenza di un'espressa indicazione da parte del1e autorità competenti circa le modalità
, acquisitive del parere awebbe, secondo taluno, addirim,rra consentito di ritenere sufficiente - quale
"consultazione pubblica" - ii deposito [Qia effetruato) da parte della Societir autorizzanda] della
documentazione progettuale presso gli ufficí preposti della Regione, della Provincia e del 4inistero
dell'ambiente in sede cli arwio dell'istuttoria connessa con la Valutazione di irnpatto ambientale.
L'awiso del deposito della docunentazione, eitetruatù su quoridiàni regionali e nazionali, infatti,
ar''ret-.be svoko, tra le alte, la finalirà di stitnoLare - ncl rermine previstc, dalla procedura dÌ .aA (30
80. d a parre dei cirtadini. Con Ció
apso_l':gn{o espressamenre I'obbligo prescritto dall'a--. 23 del D. Lss. n. .)J
1a
199
Sennonché, con riguardo al caso sottoposto a disamina, è facile intuire I'irsostenibilità
del ricorso a dena modalità per almeno due ordini di ragioni: per un verso, per espresso contrasto
con la
-" raccomandazione del CTR con la quale i Sindaci e/o i Commissari dei comuni inreressati
sono stad
invitari ad acquisire il parere delle popolazioni nel rispego dell'art. 23 ilel d.lgs. n.334/1999;per
altro
verso, per le censure mosse verso detta modalin da recend pronunce dei giudici
amministrativi,
rticolare uanto a uest'uldmo tto, il Tribunal
la Toscana con le sentenze 30 luglio 2008, nn. 1869 e rgz0 (sentenze, a quanto si apprende,
oggi
igho*di a consultazione
pubblica relativa alla pericolosità dell'opera per I'uomo e per I'ambiente non possa
conflufue all'intemo
della Valutazione di impatto ambienale, richiedendosi, invece, un'aoposita oartecioazione ai orocessi
zione. cio che
troverebbe conferma nello stesso art. 6 della Convenzione di Aarhus del 25 giugno 1998, rarificata
in
Italia con legge 16 marzo 2001, n. 108, laddove è stato prescritto che ogni decisione relativa ad una sede
di aftività suscertibili di produrre effetti pregiudizievoli sull'ambiente - fra le qualí quelie relative
all'attivita di gassificazione e liquefazione di gas - deve essere preceduta, nella fase iniziale del processo
decisionale, da nun'i "r, vale a dire
del pubblico che subisce o puÒ subire gli effetti dei processi decisionali in materia ambientale o che ha
un interesse da far lralere a riguardo. In particolare, non porebbe omettersí di informare le popolazioni
interessata circa: na) I'advità prÒposta e la richiesta su cui sarà presa una decisione; b) la narura delle
evenruali decisioni o il progetto di decisione; c) l'autorità pubblica responsabile dell'adozione della
decisione; d) la procedura prevista, ivi conpresi (nella misura in cui talÍ informazioni Dossano essere
fornire):
@per-co:ue!-tirnqlssa:ue
gla-LBJalgllgsao=nÉcralq-rt:r.lljùlp! !.ierqli1ele-alrena:roniÈrrn€sirixarsbéj-rermid=lg=b
lL'l|tL.|r..]strlra:r.lne;1l']l'in.ili.!.ì,.,4.'l"l!eintirrua-;'ic,.ni'.aqr1ri'e1ll!.[id!.r.!ci-rrb!.l-isglq!t_ll
l.r's,,qi, rr.tiii. r-rl', .l. il'.r riir,ì ilì !ìlrr.!i ,!-rq rl Lrrì ' fr,,,.,1rrr',r Ji r',rlLrrrr:iLrnt Ji irrrt.,,rr,, ,inìbi!-lr)rirlL. a
I
81. ,
livello nazionale e rransfrontalierou (cosi, Tar Toscana, 30 higlio 2008, nn. 1869 e 1870).
quotidiani dell'arnriso delle comunicazioni inviate alle amministrazioni procedenti ai fini della
valutazione di impano ambientale del progefto non ponebbe risul ipuenpcrare
uenaratsi e ai erc
"artecioare
Peralrro, la rimessione ex art. 73 del d.lgs. n. 334/L999 all'autorita competente
delf individuazione delle modalita per esprimere il parere pubblico risulterebbe usintomatico della non
. llt.
i'nmeahta nedcoto io.
II dato lessicale ("consultazione delia popolazione"), uniamente alla possibilita di aprire la conferenza
dei servizi ai rappresentanti delle imprese, dei lavoratori, della società civile, indica d'alto canto
I'esigenza che I'amministrazione si faccia portatrice di un ruolo di promozione del coinvolgimento
consapevole del pubblico inteso nella sua dimeruione collettila, o comunque nella sua articolazione in
categorie esponenziali piuttosto che delle iniziative isolate di singoli cicadini. ln ragione della specificia
delle esigenze tutelate, l'art. 23 deve essere pertanto leto nel senso che le amministrazioni orocedenti
sono onerate di sollecitare la partecipazione popolare sul particolare tema della orevenzione deeli
incidenti. previa comunicazione deile informazioni sulle misure di sicurezza da adottare. amaverso
forme efficaci di coinvolgimento collettivo: le forme della nartecipazione debbono inoltre tenere conto
della complessità clelle ouestioni tecniche da esaminare e della evenrualita che gli interessati debbano
rivoleersi ad esperd anche solo per essere in srado di apprezzare i marsini di rischio legati alf inten'ento
e fonnarsi in proposito un'opinione seria e documenrata con i tempi minimi che ciò comporta. Se
pertanto la mancata precletern-rinazione delle modalità di raccolta dei pAreri è il mezzo per calibrare la
nartecinazione sulle esigenze del caso concreto (...) la nubblica:ione in fase di VIA dell'annuncio di
ar*enura conunrcazrcrne - srrumentc. di conost-ibilità e non di cc,noscenza degLSle]rg]lllq>qriialldll
prlrqcìrro - g.l-!1 brL"'e ternliq!1,-Ji -1Q.g11rn! Lre r le csserla:ror-,-i non a;sclr.ono acleguatame nte al cornpiti.'
82. : r.:ù;--_:t- .t. .. .-:.r,.,.:.a- .-:.t-..: ::,),.:...2..
--
".
a, realízzàzi i imnianti oericolosi non
n. 34911986r (così. Tar Toscana" 30 luelio 200g, nn. 1869 e
1g701.
SULL'ACQUSTAONE DEL PARERE IN SEDE DI CONSIGLI
'îVFRACOMUNA,," APERTI AL
PUBBu@' Anche alla luce delle valutazioni innanzi formulate,
l'acquisizione del parere potrebbe,
allora, essere galandta mediante la partecipazione anil,a delle popolazioni
interessate - segnaamente,
quelle dl Gioia Tauro, Rosamo e San Ferdinando (il
c.d. pubblico inreîessaro) _ all,interno di un
consiglio "infracomunale" aperto alla cittadinanza.
Alla luce del coinvofuimento di pir) enti locali, risultera pertanto necessario
garandre una
plevendva intesa isdtuzionale al fine di chiarire, anche
a termini dei vigenti regolamenti comunali delle
xing dahtà (presuppostl, tempi e rrroai pei richiedere la
deliberazione della seduta consiliare infracomunale. Le Amministrazioni
interessate dalla costruzione
degli impianti di rigassifìcazione saranno peranro chiamate a: i)
individuare una sed.e quanro più
adeguata in termini di capienza e di sicurezza, ii) stabilire
l,ordine del giorno e le modalitÀ per
pubblicizzare la seduta consiliare, iii) assicurare e proglammare
all'interno dell,odg della seduta
infracomunale una serie di interventi da parte delle associazioni e
dei rappresentanti della popolazione,
si da garantire I'acquisizione "democratica" del parere.
Particolare ettenzione dol'rà essere risewata proprio alla "pubblicizzazione"
della seduta.
Fra le diverse modalita cui far ricorso, sembrerebbe auspicabile prediligere
|invio di apposia
comu nicazione-informativa indirizzata ad ogni singolo cittadino
ed avente ad oggerto, tra le alne, l,invito
a partecipare alla seduta consiliare, l'ordine del giorno, l'illustrazione del progefto,
sottolineando
espressamente la srrumentalità della seduta ai fini dell'acquisizione
del parere pubblico richiesto dalla
nor'''ativa vigenre per I'adozione del decreto di autorizzazione alla cosrruzione.
Nell'ambito della seduta consiliare, poi, gli organi degli enti locali dr:lranno informare le
popola:ioni interessare del progetro relatiro alla costruzione dì imlrianri gnl delle
aurorirà pubbliche
responsabili dell'aclozione delÌa dccisione, t-lel procedimenro i aurori:;a:ione, la datir
r-l tli inizio tlella
1.r.,cc'Ìttr.r, le pL-r.:ilrilir' ,lr p.rrr.'iip;r:i,rnc,.,ti,rtc a1 t1l,l,lie,,. i'iir,lirn:ic,ne c.i.li'aLrrpririì prrl.,hlica cui è
l!,sr il, iìr Iir Lrllr r:i
83. .., .*..,",,.:... ..-t,i;isa.. L"n'':;r'é.a'.a:-;:;1è*...,...àa=:.t*t:i;it-;ì;l+;;*:-"
'orrnaziont sono--state--depositate--peî--corì,sentirne- l'eiame da parte del pubblico, f indicazione
e quesiti
ubblica o di qualsiasi alrro organo ufficiale cui possono essere rivolte osservazioni
nonché i termini per la loro presentazione, I'indicazione delle informazioni già acquisite in relazione
all'impaao ambientale dell'opera e ad eventuali rischi da prevenire (in questo senso' ft;-fqgg344'lQ
luelio 2008, nn. 1869 e 1870).
sultiacQumzoNE DEL PARERE L{EDTANTE coNsuLTAaoNE RETERENDA'RIA- I-addove í
regolamenti comunali ne contemplino il ricorso (o previa modifìca degli stessi), i1 parere pubblico
porrebbe essere acquisito mediante corsultazione referendaria delle popolaziOni interessate dalla
quanto il D'Lgs' n'
realizzazione delf impianto di rigassifìcazione. In particolare, tanto la L. t4z/1990
province la competenza a
267/2OOO (T,U.E.L.) demandano espressamente agli stanrti dei cornuni e delle
su richiesta di
prwed.ere e disciplinare forme di consultazione della popolazione e referendum consultivi
nesclusiva competenza locale".
un adeguato numero di cittadini, reladvamente a materie di
Nell,opinione delle associazioni ambientaliste e delle frange politiche
pitr ostili alla
si tranerebbe della
installazione di impianti di rigassificazione gn1, anche alla luce degli interessi involti,
pitr onerosa' tanto
modalità da prediligere. Tuttavia, è facile intuire che si trata anche della modalia
sotto il profilo temporale - la predisposizione delle singole attività connesse con la consultazione
richiedendo tempi m$'aìtto che ristretti -, quanto softo quel1o dei costi che le amministrazioni locali
dovrebbero sostenete (si pensi ai costi connessi all'organizzazione del referendum, all'impiego di
n. 2ó?/2000 - nel
presidenti di collegio e ili scrutatori etc.). Peraltro, la Legge n. l4?/ 1990 ed il D.Lgs.
espressamente il ricorso a
prevedere forme di consultazione pubblica e referendum consultivi - Iimitano
uesclusiva" competenza locale'
questi sEumenti di democrazia direfta con riguardo alle materie di
di impianti energetici
laddove, invece, da piÌi pa i si ritiene che gli interessi involti nella tetlizztzione
statale' sicché I'ente
coinvolgano piu amminisÍazioni locali e, soplarrutto, anche l'amministrazione
co-protagonista procedimentale
locale nel1a cui superficie sorge l'impianto gnl assr-rmerebbe un ruolo di
muovere anche I'orientamento
e non di protagonista esclusivo. ln questa direzione, di recente, sembra
deigiudiciamminiStrativi.Sempre,ilTribunaleAmministratil'oR.giry'"
21 febbraio 2008, n. 181, ha sancito ghg udevono ritenersi inammissibili
i quesiti referendari 1oca1i
di
.o.,.rÀlr!"rll*i..dur" autoriuzarorie per la realizzauio.e di un impianto di rigassificazione
t'rdtrtamenralt vigenri per l*
gnì, arre;o clre tale lornra di C(,nit'lla:iIne è (.rn.rnrita clalle rlr,1'c,-r:i, 'rri
ragiont delie diverse
sc,l. ruarerie dj esclu:i'à colììpetùrr:iì locale. Appare cr-itltnre che, iu
LJ
84. incisi, la realtzzazione di un impianto di rigassificazione non puo considerarsi di esclusiva competenza
del comune) (TAR Toscana, 21 febbraio 2008, D. lB1).
SuLt'RceuIStaoNE DEL pARERE NELL'AIIBITo DELTA coNFERENZA DEI SERUA. Da
uldmo, anche alla luce dell'espresso riferimento efferuato dall'a.r..23 del d. lgs.334/Iggg, l'obbligo di
partecipazione dei rappresentanti isdruzionali, delle imprese, dei lavoratori e della societa civile.
Tuttavia, ancorché la conferenza dei servizi pocrebbe rappresentaîe la sede idonea a comporîe ostilita ed
opposizioni alla costruzione delf impianto gnl, non può essere sottaciuto che, a termini di legge, |a
pîevisione del ricorso a quesh modalia di acquisizione richiederebbe pur sempre espresse indicazioni -
di cui allo stato non v'è traccia - da parte deile Amministrazioni individuate dall'art, 23 (t.e. Regioni o
Ministro dellAmbiente).
sult.+ "DIsPoMBtrrÀ" our--'enre, DovE DovRANNo EssEF.E REAITzZATT cu IMpIANTI
DI RIGAsslFlcAzl olc. Nell'ambito delle citate pîonunce del Tribunale Amminisnativo Regionale per la
Toscana (Tar Toscana. 3O luelio 2008. nn. 1869 e 18?O). preme segnalare un uheriore significativo
passaggio riguardanre a1úo presupposto per l'ottenimento dell'autorizzazione ministeriale.
I giudici amministrativi toscani hanno invero sraruiro che, ai fini dell'assentibilità degli
impianti, è necessario che le Società che richiedono l'aurorizzazione abbiano la disnonibiliAdelsuolo
sut ouau aowanno icarori, disponibilita che si pone peftanto auale-sro-s
nfopfio oresunnosto e no
A tale stregua, si segnala l'opportunità di awiare sin d'ora le procedure che menono
capo all'acquisizione dei suoli, al fine di scongiurare quals 'oglia appiglio nel senso della illeginimita del
'ì-^,-.^Lv i^ ^^-^l -
urLr! rr! Parvr4.
Ringraziando per la fiducía accordataci e restando a disposizione per quanr'alrro dovesse
occorrere, I'occasione cì è grirdiu L.er inviale i nostri piu cordiali saluti.
86. A t*', C7-+ trpt o l*nusse Avry. fuor, Fannurc Cktscuoto
l}l ltfi rn 911115,11tu) l)l DlRrÎ( , (;lvlLE NÉu'ul'6R'{"rA l)EL}'A c'lr'rtnt'r
tx I:ETE A rt }JTIìàTT{ } t PUBFU(:(r
VraTmUrro. |3"00I93 Roue VnteBnurNo Bvszu' 99' AO I 97 Roua
6s7 1487 - rAx N- a6isa131324 tli.- A6/i2609417 - rAx N A6n26501+A
crttail: ntr'.c
Spett.le
LNc MgoGes
P.zza di S. Chiara, 49
00186 - Roma
Roma, 10 dicembre 2009
Pennnnuonveto
29 nover.nbre 2ú7 n.722, che rcgola le procedure di autorizzazione per la costruzione e l'esercizio di
terminali eli rigassificazíone di gas narurale liquido, ed in pardcolare in ordine alla conetta
inrerpÍerazione del semntlo periodo dell'articolo stesso e quindi sulla necessita dell'acquisizione del
parere del Consiglio Superiore dei tavori Pubblici di cui all'art. 5 conrma 3 della legge 28 gennaio 1994
n. 84 nell'arnbito della conferenza di servizi di cui all'art. 8 clella legge 340 del 2000'
Con riferimento r tale quesito, che inerisce alla procecìura di autorizzazione per la
cosFuzione e l'esercizio di un progettato terminale di rigassificazione di GNL in Gioia Tauro, su vari
aspetti della quale procedura ci siamo già espressi con appositi pareri rnotivati, occorre esaminare la
normariva di riferirnento individuata negli arn.: 8, legge 24.11.2000 n- 140;46, legge 29.11.200? n.
222; 5, comma 3, legge 28.1.199 4 n.84;77, commi 31, 3? e 3j,Iegge 23 luglio 2009 n. 99; 14 e ss. tlella
legge n. 741/90, nroclificata con legge n' 15 dell' I 1.2.2005.
f)a una accurata disamina dell:l citam normiìtiva possinnro esporre quanto segue:
ll e I'esercizio d
1. _ ;-rrocedimento che condlrce alla finale auroriz:azione per la costruzione
iru!.rianti cli rigass i fìcaz io ne di gas narurale lìquido è regolato clall'art. 8 della legge n. 24O del Lt
novembre 2004 in seglirc, nìùdìficaro etl irrregrart, .lall'arr. 46 legge 722/7}/!.i e di recente abrogati
ilall'arr l? tOmiììa 3l clellir l.:g9,,. n !)i) dri 21irrgL,r l0r-19, farrà sal'.'iì la sua àLrptr.àziùrìc ài Drocedimenr
in r,.,r. all; r1;i;,, t1i ctirarir ii' vigi,re ,.ftlla !.re',lrtta lig:r:,!gl i !}ual1 ni'n sir sii{tè c..(!it.ìt.r [('!':i' rnc J.
.,1:,.l:il{:l::rii::tiliilì:l!....'......i.i-;.l'r.l.ìiÌ:i.iì--.1.-i!1
87. Giova precisare che nella procedura di cul sr trafta detra
uente jersistente a lcAzl0ne ,
I 3
dall'art. 46 hsge n. 222 ?.
corne abbiamo già in alrre occasioni aluto modo di precisare, nel quadro
della normatirn
-----."".....'..'._------- - rnphficazieneielle'p:ocedure ar*ministradve; il citato art. 8,
intitolato "utílígo dí síri indrcriah p6
sictare'za e l'llÈlot'tígio'-ÍwrL:. sttaegico d'ell'ewg1a"
ha previsto una proceclura,
, appunto, sempliftcata
aUtorizzazione.
NetÌ'ambito cti tale Procediroento unificaro è inserito
un unico procedinìento
concl'izionanre rehtivo atla valurazione di irnpano
embientale.
€.cffeni_dal7nrcedîme-entod|VtAnonèdatoptescinc|ereenelcasodispecie,infatti,r
acqu is iÈa Ia positiva rr*lutazione a rnbienale.
La Procedu're come detineata datl'an. I l. 340/zooo è srara parzialmenre Rìdificara,
specifiche previsioni altorche glt Írnpíanti
siano ubicari in area porruale o ad essa conrigua, dall,art.4ó
?22/2a07 che .'ova applicazione nel caso di
specie per effeno (come già accennato) clel mancaro
eserci
della opzione di richiesta di apphcazicne dettra successiva legge gg/og crre, a sua vorra,
n.
ulteriormen'te modificatota procedura per
le nuoveprocedure cli aurorizzazione all,arr. zT comma
31,
In effeni t'art' 4ó sopra citaro nella srta versione
vigenre e che ftova applicazione al caso di
prevecte quanto segu€:
- I'autorizzazione per [a costruzione e l'esercizio
di rerminali cli rigassifìcazione cli gas nar
liquefarto' anche siruati al di fuori cli
siri indusrriali, è rilasciara ai sensi clell,arr. g della
legge n. 340/
ecl a seguito di valutazione dell'inrpatto
ambientale ai sensi del clecrero legislarivo n.
152 clel 0j a
2006 (che in attuazione clclla legge
del l5 dicembre 2004 n. 109 ha cletraro la nuova
clisciplina per
t.'alutazione deli'inrparto
ambientale); è confermrrro quincli il sub-prr.,ceciimenro
cc.,nclizionanre
va I urazíc>nc dell' inrpa rro arlbienrale;
' nei casi in ctri "gli irnprantr sicrno ubicati rft (rrctl
{>ortudb o ,al essa corltlglúú1 íi giwltiio
í.J.en{-{l del prirere del coruiglro super tore dei Laz,ort puhblt;t
dt cuí al!'urt 5, ccnnnttr 3 ,lelit lcgqe 2 8
IT
11 81, crv Llcl'c e'J-drc eSf'r<';su neli'amhtu ,le'tlrt tan1crenTa
clei .serr i:r cli c,r ril cirirt,-r c1r.i I d"elln
2 rr0C"
88. lllatggètlebíîgtglltture (íI clw costituisce Ia rcsit') e con il Ministro dell'Amb,l-,nw e drlh Tuteh dzl Teritorío
e delMarc, ttotuhé d'ínresa cor, b Reglvrre ir;.ttessota" .
sl'autotíazozíou
- L'artkoto si conclude con h seguente clisposizione; costitsrsce oncl,e uairanre del piarc
re une ulteriore semolifìcazione detla procedura
--t*auterizzati
r0l
I
E' rirnasto ferrno il farto che l'unico procedimento parallelo e conc{izionante I'autorizzazione è
quello clella Valutazione di lmpatto Ambientale. È stato, inoltre, precisato in modo che non lascia spazio
J I
.tì "d
alcun dubbio interpremdvo che I'eutorizzazione dell'imoianto "costitlisce earianu anchc &l piarÌo
regal;g;wre bcrrtuall'.
rltr 2-- La norma dc qua fa riferimeRto, nel secondo perio<lo, al paîere del Consiglio Superiore dei
i
I
bvori Pubblici "di cui a'a* 5 conma 3 delh legge 84/94". îile ultima disposizione prevede che "ví pottí
:0i rci qwli è ittih*it4 l'Autsrítà Fornrale (come nel caso di specie) íl píano tegolatorc è aàotato daL comiato
rl
ìl
JI
l
:
Ponudb preúa íîtcte cor il Cornwv o i C-onani in&ressasi,..il piafla è quíndí if,r|/íato per íl parcre al CoÈriglio
Ir(
Supetiate deí Lavorí PubblXt clv si esprirne ettro 45 giomí drrl tdainenm àzll'atm. Decnso ítwtíbnente ub
hr
tetmìnc, il parcre si intenÀe rcso ít serso fauotertob". L'tt.46 in esame, pettanto, richiama nel suo secondo
perioclo espr
oiano regolatore portuale per regolamentarer A) la obbliearoried o meno della sussistenza di detto oarere;
B) le moclalità ed i termini di rilascio.
A) Con riferimento al primo asperto, la norma non richiede particolari elaborazioni lnrerplemrivr
essendo il dato lerterale sufficientemente chiaro: nei casi in cui gli impianti siano ubicati in area portualr
o ad cssa contigua il giudizio è reso anche in assen;a del parere del Consiglio Superiore dei I-aror
Pubblici di cui all'art. 5 comma 3 legge 84/94.
B) (ìon riferimento àl secondo aspetto, ta norma regola le mo<{alità di tormulazione <lel parer,
prevedent{o che esso debba essere reso, non separatamente o precedentemente alla conferenza, mr
nell'ambito della stessa.
Il pirrcrc C,:1 CSL.l,PP, L.--erriìnto. ni)n è neccisario, rr.orì è ()bhllgarorio ne, rAnro nrenc
vincolante. ma solrrrnto evenn:ale. I)'altron.le a r;rle ccnclusione appNre Ioqir:()
f--errenire anche sull
scorr.r cJ,:llil letturl rlcll'ultimo Feri()(-lù dell'arricoic, in esirnre chc Frer,cr{e clre I'autori:za:ione cosurursct
III, i'i--''i-, Iil.l 1,. l-:ri',-:r'a l'ri-^i.)ai1,'iì itìlii'..';:ì:,., tiIii
il-i'ri :
89. ' mancata previsione di derta opera risulterebbe, Je non alrrimenri morivaro, inurile
alla luce clell
etto sresso senso conduce anche la parallela lernrra dell'art. 2i
della legge gg/0g che, seppur
non dlreftamcnte appticabile al caso di specie per quanro
sopra chiariro, cli il senso clella volontà
del,
ra^c*d
corìe variante a qualsiasi piano regolatore. In tale ultima
regolamentazione, infani, si pr.u.duj
espressamente che "nei casi in cui gli impianti di cuí
aI comrna 1 siano ubicati in area partuale o in arcaurro*j
ud essa concigua e la bto rcalizzazione comportí modificlv
sostanzbli dnl 6arc regohtore portuale, il prorrdrrr^toj
'
quinai; srjlla scorta delle.oilorr*nti e.oi.,.iffi
Ietterale' e sistem4ica {.-!!1rr!-'*{6-,in'.same che il parere
[o'g,ica
del consiglio superiore dei l*rcri
Pubblici con riferimento al piano regolatore
porruale sia previsto solo come evenruale e facolrativo,
non,
nccessario e non condizionante la procedura
di aurorizzazione clell'impianro tli rigassificazione.
D'altronc{e' e utile rilevare conìe lo stesso consigiio
superiore clei pubblicl l^avori nell,aclunann
clell'll'10'2007 n' prot 256' con Sezioni all'unanimità,
si .sia già espresso in tal senso e preso arr'
dell'allora recentissima pubblicazione del ct.l.
n. 159/7007 (in seguiro c'nverriro nella legge zzz/z4lpni;
"coNs/DERATo cltz I'art' 46 di d.e*o d'ecreto'aveva uinnosrara :
iI proced"imento c,i autori<zoziorw perú,
costitutiorte e I'eserci<io dí terminalí dí rigo-ssifica-7ione
di gas nattrrole e Liqueittto ubiceti in area portueb a cesst
contigtta ampltandone J'efttcaci't dzl prou'ed.imento
aurcrí7qaríq,,o e conferen,).o alla stesso Ia +,alenia
d.i +tarianu
ancfu ul pi&nn regoltuore portuctle" ha formular,r
il "PARERE chr Ln reLtlorw all,tntertenuta disposiiiou
I'egtsl'a'civrt k ríchíestu dr esame e pctrere e Ia relatiua docilrnenrallone progetcualc inrtíttttt
j
a corred"o dell,affai
tntlrato rn proqerro (cenTttnaL tl' rr.grls-s il'icctTiorcrJr Grv^'L rwLl'orea portuab tlr Gr:taTauro) siano da restituire,,, ,,
Nd piril rirenersr .,:hc l,i prer..ista nlera eVCnrLrelirrì clel
lìrr€rc tlcl t ìe,nsi.glio Srrperitlrc r_lei Lavor
Ptrhttlri r fitt'-t;l ln t1u'tle lit'' tììoti' t'cnirU
nìcrìLì rilcr an:a c signitìeatri pll ,
lrarre(.ipiì:itinc clel lr.{inisrerc
.l..ll.Irifr;r.ìtÎ.t]r|tll.t',(rttttt.ltll|ji-l|t.alò'{Iitt*rt,ri.[-crl.'$i'i|i11..';r1.,|.'ir,tlrl|ììiirrt,,l,.[l,.{r
, 'll 'ì-11,. ,:lt i,Ì:iì:,ij1r-; -,i:ì1i,. 1i.,
,,'l ,-,-ì;ì r'i.Ìr-ì i;(:'ir(l ( l'i
,i i i : . i. ri .:ii,i.r:; .i, li
ì
ii ' ,rii., i.i.r I'it'1.iii'ìflÎ
90. {l
ria di
Porro; inolne, la partecipazione al procedirnento finale amibuisce il potere di contribuire a formare il
prowedimento unico finale con r.alenza equivalente rìspetto agli alni Min'rsteri paftecipenti
lli
ql rappresentanclo, quetla disegnata datla legge, una forma di amministrazione condivisa e conconente.
el
applicazione neth fattispecie anche la generale noîmadve in tema di conferenza di servizi di cui alfan. 14
l. 741/W cornc successivamente modificata da ultimo rnche con legge n. 15/2ú5' per cui nella
- le Arnminlsrrazioni partecipanti sono convocate ad esprimete in modo vincolante la volontà di
rN p€tnva co rrrPeEe nza;
- si consictera Íìcquisito l'assenso detl'Amminisrrazione il cui rappresentante non abbia espresso
ffi detr1-Anrnrin'tsnaztonrrappr€seotata;
'.
r! - I'eventuale dissenso, a pena di inammissibilitl, deve essere manifestato nella conferenza cli servizi
4,
,,
e deve essere congruamente motiva.to;
i
. l'Amministrazione procetlente enro i terrnini previsri assume comunque la dercrminazione di
a
Í1,
conclusione del procedimento sulla base della rnaggioranza delle posizioni espresse in setle di conferenza
di servizi;
e la cleterminazione c imnrediatamente esecutiva.
';
n
a
In definitiva ed a soluzione del quesito posto, sí deve concltrdere che il p'arere ex art. 5 comma :
legge 84/91 del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nell'ambito dclla p'rocedura di autorizzazione c{
un terninale di riga-ssificazione di GNL ex art. 46 l. 222/07 sia previ.s.o come evenmale, non obbligatork
e tanro nìencr vincolantc, in considerazione clel fatto che l'auroriz;azierne dell'impiantr-r costiruirebb,
variante anche di un eventuale !-.iano regolatore portuale conrrariù
l'evsnruirle piìrerej ee resrJ, 'a espresso nell'arnbrto tlclìir ,,:,
'nttrerr:a final: t: clecisoria di sen'i:
trlllIr.l:l,,Lì:llii.ìtl.1.11u.'a|'1,".Frf.'iìi!'iii1!1.;,-..-g;l111rg1rr.:j!:l|ìi]lli.1!:,Iri.nr.,t'ri,'..iclllr
'. -1 .r, IIi ,, :,:,:r'. 'i: i| | i. ì , ; . i rì., . ,
93. Ministero dello Sviluppo Economico
Dipartimento Per lEnergia
cttîez:IAdell'a pp rovvigion am en to e le in frastru ttu re e nergetich e
CONFERENZA DEI SERVTZT
22 dlcembre 2(X)9
I O6gpmO: richiesta dí autorizzazrone alla costruzione e all'esercizio per la
1, reaJinaàone di un impianto di rigassifrcazione di gas naturale liquefatto GNL
e
] a"U" r"i"ti"e opere r"""" t efl'"te" industriale/portuale di Gioia Tauro -
-calabria' conferenza del
i Rosamo - San Ferdinando, in Provincia di Reggio
"àn
;-*tiiZ^ r.aot" relatlva al progetto netla sua confrgurazíoae generale; 1^
j] seduta Der quanto concerne ll metanodotto opera conreasa'
i Amminisrrazione di appartene,," ..4-LL0...d.4Ì;gl[A9.!ift-.--...à!f ....tlttft/.è'
ii . l-
^n7, 1.,a,- 2o2
(se.p.+1.0.ù,.[1.r,.....r.tuzg'.,k...r,o....'Q.?l!.'{'f'!'L5'f:':"
......b.t&Fa..r..:.a|r.....
Dott. ..........?.{ K..4gL A...,....,.Q..*t A-.,
Delega (eventuale) ...... ..
,'Iffix*#,y*Wffiym'{:
*:re,ddi
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94. L
Testo dell'intentento '- segue d.a príma pagina
-ìóóa-ólÒra-.-a5rói|l.llÒta55_tIilti|ì1_alt-òaól'o_a..alat_ltaT-talrttraaa.la.r..aar......a.aaa....a..iaa..rat..aa....aao.a..rlra"a"
96. Ministero delto Sviluppo Economico
Dipartimento Per lEnergia
Direzione Generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e le infrastrutture energetiche
via Molise 2 00187 Roma
22 dlcenbre 2OO9
OGGETTO: richiesta dí autorizz,azione alla costruzione e all'esercizio per la
reafizzazíone ili un impianto di rigassifi cazione di gas naturale liquefatto GNL e
dustriale/portuale di Gioia Tauro -
Rosarno - San Ferdinando, in Provincia di Reggio calabria. confereaza dei
servizi: 2^ seduta relativa al Progetto nella sua configUrazlone generale; 1^
,- , ,,,*,r,.,.,,'q9S,tsf*,p9,{*,9}tqgts,,,gfigggÍ*î, ,4,,,pqgtÍLp?,*ptlt"g_P*tl_1:93*:"::::
appartene'fza
Atto formale (delib erazianef decr eto / altro
in data
Testo da allegare al verbale della Conferenza:
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Ministero dello Sviluppo Economico
Div" VI
via Molise 2 00187 Roma
CONFERENZA DEI SERVIZI
22 dicembre 2(X)9
*-*-!-- OGGEIîOI richiesta -di a-utótizzaz;iarr{ alla costruzione e all'esercizio per la
realizzazior:.e'di r;n impianto di rigassificazione
poÉuale
liquefatto GNL
*-*"i-----de1te--reràlil'e--opermndustrialé di gas naturaledi cioia Tauro e -
/
Rosarno - San Ferdinando, in Provincia di Reggio Calabria. Conferenza dei
senrlzl: 2^ seduta relativa al progetto rrella sua configurazione generale; 1^
geduta per quanto concenre il metanodotto opera connessa"
Amministrazione di apparrerr"r'r" .. .. S. N n H.. ?#f .t-,6. *:.....5-.:.j. :.. A....
.hts:rr.ng ..Ku..p.,Qeo./.Ae.sr.È..rrr,..:.dsP.p.Lt..rax ....Qsl:.5.6..1LU.X
oott. ...l.Aic*.-....A.r.=p.{-J.s.a.......l'1 *r*au.zf.6w..llawnu..6enu
Detega (eventuare) .. P.. g-q g IJ..RA ....6 Z U.a.Z*.t €-............
Atto formale (delibeîaeione/decreto/altro ...... .) n. ......
in data
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Rorna , 2'2 clicerrrbre 2OO9
102. ffi
Iflinistero dello Sviluppo Economico
DiPartimento Per lEnergia
e re infrastrutture energetiche
Direzione Generare per Ia sicurezza denrapprovvigionamento
Div" Vl
r{ F ER-EN z h D E r sE RvtT'r
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22 dteembre 2OA9
OGGErTO: richiesta di atitotizzazione alla costruzione
e all'esercizio per la
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- San Ferdtnando' di Reggio Calabria' Conferewza dei
X""Hìlr"-Sii",i;:fiffi j'p;;;;;i;;.u*"ff ""ofrgurazlonegenerare;1^
Rosarno
"i. ieaot put-qrr"llto .oott-u il -"t ttto oPera conuessu
*j* - Amrninistrazione di apparre n"rr"^ fúfL?JÍ..*lf ..X|tt..:-P!lf.îW'1"'('lL!'Îl!'9
fr.K.FeT-L€tlr!...f-.'(:y.t'f*'q!""""""""""""""""""FAx "2q"pet'|"'a?"?'r""""'
Derega (evenruare) N.o:.0...r.m,..!(.t.4t?.!l//2g*....>,F.+...?.t
.*!.E.!!Ítr.2t'22..-'........
parere: N!!!.4....r..qT.8....frkfr...*Fnt!2#.?!Í.f ...P.*!;.e.ef.ffl...(.f,.f e &fi."'fl1-.?.fP'6'Q'rro
N.q+f...Í.qfl...c2,J.r.1s,effit:ery.€..sr4frTÈ)...
Attoformale (delibefiione/de5xéto/artro "'{'?'Tf""""""""""') n't32'r2[19aalv
in data
(seclue dietro euentLtal"nterúe)
Rrf ma, 22 ciicernbre 2OO9 Ftrma
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105. Ministero dello Sviluppo Economico
Dipartimento per lEnergia
Direzione Generale per ta sicurezza dell'approvvigionamento e te infrastrutture energetiche
Div. VI
via Molise 2 00187 Roma
SE vlzl
22 dlcenbre 2(X)9
OGGEIIIO: richiesta di awtoriz,z.aÀone alla costruzione e all'esercizio per la
reaTìzzaziole di un impianto di rigassificazione di gas naturale liquefatto GNL e
delle relative opere connesse nell'at a industriale / portuale di Gioia Tauro -
sarno ando, ln vincia di Reggio calabria. conferenza dei
serrizi: 2^ seduta relativa al progetto nella sua configuraaione generale; 1^
seduta per quanto concerne il metanodotto opera connessa.
Dott.
Delega {eventuale)
Atto formale (deliberazionef decr eto/'altro ktl?:.qf.í..$.(W Jif*.q:f'ff. A{4.# ) fct
in data al.l.k .l. J,w.3,..
LI
Testo delltntervento da allegare al verbale della Conferenza:
(segtLe dietro - euentuaÍrrtente)
Rorna . 22 dice mbrr 2otl9 Firma
108. Ph o ne +i 9(0) 966. 5 SS 64 0 Contrada
Fax +39@)966.588617 89013 GioíaTiun
i nfo @ o rro d igi o i au *ro. i t
di Gioia Tauro
Autorità Portuale
Prot. N" 16541
AL MTNISTERO DELLO SWLUPPO ECONOMICO
Dipartimenta per l' Energía
Direzione Generale per la sicurezza dell'approwigionamento e Ie infrastrutture energetiche
Vai Molise, 2 00184 ROMA
(c.a. ing. Francesco URSO - Responsabile del procedimento)
l tmpianto di rigassificazione di gas naturale liquefatto GNL e delle relative opere
s
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è
o connesse nell'area industriale/porfuale di Gioia Tauro - Rosarno - San Ferdinando, in
*g .
dei sewÍzi: 2^ seduta
-provincia di--Reggio {alabria- -Convocazione Conferenza
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relativa al progetto nella sua configurazione generale; 1^ seduta per quanto
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rì concerne il metanodotto opera connessa"
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{ Con riferimento alla nota ministeriale prot" A132l39 - USCITA del23 novembre 2009, il
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sottoscritto
DELEGA
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a partecipare alla Conferenza dei servizi in oggetto il Dott. Pasquale E ONE _
Dirigente dell'Area Amministrativa di questa Autorità Porruale.
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IL PRESI E
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Dott. Ing.Gioy RIMALDI
110. f''' -: "'
Pb onc + 3 9 (0) 9 66. 5 B 864 0 Can*ada
info @po rto digi o iaauro. it
Ai:torÍtà Portuale di Gioía Tauro
RELAZIONE ISTRUTTORIA E PARERE
Procedimento di autorizzazione alla costruzione ed all'esercizio di un impianto di gas naturale
liquefatto-GNL e delle relative opere connesse nell'area industriale/portuale di Gioia Tauro -
Rosarno- San Ferdinando ex art. I della L. 3/l}l2000 come modificata dall'art. 46 della L.
22212A07, nelta formulazione novellata dall'art.27, comma 31, della L. 99/2009.
***ìk*******
La Società edGas I erminal ha avanza
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s Tauro, in data 16t612009, intesa ad ottenere il rilascio della concessione demaniale a
o
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norma dell'art. 52 del Codice della Navigazione per l'installazione e l'esercizio di uno
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c)
stabilimento costiero, quale I'impianto di rigassifìcazione in oggetto, collegato
E
E direttamente al pontile di accosto di navi gasiere tramite tubazioni, e per la concessione,
o.
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;il
ai sensi dell'art. 36 del suddetto codice, dell'occupazione ed uso delle aree demaniali
{6',
g marittime interessate dall'opera a mare (pontile) e dalle tubazioni ed opere accessorie
=
.è
di collegamento.
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t L'istruttoria sviluppatasi in conformità alle pertinenti norme regolamentari (codice della
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navigazione e relativo Regolamento di esecuzione) si è articolata nella richiesta dei
o
prescritti pareri e nell'espletamento di conferenza dei servizi ai sensi dell'art. 14 e ss.
; Della L. 241190 come modificata e novellata, svoltasi il 1Ol9l2OA9.
A conclusione della conferenza dei servizi suddetta residua l'acquisizione del parere ex
F=
art. 12 del Regolamento di esecuzione al codice della navigazione, da parte dell'ex
L
:
Ufficio del Genio Civile per le Opere Marittime di Reggio Calabria, il quale ha richiesto
documentazione tecnica aggiuntiva, già inviata ed in fase di esame'
L,opera(pontiledicarico.e1ubazioni.criogenichedi-c@
previsioni del nuovo piano Regolatore Portuale redatto ai sensi dell'art' 5 della L. B4l94
e successive modificazioni ed integrazioni, di cui è in corso I'iter diapprovazione'
Per quanto sopra premesso, nulla ostando allo stato degli atti e delle procedure,
all'accoglimento della richiesta della Società LNG MedGas Terminal in epigrafe citata,
I'Autorità Portuale di Gioia Tauro esprime il parere favorevole di competenza ai fini delle
determinazioni da aclortarsi ai sensi deli art B delia L. 340i2000 e successive
nrocjrficazicrii , i i-
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111. r
fE
Phou +39(0)966.555640
89013 Gioial
Per quanto attiene al procedimento di approvazíone
del piano Regotatore portuale in
corso si soggiunge che il Piano suddetto sarà
sottoposto all'ado1one del Comitato
onuale non appena il Comune di Gioià rauro
avrà form alizzata la preliminare intesa ai
sensi dell'art' 5, comma 3, L. e s.m.i., non ancora intervenuta anche in
84194
consíderazione del commissariamento dell'Amministrazione
Comunale di Gioia Tauro e
*---de
missariali.
o' riguardo, in ogni caso' resta fermo ogni effetto
È riconducibile ail,applicazione alla
egtrsne deldisposto-delcomma 3 de['art. 46 deila L.22zr2oo7, per
come novellato dall'art. 27, comma 31, della L. 99/2009,
sf che recita che il concertato
€
rÌ Decreto Interministeriale autorizzativo alla costruzione
ed all'esercizio dell,impianto di
I
- rigassificazione dí cui al comma 1 della medesima
oo
tl norma costituisce approvazione dela
ì varíante al piano regolatore portuate .
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'È n RESPOruSA 4rc DEL PROCEDTMENTO
r:
Dott. Pasquatcjf,
: v
NE - Dirigente Area Amministrativa
€ È
ù
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ì PRESTD ENTE EX ART, 10, COMMA 4, L. 84/94
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I
Dott. Cafreto MACCAR
Gioia
Datt. tng. RIM,4LDI