SlideShare a Scribd company logo
1 of 25
Download to read offline
Stelle di neutroni:
laboratori straordinari
dell’Universo
II Scuola Estiva di Astronomia in Puglia
Roberto Anglani | SAIT PUGLIA
Take two
Cosa sono gli oggetti compatti
Definizione
Gli oggetti compatti rappresentano la fine della fase
evolutiva delle stelle.
Un oggetto compatto nasce quando una stella normale
“muore” cioè quando la maggior parte del combustibile
nucleare si è ormai esaurito
Gli oggetti compatti sono divisi in tre tipi:
Nane Bianche (white dwarfs)
Stelle di Neutroni (neutron stars)
Buchi Neri (black holes)
Iniziamo dalla fine
Cosa sono gli oggetti compatti
Differenze con le stelle ordinarie
Gli oggetti compatti differiscono dalle stelle normali per
due aspetti fondamentali:
(1) Meccanismi di contrasto al collasso gravitazionale
Non potendo più bruciare combustibile nucleare non
possono contrastare il collasso mediante la pressione
termica, ma subentrano meccanismi di origine quantistica
(2) Dimensioni eccezionalmente piccole
Le dimensioni tipiche sono dell’ordine di 10-2 -10-5 Ro con
masse confrontabili con l’ordine di una massa solare.
La storia di una idea
Le idee e la scoperta
1932 Sir James Chadwick scopre il neutrone premio Nobel 1935
1934 Walter Baade e Fritz Zwicky propongo l'esistenza
di stelle interamente composte di neutroni
“Con ogni riserva, avanziamo l’ipotesi che la supernovae rappresentino le transizioni tra
stelle ordinarie in stelle di neutroni, che nei loro stadii finali consistono di neutroni
strettamente impacchettati”
-- Baade and Zwicky, Phys. Rev. 45 138 (1934)
1967 Hewish, Bell, Pilkington, Scott e Collins scoprono
nella banda radio una sorgente pulsante periodica
-- Hewish et. al., Nature 217 709 (1968)
1968 Gold propone di interpreatare le pulsar di Hewish
come stelle di neutroni rotanti
-- Gold , Nature 218 731 (1968)
Condizioni estreme
ID di una stella di neutroni
M ∼ 1.25 ÷ 1.45 M⊚
da sistemi binari (III legge di Keplero)
R ∼ 10 ÷ 15 km
indiretta fit di modelli atmosferici o redshift
B ∼ 1011 ÷ 1013 G
evidenze di linee di ciclotrone nello spettro
P ∼ 10-3 ÷ 10 s
diretta, segnali da radio pulsars
P’ ∼ 10-20 ÷ 10-10 s s -1
diretta, slowing down di P
T ∼ 105 ÷ 106 K
indiretta, cooling down model dependent,
age dependent
M⊚= 2×1033 g BE ∼ 4×10-1 G 107 K ∼ 862 eV
Caratteristiche straordinarie
la massa del
Sole
ρ0= 2.8×1014 g cm-3
in un raggio
di 10 km alta densità
2.3 ρ0
(“realisticamente” ρ + grande)
spinning
down
fast rotating
1000 volte
al secondo
emissione
X-ray
enormi campi
magnetici e “bassa”
temperatura
con frequency
glitches
materia di quark?
ID di una stella di neutroni
Fisica delle stelle compatte
Relativistic nuclear astrophysics
Le stelle di neutroni presentano proprietà estreme:
(1) nelle interazioni a lungo raggio
gravitazionale, elettromagnetica
(2) nelle interazioni a corto raggio
nucleare debole e nucleare forte
Uno analisi completa di una stella compatta richiederebbe
una comprensione avanzata della:
- fisica delle alte energie
- relatività generale
- fisica del neutrino
- fisica delle interazioni forti (QCD)
- superfluidità e superconduttività
Come si osserva una NS
La luce delle NS
Le prime pulsars sono
state rilevate in banda
radio
Emissione in quasi tutto lo
spettro elettromagnetico
IR, visibile, UV, X, ɣ
Pulsars Crab e Vela pulsano in tutte le bande
Possono rendersi visibili inoltre come:
Soft Gamma Repeaters (SGR)
congettura: magnetar che emettono
sbuffi di raggi X e ɣ
X-ray Bursters (XRB)
classe di binarie X che presentano dei
rapidi aumenti di luminosità piccati sulla
banda X (accreting NS+stella normale)
Struttura di una NS
Neutronizzazione della materia
Per densità superiori ai 107 g cm-3 il processo di cattura elettronica, cioè di
trasformazione di un protone in un neutrone sia particolarmente favorito
rispetto al decadimento β, avviando così una neutronizzazione della materia.
Struttura di una NS
(1) Atmosfera (10 cm)
determina lo spettro della radiaz. termica
(2) Envelope (100 m)
alto gradiente di temperatura
determina il raffreddamento, fortemente
influenzato dal campo magnetico
(3) Crosta (1 km)
reticolo di nuclei e gas di neutroni
(4) Core (10 km)
materia superfluida
materia di quark nel core?
Dany Page
Caratteristiche di una NS
6000 Km
1700 Km
12 km
La massa della
stella compatta
corrisponde a
circa 1 milione di
masse terrestri!
Il raggio di una
stella compatta è
500 volte
inferiore!
Ogni centimetro
cubo della CS
pesa un miliardo di
tonnellate.
(12,5 Gpersone)
Raggio
Caratteristiche di una NS
Periodo P ∼ 10-3 ÷ 10 s
diretta, segnali da radio pulsars
P’ ∼ 10-20 ÷ 10-10 s s -1
diretta, slowing down di P
gli orologi più accurati dell’universo
lighthouse model
età della stella t = P/2P’
stima approssimata nel
modello dipolo
Caratteristiche di una NS
Campo magnetico
B ∼ 1011 ÷ 1013 G
evidenze di linee di ciclotrone nello spettro
BE ∼ 4×10-1 G
Soft Gamma Repeaters (SGR)
magnetar che emettono sbuffi di
raggi X e ɣ
Caratteristiche di una NS
Massa M ∼ 1.25 ÷ 1.45 M⊚
Misurazione molto precisa da sistemi
binari mediante terza legge di Keplero
Caratteristiche di una NS
Temperatura
T ∼ 105 ÷ 106 K
indiretta, model dependent,
age dependent
Caratteristiche di una NS
Glitches
Le pulsar mostrano in generale un rallentamento nella
rotazione
Numerose pulsar presentano accelerazioni improvvise
(spin-up) improvvise
fenomeno estremamente interessante ancora oggetto di
studio per le sue implicazioni sul concetto di superfluidità
“Smoking guns”
La temperatura
Strutture differenti Con o senza materia superfluida
λ-point @2.18 K: l’elio subisce una transizione di fase del
secondo ordine. sotto λ: He II presenta straordinarie proprietà
macroscopiche [1][2][3]
[1] Fetter-Walecka, Quantum theory of Many Particle Systems
[2] A. Khalatnikov, An Introduction to the Theory of Superfluidity
[3] Landau, Fisica Teorica 9, Teoria dello stato condensato
Intermezzo: la superfluidità
Assenza di viscosità
Scorrimento senza attrito attraverso capillarità
1937 Pëtr Leonidovič Kapica, John F. Allen, e Don Misener
L’He II è un liquido quantistico
cioè presenta prorietà quantistiche prima della solidificazione
@ 1-2 gradi Kelvin
Condensazione di Bose-Einstein
stato della materia originato da un fenomeno collettivo
a bassissima temperatura
Segnali dal cielo
Importanti per i teorici
Relazione
Massa-Raggio
Evoluzione
Frequenza
Studi teorici e sperimentali delle segnature possono
fornire informazioni sul comportamento della materia in
condizioni estreme che noi non possiamo riprodurre
Evoluzione
Termica
Modi
Oscillazione
(1) Andamento della densità oltre la crosta
non ancora ben nota
soprattutto nel core
(2) Possibile esistenza di materia superfluida
influenza su raffredamento e “glitches”
cooling quench e vortici superfluidi
(3) Possibile esistenza di materia deconfinata
“zuppa di quark”
fenomeni collettivi come la “superconduttività di colore”
Intermezzo: superconduttività
Sotto T critica: alcuni materiali oppongono resistenza nulla al
passaggio della corrente ed espellono i campi magnetici
presenti al loro interno.
Resistenza nulla
E’ possibile anche a temperature più alte
1911 H.K. Onnes (premio Nobel 1913)
1950 Formalizzazione di Ginzburg e Landau
Espulsione del campo magnetico
Alla base della levitazione magnetica
1933 Scoperta di Meissner-Ochsenfeld
Alla ricerca delle segnature
Superconduttività di colore Emissione di neutrini e fotoni
Meccanismi di raffreddamento principali
Sono due epoche distinte in un intorno di 1 Myr
Velocità di cooling dipendenti dalla materia nel core
Alla ricerca delle segnature
Glitches, r-modes, onde gravitazionali
(1) Glitches legati alla materia superfluida
interazione tra vortici nel superfluido di neutroni e il reticolo cristallino di
nuclei nella crosta interna
fenomeno di pinning
(2) r-modes accoppiati a onde gravitazionali
Oscillazioni non radiali che limitano la frequenza di rotazione delle stelle
ma rapidi slow down delle stelle non si verificano: probabilmente fenomeni di origine
superfluida attenuano questi r-modes
(3) Onde gravitazionali
perturbazioni che deformano la metrica spazio-tempo dovute alla presenza
di masse
studiare le onde gravitazionali emesse da una stella di neutroni che spiraleggia
intorno a un buco nero può essere utile per determinare la struttura della stella
Conclusioni
Laboratori straordinari dell’universo
Le stelle di neutroni sono laboratori straordinari
dell’universo
Presentano condizioni estreme non riproducibili sulla
terra
Sono importanti perché consentono una migliore
comprensione di stati della materia che di fatto non
possiamo sperimentare
Oggetti estremamente lontani che consentono lo
studio di fenomeni microscopici fondamentali
Fine
Grazie per l’attenzione
Noi siamo l'incarnazione locale di un Cosmo
cresciuto fino all'autocoscienza. Abbiamo
incominciato a comprendere la nostra
origine: siamo materia stellare che
medita sulle stelle
-- Carl Sagan

More Related Content

What's hot

Stage2011 iasf-astrofisica spaziale
Stage2011 iasf-astrofisica spazialeStage2011 iasf-astrofisica spaziale
Stage2011 iasf-astrofisica spazialeIAPS
 
Una nuova visione del mondo
Una nuova visione del mondoUna nuova visione del mondo
Una nuova visione del mondoMario Sandri
 
Nel regno delle galassie
Nel regno delle galassieNel regno delle galassie
Nel regno delle galassieMario Sandri
 
La misura dello spazio-tempo
La misura dello spazio-tempoLa misura dello spazio-tempo
La misura dello spazio-tempoMario Sandri
 
Sono io o vedo doppio
Sono io o vedo doppioSono io o vedo doppio
Sono io o vedo doppioMario Sandri
 
Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1Armando Leo
 
Storia Astroparticelle - Parte 2
Storia Astroparticelle - Parte 2Storia Astroparticelle - Parte 2
Storia Astroparticelle - Parte 2Armando Leo
 
Perchè si studiano le astroparticelle?
Perchè si studiano le astroparticelle?Perchè si studiano le astroparticelle?
Perchè si studiano le astroparticelle?Armando Leo
 
A caccia di buchi neri
A caccia di buchi neriA caccia di buchi neri
A caccia di buchi neriMario Sandri
 
Davide Palermo - Tesina di maturità scientifica P.N.I. - Star Wars - Una gala...
Davide Palermo - Tesina di maturità scientifica P.N.I. - Star Wars - Una gala...Davide Palermo - Tesina di maturità scientifica P.N.I. - Star Wars - Una gala...
Davide Palermo - Tesina di maturità scientifica P.N.I. - Star Wars - Una gala...Davide Palermo
 
Tesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della Scienza
Tesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della ScienzaTesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della Scienza
Tesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della ScienzaGiorgio Manenti
 

What's hot (20)

Stage2011 iasf-astrofisica spaziale
Stage2011 iasf-astrofisica spazialeStage2011 iasf-astrofisica spaziale
Stage2011 iasf-astrofisica spaziale
 
Limadou
LimadouLimadou
Limadou
 
Buchi neri
Buchi neriBuchi neri
Buchi neri
 
Una nuova visione del mondo
Una nuova visione del mondoUna nuova visione del mondo
Una nuova visione del mondo
 
Radioastronomia 1
Radioastronomia 1Radioastronomia 1
Radioastronomia 1
 
Nel regno delle galassie
Nel regno delle galassieNel regno delle galassie
Nel regno delle galassie
 
Nascita di una stella
Nascita di una stellaNascita di una stella
Nascita di una stella
 
La misura dello spazio-tempo
La misura dello spazio-tempoLa misura dello spazio-tempo
La misura dello spazio-tempo
 
Buchi neri
Buchi neri Buchi neri
Buchi neri
 
Mantello e neutrini
Mantello e     neutriniMantello e     neutrini
Mantello e neutrini
 
I buchi neri
I buchi neriI buchi neri
I buchi neri
 
Sono io o vedo doppio
Sono io o vedo doppioSono io o vedo doppio
Sono io o vedo doppio
 
Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1
 
Storia Astroparticelle - Parte 2
Storia Astroparticelle - Parte 2Storia Astroparticelle - Parte 2
Storia Astroparticelle - Parte 2
 
Perchè si studiano le astroparticelle?
Perchè si studiano le astroparticelle?Perchè si studiano le astroparticelle?
Perchè si studiano le astroparticelle?
 
A caccia di buchi neri
A caccia di buchi neriA caccia di buchi neri
A caccia di buchi neri
 
Universo lato oscuro
Universo lato oscuroUniverso lato oscuro
Universo lato oscuro
 
Davide Palermo - Tesina di maturità scientifica P.N.I. - Star Wars - Una gala...
Davide Palermo - Tesina di maturità scientifica P.N.I. - Star Wars - Una gala...Davide Palermo - Tesina di maturità scientifica P.N.I. - Star Wars - Una gala...
Davide Palermo - Tesina di maturità scientifica P.N.I. - Star Wars - Una gala...
 
Sistema solare
Sistema solareSistema solare
Sistema solare
 
Tesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della Scienza
Tesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della ScienzaTesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della Scienza
Tesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della Scienza
 

Similar to Stelle di neutroni: laboratori straordinari dell'Universo

Cosmo est13
Cosmo est13Cosmo est13
Cosmo est13imartini
 
Babusci meccquant
Babusci meccquantBabusci meccquant
Babusci meccquantimartini
 
5 C 2007 Aprile Chimica Nucleare
5 C 2007 Aprile Chimica Nucleare5 C 2007 Aprile Chimica Nucleare
5 C 2007 Aprile Chimica Nucleareleodolcevita
 
Presentazione modello standard ridotta
Presentazione modello standard ridottaPresentazione modello standard ridotta
Presentazione modello standard ridottaAnnaMarelli
 
TESINA MATEMATICA E FISICA
TESINA MATEMATICA E FISICATESINA MATEMATICA E FISICA
TESINA MATEMATICA E FISICAmattcamplo
 
Simmetrie dell'universo, dalla scoperta dell'antimateria a LHC, Edizioni Deda...
Simmetrie dell'universo, dalla scoperta dell'antimateria a LHC, Edizioni Deda...Simmetrie dell'universo, dalla scoperta dell'antimateria a LHC, Edizioni Deda...
Simmetrie dell'universo, dalla scoperta dell'antimateria a LHC, Edizioni Deda...Paolo Berra
 
The Dark Universe - L'universo Oscuro
The Dark Universe - L'universo OscuroThe Dark Universe - L'universo Oscuro
The Dark Universe - L'universo OscuroGiovanni Mazzitelli
 
L’universo
L’universoL’universo
L’universotreccia1
 
Io ne ho viste cose... I raggi cosmici e l’esperimento ALTEA sulla ISS
Io ne ho viste cose... I raggi cosmici e l’esperimento ALTEA sulla ISSIo ne ho viste cose... I raggi cosmici e l’esperimento ALTEA sulla ISS
Io ne ho viste cose... I raggi cosmici e l’esperimento ALTEA sulla ISSLuca Di Fino
 
AIF Scoperta cosmo09 prof. Ferraro
AIF Scoperta cosmo09 prof. FerraroAIF Scoperta cosmo09 prof. Ferraro
AIF Scoperta cosmo09 prof. Ferraroclaudiaterzi
 
Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1Armando Leo
 
Stage astrofisica 2010- 2. Il moto dei Pianeti, la Luna - G. D'Abramo
Stage astrofisica 2010- 2. Il moto dei Pianeti, la Luna - G. D'AbramoStage astrofisica 2010- 2. Il moto dei Pianeti, la Luna - G. D'Abramo
Stage astrofisica 2010- 2. Il moto dei Pianeti, la Luna - G. D'AbramoIAPS
 

Similar to Stelle di neutroni: laboratori straordinari dell'Universo (20)

Cosmo est13
Cosmo est13Cosmo est13
Cosmo est13
 
Babusci meccquant
Babusci meccquantBabusci meccquant
Babusci meccquant
 
Dicosasiamfatti
DicosasiamfattiDicosasiamfatti
Dicosasiamfatti
 
5 C 2007 Aprile Chimica Nucleare
5 C 2007 Aprile Chimica Nucleare5 C 2007 Aprile Chimica Nucleare
5 C 2007 Aprile Chimica Nucleare
 
Presentazione modello standard ridotta
Presentazione modello standard ridottaPresentazione modello standard ridotta
Presentazione modello standard ridotta
 
Ginger2
Ginger2Ginger2
Ginger2
 
Figli delle stelle
Figli delle stelleFigli delle stelle
Figli delle stelle
 
TESINA MATEMATICA E FISICA
TESINA MATEMATICA E FISICATESINA MATEMATICA E FISICA
TESINA MATEMATICA E FISICA
 
Simmetrie dell'universo, dalla scoperta dell'antimateria a LHC, Edizioni Deda...
Simmetrie dell'universo, dalla scoperta dell'antimateria a LHC, Edizioni Deda...Simmetrie dell'universo, dalla scoperta dell'antimateria a LHC, Edizioni Deda...
Simmetrie dell'universo, dalla scoperta dell'antimateria a LHC, Edizioni Deda...
 
The Dark Universe - L'universo Oscuro
The Dark Universe - L'universo OscuroThe Dark Universe - L'universo Oscuro
The Dark Universe - L'universo Oscuro
 
La seconda domanda di Leibniz
La seconda domanda di LeibnizLa seconda domanda di Leibniz
La seconda domanda di Leibniz
 
Neutrini
NeutriniNeutrini
Neutrini
 
L’universo
L’universoL’universo
L’universo
 
Corpo nero.docx
Corpo nero.docxCorpo nero.docx
Corpo nero.docx
 
Io ne ho viste cose... I raggi cosmici e l’esperimento ALTEA sulla ISS
Io ne ho viste cose... I raggi cosmici e l’esperimento ALTEA sulla ISSIo ne ho viste cose... I raggi cosmici e l’esperimento ALTEA sulla ISS
Io ne ho viste cose... I raggi cosmici e l’esperimento ALTEA sulla ISS
 
AIF Scoperta cosmo09 prof. Ferraro
AIF Scoperta cosmo09 prof. FerraroAIF Scoperta cosmo09 prof. Ferraro
AIF Scoperta cosmo09 prof. Ferraro
 
Il naviglio di galileo 2.1
Il naviglio di galileo 2.1Il naviglio di galileo 2.1
Il naviglio di galileo 2.1
 
Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1Storia Astroparticelle - Parte 1
Storia Astroparticelle - Parte 1
 
Oreste Nicrosini
Oreste NicrosiniOreste Nicrosini
Oreste Nicrosini
 
Stage astrofisica 2010- 2. Il moto dei Pianeti, la Luna - G. D'Abramo
Stage astrofisica 2010- 2. Il moto dei Pianeti, la Luna - G. D'AbramoStage astrofisica 2010- 2. Il moto dei Pianeti, la Luna - G. D'Abramo
Stage astrofisica 2010- 2. Il moto dei Pianeti, la Luna - G. D'Abramo
 

More from Roberto Anglani

Risk Management nelle Istituzioni Finanziarie
Risk Management nelle Istituzioni FinanziarieRisk Management nelle Istituzioni Finanziarie
Risk Management nelle Istituzioni FinanziarieRoberto Anglani
 
Aspetti Matematici del Banking Risk Management (2016-11-30, Science Storming ...
Aspetti Matematici del Banking Risk Management (2016-11-30, Science Storming ...Aspetti Matematici del Banking Risk Management (2016-11-30, Science Storming ...
Aspetti Matematici del Banking Risk Management (2016-11-30, Science Storming ...Roberto Anglani
 
Collective modes of CFL phase of QCD (QCD@Work 2010)
Collective modes of CFL phase of QCD (QCD@Work 2010)Collective modes of CFL phase of QCD (QCD@Work 2010)
Collective modes of CFL phase of QCD (QCD@Work 2010)Roberto Anglani
 
A study of pion condensation within NJL model (Wroclaw, 2009)
A study of pion condensation within NJL model (Wroclaw, 2009)A study of pion condensation within NJL model (Wroclaw, 2009)
A study of pion condensation within NJL model (Wroclaw, 2009)Roberto Anglani
 
A comparative study of Gaussian Graphical Model approaches to genomic data (R...
A comparative study of Gaussian Graphical Model approaches to genomic data (R...A comparative study of Gaussian Graphical Model approaches to genomic data (R...
A comparative study of Gaussian Graphical Model approaches to genomic data (R...Roberto Anglani
 
Topological analysis of coexpression networks in neoplastic tissues (BITS2012...
Topological analysis of coexpression networks in neoplastic tissues (BITS2012...Topological analysis of coexpression networks in neoplastic tissues (BITS2012...
Topological analysis of coexpression networks in neoplastic tissues (BITS2012...Roberto Anglani
 
Differential connectivity in neoplastic coexpression networks (BITS2014, Rome)
Differential connectivity in neoplastic coexpression networks (BITS2014, Rome)Differential connectivity in neoplastic coexpression networks (BITS2014, Rome)
Differential connectivity in neoplastic coexpression networks (BITS2014, Rome)Roberto Anglani
 
Two very short proofs of combinatorial identity - Integers 5 A18 (2005)
Two very short proofs of combinatorial identity - Integers 5 A18 (2005)Two very short proofs of combinatorial identity - Integers 5 A18 (2005)
Two very short proofs of combinatorial identity - Integers 5 A18 (2005)Roberto Anglani
 
A comparative study of covariance selection models for the inference of gene ...
A comparative study of covariance selection models for the inference of gene ...A comparative study of covariance selection models for the inference of gene ...
A comparative study of covariance selection models for the inference of gene ...Roberto Anglani
 
Collective modes in the CFL phase - New Journal of Physics 13 (2011) 055002
Collective modes in the CFL phase - New Journal of Physics 13 (2011) 055002Collective modes in the CFL phase - New Journal of Physics 13 (2011) 055002
Collective modes in the CFL phase - New Journal of Physics 13 (2011) 055002Roberto Anglani
 
Loss of Connectivity in Cancer Co-Expression Networks - PLoS ONE 9(1): e87075...
Loss of Connectivity in Cancer Co-Expression Networks - PLoS ONE 9(1): e87075...Loss of Connectivity in Cancer Co-Expression Networks - PLoS ONE 9(1): e87075...
Loss of Connectivity in Cancer Co-Expression Networks - PLoS ONE 9(1): e87075...Roberto Anglani
 

More from Roberto Anglani (12)

Risk Management nelle Istituzioni Finanziarie
Risk Management nelle Istituzioni FinanziarieRisk Management nelle Istituzioni Finanziarie
Risk Management nelle Istituzioni Finanziarie
 
Aspetti Matematici del Banking Risk Management (2016-11-30, Science Storming ...
Aspetti Matematici del Banking Risk Management (2016-11-30, Science Storming ...Aspetti Matematici del Banking Risk Management (2016-11-30, Science Storming ...
Aspetti Matematici del Banking Risk Management (2016-11-30, Science Storming ...
 
Collective modes of CFL phase of QCD (QCD@Work 2010)
Collective modes of CFL phase of QCD (QCD@Work 2010)Collective modes of CFL phase of QCD (QCD@Work 2010)
Collective modes of CFL phase of QCD (QCD@Work 2010)
 
A study of pion condensation within NJL model (Wroclaw, 2009)
A study of pion condensation within NJL model (Wroclaw, 2009)A study of pion condensation within NJL model (Wroclaw, 2009)
A study of pion condensation within NJL model (Wroclaw, 2009)
 
A comparative study of Gaussian Graphical Model approaches to genomic data (R...
A comparative study of Gaussian Graphical Model approaches to genomic data (R...A comparative study of Gaussian Graphical Model approaches to genomic data (R...
A comparative study of Gaussian Graphical Model approaches to genomic data (R...
 
Topological analysis of coexpression networks in neoplastic tissues (BITS2012...
Topological analysis of coexpression networks in neoplastic tissues (BITS2012...Topological analysis of coexpression networks in neoplastic tissues (BITS2012...
Topological analysis of coexpression networks in neoplastic tissues (BITS2012...
 
Differential connectivity in neoplastic coexpression networks (BITS2014, Rome)
Differential connectivity in neoplastic coexpression networks (BITS2014, Rome)Differential connectivity in neoplastic coexpression networks (BITS2014, Rome)
Differential connectivity in neoplastic coexpression networks (BITS2014, Rome)
 
Two very short proofs of combinatorial identity - Integers 5 A18 (2005)
Two very short proofs of combinatorial identity - Integers 5 A18 (2005)Two very short proofs of combinatorial identity - Integers 5 A18 (2005)
Two very short proofs of combinatorial identity - Integers 5 A18 (2005)
 
Factorials as sums
Factorials as sumsFactorials as sums
Factorials as sums
 
A comparative study of covariance selection models for the inference of gene ...
A comparative study of covariance selection models for the inference of gene ...A comparative study of covariance selection models for the inference of gene ...
A comparative study of covariance selection models for the inference of gene ...
 
Collective modes in the CFL phase - New Journal of Physics 13 (2011) 055002
Collective modes in the CFL phase - New Journal of Physics 13 (2011) 055002Collective modes in the CFL phase - New Journal of Physics 13 (2011) 055002
Collective modes in the CFL phase - New Journal of Physics 13 (2011) 055002
 
Loss of Connectivity in Cancer Co-Expression Networks - PLoS ONE 9(1): e87075...
Loss of Connectivity in Cancer Co-Expression Networks - PLoS ONE 9(1): e87075...Loss of Connectivity in Cancer Co-Expression Networks - PLoS ONE 9(1): e87075...
Loss of Connectivity in Cancer Co-Expression Networks - PLoS ONE 9(1): e87075...
 

Stelle di neutroni: laboratori straordinari dell'Universo

  • 1. Stelle di neutroni: laboratori straordinari dell’Universo II Scuola Estiva di Astronomia in Puglia Roberto Anglani | SAIT PUGLIA Take two
  • 2. Cosa sono gli oggetti compatti Definizione Gli oggetti compatti rappresentano la fine della fase evolutiva delle stelle. Un oggetto compatto nasce quando una stella normale “muore” cioè quando la maggior parte del combustibile nucleare si è ormai esaurito Gli oggetti compatti sono divisi in tre tipi: Nane Bianche (white dwarfs) Stelle di Neutroni (neutron stars) Buchi Neri (black holes)
  • 4. Cosa sono gli oggetti compatti Differenze con le stelle ordinarie Gli oggetti compatti differiscono dalle stelle normali per due aspetti fondamentali: (1) Meccanismi di contrasto al collasso gravitazionale Non potendo più bruciare combustibile nucleare non possono contrastare il collasso mediante la pressione termica, ma subentrano meccanismi di origine quantistica (2) Dimensioni eccezionalmente piccole Le dimensioni tipiche sono dell’ordine di 10-2 -10-5 Ro con masse confrontabili con l’ordine di una massa solare.
  • 5. La storia di una idea Le idee e la scoperta 1932 Sir James Chadwick scopre il neutrone premio Nobel 1935 1934 Walter Baade e Fritz Zwicky propongo l'esistenza di stelle interamente composte di neutroni “Con ogni riserva, avanziamo l’ipotesi che la supernovae rappresentino le transizioni tra stelle ordinarie in stelle di neutroni, che nei loro stadii finali consistono di neutroni strettamente impacchettati” -- Baade and Zwicky, Phys. Rev. 45 138 (1934) 1967 Hewish, Bell, Pilkington, Scott e Collins scoprono nella banda radio una sorgente pulsante periodica -- Hewish et. al., Nature 217 709 (1968) 1968 Gold propone di interpreatare le pulsar di Hewish come stelle di neutroni rotanti -- Gold , Nature 218 731 (1968)
  • 6. Condizioni estreme ID di una stella di neutroni M ∼ 1.25 ÷ 1.45 M⊚ da sistemi binari (III legge di Keplero) R ∼ 10 ÷ 15 km indiretta fit di modelli atmosferici o redshift B ∼ 1011 ÷ 1013 G evidenze di linee di ciclotrone nello spettro P ∼ 10-3 ÷ 10 s diretta, segnali da radio pulsars P’ ∼ 10-20 ÷ 10-10 s s -1 diretta, slowing down di P T ∼ 105 ÷ 106 K indiretta, cooling down model dependent, age dependent M⊚= 2×1033 g BE ∼ 4×10-1 G 107 K ∼ 862 eV
  • 7. Caratteristiche straordinarie la massa del Sole ρ0= 2.8×1014 g cm-3 in un raggio di 10 km alta densità 2.3 ρ0 (“realisticamente” ρ + grande) spinning down fast rotating 1000 volte al secondo emissione X-ray enormi campi magnetici e “bassa” temperatura con frequency glitches materia di quark? ID di una stella di neutroni
  • 8. Fisica delle stelle compatte Relativistic nuclear astrophysics Le stelle di neutroni presentano proprietà estreme: (1) nelle interazioni a lungo raggio gravitazionale, elettromagnetica (2) nelle interazioni a corto raggio nucleare debole e nucleare forte Uno analisi completa di una stella compatta richiederebbe una comprensione avanzata della: - fisica delle alte energie - relatività generale - fisica del neutrino - fisica delle interazioni forti (QCD) - superfluidità e superconduttività
  • 9. Come si osserva una NS La luce delle NS Le prime pulsars sono state rilevate in banda radio Emissione in quasi tutto lo spettro elettromagnetico IR, visibile, UV, X, ɣ Pulsars Crab e Vela pulsano in tutte le bande Possono rendersi visibili inoltre come: Soft Gamma Repeaters (SGR) congettura: magnetar che emettono sbuffi di raggi X e ɣ X-ray Bursters (XRB) classe di binarie X che presentano dei rapidi aumenti di luminosità piccati sulla banda X (accreting NS+stella normale)
  • 10. Struttura di una NS Neutronizzazione della materia Per densità superiori ai 107 g cm-3 il processo di cattura elettronica, cioè di trasformazione di un protone in un neutrone sia particolarmente favorito rispetto al decadimento β, avviando così una neutronizzazione della materia.
  • 11. Struttura di una NS (1) Atmosfera (10 cm) determina lo spettro della radiaz. termica (2) Envelope (100 m) alto gradiente di temperatura determina il raffreddamento, fortemente influenzato dal campo magnetico (3) Crosta (1 km) reticolo di nuclei e gas di neutroni (4) Core (10 km) materia superfluida materia di quark nel core? Dany Page
  • 12. Caratteristiche di una NS 6000 Km 1700 Km 12 km La massa della stella compatta corrisponde a circa 1 milione di masse terrestri! Il raggio di una stella compatta è 500 volte inferiore! Ogni centimetro cubo della CS pesa un miliardo di tonnellate. (12,5 Gpersone) Raggio
  • 13. Caratteristiche di una NS Periodo P ∼ 10-3 ÷ 10 s diretta, segnali da radio pulsars P’ ∼ 10-20 ÷ 10-10 s s -1 diretta, slowing down di P gli orologi più accurati dell’universo lighthouse model età della stella t = P/2P’ stima approssimata nel modello dipolo
  • 14. Caratteristiche di una NS Campo magnetico B ∼ 1011 ÷ 1013 G evidenze di linee di ciclotrone nello spettro BE ∼ 4×10-1 G Soft Gamma Repeaters (SGR) magnetar che emettono sbuffi di raggi X e ɣ
  • 15. Caratteristiche di una NS Massa M ∼ 1.25 ÷ 1.45 M⊚ Misurazione molto precisa da sistemi binari mediante terza legge di Keplero
  • 16. Caratteristiche di una NS Temperatura T ∼ 105 ÷ 106 K indiretta, model dependent, age dependent
  • 17. Caratteristiche di una NS Glitches Le pulsar mostrano in generale un rallentamento nella rotazione Numerose pulsar presentano accelerazioni improvvise (spin-up) improvvise fenomeno estremamente interessante ancora oggetto di studio per le sue implicazioni sul concetto di superfluidità
  • 18. “Smoking guns” La temperatura Strutture differenti Con o senza materia superfluida
  • 19. λ-point @2.18 K: l’elio subisce una transizione di fase del secondo ordine. sotto λ: He II presenta straordinarie proprietà macroscopiche [1][2][3] [1] Fetter-Walecka, Quantum theory of Many Particle Systems [2] A. Khalatnikov, An Introduction to the Theory of Superfluidity [3] Landau, Fisica Teorica 9, Teoria dello stato condensato Intermezzo: la superfluidità Assenza di viscosità Scorrimento senza attrito attraverso capillarità 1937 Pëtr Leonidovič Kapica, John F. Allen, e Don Misener L’He II è un liquido quantistico cioè presenta prorietà quantistiche prima della solidificazione @ 1-2 gradi Kelvin Condensazione di Bose-Einstein stato della materia originato da un fenomeno collettivo a bassissima temperatura
  • 20. Segnali dal cielo Importanti per i teorici Relazione Massa-Raggio Evoluzione Frequenza Studi teorici e sperimentali delle segnature possono fornire informazioni sul comportamento della materia in condizioni estreme che noi non possiamo riprodurre Evoluzione Termica Modi Oscillazione (1) Andamento della densità oltre la crosta non ancora ben nota soprattutto nel core (2) Possibile esistenza di materia superfluida influenza su raffredamento e “glitches” cooling quench e vortici superfluidi (3) Possibile esistenza di materia deconfinata “zuppa di quark” fenomeni collettivi come la “superconduttività di colore”
  • 21. Intermezzo: superconduttività Sotto T critica: alcuni materiali oppongono resistenza nulla al passaggio della corrente ed espellono i campi magnetici presenti al loro interno. Resistenza nulla E’ possibile anche a temperature più alte 1911 H.K. Onnes (premio Nobel 1913) 1950 Formalizzazione di Ginzburg e Landau Espulsione del campo magnetico Alla base della levitazione magnetica 1933 Scoperta di Meissner-Ochsenfeld
  • 22. Alla ricerca delle segnature Superconduttività di colore Emissione di neutrini e fotoni Meccanismi di raffreddamento principali Sono due epoche distinte in un intorno di 1 Myr Velocità di cooling dipendenti dalla materia nel core
  • 23. Alla ricerca delle segnature Glitches, r-modes, onde gravitazionali (1) Glitches legati alla materia superfluida interazione tra vortici nel superfluido di neutroni e il reticolo cristallino di nuclei nella crosta interna fenomeno di pinning (2) r-modes accoppiati a onde gravitazionali Oscillazioni non radiali che limitano la frequenza di rotazione delle stelle ma rapidi slow down delle stelle non si verificano: probabilmente fenomeni di origine superfluida attenuano questi r-modes (3) Onde gravitazionali perturbazioni che deformano la metrica spazio-tempo dovute alla presenza di masse studiare le onde gravitazionali emesse da una stella di neutroni che spiraleggia intorno a un buco nero può essere utile per determinare la struttura della stella
  • 24. Conclusioni Laboratori straordinari dell’universo Le stelle di neutroni sono laboratori straordinari dell’universo Presentano condizioni estreme non riproducibili sulla terra Sono importanti perché consentono una migliore comprensione di stati della materia che di fatto non possiamo sperimentare Oggetti estremamente lontani che consentono lo studio di fenomeni microscopici fondamentali
  • 25. Fine Grazie per l’attenzione Noi siamo l'incarnazione locale di un Cosmo cresciuto fino all'autocoscienza. Abbiamo incominciato a comprendere la nostra origine: siamo materia stellare che medita sulle stelle -- Carl Sagan