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Risultati dei monitoraggi eseguiti
sulle alberature pubbliche e
successivi interventi:
Metodo di lavoro
Molinella (BO) 14 dicembre 2019Molinella (BO) 14 dicembre 2019
Dr. Agr.
Riccardo Antonaroli
studioantonaroli@antonaroliriccardo.191.it
https://studioantonaroli.reteimprese.org
26-30 ottobre 2018: VAIA
In bosco In città
Numero alberi caduti: 14 milioni di alberi
(stima)
Numero alberi caduti: 3500 (stima)
Numero deceduti: 2 Numero deceduti: 35
Gli alberi sono strutture statiche e
dinamiche
Gli interventi sugli alberi hanno sempre
degli effetti
Da dove penetrano i funghi?
 Corteccia inclusa in
Quercus robur
 Larve del lepidottero
Cossus cossus: dalle
gallerie possono
penetrare funghi
Meccanismi di difesa
Quando un albero è ferito, la superficie esposta può diventare
la sede iniziale di un processo di degradazione del legno.
Per proteggersi dalla diffusione del decadimento verso i
tessuti sani, gli alberi mettono in atto dei meccanismi per
isolare l’area malata.
Meccanismi di difesa
Cambiamento climatico: gli alberi
crescono più in fretta
 Allungamento della
stagione vegetativa di
alcune settimane
Riduzione della densità Riduzione della densità
del legno del 8-12%: il
legno più leggero è meno
solido e aumenta il rischio
di danni come la rottura
a causa di vento e neve.
8
Anche gli alberi si arrabbiano: ma in
bosco è normale
 In bosco gli alberi
cadono a terra e
consentono ai nuovi
alberi di crescerealberi di crescere
nello spazio così
creato
Valutazione di stabilità
 Il pericolo è la propensione al cedimento dell'albero o di
sue parti oppure, in termini statistici, la probabilità che si
verifichi un cedimento. Questo è ciò che valuta l'analisi,
visuale o strumentale, della stabilità.visuale o strumentale, della stabilità.
 Il rischio è formato dal prodotto tra la pericolosità insita
nella pianta e la vulnerabilità del luogo di potenziale
caduta e, quindi, dalla relazione che lega la probabilità
del verificarsi di un evento pericoloso ai danni che questo
può provocare alle persone e ai manufatti (target).
Valutazione di stabilità
Interpretazione
del linguaggio
corporeo
dell’albero
Descrizione dei
difetti qualitativi
Attribuzione alla
Classe di
Propensione al
cedimento
Individuazione
del punto di
rilievo dei difetti
quantitativi
Esecuzione dei
rilievi strumentali
QUALI SONO LE CAUSE DI
ROTTURA?
La prima causa è la carie del legno!
Altre cause:
Difetti genetici
Cattiva conformazione (difetti)
Terreno
Eventi meteorici
Metodo V.T.A.
(Visual tree assessment)
Stima del pericolo di caduta
degli alberi:
a. controllo visivo dei difettia. controllo visivo dei difetti
e della vitalità dell’albero
b. analisi strumentale degli
eventuali difetti
riscontrati
c. determinazione della
dimensione del difetto e
della qualità del legno
Metodo S.I.A.
(Static integrated assessment)
 calcola la capacità di
sopportazione di carichi
(ossia della forza del
vento), una volta che
sono determinati datisono determinati dati
quali:
 l’altezza dell’albero
 la forma della chioma
 il diametro del tronco
 la specie botanica
 l’esposizione dell’albero
Metodo S.I.A.
(Static integrated assessment)
Le 3 componenti di
calcolo hanno pesi
differenti:
Materiale 14% Materiale 14%
 Geometria 14%
 Carico del vento 72%
(Il modello EN 1991 divide
l’Italia in zone)
Cause abiotiche di schianti e
ribaltamenti
 Sollecitazioni
statiche: peso
proprio, peso della
neve, peso del
 Altre cause:
 improvviso
isolamento della
pianta per
l’abbattimento dineve, peso del
ghiaccio
 Sollecitazioni
dinamiche: vento
 PS: incremento temperature
autunno>caduta foglie
posticipata>incremento rotture
l’abbattimento di
quelle vicine (anomali
h/d e profondità
chioma)
 cattivi ancoraggi
radicali dovuti a
terreni superficiali,
pesanti o mal drenati
Cause abiotiche di schianti e
ribaltamenti
Un esempio: i difetti del Cedrus
deodaraSecondo il California Tree
Failure Report Program, degli
82 casi di caduta di Cedrus
deodara analizzati, la
suddivisione in base alle partisuddivisione in base alle parti
interessate è la seguente:
tronco 7%, branche 74%,
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La causa è in gran parte
dovuta a difetti strutturali e
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eccessivo peso apicale delle
branche 42% e eccessiva
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 I tessuti della pianta sono
degradati da microrganismi che,
ricavando energia dalle sostanze
che li costituiscono, provocano
una perdita delle loro
caratteristiche fisico-meccaniche.caratteristiche fisico-meccaniche.
 L'attacco fungino avviene tramite
ferite presenti su rami, tronco e
radici, in particolare su piante per
qualche motivo indebolite o
soggette a stress. E' molto difficile
che una specie parassita attacchi
piante integre e in perfetta salute.
Tipi di carie per localizzazione
 “butt rot”: la carie interessa la parte basale del
cilindro centrale del tronco di piante viventi
 “heart rot”: la carie invade il cilindro centrale
 “sap rot”: la carie invade l’alburno, cui segue di solito
la rottura del tronco nella parte superiorela rottura del tronco nella parte superiore
 “trunck e top rot”: la carie si instaura sul tronco o sulla
chioma
 “root rot”: carie della parte basale del tronco e delle
grosse radici (causa anche marciume radicale). E’ il
danno più grave e pericoloso: indebolisce la pianta
riducendone la stabilità e rendendola più vulnerabile
agli agenti atmosferici (possibilità di schianto
improvviso)
Esempio carie del cilindro centrale
(Heart rot)
 E’ la carie che più
spesso si rinviene a
carico del tronco. E’
importante calcolare seimportante calcolare se
lo spessore della parte
residua è sufficiente a
garantire un accettabile
livello di pericolo.
Esempio: “root rot”
 E’ il danno più grave e
pericoloso: indebolisce
la pianta riducendone
la stabilità ela stabilità e
rendendola più
vulnerabile agli agenti
atmosferici:
I TIGLI DI VIA COSTA
Schianto di Picea excelsa con carie di una radice
strutturale e del colletto.
Esempio: “root rot”
Esempio:
carie dell’alburno (Sap rot)
 L’alburno assolve sia
alla funzione di
sostegno, sia alle
funzioni fisiologichefunzioni fisiologiche
(conduzione ed
accumulo) e partecipa
attivamente alla vita
dell'albero perché le
cellule servono alla
conduzione della linfa
grezza.
Le radici: danni da opere
Rami codominanti
 Nei casi più gravi nel
punto di inserzione è
visibile una
deformazionedeformazione
denominata “orecchie
di elefante”.
Alberi sani ma pericolosi
 La sola inclinazione
non è sufficiente a
giustificare un
abbattimento.abbattimento.
Alberi sani ma pericolosi
 Inclinazione del tronco
= oppure > 45° e
insieme altri difetti
strutturali: albero dastrutturali: albero da
ABBATTERE!
Alberi sani ma pericolosi:
mancato allargamento e/o
approfondimento delle radici .
 Secondo l’International Tree Failure Database
il 35,6% delle rotture degli alberi è dovuto a
cedimento delle radici.
 Causa del ribaltamento è il sovraccarico
meccanico esercitato dalla porzione epigeameccanico esercitato dalla porzione epigea
della pianta: momento della forza generato dal
peso della parte aerea e dall’azione meccanica
del vento e/o dell’acqua di pioggia sulla
capacità di ancoraggio da parte del piatto
radicale, modesta per le limitazioni al suo
allargamento
 Il raggio della zolla è 5 volte il diametro del
tronco all'altezza di 130 cm, per i piccoli
alberi e 2,5 volte il diametro per alberi di
grandi dimensioni (Weber e Matteck, 2005).
Alberi che sembrano sani,
ma pericolosi
Anno 2012
Anno 2019
Alberi malati,
ma non pericolosi
 cuore bagnato batterico:
batteri che si sono
introdotti nella struttura
legnosa attraverso ferite.legnosa attraverso ferite.
L’emissione all’esterno di
liquido, tossico per il
legno nuovo, dato dai
cataboliti dei batteri, ha
un positivo effetto
drenante
Una specie molto problematica:
Populus nigra Italica
Secondo il California Tree Failure Database su di un totale di 19 casi di rottura esaminati
8 riguardavano il tronco, tutti nella porzione basale, 7 le radici e 4 i rami. Il decadimento
del legno è stato il fattore determinante in tutti i casi riguardanti il tronco.
Esame più approfondito per
confermare e misurare il difetto
Rilievi strumentali alberi:
dendrodensimetro
 Individuazione carie e cavità
 Individuazione differenti
gradi di decadimento
 Individuazione barrier zone Individuazione barrier zone
 Individuazione rotture da
stress idrico
 Conta cerchie annuali
 Interpretazione grafici:
richiede molta esperienza
Rilievi strumentali alberi: conifere
Rilievi strumentali alberi: latifoglie
Amplitude
[%]
Drilling depth [cm]
0246810121416182022242628303234363840
0
25
50
75
100
Rilievi strumentali alberi: tomografia
sonica
 Individuazione legno
alterato e cavità di
una intera sezione
 Non permette di Non permette di
distinguere il tipo di
difetto interno (crack
strutturale o carie?)
 Legno molto ricco in
acqua: attenzione al
falso negativo
Rilievi strumentali alberi: tomografia
sonica
Tomografia ad impedenza elettrica
 La tomografia ad impedenza
elettrica rileva dimensioni e
posizione delle regioni attaccate
dai funghi attivi nel tronco. I
funghi che aggrediscono il legnofunghi che aggrediscono il legno
provocano un innalzamento del
contenuto in acqua e della
quantità di ioni che innalzano la
conducibilità elettrica e
diminuiscono la resistenza del
legno al passaggio della corrente
elettrica.
Rilievi strumentali alberi: tomografia
sonica radicale
 Il tomografo, con uno
specifico accessorio, è
in grado di fornire un
diagramma con ladiagramma con la
distribuzione delle
radici, senza opere di
scavo.
Rilievi strumentali alberi: tomografia
sonica radicale
 L’indagine sonica radicale
non determina le
condizioni del legno.
 L’indagine raggiunge i 50 L’indagine raggiunge i 50
cm di profondità ed
interessa radici con
diametro superiore a 4
cm. La distanza massima
dal tronco è di 6 m.
Classi di propensione al cedimento (CPC)
A Pericolo di schianto e caduta
statisticamente non prevedibili.
B Pericolo di schianto e caduta
statisticamente non prevedibili.statisticamente non prevedibili.
C Il pericolo per questi soggetti è un
ulteriore aggravamento delle anomalie
riscontrate nel breve periodo.
C-D Pericolo di schianto e caduta elevato.
D Pericolo di schianto e caduta molto
elevato.
Classi di propensione al cedimento
(CPC)
C
la
ss
e
Interventi necessari nei prossimi 5 anni Probabilità di schianto o
ribaltamento entro un anno dal
rilievo (Ellison, 2005)
A Controllo visivo speditivo (veloce), che segnali cambiamenti nelle condizioni
generali dell'albero, da eseguirsi in un periodo di tempo compreso tra 3 e 5 anni.
Trascurabile < 0,1 %
B Controllo visivo, che segnali cambiamenti nelle condizioni dell'albero, da eseguirsi Bassa: 0,1 – 0,9 %B Controllo visivo, che segnali cambiamenti nelle condizioni dell'albero, da eseguirsi
in un periodo di tempo compreso tra 2 e 3 anni.
Bassa: 0,1 – 0,9 %
C Valutazione visiva, sulla cui base si valuterà se realizzare, solo nel caso di un
significativo cambiamento nelle condizioni dell’albero, il controllo strumentale. La
valutazione visiva deve essere compiuta entro 2 anni.
Moderata: 1 – 10 %
C
-
D
Albero da abbattere. L’abbattimento può essere evitato solo a condizione
dell’esecuzione di opportune opere di manutenzione straordinaria, consigliabili
soltanto nel caso di alberi di particolare pregio. In questo caso è indispensabile
compiere sia una valutazione visiva sia un controllo strumentale con cadenza
annuale.
Elevata: 11 – 50 %
D Albero da abbattere. Non è possibile evitare l’abbattimento anche con la
realizzazione di opere di manutenzione straordinaria.
Estrema: 51 – 100 %
Il bersaglio: fattore di contatto
Qualcosa da leggere
 AA.VV. (2011 e 2012)- Tree Risk Assessment. Arborist News, Vol.6 n°20, Vol.21 n°2, Vol.21 n°4.
 Antonaroli R., Negroni B., Rabacchi R. (2003)- Alberi nel paesaggio rurale e urbano. Il
Divulgatore, XXVI, n°3. (http://www.ildivulgatore.it/arretrati/2003/03-2003.html).
 http://www.uniroma2.it/didattica/MetodologieBotaniche/deposito/7ValutStab_Dett.pdf
 http://www.isaitalia.org/sezioni-collegi-sia/stabilita-degli-alberi/194-protocollo-sulla-
valutazione-di-stabilita.html
 http://www.docgreen.it/blog/?p=4500
 scienzemfn.unime.it/informatica/.../redazione%20perizia%20tecnica.doc
 http://www.digesa.unict.it/webadmin/gestione_didattica/dispense/13396811046carielegno.pdf
 http://www.slideshare.net/fakopp/instrument-supported-tree-evaluation-in-hungary
 www.ilviale.altervista.org/pdf/Matteck.pdf
 http://www.na.fs.fed.us/spfo/pubs/uf/utrmm/index.htm
 http://www.na.fs.fed.us/spfo/pubs/misc/treedecay/pg12-19.htm
 http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2017_0031.htm#ALLEGATO_A
 https://www.researchgate.net/publication/259982555_The_measurement_of_wood_decay_in_la
ndscape_trees
 https://www.actaplantarum.org/glossario/glossario_view.php?id=1935

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Molinella 14 dicembre 2019 Riccardo Antonaroli

  • 1. Risultati dei monitoraggi eseguiti sulle alberature pubbliche e successivi interventi: Metodo di lavoro Molinella (BO) 14 dicembre 2019Molinella (BO) 14 dicembre 2019 Dr. Agr. Riccardo Antonaroli studioantonaroli@antonaroliriccardo.191.it https://studioantonaroli.reteimprese.org
  • 2. 26-30 ottobre 2018: VAIA In bosco In città Numero alberi caduti: 14 milioni di alberi (stima) Numero alberi caduti: 3500 (stima) Numero deceduti: 2 Numero deceduti: 35
  • 3. Gli alberi sono strutture statiche e dinamiche
  • 4. Gli interventi sugli alberi hanno sempre degli effetti
  • 5. Da dove penetrano i funghi?  Corteccia inclusa in Quercus robur  Larve del lepidottero Cossus cossus: dalle gallerie possono penetrare funghi
  • 6. Meccanismi di difesa Quando un albero è ferito, la superficie esposta può diventare la sede iniziale di un processo di degradazione del legno. Per proteggersi dalla diffusione del decadimento verso i tessuti sani, gli alberi mettono in atto dei meccanismi per isolare l’area malata.
  • 8. Cambiamento climatico: gli alberi crescono più in fretta  Allungamento della stagione vegetativa di alcune settimane Riduzione della densità Riduzione della densità del legno del 8-12%: il legno più leggero è meno solido e aumenta il rischio di danni come la rottura a causa di vento e neve. 8
  • 9. Anche gli alberi si arrabbiano: ma in bosco è normale  In bosco gli alberi cadono a terra e consentono ai nuovi alberi di crescerealberi di crescere nello spazio così creato
  • 10. Valutazione di stabilità  Il pericolo è la propensione al cedimento dell'albero o di sue parti oppure, in termini statistici, la probabilità che si verifichi un cedimento. Questo è ciò che valuta l'analisi, visuale o strumentale, della stabilità.visuale o strumentale, della stabilità.  Il rischio è formato dal prodotto tra la pericolosità insita nella pianta e la vulnerabilità del luogo di potenziale caduta e, quindi, dalla relazione che lega la probabilità del verificarsi di un evento pericoloso ai danni che questo può provocare alle persone e ai manufatti (target).
  • 11. Valutazione di stabilità Interpretazione del linguaggio corporeo dell’albero Descrizione dei difetti qualitativi Attribuzione alla Classe di Propensione al cedimento Individuazione del punto di rilievo dei difetti quantitativi Esecuzione dei rilievi strumentali
  • 12. QUALI SONO LE CAUSE DI ROTTURA? La prima causa è la carie del legno! Altre cause: Difetti genetici Cattiva conformazione (difetti) Terreno Eventi meteorici
  • 13. Metodo V.T.A. (Visual tree assessment) Stima del pericolo di caduta degli alberi: a. controllo visivo dei difettia. controllo visivo dei difetti e della vitalità dell’albero b. analisi strumentale degli eventuali difetti riscontrati c. determinazione della dimensione del difetto e della qualità del legno
  • 14. Metodo S.I.A. (Static integrated assessment)  calcola la capacità di sopportazione di carichi (ossia della forza del vento), una volta che sono determinati datisono determinati dati quali:  l’altezza dell’albero  la forma della chioma  il diametro del tronco  la specie botanica  l’esposizione dell’albero
  • 15. Metodo S.I.A. (Static integrated assessment) Le 3 componenti di calcolo hanno pesi differenti: Materiale 14% Materiale 14%  Geometria 14%  Carico del vento 72% (Il modello EN 1991 divide l’Italia in zone)
  • 16. Cause abiotiche di schianti e ribaltamenti  Sollecitazioni statiche: peso proprio, peso della neve, peso del  Altre cause:  improvviso isolamento della pianta per l’abbattimento dineve, peso del ghiaccio  Sollecitazioni dinamiche: vento  PS: incremento temperature autunno>caduta foglie posticipata>incremento rotture l’abbattimento di quelle vicine (anomali h/d e profondità chioma)  cattivi ancoraggi radicali dovuti a terreni superficiali, pesanti o mal drenati
  • 17. Cause abiotiche di schianti e ribaltamenti Un esempio: i difetti del Cedrus deodaraSecondo il California Tree Failure Report Program, degli 82 casi di caduta di Cedrus deodara analizzati, la suddivisione in base alle partisuddivisione in base alle parti interessate è la seguente: tronco 7%, branche 74%, radici 18%. La causa è in gran parte dovuta a difetti strutturali e non a decadimento del legno: eccessivo peso apicale delle branche 42% e eccessiva densità della chioma 11%.
  • 18. Cosa è la carie del legno  I tessuti della pianta sono degradati da microrganismi che, ricavando energia dalle sostanze che li costituiscono, provocano una perdita delle loro caratteristiche fisico-meccaniche.caratteristiche fisico-meccaniche.  L'attacco fungino avviene tramite ferite presenti su rami, tronco e radici, in particolare su piante per qualche motivo indebolite o soggette a stress. E' molto difficile che una specie parassita attacchi piante integre e in perfetta salute.
  • 19. Tipi di carie per localizzazione  “butt rot”: la carie interessa la parte basale del cilindro centrale del tronco di piante viventi  “heart rot”: la carie invade il cilindro centrale  “sap rot”: la carie invade l’alburno, cui segue di solito la rottura del tronco nella parte superiorela rottura del tronco nella parte superiore  “trunck e top rot”: la carie si instaura sul tronco o sulla chioma  “root rot”: carie della parte basale del tronco e delle grosse radici (causa anche marciume radicale). E’ il danno più grave e pericoloso: indebolisce la pianta riducendone la stabilità e rendendola più vulnerabile agli agenti atmosferici (possibilità di schianto improvviso)
  • 20. Esempio carie del cilindro centrale (Heart rot)  E’ la carie che più spesso si rinviene a carico del tronco. E’ importante calcolare seimportante calcolare se lo spessore della parte residua è sufficiente a garantire un accettabile livello di pericolo.
  • 21. Esempio: “root rot”  E’ il danno più grave e pericoloso: indebolisce la pianta riducendone la stabilità ela stabilità e rendendola più vulnerabile agli agenti atmosferici: I TIGLI DI VIA COSTA
  • 22. Schianto di Picea excelsa con carie di una radice strutturale e del colletto. Esempio: “root rot”
  • 23. Esempio: carie dell’alburno (Sap rot)  L’alburno assolve sia alla funzione di sostegno, sia alle funzioni fisiologichefunzioni fisiologiche (conduzione ed accumulo) e partecipa attivamente alla vita dell'albero perché le cellule servono alla conduzione della linfa grezza.
  • 24. Le radici: danni da opere
  • 25. Rami codominanti  Nei casi più gravi nel punto di inserzione è visibile una deformazionedeformazione denominata “orecchie di elefante”.
  • 26. Alberi sani ma pericolosi  La sola inclinazione non è sufficiente a giustificare un abbattimento.abbattimento.
  • 27. Alberi sani ma pericolosi  Inclinazione del tronco = oppure > 45° e insieme altri difetti strutturali: albero dastrutturali: albero da ABBATTERE!
  • 28. Alberi sani ma pericolosi: mancato allargamento e/o approfondimento delle radici .  Secondo l’International Tree Failure Database il 35,6% delle rotture degli alberi è dovuto a cedimento delle radici.  Causa del ribaltamento è il sovraccarico meccanico esercitato dalla porzione epigeameccanico esercitato dalla porzione epigea della pianta: momento della forza generato dal peso della parte aerea e dall’azione meccanica del vento e/o dell’acqua di pioggia sulla capacità di ancoraggio da parte del piatto radicale, modesta per le limitazioni al suo allargamento  Il raggio della zolla è 5 volte il diametro del tronco all'altezza di 130 cm, per i piccoli alberi e 2,5 volte il diametro per alberi di grandi dimensioni (Weber e Matteck, 2005).
  • 29. Alberi che sembrano sani, ma pericolosi Anno 2012 Anno 2019
  • 30. Alberi malati, ma non pericolosi  cuore bagnato batterico: batteri che si sono introdotti nella struttura legnosa attraverso ferite.legnosa attraverso ferite. L’emissione all’esterno di liquido, tossico per il legno nuovo, dato dai cataboliti dei batteri, ha un positivo effetto drenante
  • 31. Una specie molto problematica: Populus nigra Italica Secondo il California Tree Failure Database su di un totale di 19 casi di rottura esaminati 8 riguardavano il tronco, tutti nella porzione basale, 7 le radici e 4 i rami. Il decadimento del legno è stato il fattore determinante in tutti i casi riguardanti il tronco.
  • 32. Esame più approfondito per confermare e misurare il difetto
  • 33. Rilievi strumentali alberi: dendrodensimetro  Individuazione carie e cavità  Individuazione differenti gradi di decadimento  Individuazione barrier zone Individuazione barrier zone  Individuazione rotture da stress idrico  Conta cerchie annuali  Interpretazione grafici: richiede molta esperienza
  • 35. Rilievi strumentali alberi: latifoglie Amplitude [%] Drilling depth [cm] 0246810121416182022242628303234363840 0 25 50 75 100
  • 36. Rilievi strumentali alberi: tomografia sonica  Individuazione legno alterato e cavità di una intera sezione  Non permette di Non permette di distinguere il tipo di difetto interno (crack strutturale o carie?)  Legno molto ricco in acqua: attenzione al falso negativo
  • 37. Rilievi strumentali alberi: tomografia sonica
  • 38. Tomografia ad impedenza elettrica  La tomografia ad impedenza elettrica rileva dimensioni e posizione delle regioni attaccate dai funghi attivi nel tronco. I funghi che aggrediscono il legnofunghi che aggrediscono il legno provocano un innalzamento del contenuto in acqua e della quantità di ioni che innalzano la conducibilità elettrica e diminuiscono la resistenza del legno al passaggio della corrente elettrica.
  • 39. Rilievi strumentali alberi: tomografia sonica radicale  Il tomografo, con uno specifico accessorio, è in grado di fornire un diagramma con ladiagramma con la distribuzione delle radici, senza opere di scavo.
  • 40. Rilievi strumentali alberi: tomografia sonica radicale  L’indagine sonica radicale non determina le condizioni del legno.  L’indagine raggiunge i 50 L’indagine raggiunge i 50 cm di profondità ed interessa radici con diametro superiore a 4 cm. La distanza massima dal tronco è di 6 m.
  • 41. Classi di propensione al cedimento (CPC) A Pericolo di schianto e caduta statisticamente non prevedibili. B Pericolo di schianto e caduta statisticamente non prevedibili.statisticamente non prevedibili. C Il pericolo per questi soggetti è un ulteriore aggravamento delle anomalie riscontrate nel breve periodo. C-D Pericolo di schianto e caduta elevato. D Pericolo di schianto e caduta molto elevato.
  • 42. Classi di propensione al cedimento (CPC) C la ss e Interventi necessari nei prossimi 5 anni Probabilità di schianto o ribaltamento entro un anno dal rilievo (Ellison, 2005) A Controllo visivo speditivo (veloce), che segnali cambiamenti nelle condizioni generali dell'albero, da eseguirsi in un periodo di tempo compreso tra 3 e 5 anni. Trascurabile < 0,1 % B Controllo visivo, che segnali cambiamenti nelle condizioni dell'albero, da eseguirsi Bassa: 0,1 – 0,9 %B Controllo visivo, che segnali cambiamenti nelle condizioni dell'albero, da eseguirsi in un periodo di tempo compreso tra 2 e 3 anni. Bassa: 0,1 – 0,9 % C Valutazione visiva, sulla cui base si valuterà se realizzare, solo nel caso di un significativo cambiamento nelle condizioni dell’albero, il controllo strumentale. La valutazione visiva deve essere compiuta entro 2 anni. Moderata: 1 – 10 % C - D Albero da abbattere. L’abbattimento può essere evitato solo a condizione dell’esecuzione di opportune opere di manutenzione straordinaria, consigliabili soltanto nel caso di alberi di particolare pregio. In questo caso è indispensabile compiere sia una valutazione visiva sia un controllo strumentale con cadenza annuale. Elevata: 11 – 50 % D Albero da abbattere. Non è possibile evitare l’abbattimento anche con la realizzazione di opere di manutenzione straordinaria. Estrema: 51 – 100 %
  • 43. Il bersaglio: fattore di contatto
  • 44. Qualcosa da leggere  AA.VV. (2011 e 2012)- Tree Risk Assessment. Arborist News, Vol.6 n°20, Vol.21 n°2, Vol.21 n°4.  Antonaroli R., Negroni B., Rabacchi R. (2003)- Alberi nel paesaggio rurale e urbano. Il Divulgatore, XXVI, n°3. (http://www.ildivulgatore.it/arretrati/2003/03-2003.html).  http://www.uniroma2.it/didattica/MetodologieBotaniche/deposito/7ValutStab_Dett.pdf  http://www.isaitalia.org/sezioni-collegi-sia/stabilita-degli-alberi/194-protocollo-sulla- valutazione-di-stabilita.html  http://www.docgreen.it/blog/?p=4500  scienzemfn.unime.it/informatica/.../redazione%20perizia%20tecnica.doc  http://www.digesa.unict.it/webadmin/gestione_didattica/dispense/13396811046carielegno.pdf  http://www.slideshare.net/fakopp/instrument-supported-tree-evaluation-in-hungary  www.ilviale.altervista.org/pdf/Matteck.pdf  http://www.na.fs.fed.us/spfo/pubs/uf/utrmm/index.htm  http://www.na.fs.fed.us/spfo/pubs/misc/treedecay/pg12-19.htm  http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2017_0031.htm#ALLEGATO_A  https://www.researchgate.net/publication/259982555_The_measurement_of_wood_decay_in_la ndscape_trees  https://www.actaplantarum.org/glossario/glossario_view.php?id=1935