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ph: Mario Di Paolo




                     SEXTANTIO
                      RESTAURI ITALIANI
                          www.sextantio.it
Le Case per il Piacere di Vivere


N. Verde 800 129 430   |   info@realitalia.co.uk   |   www.realitalia.it
LA MEMORIA
PERDUTA
DEL PATRIMONIO
STORICO “MINORE”
(SANTO STEFANO DI SESSANIO, LA PARTE IMMOBILIARE)




La filosofia fondante questo progetto è in relazione ad un patrimonio
ben definito, dalle eccezzionali caratteristiche identitarie ed ha
per oggetto quello di non tradire l’anima profonda di questi
luoghi attraverso uno specifico approccio metodologico senza
fondamentali interferenze dalle destinazioni finali di tipo ricettivo,
non dissimili dalla loro destinazione storica.

Il dialogo con l’identità è avvenuto tramite un approccio
estremamente conservativo e di riproposizione degli elementi
storicamente esistenti, solo laddove le nuove esigenze del vivere
hanno richiesto elementi e soluzioni che storicamente non esistevano,
sono stati scelti interventi che comunque potessero dialogare con
questa identità. La scelta più ricorrente e caratterizzante il progetto
è l’uso del materiale di recupero autoctono che avviene spesso in
maniera “filologica” ovvero secondo il loro uso storico, talora, al di
fuori dall’originale uso, funzione e contesto.
In quest’ultimo caso l’identità viene riproposta in termini maggiormente
simbolici, per intime assonanze non riducibili a facili algoritmi formali ma, nelle
scelte specifiche, comprensibile mediante intuizione e partecipazione empatica.
Una identità “simbolica” costituita, ad esempio, nella montagna d’Abruzzo, da
una realtà essenziale, poco sculta ma con una sua intima poesia
Gli interni delle abitazioni, pur nella povertà, mantenevano una forte
caratteristica di accogliente e dignitosa domesticità tipica dei luoghi dal
clima impervio dove, la casa, era profondamente vissuta.
Per questo motivo, nel recupero, i locali dovranno mantenere, nel loro lirismo,
un certo ascetico rigore, tipico di questa terra. Questa ricerca dell’identita’
dovra’ avvenire senza indulgere in alcuna forma in quel ruralismo di maniera
tipico di tante strutture ricettive (gli elementi di arredo povero in forma di
musealizzazione ed esposizione seriale).


Laddove l’elemento storico e’ preponderante la ridestinazione di questi
luoghi tenderà a quel medioevalismo sempre di “maniera”, con le sue varie
declinazioni (ultimamente il genere “fantasy”) che hanno perso qualsiasi
rapporto con la realta’ storica, o il suo immaginario, ma si rifanno direttamente
alla contemporanea industria dell’immaginario nazional-popolare come la
produzione cinematografica et similia.
Quindi, unica licenza poetica, dove l’elemento da riproporre storicamente non
esisteva, si è lavorato su un piano discretamente simbolico, per cercare di
colloquiare intimamente col significato archetipo di questi luoghi, pregni di
una seduttiva ed ancora non corrotta identità. In questa ricerca dell’identità
del territorio ridotta ad un unicum ma di una profondità mai colmabile, si è
cercato sempre di non scadere in facili simbolismi che, anche la cultura dotta
del secolo appena trascorso, ha sovraccaricato di significati, col rischio di ridurli
a meri clichet intellettualistici, ma si è cercato di cogliere il senso più profondo ed
ancestrale, le assonanze più intime, le evocazioni più subliminali che questi
luoghi ci comunicano. L’aspetto più importante per la tutela dell’identità del
territorio, e nello stesso tempo di più difficile ottenimento, essendo di potesta’
meramente politica, è la tutela del paesaggio, con l’ inibizione del nuovo costruito
intorno all’abitato originario e la salvaguardia dell’evocativo e fusionale rapporto
tra il borgo storico e il territorio circostante.
Questo rapporto dovrebbe essere il vero valore aggiunto che definirebbe lo
status di “patrimonio” a questi luoghi (pensiamo ad esempio ai tanti borghi
incastellati aggrappati alle loro montagne).


In italia questi borghi storici minori insieme al loro paesaggio, non sono stati
quasi mai oggetto di articolate strategie di tutela, di fatto in specie nel sud
italia, non è mai avvenuto che una ridestinazione turistica di un borgo storico
non avvenisse se non portandosi dietro una quantità di nuove irreversibili
cementificazioni e, dato ancora più umiliante per l’identità e la cultura di questi
luoghi, cementificazioni poi travestite piu’ o meno da “baite tirolesi”.
Il modello qui proposto, basato su un forte progetto culturale di definizione e
tutela di un “patrimonio”, si è trovato ad essere economicamente, premesso un
campione di modeste dimensioni, uno dei progetti più interessanti dal dopoguerra
ad oggi per le aree svantaggiate del nostro meridione ed economicamente più
proficuo di tutti i progetti che contemplavano la tradizionale maniera di tentare
la ridestinazione turistica di questi borghi storici puntando lo sviluppo sul nuovo
edificato e facendo venir meno il secolare rapporto costruitoterritorio il vero
patrimonio di questa storia “minore”.
VIVERE A                                                                    originario si e’ costruito ex-novo con materiali in chiara distonia


SANTO STEFANO
                                                                            col patrimonio esistente e, fatto meno giustificabile, anche in quei
                                                                            borghi storici che tentavano una ridestinazione turistica. L’integrita’


DI SESSANIO
                                                                            di alcuni di questi borghi e del loro territorio deve quindi diventare da
                                                                            conseguenza della poverta’ e dell’abbandono ad agenda politica per
                                                                            uno sviluppo di qualita’ del territorio.
                                                                            Negli immobili acquistati in ogni borgo una parte delle case sarà
I progetti di questa Societa’ trovano, come oggetto di elezione,
                                                                            destinata a ricettività alberghiera (con una gestione prettamente
il patrimonio storico della montagna appenninica, possibilmente
                                                                            familiare di questa attività), altri edifici saranno restaurati come case
all’interno dei parchi nazionali e soggetto ad un piu’ o meno
                                                                            private che potranno usufruire - secondo il modello Realitalia - non
integrale abbandono negli ultimi 2 secoli. Questi borghi storici,
                                                                            solo dei comuni servizi della parte ricettiva come il ristorante, la
alcuni costituitisi nel periodo dell’incastellamento in pieno
                                                                            cantina, l’organizzazione del tempo libero ma anche di specifici servizi
medioevo, altri piu’ rurali e successivi di qualche secolo, hanno
                                                                            con questo appeal di gestione familiare, secondo consuetudini, non
visto sopravvivere incorrotto il loro originario rapporto col territorio
                                                                            tutte riducibili alla formazione professionale ma, parte integrante dello
circostante, con scarse od assenti urbanizzazioni nel secolo
                                                                            spirito di un popolo, conservato anche per il destino di marginalità di
appena trascorso nel fenomeno piu’ generale di abbandono della
                                                                            questi luoghi.
montagna e impoverimento del meridione italiano. In tutti questi
                                                                            Oltre ai Servizi Gestionali Minimi tale gestione può comprendere - a
borghi il progetto prevedera’ un inusuale rapporto di tutela degli
                                                                            prezzo di costo - i Servizi Gestionali Opzionali tra i quali, in maniera
immobili con la conservazione delle cubature originarie, con uso
                                                                            sintetica e non esaustiva:
esclusivo di materiale di recupero architettonico e di arredo locale
                                                                            - Servizi di segreteria, connessione in rete, fax, scanner, etc.
e la disciplina con gli enti territoriali dell’inedificabilita’ integrale
                                                                            - Ordinarie e straordinarie manutenzioni della casa
non sussistendo, tra l’altro, alcun indice urbanistico a necessitare
                                                                            - Servizio giornaliero, pulizie, letti, biancheria etc.
nuovo costruito. L’idea fondante che in questi borghi storici,
                                                                            - All’arrivo: dispensa selezionata, legna, camino acceso fino
arroccati sulle pendici della montagna appenninica e costituitosi
                                                                            all’organizzazione di una cena nella propria casa sempre con l’appeal
lontani dai centri propulsori della classicita’, il vero patrimonio
                                                                            della gestione familiare.
e’ costituito dall’integrita’ del costruito storico con il paesaggio
                                                                            Le case private - ove il proprietario lo desideri - potranno aderire al
circostante. Troppe volte nel sud dell’europa intorno al borgo
                                                                            programma ricettivo dell’Albergo Diffuso.
ALCUNE ATTIVITÀ DEL BORGO
       LE BOTTEGHE. Nell’artigianato domestico l’unica produzione dove si potevano esprimere valori estetici, sebbene
       carichi di affettività, era la tessitura, quindi unica attività parzialmente svincolata dai bisogni primari e ricca di
       una tradizione locale. Grazie ai tanti studi antropologici commissionati al Museo delle Genti d’Abruzzo è possibile
       organizzare corsi anche personalizzati di un sapere e un fare al limite dell’estinzione. Nella suggestiva bottega fatta
       con gli antichi telai tradizionali ci sarà un angolo per i bambini costituito con i vecchi giochi costruiti in casa e da una
       piccola biblioteca di favole abruzzesi che verranno lette a scadenze stabilite.


       LA CUCINA. Il ristorante, con l’azienda agricola connessa per la produzione diretta della materia prima, che prevede
       la riproposizione di colture autoctone alcune delle quali scomparse in zona da qualche decennio, propone le ricette
       puntualmente riscoperte da un’estensiva ricerca con gli anziani della zona.
       La cantina, luogo di aggregazione, offre una selezione dei migliori formaggi e salumi della zona accompagnati da vini
       abruzzesi. La tisaneria e il liquorificio con la ricca tradizione dei decotti locali, ancora in uso nella medicina popolare
       e con la ancora più vasta tradizione dei fermentati di montagna sono altre espressioni delle culture materiali ricercate
       tramite la memoria storica insieme al Museo delle Genti d’Abruzzo.



       ENSEMBLE. Un ampia varietà di eventi artistici e musicali promossa dal nostro “Ensemble in Residence” un’orchestra
       da anni ospitata che organizza una stagione di concerti, solitamente i grandi padri della musica classica ed una serie di
       eventi culturali con l’invito dei grandi rappresentanti delle altre arti in un colloquiale racconto sul rapporto loro e della
       loro arte con la musica. Il maestro Orazio Tuccella sarà anche il direttore artistico per altri eventi in ambito culturale e
       artistico .
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                                                                               1° LIVELLO




PALAZZO
DELLE LOGGE
VIA DELLA CHIESA                                             PIANO TERRA                                 2° LIVELLO
                                                             (OPZIONALE)




               Palazzo proto-rinascimentale di incerta datazione come avviene in queste aree marginali dove e’ talora
               azzardato dedurre l’epoca storica dagli stili architettonici, e’ caratterizzato dalla loggia all’ultimo livello che
               testimonia l’esigenza di rappresentatività diffusa al momento della massima espansione dell’economia
               armentizia. Pregevole e storicamente interessante è l’arco di ingresso con le tracce di uno stemma
               araldico successivamente rimosso.
               L’immobile si fonde con una casa-torre dalle caratteristiche tipicamente militari, a difesa della porta
               medicea e del borgo dove sono presenti (oggi nel bagno di una stanza) feritoie successivamente chiuse
               nella muratura esterna (data la mutata destinazione dell’immobile). La struttura di articolata plasticità
               spaziale, è tutt’oggi “leggibile”, grazie agli integri valori di conservazione architettonica del complesso
               originario e per l’assenza di stratificazioni successive. Gli interventi si sono spesso limitati a levare gli
               intonaci più recenti e all’apparato impiantistico con massimo rispetto degli elementi storici come ad
               esempio nel primo piano per impossibilità di levare il cotto fortemente segnato dal tempo si è scelta una
               soluzione alternativa agli elementi radianti usualmente collocati sottopavimento.
PALAZZO
DELLE LOGGE
               1




VIA DELLA CHIESA
2
L’ALCHIMISTA
VIA BORAGNO
                                                                                  2° LIVELLO
                                                       1° LIVELLO




                   Per comprendere o almeno tentare di comprendere la morfologia delle singole unità occorre
                   tener presente tre questioni fondamentali che interagiscono:
                   - L’evoluzione del tessuto urbano dettato delle esigenze di spazio causato dall’incrementio
                   demografico a partire dal XIII sec. fino al XVIII sec.
                   - L’evoluzione delle unità abitative dettate dalle mutate necessità delle famiglie originarie.
                   - La tensione reciproca tra spazi urbani pubblici e spazi abitativi privati ha dato origine a
                   soluzioni tanto ingegnose ed articolate che oggi parrebbero incomprensibili.


                   Non sfugge a tale legge la casa dell’Alchimista la quale nasce e si incunea a ridosso del piu’
                   importante edificio di Santo Stefano di Sessanio che è rappresentato dalla casa del Capitano,
                   sede della milizia e simbolo del potere.
                   Alla casa dell’Alchimista si accede attraverso un sottoportello frutto anch’esso della saturazione
                   del tessuto urbano che trova l’ultima possibilità proprio nelle strutture a ponte, poi lungo un
2




                                                                                                                                                             VIA BORAGNO
                                                                                                                                                             L’ALCHIMISTA
vicolo strettissimo a ridosso delle mura della casa del capitano infine come per incanto si riemerge in questa piccola unità a due livelli “schiacciata tra le altre
abitazioni e inattesi si aprono scorci ed affacci che sembravano impensabili”. Scopriamo così che questo straordinario alveare di case addossate le une alle
altre non hanno mai rinunciato ad aprirsi verso il “territorio”. Le mura originarie presumibilmente risalenti ad un periodo compreso tra il XVI e XVII secolo, le
travature ed il tavolato lignei da materiale di recupero, il camino e le fornacelle originarie, gli intonaci in gran parte recuperati, restituiscono all’unità abitativa il
fascino ancestrale di questa complessa articolazione urbana del borgo incastellato chiuso in se stesso e di questi improvvisi scorci su un paesaggio per una
volta tutelato e lasciato integro.
3
CASA
SULLA CORTE
LARGO ANELLI                   3° LIVELLO




                   Da un piccolo vicolo coperto che parte dalla torre si allarga fino a diventare un ampio
                   slargo che si chiude in un vicolo chiuso, un luogo esterno quindi a servizio esclusivo di
                   3 abitazioni e che si affaccia nella piazza delle botteghe dove vibra e pulsa il cuore del
                   borgo. La casa, come tutti gli immobili intorno al centro storico più antico porta in sé
                   le tracce della ricchezza derivata dell’attività armentizia che ha segnato la nascita e la
                   lenta decadenza di questi borghi. I portali, le finestre in pietra scolpita ne sono ancora
                   un ultima testimonianza. Abbiamo cercato in questo caso, sempre all’interno di una
                   sobria eleganza tutti gli elementi che richiamassero l’antico splendore e ricchezza
                   che caratterizzavano questi borghi a cavallo tra l’epoca di mezzo e i primi 2 secoli
                   della nuova era. Entrando ha un salotto con camino a cui segue una camera con due
                   letti ed infine la camera da letto grande con un camino.
CASA
SULLA CORTE
           3




LARGO ANELLI
CASA
                4
DE CONTRA
VIA DE CONTRA
                                        1° LIVELLO                          2° LIVELLO




                    La casa che ha conservato maggiormente le connotazioni coloniche di questi
                    immobili fuori dal centro storico si trova nella conurbazione costituitasi intorno
                    alla stazione di posta, dove arrivavano i primi servizi pubblici trainati dai cavalli
                    fino alle poste regie in un passato più recente, tanta letteratura dei viaggiatori
                    ottocenteschi in particolare inglesi e tedeschi, viaggiavano in tale maniera.
                    La stazione di posta era dotata di spazi, alcuni esterni, altri interni e scavati nella
                    roccia di rara suggestione, così quello che sarà il nostro centro benessere, la
                    fusione tra la roccia, spesso scavata ed elementi architettonici anche di pregio
                    (la piscina è caratterizzata da un antico pozzo, due archi di pietra assolutamente
                    integri ed una grotta interna) è caratteristica di questa conurbazione che sale
                    decisamente la montagna verso Campo Imperatore.
                    La nostra casa, nella fascia più alta, è tutta all’esterno, con un ingresso dal basso
                    tramite una folta vegetazione di essenze locali prodotto della nostra progettualità
                    ed accanto una zona privata esterna dove si possono vivere momenti di
4




                                                                                                                                         VIA DE CONTRA
                                                                                                                                         DE CONTRA
                                                                                                                                         CASA
convivialità. Entrando, la cucina ha il sapore forte della storia povera, un forno che può fungere anche da camino, il lavabo secolare
in pietra che appartiene come tutto questo universo ad un’ epoca immobile di incerta datazione. Tramite le scale lignee si arriva al
piano superiore, da cui si può accedere direttamente dalla strada di sopra. Nella camera da letto c’è un ampio camino e la visuale
sul borgo e la valle.
CASA
            5
PORTA LORDA
VIA PORTA LORDA                          1° LIVELLO                2° LIVELLO                       3° LIVELLO




              Immobile che ha visto nei secoli continue trasformazioni, oggi si trova con un ingresso accanto ad una torre
              su Porta Lorda, uno dei due ingressi nel borgo, nella zona detta la “giudea”, la presenza di una comunità
              ebraica almeno fino alla conquista spagnola è plausibile sebbene non suffragata da ulteriori prove, né a
              livello documentale nè a livello archeologico. Al di sotto della torre abbiamo comunque scoperto un vano con
              delle scale che danno sul cortile interno e che andrebbero, autorità permettendo, dissotterrate. Il primo vano
              che da sulle mure esterne del borgo, ha un pavimento di acciottolato, un camino, delle nicchie discoperte
              ed un locale ad uso bagno che sarebbe il piano più basso della torre e dal quale si accede al vano scoperto
              da poco. Questi locali possono vivere in autonomia. Entrando invece dalla suggestiva corte accanto alla
              “buscella” un passaggio strettissimo probabilmente per ragioni di difesa e sul quale ci sono tutt’ora molte
              dicerie, si entra in un vano abbastanza grande, il piano superiore di quello precedentemente descritto, un
              bagno, piano intermedio della torre e salendo le scale un’ ampia (date le dimensioni abituali abbastanza
              ristrette dei vani a Santo Stefano) camera da letto che guarda verso la vallata ed il lago, un camino, ulteriori
              nicchie discoperte e infine una vasca da bagno dal design molto essenziale. I due vani potrebbero essere
              uniti tramite una scala e nella progettazione si terrà conto di questa eventualità.
CASA
PORTA LORDA
              5




VIA PORTA LORDA
IL PAGLIAIO
             6
VIA DELLA GIUDEA
                                          1° LIVELLO                 2° LIVELLO                  3° LIVELLO




                   Nata come magazzino per la paglia, in tempi più recenti si è trasformata in abitazione come quasi
                   tutti gli immobili di Santo Stefano con destinazioni diverse da quelle abitative. E’ comunque
                   caratterizzata da spazi decisamente ampi (rispetto alla media di questi borghi incasellati di
                   montagna). Ancora percepibile dell’antica destinazione d’uso la finestra molto grande da cui
                   veniva immessa la paglia. Questi elementi rimarranno immutati pur nella nuova destinazione.
                   I tre piani sono tutti collegati da scale lignee interne oltre che accessibili dall’esterno dove c’è
                   una estesa corte comune. Il piano intermedio è quello dove ci sarà una cucina a muro con un
                   camino importante sul lato attiguo. La tipologia dei pavimenti segue, salendo, la successione
                   pietra, cotto, legno. La pietra degli acciotolati al piano terra è l’unica preesistente, gli altri
                   pavimenti sono fatti con materiale di recupero secolare di certa provenienza. Anche molti mobili,
                   non trovandosi quelli originali delle misure precise per incastrarsi, ad esempio nella cucina,
                   sono fatti artigianalmente usando materiale di recupero secolare che viene costruito ad hoc
                   secondo esigenze di autenticità storica ed esigenze funzionali, cosicché questa storia, spesso
                   considerata “minore” ma molto intensa nella sua autenticità, possa anche essere vissuta.
IL PAGLIAIO
               6




VIA DELLA GIUDEA
7
CASA DI
VIA DELLE CASE ROTTE
VIA DELLE AIE
                                                                           1° LIVELLO                    2° LIVELLO




              La casa di via delle Case Rotte con un drammatico affaccio nella vallata di viano è l’unico immobile ancora
              intoccato. Il rudere originario è caratterizzato da un’ampia e secolare scalinata di ingresso lapideo ma di stile
              povero che ne caratterizza la struttura esterna caratterizzata da una piacevole plasticità volumetrica. L’intero
              edificio integro e ben conservato, risolte le legittime esigenze strutturali e impiantistiche cercherà sempre
              di perseguire la filosofia e la “mission” societaria di tutela di questi patrimoni storici “minori” raramente
              oggetto di severa tutela delle caratteristiche originarie sia esterne che interne tranne la legittima licenza
              nei sanitari dove saranno fatte scelte contemporanee ma sempre caratterizzate da una sobria ed elegante
              geometria per lasciare protagonista l’autenticità storica di questa architettura e dei suoi arredamenti.
CASA DI
VIA DELLE CASE ROTTE
                       7




VIA DELLE AIE
CASA
              8
CON LA GROTTA
VIA DEGLI ARCHI
                                                      1° LIVELLO                              2° LIVELLO




                  Oggetto di una vera e propria indagine archeologica “empirica”, quella “accademica” era concentrata
                  altrove, l’immobile era di più complessa lettura in quanto restaurato per finalità turistiche da un privato
                  negli anni settanta. La puntigliosa opera di riscoperte di nicchie di varie dimensioni, camini, etc.
                  Ha riportato l’immobile nel suo “status” originario e con tutta la sua capacità evocativa dovuta a
                  questa articolazione dei singoli vani. I portali di ingresso di pregevole fattura ed una scala lignea interna
                  in linea con quella lapidea esterna ne fanno un locale compatto ma di intima eleganza, ad interrompere
                  la geometria regolare dei vani oltre le “scoperte archeologiche”, un piano intermedio, che entra nel
                  ventre della roccia con una grotta tondeggiante dove è stato collocato il bagno. Le due porte di ingresso
                  ne fanno un locale particolarmente luminoso ed una piazzetta esterna, accanto alla piazza principale
                  del borgo, a servizio di due case, un luogo di convivialità anche al di fuori delle mura domestiche.
CASA
CON LA GROTTA
                  8




VIA DEGLI ARCHI
9
CASA
IN PIAZZA
PIAZZA MEDICEA
                                                             PIANO TERRA




                 Posta nella rientranza che dalla piazza portava al forno pubblico, è costituita da un ingresso tramite
                 una scala in pietra, si entra nella cucina, estremamente raccolta e propriamente bassa, come
                 erano molti dei vani di queste case di montagna che dopo lo splendore dell’industria armentizia
                 hanno vissuto secoli magri con un’agricoltura di sussistenza ai limiti della materiale sopravvivenza.
                 Tutti i muri erano coperti da uno strato nerissimo che per una volta abbiamo cancellato (intervento
                 reversibile) lasciando solo una traccia a testimonianza. Il vano con un camino angolare e
                 sull’altro lato la cucina in muratura ha una finestra che dà sulla piazza. Il corridoio che parte
                 dalla cucina porta al bagno e facendo qualche gradino alla camera da letto dove c’è una curiosa
                 porta-finestra gotica, probabilmente frutto di un successivo riuso di materiale lapideo del borgo.
CASA
IN PIAZZA
                 9




PIAZZA MEDICEA
10
CASA
DI VIA BORAGNA
VIA BORAGNO
                  1° LIVELLO                2° LIVELLO              3° LIVELLO




                 In via Boragna vicino all’ingresso dell’ Albergo Diffuso c’è un immobile
                 indipendente che si raggiunge salendo delle antiche scale lapidee e poi
                 si entra in un locale caratterizzato dalle nicchie, dall’intonaco scuro, da un
                 camino piccolo scavato dentro il muro. Dalla povertà delle scale all’interno
                 tutto rimanda ad una vita fondata sui bisogni più essenziali senza concessione
                 alcuna ad elementi più aulici, eppure la spartana essenzialità degli elementi
                 architettonici un arredamento scelto secondo questa lettura sempre nella
                 filosofia della scelta autoctona ne fanno un posto estremamente intenso.
                 In prima istanza era stato scelto come luogo di aggregazione dei
                 bambini con tutti i giochi costruiti artigianalmente all’interno della
                 famiglia, poi questo luogo è stato spostato nella bottega della tessitura.
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                                                                                                                                   DI VIA BORAGNA
                                                                                                                                   VIA BORAGNO
                                                                                                                                   CASA
L’unica piccola licenza poetica salendo delle semplici scale in legno, oltre il consueto fascino dei letti, le cui coperte erano
considerate l’unico elemento di produzione autoctona in parte svincolato dai bisogni primari e nel quale si potevano
esprimere valori estetici, è stata pensata una vasca da bagno accanto al letto, nel contesto, dal sapore luculliano.
CASA
           11
SOTTO LA TORRE
VIA DELLA TORRE
                                                                          1° LIVELLO                              2° LIVELLO




           Collocata proprio di fronte alla torre, è stata costituita in parte col materiale di recupero di Sextantio il pagus romano
           presente nei periodi imperiali per le stesse ragioni per le quali questi borghi da un’agricoltura poverissima, data
           l’altitudine, si sono costituiti. La pax romana permetteva quella transumanza “orizzontale” che partendo dagli altopiani
           abruzzesi arrivavano al Tavoliere delle Puglie quando la lana era una delle materia prime più importanti per la materiale
           sopravvivenza degli uomini di allora.
           Un’ iscrizione latina è chiaramente visibile e leggibile a sinistra del portale di ingresso. Così come tanti altri pezzi lapidei,
           usati esclusivamente per la loro forma già sculta. Entrando ci troviamo in cucina, l’antico centro della vita conviviale
           della magione domestica. Salendo le scale in pietra, con una interessante sovrapposizione di intonaci, si vede la
           curiosa articolazione spaziale dell’immobile, a destra la stanza da letto e quello che rimane di elementi puramente
           decorativi, quasi unici in questi contesti, a sinistra il bagno e davanti uno spazio tutt’altro che regolare che man mano
           si stringe fino ad arrivare ad una finestrella che da sulla parte opposta del borgo. Nella nuova destinazione una camera
           da letto ed infine il bagno.
CASA
SOTTO LA TORRE
              11




VIA DELLA TORRE
12                                                            PIANO TERRA



CASA NEL VICOLO
DIETRO LA TORRE
LARGO ANELLI



                  Alla fine di un vicoletto che parte dalla torre tramite un sottopassaggio, quindi si allarga in un ampio spazio
                  che da sulla corte delle botteghe, infine si restringe con una strettoia in discesa fino all’entrata, in una
                  profusione di archi e cornici lapideee derivanti, visto la centralità del luogo, dai tempi di maggiore gloria
                  e prosperità del borgo. La casa che ha visto un continuo susseguirsi di differenti collegamenti tra vani,
                  oggi è limitata a 2 stanze da letto, la prima in ingresso dalle caratteristiche più conviviali con un camino
                  angolare in pietra ed una cucina contemporanea e minimalista nel corridoio.
                  La vasca, in bagno, poggia su un imponente piano in legno nobile e particolari soluzioni sono state trovate
                  per limitare ai puri sanitari gli elementi contemporanei facendo ampio uso di materiale di recupero locale
                  anche decontestualizzato dal suo uso originario per non interrompere quell’unità estetico emozionale di
                  questo recupero conservativo anche tramite la tangibile matericità di questi elementi.
CASA NEL VICOLO
DIETRO LA TORRE
              12




LARGO ANELLI
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CASA
CON L’ARCO IN PIETRA
VIA DELLA TORRE
                                                                                         3° LIVELLO




                       La casa posta proprio sotto la torre, si apre tramite un arco in pietra direttamente in cucina,
                       storicamente il luogo della dimensione conviviale delle antiche famiglie agro-pastorali che
                       si raccoglievano intorno al camino. La cucina in muratura con tutti elementi di recupero
                       ha accolto in maniera discreta gli elementi contemporanei che ne garantiscono l’efficienza
                       sebbene utilizzabili pure le tecniche tradizionali. Oltre il camino e la cucina in muratura lo
                       spazio accoglie una piccola suggestiva grotta, scoperta successivamente, possibilmente
                       utilizzabile come cantina. La camera da letto dove è stato in parte conservato il pavimento
                       originale in pietra e acciottolati ha un seduttivo contrasto con il soffitto a cassettone in
                       legno nobile, costituito da materiale di recupero storico. Il vano ha un affaccio di particolare
                       intensità sul lago ed il suo paesaggio circostante. Il bagno con la vasca e con interessanti
                       soluzioni artigianali si collega con una grotta dove è stata collocata una piccola sauna.
CASA
CON L’ARCOIN PIETRA
                      13




LVIA DELLA TORRE
SANTO STEFANO
REVIVING HISTORY AND
RESTORING HERITAGE.


OUR FOUNDING PHILOSOPHY

The medieval hill town of Santo Stefano has a noble and well-
defined heritage - its architecture is extraordinary. Our main goal
in conserving the town is to retain its soul; at every opportunity
we have sought to preserve the historic character of the buildings.
And where a modern lifestyle demands changes, we have chosen
solutions that are sympathetic to the building’s design and
structure.


The signature style of our conservation work is the use of reclaimed
architectural materials.    We find period pieces that substitute for
originals, or we use recycled historic resources to restructure the
fixtures and fittings.   Whenever we adapt the function of furniture
or use reclaimed materials, we integrate them into the fabric of the
restoration to reflect the building and its style.
The medieval hill towns of the mountains of Abruzzo
have an intangible, poetic quality. The interiors of the
buildings, with their peasant origins, were built with a
poverty of materials, but a wealth of soul.   They offer a
dignified welcome - typical of rural cultures where the
hearth and home are full of life.


In conserving Santo Stefano,        we have made sure
that the building retains its essence - the welcoming
simplicity which characterises      the region and its
landscape. And by conserving the simple furnishings
- alongside 21st century comforts - we have avoided
the “rustification” of the interiors, so often found in
countryside restorations.


We don’t want Santo Stefano to be a museum, an
exhibition, or a medieval film set. But we do want to
retain the identity of the town, with its expressive and
seductive meaning. We want to recall its deep ancestral
roots and the spirit of the people of the mountains.


The most complex aspect of this type of work is protecting
the landscape. It is vital to prohibit the construction
of new buildings in and around the village. This is the
only way we can secure the relationship between the
ancient hamlet and its surrounding countryside.
We believe that by protecting the landscape, we promote
both the economic and historic value of these areas.


But there is no legislation in Italy to preserve the world-
famous hill towns and villages. Sadly, in southern Italy,
most historical hill towns that have been transformed
into tourist facilities have been blighted by intrusive and
inappropriate cement buildings, sometimes dressed up
as Swiss style chalets.


Santo Stefano offers a different vision. A cultural project
with a viable economic plan for the town, and a unique
and comprehensive conservation programme for its
buildings. It is the first example in the post war period
of a classic hill town in this part of Italy finding a new
and sustainable identity.


Our plan offers far more scope for renewal than tourist
developments made up of buildings that pay no heed
to the age-old relationship between the urban and rural
landscape. Our mission is the protection of the cultural
heritage of the Mediterranean mountains.
LIVING IN
SANTO STEFANO                                                                 Our main inspiration comes from the conviction that the value of


DI SESSANIO
                                                                              these remote hill top villages in the Apennines comes from their
                                                                              setting against the outstanding surrounding countryside.

                                                                              Some of the buildings in Santo Stefano form part of a renowned
                                                                              Albergo Diffuso. (A hotel where rooms are spread throughout the
The company’s main objective is to preserve the heritage of the
                                                                              medieval village). Other properties have been restored to be sold
Apennine Mountains. Much of our work takes place inside the
                                                                              as private homes.
national parks, and focuses on historic hamlets that were built
during the middle ages. Paradoxically the poverty of Southern
                                                                              We pride ourselves on a professional and friendly style of
Italy has been the villages’ saviour - leaving the rural habitations
                                                                              management. In accordance with the Realitalia business model,
untouched by urbanisation - though they were frequently abandoned
                                                                              people who buy our homes can take advantage of the hotel facilities
to the elements.
                                                                              such as the restaurant and bar, as well as activities organized by
                                                                              the Albergo Diffuso.
Our goal is the preservation and revitalisation of these villages.
We strive to maintain the original dimensions, style and context              The Albergo Diffuso offers facilities to people who buy our homes
of the villages, using reclaimed architectural materials and                  in Santo Stefano. Options include concierge assistance such as
traditional fixtures and fittings. We rely on the local authorities           secretarial services, internet connection, fax and scanners. We
to impose a total ban on new construction.                                    can take care of repairs and building works to the properties,
U n f o rtunately, during the last half century, t h e l a n d s c a p e of   and provide a daily housekeeping services such as cleaning and
southern Europe has been marred by unsympathetic and shoddy                   laundry, provision of a welcome basket, shopping delivery and
architectural development around some historic villages. We                   dinner served in your home.
believe that the agenda for the hill town needs to move away from
this cement-block development to a high quality conservation                  Should owners wish, your private home can be let as part of the
plan for the territory.                                                       Albergo Diffuso.
OWNERS CAN ALSO ENJOY THE USE
OF THE FOLLOWING FACILITIES:
        CRAFTS WORKSHOP. Our domestic handicraft workshop produces traditional fabrics -               from blankets to wedding
        trousseaus. Many of these items were intrinsic to the life of the mountain village, and formed part of the family rituals.
        Our collaboration with the Museum of the People of Abruzzo, we offer artisan craft workshops.
        The workshop includes a children’s area, with handmade traditional toys and a collection of books featuring Abruzzo
        fables and stories.




        FOOD AND WINE.           Our restaurant works in conjunction with a local farm. We have researched long-lost local
        recipes from the elders of the area, and invite you to try them in the restaurant.
        The wine bar is a meeting place. It offers a selection of Abruzzo wines and snacks, including local cheese and meats.
        The Tisaneria and the Liquorificio presents Abruzzo’s rich tradition of local teas and liqueurs. The teas are still used
        as household medicines, while liqueurs are an important Abruzzo tradition.




        MUSIC ENSEMBLE. We offer a programme of artistic and musical events during the year. It is presented by our
        Ensemble in Residence, an orchestra which plays a season of concerts dedicated to the great figures in classical
        music. We also stage cultural events in collaboration with artists on the theme of the relationship between art and
        music. Maestro Orazio Tuccella is the artistic director.
1                                                         ST
                                                                      1 FLOOR




THE LOGGIA PALACE                                                                                   2° LIVELLO



VIA DELLA CHIESA                                        1° LIVELLO




                                                     GROUND FLOOR
                                                                                            2ND FLOOR




               This Renaissance building features a loggia on the top floor. The elegant entrance arch is
               of particular historic interest, with visible traces of a heraldic coat of arms.
               The building forms part of the military tower-house - which was a defensive bastion for the
               gate -and a piazza, which is now for the use of the property.
               We have made limited changes to the building. Recent plasterwork was removed, and
               modern services have been added with minimum visibility and maximum respect to historic
               elements. We have not put underfloor heating on the first floor so as to conserve the historic
               terracotta tiles. Where it was not possible to have a separate bathroom we have placed the
               bathrooms discreetly en-suite.
THE LOGGE PALACE
               1




VIA DELLA CHIESA
2
THE ALCHEMIST
VIA BORAGNO
                                                                  2ND FLOOR
                                       ST
                                      1 FLOOR




                    The House of the Alchemist is set beside Santo Stefano di Sessanio’s most
                    important building, the Captain’s House – the military seat and symbol of local
                    power. To reach the house you walk through an under-passage and a narrow
                    alley, which backs onto the walls of the Captain’s House, and - in a moment
                    of magic – you arrive at the apartment, which is set on two levels. It is one of
                    a nest of houses set one on top of the other, the original walls dating from the
                    14th to the 17th century. With period beams, a fireplace and oven, the apartment
                    offers vistas on the surrounding landscape.
THE ALCHEMIST
            2




VIA BORAGNO
3
THE HOUSE
IN THE COURTYARD
LARGO ANELLI       3RD FLOOR




                      A covered alleyway widens into an open area: here, in

                      a cul-de-sac, are 3 houses. From this home you have

                      views of the main piazza, with its shops – this is the

                      heart of the town.

                      The house has traces of its past life. The doors and

                      windows are made with sculpted stone. You enter

                      into the living area with a fireplace. Beyond that is

                      a room with twin beds, and a large double bedroom

                      with a fireplace.
THE HOUSE
IN THE COURTYARD
                   3




LARGO ANELLI
DE CONTRA
                4
HOUSE
VIA DE CONTRA
                                      1ST FLOOR                         2ND FLOOR




                    This house maintains the characteristics of a Post Station - the place where
                    carriages pulled by horses once arrived.
                    The 18 th and 19 th century was the era of the Grand Tour.      When English and
                    German travellers set out to discover the classical world, the Post Station
                    would have been their first port of call in Santo Stefano.
                    The Post Station forms part of our hotel and it will be home to our wellbeing
                    centre, with a swimming pool set against stone arches and a grotto.
                    The house for sale is set at the highest part of this area of the village. Outside
                    the entrance is an area of vegetation, which offers a fragrant private garden
                    Entering the kitchen, there is a working period oven, a fireplace and an ancient
                    stone washbasin. Up the wooden staircase we come to a higher floor, with a
                    door to an upper road. The bedroom features a large fireplace and a view over
                    the village and the valley.
DE CONTRA
HOUSE
            4




VIA DE CONTRA
THE HOUSE OF
             5
PORTA LORDA
VIA PORTA LORDA                         ST
                                       1 FLOOR                2ND FLOOR                       3
                                                                                               RD
                                                                                                    FLOOR




                  Over the centuries this building has seen many changes. Today its entrance is next to the tower

                  on Porta Lorda - one of two entrance-ways to the village.

                  It is located in the area called ‘Judean’. It’s possible that this indicates the presence of a Jewish

                  community, but we have no documentary evidence for this.              But we have discovered a

                  “secret” room under the tower. It has a stairway onto the interior courtyard, which we hope

                  to bring back to use. The entrance room has cobbled paving and a fireplace. On the lower

                  floor there is a bathroom area, adjacent to the recently discovered room. Entering from the
                  courtyard next to the Buscella brings you into a large, quiet room. From here you climb the
                  stairs to a large bedroom with a generous fireplace and views of the valley and lake. This

                  area also features an elegant bath.
THE HOUSE OF
PORTA LORDA
              5




VIA PORTA LORDA
THE BARN
             6
VIA DELLA GIUDEA
                         ST
                        1 FLOOR                     2ND FLOOR                 3
                                                                               RD
                                                                                    FLOOR




                   This was built as a place to store straw.            In more recent times it has

                   served as accommodation. The rooms are spacious in comparison

                   to   the   average   size   of     most      rooms   in   the     mountain   village.

                   There is large window – which was used to pass straw through.

                   The three floors are connected by interior wooden stairs and the rooms are

                   accessible from the outside from the shared courtyard.

                   The kitchen is on the middle floor, and it features an imposing fireplace.

                   Floors are made from terracotta, stone and wood. The cobbled stone of

                   the first floor is original, while the flooring in the rest of the property is

                   made from reclaimed material. The furniture is handcrafted, and built as

                   individual pieces to reflect the style of the original.
THE BARN
               6




VIA DELLA GIUDEA
7
THE HOUSE IN
VIA DELLE CASE ROTTE
VIA DELLE AIE
                                       ST
                                      1 FLOOR                       2ND FLOOR




                       The house in Via delle Case Rotte has a dramatic view over the
                       Viano valley. Works to revive this building have yet to start, but
                       the structure of the building is well preserved with a wide and
                       ancient stone-stairway entrance.
                       Restoration will follow the familiar Sextantio style, using
                       original and recycled materials. There will be the addition of a
                       contemporary bathroom and hidden heating system, allowing
                       the historical authenticity of the architecture and the furnishings
                       to come to the fore.
THE HOUSE IN
VIA DELLE CASE ROTTE
                       7




VIA DELLE AIE
THE HOUSE
            8
WITH THE GROTTO
VIA DEGLI ARCHI
                   ST
                  1 FLOOR                              2ND FLOOR




                  Uncovering the archaeology and history of this building was

                  more complex than for the other buildings, as it was restored

                  for tourist use in the 1970s.

                  We were undeterred, and meticulous attention to detail brought

                  to light fireplaces, wooden stairs and a fine main doorway.

                  On one level, a room leads you into a rounded grotto, where a

                  bathroom has been installed.

                  The double entrance doors mean that there is a light central

                  space, and a small room outside the piazza, shared with an

                  adjacent house.
THE HOUSE
WITH THE GROTTO
              8




VIA DEGLI ARCHI
9
THE HOUSE
IN THE SQUARE
PIAZZA MEDICEA
                 GROUND FLOOR




                 Situated in the corner of a square that leads to the

                 public ovens, this house is approached by stone
                 steps. Once inside, there is a cosy ground floor

                 kitchen, typical of the mountain homes of the region,

                 The walls were covered with a black layer of soot

                 which we removed, apart from some traces which

                 are left to record the building’s history.

                 A room with a corner fireplace opens onto the

                 square. A corridor leads from the kitchen to the

                 bathroom. Up the steps is the bedroom, with a

                 fabulous Gothic door-window, probably reclaimed

                 from earlier materials.
THE HOUSE
IN THE SQUARE
                 9




PIAZZA MEDICEA
10
VIA BORAGNA
HOUSE
VIA BORAGNO
                     ST
                    1 FLOOR                    2ND FLOOR              3
                                                                          RD
                                                                               FLOOR




                   In via Boragna, by to the entrance to our hotel, is a single house that can be

                   reached via a few aged stony steps.

                   Once inside, there is a room with interesting niches, dark plaster and a

                   small fireplace.

                   The simplicity of the architecture and furnishing lends an intense sense
                   of history. This was our play area for children, filled with hand made toys.

                   We have now moved this to the weavers’ workshop.
VIA BORAGNA
HOUSE
              10




VIA BORAGNO
THE HOUSE
          11
UNDER THE TOWER
VIA DELLA TORRE
                                       ST
                                      1 FLOOR                          2ND FLOOR




                  This property is situated in front of the tower. It was partly built with salvaged

                  materials from the ancient Roman empire. This reflects the peasant culture,

                  where the land was hard to farm, and resources were few, so existing architectural

                  materials were re-used.

                  A Latin inscription is clearly visible and legible on the entrance. Many

                  ancient building stones were chosen for their pre-sculpted, decorative form.

                  Immediately inside is the kitchen, the centre of family life. Once up the steps, with

                  their decorative plastering, you can fully appreciate the setting of the building.

                  To the right is the bedroom, with its unique period decorations; to the left is

                  the bathroom. The small corridor offers a view of the village. There is a further

                  bedroom with en suite bathroom.
THE HOUSE
UNDER THE TOWER
              11




VIA DELLA TORRE
12                                                  GROUND FLOOR



THE HOUSE IN THE LANE
BEHIND THE TOWER
LARGO ANELLI




              This house is at the end of alley, which runs under an underpass into an opening. It was one of the
              more prosperous homes in the village.
              The property has seen many changes over time. Now it comprises two main rooms. The first, by the
              main entrance, features a stone fireplace and a galley kitchen.
              The bath sits on an original wooden floor, and we have created an elegant solution to the stylistic
              mixture of old and new. Contemporary fixtures sit alongside reclaimed local materials, giving a
              clear style to the interior. The entrance from the courtyard and opens onto the large upper room.
              The main bedroom boasts a fine fireplace with surrounding alcoves.
THE HOUSE IN THE LANE
BEHIND THE TOWER
                    12




LARGO ANELLI
13
THE HOUSE
WITH STONE ARCH
VIA DELLA TORRE
                                                       3RD FLOOR




                   This property is located by the tower. It is reached via a stone

                   arch, and a door that leads directly into the kitchen – the heart

                   of the mountain family culture.

                   The kitchen, with its reclaimed furniture, mixes traditional

                   fittings with contemporary touches. The house boasts a

                   fascinating grotto, which was once a cellar. The bedroom,

                   with its stone and cobbled floors, is crowned with a ceiling

                   made in rich wood. The house boasts views of the lake and
                   the surrounding landscape. The bathroom is connected to the

                   grotto, which features a small sauna.
THE HOUSE
WITH STONE ARCH
              13




VIA DELLA TORRE
Freehold Managed Homes


+44 870 890 9936   |   info@realitalia.co.uk   |   www.realitalia.co.uk
SEXTANTIO
 RESTAURI ITALIANI
     www.sextantio.it

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  • 1. dipaoloimmagini.it ph: Mario Di Paolo SEXTANTIO RESTAURI ITALIANI www.sextantio.it
  • 2. Le Case per il Piacere di Vivere N. Verde 800 129 430 | info@realitalia.co.uk | www.realitalia.it
  • 3. LA MEMORIA PERDUTA DEL PATRIMONIO STORICO “MINORE” (SANTO STEFANO DI SESSANIO, LA PARTE IMMOBILIARE) La filosofia fondante questo progetto è in relazione ad un patrimonio ben definito, dalle eccezzionali caratteristiche identitarie ed ha per oggetto quello di non tradire l’anima profonda di questi luoghi attraverso uno specifico approccio metodologico senza fondamentali interferenze dalle destinazioni finali di tipo ricettivo, non dissimili dalla loro destinazione storica. Il dialogo con l’identità è avvenuto tramite un approccio estremamente conservativo e di riproposizione degli elementi storicamente esistenti, solo laddove le nuove esigenze del vivere hanno richiesto elementi e soluzioni che storicamente non esistevano, sono stati scelti interventi che comunque potessero dialogare con questa identità. La scelta più ricorrente e caratterizzante il progetto è l’uso del materiale di recupero autoctono che avviene spesso in maniera “filologica” ovvero secondo il loro uso storico, talora, al di fuori dall’originale uso, funzione e contesto.
  • 4. In quest’ultimo caso l’identità viene riproposta in termini maggiormente simbolici, per intime assonanze non riducibili a facili algoritmi formali ma, nelle scelte specifiche, comprensibile mediante intuizione e partecipazione empatica. Una identità “simbolica” costituita, ad esempio, nella montagna d’Abruzzo, da una realtà essenziale, poco sculta ma con una sua intima poesia Gli interni delle abitazioni, pur nella povertà, mantenevano una forte caratteristica di accogliente e dignitosa domesticità tipica dei luoghi dal clima impervio dove, la casa, era profondamente vissuta. Per questo motivo, nel recupero, i locali dovranno mantenere, nel loro lirismo, un certo ascetico rigore, tipico di questa terra. Questa ricerca dell’identita’ dovra’ avvenire senza indulgere in alcuna forma in quel ruralismo di maniera tipico di tante strutture ricettive (gli elementi di arredo povero in forma di musealizzazione ed esposizione seriale). Laddove l’elemento storico e’ preponderante la ridestinazione di questi luoghi tenderà a quel medioevalismo sempre di “maniera”, con le sue varie declinazioni (ultimamente il genere “fantasy”) che hanno perso qualsiasi rapporto con la realta’ storica, o il suo immaginario, ma si rifanno direttamente alla contemporanea industria dell’immaginario nazional-popolare come la produzione cinematografica et similia. Quindi, unica licenza poetica, dove l’elemento da riproporre storicamente non esisteva, si è lavorato su un piano discretamente simbolico, per cercare di colloquiare intimamente col significato archetipo di questi luoghi, pregni di una seduttiva ed ancora non corrotta identità. In questa ricerca dell’identità del territorio ridotta ad un unicum ma di una profondità mai colmabile, si è cercato sempre di non scadere in facili simbolismi che, anche la cultura dotta
  • 5. del secolo appena trascorso, ha sovraccaricato di significati, col rischio di ridurli a meri clichet intellettualistici, ma si è cercato di cogliere il senso più profondo ed ancestrale, le assonanze più intime, le evocazioni più subliminali che questi luoghi ci comunicano. L’aspetto più importante per la tutela dell’identità del territorio, e nello stesso tempo di più difficile ottenimento, essendo di potesta’ meramente politica, è la tutela del paesaggio, con l’ inibizione del nuovo costruito intorno all’abitato originario e la salvaguardia dell’evocativo e fusionale rapporto tra il borgo storico e il territorio circostante. Questo rapporto dovrebbe essere il vero valore aggiunto che definirebbe lo status di “patrimonio” a questi luoghi (pensiamo ad esempio ai tanti borghi incastellati aggrappati alle loro montagne). In italia questi borghi storici minori insieme al loro paesaggio, non sono stati quasi mai oggetto di articolate strategie di tutela, di fatto in specie nel sud italia, non è mai avvenuto che una ridestinazione turistica di un borgo storico non avvenisse se non portandosi dietro una quantità di nuove irreversibili cementificazioni e, dato ancora più umiliante per l’identità e la cultura di questi luoghi, cementificazioni poi travestite piu’ o meno da “baite tirolesi”. Il modello qui proposto, basato su un forte progetto culturale di definizione e tutela di un “patrimonio”, si è trovato ad essere economicamente, premesso un campione di modeste dimensioni, uno dei progetti più interessanti dal dopoguerra ad oggi per le aree svantaggiate del nostro meridione ed economicamente più proficuo di tutti i progetti che contemplavano la tradizionale maniera di tentare la ridestinazione turistica di questi borghi storici puntando lo sviluppo sul nuovo edificato e facendo venir meno il secolare rapporto costruitoterritorio il vero patrimonio di questa storia “minore”.
  • 6. VIVERE A originario si e’ costruito ex-novo con materiali in chiara distonia SANTO STEFANO col patrimonio esistente e, fatto meno giustificabile, anche in quei borghi storici che tentavano una ridestinazione turistica. L’integrita’ DI SESSANIO di alcuni di questi borghi e del loro territorio deve quindi diventare da conseguenza della poverta’ e dell’abbandono ad agenda politica per uno sviluppo di qualita’ del territorio. Negli immobili acquistati in ogni borgo una parte delle case sarà I progetti di questa Societa’ trovano, come oggetto di elezione, destinata a ricettività alberghiera (con una gestione prettamente il patrimonio storico della montagna appenninica, possibilmente familiare di questa attività), altri edifici saranno restaurati come case all’interno dei parchi nazionali e soggetto ad un piu’ o meno private che potranno usufruire - secondo il modello Realitalia - non integrale abbandono negli ultimi 2 secoli. Questi borghi storici, solo dei comuni servizi della parte ricettiva come il ristorante, la alcuni costituitisi nel periodo dell’incastellamento in pieno cantina, l’organizzazione del tempo libero ma anche di specifici servizi medioevo, altri piu’ rurali e successivi di qualche secolo, hanno con questo appeal di gestione familiare, secondo consuetudini, non visto sopravvivere incorrotto il loro originario rapporto col territorio tutte riducibili alla formazione professionale ma, parte integrante dello circostante, con scarse od assenti urbanizzazioni nel secolo spirito di un popolo, conservato anche per il destino di marginalità di appena trascorso nel fenomeno piu’ generale di abbandono della questi luoghi. montagna e impoverimento del meridione italiano. In tutti questi Oltre ai Servizi Gestionali Minimi tale gestione può comprendere - a borghi il progetto prevedera’ un inusuale rapporto di tutela degli prezzo di costo - i Servizi Gestionali Opzionali tra i quali, in maniera immobili con la conservazione delle cubature originarie, con uso sintetica e non esaustiva: esclusivo di materiale di recupero architettonico e di arredo locale - Servizi di segreteria, connessione in rete, fax, scanner, etc. e la disciplina con gli enti territoriali dell’inedificabilita’ integrale - Ordinarie e straordinarie manutenzioni della casa non sussistendo, tra l’altro, alcun indice urbanistico a necessitare - Servizio giornaliero, pulizie, letti, biancheria etc. nuovo costruito. L’idea fondante che in questi borghi storici, - All’arrivo: dispensa selezionata, legna, camino acceso fino arroccati sulle pendici della montagna appenninica e costituitosi all’organizzazione di una cena nella propria casa sempre con l’appeal lontani dai centri propulsori della classicita’, il vero patrimonio della gestione familiare. e’ costituito dall’integrita’ del costruito storico con il paesaggio Le case private - ove il proprietario lo desideri - potranno aderire al circostante. Troppe volte nel sud dell’europa intorno al borgo programma ricettivo dell’Albergo Diffuso.
  • 7. ALCUNE ATTIVITÀ DEL BORGO LE BOTTEGHE. Nell’artigianato domestico l’unica produzione dove si potevano esprimere valori estetici, sebbene carichi di affettività, era la tessitura, quindi unica attività parzialmente svincolata dai bisogni primari e ricca di una tradizione locale. Grazie ai tanti studi antropologici commissionati al Museo delle Genti d’Abruzzo è possibile organizzare corsi anche personalizzati di un sapere e un fare al limite dell’estinzione. Nella suggestiva bottega fatta con gli antichi telai tradizionali ci sarà un angolo per i bambini costituito con i vecchi giochi costruiti in casa e da una piccola biblioteca di favole abruzzesi che verranno lette a scadenze stabilite. LA CUCINA. Il ristorante, con l’azienda agricola connessa per la produzione diretta della materia prima, che prevede la riproposizione di colture autoctone alcune delle quali scomparse in zona da qualche decennio, propone le ricette puntualmente riscoperte da un’estensiva ricerca con gli anziani della zona. La cantina, luogo di aggregazione, offre una selezione dei migliori formaggi e salumi della zona accompagnati da vini abruzzesi. La tisaneria e il liquorificio con la ricca tradizione dei decotti locali, ancora in uso nella medicina popolare e con la ancora più vasta tradizione dei fermentati di montagna sono altre espressioni delle culture materiali ricercate tramite la memoria storica insieme al Museo delle Genti d’Abruzzo. ENSEMBLE. Un ampia varietà di eventi artistici e musicali promossa dal nostro “Ensemble in Residence” un’orchestra da anni ospitata che organizza una stagione di concerti, solitamente i grandi padri della musica classica ed una serie di eventi culturali con l’invito dei grandi rappresentanti delle altre arti in un colloquiale racconto sul rapporto loro e della loro arte con la musica. Il maestro Orazio Tuccella sarà anche il direttore artistico per altri eventi in ambito culturale e artistico .
  • 8. 1 1° LIVELLO PALAZZO DELLE LOGGE VIA DELLA CHIESA PIANO TERRA 2° LIVELLO (OPZIONALE) Palazzo proto-rinascimentale di incerta datazione come avviene in queste aree marginali dove e’ talora azzardato dedurre l’epoca storica dagli stili architettonici, e’ caratterizzato dalla loggia all’ultimo livello che testimonia l’esigenza di rappresentatività diffusa al momento della massima espansione dell’economia armentizia. Pregevole e storicamente interessante è l’arco di ingresso con le tracce di uno stemma araldico successivamente rimosso. L’immobile si fonde con una casa-torre dalle caratteristiche tipicamente militari, a difesa della porta medicea e del borgo dove sono presenti (oggi nel bagno di una stanza) feritoie successivamente chiuse nella muratura esterna (data la mutata destinazione dell’immobile). La struttura di articolata plasticità spaziale, è tutt’oggi “leggibile”, grazie agli integri valori di conservazione architettonica del complesso originario e per l’assenza di stratificazioni successive. Gli interventi si sono spesso limitati a levare gli intonaci più recenti e all’apparato impiantistico con massimo rispetto degli elementi storici come ad esempio nel primo piano per impossibilità di levare il cotto fortemente segnato dal tempo si è scelta una soluzione alternativa agli elementi radianti usualmente collocati sottopavimento.
  • 9. PALAZZO DELLE LOGGE 1 VIA DELLA CHIESA
  • 10. 2 L’ALCHIMISTA VIA BORAGNO 2° LIVELLO 1° LIVELLO Per comprendere o almeno tentare di comprendere la morfologia delle singole unità occorre tener presente tre questioni fondamentali che interagiscono: - L’evoluzione del tessuto urbano dettato delle esigenze di spazio causato dall’incrementio demografico a partire dal XIII sec. fino al XVIII sec. - L’evoluzione delle unità abitative dettate dalle mutate necessità delle famiglie originarie. - La tensione reciproca tra spazi urbani pubblici e spazi abitativi privati ha dato origine a soluzioni tanto ingegnose ed articolate che oggi parrebbero incomprensibili. Non sfugge a tale legge la casa dell’Alchimista la quale nasce e si incunea a ridosso del piu’ importante edificio di Santo Stefano di Sessanio che è rappresentato dalla casa del Capitano, sede della milizia e simbolo del potere. Alla casa dell’Alchimista si accede attraverso un sottoportello frutto anch’esso della saturazione del tessuto urbano che trova l’ultima possibilità proprio nelle strutture a ponte, poi lungo un
  • 11. 2 VIA BORAGNO L’ALCHIMISTA vicolo strettissimo a ridosso delle mura della casa del capitano infine come per incanto si riemerge in questa piccola unità a due livelli “schiacciata tra le altre abitazioni e inattesi si aprono scorci ed affacci che sembravano impensabili”. Scopriamo così che questo straordinario alveare di case addossate le une alle altre non hanno mai rinunciato ad aprirsi verso il “territorio”. Le mura originarie presumibilmente risalenti ad un periodo compreso tra il XVI e XVII secolo, le travature ed il tavolato lignei da materiale di recupero, il camino e le fornacelle originarie, gli intonaci in gran parte recuperati, restituiscono all’unità abitativa il fascino ancestrale di questa complessa articolazione urbana del borgo incastellato chiuso in se stesso e di questi improvvisi scorci su un paesaggio per una volta tutelato e lasciato integro.
  • 12. 3 CASA SULLA CORTE LARGO ANELLI 3° LIVELLO Da un piccolo vicolo coperto che parte dalla torre si allarga fino a diventare un ampio slargo che si chiude in un vicolo chiuso, un luogo esterno quindi a servizio esclusivo di 3 abitazioni e che si affaccia nella piazza delle botteghe dove vibra e pulsa il cuore del borgo. La casa, come tutti gli immobili intorno al centro storico più antico porta in sé le tracce della ricchezza derivata dell’attività armentizia che ha segnato la nascita e la lenta decadenza di questi borghi. I portali, le finestre in pietra scolpita ne sono ancora un ultima testimonianza. Abbiamo cercato in questo caso, sempre all’interno di una sobria eleganza tutti gli elementi che richiamassero l’antico splendore e ricchezza che caratterizzavano questi borghi a cavallo tra l’epoca di mezzo e i primi 2 secoli della nuova era. Entrando ha un salotto con camino a cui segue una camera con due letti ed infine la camera da letto grande con un camino.
  • 13. CASA SULLA CORTE 3 LARGO ANELLI
  • 14. CASA 4 DE CONTRA VIA DE CONTRA 1° LIVELLO 2° LIVELLO La casa che ha conservato maggiormente le connotazioni coloniche di questi immobili fuori dal centro storico si trova nella conurbazione costituitasi intorno alla stazione di posta, dove arrivavano i primi servizi pubblici trainati dai cavalli fino alle poste regie in un passato più recente, tanta letteratura dei viaggiatori ottocenteschi in particolare inglesi e tedeschi, viaggiavano in tale maniera. La stazione di posta era dotata di spazi, alcuni esterni, altri interni e scavati nella roccia di rara suggestione, così quello che sarà il nostro centro benessere, la fusione tra la roccia, spesso scavata ed elementi architettonici anche di pregio (la piscina è caratterizzata da un antico pozzo, due archi di pietra assolutamente integri ed una grotta interna) è caratteristica di questa conurbazione che sale decisamente la montagna verso Campo Imperatore. La nostra casa, nella fascia più alta, è tutta all’esterno, con un ingresso dal basso tramite una folta vegetazione di essenze locali prodotto della nostra progettualità ed accanto una zona privata esterna dove si possono vivere momenti di
  • 15. 4 VIA DE CONTRA DE CONTRA CASA convivialità. Entrando, la cucina ha il sapore forte della storia povera, un forno che può fungere anche da camino, il lavabo secolare in pietra che appartiene come tutto questo universo ad un’ epoca immobile di incerta datazione. Tramite le scale lignee si arriva al piano superiore, da cui si può accedere direttamente dalla strada di sopra. Nella camera da letto c’è un ampio camino e la visuale sul borgo e la valle.
  • 16. CASA 5 PORTA LORDA VIA PORTA LORDA 1° LIVELLO 2° LIVELLO 3° LIVELLO Immobile che ha visto nei secoli continue trasformazioni, oggi si trova con un ingresso accanto ad una torre su Porta Lorda, uno dei due ingressi nel borgo, nella zona detta la “giudea”, la presenza di una comunità ebraica almeno fino alla conquista spagnola è plausibile sebbene non suffragata da ulteriori prove, né a livello documentale nè a livello archeologico. Al di sotto della torre abbiamo comunque scoperto un vano con delle scale che danno sul cortile interno e che andrebbero, autorità permettendo, dissotterrate. Il primo vano che da sulle mure esterne del borgo, ha un pavimento di acciottolato, un camino, delle nicchie discoperte ed un locale ad uso bagno che sarebbe il piano più basso della torre e dal quale si accede al vano scoperto da poco. Questi locali possono vivere in autonomia. Entrando invece dalla suggestiva corte accanto alla “buscella” un passaggio strettissimo probabilmente per ragioni di difesa e sul quale ci sono tutt’ora molte dicerie, si entra in un vano abbastanza grande, il piano superiore di quello precedentemente descritto, un bagno, piano intermedio della torre e salendo le scale un’ ampia (date le dimensioni abituali abbastanza ristrette dei vani a Santo Stefano) camera da letto che guarda verso la vallata ed il lago, un camino, ulteriori nicchie discoperte e infine una vasca da bagno dal design molto essenziale. I due vani potrebbero essere uniti tramite una scala e nella progettazione si terrà conto di questa eventualità.
  • 17. CASA PORTA LORDA 5 VIA PORTA LORDA
  • 18. IL PAGLIAIO 6 VIA DELLA GIUDEA 1° LIVELLO 2° LIVELLO 3° LIVELLO Nata come magazzino per la paglia, in tempi più recenti si è trasformata in abitazione come quasi tutti gli immobili di Santo Stefano con destinazioni diverse da quelle abitative. E’ comunque caratterizzata da spazi decisamente ampi (rispetto alla media di questi borghi incasellati di montagna). Ancora percepibile dell’antica destinazione d’uso la finestra molto grande da cui veniva immessa la paglia. Questi elementi rimarranno immutati pur nella nuova destinazione. I tre piani sono tutti collegati da scale lignee interne oltre che accessibili dall’esterno dove c’è una estesa corte comune. Il piano intermedio è quello dove ci sarà una cucina a muro con un camino importante sul lato attiguo. La tipologia dei pavimenti segue, salendo, la successione pietra, cotto, legno. La pietra degli acciotolati al piano terra è l’unica preesistente, gli altri pavimenti sono fatti con materiale di recupero secolare di certa provenienza. Anche molti mobili, non trovandosi quelli originali delle misure precise per incastrarsi, ad esempio nella cucina, sono fatti artigianalmente usando materiale di recupero secolare che viene costruito ad hoc secondo esigenze di autenticità storica ed esigenze funzionali, cosicché questa storia, spesso considerata “minore” ma molto intensa nella sua autenticità, possa anche essere vissuta.
  • 19. IL PAGLIAIO 6 VIA DELLA GIUDEA
  • 20. 7 CASA DI VIA DELLE CASE ROTTE VIA DELLE AIE 1° LIVELLO 2° LIVELLO La casa di via delle Case Rotte con un drammatico affaccio nella vallata di viano è l’unico immobile ancora intoccato. Il rudere originario è caratterizzato da un’ampia e secolare scalinata di ingresso lapideo ma di stile povero che ne caratterizza la struttura esterna caratterizzata da una piacevole plasticità volumetrica. L’intero edificio integro e ben conservato, risolte le legittime esigenze strutturali e impiantistiche cercherà sempre di perseguire la filosofia e la “mission” societaria di tutela di questi patrimoni storici “minori” raramente oggetto di severa tutela delle caratteristiche originarie sia esterne che interne tranne la legittima licenza nei sanitari dove saranno fatte scelte contemporanee ma sempre caratterizzate da una sobria ed elegante geometria per lasciare protagonista l’autenticità storica di questa architettura e dei suoi arredamenti.
  • 21. CASA DI VIA DELLE CASE ROTTE 7 VIA DELLE AIE
  • 22. CASA 8 CON LA GROTTA VIA DEGLI ARCHI 1° LIVELLO 2° LIVELLO Oggetto di una vera e propria indagine archeologica “empirica”, quella “accademica” era concentrata altrove, l’immobile era di più complessa lettura in quanto restaurato per finalità turistiche da un privato negli anni settanta. La puntigliosa opera di riscoperte di nicchie di varie dimensioni, camini, etc. Ha riportato l’immobile nel suo “status” originario e con tutta la sua capacità evocativa dovuta a questa articolazione dei singoli vani. I portali di ingresso di pregevole fattura ed una scala lignea interna in linea con quella lapidea esterna ne fanno un locale compatto ma di intima eleganza, ad interrompere la geometria regolare dei vani oltre le “scoperte archeologiche”, un piano intermedio, che entra nel ventre della roccia con una grotta tondeggiante dove è stato collocato il bagno. Le due porte di ingresso ne fanno un locale particolarmente luminoso ed una piazzetta esterna, accanto alla piazza principale del borgo, a servizio di due case, un luogo di convivialità anche al di fuori delle mura domestiche.
  • 23. CASA CON LA GROTTA 8 VIA DEGLI ARCHI
  • 24. 9 CASA IN PIAZZA PIAZZA MEDICEA PIANO TERRA Posta nella rientranza che dalla piazza portava al forno pubblico, è costituita da un ingresso tramite una scala in pietra, si entra nella cucina, estremamente raccolta e propriamente bassa, come erano molti dei vani di queste case di montagna che dopo lo splendore dell’industria armentizia hanno vissuto secoli magri con un’agricoltura di sussistenza ai limiti della materiale sopravvivenza. Tutti i muri erano coperti da uno strato nerissimo che per una volta abbiamo cancellato (intervento reversibile) lasciando solo una traccia a testimonianza. Il vano con un camino angolare e sull’altro lato la cucina in muratura ha una finestra che dà sulla piazza. Il corridoio che parte dalla cucina porta al bagno e facendo qualche gradino alla camera da letto dove c’è una curiosa porta-finestra gotica, probabilmente frutto di un successivo riuso di materiale lapideo del borgo.
  • 25. CASA IN PIAZZA 9 PIAZZA MEDICEA
  • 26. 10 CASA DI VIA BORAGNA VIA BORAGNO 1° LIVELLO 2° LIVELLO 3° LIVELLO In via Boragna vicino all’ingresso dell’ Albergo Diffuso c’è un immobile indipendente che si raggiunge salendo delle antiche scale lapidee e poi si entra in un locale caratterizzato dalle nicchie, dall’intonaco scuro, da un camino piccolo scavato dentro il muro. Dalla povertà delle scale all’interno tutto rimanda ad una vita fondata sui bisogni più essenziali senza concessione alcuna ad elementi più aulici, eppure la spartana essenzialità degli elementi architettonici un arredamento scelto secondo questa lettura sempre nella filosofia della scelta autoctona ne fanno un posto estremamente intenso. In prima istanza era stato scelto come luogo di aggregazione dei bambini con tutti i giochi costruiti artigianalmente all’interno della famiglia, poi questo luogo è stato spostato nella bottega della tessitura.
  • 27. 10 DI VIA BORAGNA VIA BORAGNO CASA L’unica piccola licenza poetica salendo delle semplici scale in legno, oltre il consueto fascino dei letti, le cui coperte erano considerate l’unico elemento di produzione autoctona in parte svincolato dai bisogni primari e nel quale si potevano esprimere valori estetici, è stata pensata una vasca da bagno accanto al letto, nel contesto, dal sapore luculliano.
  • 28. CASA 11 SOTTO LA TORRE VIA DELLA TORRE 1° LIVELLO 2° LIVELLO Collocata proprio di fronte alla torre, è stata costituita in parte col materiale di recupero di Sextantio il pagus romano presente nei periodi imperiali per le stesse ragioni per le quali questi borghi da un’agricoltura poverissima, data l’altitudine, si sono costituiti. La pax romana permetteva quella transumanza “orizzontale” che partendo dagli altopiani abruzzesi arrivavano al Tavoliere delle Puglie quando la lana era una delle materia prime più importanti per la materiale sopravvivenza degli uomini di allora. Un’ iscrizione latina è chiaramente visibile e leggibile a sinistra del portale di ingresso. Così come tanti altri pezzi lapidei, usati esclusivamente per la loro forma già sculta. Entrando ci troviamo in cucina, l’antico centro della vita conviviale della magione domestica. Salendo le scale in pietra, con una interessante sovrapposizione di intonaci, si vede la curiosa articolazione spaziale dell’immobile, a destra la stanza da letto e quello che rimane di elementi puramente decorativi, quasi unici in questi contesti, a sinistra il bagno e davanti uno spazio tutt’altro che regolare che man mano si stringe fino ad arrivare ad una finestrella che da sulla parte opposta del borgo. Nella nuova destinazione una camera da letto ed infine il bagno.
  • 29. CASA SOTTO LA TORRE 11 VIA DELLA TORRE
  • 30. 12 PIANO TERRA CASA NEL VICOLO DIETRO LA TORRE LARGO ANELLI Alla fine di un vicoletto che parte dalla torre tramite un sottopassaggio, quindi si allarga in un ampio spazio che da sulla corte delle botteghe, infine si restringe con una strettoia in discesa fino all’entrata, in una profusione di archi e cornici lapideee derivanti, visto la centralità del luogo, dai tempi di maggiore gloria e prosperità del borgo. La casa che ha visto un continuo susseguirsi di differenti collegamenti tra vani, oggi è limitata a 2 stanze da letto, la prima in ingresso dalle caratteristiche più conviviali con un camino angolare in pietra ed una cucina contemporanea e minimalista nel corridoio. La vasca, in bagno, poggia su un imponente piano in legno nobile e particolari soluzioni sono state trovate per limitare ai puri sanitari gli elementi contemporanei facendo ampio uso di materiale di recupero locale anche decontestualizzato dal suo uso originario per non interrompere quell’unità estetico emozionale di questo recupero conservativo anche tramite la tangibile matericità di questi elementi.
  • 31. CASA NEL VICOLO DIETRO LA TORRE 12 LARGO ANELLI
  • 32. 13 CASA CON L’ARCO IN PIETRA VIA DELLA TORRE 3° LIVELLO La casa posta proprio sotto la torre, si apre tramite un arco in pietra direttamente in cucina, storicamente il luogo della dimensione conviviale delle antiche famiglie agro-pastorali che si raccoglievano intorno al camino. La cucina in muratura con tutti elementi di recupero ha accolto in maniera discreta gli elementi contemporanei che ne garantiscono l’efficienza sebbene utilizzabili pure le tecniche tradizionali. Oltre il camino e la cucina in muratura lo spazio accoglie una piccola suggestiva grotta, scoperta successivamente, possibilmente utilizzabile come cantina. La camera da letto dove è stato in parte conservato il pavimento originale in pietra e acciottolati ha un seduttivo contrasto con il soffitto a cassettone in legno nobile, costituito da materiale di recupero storico. Il vano ha un affaccio di particolare intensità sul lago ed il suo paesaggio circostante. Il bagno con la vasca e con interessanti soluzioni artigianali si collega con una grotta dove è stata collocata una piccola sauna.
  • 33. CASA CON L’ARCOIN PIETRA 13 LVIA DELLA TORRE
  • 34.
  • 35. SANTO STEFANO REVIVING HISTORY AND RESTORING HERITAGE. OUR FOUNDING PHILOSOPHY The medieval hill town of Santo Stefano has a noble and well- defined heritage - its architecture is extraordinary. Our main goal in conserving the town is to retain its soul; at every opportunity we have sought to preserve the historic character of the buildings. And where a modern lifestyle demands changes, we have chosen solutions that are sympathetic to the building’s design and structure. The signature style of our conservation work is the use of reclaimed architectural materials. We find period pieces that substitute for originals, or we use recycled historic resources to restructure the fixtures and fittings. Whenever we adapt the function of furniture or use reclaimed materials, we integrate them into the fabric of the restoration to reflect the building and its style.
  • 36. The medieval hill towns of the mountains of Abruzzo have an intangible, poetic quality. The interiors of the buildings, with their peasant origins, were built with a poverty of materials, but a wealth of soul. They offer a dignified welcome - typical of rural cultures where the hearth and home are full of life. In conserving Santo Stefano, we have made sure that the building retains its essence - the welcoming simplicity which characterises the region and its landscape. And by conserving the simple furnishings - alongside 21st century comforts - we have avoided the “rustification” of the interiors, so often found in countryside restorations. We don’t want Santo Stefano to be a museum, an exhibition, or a medieval film set. But we do want to retain the identity of the town, with its expressive and seductive meaning. We want to recall its deep ancestral roots and the spirit of the people of the mountains. The most complex aspect of this type of work is protecting the landscape. It is vital to prohibit the construction of new buildings in and around the village. This is the only way we can secure the relationship between the ancient hamlet and its surrounding countryside.
  • 37. We believe that by protecting the landscape, we promote both the economic and historic value of these areas. But there is no legislation in Italy to preserve the world- famous hill towns and villages. Sadly, in southern Italy, most historical hill towns that have been transformed into tourist facilities have been blighted by intrusive and inappropriate cement buildings, sometimes dressed up as Swiss style chalets. Santo Stefano offers a different vision. A cultural project with a viable economic plan for the town, and a unique and comprehensive conservation programme for its buildings. It is the first example in the post war period of a classic hill town in this part of Italy finding a new and sustainable identity. Our plan offers far more scope for renewal than tourist developments made up of buildings that pay no heed to the age-old relationship between the urban and rural landscape. Our mission is the protection of the cultural heritage of the Mediterranean mountains.
  • 38. LIVING IN SANTO STEFANO Our main inspiration comes from the conviction that the value of DI SESSANIO these remote hill top villages in the Apennines comes from their setting against the outstanding surrounding countryside. Some of the buildings in Santo Stefano form part of a renowned Albergo Diffuso. (A hotel where rooms are spread throughout the The company’s main objective is to preserve the heritage of the medieval village). Other properties have been restored to be sold Apennine Mountains. Much of our work takes place inside the as private homes. national parks, and focuses on historic hamlets that were built during the middle ages. Paradoxically the poverty of Southern We pride ourselves on a professional and friendly style of Italy has been the villages’ saviour - leaving the rural habitations management. In accordance with the Realitalia business model, untouched by urbanisation - though they were frequently abandoned people who buy our homes can take advantage of the hotel facilities to the elements. such as the restaurant and bar, as well as activities organized by the Albergo Diffuso. Our goal is the preservation and revitalisation of these villages. We strive to maintain the original dimensions, style and context The Albergo Diffuso offers facilities to people who buy our homes of the villages, using reclaimed architectural materials and in Santo Stefano. Options include concierge assistance such as traditional fixtures and fittings. We rely on the local authorities secretarial services, internet connection, fax and scanners. We to impose a total ban on new construction. can take care of repairs and building works to the properties, U n f o rtunately, during the last half century, t h e l a n d s c a p e of and provide a daily housekeeping services such as cleaning and southern Europe has been marred by unsympathetic and shoddy laundry, provision of a welcome basket, shopping delivery and architectural development around some historic villages. We dinner served in your home. believe that the agenda for the hill town needs to move away from this cement-block development to a high quality conservation Should owners wish, your private home can be let as part of the plan for the territory. Albergo Diffuso.
  • 39. OWNERS CAN ALSO ENJOY THE USE OF THE FOLLOWING FACILITIES: CRAFTS WORKSHOP. Our domestic handicraft workshop produces traditional fabrics - from blankets to wedding trousseaus. Many of these items were intrinsic to the life of the mountain village, and formed part of the family rituals. Our collaboration with the Museum of the People of Abruzzo, we offer artisan craft workshops. The workshop includes a children’s area, with handmade traditional toys and a collection of books featuring Abruzzo fables and stories. FOOD AND WINE. Our restaurant works in conjunction with a local farm. We have researched long-lost local recipes from the elders of the area, and invite you to try them in the restaurant. The wine bar is a meeting place. It offers a selection of Abruzzo wines and snacks, including local cheese and meats. The Tisaneria and the Liquorificio presents Abruzzo’s rich tradition of local teas and liqueurs. The teas are still used as household medicines, while liqueurs are an important Abruzzo tradition. MUSIC ENSEMBLE. We offer a programme of artistic and musical events during the year. It is presented by our Ensemble in Residence, an orchestra which plays a season of concerts dedicated to the great figures in classical music. We also stage cultural events in collaboration with artists on the theme of the relationship between art and music. Maestro Orazio Tuccella is the artistic director.
  • 40. 1 ST 1 FLOOR THE LOGGIA PALACE 2° LIVELLO VIA DELLA CHIESA 1° LIVELLO GROUND FLOOR 2ND FLOOR This Renaissance building features a loggia on the top floor. The elegant entrance arch is of particular historic interest, with visible traces of a heraldic coat of arms. The building forms part of the military tower-house - which was a defensive bastion for the gate -and a piazza, which is now for the use of the property. We have made limited changes to the building. Recent plasterwork was removed, and modern services have been added with minimum visibility and maximum respect to historic elements. We have not put underfloor heating on the first floor so as to conserve the historic terracotta tiles. Where it was not possible to have a separate bathroom we have placed the bathrooms discreetly en-suite.
  • 41. THE LOGGE PALACE 1 VIA DELLA CHIESA
  • 42. 2 THE ALCHEMIST VIA BORAGNO 2ND FLOOR ST 1 FLOOR The House of the Alchemist is set beside Santo Stefano di Sessanio’s most important building, the Captain’s House – the military seat and symbol of local power. To reach the house you walk through an under-passage and a narrow alley, which backs onto the walls of the Captain’s House, and - in a moment of magic – you arrive at the apartment, which is set on two levels. It is one of a nest of houses set one on top of the other, the original walls dating from the 14th to the 17th century. With period beams, a fireplace and oven, the apartment offers vistas on the surrounding landscape.
  • 43. THE ALCHEMIST 2 VIA BORAGNO
  • 44. 3 THE HOUSE IN THE COURTYARD LARGO ANELLI 3RD FLOOR A covered alleyway widens into an open area: here, in a cul-de-sac, are 3 houses. From this home you have views of the main piazza, with its shops – this is the heart of the town. The house has traces of its past life. The doors and windows are made with sculpted stone. You enter into the living area with a fireplace. Beyond that is a room with twin beds, and a large double bedroom with a fireplace.
  • 45. THE HOUSE IN THE COURTYARD 3 LARGO ANELLI
  • 46. DE CONTRA 4 HOUSE VIA DE CONTRA 1ST FLOOR 2ND FLOOR This house maintains the characteristics of a Post Station - the place where carriages pulled by horses once arrived. The 18 th and 19 th century was the era of the Grand Tour. When English and German travellers set out to discover the classical world, the Post Station would have been their first port of call in Santo Stefano. The Post Station forms part of our hotel and it will be home to our wellbeing centre, with a swimming pool set against stone arches and a grotto. The house for sale is set at the highest part of this area of the village. Outside the entrance is an area of vegetation, which offers a fragrant private garden Entering the kitchen, there is a working period oven, a fireplace and an ancient stone washbasin. Up the wooden staircase we come to a higher floor, with a door to an upper road. The bedroom features a large fireplace and a view over the village and the valley.
  • 47. DE CONTRA HOUSE 4 VIA DE CONTRA
  • 48. THE HOUSE OF 5 PORTA LORDA VIA PORTA LORDA ST 1 FLOOR 2ND FLOOR 3 RD FLOOR Over the centuries this building has seen many changes. Today its entrance is next to the tower on Porta Lorda - one of two entrance-ways to the village. It is located in the area called ‘Judean’. It’s possible that this indicates the presence of a Jewish community, but we have no documentary evidence for this. But we have discovered a “secret” room under the tower. It has a stairway onto the interior courtyard, which we hope to bring back to use. The entrance room has cobbled paving and a fireplace. On the lower floor there is a bathroom area, adjacent to the recently discovered room. Entering from the courtyard next to the Buscella brings you into a large, quiet room. From here you climb the stairs to a large bedroom with a generous fireplace and views of the valley and lake. This area also features an elegant bath.
  • 49. THE HOUSE OF PORTA LORDA 5 VIA PORTA LORDA
  • 50. THE BARN 6 VIA DELLA GIUDEA ST 1 FLOOR 2ND FLOOR 3 RD FLOOR This was built as a place to store straw. In more recent times it has served as accommodation. The rooms are spacious in comparison to the average size of most rooms in the mountain village. There is large window – which was used to pass straw through. The three floors are connected by interior wooden stairs and the rooms are accessible from the outside from the shared courtyard. The kitchen is on the middle floor, and it features an imposing fireplace. Floors are made from terracotta, stone and wood. The cobbled stone of the first floor is original, while the flooring in the rest of the property is made from reclaimed material. The furniture is handcrafted, and built as individual pieces to reflect the style of the original.
  • 51. THE BARN 6 VIA DELLA GIUDEA
  • 52. 7 THE HOUSE IN VIA DELLE CASE ROTTE VIA DELLE AIE ST 1 FLOOR 2ND FLOOR The house in Via delle Case Rotte has a dramatic view over the Viano valley. Works to revive this building have yet to start, but the structure of the building is well preserved with a wide and ancient stone-stairway entrance. Restoration will follow the familiar Sextantio style, using original and recycled materials. There will be the addition of a contemporary bathroom and hidden heating system, allowing the historical authenticity of the architecture and the furnishings to come to the fore.
  • 53. THE HOUSE IN VIA DELLE CASE ROTTE 7 VIA DELLE AIE
  • 54. THE HOUSE 8 WITH THE GROTTO VIA DEGLI ARCHI ST 1 FLOOR 2ND FLOOR Uncovering the archaeology and history of this building was more complex than for the other buildings, as it was restored for tourist use in the 1970s. We were undeterred, and meticulous attention to detail brought to light fireplaces, wooden stairs and a fine main doorway. On one level, a room leads you into a rounded grotto, where a bathroom has been installed. The double entrance doors mean that there is a light central space, and a small room outside the piazza, shared with an adjacent house.
  • 55. THE HOUSE WITH THE GROTTO 8 VIA DEGLI ARCHI
  • 56. 9 THE HOUSE IN THE SQUARE PIAZZA MEDICEA GROUND FLOOR Situated in the corner of a square that leads to the public ovens, this house is approached by stone steps. Once inside, there is a cosy ground floor kitchen, typical of the mountain homes of the region, The walls were covered with a black layer of soot which we removed, apart from some traces which are left to record the building’s history. A room with a corner fireplace opens onto the square. A corridor leads from the kitchen to the bathroom. Up the steps is the bedroom, with a fabulous Gothic door-window, probably reclaimed from earlier materials.
  • 57. THE HOUSE IN THE SQUARE 9 PIAZZA MEDICEA
  • 58. 10 VIA BORAGNA HOUSE VIA BORAGNO ST 1 FLOOR 2ND FLOOR 3 RD FLOOR In via Boragna, by to the entrance to our hotel, is a single house that can be reached via a few aged stony steps. Once inside, there is a room with interesting niches, dark plaster and a small fireplace. The simplicity of the architecture and furnishing lends an intense sense of history. This was our play area for children, filled with hand made toys. We have now moved this to the weavers’ workshop.
  • 59. VIA BORAGNA HOUSE 10 VIA BORAGNO
  • 60. THE HOUSE 11 UNDER THE TOWER VIA DELLA TORRE ST 1 FLOOR 2ND FLOOR This property is situated in front of the tower. It was partly built with salvaged materials from the ancient Roman empire. This reflects the peasant culture, where the land was hard to farm, and resources were few, so existing architectural materials were re-used. A Latin inscription is clearly visible and legible on the entrance. Many ancient building stones were chosen for their pre-sculpted, decorative form. Immediately inside is the kitchen, the centre of family life. Once up the steps, with their decorative plastering, you can fully appreciate the setting of the building. To the right is the bedroom, with its unique period decorations; to the left is the bathroom. The small corridor offers a view of the village. There is a further bedroom with en suite bathroom.
  • 61. THE HOUSE UNDER THE TOWER 11 VIA DELLA TORRE
  • 62. 12 GROUND FLOOR THE HOUSE IN THE LANE BEHIND THE TOWER LARGO ANELLI This house is at the end of alley, which runs under an underpass into an opening. It was one of the more prosperous homes in the village. The property has seen many changes over time. Now it comprises two main rooms. The first, by the main entrance, features a stone fireplace and a galley kitchen. The bath sits on an original wooden floor, and we have created an elegant solution to the stylistic mixture of old and new. Contemporary fixtures sit alongside reclaimed local materials, giving a clear style to the interior. The entrance from the courtyard and opens onto the large upper room. The main bedroom boasts a fine fireplace with surrounding alcoves.
  • 63. THE HOUSE IN THE LANE BEHIND THE TOWER 12 LARGO ANELLI
  • 64. 13 THE HOUSE WITH STONE ARCH VIA DELLA TORRE 3RD FLOOR This property is located by the tower. It is reached via a stone arch, and a door that leads directly into the kitchen – the heart of the mountain family culture. The kitchen, with its reclaimed furniture, mixes traditional fittings with contemporary touches. The house boasts a fascinating grotto, which was once a cellar. The bedroom, with its stone and cobbled floors, is crowned with a ceiling made in rich wood. The house boasts views of the lake and the surrounding landscape. The bathroom is connected to the grotto, which features a small sauna.
  • 65. THE HOUSE WITH STONE ARCH 13 VIA DELLA TORRE
  • 66.
  • 67. Freehold Managed Homes +44 870 890 9936 | info@realitalia.co.uk | www.realitalia.co.uk
  • 68. SEXTANTIO RESTAURI ITALIANI www.sextantio.it