1. C O M E E R A V A M O
I vostri numi
tutelari DI RAIMONDO VILLANO
N umerosi sono gli illustri protet-
tori dei farmacisti. Innanzitut-
to i santi Cosma e Damiano,
fratelli arabi cristiani che nella seconda
metà del III secolo esercitarono a Egea e
a Ciro, nell’Asia Minore, la loro professio-
Se Giovanni Leonardi, dal 2006, è ufficialmente il patrono
dei farmacisti, altri santi sono stati considerati protettori
della professione. Una carrellata sui più noti,
partendo da Cosma e Damiano
ne di medici anargiri.
Curavano cioè uomini e animali senza
accettare compensi, seguendo la regola
che Cristo diede ai suoi discepoli, come coli dei quali il più famoso è il «trapianto loro fratelli Antino, Eupreprio e Leonzio.
riportato nel Vangelo di Matteo, quando della gamba nera». Patirono il martirio Subito si diffuse il loro culto, con la co-
chiamò a sé i dodici apostoli e diede loro durante la persecuzione di Diocleziano struzione di chiese a Costantinopoli e a
il mandato: «Guarite gli infermi, risusci- nel 303 a Kyros in Siria, da parte Roma dove furono trasportate le reliquie.
tate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i di Lisia, governatore della I Medici nel XV secolo li vollero
demoni. Gratuitamente avete ricevuto, Cilicia, insieme ai protettori di Firenze mentre a
gratuitamente date».
Cosma e Damiano insieme esercitavano
tra i poveri in Cilicia la loro arte e, pur non
avendo ciascuno una propria specialità,
dimostravano una scambievole comple-
mentarietà presentandosi, a seconda
dei casi, come chirurgo e assistente,
medico diagnosta e terapeuta, speziale
e infermiere. Cosma è di solito associa-
to alla medicina e viene raffigurato
mentre regge un’ampolla contenen-
te urine. Damiano, associato sia alla
chirurgia sia alla farmacia, viene in-
vece rappresentato mentre regge
una spatola, un vasetto o un reci-
piente da farmacia. I Santi Co-
sma e Damiano simboleggiano
la farmacia e la medicina da
sempre così strettamente le-
gate da essere inscindibili. I
successi terapeutici dei santi
proseguirono anche post mor-
tem in virtù di una serie di mira-
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2. C O M E E R A V A M O
Parigi la Confraternita dei chirurghi blema dell’Arte dei medici e speziali di
fondò il Collège de St. Come. Dopo la Firenze, raffigurata in campo bianco in
loro canonizzazione divennero i santi trono con in braccio il bambino.
patroni della medicina e della farma- Gli speziali fiorentini a essa dedicarono
cia. La festa dei SS. Cosma e Damiano anche l’omonima statua realizzata da
ricorre il 26 settembre e tutti gli iscritti Simone Ferrucci.
all’Arte avevano l’obbligo di assistere Non bisogna dimenticare poi san Roc-
alla messa e agli uffici divini visitando co, nato alla fine della seconda metà del
le chiese loro dedicate. XIII secolo da nobile famiglia. La tradi-
zione tramanda che egli, dopo aver di-
VECCHIO E NUOVO TESTAMENTO stribuito tutti i suoi averi ai poveri, sia
Vi è poi il Michele Arcangelo del Nuovo partito in pellegrinaggio verso Roma al
Testamento e della Bibbia, capo supre- tempo in cui infieriva una terribile peste
mo dell’esercito celeste, degli angeli fe- che flagellava tutta l’Europa. Fermatosi
deli a Dio, antico patrono della Sinago- in alcune importanti città italiane, curò
ga, descritto come protettore degli gli appestati ma a sua volta contrasse il
ebrei dal profeta Daniele (X, XII) e da contagio. Ritiratosi in solitudine sulle ri-
Dante Alighieri con le parole «fe’ la ven- ve del Po, il santo guarì e decise allora di
detta del superbo strupo» (Inferno, VII, trasferirsi in Francia ma durante il viag-
11). Oggi è patrono della Chiesa Uni- gio per Montpellier fu catturato, con
versale che da sempre lo considera di l’accusa di essere una spia, e messo in
aiuto nella lotta contro le forze del ma- prigione dove morì di stenti nella prima
le, rappresentato nell’Apocalisse (XII) metà del XIV secolo. La tradizione vuole
da un dragone con i suoi angeli che, setta, Firenze, Monte Sant’Angelo, Pa- che le sue reliquie riposino a Venezia,
sconfitto nella lotta, è scacciato dai cie- via, Pesaro, Sant’Angelo dei Lombardi, ove fiorì il culto a lui dedicato.
li e precipita sulla terra. e co-patrono di Caserta. San Rocco, santo confessore e pellegri-
Michele Arcangelo è citato cinque volte no, è patrono della città di Parma, pro-
nella Sacra Scrittura: tre volte nel Libro LA MADONNA DELLA ROSA tettore dei farmacisti, degli sciatori, dei
di Daniele, una volta nel Libro di Giuda Va ricordata, ancora, la Madonna della pellegrini e dei viaggiatori, oltre a essere
e nell’Apocalisse di San Giovanni Evan- Rosa. In un giorno di maggio del 1666 invocato contro le pestilenze.
gelista. Difensore della Chiesa, la sua dalla mano devota di una pia fanciulla fu Per finire santa Gemma Galgani, luc-
statua compare in cima a Castel S. An- posto davanti alla santa immagine della chese morta nel 1903 e considerata
gelo a Roma, fortezza a difesa del Pon- Vergine un candido giglio, in segno di fi- protettrice dei farmacisti in ragione del-
tefice. I pellegrini medievali lo invoca- liale amore; il fiore, con grande meravi- l’attività svolta dal fratello Guido; poi il
vano per avere protezione contro malat- glia di tutti, rimane per mesi fresco e pro- Beato Andrea Franchi, vescovo di Pi-
tie e banditi; guarì la cisposità negli oc- fumato come il primo giorno. Da allora stoia che nel 1397 durante un’epide-
chi di Tobia utilizzando come farmaco cominciano i suoi miracoli che si ripeto- mia fondò nel Palazzo vescovile la Spe-
la bile di pesce. no e moltiplicano. La fama dei prodigi zieria de’ Ferri; infine l’apostolo Andrea
L’iconografia lo presenta come un gio- operati dalla Madonna della Rosa giunge che è, in particolare, patrono degli Aro-
vane guerriero alato, di aspetto bello fino al Soglio Pontificio e il Reverendissi- matari di Palermo.
ma severo, nell’atto di trafiggere un mo Capitolo Vaticano, nel 1726, conce-
drago che sta sotto i suoi piedi. John de alla miracolosa immagine l’onore del-
Milton, nell’opera epico-biblica Il Para- la solenne incoronazione e alla cappella
diso perduto lo descrive a guardia del- edificata dà il titolo di santuario.
la porta dell’Eden per vietare l’accesso Celebre è la raffigurazione nel dipinto a
ad Adamo ed Eva. Di quest’angelo si olio su tavola realizzato tra il 1518 e il
celebrano tre apparizioni: una prima a 1520 da Raffaello e conservato al Mu-
Colossi, una seconda in Normandia e seo del Prado di Madrid: la Madonna
una terza sul monte Gargano vicino a tiene in braccio Gesù bambino e san
Napoli. Per la sua caratteristica di Giovannino che si contendono il carti-
«guerriero celeste» e di «pesatore di glio con la profezia del destino di Cristo
anime» san Michele è patrono di tutti i mentre dietro di loro san Giuseppe os-
mestieri che usano la bilancia, farma- serva la scena.
cisti compresi. In primo piano nell’angolo destro vi è un
È inoltre patrono principale delle città tavolo con sopra una rosa che dà il tito-
italiane di Benevento, Cuneo, Caltanis- lo al dipinto. Inoltre, è presente nell’em-
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