“Liquidità” della famiglia ipermoderna. In un intreccio complesso di demografia, storia, norme e valori, la famiglia si mostra oggi come un caleidoscopio, che manifesta una forte tensione per le trasformazioni che sta fronteggiando: si tratta solo di una vera e propria rivoluzionedei punti di riferimento psicologici, che come tale coinvolge il mondo interno e relazionale dell’individuo. Lo psicologo si trova quindi a confrontarsi ormai quotidianamente con questioni che necessitano un’adeguata consapevolezza delle complesse dinamiche in gioco, in anticipo e al di là della pur necessaria sintonizzazione sui bisogni della persona e sulla domanda che sta porgendo.
Psicologo: competenze necessarie all'esercizio della professione
intervento dello Psicologo con le famiglie liquide, ricomposte, ricostituite
1. .: “Liquidità” delle Famiglie Ipermoderne
Liquid Plan srl
www.psicologialavoro.it
L'etimologia della parola famiglia è da
ricondursi al termine osco faama =
casa, da cui il latino famīlia, cioè
l'insieme dei famŭli (moglie, figli, servi
e schiavi del pater familias il capo della
gens).
“Ohana significa famiglia e
famiglia vuol dire che nessuno
viene abbandonato o
dimenticato”
Lilo & Stitch
2. “Nuove famiglie” e persone che vivono in nuove
famiglie per tipo – ISTAT –
Anni 1998 e 2009, dati in migliaia
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
3. Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
Anno 2009 Separazioni e divorzi in
Italia – Report ISTAT 2011
4. Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
Anno 2009 Separazioni e divorzi in
Italia – Report ISTAT 2011
5. Famiglia iper-moderna
Fenomeno culturale e sociologico
Rivoluzione dei punti di riferimento
psicologici
coinvolge mondo interno e
relazionale della persona
• Demografia
• Storia
• Norme
• Valori
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
Non si può parlare di un’unica morale post-moderna,
Perché la fine delle “grandi narrazioni” del Novecento, cioè le ideologie, ha reso
impossibile la pretesa di verità assolute, e quindi ci troviamo in uno scenario
abitato da tante morali coesistenti.
L’uomo post-moderno è orfano di una morale – di un contenitore collettivo e
quindi di un codice di comportamento sociale – assoluto e unico. L’incertezza è
l’aspetto che lo caratterizza.
6. In una prospettiva normativa queste famiglie
erano considerate devianti, mancanti
In una prospettiva pluralista le si considera
come forme differenti
non vado più a valutare
solo cosa non funziona,
ma ne analizzo sia le
criticità sia le possibili potenzialità.
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
Famiglie ricomposte & famiglie
monogenitoriali
7. Attenzione quindi a:
• Il modo in cui la famiglia coniuga la
realizzazione coesione e autonomia
• Il modo in cui la famiglia proporziona
cambiamento e stabilità
• La capacità di attingere alle proprie risorse
interne ed esterne
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
Ma… non solo “psico” Vanno tenuti presenti anche il
contesto culturale sociale e delle famiglie d’origine, i
riferimenti normativi vigenti in Italia, le risorse
istituzionali in campo, etc.
8. Analisi
SWOT
Qualità utili al conseguimento
degli obiettivi
Qualità dannose al
conseguimento degli
obiettivi
Elementi interni
(riconosciuti
come costitutivi
dell’organizzazion
e da analizzare)
Punti di forza
• Allargamento della rete parentale
• Risorse affettive e relazionali
• Miglioramento economico
• Gratificazione dal partner dopo la delusione
• Ambiguità reali maggior creatività
• Capacità di far fronte con efficacia a perdite e
cambiamenti
• Accettazione e apprezzamento delle differenze
Punti di debolezza
• Ruolo del nuovo partner nel nucleo
• Quali rapporti familiari interni? Non
esistono consuetudini sociali
condivise
• Gelosie e rivalità tra adulti e/o
fratelli
• Ambiguità di ruoli e confini
Elementi esterni
(riconosciuti nel
contesto
dell’organizzazion
e da analizzare
Opportunità
• Resistenze date da forte emozioni in nome dei
figli
• Associazionismo
• Mediazione familiare
• Psicologo
• Attenzione istituzionale
• Capacità di essere flessibili rispetto alla
gestione dei confini e alla gerarchia
• Capacità della nuova coppia di conciliare il
bisogno di intimità ed esclusività della coppia e
il ruolo nella cura dei figli
Rischi
• Conflittualità con l’ex
• Necessità di volontà ed
intenzionalità emozioni forti
• Difficoltà ad acquisire “identità
familiare” scarsa coesione
• Conflitto di lealtà con i figli
• Scarsa attenzione istituzionale
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
Famiglia ricomposta
9. Analisi SWOT
Qualità utili al
conseguimento degli
obiettivi
Qualità dannose al
conseguimento degli
obiettivi
Elementi interni Punti di forza Punti di debolezza
Elementi esterni Opportunità Rischi
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
Famiglia monoparentale
10. Analisi SWOT
Qualità utili al
conseguimento degli
obiettivi
Qualità dannose al
conseguimento degli
obiettivi
Elementi interni
Punti di forza
• Autonomia
• Responsabilità
• Forza d’animo
• Presenti e attenti alle esigenze dei
figli
• Apertura al dialogo
• Figli più autonomi e maturi dei
coetanei
Punti di debolezza
• Solitudine
• Situazione socio-economica più
complessa
Elementi esterni
Opportunità
• Rete familiare
• Rete sociale (altre mamme,
amicizie)
• Possibilità di ricorrere al
professionista
Rischi
• Istituzioni: poca attenzione alle
politiche di genere
• Conciliazione
• Pochi servizi e/o sostegno
economico
• Quale narrazione dell’assenza del
padre?
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
Famiglia monoparentale
11. Famiglie liquide: insidie e strategie
• Fragilità
• Solitudine: numero esiguo dei componenti il nucleo rischio di isolamento e
mancanza di risorse (Canvin, Martila, Burstrom, & Whitehead, 2009)
• Vulnerabilità alle transizioni e ai passaggi
• Rapporti tra generi e gestione del lavoro (divisione del lavoro familiare,
differente distribuzione di potere);
• Instabilità coniugale e la precarietà dei legami che mina il bisogno di
sicurezza dell’individuo e della coppia (difficoltà di progettare la propria vita
da parte dei giovani e di investire nella relazione intima)
• Nuove povertà e le diverse forme di esclusione sociale (Osborne & Knab,
2007) trovano nella famiglia una risonanza più ampia, in particolare quando
vi sia la presenza di minori (Garfinkel, McLanahan, & Brooks-Gunn, 2001).
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
Resilienza
• Capacità di riprendersi e di uscire più forti e pieni di nuove risorse dalle avversità.
• Processo attivo di resistenza, autoriparazione e di crescita in risposta alle crisi e alle
difficoltà inevitabili della vita
• Non tutte le persone che riescono a superare le difficoltà possono definirsi resilienti:
dobbiamo distinguere il funzionamento competente dalla resilienza che implica anche
il grado di benessere emotivo e relazionale
• Dobbiamo differenziare la resilienza dai concetti di invulnerabilità e autosufficienza
12. Strategie & co
I gruppi familiari che oggi compaiono sulla scena sociale
affrontano transizioni particolari la letteratura internazionale
è ormai decisamente orientata a considerare eventi quali la
separazione coniugale, la formazione di una nuova coppia, il
pregiudizio omofobico o quello etnico, come eventi stressanti a
cui le famiglie devono far fronte, esattamente come ogni
famiglia fa fronte ad eventi critici quali l’adolescenza dei figli, i
lutti, e in generale tutti i cambiamenti di origine endogena ed
esogena a cui sono sollecitati la configurazione plurinucleare
del contesto familiare in cui questi eventi critici particolari si
manifestano non è di per sé un ostacolo nel far fronte ai
compiti evolutivi, essa può anzi essere una risorsa.
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
Compito dello psicologo: riflettere su quali siano le dinamiche legate alla
plurinuclearità
• che favoriscono l’evoluzione della crisi innescata dalle fasi di
transizione e
• quali invece diventano contesto di insorgenza di patologie.
13. • Articolo 3 Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze sul comportamento umano ed utilizzarle per promuovere il benessere psicologico
dell'individuo, del gruppo e della comunità. In ogni ambito professionale opera per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e
di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace. Lo psicologo è consapevole della responsabilità sociale derivante dal fatto che, nell'esercizio
professionale, può intervenire significativamente nella vita degli altri; pertanto deve prestare particolare attenzione ai fattori personali, sociali, organizzativi,
finanziari e politici, al fine di evitare l'uso non appropriato della sua influenza, e non utilizza indebitamente la fiducia e le eventuali situazioni di dipendenza
dei committenti e degli utenti destinatari della sua prestazione professionale. Lo psicologo è responsabile dei propri atti professionali e delle loro prevedibili
dirette conseguenze.
• Articolo 4 Nell'esercizio della professione, lo psicologo rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza, all'autodeterminazione ed all'autonomia di coloro che si
avvalgono delle sue prestazioni; ne rispetta opinioni e credenze, astenendosi dall'imporre il suo sistema di valori; non opera discriminazioni in base a
religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità.
• Articolo 5 Lo psicologo riconosce il proprio giudizio come probabilistico e non certo. Prudenza, competenza e coscienza guidano il comportamento dello
psicologo nell’ascoltare e ponderare le richieste del cliente/utente. Egli non deve suscitare nel cliente/utente aspettative infondate.
• Articolo 22 Lo psicologo adotta condotte non lesive per le persone di cui si occupa professionalmente, e non utilizza il proprio ruolo ed i propri strumenti
professionali per assicurare a sè o ad altri indebiti vantaggi asimmetria della relazione fra lo psicologo e il cliente/utente. In ambito clinico lo squilibrio è
più accentuato, perché la condizione soggettiva di difficoltà in cui si trova il destinatario della prestazione è notevole.
• Articolo 23 regola alcuni aspetti dell’instaurarsi del rapporto professionale tra lo psicologo ed il cliente, più di tipo economico e tecnico (costo, tempo degli
incontri, durata dell’intervento, formazione, feedback ecc).
• Articolo 24 regola il consenso informato. Infatti, tutte le informazioni riguardo l’intervento e la segretezza cui è tenuto il professionista, vanno fornite nella
fase iniziale del rapporto.
• Articolo 26 Lo psicologo si astiene dall'intraprendere o dal proseguire qualsiasi attività professionale ove propri problemi o conflitti personali, interferendo
con l'efficacia delle sue prestazioni, le rendano inadeguate o dannose alle persone cui sono rivolte.
Ricadute sul lavoro
1. Tutela del cliente meritarne la fiducia
2. Lo psicologo si impegna a possedere una competenza adeguata per
rispondere alla domanda del cliente conoscenza dei propri limiti nel
sapere e sapere fare.
rifiuto a compiere atti professionali per i quali si ritiene di essere
inadeguati
14. In che modo i cambiamenti della
società ricadono sull’intrapsichico?
• Epoca delle passioni tristi: sentimento pervasivo di insicurezza e di precarietà
(Benasayag, Schmit, 2003)
• Società liquida, amore liquido, identità liquide, paura liquida (Bauman, 2004;
2006)
• La globalizzazione, compressione spazio-tempo, immigrazione, metropoli,
periferie, non-luoghi. L’angoscia fa la sua comparsa ogni volta che il paesaggio
assume i contorni del DESERTO di senso (Galimberti, 2008)
• Analfabetismo delle emozioni (Goleman, 1995).
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
• Aumento delle convivenze e matrimoni in calo
• Aumento dell’instabilità coniugale: separazioni e co-genitorialità in assenza di
coniugalità
• Posticipazione del matrimonio
• Miglioramento dell’inclusione sociale delle coppie omosessuali e della tolleranza
del fenomeno dell’omogenitorialità
• Aumento delle coppie interetniche
• Posticipazione della scelta generativa, scarsa natalità, aumento infertilità,
aumento delle famiglie adottive
• Sempre più frequentemente, i nuclei familiari si disgregano per poi «ri-
aggregarsi» diversamente, mettendo in comune figli nati da precedenti unioni
• Etc.
15. • Tematiche tradizionali legate al conflitto, tipiche dei contesti sociali
normativi, hanno lasciato il post ai problemi legati alla ricerca di
identità Il tema centrale della crescita ruota attorno alla ricerca del
senso di sé e a un desiderio profondo di unità e coerenza.
condizione di incertezza e smarrimento in stretta relazione con i
mutamenti del contesto sociale.
• C’è più libertà di azione, aumentano i rischi e viene richiesta
all’individuo maggiore responsabilità nei rapporti con sé, gli altri
e nella coppia.
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
da Edipo
a Narciso
• La posizione relativa dell’individuo rispetto al collettivo è molto cambiata: stile di
vita, lavoro, rapporto con il tempo e con lo spazio, con il corpo, regole, rapporti
sociali e familiari. Nella società tradizionale le scelte erano limitate: i margini di
libertà erano minimi e poteva succedere di essere fortemente penalizzati per la
propria originalità. Ma in un modo o nell’altro il controllo, mentre limita, produce
certezze.
16. Analisi della domanda
cogliere, nella dinamica del “qui ed ora”, la problematica della relazione “là e
allora”, che ha motivato la committenza (Carli)
• chi porta la domanda?
• come lo fa?
• indagare le aspettative del paziente riguardo ai colloqui e all’eventuale presa in
carico
• la sua motivazione (intrinseca-estrinseca)
• le dinamiche di un eventuale invio (fatto da chi? perchè?)
• le sue fantasie su terapeuta e terapia
• perchè chiede aiuto e perchè proprio ora
• cos'ha fatto prima per tentare di sostenere la situazione e com'è andata, per poi
passare ad approfondire le dinamiche,
• la durata e le circostanze di insorgenza del disagio
• la situazione familiare-relazionale-lavorativa, ecc…
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
Importante sapere da subito con quali parti del pz è “bene” allearsi, perché sono le più
forti, resilienti, etc.
17. Famiglie di fatto
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
• Mancanza di diritti fondamentali tra gli adulti, ma
anche con i minori
• Confronto tra libertà e precarietà
• Approfondire il “come mai” non ci si sposa
preludio o alternativa
(rifiuto ideologico
impossibilità)
al matrimonio?
• Come vengono
affrontati
i momenti
fisiologici
di crisi?
18. Famiglie omogenitoriali
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
• Giuridicamente non
esistono
• La letteratura è sempre
più chiara nel merito: non
esistono differenze
significative sul tema
del benessere dei figli
• Genitori che procreano
all’estero vs genitori che escono da una precedente
relazione con prole
• Lo psicologo deve lavorare molto su di sé per
allontanare realmente gli stereotipi più profondi (ie:
omofobia interiorizzata)
19. Famiglie con figli a carico fino all’età
adulta
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
• Responsabilità
• Narcisismo
• Genitori come ostacolo più frequente all’emancipazione
dai genitori (questo è vero da molto prima della giovane
età)
• Senso di vuoto: come
lo affronta il figlio?
E i genitori?
• Simbiosi? Ansia?
Controllo ossessivo?
20. Un assaggio della pratica…
Quale idea di famiglia interiorizzata ho
come professionista?
C’è qualche
aspetto che può
crearmi particolari
resistenze?
Mi aiuto
prendendo le
distanze: applico
l’analisi SWOT a un
mio caso reale
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
22. “L’intervento dello Psicologo
con le famiglie liquide”
Milano 24-25 gennaio 2015
http://www.psicologialavoro.it/evento/milano-famiglie-liquide/
Roberta Cacioppo
robertacacioppo76@gmail.com
www.psicoterapia-milano.it
Liquid Plan srl - www.psicologialavoro.it
Editor's Notes
Buongiorno, nome&cognome, qualifica.
Quando mi è stato chiesto di…
Confronto con pratica clinica e teoria dell’università.
Valore del percorso: confronto e necessità di consapevolezza delle nuove dinamiche familiari in gioco, prima e oltre della pur necessaria sintonizzazione su domanda e bisogni dei nostri utenti. NASCE DA PRATICA CLINICA per la mia lunga esperienza presso un servizio di Tutela Minori e perché nella pratica clinica quotidiana mi sto sempre più rendendo conto di quanto sia importante orientare il lavoro con le persone avendo già buona consapevolezza di quanto si sta cercando.
DOMANDA TOPICA: Quanto i modelli di analisi e le metodologie di intervento elaborati a partire dal principio di omogeneità della famiglia sono adeguati ad analizzare una realtà familiare caratterizzata dalla eterogeneità? E più in particolare: quanto un impianto teorico-tecnico sviluppatosi attraverso lo studio della famiglia nucleare tradizionale è utile ed efficace ad indagare (ancora prima di trattare) le nuove forme familiari?
Famiglie: ricomposte, monogenitoriali, di fatto, omogenitoriali, con figli a carico fino all’età adulta.
Qui ci concentriamo soprattutto su ricomposte e monogenitoriali. Nel corso approfondiremo anche le altre, soprattutto attraverso esercizi pratici che possano agevolare la riflessione e la messa in pratica, più che la trasmissione di concetti teorici.
Rischiano di confondere la diversità con la patologia
Inaugurazione dell’Anno Giudiziario del 2013 è stato sostenuto che a Milano il n° di separazioni all’annao ha raggiunto e pressochè superato quello dei matrimoni.
Separazione: uno dei punti di partenza le nuove forma familiari prendono spesso le mosse anche da qui.
Panorama culturale e come si riflette sulla vita quotidiana.
L’imperativo capitalista al consumo smisurato, all’edonismo senza freni perché la vita è adesso, l’allacciamento del godimento illimitato al consumo dell’oggetto e, di conseguenza, il relativo sganciamento del godimento stesso dall’Altro simbolico, dalla legge, e dal desiderio, sempre più otturato dall’iperstimolazione dell’oggetto.
instabilità, incertezza, frammentazione
fragilità e senso di indeterminatezza continua tensione dei singoli individui, continuamente impegnati ad adeguarsi alle regole del gruppo esterno
Individuo proteso per le trasformazioni mancanza di fisionomia definita
mancano i punti di riferimento e gli strumenti adeguati per affrontare anche le ordinarie incombenze della vita: può diventare quindi difficile mantenere un soddisfacente senso di stabilità.
MORALE inteso come ETICA, COMPORTAMENTO, COSTUME.
la percezione di precarietà del mondo porta alla difficoltà nel procrastinare, per il timore di poter perdere qualcosa. Nelle “nuove famiglie” si assiste a trasformazioni radicali:
dei ruoli svolti al suo interno dai vari soggetti in gioco e, in particolare,
i ruoli genitoriali materno/paterno hanno subito straordinarie modificazioni nella loro struttura
Definizione di famiglie ricomposte e monogenitoriali.
I principali limiti della ricerca clinica sulle nuove famiglie sono costituite dall’enfasi posta sulle debolezze anziché sui punti di forza; Se noi ignoriamo la complessità di queste dinamiche famigliare rischiamo di non svolgere bene il nostro lavoro.
Gli interrogativi che la nozione di plurinuclearità solleva non si limitano ai confini familiari e ai componenti che essi includono. L’idea che una famiglia sia composta da più nuclei ci impone una revisione anche delle ipotesi relative ai patterns e ai processi familiari.
Quali sono le risorse della plurinuclearità?
In che modo la famiglia estesa è risorsa per un nucleo monoparentale?
Che cosa ostacola e che cosa favorisce lo sviluppo delle famiglie ricomposte e di quelle monoparentali?
Che ipotesi abbiamo circa i rapporti che si possono generare tra genitori biologici e genitori acquisiti?
Tra genitori e figli acquisiti?
Ma anche tra genitori e figli biologici all’interno di un contesto familiare costituito da più nuclei intrecciati tra loro?
Quali i rapporti tra i diversi nuclei che si intersecano attraverso i figli?
Quali sono i processi più importanti della ricomposizione familiare?
Passaggio a SWOT: strumento di pianificazione strategica usato per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di un progetto o in un'impresa o in ogni altra situazione in cui un'organizzazione o un individuo debba svolgere una decisione per il raggiungimento di un obiettivo. L'analisi può riguardare l'ambiente interno (analizzando punti di forza e debolezza) o esterno di un'organizzazione (analizzando minacce ed opportunità).
PUNTI DI FORZA: vero vantaggio, competitivo potenziare o consolidare
PUNTI DI DEBOLEZZA: vincolo, freno, problema eliminare o arginare
OPPORTUNITà: fattori esterni che portano vantaggi sfruttare
RISCHI: particolari condizioni del contesto mitigare
Una stessa voce può comparire in quadranti diversi.
Differenzia famiglia ricostituita da ricomposta
Conoscere forze e debolezze permette di orientare l’intervento, ma anche di immaginare/pensare nuove forme di lavoro
Il punto di osservazione (individuo – quale? -, famiglia) permette di modificare le voci inserite in tabella
Esso include sia i nuclei composti da madre e figlio/i con padre presente soltanto al momento del concepimento; sia i nuclei composti da un genitore vedovo e figlio/i con l’altro genitore presente soltanto nella memoria e nei sentimenti; sia, infine, i casi in cui la rete delle relazioni familiari comprende tanto il nucleo composto da un genitore e figlio/i quanto l’altro genitore non convivente in quanto separato dal coniuge. Se i primi due casi possono in un certo senso essere considerati famiglie monoparentali, nel terzo caso il termine risulta senz’altro riduttivo e sviante. Infatti esso comprende indubbiamente un nucleo monoparentale, ma questo nucleo non coincide con la famiglia, la quale non può definirsi monoparentale nella misura in cui il secondo genitore, benché non convivente, costituisce una presenza significativa nel sistema di relazioni e di interazioni.
La sospensione dell’azione necessaria per l’analisi della domanda fa riferimento anche al nostro CD
logica fortemente individualistica: le reazioni psicologiche al vissuto di instabilità generano una ricerca affannosa di legami e relazioni, che poi però rimangono spesso labili o puramente strumentali, di fatto generando ulteriore affetto ansioso. Si tratta di una forma di vera e propria dipendenza, dove il rapporto con l’altro rischia di diventare un feticcio, e di non potersi invece costituire come spazio transizionale all’interno del quale sostare e porsi in maniera “terza”. Tutto ciò facilmente ostacola la persona nel proprio slancio creativo.
L’ambivalenza la fa da padrona: da un lato la paura di sentirsi troppo vincolati e soffocati all’interno di impegni sanciti e fermi, e dall’altra il continuo bisogno di relazioni affettive stabili e di riferimenti sempre disponibili. Ma senza la variabile dell’impegno, senza il valore dello sforzo necessario al mantenimento e al nutrimento del rapporto con l’altro, rimangono una grande insicurezza, senso di impotenza e la necessità di mettere in campo azioni molto concrete per trovare rassicurazioni, azioni che si autoalimentano in una progressione pressoché interminabile (controllo di mail e cellulare, utilizzo di investigatori privati, desiderio di farsi raccontare tutto dall’altra persona).
Cosa ci insegnano le nuove forme sintomatiche della clinica contemporanea? Ci insegnano che in esse non è più in gioco primariamente il desiderio del soggetto come manifestazione principe del soggetto dell‘inconscio, ma il suo annullamento nichilistico. E ci insegnano pure che questo annullamento tende a manifestarsi secondo due direttrici fondamentali: come rafforzamento narcisistico dell‘Io che dà luogo a identificazioni solide che irrigidiscono sterilmente l‘identità soggettiva o come un‘esigenza imperiosa di godimento che travalica ogni principio di mediazione simbolica per imporsi come un comandamento tanto assoluto quanto mortifero. E‘ così che in questo libro propongo di differenziare in due grandi capitoli la nuova clinica psicoanalitica: il capitolo della clinica delle identificazioni solide e il capitolo della clinica dello strapotere dell’Es.
l’esplorazione delle simbolizzazioni affettive agite da chi pone una domanda di intervento allo psicologo cogliere la dinamica emozionale, non la concretezza di ciò che il pz chiede
Motivazione
Ruolo attivo della persona che chiede
l’obiettivo (esplicito e verificabile) di permettere alle persone implicate nella relazione (tecnico e profano) di esplorare (con un metodo) il processo di comunicazione condiviso, e le “teorie” della relazione, dell’uomo, della struttura, della cura, dell’analisi stessa, che la domanda esprime
Vorrei capire com'è che questi ragazzi riescono a essere così fragili quando così tanta parte del mondo che ruota attorno a loro è stata costruita proprio per ruotare docilmente attorno a loro e non metterli in difficoltà; molto più docilmente, per quello che sembra a me, di quanto il mondo non ruotasse intorno a me, quando avevo quindici anni. E allora, la domanda bisogna farsela e bisogna formularla bene (perché è la formulazione della domanda che fa la risposta, quasi sempre): e la formulazione giusta deve coinvolgere anche noi, così mi pare, perché loro sono troppo giovani per avere fatto tutto da soli, e per essersela costruita da soli, questa loro «fragilità psicologica». E dunque, forse, la formulazione giusta della domanda giusta potrebbe assomigliare a questa domanda qui