Seminario realizzato per il progetto "Tracce di Magna Grecia. Network di documenti, libri e periodici a Reggio Calabria", finalizzato alla digitalizzazione di parte del patrimonio documentario conservato dall’Archivio storico diocesano di Reggio Calabria-Bova e di parte del patrimonio librario conservato dalla Biblioteca della stessa Diocesi e dalla Biblioteca comunale di Reggio Calabria.
5. OBIETTIVO DEL SEMINARIO
Individuare percorsi documentari
utili alla ricerca sul tema
dell’assimilazione, imitazione e
rielaborazione della cultura greca
in Calabria attraverso i secoli.
Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 5
- Le fonti
- I percorsi
- Questioni aperte
- Sviluppi possibili
6. NOVITÀ DEL TEMA PROPOSTO
Nel corso del ’90 diversi insigni studiosi hanno
elaborato per le proprie discipline importanti
riflessioni sul tema proposto, ma non esiste nessuna
sistematizzazione dei dati emersi.
- dispersione della documentazione
- dispersione bibliografica
- estrema specializzazione degli studi
Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
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7. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 7
MAGNA GRAECIA
idealizzazione del passato
memoria storica racconto del passato
(ri-utilizzo)
imitazione del passatocreazione di nuove tradizioni
8. AMMIRAZIONE DELL’ANTICO:
IL RIUTILIZZO DEGLI AVANZI
Esempi di chiese e monasteri che vengono a
installarsi su edifici sacri preesistenti:
• Tempio di Marte a Tropea → chiesa di S. Giorgio
• Tempio di Hera Licinia a Crotone → chiesa della Madonna
• Tempio di casa Marafioti a Locri
• Tempio di Diana Tifatina → basilica di S. Angelo in Formis
Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 8
9. AMMIRAZIONE DELL’ANTICO:
IL RIUTILIZZO DEGLI AVANZI
Esempi di chiese e monasteri che vengono a
installarsi in più o meno modeste costruzioni
private:
• Abbazia di Cava (XI sec.) → sui resti di una villa
• trichora del Vivariense (Squillace) → su un ninfeo
• chiesa inf. del monastero di S. Fantino a Tauriana → su un ninfeo
• Vibo Valentia → su stabilimento termale
• Curinga → su stabilimento termale
Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 9
10. AMMIRAZIONE DELL’ANTICO:
IL RIUTILIZZO DEGLI AVANZI
Riutilizzo dei materiali: tendenza di risparmio,
povertà di materiali, scarsità di maestranze.
• Basilica basiliana di Santa Maria dei Tridetti a Staiti
→ capitelli ionici, provenienti forse da Locri
• Cattolica di Stilo
→ capitelli corinzi
Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
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11. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 11
LE FONTI
- Documenti italogreci provenienti dalla Calabria
- Fonti notarili di area italogreca
- Documenti ecclesiastici
- Registri dello stato civile
12. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 12
DOCUMENTI ITALOGRECI PROVENIENTI DALLA
CALABRIA
- Epoca bizantina: 48 docc. pubblici, 56 docc. privati
- Epoca normanna: 215 docc. pubblici, 330 docc. privati
Sono le uniche testimonianze documentarie calabresi sino
all’XI-XII sec.
L’uso esclusivo della lingua greca resistette a lungo anche
sotto la dominazione normanna.
Centri propulsori della scrittura e della lingua erano i
monasteri basiliani, espressione diretta di una società
profondamente ellenofona.
13. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 13
DOCUMENTI ITALOGRECI PROVENIENTI DALLA
CALABRIA
- Area carbonese: Monastero di S. Elia di
Carbone
- Area Aldobrandini: Monastero di Santa Maria
della Matina, osb
- Area rossanese: Monastero di Santa Maria del
Patir
- Area ionica inferiore: Monastero di S. Giovanni
Terista di Stilo; Monastero di S. Nicodemo di
Cellarana a Mammola
- Area dello Stretto: Archivio di San Salvatore
dei Greci di Messina
Cfr. G. BRECCIA, Scritture greche documentarie di area Calabrese, in ASCL, LXVI, pp. 12-13.
14. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 14
DOCUMENTI ITALOGRECI PROVENIENTI DALLA
CALABRIA
Area carbonese:
oggi conservati nella
Biblioteca della Badia di Cava,
Cava de’ Tirreni, Salerno.
15. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 15
DOCUMENTI ITALOGRECI PROVENIENTI DALLA
CALABRIA
- Area Aldobrandini:
oggi conservati presso la Biblioteca
Apostolica Vaticana, Vat. Lat. 13489
Probabilmente concentrate a Napoli
da un membro della famiglia
Caracciolo nel XV sec. e da qui
portate a Roma da Giacomo o
Alessandro Aldobrandini, nunzi
apostolici a Napoli nel XVI sec.
16. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 16
DOCUMENTI ITALOGRECI PROVENIENTI DALLA
CALABRIA
- Area rossanese, Monastero di Santa Maria del Patir:
15 docc. circa, oggi conservati presso la Biblioteca
Apostolica Vaticana, Vat. gr. 2605
- Area rossanese, Monastero di S. Angelo al Frigilo:
alla fine del XV secolo passò alle dipendenze del Monastero
di Santa Maria della Matina, che ne acquisì l’archivio.
17. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 17
DOCUMENTI ITALOGRECI PROVENIENTI DALLA
CALABRIA
- Area ionica inferiore, Monastero di S.
Giovanni Terista di Stilo:
oggi conservati presso la Biblioteca
Apostolica Vaticana, Vat. gr. 2650
All’inizio del XVIII secolo Pietro Menniti,
padre generale dell’ordine di San Basilio,
fa confluire a Roma la documentazione
superstite che, trasferita a Parigi durante
l’occupazione napoleonica, ritornò in
possesso del Vaticano nel 1815.
47
pergamene originali
1088-1264
18. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
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DOCUMENTI ITALOGRECI PROVENIENTI DALLA
CALABRIA
- Area dello Stretto, Monastero di San Salvatore dei Greci di Messina:
documenti provenienti dall’area più meridionale della Calabria, tra cui
possono annoverarsi i documenti provenienti da Nicotera.
Parte dei documenti di questo gruppo erano conservati a Napoli nel
1943.
- Area ionica inferiore, Monastero di S. Nicodemo di Cellarana:
2 pergamene oggi conservate al Collegio Greco di Roma e all’Istituto
Ellenico di Venezia.
19. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 19
DOCUMENTI ITALOGRECI PROVENIENTI DALLA
CALABRIA
Grazie a Francesco Trinchera
conosciamo molti altri documenti
che, confluiti nell’Archivio di Stato
di Napoli, andarono distrutti
nell’incendio del 1943.
20. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
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DOCUMENTAZIONE NOTARILE DI AREA
ITALOGRECA
Dall’Archivio di Stato di Reggio Calabria
- Pergamene, 335 documenti provenienti da
copertine di protocolli notarili, 1410-XIX sec. (ASRC,
Pergamene)
- Atti dei notai del distretto di Reggio Calabria, voll.
5376 , regg. 23, bb. 3, 1533-1881
21. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
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DOCUMENTAZIONE NOTARILE DI AREA
ITALOGRECA
Archivio di Stato di Messina
- Atti dei notai del distretto di Messina, 1400-1495
(voll.19)
- Atti dei notai del distretto di Messina, 1508-1598
(voll. 66)
- Atti dei notai del distretto di Messina, 1604-1700
(voll. 254)
22. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
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ARCHIVIO STORICO DIOCESANO DI
REGGIO CALABRIA - BOVA
- Capitolo Metropolitano di Reggio Calabria
- Mensa arcivescovile di Reggio Calabria
- Capitolo di Bova
- Mensa vescovile di Bova
- Pergamene
- Bollari
- Parrocchie di Reggio Calabria
- Vescovi (visite pastorali)
23. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
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REGISTRI ANAGRAFICI
- ASRC, Atti dello stato civile (1809-1900), fasci 1908,
regg. 5360
- ASDRCB, Registri dei battesimi, confermazioni,
matrimoni, morti
24. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
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LA SCOPERTA DELLA MAGNA GRAECIA
1755 set. 25 - Bando emanato da Carlo VII di Napoli (III di Spagna) per
la tutela dei monumenti
1796 e 1769 – il bando è rinnovato da Ferdinando I delle Due Sicilia (IV
di Spagna)
1822 - decreto nominava la Commissione di Antichità e belle arti
1839 - decreto di Ferdinando II che poneva sotto la sorveglianza delle
autorità amministrative, e in particolare del Ministero dell’Interno, i
monumenti di proprietà sia pubblica che privata.
25. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 25
LA SCOPERTA DELLA MAGNA GRAECIA
ACS, Ministero della pubblica istruzione. Direzione generale
antichità e belle arti (1852-1975) , 13992 bb., voll. e regg.
Direzione generale antichità e belle arti, 1861-189o
Divisione scavi musei e gallerie e Divisione monumenti e scuole d'arte, 1891-1895
Direzione generale antichità e belle arti, 1895-1975
Le carte del Ministero dei beni culturali dovrebbero essere
versate all’ACS a partire da quest’anno.
(DL n. 657, 14 dic. 1974, convertito, con modificazioni, dalla l. n.5 del 29 gen. 1975).
26. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 26
LA SCOPERTA DELLA MAGNA GRAECIA
Soprintendenza archeologica per la Calabria
•Legge n. 386 del 27 giugno 1907
•Legge n. 823 del 22 maggio 1939
27. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 27
PERSONAGGI
- Umberto Zanotti Bianco
- Paola Zancani Montuoro
- Paolo Orsi
28. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 28
PERSONAGGI
Archivio dell’ Associazione nazionale per gli interessi del
Mezzogiorno d'Italia (Animi).
- Fondo Umberto Zanotti Bianco, 1889-1963
- su Paolo Orsi:
- fondo Gaetano De Sanctis
- fondo Giovanni Gentile
- fondo De Gaspari
- fondo Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia (Animi), 1907 – 1999,
1. Ufficio di Roma/Pratiche e corrispondenze (sez. A)/III. Attività editoriale/2. Collaboratori e
scrittori
29. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 29
PERSONAGGI
Paolo Orsi. Personaggio
chiave della ricerca sulla
Magna Grecia dei primi del
‘900.
Le sue carte sono
rintracciabili negli archivi
delle diverse persone e dei
diversi enti con cui
l’archeologo di Rovereto è
entrato in contatto.
30. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 30
PERSONAGGI
Per un dossier biobibliografico
su Paolo Orsi:
Archivio storico del Senato della
Repubblica, Senatori del Regno
(1848-1943)
31. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 31
LA SOCIETÀ MAGNA GRECIA
Fondata da Umberto Zanotti Bianco nel 1920:
- scavi a S. Angelo Muxaro, 1931-1932
- scavi a Sibari, 1928-1930
- scoperta e scavi dell’Heraion del Sele, 1934
Archivio dell’ Associazione nazionale per gli interessi del
Mezzogiorno d'Italia (Animi). Fondo Umberto Zanotti
Bianco. Società Magna Grecia, 1920-1963.
32. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 32
DOCUMENTI ITALOGRECI PROVENIENTI DALLA
CALABRIA
LVII. 1093, maggio: descrizione dei
confini di un territorio vicino Stilo
donato da Ruggero il gran conte a Leone
Catananci, p. 74.
LIX. 1094 set. 15: donazione di un mulino
sito nel territorio di Arsaphie a Brunone,
p. 76-77.
LX. 1097 feb: concessione ad habendum
villanos nel territorio di Stilo, pp. 77-78.
33. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 33
DOCUMENTI ITALOGRECI PROVENIENTI DALLA
CALABRIA
CVI. 1130, mag.: donazione di terre site
nella valle del Crati al monastero di S.
Maria Odegitria nuova (Patir), pp. 138-141
(T. erroneamente pensa che il diploma
sia stato concesso a Messina).
CXI. 1131, ott.: donazione al Monastero di
S. Stefano del Bosco, pp. 146-148.
L’abate del monastero nel 1131 è un
Radulfo!!!
34. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 34
DOCUMENTI ITALOGRECI PROVENIENTI DALLA
CALABRIA
CCXVIII. 1184 marzo: vendita di
possedimenti siti nel territorio di Stilo da
parte di Regalia di Nicolao Maelini al
Monastero di Santo Stefano del Bosco,
pp. 285-287.
In questo documento tra le
sottoscrizioni troviamo nomi grecanici
accanto a nomi di origine germanica,
testimonianza della penetrazione e
dell’affermazione dell’elite normanna su
quella bizantina.
35. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 35
I DOCUMENTI ITALOGRECI PROVENIENTI DALLA
CALABRIA
Archivio Capialbi
(dichiarazione d’interesse del 30 dicembre 1964)
Collezione di pergamene formata dal marchese Vito Capialbi,
contenente documenti che vanno dal 1050 al 1780:
- 162 pergamene in lingua latina
- 4 pergamene in lingua greca (1154, 1180, 1196,1213)
- il Brèbion della Chiesa Metropolita di Reggio
- 1 rotolo membranaceo in lingua greca contenente atti notarili dal
1235 al 1239.
36. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 36
I DOCUMENTI ITALOGRECI PROVENIENTI DALLA
CALABRIA
Archivio Capialbi (dichiarazione del 30 dicembre 1964)
Collezione di pergamene formata dal marchese Vito
Capialbi, contenente documenti che vanno dal 1050 al 1780:
- Convento di Santo Stefano del Bosco, Serra San Bruno
- Monastero basiliano di San Giovanni Teresti
- Chiesa metropolitana bizantina di Reggio Calabria
37. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 37
I PERCORSI DELLA LINGUA
Anche la lingua lascia le sue tracce.
La lunga permanenza della lingua greca in Calabria è
provata da dinamiche evolutive indipendenti, paragonabili
a quelle seguite dal greco di Creta.
Per stabilire dei punti fermi di questa evoluzione è
necessario rintracciare dei ‘fossili’ linguistici’:
- onomastica
- toponomastica
38. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 38
I PERCORSI DELLA LINGUA
Sec. XVI - cognomi di origine greca, con grafia latina resa in
modo da rendere la fonetica originaria:
- ASDRCB, Gaspare Ricciullo del Fosso (17 lug. 1560-1592): in
un atto del 4 dic. 1591 si legge la sottoscrizione in greco
del prete Salvo Vinneri di Motta San Giovanni
- ASDRCB, Annibale Maria d’Afflitto (15 nov. 1593-1 apr.
1638): in un atto del 29 mar. 1593 sottoscrive in greco di
nuovo Salvo Vinneri di Motta San Giovanni
39. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 39
I PERCORSI DELLA LINGUA
Secc. XVII-XVIII - cognomi di origine greca, con grafia latina
resa in modo da rendere la fonetica originaria:
- ASRC, Notaio Livio Laganà, b. 523, f. 114r: “Antonio Caliano
greco della città de Xio”, 1617
- ASRC, Notaio F. Manti, Obblighi, Reggio, 1758 mar. 11: “Jo
Giuseppe Panahiya”
- ASRC, Notaio V. Lofaro, Obblighi, Reggio, 1773 dic. 15: “D.
Bruno Laghanà sono presente testimonio”
40. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 40
I PERCORSI DELLA CONSAPEVOLEZZA
Nel 1887 il Ministero dell’Interno affidò alla Prefettura di
Reggio Calabria il compito di censire quali persone
conoscessero lingue straniere.
Risposero all’inchiesta solo alcuni comuni, tra cui quello di
Roghudi.
ASRC, Prefettura di Reggio Calabria
41. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 41
I PERCORSI DELLA CONSAPEVOLEZZA
Le schede erano divise in 6 colonne:
1. Luogo d’ordinaria dimora
2. Professione
3. Casato e nome
4. Lingua
5. Grado di conoscenza della lingua
6. Annotazioni
42. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 42
I PERCORSI DELLA CONSAPEVOLEZZA
Precisazioni per la compilazione del punto 5:
“Indicando 1° Se sa parlare e intenderla correttamente
tanto da poter servire da interprete, ovvero 2° se sa parlarla
stentatamente ed intenderla correttamente; 3° se sa
tradurla con l’aiuto del vocabolario”.
Precisazioni per la compilazione del punto 6:
“Intese essenzialmente a far risultare dove e come si è
appresa la lingua cioè se dimorando all’estero o per studio”.
43. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 43
I PERCORSI DELLA CONSAPEVOLEZZA
I scheda
1. Studente di medicina in Napoli
2. 1° anno di università
3. Romeo Pasquale fu Domenico
4. Greca
5. Parlano dialetto, ed intendono il dialetto parlato in
Grecia. Col vocabolario sanno tradurre la lingua classica.
6. Il dialetto si parla nel proprio paese, oltre di che
sanno la lingua per studio.
44. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 44
I PERCORSI DELLA CONSAPEVOLEZZA
II scheda
1. Roghudi
2. Possidente
3. Romeo Pietro fu Domenico
4. Greca
5. Parlano dialetto, ed intendono il dialetto parlato in
Grecia. Col vocabolario sanno tradurre la lingua classica.
6. Il dialetto si parla nel proprio paese, oltre di che
sanno la lingua per studio.
45. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 45
RICOGNIZIONE ANAGRAFICA IN BOVESIA
da uno studio di F. Mosino
ASRC, Atti dello stato civile
Ricognizione onomastica sui libri dei nati, dei matrimoni e
dei morti provenienti dai municipi di
- Africo
- Bova
- Condofuri
- Gallicianò
46. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 46
RICOGNIZIONE ANAGRAFICA IN BOVESIA
Comuni e non significativi:
Antonio, Giovanni, Pietro.
Tipici di Bova:
Leo, Leone, Leuna, Isodiana.
48. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 48
RICOGNIZIONE ANAGRAFICA IN BOVESIA
Figli dello Stato:
1813: Santa Alita
1822: Giuseppa Errante (battesimo in acqua)
1823: Pasquale Alupudi (volpacchiotto, di un trovatello nei campi)
1825: Maria Carmela Serranò
Questi nomi sono una genuina testimonianza della fantasia popolare
dell’epoca: una fantasia di lingua greca!
49. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 49
RICOGNIZIONE ANAGRAFICA IN BOVESIA
Figli dello Stato, altri esempi:
Agnesa Suvarese, Agata Errante, Antonio Camobrecu, Annunziata
Virgolitro, Bruna Cuzzodonti (denti rotti), Concetta Errante, Catarina
Virgoli, Domenico Errante, Domenico Malgeri, Domenico Amendola,
Francesca Errante, Felice Aggrapidi (pero selvatico), Francesco
Campagna, Francesco Violi, Francesco Nasida (isola nella fiumara),
Gaspar Albanese, Giuseppe Errante, Gaetano Cavassa, Giulia Papalia,
Giovanni Arlecchino, Giuseppe Pinnia, Giovan Battista Greco, Leo
Errante, Leo Salvia, Maria Errante, Mariano Dolente, Maria Spagnolo,
Maria Vincenza Trifonio, Margherita Sotira (salvatore o salvatrice),
Natalia Paleologo, Natale Surizzo, Pietro Errante, Pietro Domenico
Suvarese, Giuseppe Rodinò, Rosa Deangelis, Vincenza Errante,
Vincenzo Coleani, Francescamaria Cuzzocrea.
50. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 50
RICOGNIZIONE ANAGRAFICA IN BOVESIA
Dati da precedenti ricerche di F. Mosino:
1619, a Bova: Aleco (forma ipocoristica per Aléxandros,
“tuttora vivo in Grecia, anche come cognome, ma
scomparso in Calabria”);
1719, a Bova: Praxitele forma colta, in ricordo dello scultore
greco, ma anche variante di Prasítele (scultore di Roma,
nato a Condofuri (antica Peripόlion) nel I sec. a. C).
51. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 51
RICOGNIZIONE ANAGRAFICA IN BOVESIA
Strumenti:
Rohlfs, G. Dizionario dei cognomi e soprannomi in Calabria,
Longo editore, Ravenna, 1979.
52. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 52
LA CATTOLICA DEI GRECI DI REGGIO
Archivio storico diocesano di Reggio Calabria – Bova. Fonti
relative alla parrocchia Santa Maria Assunta della Cattolica
dei Greci di Reggio Calabria:
- Parrocchia Santa Maria della Cattolica dei Greci (1594-1974)
- Congrega dei Santi Crispino e Crispiniano
53. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 53
LA CATTOLICA DEI GRECI DI REGGIO
Archivio storico diocesano di Reggio Calabria – Bova. Fonti
relative alla parrocchia Santa Maria Assunta della Cattolica
dei Greci di Reggio Calabria: le Visite pastorali (1).
- Gaspare Ricciullo del Fosso (17 lug. 1560-1592)
- Annibale Maria d’Afflitto (15 nov. 1593-1 apr. 1638)
- Martino Ybanez de Villanueva (27 mag. 1675-set. 1695)
- Bernardo Cenicola (18 dic. 1797- 17 set. 1814)
54. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 54
Archivio storico diocesano di Reggio Calabria – Bova. Fonti
relative alla parrocchia Santa Maria Assunta della Cattolica
dei Greci di Reggio Calabria: le Visite pastorali (2).
- Mariano Ricciardi (28 set. 1855-24 nov. 1871)
- Francesco Coverti (6 mag. 1872-ante 14 mar. 1888)
- Gennaro Portanova (16 mar. 1888-25 apr. 1908)
- Giovanni Ferro (18 agosto 1973-4 giu. 1977)
LA CATTOLICA DEI GRECI DI REGGIO
55. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 55
1802 nov. 26, Reggio
L’economo della Cattolica dei greci riceve dal cancelliere
della Curia di Reggio, secondo quanto stabilito dal Real
dispaccio del 13 ott. 1802, 19 registri relativi al periodo 1675-
1795:
- 6 libri dei battesimi,
- 2 libri dei confermati,
- 6 libri dei matrimoni
- 5 libri dei morti
Cfr. ASRCB, Bernardo Cenicola, b. 30, f. 7, Registro di Curia, c. 7.
LA CATTOLICA DEI GRECI DI REGGIO
56. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 56
NUOVE PER PROSPETTIVE ALLA RICERCA
E’ necessario implementare e perfezionare strumenti per
elaborare nuove letture del passato:
- ordinamento e inventariazione di nuovi fondi archivistici
- -digitalizzazione della documentazione
- indicizzazione di toponimi e antroponimi
57. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 57
FONTI E STUDI SULLA MAGNA GRAECIA:
TUTELA E VALORIZZAZIONE
Per una storia degli studi in continuo divenire è
fondamentale la salvaguardia degli archivi di enti
direttamente rivolti allo studio e alla ricerca sulla Magna
Graecia:
- Museo archeologico di Reggio Calabria
- Soprintendenza archeologica per la Calabria
58. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 58
FONTI E STUDI SULLA MAGNA GRAECIA:
TUTELA E VALORIZZAZIONE
Ci sono diversi archivi di persona che meriterebbero di
essere conservati e valorizzati insieme al patrimonio
culturale pubblico, negli istituti archivistici a questo
deputati.
- Carte del professore Franco Mosino
- Carte del professore Salvatore Settis
59. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 59
CULTURA E COMUNICAZIONE
L’estrema specializzazione degli studi ha creato un abisso
tra il mondo della ricerca e la realtà quotidiana di ognuno
di noi.
- perdita del valore etico degli studi storici
- inutilità della ricerca
E’ necessario creare un LESSICO CULTURALE QUOTIDIANO
capace di raggiungere e coinvolgere tutti.
60. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 60
LESSICO CULTURALE QUOTIDIANO
- PROGETTI
- SEMINARI
- LABORATORI
Le fonti sono avanzi del passato che è possibile esperire
con la vista e con il tatto!
61. Costruzione di percorsi documentari sull’antichità classica
Lina Marzotti - 2015 61
GRAZIE!
Pasqualina Adele Marzotti
linamarzotti@gmail.com
Editor's Notes
Come vedremo si tratta di un processo dinamico e quasi circolare.
L’obiettivo che si vuole raggiungere, ovvero dare riferimenti precisi alla ricerca per ricostruire sulla base di sicure fonti documentarie l’evoluzione della grecità in Calabria ulteriore. L’ampiezza del tema ci porta naturalmente a restringere il campo di indagine, seguendo alcune strade e accennando soltanto ad altre. Si tratta da una parte di mostrare come sarebbe possibile utilizzare un giacimento documentario ancora abbastanza inesplorato, quello conservato all’Archivio storico diocesano di Reggio Calabria-Bova, dall’altra di mostrare come il senso di appartenenza e l’ammirazione per la cultura della Magna Graecia abbiano lasciato le loro tracce nella storia fino a tempi a noi molto vicini.
Si tratta un processo dinamico che si ripete continuamente e si autoalimenta, a partire dall’idealizzazione del passato, rivivificato dal racconto e dal ricordo e che attraverso l’imitazione di lingua, forme, stili e teorizzazioni giunge alla creazione di nuove tradizioni.
Come vedremo si tratta di un processo dinamico e quasi circolare.
L’obiettivo che si vuole raggiungere, ovvero dare riferimenti precisi alla ricerca per ricostruire sulla base di sicure fonti documentarie l’evoluzione della grecità in Calabria ulteriore. L’ampiezza del tema ci porta naturalmente a restringere il campo di indagine, seguendo alcune strade e accennando soltanto ad altre. Si tratta da una parte di mostrare come sarebbe possibile utilizzare un giacimento documentario ancora abbastanza inesplorato, quello conservato all’Archivio storico diocesano di Reggio Calabria-Bova, dall’altra di mostrare come il senso di appartenenza e l’ammirazione per la cultura della Magna Graecia abbiano lasciato le loro tracce nella storia fino a tempi a noi molto vicini.
E’ in questo periodo probabilmente che anche in Calabria gran parte dei marmi ellenistici che abbellivano le aree sacre delle città vennero ridotti in calce e che mattoni e tegole di costruzioni romane abbandonate vennero riutilizzate per le nuove costruzioni. Alla contrazione dell’economia doveva corrispondere anche una contrazione della domanda di maestranze specializzate e queste andarono assottigliandosi, sino ad estinguersi nelle aree più periferiche rispetto ai centri della committenza.
E’ forse questo il motivo per cui in alcuni luoghi i resti delle antiche architetture vennero utilizzati come elemento di pregio od ornamento, come nel limpido esempio offerto dalla basilica basiliana di Santa Maria dei Tridetti a Staiti, dove dei capitelli ionici (provenienti forse da Locri) sono stati impiegati come basamento delle colonnine del ciborio. L’artefice di quest’opera denuncia la sua ammirazione per l’antico utilizzando tre ‘pezzi di pregio’ e si fa interprete della tradizione greca innovandola, ponendo i capitelli capovolti e utilizzandoli come basamento delle colonne; certo, si tratta di un’innovazione probabilmente di ordine pratico: nel IX secolo erano andate probabilmente ormai perdute molte delle conoscenze tecnico pratiche relative alla costruzione e alla statica degli edifici monumentali.
«Il modello antico viene dunque per così dire, rifiutato in quanto norma, canone costruttivo, e al tempo stesso assimilato come lessico ornamentale», cfr. Salvatore Settis, Archeologia in Calabria. Figure e temi, Gangemi editore, Roma-Reggio Calabria, 1987, p. 301.
Nel territorio italiano sono presenti differenti organi di tutela del patrimonio culturale fin dagli stati preunitari, ma è dopo l'Unità d'Italia che nasce una organizzazione capillare delle risorse. Nel 1875 viene istituita presso il Ministero della Pubblica Istruzione la "Direzione centrale degli scavi e dei musei del Regno", poi nel 1881 denominata "Direzione generale per le antichità e belle arti".
Nel 1907 vennero istituite le soprintendenze territoriali, dipendenti dal Ministero della pubblica istruzione[2]. Nel 1923 vennero istituite le "soprintendenze dell'arte medioevale e moderna"[3]. Nel 1939 è stata razionalizzata la struttura delle soprintendenze[4] ed inoltre vengono promulgate le fondamentali leggi di protezione dei beni culturali e paesaggistici[5].
Sino al 1974 le competenze rimasero divise tra vari ministeri e la Presidenza del Consiglio dei ministri, mentre in quell'anno passarono al "Ministero per i Beni Culturali e Ambientali", istituito dal governo Moro IV, diventato nel 1998 "Ministero per i Beni e le Attività Culturali" e nel 2013 Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), da cui le soprintendenze a tutt'oggi dipendono.
Struttura organizzativa
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria, con sede a Borgia. Da essa dipendono:
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria - con sede a Reggio di Calabria[6];
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria - con sede a Cosenza;
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle province di Cosenza, Catanzaro e Crotone - con sede a Cosenza.
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle province di Reggio Calabria e Vibo Valentia - con sede a Reggio di Calabria;
Soprintendenza Archivistica per la Calabria - con sede a Reggio di Calabria.
Riferimenti:
leggi per la tutela del paesaggio: n. 1089 del 1º giugno 1939 e n. 1497 del 14 ottobre 1939
TU sui beni culturali: approvato con decreto legislativo n. 42/2004. Cfr, inoltre, il regolamento di organizzazione del ministero, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 233/2007, in particolare il capo IV "Amministrazione periferica e specificamente l'articolo 18.
Istituzione delle Direzioni regionali: Decreto del presidente della Repubblica 26 novembre 2007, n. 233 (a norma dell'articolo 1, comma 404, della legge 27 dicembre 2006, n. 296), articolo 18
http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/a83145850b3a2954c125785d0059b539/523552a0cb926e9a4125646f005dfcdb?OpenDocument
17/10/1859 Luogo di nascita:ROVERETO (Trento) Data del decesso:08/11/1935 Luogo di decesso:ROVERETO (Trento) Padre:Pietro Madre:KEPPEL Maria Fratelli:Osvaldo Parenti:Anita, nipote Luogo di residenza:SIRACUSA Titoli di studio:Laurea in lettere Professione:Archeologo Carriera:Direttore reggente del Museo nazionale di Napoli (11 dicembre 1900-marzo 1901)Direttore del Museo nazionale di Siracusa (19 settembre 1907)Sovrintendente agli scavi e ai musei archeologici di Siracusa (21 novembre 1907) Cariche e titoli: Socio corrispondente dell'Accademia delle scienze di Torino (31 maggio 1908) Membro del Consiglio superiore di antichità e belle arti (11 febbraio 1912)Socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei (18 luglio 1896)Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (13 agosto 1914)Membro della Società siciliana per la storia patria
Proponente:Senatore02/05/1924 Nomina:18/09/1924 Categoria:18 I membri della Regia accademia delle scienzedopo sette anni di nomina Relatore:Vittorio Polacco Convalida:22/11/1924 Giuramento:02/12/1924 .:: Onorificenze ::.
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 21 dicembre 1890Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 29 gennaio 1902Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 28 agosto 1909Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 18 agosto 1925Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 29 maggio 1913Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 30 dicembre 1917Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 1° giugno 1930Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 15 febbraio 1934Cavaliere dell'Ordine del Leone di Zahringen (Baden)Cavaliere dell'Ordine della Corona di PrussiaCavaliere dell'Ordine dell'Aquila rossa di Prussia (Germania)
Il Brèbion della Chiesa Metropolita di Reggio: un rotolo membranaceo in lingua greca relativo ai beni posseduti attorno al 1050-1064/1065
Coscienza linguistica greca
- Identificazione con la “nazione” linguistica greca moderna
- Riconoscimento di un legame con il greco classico.
Considerazione mia: L’analisi andrebbe approfondita criticamente per scindere gli elementi lessicali passati dal greco al latino e da questo all’italiano, da quelli passati all’uso moderno attraverso il grecanico.
In particolare ci piacerebbe che un giorno fossero compresi all’interno di questo patrimonio le carte del professore Fanco Mosino e le carte del professore Salvatore Settis, che attraverso i loro scritti hanno inspirato le suggestioni che sono alla base di gran parte di questo lavoro.