Il progetto descrive le esperienze sperimentali, progettuali e realizzative volte a ricercare un metodo di valorizzazione, attraverso la luce, di 4 meraviglie del sito archeologico di villa Adriana (Piazza d’Oro, Teatro Marittimo, Canopo, Roccabruna), antica residenza imperiale di epoca romana alle porte di Tivoli. I modelli concettuali, le modalità di fruizione, i livelli di luminanza, la collocazione dei corpi illuminanti propongono un progetto di illuminazione di carattere tecnica che sfocia anche nella rievocazione sensoriale ed emozionale. Il prototipo realizzato permette al visitatore di entrare anche di notte (fonte di reddito) in un percorso suggestivo che ha lo scopo di emozionare lo spettatore con installazioni spettacolari. Il progetto prevede l’illuminazione dell’area archeologica finalizzata alla fruizione notturna degli scavi da parte di gruppi organizzati di visitatori accompagnati da guida specializzata. In seconda battuta si individuano le strutture antiche per scegliere le giuste tecniche di fissaggio dei corpi illuminanti e i percorsi dei cavi di alimentazione ad essi relativi, con l’intento di non arrecare danno alle antichità, disturbo visivo durante le visite diurne e notturne. Sono state selezionate tutte sorgenti luminose di ottima qualità a elevatissima resa dei colori, il posizionamento delle stesse è stato individuato, caso per caso, in zone ben protette, non accessibili al pubblico, prive di pavimentazione di particolare pregio e facilmente raggiungibili per una corretta e costante manutenzione. Il sistema di controllo delle accensioni è ad architettura DMX, tecnologia che proviene dal mondo dello spettacolo, poiché questo sistema si presta a rapidi cambi di scena, dissolvenze, regolazioni. Il raggruppamento e l’azionamento per parti avviene esclusivamente tramite software che può essere programmato a piacimento.