P. Mattera (2004), "Il partito inquieto: organizzazione, passioni e politica dei socialisti italiani dalla Resistenza al miracolo economico", Carocci, Roma
"Il partito inquieto: organizzazione, passioni e politica dei socialisti italiani dalla Resistenza al miracolo economico"
1.
2. 6 agosto 1943: primo tentativo rifondazione
PSI con ritorno di Nenni.
Fusione PSI e MUP (Basso): nasce il PSIUP
con segretario Nenni.
1945: crisi dell’Italia dopo ventennio fascista.
PCI e cattolici più radicati
sul territorio Disagio PSIUP.
Pietro Nenni
Lelio Basso
3. Nenni e Morandi Basso e
Nenni
Dibattito all’interno del PSIUP (Saragat-Faravelli-Basso-Nenni-
Morandi)
4. 29 luglio 1945: Consiglio nazionale PSIUP due mozioni.
PSIUP: realtà composita con elementi di omogeneità.
Dibattito interno sullo statuto e sul tesseramento divergenze.
Questione dei finanziamenti: necessità di ricorrere a fonti
esterne.
Rafforzamento propaganda: simbologia, miti, opera di pedagogia
razionale.
5. Iscritti: sopratutto operai e contadini, pochi
giovani e donne nasce l’UDI.
Struttura: Direzione con federazioni provinciali
(raccordo centro-periferia e coordinamento
attività sezioni) e sezioni comunali (condivise
spesso col PCI tensioni).
Novembre 1945: primo governo De Gasperi formula
tripartita (DC-PSIUP-PCI) e profilo moderato.
6. 23 dicembre 1945: dimissioni Pertini, Basso e Cacciatore
Morandi: segretario; Nenni: segretario generale; Lombardi:
vicesegretario.
1946: soppressione esecutivo Basso rimosso da dirigente
dell’Ufficio elettorale
Basso fonda una sua corrente contrapposta a: destra rimormista,
sinistra anticomunista e gruppo favorevole a Nenni e Morandi.
7. 2 giugno 1946, referendum : PSIUP
vuole la Repubblica propaganda.
Elezioni 2 giugno: vince la Repubblica, il
PSIUP arriva secondo dopo la DC
dissidi interni al partito confronto
precongressuale.
Lizzadri vs. Basso (e Nenni) si
accentuano le divisoni in correnti
all’interno del PSIUP.
11 aprile 1946: XXIV Congresso PSIUP
tre mozioni: sinistra “di base”
(Morandi, Basso, Nenni), mozione di
centro (Silone, Pertini e Iniziativa
sociale) e mozione di ”Critica sociale”.
8. novembre 1946: secondo turno elezioni amministrative
arretramento PSIUP.
primi di dicembre: mozione della sinistra “Dal Governo al
potere”.
31 dicembre: colloquio Matteotti e Saragat a Montecitorio:
decisione scissione presa.
tra la sera del 7 e l’alba del 9 gennaio 1947: scissione di
palazzo Barberini.
9. XXV Congresso del Partito
Socialista apre i lavori il 9 gennaio
1947.
aprile 1947: elezioni regionali di
Sicilia fine governo tripartito.
1 maggio 1947 : strage Portella
della Ginestra.
10. 23 gennaio 1948: votazioni creazione
Fronte democratico popolare.
1 febbraio 1948: assemblea nazionale del
Fronte.
18 aprile e mattinata del 19 aprile 1948:
votazioni per le elezioni DC (vince con
quasi la maggioranza dei voti, 48,5%); PCI
(ottiene la maggior parte dei seggi del
Fronte); PSI (ottiene il 9% dei deputati).
tra il 24 e il 29 aprile 1948: la Direzione
Socialista si dedicò all’analisi dei risultati
elettorali. Tre mozioni: socialisti di destra
(firmata da Romita); socialisti di sinistra
(guidata da Nenni e Morandi); socialisti di
centro (chiamata “Riscossa Socialista”).
11. Jacometti e Lombardi: comincia la Direzione Centrista.
Alberto Jacometti Riccardo Lombardi
14 luglio 1948: attentato a Togliatti all’uscita della Camera
sciopero generale.
Spaccatura CGIL: dissociazione dei cattolici.
Permane la politica unitaria del Fronte ma il PSI è svincolato dai
legami con il PCI nelle strutture di base.
Dicembre 1948: le casse dell’amministrazione centrale sono
vuote.
Da agosto Nenni si incontra con Malenkov per chiedere
12. 31 dicembre 1948: polemica di capodanno tra Lombardi e
Morandi.
1949: “lunga notte/inverno del socialismo italiano”.
Problemi finanziari: La direzione di Roma 29 milioni di lire di
debiti, l’ “Avanti!” 57 milioni di debiti.
Estate 1949: la segreteria passa a Nenni (direzione di sinistra);
distacco dell’ala destra di Romita; Morandi: guida dell’Ufficio
organizzazione e quadri; Basso: guida dell’Ufficio ideologico e
culturale.
Aprile 1950: discorso di Morandi cause sconfitta PSI: DC e
l’appoggio datogli dalla Chiesa.
Settembre 1950: Morandi esige le dimissioni di Basso; vede il
partito come una macchina. Diarchia Morandi-Nenni.
13. Gennaio 1950: la polizia sparò a Modena
contro gli operai in sciopero causando 6
vittime.
25 giugno 1950: scoppiano le ostilità in
Corea.
PSI :antagonismo rispetto al governo e alle
manifestazioni ufficiali.
4 novembre: festa delle Forze Armate
socialisti in disparte.
1952: 60˚ anniversario della fondazione
del Partito Socialista; importanza di Nenni
come figura emblematica e carismatica.
14. PSI: primi anni 50 700.000 iscritti (centro Italia: quota
maggiore, 40%).
Tesseramento PSI: concentrato al centro-nord.
Due problemi: piccoli comuni (spesso gli iscritti PSI e PCI
coabitavano le sezioni) e presenza dei NAS sul territorio
(spesso erano inferiori alle necessità del Partito).
Obiettivo prioritario di Morandi: infoltire i ranghi dei quadri
professionali.
Nuove leve: spesso riducevano lo spazio di autonomia del
PSI.
Problema finanziamenti parte degli oneri del PSI
gravavano sui bilanci del PCI.
Grazie ai finanziamenti del blocco sovietico il PSI diventa
un partito moderno con un’organizzazione più stabile.
15. Nei primi anni 50 la Direzione impone la
cooptazione dall’alto.
Importanza della campagna per il
tesseramento e di quella per l’ “Avanti!”.
Problemi organizzativi.
Atmosfera del PSI: di stampo staliniano
il potere veniva gestito in modo dispotico
eliminando ogni forma di dissenso.
Visione della militanza fatta di lotte e
battaglie.
Mito sovietico e di Stalin.
Le logiche organizzative interne inibivano
il dissenso.
Pietro Nenni riprende l’iniziativa politica.
16. Equilibrio del partito: asse Nenni
(carisma e popolarità) - Morandi
(controllo dell’organizzazione interna).
22 marzo del 1952: incontro tra Nenni
e De Gasperi.
“Operazione Sturzo”: presentare alle elezioni amministrative di
Roma una lista congiunta di centro-destra estesa ai monarchici e
al MSI fallimento.
“Legge truffa”(1953) proposta dal governo. Le opposizioni la
ritenevano anti-democratica.
De Gasperi e
Nenni
17. Propaganda contro “legge
truffa”: volantini, comizi,
satira e invettiva contro gli
avversari.
10 luglio 1953: fallimento
“legge truffa” per circa 50
000 voti non scatta il premio
di maggioranza. Il PSI
ottenne il 12,7%.
Centrismo: sarà il Leitmotiv della politica
italiana.
Dibattito sulla natura del rapporto con il
PCI posizioni discordanti.
Dimissioni di De Gasperi prima
subentra Pella poi Scelba (“bestia nera
della sinistra”). Mario Scelba
18. Contatti del vertice del PSI con
Gronchi e Vanoni (leader della
sinistra democristiana).
Campagna contro governo.
3 novembre 1954: riunione
Direzione PSI spostare DC
a sinistra.
Logoramento governo Scelba.
31 marzo 1955: XXXI Congresso PSI
confermato dialogo con DC.
Gronchi diventa Presidente della
Repubblica.
Elezioni regionali in Sicilia avanzata
PSI e DC. Giovanni
Gronchi
19. 6 luglio: governo Segni.
Tre filoni nel PSI: Nenni vs. Vecchietti vs. Foa.
Muore Morandi, subentra Pertini.
Foa, Vecchietti e
Nenni
Antonio
Segni
Sandro
Pertini
20. Ottimismo ed orgoglio PSI.
Elezioni amministrative: PSI
2.3% nei comuni con più di 10
000 abitanti.
30 maggio: riunione della
Direzione due schieramenti:
autonomisti vs. unitaristi.
Incontri del PSI con PCI e PSDI
un nulla di fatto.
Febbraio 1956: XX Congresso
PCUS “rapporto segreto” di
Chruščev (demolizione di
Stalin) sconcerto nel PSI.
21. Autonimisti sempre più forti.
24 giugno 1956: secondo articolo di
Nenni sul XX Congresso.
Incontri con Togliatti No
abbandono politica unitaria ma
cambiamenti.
28 giugno: sciopero di Poznam
represso PSI vs. PCI.
Problema finanziamenti: aiuti
anche dal PCI (sudditanza)
ricerca di nuove fonti.
Nenni e Togliatti
22. 25 agosto 1956: incontro Nenni-Saragat a Pralognan.
Amendola e Valori nuovo accordo per patto di
consultazione con PCI malcontento generale.
Invasione Ungheria PCI appoggia Unione Sovietica, PSI
no. Angoscia generale nel PSI.
23. Comitato centrale: unionisti vs. autonomisti ma mozioni
diverse documento unitario = fine unione con PCI.
XXXI Congresso riaffermazione documento unitario.
Elezione membri del nuovo C.C.: Nenni in minoranza rispetto
a Valori, Vecchietti e Basso.
Accordo: Direzione di 20 membri equilibrio precario.
Boom economico nuova fase per il PSI.
Trattato di Roma