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Formazione docenti neoassunti
Anno scolastico 2016-17
Ornella Garraffo
La centralità e la trasversalità dei processi inclusivi
in relazione alla qualità dei risultati educativi.
La piena integrazione nella scuola di tutti e
l’educazione interculturale come sfondo
integrativo che accomuna tutte le discipline e
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Ornella Garraffo
Inclusione
Processi di inclusione centrali per la
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Da La via italiana per la scuola
interculturale e l’integrazione degli
alunni stranieri (2007)alle nuove
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Ornella Garraffo
Una lunga storia…
• La circolare ministeriale n° 205 del 26/7/ 1990 tratta per la prima volta l'inserimento degli alunni
stranieri nella scuola e l'educazione interculturale.
• Il DPR n° 394 /1999 delinea le modalità di iscrizione, accoglienza e inserimento dei minori e della
formazione degli adulti immigrati, affermando il loro diritto/obbligo all'istruzione scolastica e
prevedendo i dispositivi mirati e le risorse da attivare per l'apprendimento dell'italiano e per
facilitare l'accesso alle strutture e al curricolo comuni, anche attraverso intese con gli enti locali, le
comunità, le associazioni
• Legge 40/98; D.lgs 286/98 (testo unico)
• DPR 275/99
• Legge 189/2002 (Bossi-Fini) conferma procedure di accoglienza degli alunni stranieri a scuola
• Legge 53/2003 personalizzazione
• Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (allegato alla C.M.24/2006)
• La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri (2007)
• Direttiva 27/12/2012 Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica
• Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (2014)
Ornella Garraffo
DPR 394/99 art.45
• L’articolo 45 del Regolamento
recante norme di attuazione del
testo unico delle disposizioni
concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla
condizione dello straniero, a
norma dell'art.1, c.6, del decreto
legislativo 25 luglio 1998, n. 286
detta le norme sull’iscrizione
scolastica
Ornella Garraffo
Tutti ci possiamo
iscrivere, anche se
siamo irregolari
DPR 394/99 art.45
• 1. I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto
all'istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in
ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini
italiani. Essi sono soggetti all'obbligo scolastico secondo le
disposizioni vigenti in materia. L'iscrizione dei minori stranieri nelle
scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle
condizioni previsti per i minori italiani. Essa può essere richiesta in
qualunque periodo dell'anno scolastico. I minori stranieri privi di
documentazione anagrafica ovvero in possesso di documentazione
irregolare o incompleta sono iscritti con riserva.
Ornella Garraffo
Ornella Garraffo
Una storia non solo italiana…
• Dalla Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani (1948), alla
Convenzione sui diritti
dell’infanzia (1989), alle norme
europee (Raccomandazione del
Parlamento Europeo e del
Consiglio “Relativa a competenze
chiave per l’apprendimento
permanente”, 2006)
Ornella Garraffo
Dichiarazione universale dei diritti umani (1948)
Ornella Garraffo
Competenze chiave per l’apprendimento
permanente (2006)
• Comunicazione nella madrelingua
• Comunicazione in lingue straniere
• Competenza matematica e competenze di base
in campo scientifico e tecnologico.
• Competenza digitale
• Imparare a imparare
• Competenze sociali e civiche
• Senso di iniziativa e di imprenditorialità
• Consapevolezza ed espressione culturali
Ornella Garraffo
Competenze chiave per l’apprendimento
permanente (2006)
La raccomandazione del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a
competenze chiave per l’apprendimento
permanente
Comunicazione
in lingue
straniere
Competenze
sociali e
civiche
I N
TE
RC
UL
TU
RA
Ornella Garraffo
Comunicazione in lingue straniere
La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali
abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua: essa si basa sulla capacità
di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e
opinioni in forma sia orale sia scritta — comprensione orale, espressione orale,
comprensione scritta ed espressione scritta in una gamma appropriata di contesti
sociali e culturali — istruzione e formazione, lavoro, casa, tempo libero — a
seconda dei desideri o delle esigenze individuali. La comunicazione nelle lingue
straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione
interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le
quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta
ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo background
sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze e/o dei suoi interessi.
Un atteggiamento positivo comporta l’apprezzamento della diversità culturale
nonché l’interesse e la curiosità per le lingue e la comunicazione interculturale.
Ornella Garraffo
Competenze sociali e civiche
• Queste includono competenze personali,
interpersonali e interculturali e riguardano tutte le
forme di comportamento che consentono alle
persone di partecipare in modo efficace e
costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in
particolare alla vita in società sempre più
diversificate[…]
• Le persone dovrebbero provare interesse per lo
sviluppo socioeconomico e la comunicazione
interculturale, e dovrebbero apprezzare la
diversità e rispettare gli altri ed essere pronte a
superare i pregiudizi e a cercare compromessi.
Ornella Garraffo
«Nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo studente si trova a interagire
con culture diverse, senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle
e metterle in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire
supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e
aperta.»
«Una molteplicità di culture e di lingue sono entrate nella scuola.
L’intercultura è già oggi il modello che permette a tutti i bambini e ragazzi il
riconoscimento reciproco e dell’identità di ciascuno. A centocinquanta anni
dall’Unità, l’Italiano è diventata la lingua comune di chi nasce e cresce in
Italia al di là della cittadinanza italiana o straniera. La scuola raccoglie con
successo una sfida universale, di apertura verso il mondo, di pratica
dell’uguaglianza nel riconoscimento delle differenze.»
Ornella Garraffo
2012
• La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa
prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare
attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio.
Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzi tutto nella
classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate,
evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza; inoltre nel Paese,
affinché le situazioni di svantaggio sociale, economiche, culturali non
impediscano il raggiungimento degli essenziali obiettivi di qualità che è doveroso
garantire.
• In entrambi i casi con la finalità sancita dalla nostra Costituzione di garantire e di
promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti “senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali
e sociali” e impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano
impedire “il pieno sviluppo della persona umana”.
Ornella Garraffo
• La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un
fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico:
deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta riconoscere e
conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia.
Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro
integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in
un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli
familiari, le differenze di genere.
• La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola in maniera
vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno
impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella
società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme.
Ornella Garraffo
intercultura
dialogo
interlingua
cittadinanza
meticciato
Multiculturalità
Lingua per lo
studio
mediazione
MSNA
Ornella Garraffo
Le dinamiche dell’inclusione
Ornella Garraffo
L’intercultura come rivoluzione culturale implica la collocazione al centro
della gerarchia dei valori che struttura il mondo morale, ma anche sociale ,
culturale e poi perfino politico, di una nuova triade[…] Mentre la triade
medievale e borghese accentuava i caratteri dell’unità, dell’appartenenza,
della continuità e della coesione, dando all’individuo e alla società
un’identità organica e omogenea […], quella che emerge attraverso i
processi attuali di immigrazione, di mondializzazione della società e della
cultura, attraverso la edificazione del mcluhaniano «villaggio globale» è
caratterizzata da valori non di chiusura ma di apertura, non di difesa ma di
collaborazione, meno arcaizzanti e più postmoderni, pur con tutta la carica
di problematicità, di tensione e anche di crisi che contengono, quelli […]
del pluralismo, della differenza e del dialogo. ( F. Cambi, Intercultura:
fondamenti pedagogici, 2001, pag.16
Ornella Garraffo
PEDAGOGIA PERSONALISTA: LA VIA ITALIANA
ALL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE
Negli ultimi trent’anni (a partire dalla CM Gli alunni stranieri e l’educazione interculturale, 1989), l’Italia ha
assunto la prospettiva interculturale sul piano normativo in modo apprezzabile. Nel documento intitolato La
via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri (Osservatorio Nazionale per
l’Integrazione degli alunni stranieri e per l’Educazione Interculturale) si introduce il concetto di PEDAGOGIA
PERSONALISTA.
PEDAGOGIA
PERSONALISTICA
Orientata alla VALORIZZAZIONE della persona e alla costruzione di
progetti educativi che si fondino SULL’UNICITÀ BIOGRAFICA E
RELAZIONALE DELLO STUDENTE
principio valido per
TUTTI GLI ALUNNI
rende centrale
L’ATTENZIONE ALLA DIVERSITÀ e riduce i
rischi di omologazione e assimilazione...
...può evitare le derive di un’impostazione
individualistica esasperata
e aiutare la scuola a riconoscere il contesto di
vita dello studente, la
sua biografia familiare e sociale.
Ornella Garraffo
Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione
degli alunni stranieri (2014)
L’educazione interculturale
rifiuta sia la logica
dell’assimilazione sia quella
di una convivenza tra
comunità chiuse ed è
orientata a favorire il
confronto, il dialogo, il
reciproco riconoscimento e
arricchimento delle persone
nel rispetto delle diverse
identità ed appartenenze…
Riferimento alle
Indicazioni nazionali
per il curricolo
Ornella Garraffo
Chi
sono?
Figli di
coppie
miste
Alunni
arrivati per
adozione
internazional
e
Alunni rom,
sinti e
camminant
i
Studenti
universitari
con
cittadinanza
straniera
Alunni
con
cittadinan
za non
italiana
Alunni con
ambiente
familiare
non
italofono
Minori non
accompagna
ti
Ornella Garraffo
Indicazioni operative 1
• L’iscrizione dei minori con cittadinanza non italiana può anche
avvenire in corso d’anno ( art.45 DPR 349/99)
• Lo stato di irregolarità non pregiudica l’iscrizione scolastica
• Gli alunni stranieri vengono iscritti alla classe corrispondente all’età
anagrafica, salvo delibera del Coll. Docenti ( classe inf. o successiva)
• Minori non accompagnati: la scuola ne dà immediata comunicazione
all’autorità pubblica competente
Ornella Garraffo
Indicazioni operative 2
• Documenti che la scuola richiede:
• permesso di soggiorno
• Documenti sanitari (vaccinazioni obbligatorie)
• Documenti scolastici (pagelle o eventuali altre informazioni)
• In mancanza di documenti la scuola iscrive comunque il minore
straniero
Ornella Garraffo
Indicazioni operative 3 gestione iscrizioni
• Limite massimo di alunni stranieri nelle singole classi : 30% (circ. 2 del
2010) per evitare classi ghetto; il limite del 30% può essere innalzato
o ridotto in specifiche condizioni e circostanze dal direttore generale
USR con motivato provvedimento
• USR devono promuovere azioni per regolare i flussi ( conferenze di
servizio per DS, intese tra scuole e comuni, province, prefetture)
• Necessaria informazione dei genitori
Ornella Garraffo
Gestione iscrizioni
iscrizioni
USR
RETI di scuole
Orientamento
( rapporti con
le famiglie)
Ornella Garraffo
Indicazioni operative 4 valutazione
• I minori con cittadinanza non italiana sono valutati nelle forme e nei
modi previsti per i cittadini italiani (DPR 394/1999 art.45 richiamato
nel DPR 122/2009)
• La valutazione formativa deve tener conto del percorso di
apprendimento dei singoli studenti (solo in casi eccezionali PDP)
• Esami: non è possibile differenziare formalmente le prove degli
studenti stranieri
• Esame I ciclo: se necessario presenza di mediatori linguistici
• Esame II ciclo: percorso di mantenimento e sviluppo della lingua
d’origine viene riconosciuto come credito formativo.
Ornella Garraffo
Indicazioni operative 5 Orientamento
• Orientamento fin dalla scuola dell’infanzia (importanza della
frequenza per la socializzazione e l’apprendimento linguistico)
• Prevenzione della segregazione formativa (prevenire la formazione di
ghetti e di scelte obbligate dell’istruzione tecnica e professionale)
• Contrasto del ritardo scolastico
• Orientamento personalizzato plurilingue
Ornella Garraffo
Indicaz. operative 6: insegnamento italiano L2
• Periodo transitorio: più veloce l’acquisizione dell’italiano L2 per la
comunicazione di base, più complessa l’acquisizione dell’italiano
come lingua veicolare di studio
Ornella Garraffo
Fasi
Apprendimento italiano L2 per comunicare
(laboratorio italiano L2)
Accesso all’italiano per lo studio: impara l’italiano
per studiare, impara l’italiano studiando
Fase degli apprendimenti comuni
Ornella Garraffo
Il plurilinguismo
Ornella Garraffo
La competenza plurilingue e interculturale viene
definita
come la capacità di usare un ampio e diversificato
repertorio di risorse linguistiche e culturali per
soddisfare bisogni comunicativi o interagire con
l’altro, diverso per cultura e contesto di origine,
oltre che per arricchire e sviluppare questo stesso
repertorio.
La competenza plurilingue rinvia al repertorio di
risorse che ogni apprendente acquisisce da tutte le
lingue che egli conosce o ha appreso e relative alle
culture legate a queste lingue (lingua di
scolarizzazione, lingua regionale e minoritaria o
lingua d‟origine dell’apprendente immigrato, lingue
straniere moderne o lingue classiche)
La competenza interculturale
permette di meglio comprendere l‟alterità, di
stabilire connessioni cognitive e affettive
tra precedenti e nuove esperienze dell‟alterità,
di mediare tra gli appartenenti a due o più
gruppi sociali e tra le loro culture e di mettere
in discussione i presupposti del proprio gruppo
culturale e del proprio contesto ambientale.
Il plurilinguismo
• Plurilinguismo
• educazione linguistica plurilingue
Ornella Garraffo
Per rilevare competenze:
questionari plurilingui
Segni
d’accoglienza
Storie bilingui
Come
valorizzare
La
diversità
linguistica
Glossari
Il CLIL
• Non è citato esplicitamente nelle Linee guida ma può costituire una
risorsa per valorizzare le competenze che già l’alunno possiede in
discipline non linguistiche attraverso la lingua veicolare CLIL
Ornella Garraffo
Istruzione degli adulti
• DPR 263/2012 istituisce i CIPIA
• Legge 94/2009 introduce per gli stranieri immigrati che intendano
ottenere il permesso di soggiorno l’obbligo di superare un test di
lingua italiana
Ornella Garraffo
Diversi da chi? Raccomandazioni per l'integrazione
degli alunni stranieri e per l' intercultura (2015)
• Dieci attenzioni e proposte
1. Ribadire il diritto all’inserimento immediato degli alunni neoarrivati
2. Rendere consapevoli dell'importanza della scuola dell’infanzia
3. Contrastare il ritardo scolastico
4. Accompagnare i passaggi; adattare il programma e la valutazione
5. Organizzare un orientamento efficace alla prosecuzione degli studi. Investire sul
protagonismo degli studenti
6. Sostenere l'apprendimento dell 'italiano L2, lingua di scolarità
7. Valorizzare la diversità linguistica
8. Prevenire la segregazione scolastica
9. Coinvolgere le famiglie nel progetto educativo per i loro figli
10. Promuovere l'educazione interculturale nelle scuole
Ornella Garraffo
Inclusione: il protocollo di accoglienza
• Il protocollo di accoglienza è un documento attraverso cui le scuole
dichiarano le proprie strategie e modalità operative per l’inclusione
degli studenti stranieri
• Esempi
protocollo 1
protocollo 2
Ornella Garraffo
Una scuola accogliente
In generale ci si occupa di accoglienza per chi si trova in situazione di disagio
ed oggi in modo particolare nei confronti di alunni stranieri, la prima cosa da
dire è che l’accoglienza riguarda tutti e che non può essere un fatto
particolare, perché è soprattutto un atteggiamento, un habitus di
comportamento, non di un giorno, né di una settimana ma del quotidiano.
La scuola infatti non può non riconoscere tutti nella loro diversità facendosi
scuola per tutti, ma come una scuola su misura per singoli alunni.
L’accogliere è prima di tutto riconoscere le persone, prendendo atto dei
valori di cui esse sono portatori, e poiché ognuno è diverso dagli altri la
scuola accogliente non impone a tutti gli alunni le stesse mete formative,
ogni alunno ha le proprie esigenze formative e le proprie propensioni, quindi
le mete formative devono essere personalizzate, non si possono
misconoscere stili diversi di apprendimento. (L. Ferrini in La scuola
accogliente, a cura di Enzo Catarsi, 2002)
Ornella Garraffo
L’alunno straniero nelle prove standardizzate
• Gli alunni stranieri in genere ottengono nelle prove INVALSI punteggi
più bassi dei nativi; il divario è più accentuato in italiano, meno in
matematica
• Nelle diapositive successive vediamo l’incidenza degli alunni stranieri
sul totale nelle varie aree del Paese
• Si distinguono alunni di Prima generazione, cioè arrivati in Italia, da
alunni di seconda generazione (nati in Italia da coppie di stranieri)
Ornella Garraffo
Dal Rapporto INVALSI del 2016
Alte percentuali
di alunni stranieri
al Nord, più elevate
alla primaria:
le percentuali più
alte
sono di alunni
nati in Italia
figli di stranieri
Ornella Garraffo
Differenze di punteggio in italiano tra alunni
nativi e stranieri
In italiano gli alunni
stranieri ottengono
risultati più bassi.
Nella scuola media il
divario si riduce per
aumentare
nuovamente nella
secondaria di II
grado
Ornella Garraffo
Ornella Garraffo
Grazie
Ornella.garraffo@gmail.com
Tel. 3283651398

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Intercultura

  • 1. Formazione docenti neoassunti Anno scolastico 2016-17 Ornella Garraffo
  • 2. La centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi. La piena integrazione nella scuola di tutti e l’educazione interculturale come sfondo integrativo che accomuna tutte le discipline e tutti gli insegnamenti Ornella Garraffo
  • 3. Inclusione Processi di inclusione centrali per la qualità dei risultati educativi Da La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri (2007)alle nuove Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (2014) Tra i due documenti, la normativa sui BES (2012) Ornella Garraffo
  • 4. Una lunga storia… • La circolare ministeriale n° 205 del 26/7/ 1990 tratta per la prima volta l'inserimento degli alunni stranieri nella scuola e l'educazione interculturale. • Il DPR n° 394 /1999 delinea le modalità di iscrizione, accoglienza e inserimento dei minori e della formazione degli adulti immigrati, affermando il loro diritto/obbligo all'istruzione scolastica e prevedendo i dispositivi mirati e le risorse da attivare per l'apprendimento dell'italiano e per facilitare l'accesso alle strutture e al curricolo comuni, anche attraverso intese con gli enti locali, le comunità, le associazioni • Legge 40/98; D.lgs 286/98 (testo unico) • DPR 275/99 • Legge 189/2002 (Bossi-Fini) conferma procedure di accoglienza degli alunni stranieri a scuola • Legge 53/2003 personalizzazione • Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (allegato alla C.M.24/2006) • La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri (2007) • Direttiva 27/12/2012 Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica • Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (2014) Ornella Garraffo
  • 5. DPR 394/99 art.45 • L’articolo 45 del Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell'art.1, c.6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 detta le norme sull’iscrizione scolastica Ornella Garraffo Tutti ci possiamo iscrivere, anche se siamo irregolari
  • 6. DPR 394/99 art.45 • 1. I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all'istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Essi sono soggetti all'obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia. L'iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori italiani. Essa può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico. I minori stranieri privi di documentazione anagrafica ovvero in possesso di documentazione irregolare o incompleta sono iscritti con riserva. Ornella Garraffo
  • 8. Una storia non solo italiana… • Dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948), alla Convenzione sui diritti dell’infanzia (1989), alle norme europee (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio “Relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente”, 2006) Ornella Garraffo
  • 9. Dichiarazione universale dei diritti umani (1948) Ornella Garraffo
  • 10. Competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006) • Comunicazione nella madrelingua • Comunicazione in lingue straniere • Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico. • Competenza digitale • Imparare a imparare • Competenze sociali e civiche • Senso di iniziativa e di imprenditorialità • Consapevolezza ed espressione culturali Ornella Garraffo
  • 11. Competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006) La raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente Comunicazione in lingue straniere Competenze sociali e civiche I N TE RC UL TU RA Ornella Garraffo
  • 12. Comunicazione in lingue straniere La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua: essa si basa sulla capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta — comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali — istruzione e formazione, lavoro, casa, tempo libero — a seconda dei desideri o delle esigenze individuali. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo background sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze e/o dei suoi interessi. Un atteggiamento positivo comporta l’apprezzamento della diversità culturale nonché l’interesse e la curiosità per le lingue e la comunicazione interculturale. Ornella Garraffo
  • 13. Competenze sociali e civiche • Queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate[…] • Le persone dovrebbero provare interesse per lo sviluppo socioeconomico e la comunicazione interculturale, e dovrebbero apprezzare la diversità e rispettare gli altri ed essere pronte a superare i pregiudizi e a cercare compromessi. Ornella Garraffo
  • 14. «Nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo studente si trova a interagire con culture diverse, senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta.» «Una molteplicità di culture e di lingue sono entrate nella scuola. L’intercultura è già oggi il modello che permette a tutti i bambini e ragazzi il riconoscimento reciproco e dell’identità di ciascuno. A centocinquanta anni dall’Unità, l’Italiano è diventata la lingua comune di chi nasce e cresce in Italia al di là della cittadinanza italiana o straniera. La scuola raccoglie con successo una sfida universale, di apertura verso il mondo, di pratica dell’uguaglianza nel riconoscimento delle differenze.» Ornella Garraffo 2012
  • 15. • La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzi tutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza; inoltre nel Paese, affinché le situazioni di svantaggio sociale, economiche, culturali non impediscano il raggiungimento degli essenziali obiettivi di qualità che è doveroso garantire. • In entrambi i casi con la finalità sancita dalla nostra Costituzione di garantire e di promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” e impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire “il pieno sviluppo della persona umana”. Ornella Garraffo
  • 16. • La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere. • La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme. Ornella Garraffo
  • 19. L’intercultura come rivoluzione culturale implica la collocazione al centro della gerarchia dei valori che struttura il mondo morale, ma anche sociale , culturale e poi perfino politico, di una nuova triade[…] Mentre la triade medievale e borghese accentuava i caratteri dell’unità, dell’appartenenza, della continuità e della coesione, dando all’individuo e alla società un’identità organica e omogenea […], quella che emerge attraverso i processi attuali di immigrazione, di mondializzazione della società e della cultura, attraverso la edificazione del mcluhaniano «villaggio globale» è caratterizzata da valori non di chiusura ma di apertura, non di difesa ma di collaborazione, meno arcaizzanti e più postmoderni, pur con tutta la carica di problematicità, di tensione e anche di crisi che contengono, quelli […] del pluralismo, della differenza e del dialogo. ( F. Cambi, Intercultura: fondamenti pedagogici, 2001, pag.16 Ornella Garraffo
  • 20. PEDAGOGIA PERSONALISTA: LA VIA ITALIANA ALL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE Negli ultimi trent’anni (a partire dalla CM Gli alunni stranieri e l’educazione interculturale, 1989), l’Italia ha assunto la prospettiva interculturale sul piano normativo in modo apprezzabile. Nel documento intitolato La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri (Osservatorio Nazionale per l’Integrazione degli alunni stranieri e per l’Educazione Interculturale) si introduce il concetto di PEDAGOGIA PERSONALISTA. PEDAGOGIA PERSONALISTICA Orientata alla VALORIZZAZIONE della persona e alla costruzione di progetti educativi che si fondino SULL’UNICITÀ BIOGRAFICA E RELAZIONALE DELLO STUDENTE principio valido per TUTTI GLI ALUNNI rende centrale L’ATTENZIONE ALLA DIVERSITÀ e riduce i rischi di omologazione e assimilazione... ...può evitare le derive di un’impostazione individualistica esasperata e aiutare la scuola a riconoscere il contesto di vita dello studente, la sua biografia familiare e sociale. Ornella Garraffo
  • 21. Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (2014) L’educazione interculturale rifiuta sia la logica dell’assimilazione sia quella di una convivenza tra comunità chiuse ed è orientata a favorire il confronto, il dialogo, il reciproco riconoscimento e arricchimento delle persone nel rispetto delle diverse identità ed appartenenze… Riferimento alle Indicazioni nazionali per il curricolo Ornella Garraffo
  • 22. Chi sono? Figli di coppie miste Alunni arrivati per adozione internazional e Alunni rom, sinti e camminant i Studenti universitari con cittadinanza straniera Alunni con cittadinan za non italiana Alunni con ambiente familiare non italofono Minori non accompagna ti Ornella Garraffo
  • 23. Indicazioni operative 1 • L’iscrizione dei minori con cittadinanza non italiana può anche avvenire in corso d’anno ( art.45 DPR 349/99) • Lo stato di irregolarità non pregiudica l’iscrizione scolastica • Gli alunni stranieri vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo delibera del Coll. Docenti ( classe inf. o successiva) • Minori non accompagnati: la scuola ne dà immediata comunicazione all’autorità pubblica competente Ornella Garraffo
  • 24. Indicazioni operative 2 • Documenti che la scuola richiede: • permesso di soggiorno • Documenti sanitari (vaccinazioni obbligatorie) • Documenti scolastici (pagelle o eventuali altre informazioni) • In mancanza di documenti la scuola iscrive comunque il minore straniero Ornella Garraffo
  • 25. Indicazioni operative 3 gestione iscrizioni • Limite massimo di alunni stranieri nelle singole classi : 30% (circ. 2 del 2010) per evitare classi ghetto; il limite del 30% può essere innalzato o ridotto in specifiche condizioni e circostanze dal direttore generale USR con motivato provvedimento • USR devono promuovere azioni per regolare i flussi ( conferenze di servizio per DS, intese tra scuole e comuni, province, prefetture) • Necessaria informazione dei genitori Ornella Garraffo
  • 26. Gestione iscrizioni iscrizioni USR RETI di scuole Orientamento ( rapporti con le famiglie) Ornella Garraffo
  • 27. Indicazioni operative 4 valutazione • I minori con cittadinanza non italiana sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani (DPR 394/1999 art.45 richiamato nel DPR 122/2009) • La valutazione formativa deve tener conto del percorso di apprendimento dei singoli studenti (solo in casi eccezionali PDP) • Esami: non è possibile differenziare formalmente le prove degli studenti stranieri • Esame I ciclo: se necessario presenza di mediatori linguistici • Esame II ciclo: percorso di mantenimento e sviluppo della lingua d’origine viene riconosciuto come credito formativo. Ornella Garraffo
  • 28. Indicazioni operative 5 Orientamento • Orientamento fin dalla scuola dell’infanzia (importanza della frequenza per la socializzazione e l’apprendimento linguistico) • Prevenzione della segregazione formativa (prevenire la formazione di ghetti e di scelte obbligate dell’istruzione tecnica e professionale) • Contrasto del ritardo scolastico • Orientamento personalizzato plurilingue Ornella Garraffo
  • 29. Indicaz. operative 6: insegnamento italiano L2 • Periodo transitorio: più veloce l’acquisizione dell’italiano L2 per la comunicazione di base, più complessa l’acquisizione dell’italiano come lingua veicolare di studio Ornella Garraffo
  • 30. Fasi Apprendimento italiano L2 per comunicare (laboratorio italiano L2) Accesso all’italiano per lo studio: impara l’italiano per studiare, impara l’italiano studiando Fase degli apprendimenti comuni Ornella Garraffo
  • 31. Il plurilinguismo Ornella Garraffo La competenza plurilingue e interculturale viene definita come la capacità di usare un ampio e diversificato repertorio di risorse linguistiche e culturali per soddisfare bisogni comunicativi o interagire con l’altro, diverso per cultura e contesto di origine, oltre che per arricchire e sviluppare questo stesso repertorio. La competenza plurilingue rinvia al repertorio di risorse che ogni apprendente acquisisce da tutte le lingue che egli conosce o ha appreso e relative alle culture legate a queste lingue (lingua di scolarizzazione, lingua regionale e minoritaria o lingua d‟origine dell’apprendente immigrato, lingue straniere moderne o lingue classiche) La competenza interculturale permette di meglio comprendere l‟alterità, di stabilire connessioni cognitive e affettive tra precedenti e nuove esperienze dell‟alterità, di mediare tra gli appartenenti a due o più gruppi sociali e tra le loro culture e di mettere in discussione i presupposti del proprio gruppo culturale e del proprio contesto ambientale.
  • 32. Il plurilinguismo • Plurilinguismo • educazione linguistica plurilingue Ornella Garraffo Per rilevare competenze: questionari plurilingui Segni d’accoglienza Storie bilingui Come valorizzare La diversità linguistica Glossari
  • 33. Il CLIL • Non è citato esplicitamente nelle Linee guida ma può costituire una risorsa per valorizzare le competenze che già l’alunno possiede in discipline non linguistiche attraverso la lingua veicolare CLIL Ornella Garraffo
  • 34. Istruzione degli adulti • DPR 263/2012 istituisce i CIPIA • Legge 94/2009 introduce per gli stranieri immigrati che intendano ottenere il permesso di soggiorno l’obbligo di superare un test di lingua italiana Ornella Garraffo
  • 35. Diversi da chi? Raccomandazioni per l'integrazione degli alunni stranieri e per l' intercultura (2015) • Dieci attenzioni e proposte 1. Ribadire il diritto all’inserimento immediato degli alunni neoarrivati 2. Rendere consapevoli dell'importanza della scuola dell’infanzia 3. Contrastare il ritardo scolastico 4. Accompagnare i passaggi; adattare il programma e la valutazione 5. Organizzare un orientamento efficace alla prosecuzione degli studi. Investire sul protagonismo degli studenti 6. Sostenere l'apprendimento dell 'italiano L2, lingua di scolarità 7. Valorizzare la diversità linguistica 8. Prevenire la segregazione scolastica 9. Coinvolgere le famiglie nel progetto educativo per i loro figli 10. Promuovere l'educazione interculturale nelle scuole Ornella Garraffo
  • 36. Inclusione: il protocollo di accoglienza • Il protocollo di accoglienza è un documento attraverso cui le scuole dichiarano le proprie strategie e modalità operative per l’inclusione degli studenti stranieri • Esempi protocollo 1 protocollo 2 Ornella Garraffo
  • 37. Una scuola accogliente In generale ci si occupa di accoglienza per chi si trova in situazione di disagio ed oggi in modo particolare nei confronti di alunni stranieri, la prima cosa da dire è che l’accoglienza riguarda tutti e che non può essere un fatto particolare, perché è soprattutto un atteggiamento, un habitus di comportamento, non di un giorno, né di una settimana ma del quotidiano. La scuola infatti non può non riconoscere tutti nella loro diversità facendosi scuola per tutti, ma come una scuola su misura per singoli alunni. L’accogliere è prima di tutto riconoscere le persone, prendendo atto dei valori di cui esse sono portatori, e poiché ognuno è diverso dagli altri la scuola accogliente non impone a tutti gli alunni le stesse mete formative, ogni alunno ha le proprie esigenze formative e le proprie propensioni, quindi le mete formative devono essere personalizzate, non si possono misconoscere stili diversi di apprendimento. (L. Ferrini in La scuola accogliente, a cura di Enzo Catarsi, 2002) Ornella Garraffo
  • 38. L’alunno straniero nelle prove standardizzate • Gli alunni stranieri in genere ottengono nelle prove INVALSI punteggi più bassi dei nativi; il divario è più accentuato in italiano, meno in matematica • Nelle diapositive successive vediamo l’incidenza degli alunni stranieri sul totale nelle varie aree del Paese • Si distinguono alunni di Prima generazione, cioè arrivati in Italia, da alunni di seconda generazione (nati in Italia da coppie di stranieri) Ornella Garraffo
  • 39. Dal Rapporto INVALSI del 2016 Alte percentuali di alunni stranieri al Nord, più elevate alla primaria: le percentuali più alte sono di alunni nati in Italia figli di stranieri Ornella Garraffo
  • 40. Differenze di punteggio in italiano tra alunni nativi e stranieri In italiano gli alunni stranieri ottengono risultati più bassi. Nella scuola media il divario si riduce per aumentare nuovamente nella secondaria di II grado Ornella Garraffo