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Roadshow per il professionista
a cura di
Marcello Pollio e Pietro Paolo Papaleo
Partners Pollio & Associati
Il piano di concordato: linee guida per la redazione.
L’iva di rivalsa e la perizia ex art. 160, co. 2 L.F.
La variabile fiscale ed il trattamento del debito erariale.
La “validazione” del concordato: ruolo dell’attestatore e
peculiarità dell’attestazione
3
1. Il Piano nel Concordato con continuità
Ø  Best practice, Free cash flow, Forecast, Solidità, Milestones
2. La “falcidia” dei privilegiati e la perizia 160
Ø  Oggetto, contenuto e Data Riferimento
Ø  Condizioni per la “falcidia” del privilegio speciale mobiliare (Iva di rivalsa)
3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale
Ø  Transazione fiscale, Falcidia IVA e Ritenute
(CUGE – emergente giurisprudenza di Merito e Legittimità)
Ø  Bonus ristrutturazione nel concordato con continuità
4. Attestazione Piano e Proposta di concordato
Ø  Ruolo Attestatore (è o non è assimilabile all’Ausiliare del Giudice?)
Ø  Concetto Veridicità base dati contabile (possibili red flags?)
Ø  Fattibilità (caveat – condizioni)
Ø  Best Interest of Creditors (miglior soddisfazione)
Indice e Keywords
BEST PRACTICE Piano Industriale
§  Principi contabili (OIC 5 – OIC 6)
§  Linee Guida Assonime/Unifi (LG)
§  Linee guida FNC 15.11.2016
§  Principi di Attestazione (PA)
§  ISAE 3400
1. Il Piano nel Concordato con continuità (1/5)
valutazioni bilancio VS valutazione piano
STRINGENTI,
PRUDENZIALI
CONDIZIONATE
DA PROSPETTIVA
TEMPORALE
CRITERI
GENERALI
CIVILISTICI
(attenzione ad
Informative
bilancio)
§  Linee Guida CNDCEC
30.10.2015
Guide Lines -
Raccomandazione
Informativa e valutazione della
crisi d’impresa
Strumenti diagnostici e di monitoraggio crisi
Incapacità corrente azienda di generare flussi di
cassa, presenti e prospettici, sufficienti a
garantire adempimento obbligazioni assunte
e di pianificate
Assumptions
dati prospettici
4
crisi reversibile
§  Company Profile - Posizionamento
§  Diagnostico crisi
§  Business Plan
§  Ricavi prospettici
§  Patrimonio
§  Free Cash Flow
Linee Guida (Assumptions – Drivers)
Metodo (raccordo con Piano concordatario)
Documenti Prospettici (CE – SP – CF)
Struttura e Contenuti Piano Industriale
Declinazione
Forecast (BEA)
Test 182 sexies L.F.
Manovra finanziaria
1. Il Piano nel Concordato con continuità (2/5)
5
Principi (Focus) Piano Industriale
§  Esplicitazione metodo (LG racc. 6)
§  Arco Temporale Piano (LG racc. 7)
§  Solidità - stress test (LG racc. 8)
§  Monitoraggio – milestones (LG racc. 9)
§  Rapporti con creditori (LG racc. 5)
Artt. 160 ss. e 186 bis L.F.
§  “Struttura” concordato
§  Falcidia privilegiati
§  Moratoria privilegiati
§  Trattamento erario/IVA
1. Il Piano nel Concordato con continuità (3/5)
6
raccordo con Piano concordatario
§  Modello di calcolo con sintesi
evidenze
§  Relazione tecnico-illustrativa
§  Informativa ex art.186 bis, co. 2
lett. a, L.F. integrata dal Piano
Industriale
§  Rappresentazione Scenario
satisfattorio “alternativo”
§  Sintesi tempi e modalità
adempimento fabbisogno
concordatario
Struttura – Contenuti Piano CP
(ex art. 161, co. 2 lett. e L.F.)
1. Il Piano nel Concordato con continuità (4/5)
Specifici allegato al “Ricorso”
Collegamento “funzionale” con Piano
Industriale (Flussi da continuità quale
specifica componente Attivo CP)
Collegamento “funzionale” con Perizia ex
art. 160, co. 2 L.F., ove predisposta
Prededuzione “propria” e pagamento
creditori concorsuali secondo Proposta
7
Introduzione	e	sintesi	risulta/	……………………………………………………………. 	4	
1.	L	G	–	Stru8ura	societaria	e	mercato	di	riferimento…………………………. 	9	
Company	Profile………………………………………………………………………………………….………….	10	
Informazioni	sul	business	……….………………….…………………………………………………………. 	14	
2.	Analisi	del	mercato	di	riferimento………………………………………………………………….. 	24	
Principali	compe;tors	………………………………………………………………………………………….. 	25	
Compe;;ve	Analysis	……………………………………………………………………………………………. 	26	
Overview	mercato	………………………………………………………………………………………………… 	28	
3.	Diagnos/co	della	crisi	…………………………………………………………………………………… 	36	
Analisi	dei	trascorsi	………………………………………………………………………………………………. 	37	
Cause	della	crisi	…………………………………………………………………………………………………… 	45	
4.	Business	Plan…...............................………………………………………………………………. 	47	
Premessa	metodologica	e	contenu;……………………………………………………………………... 	48	
Orizzonte	temporale	e	“Spalla”	del	Business	Plan	…………………………………..……………. 	49	
4.1	Management	Case	…………………………………………………………………………………….. 	54	
Linee	Guida	e	drivers	…......................................................................................... 	54	
Proiezioni	Economiche	2015-2021	………………………………………………………………….. 	64	
Flussi	di	cassa	2015-2021	……………………………………………………………………………….. 	75	
Stato	Patrimoniale	prospeTco	2015-2021	……………………………………………………... 	80	
4.2	Worst	Case	………………………………………………………………………………………………… 	85	
Linee	Guida	e	drivers	…......................................................................................... 	85	
Proiezioni	Economiche	2015-2021	………………………………………………………………….. 	89	
Flussi	di	cassa	2015-2021	………………………………………………………………………………..			91	
Stato	Patrimoniale	prospeTco	2015-2021	……………………………………………………… 	93	
Allega/	…………………………………………………………………………………………………………….. 	96	
	
1. Il Piano nel Concordato con continuità (5/5)
Indice Piano Industriale a supporto di CP in continuità “pura”
8
2. Falcidia privilegiati e perizia ex art. 160, co. 2 L.F. (1/4)
Art. 160, co. 2 L.F.
La proposta può prevedere che i creditori muniti di diritto di privilegio, pegno o ipoteca, non vengano
soddisfatti integralmente, purché il piano ne preveda la soddisfazione in misura non inferiore a
quella realizzabile, in ragione della collocazione preferenziale, sul ricavato in caso
di liquidazione, avuto riguardo al valore di mercato attribuibile ai beni o diritti sui
quali sussiste la causa di prelazione indicato nella relazione giurata di un professionista in
possesso dei requisiti di cui all'art. 67, terzo comma, lettera d).
Destinatari
Tecnicamente tutti i
creditori (in primis
privilegiati
generali e speciali)
(a partire dal 1.1.2017)
compresi i creditori erariali per qualsiasi tributo
e contributo, se attivata la procedura ex art. 182
ter L.F.
Condizioni:
Perizia asseverata ad hoc
Redatta da Professionista “terzo”
(anche Attestatore ?)
“natura” disposizione:
Facoltativa
Perizia sempre “opportuna” – tema di “trattare”
attivo da prosecuzione attività alla stregua di
“nuova finanza”
(T. Massa 29.9.2016)
9
2. Falcidia privilegiati e perizia ex art. 160, co. 2 L.F. (2/4)
La Perizia 160 co. 2 L.F.
Oggetto:
Individuazione e attestazione del
“teorico” valore del ricavato in
caso di liquidazione
(fallimentare) dei beni su cui
insistono cause lettime di prelazione
La perizia deve “attestare” la misura
del trattamento dei privilegiati
declinata del Piano/Proposta di
concordato preventivo?
Data di riferimento:
Momento di apertura della
(teorica ed alternativa) liquidazione
coattiva (fallimentare) dei beni del
debitore
n mesi dall’apertura ”teorica” del
fallimento (assumendo apertura nel
mese di deposito del Piano/Proposta)
Approccio metodologico
•  Ricognizione attivo
•  Verifica cause prelatizie
•  Individuazione valore mercato
recuperabile
•  Stima costi realizzo
•  Stima valore liquidazione coattiva
La valutazione deve essere
“contestualizzata” avendo riguardo
anche al Piano/Proposta di concordato
in fieri
10
Trattamento del credito IVA di rivalsa
Assistito da “teorico” privilegio speciale mobiliare “sui beni che hanno formato
oggetto di cessione o ai quali il servizio si riferisce”
(artt. 2758 co. 2 – 2778, n. 7, c.c.)
Cass. n. 8683 del 10.4.2013:
se viene provata inesistenza bene oggetto di
privilegio, il relativo credito deve essere degradato
a chirografo
Cass. n. 12064 del 17.5.2013 e n. 24970 del 6.11.2013:
la mancanza nel compendio patrimoniale del
debitore del bene gravato da privilegio non
impedisce, a differenza che nel fallimento,
l’esercizio del privilegio stesso, con la
conseguenza che il credito va soddisfatto
integralmente.
Il credito può essere degradato
(in tutto o in parte) solo con la
perizia ex art. 160, co. 2
L.F.
2. Falcidia privilegiati e perizia ex art. 160, co. 2 L.F. (3/4)
§  il bene su cui insisterebbe il privilegio non è stato reperito tra i beni presenti nel
patrimonio del debitore, non esiste, non è identificabile;
§  ovvero il bene, pur identificato, ha un valore di mercato, in ipotesi di
liquidazione coattiva e/o fallimentare, nullo o, comunque, incapiente,
in ragione della collocazione preferenziale di altri crediti con grado di privilegio più alto
Condizioni:
11
Indice Perizia 160 L.F. (anche) con degradazione privilegio speciale mobiliare
2. Falcidia privilegiati e perizia ex art. 160, co. 2 L.F. (4/4)
1. INTRODUZIONE......................................................................................................... 3
1.1 PRESUPPOSTI PROFESSIONALI E DI INDIPENDENZA DELL’ESPERTO .................................4
1.2 SVOLGIMENTO DELL’INCARICO.....................................................................................5
1.3 DOCUMENTAZIONE ESAMINATA ....................................................................................5
2. ATTI “PRODROMICI” E LINEAMENTI DEL CONCORDATO XX ............................ 6
2.1 LA SITUAZIONE “PREESISTENTE” ALL’ACCESSO AL (PRE) CONCORDATO..........................8
2.1.2 L’Affitto d’Azienda ad XY...................................................................................................8
2.1.3 L’attuale “assetto” del debitore e la sua messa in liquidazione.......................................12
2.2 LINEAMENTI DEL CONCORDATO ED INDEBITAMENTO CONCORSUALE DI XX...................15
2.2.1 L’indebitamento concorsuale di XXL...............................................................................17
2.2.2 Il Piano Industriale (e la gestione dell’azienda da parte) di XY.......................................19
3. LA FUNZIONE ED I CONTENUTI DELLA PERIZIA EX ART. 160 L.F................... 21
3.1RAPPORTO DI “DERIVAZIONE” TRA VALORE DI MERCATO E RICAVATO IN CASO DI
LIQUIDAZIONE.................................................................................................................24
3.2CONDIZIONI PER LA “FALCIDIA” DEL PRIVILEGIO SPECIALE MOBILIARE............................26
4. OGGETTO DELL’INCARICO E DATA DI RIFERIMENTO...................................... 28
4.1 LA DATA DI RIFERIMENTO...........................................................................................28
4.2 APPROCCIO METODOLOGICO ED INDIVIDUAZIONE BENI COSTITUENTI L'ATTIVO DI XX ....30
4.3 SEGUE: L'ANALISI DELL'ATTIVO "CONTABILE" E "CONCORDATARIO"..............................31
4.2.2 L’attivo immobilizzato......................................................................................................31
4.2.2 L’attivo circolante ............................................................................................................33
4.2.3 Le liquidità immediate .....................................................................................................38
4.2.4 I “ricavi futuri” e la “nuova finanza” ai fini del Concordato...............................................38
12
5. LA VALUTAZIONE EX ART. 160, CO. 2 L.F. DELL’ATTIVO DI XX....................... 39
5.1 L'INDIVIDUAZIONE DEL VALORE DI MERCATO "RECUPERABILE"......................................39
5.1.1 Il valore di mercato “recuperabile” dell’attivo immobilizzato............................................40
5.1.2 Il valore di mercato “recuperabile” dell’attivo circolante ..................................................42
5.1.3 Il valore di mercato “recuperabile” delle liquidità immediate ...........................................43
5.1.4 Il valore di mercato “recuperabile” dei ricavi futuri ..........................................................43
5.1.5 Segue: l’individuazione valore teorico di realizzo dell’Azienda in caso di fallimento.......43
5.2.6 Sintesi del valore mercato “recuperabile” dell’attivo XX..................................................45
5.2 LA QUANTIFICAZIONE DEI COSSTI DI CONSERVAZIONE E DI REALIZZO DELL'ATTIVO PER
L'INVIDUAZIONE DEL VALORE DI LIQUIDAZIONE COATTIVA ....................................................46
5.3 SINTESI VALORI EX ART. 160, CO. 2 L.F. E "DESTINAZIONE" IN IPOTESI DI FALLIMENTO..47
6. LA VERIFICA DELLE CONDIZIONI PER LA FALCIDIA DEI CREDITI ASSISTITI DA
PRIVILEGIO SPECIALE MOBILIARE............................................................................. 49
7. CONCLUSIONI E ATTESTAZIONI DI VALORI....................................................... 51
7.1 ATTESTAZIONE VALORE DELL’ATTIVO SUI CUI INSISTONO CAUSE DI PRELAZIONE ............52
7.2 ATTESTAZIONE CONDIZIONI PER DEGRADAZIONE PRIVILEGIO SPECIALE MOBILIARE ........52
8. ALLEGATI................................................................................................................ 55
Focus su BEST INTEREST OF
CREDITORS
3) Fiscalità CP e “convenienza”
(variabile fiscale risanamento)
Limiti di legge (privilegi
erariali) e regole ISTITUTO
prescelto
2) Trattamento debito erariale
(falcidia o strumenti ad hoc)
Blocco azioni erario ma tutela
azionamento crediti vs imprese
“in crisi” (168 LF vs 25 co. 1 bis dpr
600/73)
1) «Protezione» patrimonio
debitore e «tutela» Erario
Regole del “concorso”
(par condicio, concorsualità, automatic stay)
(In)disponibilità e riscossione
obbligazione tributariaVS
La variabile tributaria è determinante nel processo “validazione”
del CONCORDATO PREVENTIVO
3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (1/8)
13
Art. 25 (nuovo) co. 1 bis
D.p.r. 602/1973 (*):
Agente riscossione notifica le cartelle
(a pena di decadenza in deroga alle
disposizioni ordinarie) per i crediti
“anteriori” a pubblicazione pre CP.,
non iscritti a ruolo, entro il 31/12 del
3° anno successivo:
1) A pubblicazione decreto revoca CP
(ovvero che ne dichiara la mancata
approvazione)
2) A pubblicazione sentenza di
risoluzione/annullamento CP
(*) Inserito dall’art. 4, co. 1, lett. b, D.Lgs.
159/2015 pubbl. in G.U. 7.10.2015 n. 233
Azionamento crediti erariali nei confronti delle imprese in cp
Art. 168 L.F.
AUTOMATIC STAY
I. Da pubblicazione pre CP e fino alla
definitività decreto omologazione, i
creditori anteriori non possono,
sotto pena di nullità, iniziare o
proseguire azioni esecutive e
cautelari sul patrimonio del debitore.
II. Le prescrizioni (…) rimangono
sospese e le decadenze non si
verificano.
III. (…) INEFFICACIA ipoteche giudiziali
iscritte nei 90 giorni ante data
pubblicazione pre CP
3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (2/8)
14
Posta operatività automatic stay “dal mancato pagamento [dei debiti tributari] non
possono conseguire effetti di tipo sanzionatorio, ancorché previsti da
norme di diritto pubblico (cfr. Cass. sent n. 18078 del 02/07/2008)”.
“E’ illegittima la cartella (…) nella parte in cui sollecita il pagamento delle spese, dei diritti
e dei compensi di riscossione, nonché degli interessi di mora (maturati e maturandi dopo il
deposito della domanda di concordato preventivo) e delle sanzioni calcolate nella misura
massima del 30%, in quanto un ipotetico soddisfacimento di tale richiesta
verrebbe a determinare una inevitabile lesione della “par condicio
creditorum” ”
C.T.P. Milano, 21 Settembre 2016
3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (3/8)
15
La facoltà dell’AF di emettere cartella di pagamento anche durante il
CP va necessariamente contemperata con il principio della “par
condicio creditorum”
Opzioni di ristrutturazione del debito erariale - Falcidia IVA ex
art. 160 L.F.
CGUE 7.4.2016
•  Il pagamento parziale dell’IVA nell’ambito del CP non costituisce rinuncia
generale e indiscriminata alla riscossione - non è contraria all’obbligo degli
Stati membri di garantire il prelievo integrale dell’IVA nel loro territorio nonché la
riscossione effettiva delle risorse proprie dell’Unione.
•  L’imprenditore in stato di insolvenza può presentare CP, al fine di saldare i
propri debiti mediante la liquidazione del suo patrimonio, con cui proponga di
pagare solo parzialmente un debito IVA attestando, sulla base
dell’accertamento di un esperto indipendente, che tale debito non
riceverebbe un trattamento migliore nel caso di proprio fallimento
3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (4/8)
16
•  Applicabile a tutte le “tipologie” di CP
•  Già recepito da Giurisprudenza interna ed estensibile anche a Ritenute e Contributi
(T. Massa 29.9.2016, Cass. 18561 del 22.7.2016, T. Livorno 14.4.2016 ed emergente
SS.UU.)
•  Recepito nella legge fallimentare: novella art. 182 ter L.F. (infra)
Cass. Civ. SS.UU. 27.12.2016 n. 26988
•  La previsione dell'infalcidiabilità dell’IVA di cui all'art. 182 ter L.F. trova
applicazione solo in ipotesi di proposta di concordato con transazione
fiscale.
Opzioni di ristrutturazione del debito erariale
(Nuova) Procedura (già Transazione fiscale) ex art. 182 ter L.F. (in vigore
dall’1.1. 2017)
•  (non più) “consolidamento” debito (ma solo attestazione debito) entro 30 giorni
•  votazione proposta (credito complessivo) ai sensi dell’art. 178 L.F. espressa
dal’Ufficio
•  Adesione/rifiuto soggetti a parere D.R.E. – [Diniego impugnabile in CTP (Consiglio
di Stato 28.9.2016)]
•  Agente riscossione vota limitatamente agli oneri di riscossione
•  In caso di omologa CP (con TF approvata):
(i) cristallizzazione debito tributario (l’A.E. non può emettere atti impositivi in
relazione ad obbligazioni tributarie “concorsuali”) (*)
(ii) estinzione liti fiscali prendenti per cessazione materia del contendere (*)
•  Il debitore può escludere da TF atti di accertamento tempestivamente impugnati,
previa collocazione di tali crediti in classe ad hoc (crediti contestati)
Cass. 18561 del 22.7.2016
•  Il Piano CP (SOLO in presenza della Perizia ex art. 160, co. 2 L.F.) può prevedere falcidia
tributi (IVA e ritenute comprese), contributi ed accessori, ESCLUSIVAMENTE
MEDIANTE attivazione della procedura ex art. 182 ter
•  Esclusi dalla TF tributi locali e compensi Equitalia
•  La quota falcidiata va inserita in apposita “classe” (per consentire cram down)
3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (5/8)
17
LIMITI
PROCEDURA
EFFETTI
(*) espunti
dal nuovo
182 ter
La transazione fiscale (ove azionata nel
C.P.) deve prevedere (anche) il
pagamento integrale dell’Iva di rivalsa
(posizione “non ufficiale”)
di talune D.R.E. con
riferimento al “vecchio”
182 ter)
Interpretazione contraria al tenore letterale dell’art. 182 ter L.F.:
§  L’Iva di rivalsa è un credito rientrante nella “disponibilità” del cedente del
bene/prestatore del servizio (non è un credito dell’erario)
§  Lo “stralcio” dell’Iva di rivalsa è ammissibile nei limiti dell’art. 160, co. 2 L.F.
Criticità:
“timore” di perdita di gettito per effetto della emissione da parte del creditore
(cedente/prestatore destinatario di una proposta di cp con falcidia dell’iva di
rivalsa) di nota di variazione Iva
Transazione fiscale e “falcidia” Iva di rivalsa
3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (6/8)
18
Interpretazione contraria (ed ora non più ammissibile) rispetto al nuovo art.
182 ter L.F.:
§  Iva (in generale) falcidiabile nei limiti dell’art. 160, co. 2 L.F.
Detassazione “bonus” e plusvalenze realizzate
[dal 2016 per i concordati di risanamento detassazione parziale]
La Fiscalità del Concordato Preventivo – lato debitore
Art. 86 co. 5 TUIR
plusvalenze
Art. 88 co. 4 ter TUIR
bonus concordatario
3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (7/8)
La cessione dei beni in sede di CP non costituisce realizzo
plusvalenze e minusvalenze, comprese quelle relative alle rimanenze e il
valore di avviamento.
Non si considerano sopravvenienze attive le riduzioni dei debiti in sede di CP
LIQUIDATORIO
Nel “concordato di risanamento” detassazione solo per la parte che
eccede le perdite, pregresse e di periodo (di cui all'art. 84, senza
considerare limite 80%), gli interessi passivi e gli oneri finanziari
assimilati di cui al comma 4 dell'articolo 96 (rilevando anche le perdite
trasferite al consolidato nazionale di cui all'articolo 117 e non ancora
utilizzate).
IRAP Interpello 954-688/2013 del 15.1.2014
Bonus sempre detassato. Il principio di correlazione va escluso quando le sopravvenienze
da falcidia derivano da rettifica di debito conseguente ad un valutazione (quella in CP)
riguardante l’aspetto meramente finanziario, della capacità di adempiere all’obbligazione
19
Art. 101 co. 5 Tuir
Deducibili in ogni caso se il debitore è
assoggettato a procedure concorsuali (dalla
data apertura del CP)
Art. 101 co. 5 bis Tuir
Deduzione ammessa nel periodo di
imputazione in bilancio, anche in un periodo
d’imposta successivo a quello in cui il debitore si
considera assoggettato a procedura concorsuale,
sempreché l’imputazione non avvenga in un
periodo d’imposta successivo a quello in cui,
secondo la corretta applicazione dei principi
contabili, si sarebbe dovuto procedere alla
cancellazione del credito dal bilancio
Deduzione «perdite
su crediti» (dal 2015)
La Fiscalità del Concordato Preventivo – lato creditore
3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (8/8)
Recupero Iva ex art. 26
(per il 2016)
Art. 26, co. 2, Decreto IVA
Recupero IVA a causa di procedure concorsuali o
di procedure esecutive rimaste infruttuose a partire
dalla data dell’infruttuosità. Il cessionario o
committente, che abbia registrato l’operazione deve
in tal caso registrare la variazione
(LEGGE BILANCIO 2017 “stralcia” la previsione
operativa dal 2017 secondo cui:
Recupero IVA a partire dalla data in il
debitore è assoggettato a una procedura
concorsuale (decreto apertura cp)
Il cessionario o committente non hanno obbligo di
registrare la nota variazione ricevuta)
Telefisco 2016
la possibilità riguarda le
sole procedure concorsuali
propriamente dette
20
Piano
Modalità e tempi soddisfo creditori
(anche con falcidia)
Proposta
4. Attestazione del Piano e della Proposta (1/7)
Oggetto Attestazione
Declinazione (continuità oggettiva)
Oggetto Giudizio
Veridicità dati “aziendali”
Ragionevolezza e tecnica “revisionale”
Fattibilità Piano” Sostenibilità previsioni
Miglior soddisfazione
creditori Misurazione vantaggio per i creditori
prosecuzione attività
Terzo “indipendente”
Ruolo Attestatore Non giudizio su bilanci precedenti, no ricerca
elementi sussistenza “atti in frode”, no prevenzione
atti distrattivi/ depauperativi – no “Ausiliario
Giudice”
[Cass. Penale 9542/2016 (PA § 4)]
21
4. Attestazione del Piano e della Proposta (2/7)
Veridicità dati aziendali
§  Veridicità dati aziendali ≠
revisione bilancio
§  Verifica esistenza (di diritto e di
fatto) delle poste patrimoniali
§  Attività “strumentale” alla
(verifica di) fattibilità
§  Criticità individuazione “spalla”
del Piano
§  Ammissibili “riserve”?
§  “limiti” nell’utilizzo del lavoro di
“tersi” (revisori e/o organi di
controllo)
4.1.Finalità verifica
4.2.Concetto di veridicità
4.3.Perimetro verifica
4.4.La base informativa di
partenza
4.5.Valutazione rischi nella
verifica sulla veridicità
4.6.Utilizzo del lavoro di terzi
4.7.La verifica dei criteri di
valutazione delle poste contabili
(PA - § 4)
22
4. Attestazione del Piano e della Proposta (3/7)
Fattibilità Piano/Proposta
•  Oggetto» del concordato
•  Qualificazione giuridica attivo
e passivo
•  Applicazione interessi legali
ai prelatizi
•  Correttezza Privilegi
•  Corretta documentazione
allegata
•  Esistenza «Piano» e
«Proposta»
•  Correttezza classi creditori?
•  Miglior soddisfazione
Fattibilità
(Assicurabilità)
giuridica
Conformità a norme INDEROGABILI
Fattibilità economica
§  percentuale di soddisfo
proposta
§  «congruità» valore beni da
liquidare
§  «tempistiche» realizzo beni no core
§  «rischi»
§  «capienza» garanzie e/o
nuova finanza
§  «tempistiche» soddisfo creditori
§  «convenienza» rispetto alle alternative
concretamente praticabili
«prognosi (elevata probabilità) realizzazione proposta
nei termini prospettati»
23
4. Attestazione del Piano e della Proposta (4/7)
Miglior soddisfazione dei creditori
(art. 186 bis, co. 2, lett. b, L.F.)
Funzionalità della prosecuzione dell’attività d’impresa prevista dal
piano al miglior soddisfacimento dei creditori
Continuità quale elemento che crea “valore” per i creditori rispetto all’alternativa
liquidatoria
Misurazione “perdita” di valore (minor attivo) in mancanza di flussi da
continuità
Termini di confronto: flussi da continuità vs flussi da interruzione/non
prosecuzione
Scenario (giuridico) alternativo al CP: fallimento (nel quale – se vi sono le
condizioni – la continuità oggettiva potrebbe essere perseguita)
Attualizzazione (alla data di
riferimento del Concordato)
dei flussi
Flussi da Piano (attualizzazione flussi PI)
- (eventuali) perdite interinali
- Flussi da scenario alternativo
= Δ positivo (misura miglior soddisfazione)
24
4. Attestazione del Piano e della Proposta (5/7)
Attestazione “condizionata” e Richiami d’Informativa
Se la fattibilità dipenda da specifici eventi
futuri, l’attestazione:
(a)  è immediatamente efficace se egli attesta che
sussiste una elevata probabilità che essi si
verifichino (“evento interno al piano”);
(b)  è sospensivamente condizionata negli altri casi
(“evento esterno al piano”). Nel secondo
caso, la condizione deve verificarsi perché
l’attestazione produca i propri effetti.
LG – Racc. 14
Se la proposta di concordato preveda,
come condizione per la riuscita nel piano,
l’avverarsi di eventi futuri ed incerti,
questi dovranno essere compiutamente
valutati dall’attestatore, il quale dovrà
esprimere un giudizio di verosimiglianza
in ordine al fatto che questi eventi
possono in futuro realmente realizzarsi
T. Roma 16 dicembre 2015
evento interno al
piano
Componente del Piano - Valutazione
prognostica di “fattibilità” (i.e. realizzo
assumptions nei termini prospettati)
evento esterni al
piano
Attestazione Condizionata –
verifica entro ammissione CP (i.e.
erogazione finanza – stipula Convenzione
bancaria - rilascio “garanzia”)
Richiamo
informativa
Supplemento
Attestazione
25
4. Attestazione del Piano e della Proposta (6/7)
Indice – Struttura Attestazione ex artt. 161, co. 3 – 186 bis L.F.
1. NOMINA DEL PROFESSIONISTA ATTESTATORE ................................................................3
1.1 PRESUPPOSTI PROFESSIONALI E DI INDIPENDENZA ...........................................................................4
2. MODALITA’ E SVOLGIMENTO DELL’INCARICO ...................................................................6
2.1 LA DOCUMENTAZIONE ESAMINATA ...................................................................................................7
3. NATURA E PORTATA DELLA PRESENTE RELAZIONE .......................................................9
3.1 STANDARD E PRINCIPI APPLICATI...................................................................................................12
3.2 VERIDICITÀ DEI DATI AZIENDALI .....................................................................................................13
3.3 FATTIBILITÀ DEL PIANO E DELLA PROPOSTA CONCORDATARIA..........................................................14
3.4 VALUTAZIONE DELLA MIGLIORE SODDISFAZIONE DEI CREDITORI........................................................16
4. CENNI STORICI, “RAGIONI” DEL (E GLI ATTI PRODROMICI AL) DEPOSITO DEL RICORSO
EX ART. 161, CO. 6 L.F. .................................................................................................................17
4.1 CENNI STORICI............................................................................................................................20
4.2 IL (PRECEDENTE) “PROGETTO” CONCORDATARIO E LE MISURE “ATTUATE” PER PRESERVARE L’AZIENDA21
4.3 LE “AZIONI” POSTE IN ESSERE DAI SOCI DI XX NELLE MORE DEL NUOVO CONCORDATO .......................23
4.3.1 La costituzione della “newco” e l’affitto dell’Azienda .............................................................24
4.3.2 La messa in liquidazione di XX .............................................................................................27
4.3.3 L’avviato risanamento di K e l’exit di XX ...............................................................................28
4.4 CONSIDERAZIONI A MARGINE DELLA CRISI DI XX.............................................................................30
4.4.1 La situazione anteriore all’attivazione del precedente Concordato .......................................30
4.4.2 … e alla “vigilia” del nuovo pre-concordato ...........................................................................32
5. ANALISI DEL BUSINESS E DEL CONTESTO COMPETITIVO.............................................34
5.1 MODELLO DI BUSINESS ED ASSETTO ORGANIZZATIVO ......................................................................34
5.2 CONTESTO COMPETITIVO, TARGET E MERCATO DI RIFERIMENTO ......................................................37
5.2.1 Il “vantaggio competitivo dell’Azienda XX .............................................................................38
5.2.2 Il mercato di riferimento: scenario attuale, target XY e tendenze del settore........................39
5.3 SWOT ANALYSIS..........................................................................................................................44
6. LA VERIFICA DELLA VERIDICITA’ DEI DATI.......................................................................45
6.1 LA VERIFICA DELL’ADEGUATEZZA DEL SISTEMA AMMINISTRATIVO-CONTABILE .....................................46
6.2 “BASE DATI CONTABILE” OGGETTO DI ATTESTAZIONE DI VERIDICITÀ ...................................................46
6.3 LE VERIFICHE CONDOTTE IN VIA DIRETTA .......................................................................................47
6.3.1 Criteri utilizzati e attività poste in essere ...............................................................................48
6.3.2 Le verifiche eseguite con riferimento agli elementi dell’attivo ...............................................48
6.3.3 Le verifiche eseguite con riferimento agli elementi del passivo ............................................51
6.4 CRITICITÀ RISCONTRATE ..............................................................................................................55
6.5 CONCLUSIONI .............................................................................................................................55
26
4. Attestazione del Piano e della Proposta (7/7)
Indice – Struttura
Attestazione ex artt. 161, co. 3 – 186 bis L.F.
55
7. IL “PIANO INDUSTRIALE” DI XY S.R.L. ...............................................................................55
7.1 ASSUMPTIONS ............................................................................................................................56
7.1.1 Data di riferimento ed orizzonte temporale ...........................................................................57
7.1.2 Struttura del documento ........................................................................................................57
7.1.3 Assumptions e drivers ...........................................................................................................58
7.2 FLUSSI DI CASSA PREVISTI ...........................................................................................................60
7.3 RISULTANZE BUSINESS PLAN: DIMENSIONE ECONOMICA, FINANZIARIA E PATRIMONIALE .....................61
7.4 SENSITIVITY E RISK ANALYSIS .......................................................................................................64
7.5 GIUDIZIO DI FATTIBILITÀ DEL PIANO................................................................................................66
8. IL PIANO E LA PROPOSTA CONCORDATARIA ..................................................................67
8.1 SULLA “QUALIFICAZIONE” GIURIDICA DEL CONCODATO XX ...............................................................67
8.2 LA “DECLINAZIONE” DELLA PROPOSTA...........................................................................................68
8.2.1 La “specifica” documentazione a corredo .............................................................................71
8.3 IL “TRATTAMENTO” DEI PRELATIZI E LA PERIZIA EX ART. 160, CO. 2 L.F. (RINVIO) ...............................72
8.4 CONSIDERAZIONI SUL PIANO CONCORDATARIO...............................................................................74
8.4.1 L’Attivo concordatario............................................................................................................74
8.4.2 Il Passivo concordatario ........................................................................................................75
8.4.3 Oneri prededucibili ................................................................................................................85
8.5 IL FABBISOGNO CONCORDATARIO E “TERMPISTICHE” DI SODDIFO......................................................86
8.6 L’APPORTO DI NUOVA FINANZA......................................................................................................89
9. RICHIAMI D’INFORMATIVA ...................................................................................................90
9.1 IN ORDINE AL PIANO INDUSTRIALE .................................................................................................90
9.2 IN ORDINE AL PIANO ED ALLA PROPOSTA DI CONCORDATO ..............................................................91
10. VALUTAZIONE DELLA MIGLIOR SODDISFAZIONE .........................................................92
11. CONCLUSIONI E GIUDIZI FINALI DI ATTESTAZIONE ......................................................96
ALLEGATI........................................................................................................................................97
27
Pietro Paolo Papaleo p.papaleo@pollioeassociati.it
Per contatti telefonici
rivolgersi a:
t +39 010 589081
f +39 010 589306
Genova
Milano
Torino
Grazie per l’attenzione
Marcello Pollio m.pollio@pollioeassociati.it

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  • 1.
  • 2. Roadshow per il professionista a cura di Marcello Pollio e Pietro Paolo Papaleo Partners Pollio & Associati Il piano di concordato: linee guida per la redazione. L’iva di rivalsa e la perizia ex art. 160, co. 2 L.F. La variabile fiscale ed il trattamento del debito erariale. La “validazione” del concordato: ruolo dell’attestatore e peculiarità dell’attestazione
  • 3. 3 1. Il Piano nel Concordato con continuità Ø  Best practice, Free cash flow, Forecast, Solidità, Milestones 2. La “falcidia” dei privilegiati e la perizia 160 Ø  Oggetto, contenuto e Data Riferimento Ø  Condizioni per la “falcidia” del privilegio speciale mobiliare (Iva di rivalsa) 3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale Ø  Transazione fiscale, Falcidia IVA e Ritenute (CUGE – emergente giurisprudenza di Merito e Legittimità) Ø  Bonus ristrutturazione nel concordato con continuità 4. Attestazione Piano e Proposta di concordato Ø  Ruolo Attestatore (è o non è assimilabile all’Ausiliare del Giudice?) Ø  Concetto Veridicità base dati contabile (possibili red flags?) Ø  Fattibilità (caveat – condizioni) Ø  Best Interest of Creditors (miglior soddisfazione) Indice e Keywords
  • 4. BEST PRACTICE Piano Industriale §  Principi contabili (OIC 5 – OIC 6) §  Linee Guida Assonime/Unifi (LG) §  Linee guida FNC 15.11.2016 §  Principi di Attestazione (PA) §  ISAE 3400 1. Il Piano nel Concordato con continuità (1/5) valutazioni bilancio VS valutazione piano STRINGENTI, PRUDENZIALI CONDIZIONATE DA PROSPETTIVA TEMPORALE CRITERI GENERALI CIVILISTICI (attenzione ad Informative bilancio) §  Linee Guida CNDCEC 30.10.2015 Guide Lines - Raccomandazione Informativa e valutazione della crisi d’impresa Strumenti diagnostici e di monitoraggio crisi Incapacità corrente azienda di generare flussi di cassa, presenti e prospettici, sufficienti a garantire adempimento obbligazioni assunte e di pianificate Assumptions dati prospettici 4 crisi reversibile
  • 5. §  Company Profile - Posizionamento §  Diagnostico crisi §  Business Plan §  Ricavi prospettici §  Patrimonio §  Free Cash Flow Linee Guida (Assumptions – Drivers) Metodo (raccordo con Piano concordatario) Documenti Prospettici (CE – SP – CF) Struttura e Contenuti Piano Industriale Declinazione Forecast (BEA) Test 182 sexies L.F. Manovra finanziaria 1. Il Piano nel Concordato con continuità (2/5) 5
  • 6. Principi (Focus) Piano Industriale §  Esplicitazione metodo (LG racc. 6) §  Arco Temporale Piano (LG racc. 7) §  Solidità - stress test (LG racc. 8) §  Monitoraggio – milestones (LG racc. 9) §  Rapporti con creditori (LG racc. 5) Artt. 160 ss. e 186 bis L.F. §  “Struttura” concordato §  Falcidia privilegiati §  Moratoria privilegiati §  Trattamento erario/IVA 1. Il Piano nel Concordato con continuità (3/5) 6 raccordo con Piano concordatario
  • 7. §  Modello di calcolo con sintesi evidenze §  Relazione tecnico-illustrativa §  Informativa ex art.186 bis, co. 2 lett. a, L.F. integrata dal Piano Industriale §  Rappresentazione Scenario satisfattorio “alternativo” §  Sintesi tempi e modalità adempimento fabbisogno concordatario Struttura – Contenuti Piano CP (ex art. 161, co. 2 lett. e L.F.) 1. Il Piano nel Concordato con continuità (4/5) Specifici allegato al “Ricorso” Collegamento “funzionale” con Piano Industriale (Flussi da continuità quale specifica componente Attivo CP) Collegamento “funzionale” con Perizia ex art. 160, co. 2 L.F., ove predisposta Prededuzione “propria” e pagamento creditori concorsuali secondo Proposta 7
  • 8. Introduzione e sintesi risulta/ ……………………………………………………………. 4 1. L G – Stru8ura societaria e mercato di riferimento…………………………. 9 Company Profile………………………………………………………………………………………….…………. 10 Informazioni sul business ……….………………….…………………………………………………………. 14 2. Analisi del mercato di riferimento………………………………………………………………….. 24 Principali compe;tors ………………………………………………………………………………………….. 25 Compe;;ve Analysis ……………………………………………………………………………………………. 26 Overview mercato ………………………………………………………………………………………………… 28 3. Diagnos/co della crisi …………………………………………………………………………………… 36 Analisi dei trascorsi ………………………………………………………………………………………………. 37 Cause della crisi …………………………………………………………………………………………………… 45 4. Business Plan…...............................………………………………………………………………. 47 Premessa metodologica e contenu;……………………………………………………………………... 48 Orizzonte temporale e “Spalla” del Business Plan …………………………………..……………. 49 4.1 Management Case …………………………………………………………………………………….. 54 Linee Guida e drivers …......................................................................................... 54 Proiezioni Economiche 2015-2021 ………………………………………………………………….. 64 Flussi di cassa 2015-2021 ……………………………………………………………………………….. 75 Stato Patrimoniale prospeTco 2015-2021 ……………………………………………………... 80 4.2 Worst Case ………………………………………………………………………………………………… 85 Linee Guida e drivers …......................................................................................... 85 Proiezioni Economiche 2015-2021 ………………………………………………………………….. 89 Flussi di cassa 2015-2021 ……………………………………………………………………………….. 91 Stato Patrimoniale prospeTco 2015-2021 ……………………………………………………… 93 Allega/ …………………………………………………………………………………………………………….. 96 1. Il Piano nel Concordato con continuità (5/5) Indice Piano Industriale a supporto di CP in continuità “pura” 8
  • 9. 2. Falcidia privilegiati e perizia ex art. 160, co. 2 L.F. (1/4) Art. 160, co. 2 L.F. La proposta può prevedere che i creditori muniti di diritto di privilegio, pegno o ipoteca, non vengano soddisfatti integralmente, purché il piano ne preveda la soddisfazione in misura non inferiore a quella realizzabile, in ragione della collocazione preferenziale, sul ricavato in caso di liquidazione, avuto riguardo al valore di mercato attribuibile ai beni o diritti sui quali sussiste la causa di prelazione indicato nella relazione giurata di un professionista in possesso dei requisiti di cui all'art. 67, terzo comma, lettera d). Destinatari Tecnicamente tutti i creditori (in primis privilegiati generali e speciali) (a partire dal 1.1.2017) compresi i creditori erariali per qualsiasi tributo e contributo, se attivata la procedura ex art. 182 ter L.F. Condizioni: Perizia asseverata ad hoc Redatta da Professionista “terzo” (anche Attestatore ?) “natura” disposizione: Facoltativa Perizia sempre “opportuna” – tema di “trattare” attivo da prosecuzione attività alla stregua di “nuova finanza” (T. Massa 29.9.2016) 9
  • 10. 2. Falcidia privilegiati e perizia ex art. 160, co. 2 L.F. (2/4) La Perizia 160 co. 2 L.F. Oggetto: Individuazione e attestazione del “teorico” valore del ricavato in caso di liquidazione (fallimentare) dei beni su cui insistono cause lettime di prelazione La perizia deve “attestare” la misura del trattamento dei privilegiati declinata del Piano/Proposta di concordato preventivo? Data di riferimento: Momento di apertura della (teorica ed alternativa) liquidazione coattiva (fallimentare) dei beni del debitore n mesi dall’apertura ”teorica” del fallimento (assumendo apertura nel mese di deposito del Piano/Proposta) Approccio metodologico •  Ricognizione attivo •  Verifica cause prelatizie •  Individuazione valore mercato recuperabile •  Stima costi realizzo •  Stima valore liquidazione coattiva La valutazione deve essere “contestualizzata” avendo riguardo anche al Piano/Proposta di concordato in fieri 10
  • 11. Trattamento del credito IVA di rivalsa Assistito da “teorico” privilegio speciale mobiliare “sui beni che hanno formato oggetto di cessione o ai quali il servizio si riferisce” (artt. 2758 co. 2 – 2778, n. 7, c.c.) Cass. n. 8683 del 10.4.2013: se viene provata inesistenza bene oggetto di privilegio, il relativo credito deve essere degradato a chirografo Cass. n. 12064 del 17.5.2013 e n. 24970 del 6.11.2013: la mancanza nel compendio patrimoniale del debitore del bene gravato da privilegio non impedisce, a differenza che nel fallimento, l’esercizio del privilegio stesso, con la conseguenza che il credito va soddisfatto integralmente. Il credito può essere degradato (in tutto o in parte) solo con la perizia ex art. 160, co. 2 L.F. 2. Falcidia privilegiati e perizia ex art. 160, co. 2 L.F. (3/4) §  il bene su cui insisterebbe il privilegio non è stato reperito tra i beni presenti nel patrimonio del debitore, non esiste, non è identificabile; §  ovvero il bene, pur identificato, ha un valore di mercato, in ipotesi di liquidazione coattiva e/o fallimentare, nullo o, comunque, incapiente, in ragione della collocazione preferenziale di altri crediti con grado di privilegio più alto Condizioni: 11
  • 12. Indice Perizia 160 L.F. (anche) con degradazione privilegio speciale mobiliare 2. Falcidia privilegiati e perizia ex art. 160, co. 2 L.F. (4/4) 1. INTRODUZIONE......................................................................................................... 3 1.1 PRESUPPOSTI PROFESSIONALI E DI INDIPENDENZA DELL’ESPERTO .................................4 1.2 SVOLGIMENTO DELL’INCARICO.....................................................................................5 1.3 DOCUMENTAZIONE ESAMINATA ....................................................................................5 2. ATTI “PRODROMICI” E LINEAMENTI DEL CONCORDATO XX ............................ 6 2.1 LA SITUAZIONE “PREESISTENTE” ALL’ACCESSO AL (PRE) CONCORDATO..........................8 2.1.2 L’Affitto d’Azienda ad XY...................................................................................................8 2.1.3 L’attuale “assetto” del debitore e la sua messa in liquidazione.......................................12 2.2 LINEAMENTI DEL CONCORDATO ED INDEBITAMENTO CONCORSUALE DI XX...................15 2.2.1 L’indebitamento concorsuale di XXL...............................................................................17 2.2.2 Il Piano Industriale (e la gestione dell’azienda da parte) di XY.......................................19 3. LA FUNZIONE ED I CONTENUTI DELLA PERIZIA EX ART. 160 L.F................... 21 3.1RAPPORTO DI “DERIVAZIONE” TRA VALORE DI MERCATO E RICAVATO IN CASO DI LIQUIDAZIONE.................................................................................................................24 3.2CONDIZIONI PER LA “FALCIDIA” DEL PRIVILEGIO SPECIALE MOBILIARE............................26 4. OGGETTO DELL’INCARICO E DATA DI RIFERIMENTO...................................... 28 4.1 LA DATA DI RIFERIMENTO...........................................................................................28 4.2 APPROCCIO METODOLOGICO ED INDIVIDUAZIONE BENI COSTITUENTI L'ATTIVO DI XX ....30 4.3 SEGUE: L'ANALISI DELL'ATTIVO "CONTABILE" E "CONCORDATARIO"..............................31 4.2.2 L’attivo immobilizzato......................................................................................................31 4.2.2 L’attivo circolante ............................................................................................................33 4.2.3 Le liquidità immediate .....................................................................................................38 4.2.4 I “ricavi futuri” e la “nuova finanza” ai fini del Concordato...............................................38 12 5. LA VALUTAZIONE EX ART. 160, CO. 2 L.F. DELL’ATTIVO DI XX....................... 39 5.1 L'INDIVIDUAZIONE DEL VALORE DI MERCATO "RECUPERABILE"......................................39 5.1.1 Il valore di mercato “recuperabile” dell’attivo immobilizzato............................................40 5.1.2 Il valore di mercato “recuperabile” dell’attivo circolante ..................................................42 5.1.3 Il valore di mercato “recuperabile” delle liquidità immediate ...........................................43 5.1.4 Il valore di mercato “recuperabile” dei ricavi futuri ..........................................................43 5.1.5 Segue: l’individuazione valore teorico di realizzo dell’Azienda in caso di fallimento.......43 5.2.6 Sintesi del valore mercato “recuperabile” dell’attivo XX..................................................45 5.2 LA QUANTIFICAZIONE DEI COSSTI DI CONSERVAZIONE E DI REALIZZO DELL'ATTIVO PER L'INVIDUAZIONE DEL VALORE DI LIQUIDAZIONE COATTIVA ....................................................46 5.3 SINTESI VALORI EX ART. 160, CO. 2 L.F. E "DESTINAZIONE" IN IPOTESI DI FALLIMENTO..47 6. LA VERIFICA DELLE CONDIZIONI PER LA FALCIDIA DEI CREDITI ASSISTITI DA PRIVILEGIO SPECIALE MOBILIARE............................................................................. 49 7. CONCLUSIONI E ATTESTAZIONI DI VALORI....................................................... 51 7.1 ATTESTAZIONE VALORE DELL’ATTIVO SUI CUI INSISTONO CAUSE DI PRELAZIONE ............52 7.2 ATTESTAZIONE CONDIZIONI PER DEGRADAZIONE PRIVILEGIO SPECIALE MOBILIARE ........52 8. ALLEGATI................................................................................................................ 55
  • 13. Focus su BEST INTEREST OF CREDITORS 3) Fiscalità CP e “convenienza” (variabile fiscale risanamento) Limiti di legge (privilegi erariali) e regole ISTITUTO prescelto 2) Trattamento debito erariale (falcidia o strumenti ad hoc) Blocco azioni erario ma tutela azionamento crediti vs imprese “in crisi” (168 LF vs 25 co. 1 bis dpr 600/73) 1) «Protezione» patrimonio debitore e «tutela» Erario Regole del “concorso” (par condicio, concorsualità, automatic stay) (In)disponibilità e riscossione obbligazione tributariaVS La variabile tributaria è determinante nel processo “validazione” del CONCORDATO PREVENTIVO 3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (1/8) 13
  • 14. Art. 25 (nuovo) co. 1 bis D.p.r. 602/1973 (*): Agente riscossione notifica le cartelle (a pena di decadenza in deroga alle disposizioni ordinarie) per i crediti “anteriori” a pubblicazione pre CP., non iscritti a ruolo, entro il 31/12 del 3° anno successivo: 1) A pubblicazione decreto revoca CP (ovvero che ne dichiara la mancata approvazione) 2) A pubblicazione sentenza di risoluzione/annullamento CP (*) Inserito dall’art. 4, co. 1, lett. b, D.Lgs. 159/2015 pubbl. in G.U. 7.10.2015 n. 233 Azionamento crediti erariali nei confronti delle imprese in cp Art. 168 L.F. AUTOMATIC STAY I. Da pubblicazione pre CP e fino alla definitività decreto omologazione, i creditori anteriori non possono, sotto pena di nullità, iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari sul patrimonio del debitore. II. Le prescrizioni (…) rimangono sospese e le decadenze non si verificano. III. (…) INEFFICACIA ipoteche giudiziali iscritte nei 90 giorni ante data pubblicazione pre CP 3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (2/8) 14
  • 15. Posta operatività automatic stay “dal mancato pagamento [dei debiti tributari] non possono conseguire effetti di tipo sanzionatorio, ancorché previsti da norme di diritto pubblico (cfr. Cass. sent n. 18078 del 02/07/2008)”. “E’ illegittima la cartella (…) nella parte in cui sollecita il pagamento delle spese, dei diritti e dei compensi di riscossione, nonché degli interessi di mora (maturati e maturandi dopo il deposito della domanda di concordato preventivo) e delle sanzioni calcolate nella misura massima del 30%, in quanto un ipotetico soddisfacimento di tale richiesta verrebbe a determinare una inevitabile lesione della “par condicio creditorum” ” C.T.P. Milano, 21 Settembre 2016 3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (3/8) 15 La facoltà dell’AF di emettere cartella di pagamento anche durante il CP va necessariamente contemperata con il principio della “par condicio creditorum”
  • 16. Opzioni di ristrutturazione del debito erariale - Falcidia IVA ex art. 160 L.F. CGUE 7.4.2016 •  Il pagamento parziale dell’IVA nell’ambito del CP non costituisce rinuncia generale e indiscriminata alla riscossione - non è contraria all’obbligo degli Stati membri di garantire il prelievo integrale dell’IVA nel loro territorio nonché la riscossione effettiva delle risorse proprie dell’Unione. •  L’imprenditore in stato di insolvenza può presentare CP, al fine di saldare i propri debiti mediante la liquidazione del suo patrimonio, con cui proponga di pagare solo parzialmente un debito IVA attestando, sulla base dell’accertamento di un esperto indipendente, che tale debito non riceverebbe un trattamento migliore nel caso di proprio fallimento 3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (4/8) 16 •  Applicabile a tutte le “tipologie” di CP •  Già recepito da Giurisprudenza interna ed estensibile anche a Ritenute e Contributi (T. Massa 29.9.2016, Cass. 18561 del 22.7.2016, T. Livorno 14.4.2016 ed emergente SS.UU.) •  Recepito nella legge fallimentare: novella art. 182 ter L.F. (infra) Cass. Civ. SS.UU. 27.12.2016 n. 26988 •  La previsione dell'infalcidiabilità dell’IVA di cui all'art. 182 ter L.F. trova applicazione solo in ipotesi di proposta di concordato con transazione fiscale.
  • 17. Opzioni di ristrutturazione del debito erariale (Nuova) Procedura (già Transazione fiscale) ex art. 182 ter L.F. (in vigore dall’1.1. 2017) •  (non più) “consolidamento” debito (ma solo attestazione debito) entro 30 giorni •  votazione proposta (credito complessivo) ai sensi dell’art. 178 L.F. espressa dal’Ufficio •  Adesione/rifiuto soggetti a parere D.R.E. – [Diniego impugnabile in CTP (Consiglio di Stato 28.9.2016)] •  Agente riscossione vota limitatamente agli oneri di riscossione •  In caso di omologa CP (con TF approvata): (i) cristallizzazione debito tributario (l’A.E. non può emettere atti impositivi in relazione ad obbligazioni tributarie “concorsuali”) (*) (ii) estinzione liti fiscali prendenti per cessazione materia del contendere (*) •  Il debitore può escludere da TF atti di accertamento tempestivamente impugnati, previa collocazione di tali crediti in classe ad hoc (crediti contestati) Cass. 18561 del 22.7.2016 •  Il Piano CP (SOLO in presenza della Perizia ex art. 160, co. 2 L.F.) può prevedere falcidia tributi (IVA e ritenute comprese), contributi ed accessori, ESCLUSIVAMENTE MEDIANTE attivazione della procedura ex art. 182 ter •  Esclusi dalla TF tributi locali e compensi Equitalia •  La quota falcidiata va inserita in apposita “classe” (per consentire cram down) 3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (5/8) 17 LIMITI PROCEDURA EFFETTI (*) espunti dal nuovo 182 ter
  • 18. La transazione fiscale (ove azionata nel C.P.) deve prevedere (anche) il pagamento integrale dell’Iva di rivalsa (posizione “non ufficiale”) di talune D.R.E. con riferimento al “vecchio” 182 ter) Interpretazione contraria al tenore letterale dell’art. 182 ter L.F.: §  L’Iva di rivalsa è un credito rientrante nella “disponibilità” del cedente del bene/prestatore del servizio (non è un credito dell’erario) §  Lo “stralcio” dell’Iva di rivalsa è ammissibile nei limiti dell’art. 160, co. 2 L.F. Criticità: “timore” di perdita di gettito per effetto della emissione da parte del creditore (cedente/prestatore destinatario di una proposta di cp con falcidia dell’iva di rivalsa) di nota di variazione Iva Transazione fiscale e “falcidia” Iva di rivalsa 3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (6/8) 18 Interpretazione contraria (ed ora non più ammissibile) rispetto al nuovo art. 182 ter L.F.: §  Iva (in generale) falcidiabile nei limiti dell’art. 160, co. 2 L.F.
  • 19. Detassazione “bonus” e plusvalenze realizzate [dal 2016 per i concordati di risanamento detassazione parziale] La Fiscalità del Concordato Preventivo – lato debitore Art. 86 co. 5 TUIR plusvalenze Art. 88 co. 4 ter TUIR bonus concordatario 3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (7/8) La cessione dei beni in sede di CP non costituisce realizzo plusvalenze e minusvalenze, comprese quelle relative alle rimanenze e il valore di avviamento. Non si considerano sopravvenienze attive le riduzioni dei debiti in sede di CP LIQUIDATORIO Nel “concordato di risanamento” detassazione solo per la parte che eccede le perdite, pregresse e di periodo (di cui all'art. 84, senza considerare limite 80%), gli interessi passivi e gli oneri finanziari assimilati di cui al comma 4 dell'articolo 96 (rilevando anche le perdite trasferite al consolidato nazionale di cui all'articolo 117 e non ancora utilizzate). IRAP Interpello 954-688/2013 del 15.1.2014 Bonus sempre detassato. Il principio di correlazione va escluso quando le sopravvenienze da falcidia derivano da rettifica di debito conseguente ad un valutazione (quella in CP) riguardante l’aspetto meramente finanziario, della capacità di adempiere all’obbligazione 19
  • 20. Art. 101 co. 5 Tuir Deducibili in ogni caso se il debitore è assoggettato a procedure concorsuali (dalla data apertura del CP) Art. 101 co. 5 bis Tuir Deduzione ammessa nel periodo di imputazione in bilancio, anche in un periodo d’imposta successivo a quello in cui il debitore si considera assoggettato a procedura concorsuale, sempreché l’imputazione non avvenga in un periodo d’imposta successivo a quello in cui, secondo la corretta applicazione dei principi contabili, si sarebbe dovuto procedere alla cancellazione del credito dal bilancio Deduzione «perdite su crediti» (dal 2015) La Fiscalità del Concordato Preventivo – lato creditore 3. Variabile fiscale e trattamento debito erariale (8/8) Recupero Iva ex art. 26 (per il 2016) Art. 26, co. 2, Decreto IVA Recupero IVA a causa di procedure concorsuali o di procedure esecutive rimaste infruttuose a partire dalla data dell’infruttuosità. Il cessionario o committente, che abbia registrato l’operazione deve in tal caso registrare la variazione (LEGGE BILANCIO 2017 “stralcia” la previsione operativa dal 2017 secondo cui: Recupero IVA a partire dalla data in il debitore è assoggettato a una procedura concorsuale (decreto apertura cp) Il cessionario o committente non hanno obbligo di registrare la nota variazione ricevuta) Telefisco 2016 la possibilità riguarda le sole procedure concorsuali propriamente dette 20
  • 21. Piano Modalità e tempi soddisfo creditori (anche con falcidia) Proposta 4. Attestazione del Piano e della Proposta (1/7) Oggetto Attestazione Declinazione (continuità oggettiva) Oggetto Giudizio Veridicità dati “aziendali” Ragionevolezza e tecnica “revisionale” Fattibilità Piano” Sostenibilità previsioni Miglior soddisfazione creditori Misurazione vantaggio per i creditori prosecuzione attività Terzo “indipendente” Ruolo Attestatore Non giudizio su bilanci precedenti, no ricerca elementi sussistenza “atti in frode”, no prevenzione atti distrattivi/ depauperativi – no “Ausiliario Giudice” [Cass. Penale 9542/2016 (PA § 4)] 21
  • 22. 4. Attestazione del Piano e della Proposta (2/7) Veridicità dati aziendali §  Veridicità dati aziendali ≠ revisione bilancio §  Verifica esistenza (di diritto e di fatto) delle poste patrimoniali §  Attività “strumentale” alla (verifica di) fattibilità §  Criticità individuazione “spalla” del Piano §  Ammissibili “riserve”? §  “limiti” nell’utilizzo del lavoro di “tersi” (revisori e/o organi di controllo) 4.1.Finalità verifica 4.2.Concetto di veridicità 4.3.Perimetro verifica 4.4.La base informativa di partenza 4.5.Valutazione rischi nella verifica sulla veridicità 4.6.Utilizzo del lavoro di terzi 4.7.La verifica dei criteri di valutazione delle poste contabili (PA - § 4) 22
  • 23. 4. Attestazione del Piano e della Proposta (3/7) Fattibilità Piano/Proposta •  Oggetto» del concordato •  Qualificazione giuridica attivo e passivo •  Applicazione interessi legali ai prelatizi •  Correttezza Privilegi •  Corretta documentazione allegata •  Esistenza «Piano» e «Proposta» •  Correttezza classi creditori? •  Miglior soddisfazione Fattibilità (Assicurabilità) giuridica Conformità a norme INDEROGABILI Fattibilità economica §  percentuale di soddisfo proposta §  «congruità» valore beni da liquidare §  «tempistiche» realizzo beni no core §  «rischi» §  «capienza» garanzie e/o nuova finanza §  «tempistiche» soddisfo creditori §  «convenienza» rispetto alle alternative concretamente praticabili «prognosi (elevata probabilità) realizzazione proposta nei termini prospettati» 23
  • 24. 4. Attestazione del Piano e della Proposta (4/7) Miglior soddisfazione dei creditori (art. 186 bis, co. 2, lett. b, L.F.) Funzionalità della prosecuzione dell’attività d’impresa prevista dal piano al miglior soddisfacimento dei creditori Continuità quale elemento che crea “valore” per i creditori rispetto all’alternativa liquidatoria Misurazione “perdita” di valore (minor attivo) in mancanza di flussi da continuità Termini di confronto: flussi da continuità vs flussi da interruzione/non prosecuzione Scenario (giuridico) alternativo al CP: fallimento (nel quale – se vi sono le condizioni – la continuità oggettiva potrebbe essere perseguita) Attualizzazione (alla data di riferimento del Concordato) dei flussi Flussi da Piano (attualizzazione flussi PI) - (eventuali) perdite interinali - Flussi da scenario alternativo = Δ positivo (misura miglior soddisfazione) 24
  • 25. 4. Attestazione del Piano e della Proposta (5/7) Attestazione “condizionata” e Richiami d’Informativa Se la fattibilità dipenda da specifici eventi futuri, l’attestazione: (a)  è immediatamente efficace se egli attesta che sussiste una elevata probabilità che essi si verifichino (“evento interno al piano”); (b)  è sospensivamente condizionata negli altri casi (“evento esterno al piano”). Nel secondo caso, la condizione deve verificarsi perché l’attestazione produca i propri effetti. LG – Racc. 14 Se la proposta di concordato preveda, come condizione per la riuscita nel piano, l’avverarsi di eventi futuri ed incerti, questi dovranno essere compiutamente valutati dall’attestatore, il quale dovrà esprimere un giudizio di verosimiglianza in ordine al fatto che questi eventi possono in futuro realmente realizzarsi T. Roma 16 dicembre 2015 evento interno al piano Componente del Piano - Valutazione prognostica di “fattibilità” (i.e. realizzo assumptions nei termini prospettati) evento esterni al piano Attestazione Condizionata – verifica entro ammissione CP (i.e. erogazione finanza – stipula Convenzione bancaria - rilascio “garanzia”) Richiamo informativa Supplemento Attestazione 25
  • 26. 4. Attestazione del Piano e della Proposta (6/7) Indice – Struttura Attestazione ex artt. 161, co. 3 – 186 bis L.F. 1. NOMINA DEL PROFESSIONISTA ATTESTATORE ................................................................3 1.1 PRESUPPOSTI PROFESSIONALI E DI INDIPENDENZA ...........................................................................4 2. MODALITA’ E SVOLGIMENTO DELL’INCARICO ...................................................................6 2.1 LA DOCUMENTAZIONE ESAMINATA ...................................................................................................7 3. NATURA E PORTATA DELLA PRESENTE RELAZIONE .......................................................9 3.1 STANDARD E PRINCIPI APPLICATI...................................................................................................12 3.2 VERIDICITÀ DEI DATI AZIENDALI .....................................................................................................13 3.3 FATTIBILITÀ DEL PIANO E DELLA PROPOSTA CONCORDATARIA..........................................................14 3.4 VALUTAZIONE DELLA MIGLIORE SODDISFAZIONE DEI CREDITORI........................................................16 4. CENNI STORICI, “RAGIONI” DEL (E GLI ATTI PRODROMICI AL) DEPOSITO DEL RICORSO EX ART. 161, CO. 6 L.F. .................................................................................................................17 4.1 CENNI STORICI............................................................................................................................20 4.2 IL (PRECEDENTE) “PROGETTO” CONCORDATARIO E LE MISURE “ATTUATE” PER PRESERVARE L’AZIENDA21 4.3 LE “AZIONI” POSTE IN ESSERE DAI SOCI DI XX NELLE MORE DEL NUOVO CONCORDATO .......................23 4.3.1 La costituzione della “newco” e l’affitto dell’Azienda .............................................................24 4.3.2 La messa in liquidazione di XX .............................................................................................27 4.3.3 L’avviato risanamento di K e l’exit di XX ...............................................................................28 4.4 CONSIDERAZIONI A MARGINE DELLA CRISI DI XX.............................................................................30 4.4.1 La situazione anteriore all’attivazione del precedente Concordato .......................................30 4.4.2 … e alla “vigilia” del nuovo pre-concordato ...........................................................................32 5. ANALISI DEL BUSINESS E DEL CONTESTO COMPETITIVO.............................................34 5.1 MODELLO DI BUSINESS ED ASSETTO ORGANIZZATIVO ......................................................................34 5.2 CONTESTO COMPETITIVO, TARGET E MERCATO DI RIFERIMENTO ......................................................37 5.2.1 Il “vantaggio competitivo dell’Azienda XX .............................................................................38 5.2.2 Il mercato di riferimento: scenario attuale, target XY e tendenze del settore........................39 5.3 SWOT ANALYSIS..........................................................................................................................44 6. LA VERIFICA DELLA VERIDICITA’ DEI DATI.......................................................................45 6.1 LA VERIFICA DELL’ADEGUATEZZA DEL SISTEMA AMMINISTRATIVO-CONTABILE .....................................46 6.2 “BASE DATI CONTABILE” OGGETTO DI ATTESTAZIONE DI VERIDICITÀ ...................................................46 6.3 LE VERIFICHE CONDOTTE IN VIA DIRETTA .......................................................................................47 6.3.1 Criteri utilizzati e attività poste in essere ...............................................................................48 6.3.2 Le verifiche eseguite con riferimento agli elementi dell’attivo ...............................................48 6.3.3 Le verifiche eseguite con riferimento agli elementi del passivo ............................................51 6.4 CRITICITÀ RISCONTRATE ..............................................................................................................55 6.5 CONCLUSIONI .............................................................................................................................55 26
  • 27. 4. Attestazione del Piano e della Proposta (7/7) Indice – Struttura Attestazione ex artt. 161, co. 3 – 186 bis L.F. 55 7. IL “PIANO INDUSTRIALE” DI XY S.R.L. ...............................................................................55 7.1 ASSUMPTIONS ............................................................................................................................56 7.1.1 Data di riferimento ed orizzonte temporale ...........................................................................57 7.1.2 Struttura del documento ........................................................................................................57 7.1.3 Assumptions e drivers ...........................................................................................................58 7.2 FLUSSI DI CASSA PREVISTI ...........................................................................................................60 7.3 RISULTANZE BUSINESS PLAN: DIMENSIONE ECONOMICA, FINANZIARIA E PATRIMONIALE .....................61 7.4 SENSITIVITY E RISK ANALYSIS .......................................................................................................64 7.5 GIUDIZIO DI FATTIBILITÀ DEL PIANO................................................................................................66 8. IL PIANO E LA PROPOSTA CONCORDATARIA ..................................................................67 8.1 SULLA “QUALIFICAZIONE” GIURIDICA DEL CONCODATO XX ...............................................................67 8.2 LA “DECLINAZIONE” DELLA PROPOSTA...........................................................................................68 8.2.1 La “specifica” documentazione a corredo .............................................................................71 8.3 IL “TRATTAMENTO” DEI PRELATIZI E LA PERIZIA EX ART. 160, CO. 2 L.F. (RINVIO) ...............................72 8.4 CONSIDERAZIONI SUL PIANO CONCORDATARIO...............................................................................74 8.4.1 L’Attivo concordatario............................................................................................................74 8.4.2 Il Passivo concordatario ........................................................................................................75 8.4.3 Oneri prededucibili ................................................................................................................85 8.5 IL FABBISOGNO CONCORDATARIO E “TERMPISTICHE” DI SODDIFO......................................................86 8.6 L’APPORTO DI NUOVA FINANZA......................................................................................................89 9. RICHIAMI D’INFORMATIVA ...................................................................................................90 9.1 IN ORDINE AL PIANO INDUSTRIALE .................................................................................................90 9.2 IN ORDINE AL PIANO ED ALLA PROPOSTA DI CONCORDATO ..............................................................91 10. VALUTAZIONE DELLA MIGLIOR SODDISFAZIONE .........................................................92 11. CONCLUSIONI E GIUDIZI FINALI DI ATTESTAZIONE ......................................................96 ALLEGATI........................................................................................................................................97 27
  • 28. Pietro Paolo Papaleo p.papaleo@pollioeassociati.it Per contatti telefonici rivolgersi a: t +39 010 589081 f +39 010 589306 Genova Milano Torino Grazie per l’attenzione Marcello Pollio m.pollio@pollioeassociati.it