1. Casa Templaria, 31 luglio 2016
“Lo Sceicco”
Miei cari semi,
C’è una filosofia che si chiama “Sufi”, i sufi, è una filosofia che
contiene un pochino di tutti i Libri Sacri, è nata in Turchia, in Iran e in
Iraq. Sono uomini vestiti di bianco, hanno una veste molto ampia con un
cappello bianco, alto, ed hanno un rituale, girano in tondo e, nel momento
in cui girano su se stessi, hanno una mano inclinata verso il cielo, palmo
verso il cielo e l’altra mano inclinata verso la terra e girano su se stessi
senza capogiri, senza cadere perchè in
quell’istante in cui hanno la
connessione con l’Universo e la Terra,
c’è una porta che si apre per loro e in
quel momento possono avere la
veggenza e ricevere dei messaggi, sono
molto speciali, devono avere
un’educazione molto rigida, e pure l’alimentazione, e devono essere molto
tolleranti, vivere umilmente, nessun lusso e leggere ogni giorno i Libri
Sacri, insegnarli e condividere la conoscenza.
In una città c’era uno di loro, lo chiamavano “Sceicco” il
grandioso, il più grande e in un’altra città viveva un altro sceicco, che era
un pescatore ed ogni giorno andava a pescare, tirava le reti, raccoglieva i
pesci e andava nella piazza e li regalava, dava alla gente tutto ciò che
aveva raccolto, tutto ciò che aveva raccolto lo dava a tutte le persone che
non potevano comprare, e lui si teneva una testa di pesce, solo la testa,
arrivava a casa, la preparava e se la mangiava.
Andava a trovare l’altro sceicco e si scambiavano la conoscenza, la
filosofia. L’altro sceicco era sempre uguale, mangiava bene, ciò che aveva
e ciò che gli davano, ma il suo piatto era sempre pieno, trasmetteva la sua
conoscenza solo se venivano a chiederglielo o teneva delle conferenze, e
gli chiedavano spesso di andare a visitare gli industriali, i sultani e di
parlare loro.
Passarono gli anni e lo sceicco che mangiava sempre la testa del
pesce aveva al suo servizio due monaci, e ad uno di questi gli disse: “Vai a
2. trovare lo sceicco Aïn A-Ben in quella città e vai a chiedergli se ha un
messaggio per me, che mi dia un consiglio, che mi mandi un messaggio,
che mi dica qualcosa”; e il monaco rispose:”Padrone, credo che non sia
necessario perché lei è così grande, aiuta tanto, non tiene niente per sé, dà
tutto ai poveri ed è sempre disposto a dare buoni consigli a chi glieli
chiede”. Allora gli disse: “Sì, va bene, però vai a trovarlo da parte mia”.
Camminò vari giorni finché arrivò in quella città e prima di
arrivare in città vide un castello enorme e disse: “Mio Dio! . “Cos’è
successo? Chissà chi vivrà in quel castello?”. Arrivò in città e chiese:
“Dove vive lo sceicco Aïn A-Ben?” e gli risposero: “Lì in quella strada,
prenda quella direzione e arriverà direttamente là”. E disse: “Ma è un
castello, è un palazzo”, “Sì, sì, vive là, è dove abita”. Il monaco si
incamminò e nel mentre pensava: “Lo sapevo! Lo sapevo! Si è fatto
milionario, si è fatto ricco, mentre il mio sceicco continua a mangiare la
testa del pesce e vive umilmente, ha a malapena una baracca”.
Arrivò e vide che le pareti erano di marmo, sui pavimenti c’erano
dei tappeti di seta pregiata, c’erano delle colonne tutte decorate, era una
bellezza, non sapeva cosa dire e quando lo ricevettero gli chiesero: “Cosa
desidera?”, “Vengo per parlare con lo sceicco Aïn A-Ben da parte del mio
sceicco”, “Ahh, bene, allora al momento no perchè è con il sultano, ma fra
un momentino arriva, se vuole aspettarlo”, accettò, gli servirono
dell’acqua e vide che tutta la servitù della casa era vestita di seta, era tutto
bello, era tutto molto grazioso, era veramente il castello delle mille e una
notte. Alla fine arrivò lo sceicco, lo salutò e gli disse: “Ti conosco, Ti sei
riposato? Hai bisogno di qualcosa?”,
“Grazie, gli rispose, mi hanno già dato tutto
il necessario”, “ A cosa devo la tua visita?”
e gli disse: “Sceicco, vengo da parte del mio
padrone, per chiederle quale consiglio gli
può dare, quali notizie, cosa deve fare” lo
guardò con un gran sorriso e gli disse:
“Puoi andare e gli dirai che deve lasciare la vita materiale”; il monaco lo
guardò, si guardò attorno, era tutto broccati, ricami in oro, vasi di
cristallo, arazzi, “Com’è possibile che mi abbia detto che il mio sceicco
deve lasciare la vita materiale? e se ne andò”.
3. Per tutto il cammino il monaco rimase molto arrabbiato e ripeteva
non posso dirglielo, non se lo merita, non ha niente e vive nella miseria,
non ho il cuore per dirglielo, ogni mattina va a cercare il pesce, ogni
mattina dà il meglio di se stesso; e arrivò dopo parecchi giorni e lo sceicco
gli chiese: “Amico mio, sto aspettando con ansia di sapere ciò che ti ha
detto il mio amico sceicco, cosa ti ha detto?”, “Maestro, gliel’avevo detto
che non dovevo andare, gliel’avevo detto”, “Ma dimmi”, “Mi ha
semplicemente detto e ripetuto che lei deve smettere di essere materiale.
Guardi dov’è, vive miseramente, non ha niente! E lui vive come un re”.
Allora lo sceicco guardò il monaco e gli disse: “Sia benedetto lo
sceicco Aïn A-Ben, di quel paese lontano, sia benedetto per avermi detto la
verità”. Il monaco lo guardava, non credeva alle sue parole e disse
semplicemente: “Anche se continua a vivere in un luogo maestoso non è
cambiato, è se stesso, continua a mangiare
ciò che gli danno, è soddisfatto di tutto ciò
che riceve, ringrazia l’Universo e
ringrazia tutti quelli che gli fanno dei
regali, la gente che lo serve vive bene, si è
arricchita, la gente che viene da lui se ne
va sempre con le braccia piene e lui
continua ad essere lo stesso, non è cambiato, ciò che dice è la verità, al
contrario io da quando lo conosco continuo a mangiare la testa del pesce,
ma il mio pensiero è: Magari potessi mangiarmi il pesce intero! Magari
potessi avere delle prelibatezze! Magari potessi avere di tutto, che lo
apprezzerei! Magari potessi vestirmi di seta! Magari potessi avere delle
scarpe nuove e indossare dei vestiti d’oro! Per questo sono materialista
perché lo penso e non lo faccio, credendo che mangiando la testa del
pesce mi guadagno il cielo, errore, il mio pensiero è il contrario”.
A partire da quel momento comprese che non aveva le idee chiare e
non obbediva alle leggi del Divino, né dell’Universo, né della sua materia.
A cosa gli serviva dire che gli altri erano brave persone, che erano
lavoratori? A cosa gli serviva? Se in fondo pensava “E’ un’ingiustizia,
sono trattato ingiustamente e vorrei avere ciò che hanno gli altri, il
compagno di un’amica per esempio, avere un peso ideale, non lavorare,
che si prendano cura di me, qualcuno che mi dia da mangiare, che si
prenda cura di me, comprarmi solo cose di marca”.
4. Perché siete così ipocriti? Perché non lasciate quel lato materiale e
quando potete compratevelo e quando non potete, guardate bene
l’Universo, praticate la sincerità e la vostra verità, non rimanete come lo
sceicco con la testa del pesce, mentre pensate “mi mangerei un’entrecôte,
un salmone o una bella torta”.
Mi piacerebbe, miei cari semi, che capiste ciò che intendeva dire
quel saggio, non servirà a nessuno privarci di mangare, di vestirci, se non
stiamo bene con i nostri pensieri, se siamo gelosi di un nostro compagno
perchè ha tenuto dei corsi meravigliosi. C’è un giovane , di tutti i giovani è
l’unico che viaggia per il Brasile, che sta trasmettendo La Enseñanza, è
lontano dalla sua famiglia, sta dando il meglio di sé, sta aiutando altri
giovani che hanno il cervello bruciato perché sono molto intelligenti e
lavorano moltissimo con il cervello, questo è chiaro. C’è una giovane,
Lucy, che è gelosa di lui perché brilla più di lei, perché sta facendo ciò che
a lei sarebbe piaciuto fare ma alla fine non lo fa perché non vuole, perché
sua madre e suo padre lavorano per lei, perché ha tre carte di credito
gratis e perché fa dei pensieri sbagliati, quell’invidia e quelle gelosie la
possono condurre solo verso l’oscurità. Ne conosco altre che hanno un
amore e non sanno cosa fare, se continuare perché è proibito o cercarsene
altri perché si annoiano e ne conosco un’altra che vive in due paesi però
non fa mai niente, è sempre assente perché è innamorata del suo principe e
il suo principe è sposato. Dove volete andare? Dove volete arrivare?
Quella che è innamorata del suo principe ha una sorella più
piccola, però è più alta fisicamente, spero che si riconosca, non fa niente
né per la sua anima né per gli altri, lì c’è il problema dello sceicco. Questo
giovane che è andato in Brasile non ha chiesto se avrà di più o di meno, ha
semplicemente deciso di andare, non è migliore né peggiore, però ha
mantenuto la sua parola, ce ne sono altri che possono farlo e che stanno
piangendo perchè sono stanchi, perchè ci sono le vacanze e fa caldo e non
faranno niente nella vita e la loro anima rimarrà chiusa in un carcere.
Mie stelle, lottate per essere sempre nella Luce, in un solo modo,
state svegli, se entrate nella zona della comodità non avanzerete, oggi non
capite queste parole, domani giovani piangerete, le mie stelle che hanno
iniziato già da tempo, loro saranno felici, poiché hanno sempre creduto
che stare nella Luce è il cammino della Verità.