1. I MEZZI DI COMUNICAZIONE NEL SECONDO DOPOGUERRA
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale ci fu uno sviluppo dei
mezzi di comunicazione.
La rivoluzione in questo capo cominciò già nel periodo tra le due
guerre , con l’affermazione della radio e del cinema , prima muto e poi
sonoro. Questi mezzi venivano usati anche dai nazisti e dai fascisti
per propaganda. Per esempio durante il fascismo la radio, il cinema e
i cinegiornali giocarono un ruolo importante assieme a mezzi di
comunicazione più tradizionali come la stampa, i manifesti, i poster, le
fotografie, oltre all’allestimento di scenografie e comizi nelle piazze.
La radio scandiva le ore più importanti degli anni della guerra. Ma fu
anche attraverso le onde della radio che si seppe della sfilata
partigiana del 6 maggio 1945 a Milano che segnava la fine della
guerra.
Anche nel secondo dopoguerra radio e cinema continuarono a
svolgere un ruolo importante, ma la vera protagonista fu la televisione.
Con la produzione di massa di beni di largo consumo, la crescita della
popolazione impiegata nel settore industriale e terziario e il generale
aumento del benessere economico diventava possibile la formazione
di un pubblico vasto e disperso che poteva essere raggiunto solo dai
grandi mezzi di diffusione di massa come la televisione .
Le prime immagini sperimentali furono effettuate in Gran Bretagna
negli anni 30 , ma la diffusione di massa della TV cominciò a partire
dal 1947 negli Stati Uniti e agli inizi degli anni cinquanta anche in
Europa. In Italia iniziò a TRASMETTERE nel 1954 e il colore fu
introdotto nel 1954 in USA e in Italia nel 1977.
La diffusione della televisione ebbe effetti rivoluzionari in molti campi:
trasformò il mondo dell’informazione , diffondendo le immagini di un
evento in tutto il mondo ( competizioni sportive, Primo sbarco sulla
Luna, attentati, i discorsi del Papa, ecc) nel momento stesso in cui si
svolgevano. Portò lo spettacolo dentro le case creando nuove forme
di intrattenimento, creò una cultura di massa , che già esisteva
attraverso i giornali, in cui l’immagine prevaleva sulla parola scritta
.Con la televisione si diffuse il concetto di pubblicità, si studiava la
società, le nuove esigenze e si pensava a un modo efficace per
vendere i prodotti.