5. Il primo uomo agricoltore
osservava le piante per poi
riprodurle nei luoghi
adatti,nella stagione giusta
e a seconda delle sue
necessità
6. Osservare serve a:
-conoscere meglio
l’ecosistema
-comprendere i fenomeni
naturali
-segnalare fenomeni strani,
alterazioni…..
-individuare l’influenza dei
fattori esterni
26. Ecco la chiave di
rilevamento sia delle fasi
vegetative V che delle fasi
riproduttive R
27. V01 Gemme in riposo
V02 Gemme rigonfie prossime alla schiusura
V03 Gemme rigonfie insieme a gemme aperte, con foglioline ripiegate
V04 Gemme appena aperte insieme a foglioline giovani con lembo disteso
V05 Foglie giovani a lembo disteso
V06 Foglie giovani insieme a foglie adulte
V07 Foglie adulte V08
Inizio della decolorazione fogliare V09
Foglie prevalentemente decolorate V10
Inizio disseccamento foglie V11
Foglie prevalentemente disseccate V12
Inizio caduta foglie V13
Foglie prevalentemente cadute V14
Pianta completamente spoglia
R01 Boccioli o amenti presenti ma poco sviluppati
R02 Boccioli prossimi alla schiusura, rigonfi, con petali visivi; amenti sviluppati ma immaturi
R03 Boccioli rigonfi e fiori aperti; amenti immaturi e amenti che liberano polline
R04 Piena fioritura: boccioli, fiori aperti, fiori sfioriti, amenti che liberano polline
R05 Inizio sfioritura: fiori aperti e fiori appassiti; amenti che liberano polline e amenti esauriti R06
Completa sfioritura: fiori appassiti; amenti che non rilasciano più polline R07
Allegagione: inizio ingrossamento ovari R08
Ovari ingrossati e pochi frutti immaturi R09
Frutti evidenti ma in prevalenza immaturi R10
Culmine della fruttificazione R11
Frutti in parte caduti degenerati o secchi R12
Presenza di soli frutti residui
Le fasi V prendono in esame lo sviluppo
delle foglie (dalla comparsa delle gemme
fogliari alla caduta completa delle foglie).
Le fasi R riguardano lo sviluppo dei fiori e
dei frutti
28. Per ogni pianta, settimanalmente,
bisogna riportare le osservazioni sulle
varie fasi in una apposita scheda
29. Ecco un esempio Con una crocetta sono state indicate le
fasi osservate
30. Il sistema di rilevamento fitofenologico è
scientifico se:
•Il linguaggio, stabilito dal Gruppo di lavoro Nazionale per i giardini
fenologici, è uguale per tutte le stazioni di osservazione e per tutti i Paesi
•I simboli sono facili e veloci
•Le osservazioni sono ripetute per più anni
31. V04:GEMME APPENA APERTE
INSIEME A FOGLIOLINE GIOVANI
CON LEMBO DISTESO
R02: BOCCIOLI PROSSIMI
ALLA SCHIUSURA
ECCO ALCUNI ESEMPI
Ligustro
32. R04: PIENA FIORITURA, AMENTI
CHE LIBERANO POLLINE
R06:FIORI APPASSITI, AMENTI CHE NON
RILASCIANO PIU’ POLLINE
Salice
Smithiana
V03: GEMME RIGONFIE INSIEME A
GEMME APERTE, CON FOGLIOLINE
RIPIEGATE
V05: FOGLIE GIOVANI A
LEMBO DISTESO
33. Scopo della ricerca
Studio del comportamento di piante arboree e
arbustive (specie guida) per comprendere l’impatto
con le condizioni ambientali
34. La pianta diventa uno
strumento per dare e
integrare risposte sulla
qualità dell’ambiente e in
particolare su:
39. Perché la ricerca sia
completa è importante la
presenza di una
STAZIONE
METEOROLOGICA
CON I SEGUENTI
STRUMENTI:
•Termometro
•Barometro
•Igrometro
•Anemometro
•Pluviometro
40. I dati fenologici
sono affiancati
dai dati meteo su:
Temperatura
massima,
minima e
media
Quantità di precipitazioni
Umidità
Forza e direzione
del vento
Pressione
atmosferica
41. Giardino fenologico della nostra scuola
Stazione meteo
Specie presenti
Salice
Acutifolia
Salice
Acutifolia
Salice
Smithiana
Ligustro
Ligustro
Ligustro
Salice
Smithiana
Salice
Viminalis
Salice
Viminalis
Salice
Viminalis
Salice
Viminalis
Salice
Acutifolia
Corniolo
Viburno
Viburno
Viburno
Corbezzolo
Corbezzolo
Corbezzolo
Biancospino
Biancospino
Biancospino
Ligustro
Ligustro
Sambuco
Sambuco
Sambuco
Carpino
Carpino
Carpino
42. Le piante presenti nel
giardino sono tutte cloni
provenienti dal giardino
fenologico dell’Università
di Perugia
Sapete cosa significa
clone?
43. Un clone è un individuo
geneticamente identico alla
pianta madre, pertanto il
suo comportamento è
influenzato solo dai fattori
esterni e quindi dalle
condizioni dell’ecosistema
Distacco di una porzione
di una pianta (talea)
44. Le specie di piante scelte per il giardino della
scuola sono specie comuni, spontaneamente
distribuite sul territorio e presentano cicli
riproduttivi con fioriture scaglionate
dall’inverno alla tarda primavera
45. 1)Foglie caduche ovali,
acuminate
2)Fiori gialli che
compaiono prima delle
foglie
3)Il frutto è una drupa
di colore rosso,
commestibile
4)Albero il cui legno è
durissimo
46. 1)Arbusto che può
raggiungere l’altezza di
2,50 m
2)Foglie ovali verde scuro
3)Fiori bianchi profumati
riuniti in infiorescenze a
pannocchia
4)I frutti sono piccole
bacche bluastre
47. 1)Arbusto sempreverde
2)Foglie ovali di colore verde
scuro
3)Le infiorescenze bianco-
rosate compaiono in inverno
e sono seguite da bacche
azzurre
48. 1)Foglie ovali, caduche,
seghettate, di colore verde
scuro
2)Fiori riuniti in amenti
maschili penduli
3)Amenti femminili più
tozzi
4)Albero che raggiunge i
15 metri
49. 1)Piccolo albero a rami
spinosi
2)Foglie con bordo
dentato e spreciso di
colore verde brillante
3)I frutti sono drupe
rosse
4)I fiori bianchi con
corolle di cinque petali
compaiono in
primavera
50. 1)Foglie lanceolate,
caduche
2)I fiori compaiono tra
marzo e aprile
3)I rami lunghi e flessibili
sono usati per fabbricare
cestini e mobili da giardini
3
51. 1)Foglie piccole e
lucide, ellittiche e
acuminate
2)Fiori di colore bianco
sfumato in rosa
3)I frutti sono bacche
rotonde granulose di
colore rosso
4)Albero piccolo che in
condizioni non ottimali
rimane allo stato
arbustivo
52. 1)Foglie caduche
acuminate e seghettate
2)I frutti sono drupe
nero-violacee
3)Piccolo albero con
corteccia di colore
grigio
3
53. Ciao ragazzi! Ci
rivedremo presto nel
vostro giardino!
Buon lavoro a tutti da
POLLY!!!
Ringraziamo gli alunni della 3°A che ci hanno
permesso di utilizzare le otto tavole sulle piante da
loro disegnate