La scelta del tema è sembrata significativa rispetto tre punti di vista legati fra loro:
biologico
cognitivo
didattico-operativo
Dal punto di vista biologico potremmo considerare l'argomento riferito all'insieme dell'organismo come sistema complesso attraversato da un flusso di informazioni provenienti dall'interazione con l'ambiente che divengono stimoli e segnali grazie all'esistenza di recettori specializzati. Ma la stimolazione sensoriale è mediata dal cervello, quindi potremmo considerare alcuni aspetti funzionali del cervello stesso.
Dal punto di vista cognitivo ci possono essere forti analogie tra i processi percettivi e gli altri processi dell'apprendimento: il separare significati da uno sfondo , l'individuare variabili e invarianti, l'orientarsi in un territorio sconosciuto riconoscendo via- via alcuni indizi- concetti, il costruire fra questi relazioni.
Infine da un punto di vista operativo ma anche metodologico, lavorare sulla percezione consente di affrontare diversi livelli di complessità in qualunque ambiente, naturale o scolastico, di utilizzare da un lato materiale povero, dall'altro strutture di indagine sofisticate ma sempre disponibili come gli organi di senso di ciascuno. C'è la possibilità di un forte coinvolgimento personale e nello stesso tempo di strutturare esperienze di laboratorio semplici ma dense di significato con le quali si possono agevolmente formulare e verificare ipotesi e previsioni.
Ma molto importanti sono anche le connessioni con alcuni ambiti cognitivi della fisica e della tecnologia.
1. Percezione ….
Un esempio di didattica “attiva” delle
scienze che integra diversi obiettivi di
apprendimento:
dalla conoscenza del proprio corpo alla
conoscenza di alcuni elementi di fisica.
2. Il lavoro è centrato sulla percezione,
manipolazione del colore.
La luce ne combina di tutti i colori!
1. La connotazione
"emozionale" e
"descrittiva" del
colore
2. Le attività
sperimentali
3. Una rete di concetti
4. Un autore di riferimento
6. Divulgare il proprio lavoro
5. Valutazione
3. L'attività, iniziata in una classe terza ha prima di tutto analizzato le pre
conoscenze sull'argomento, che di solito è ben sviluppato nella
programmazione di educazione artistica.
La discussione in classe, realizzata con la tipologia del brain-storming
è stata poi verbalizzata dagli studenti in brevissime note personali.
Ne emerge una connotazione "emozionale" e "descrittiva" del colore,
in sintonia con quello che può in generale essere l'approccio tipico
dell'educazione artistica.
L’inizio
4. Le attività sperimentali
1. Nel laboratorio di scienze: si costruiscono esperienze di analisi della
percezione di colori in ambienti di luce monocromatica (rosso, verde, blu)
2. Nel laboratorio di informatica: i programmi di grafica computerizzata
permettono di modificare i colori (palette), di combinarli (con modalità
diverse) ecc.
Si possono studiare in emulazione le proprietà sottrattive o additive del colore
e della luce in maniera semplice e immediata.
L'uso inoltre di un sistema informatico permette di toccare la problematica
della modellizzazione di un fenomeno naturale, quale quello della
percezione dei colori, delle proprietà della luce visibile e dei pigmenti
colorati.
5. Alcuni esempi
Funzione “Aggiungi”
Con l'operazione aggiungi siamo partiti dal primo colore che era verde.
Sovrapponendo al verde il secondo colore che era rosso abbiamo ottenuto il
colore giallo.
In seguito abbiamo aggiunto sopra al verde il blu ed è diventato azzurro
sommando assieme i tre colori abbiamo ottenuto il colore bianco.
7. Esperienze con luce monocromatica
Bisogna disporre di una stanza oscurabile, ad esempio una camera oscura, un
tavolo illuminabile con una lampada.
La luce monocromatica può essere ottenuta:
• filtrando la luce "bianca" proveniente da una lampada al tungsteno
"policromatica" con gelatine da fotografia colorate (blu - rosso ...)
• oppure utilizzando lampadine colorate da camera oscura ( di solito rossa,
verde, giallo-verde).
Si preparano
campioni di cartoncino di colori diversi su fondo bianco e nero. Si consiglia di
usare come campioni: il nero, il bianco, il colore della lampada, i colori
primari....
I campioni vengono numerati (in modo leggibile) e gli studenti valutano e
registrano il colore percepito quando sono illuminati con diverse luci
"monocromatiche". E' importante che i campioni non siano mai visti,
precedentemente, con la luce "bianca" perchè i ragazzi tendono a negare
l'osservato e a basarsi su una percezione aprioristica.
Alla fine gli stessi campioni vengono illuminati con luce "policromatica" e
possono quindi essere analizzate analogie e differenze percettive.
9. Una rete di concetti
Il colore:
1. come radiazione elettromagnetica.
2. come risposta di proprietà della
materia.
3. virtuale.
1. La percezione visiva e l'occhio.
2. La percezione visiva e il cervello.
1. Le radiazioni elettromagnetiche, tra “visibili e non visibili”
2. Magnetismo ed elettricità in altre esperienze.
La rappresentazione della percezione visiva e
geometria in un esempio emblematico: la
grafica di Escher.
Il colore nella rappresentazione
della realtà: arte, grafica
virtuale….
10. Tra vedere e non vedere, di Tonino Casula, 1981, Einaudi
Schede di lavoro su:
L’occhio come
strumento della percezione
Il cervello come elaboratore
della percezione
I colori e la luce Le illusioni ottiche
11. In conclusione…..
Dalla esperienza quotidiana della percezione visiva
Alla sperimentazione in laboratorio Alla simulazione
Per isolare e studiare l’incidenza delle diverse variabili
12. Valutazione
La valutazione è, come per tutte le attività sperimentali, una valutazione di
processo.
Le competenze che si acquisiscono durante una attività sperimentale possono
essere verificate attraverso un’attività sperimentale successiva.
Alcune riflessioni attorno ai nodi concettuali: la natura “elementare” del colore, le
interazioni luminose, alcuni aspetti della percezione possono essere formalizzati
in contenuti acquisibili alla fine del processo sperimentale e operativo.
In questa esperienza emergono alcuni spunti di riflessione sulla presenza di
misconcetti nelle conoscenze di base, ad esempio, sulla natura del colore
percepito.
13. Risultati e ricaduta sul resto della didattica
L’attività ha evidenziato soprattutto un notevole scoordinamento, negli
alunni, tra tre aspetti forti della conoscenza:
• il livello di consapevolezza della propria percezione sensoriale,
• il livello di consapevolezza dell'uso delle applicazioni tecnologiche ( che
potremmo chiamare il livello della percezione storico - sociale ),
• il livello delle abilità e delle nozioni imparate in contesti di apprendimento
diversi.
14. Uscire dalla propria realtà scolastica Il ruolo della documentazione e
in particolare di Gold
Pubblicizzare i propri percorsi di ricerca didattica “originale”
Un “bisogno” di visibilità da parte
della ricerca didattica
“spontanea” degli insegnanti
Una necessità del sistema scuola per evolvere
utilizzando le proprie risorse interne
15. La Rete per confrontarsi
Gold e gli archivi “istituzionali” – filtro non
autoreferenziale per i docenti, le scuole,
l’amministrazione…
Il sito web della scuola come bacheca
pubblica consultabile per alunni/genitori
sulla “produttività originale” della scuola
Il lavoro percezione:
http://martini.xoom.it/senis/index.htm