Cure per cronici in Lombardia: Fondazione Sacra Famiglia e Casa di Cura Ambro...
I benefici dell'offerta semiresidenziale - dr. raffaele esposito
1. I benefici dell’offerta
semiresidenziale per il
paziente over 65 nello
scenario odierno.
Dott. Esposito Raffaele
Medico responsabile dell’UdO Cure Intermedie
CSS «Villa Carpaneda», Rodigo (MN)
Gruppo Gheron
2. Agenda.
Fotografia del
settore LTC in
Italia.
La filiera dei
servizi prima
della Pandemia.
Le dinamiche di
fruizione dei
servizi prima
della Pandemia.
Le fratture
generate dalla
Pandemia.
Benefici
dell’offerta
semiresidenziale.
Il Centro Diurno
Alzheimer.
Fotografia del
settore LTC in
Italia.
3. Fotografia del
settore LTC in
Italia.
La filiera dei
servizi prima
della Pandemia.
Le dinamiche di
fruizione dei
servizi prima
della Pandemia.
Le fratture
generate dalla
Pandemia.
Benefici
dell’offerta
semiresidenziale.
Il Centro Diurno
Alzheimer.
4. Fotografia del settore LTC in Italia (1,2)
2016:
2.909.090 anziani non autosufficienti.
2037:
Incremento di 4,5 milioni over 65 rispetto al 2016, a
fronte di un calo complessivo di 600.000 residenti, con
contrazione della popolazione nelle fasce di età più
giovani ed in età lavorativa.
5. Fotografia del settore LTC in Italia (1,2)
2016:
34 over 65 ogni 100 abitanti.
2065:
60 over 65 ogni 100 abitanti.
L’aumento dell’età media della popolazione si traduce in un
incremento delle patologie croniche e degenerative.
Cambia la tipologia dei nuclei famigliari: tra il 2011 e il 2016
incremento del 12% delle famiglie composte da una sola persona
over 65, incremento dell’11% delle famiglie monogenitoriali,
decremento del 3% delle famiglie composte da coppie con figli.
6. Fotografia del
settore LTC in
Italia.
La filiera dei
servizi prima
della Pandemia.
Le dinamiche di
fruizione dei
servizi prima
della Pandemia.
Le fratture
generate dalla
Pandemia.
Benefici
dell’offerta
semiresidenziale.
Il Centro Diurno
Alzheimer.
Fotografia del
settore LTC in
Italia.
7. Il complesso dei servizi socio-
sanitari residenziali
Pronto soccorso e reparto
ospedaliero
I servizi territoriali
MMG, cure intermedie,
specialistica
ambulatoriale
La filiera dei servizi per la presa in carico dell’over 65 prima della Pandemia.
RSA, case di riposo
Il domicilio
8. Pronto soccorso e
reparto ospedaliero
Il cittadino è legato all’ospedale da profonde radici
psicologiche. (3
)
Il Pronto Soccorso è pensato ed organizzato per assistere
persone con patologie acute e non pazienti geriatrici
polipatologici
.
I rischi dell’ospedalizzazione del paziente anziano sono
rappresentati dalle cosiddette “sindromi geriatriche”(4)
.
Ad esse sono associate il prolungamento della degenza,
una ridotta ripresa funzionale, un aumento della
mortalità a breve termine ed, in definitiva, un aumento dei
costi.
Data la riduzione dei posti letto degli ultimi anni si era
passati dal concetto del “ricovera per lavorare” a quello del
“lavora per non ricoverare”.
9. Il complesso dei servizi
socio-sanitari residenziali (1,5)
Meccanismi di accreditamento, convenzionamento e
budget. Il settore stava però cambiando
:
• le famiglie arrivavano alle strutture sociosanitarie solamente
quando non riescono più a gestire il congiunto al domicilio,
ossia in fase di disabilità cognitiva e motoria spesso molto
avanzate: crollo della speranza media di sopravvivenza
in RSA
.
• In molte regioni, i sistemi regionali pubblici avevano reso più
stringenti gli standard di servizio e i controlli attivati,
"ingessando il sistema” proprio in un momento in cui bisogni
e richieste delle famiglie richiederebbero maggiore
flessibilità e personalizzazione
.
• I costi per gli erogatori erano aumentati a causa del
rispetto rigido degli adempimenti relativi a questi standard.
Dal momento che le tariffe riconosciute sono bloccate e i
budget non sono stati aumentati, le strutture più fragili hanno
visto compromessa la loro sostenibilità
.
• Il tasso medio di occupazione dei posti letto all’interno delle
strutture residenziali era molto vicino all’unità e il tasso
medio di saturazione si approssimava al 100%.
10. La gestione domiciliare (1,5)
Rispetto al 2013 le ore di Assistenza Domiciliare Integrata
nel 2018 hanno visto un incremento complessivo del 19,9%.
Questo dato si traduce però in una media di sole 16 ore
all’anno dedicate a ciascun assistito anziano, con ampia
variabilità regionale.
Sempre nel 2018 la cifra di badanti stimate ha superato il
milione, di cui il 60% irregolari. Per una comparazione,
l’intero personale dipendente del SSN conta 605.192 unità
(6). Enorme mercato, scarsamente regolamentato e in cui
spesso mancano competenze appropriate
.
Le famiglie spesso si auto-organizzavano per rispondere
ad una moltitudine di bisogni di LTC, caricandosi di compiti
di care giving informale, svolgendo il compito di case
manager e aumentando la propria spesa privata.
11. Fotografia del
settore LTC in
Italia.
La filiera dei
servizi.
Le dinamiche di
fruizione dei
servizi prima
della Pandemia.
Le fratture
generate dalla
Pandemia.
Benefici
dell’offerta
semiresidenziale.
Il Centro Diurno
Alzheimer.
Fotografia del
settore LTC in
Italia.
La filiera dei
servizi prima
della Pandemia.
12. Le dinamiche di fruizione dei
servizi prima della Pandemia (7)
Dove erano presenti più posti letto in RSA, vi erano contemporaneamente anche più
ricoveri ordinari di anziani over 75
;
dove si registravano più ricoveri ospedalieri ordinari per acuti di anziani over 75, si
registravano contemporaneamente anche più ricoveri ordinari in strutture intermedie
;
dove erano presenti più posti letto in RSA, erano presenti contemporaneamente anche
più badanti
.
Se ne ricava che l’80% dei 2,7 milioni di anziani fuori dai servizi pubblici, “invade”
qualsiasi servizio sanitario o socio-sanitario professionale disponibile, pur di trovare
una risposta strutturata.
14. Fotografia del
settore LTC in
Italia.
La filiera dei
servizi.
Le dinamiche di
fruizione dei
servizi prima
della Pandemia.
Le fratture
generate dalla
Pandemia.
Benefici
dell’offerta
semiresidenziale.
Il Centro Diurno
Alzheimer.
Fotografia del
settore LTC in
Italia.
La filiera dei
servizi prima
della Pandemia.
Le dinamiche di
fruizione dei
servizi prima
della Pandemia.
15. Pronto soccorso e
reparto ospedaliero
Cambio del case mix:
• pazienti Covi
d
• pazienti “grigi
”
• pochi e selezionati pazienti “bianchi”
.
Completa ristrutturazione degli spazi e dei
percorsi
.
Crollo (almeno inizialmente!) degli accessi in
PS
.
Ritardi nella erogazione delle prestazioni
ospedaliere
.
Ritardi nella attività di screening.
16. Il complesso dei servizi
socio-sanitari residenziali
Cambio del case mix e aumento della
complessità sanitaria dei degenti
.
Nidi di fragilità con aumento del rischio di
contagio in caso di instaurarsi di dinamiche
pandemiche
.
Confinamento ed isolamento sia interno che
esterno
.
Incremento dei costi per gli erogatori dei servizi.
Difficoltà ad arrivare a saturazione dei posti
letto
.
17. La gestione domiciliare
Campagna di comunicazione “Resta a casa” del
Consiglio dei Ministr
i
Tremendo impatto sul sistema di care giving
informale (badantato)
.
Medicina territoriale non sempre efficiente
.
Assenza di percorsi preferenziali per
approvigionare i fragili di farmaci e genere di
primo sostentamento
.
Le famiglie continuano ad auto-organizzarsi per
rispondere ad una moltitudine di bisogni di LTC e
continuano a cercare un case manager
.
Rischio di cluster famigliari di malattia
.
18. Inoltre..
Il sistema socio-
sanitario è ritornato
nelle agende della
politica ed è
riemerso nel
dibattito pubblico.
Le fratture generate dalla Pandemia
Il sistema sanitario e
socio-sanitario si
sono spostati su
logiche mission
driven.
Superamento degli
steccati disciplinari.
Importanza del
lavoro in team,
spesso
multidisciplinare.
Focus sulla
medicina
preventiva e sulla
medicina
territoriale.
19. Fotografia del
settore LTC in
Italia.
La filiera dei
servizi.
Le dinamiche di
fruizione dei
servizi prima
della Pandemia.
Le fratture
generate dalla
Pandemia.
Il Centro Diurno
Alzheimer.
Fotografia del
settore LTC in
Italia.
La filiera dei
servizi prima
della Pandemia.
Le dinamiche di
fruizione dei
servizi prima
della Pandemia.
Le fratture
generate dalla
Pandemia.
Benefici
dell’offerta
semiresidenziale.
20. Il Centro Diurno
perchè…
La casa rimane “hub”
:
Il contesto domiciliare è quello in cui meglio si
preserva la capacità di vita autonoma e in
salute. Contestualmente, rappresenta
l'ambiente preferenziale per la maggior
parte delle persone over 65(1) e meglio si
adatta alle esigenze di personalizzazione
richieste delle famiglie.
Dalla medicina eroica alla
medicina incrementale
:
interventi di presa in carico “leggera” e
anticipata, rispetto al momento in cui i
bisogni diventano domande espresse.
Il paziente anziano, polipatologico, è
dif
fi
cilmente inquadrabile all'interno di linee
guida, rendendo ostile la misurazione di
outcomes univoci; importanza degli small
gains.
Benefici dell’offerta semiresidenziale
Covid-19 free
:
L’offerta pone al primo posto la sicurezza di
utenti, famiglie e operatori.
21. Il Centro Diurno
perchè…
Case management
:
monitoraggio delle condizioni di salute,
supporto nel processo di cura
(somministrazione dei farmaci, assistenza
infermieristica), ruolo di orientamento e di
comunicazione con care giver formali,
informali e MMG
.
Nuove possibilit
à
Il Centro Diurno Integrato apre a progetti
ed iniziative impossibili da realizzarsi
senza un supporto “strutturato”.
Benefici dell’offerta semiresidenziale
Approccio multidisciplinare
:
Medico, infermiere, fisioterapista, asa, oss,
animazione, servizi sociali. Gli operatori sono un
gruppo stabile, che si incontra ogni giorno e
condivide l’impegno di cura.
22. Fotografia del
settore LTC in
Italia.
La filiera dei
servizi.
Le dinamiche di
fruizione dei
servizi prima
della Pandemia.
Le fratture
generate dalla
Pandemia.
Il Centro Diurno
Alzheimer..
Fotografia del
settore LTC in
Italia.
La filiera dei
servizi prima
della Pandemia.
Le dinamiche di
fruizione dei
servizi prima
della Pandemia.
Le fratture
generate dalla
Pandemia.
L’offerta
semiresidenziale
come alternativa.
Benefici
dell’offerta
semiresidenziale.
23. Il centro diurno
Alzheimer
La finalità prevalente di questi servizi è di
controllare, contenere e ridurre i disturbi del
comportamento, mettendo a punto strategie
assistenziali e di prevenzione della
ricomparsa dei disturbi;
sostenere le famiglie nell’assistenza continuativa al
malato, offrendo ascolto e sostegno qualificati per
affrontare le fasi di crisi;
agevolare il passaggio a servizi a minor intensità di
cura, garantendo il necessario addestramento e
sostegno agli operatori sociosanitari della rete;
prevenire o ritardare l’istituzionalizzazione permanente
(10).
“all’aumentare della prevalenza di forme di decadimento
cognitivo, (…) il modello “una badante un anziano” non
regge più.” (1)
La demenza rappresenta oggi la principale causa di
disabilità nell’anziano e il 50-75% dei malati di
demenza sviluppa disturbi del comportamento(8).
All’interno dei Centri Diurni anziani la presenza di
persone con decadimento cognitivo è ormai molto
elevata, fino al 70% delle presenze(9): a partire dagli
anni all’inizio degli anni 2000 alcune Regioni hanno
avviato la sperimentazione di un nuovo tipo di servizio
semi-residenziale, con una vocazione più
marcatamente specialistica.
I Centri Diurni Alzheimer costituiscono oggi, rispetto
all’insieme dei servizi rivolti alle persone con demenza,
una delle proposte a più forte taglio innovativo.
Sono luoghi di assistenza e di cura temporanea,
finalizzati al trattamento intensivo di un’utenza molto
specifica: persone con diagnosi di demenza associata a
importanti disturbi del comportamento, non gestibili con
altre modalità assistenziali, preferibilmente deambulanti,
in grado di trarre profitto da un intervento intensivo e
limitato nel tempo.
25. (1) Fosti G., Notarnicola E., Il futuro del settore LTC. Prospettive dai servizi, dai gestori e dalle
policy regionali. 2° Rapporto Osservatorio Long Term Care, 2019, Egea, Milano
.
(2) Elaborazioni OASI su dati ISTAT
.
(3) Brizioli E., Trabucchi M., Il cittadino non autosufficiente e l’ospedale, 2014, Maggioli Editore
.
(4) Gillick M.R., When frail elderly adults get sick: alternatives to hospitalization. Annals of
Internal Medicine, 2014
.
(5) Fosti G., Notarnicola E., L’innovazione e il cambiamento nel settore della Long Term Care. 1°
Rapporto Osservatorio Long Term Care, 2018, Egea, Milano
.
(6) Annuario Statistico, 2019
.
(7) CERGAS Bocconi, 2018
.
(8)Linee di indirizzo per i Centri Diurni Alzheimer, Atti del 4°Convegno Nazionale sui Centri Diurni
Alzheimer, Pistoia, 31 maggio - 1 giugno 2013.
(9) Lattanzio F, Mussi C, et al, U.L.I.S.S.E. Study Group. Health care for older people in Italy:
The U.L.I.S.S.E. Project. J Nutr Health Aging 2010;14:238-242
.
(10) Cfr. Linee di indirizzo per i Centri Diurni Alzheimer, cit.