2. • L’occhio umano assomiglia ad una sfera del diametro di 22
– 23 mm circa.
• La porzione anteriore che appare come una piccola calotta
sferica e trasparente prende il nome di cornea. Dietro la
cornea, separati dall’umor acqueo, c’è un anello di tessuto
chiamato iride che definisce la pupilla.
• Posteriormente ed a contatto con l’iride si trova il cristallino
che è una lente gelatinosa e trasparente in grado di variare
la sua forma per mettere a fuoco i raggi luminosi. L’interno
del bulbo oculare contiene invece l’umore vitreo che ha
una consistenza più gelatinosa rispetto l’umore acqueo.
• Lo strato più esterno del bulbo oculare è la sclera, che si
presenta biancastra e con numerosi vasi sanguigni. Al di
sotto della sclera si trova la coroide che nella porzione più
anteriore termina con corpo ciliare ed iride. La parte più
interna è la retina formata a sua volta da 10 strati costituiti
da diversi tipi di cellule e fibre nervose. Lo strato più
esterno e vicino alla coroide è lo strato fotosensibile. La
capacità di assorbire la luce è permessa dalla presenza di
coni e bastoncelli. Tutte le fibre che compongono la retina
convergono nella papilla per poi uscire dal bulbo oculare
attraverso il nervo ottico. La retina è in grado di trasformare
le immagini in stimoli elettrici che vengo inviati al cervello
dove vengono elaborati ed interpretati dalla corteccia
visiva.
• In un occhio privo di difetti visivi i raggi luminosi
attraversano cornea e cristallino per essere proiettati a
fuoco sulla retina. L’iride invece agisce da diaframma
regolando la quantità di luce che entra in base alle
condizioni di illuminazione in cui si trova la persona.
3. • La riduzione della vista (o ipovisione)
corrisponde a numerose condizioni. Si tratta di
un disturbo visivo in cui la riduzione della
visione non è completa non corrisponde quindi
alla cecità –
ma si traduce nella diminuzione
permanente dell’acutezza del campo visivo di
un individuo.
La riduzione della vista può coincidere con una
riduzione generale dell’acuità (o acutezza) visiva,
ma può verificarsi anche in forme più specifiche,
come la perdita di visione
centrale, periferica o laterale, come visione
offuscata.
A differenza dei normali problemi della vista,
come miopia e ipermetropia, la riduzione della
vista non può essere risolta utilizzando
strumenti come occhiali o lenti a contatto.
La vista può calare come effetto di diverse
condizioni e lesioni, ma sicuramente l’età è uno
dei fattori principali.