Approfondimento sulle intese uni credit dell'8 10 20151
Nota fisac private
1. Riorganizzazione del Private Banking
Il 19 novembre le Segreteria di Coordinamento hanno incontrato l’azienda sul tema prossima
riorganizzazione del Private Banking che partirà l’1/1272015.
Il tema è stato affrontato con la presenza del Responsabile HR del Private Rete Italy Alessandro Pin.
Nella premessa della presentazione, il Responsabile, ha sottolineato che tra il 2013 e il 2014 il Private
ha prodotto redditività e quindi la riorganizzazione non trova ragione se non nella opportunità di
ridisegnare la rete in concomitanza con una operazione di “segregazione” della clientela con
patrimonio oltre 5 mln di euro nella struttura di “Wealth Management”, la cui trasformazione in nuova
legal entity avrà luogo non prima di giugno: la nascita di questa nuova società darà luogo,
necessariamente, alla procedura prevista dal CCNL, quindi senza cessioni individuali di contratto.
Attualmente e sino al prossimo giugno quindi chi è stato intrattenuto per il passaggio al Wealth
Management (circa 90 gestori, 45 staff assistant e 20 specialisti) è dipendente di Unicredit Spa.
Non ci è, invece, stata data risposta sull’assetto societario della nuova legal entity, rispetto alle fonti
giornalistiche che danno il 90% in mano a UniCredit e un 10% ad altri.
La decisione di fare del Wealth Management una nuova legal entity risponde, secondo l’Azienda, a
necessità di mercato che richiede servizi sempre più particolari per la clientela considerata Wealth;
mentre la riorganizzazione del Private da 500mila euro di asset a 4.9 mln di euro (che chiameremo
“Nuovo Private” per comodità) dovrebbe portare ulteriore clientela, facendo concorrenza a specialisti
come Merryl Linch e Morgan Stanley.
La riorganizzazione del Private risponde anche all'esigenza di un cambiamento del modello di servizio
nel quale la clientela viene divisa in 3 fasce:
• Base/family, che non si discosta molto dalle necessità di clienti di fascia alta della banca
commerciale
• Imprenditori
• Liberi professionisti
I portafogli dei gestori private (suddivisi in bankers e senior bankers esattamente come ora)
rispetteranno quanto più possibile la suddivisione della clientela su indicata: questo comporterò
pesature diverse dei portafogli dei “bankers” con numerosità di NDG maggiore in quei portafogli con
clientela meno sofisticata.
Il modello di servizio che viene creato ripropone, “a specchio”, quanto già previsto con Open nel
commercial banking. La riorganizzazione sul territorio vede quindi la sparizione degli “studio”, i cui
clienti e addetti andranno nel Wealth Management (in quanto già si occupavano di quel target) e la
creazione di una struttura con 76 aree commerciali Private, dipendenti da 7 Direzioni di Network
Private, esattamente come nella banca commerciale.
2. Ci saranno quindi 76 Area Manager Private e 7 Regional Manager Private.
Gli area manager gestiranno le risorse e le linee guida del business.
In 20 delle 76 aree (le più complesse) è previsto un Vice Area Manager.
In 48 delle 76 aree ( e 20 di cui sopra più altre 28 di complessità inferiore alle prime ma comunque
importanti) sarà istituita la figura del Responsabile Operativo Private (ROP) che si accollerà gestione
della parte amministrativa della Area.
Viene poi creata una struttura di “specialisti” che a regime sarà composta da circa 125 risorse (70 già
presenti, il restante riconversioni professionali per le quali sono previste entro gennaio delle sessioni
formative). Questi specialisti, presenti nelle 7 sedi di Region, saranno a disposizione non solo del
Private ma in modo trasversale, anche della banca commerciale per diffondere il modello del private
tra i Consulenti First.
Gli Specialisti faranno parte della struttura “Individual and Small Business and Corporate” il cui
responsabile è Renato Miraglia.
In sintesi la struttura del “Nuova Private” sarà a partire dal 1/12/2015
7 Regional Manager
76 Area Manager
20 Vice Area Manager
48 ROP
650 circa tra senior bankers e bankers
Staff Assistant: il rapporto si avvicinerà a circa 1 assistant ogni 2 Bankers, minore rispetto a
quello precedente alla riorganizzazione che era di 1:3
125 specialisti c.d Financial Advisor
Una particolarità di questa riorganizzazione: senza per ora fare riportafogliazione, si vorrebbe iniziare a
gestire con lo stesso “modello del private” anche un certo numero di clienti della banca commerciale
di alto standing (anche se di masse gestite inferiori a 500 mila euro). Questo per fornire loro la
possibilità di avere un servizio più dedicato e più rispondente alle loro esigenze, che, di norma non
potrebbero accedere ai prodotti di società di investimento globale al di là di Pioneer.
Per quanto riguarda gli HRBP il responsabile sarà Alessandro Pin ma sul territorio la competenza sarà
trasversale degli HR di UniCredit Spa, senza differenziazione.
La riportafogliazione interna al Private, secondo quanto detto dall’Azienda, dopo aver estrapolato i
clienti Wealth Management, è stata fatta attraverso colloqui individuali anche per gestire la mobilità
professionale di coloro che devono cambiare ruolo, da banker a specialista o a ROP.
Non ci sarà mobilità territoriale se non quella all’interno delle città più grandi.
In conclusione per l’Azienda la riorganizzazione è la prova di una volontà di puntare sul settore private
e di volerlo rilanciare.
Novembre 2015 La Segreteria di Coordinamento