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MASTER PROGETTISTA ESPERTO IN TECNOLOGIE EMERGENTI
STEFANO CAMPISI
FABIO REBOLINI

CREASE NO CREASE
INTRO     SENTIMENTI E CARATTERI     Interazione                                                Un lavoro progettuale che si sviluppa per fasi, all’interno delle quali ognuna ha la sua importanza,
          DEL PROGETTO                                                                          anche l’errore e la possibilità di tornare sui propri passi. La volontà è quella di capire in modo più
                                                                                                profondo il luogo in cui vogliamo esprimerci. L’acqua, la luce, le persone e i loro sentimenti all’inter-
                                                                                                no di Campo di fiori, reagiscono tra di loro e si influenzano a vicenda. Abbiamo considerato il nostro
                                                                                                progetto come un oggetto che reagisce a sua volta a questi eventi, e alle possibilità che abbiamo di
                                                                                                amplificare queste sensazioni. Mi è capitato di bere dalla fontanella e mi è piaciuto, come se bevessi
                                                                                                la città. La luce serale era interessante e cupa. Le persone si incontravano, parlavano e si spostavano
                                                                                                in un altro luogo. Le categorie di classificazione sono le persone e gli eventi che nel corso del tempo
                                                                                                attraversano la piazza. Come possiamo interagire con queste persone? Mettendo a disposizione una
                                                                                                serie di oggetti molto differenti tra di loro, dall’arredo urbano a oggetti che permettano alle per-
                                                                                                sone di vivere la piazza in modo semplice e divertente, o più semplicemente personale. Tutti questi
                                                                                                oggetti nascono da un unico semplice componente base, con numerose possibilità di aggregazione e
                                                                                                differenziazioni formali. Lo stesso componente può essere panchina, dondolo, copertura, bancone,
                                                                                                pannello informativo, fontanella e le persone possono prenderlo e spostarlo nel punto che preferi-
                                                                                                scono.



ANALISI        ANALIZZARE IL LUOGO   Guidare la narrazione                                      Abbiamo impostato il nostro lavoro di analisi del luogo come un processo di tipo informativo, che
                                                                                                permette alle persone di interagire con il processo stesso. Un lavoro analitico molto approfondito
                                                                                                che possa essere trasmesso attraverso semplici diagrammi o schemi anche ai non addetti ai lavori.
                                                                                                Pensiamo che una parte essenziale della progettazione urbana sia il rapporto con le persone che
                                                                                                vivranno quello spazio e la capacità del progettista di comunicare con quest’ultime. La piazza vive di
                                                                                                persone e le persone stesse possono rientrare all’interno del processo di analisi. La tecnologia e in-
                                                                                                ternet ci possono aiutare in questo, consentendo di interagire direttamente con il processo durante
                                                                                                la sua genesi, con strumenti come i social network oppure come cosm.com. Oppure in una fase suc-
                                                                                                cessiva attraverso l’interazione diretta o indiretta con la struttura stessa tramite il proprio corpo o
                                                                                                attraverso internet, smartphone, semplicemente per chiedere informazioni o esprimere sensazioni.
                                                                                                La prima fase del progetto ci consente di individuare tre tematiche principali: la vivibilità di tutti i
                                                                                                giorni della piazza, la natura sociale di una parte di essa e una parte creativa e più indeterminata
                                                                                                che si presta a differenti utilizzi e può accogliere differenti sensibilità. Il progetto aspira a generare
                                                                                                sentimenti e chiama i cittadini a reagire al processo e al progetto stesso, interagendo con esso o
                                                                                                semplicemente osservandolo. La fase iniziale di mappatura delle caratteristiche e delle suggestioni
                                                                                                principali della piazza, è vista come una analisi preliminare e suggerisce una narrativa al possibile
                                                                                                processo partecipativo.




                   MAPPARE LE IDEE   Una fase molto importante del lavoro di analisi è l’in-
                                     dividuazione delle caratteristiche che influenzano mag-
                                     giormente Campo di Fiori, sia sulla scala urbana che
                                     sulla scala più intima della piazza. Queste caratteris-
                                     tiche espresse come parole trovano il loro posto in una
                                     mappa che le lega tra di loro sottolineandone le relazi-
                                     oni reciproche, l’importanza o le contraddizioni. Ques-
                                     ta mappa ci consente di focalizzare le parole chiavi più
                                     importanti che saranno le basi dell’analisi successiva.
La luce naturale, l’ombra, il vento, le precipitazioni in-
                   fluenzano qualsiasi luogo, e anche nel caso di Campo di
                   Fiori giocano un ruolo importante. Nelle analisi clima-
                   tiche abbiamo tentato di sintetizzare alcune delle carat-
                   teristiche più influenti, in modo da poter controllare il
          CLIMA    progetto in maniera complessiva.




                   La luce artificiale ci è sembrata sin da subito una delle
                   caratteristiche particolari della piazza, con quell’atmos-
                   fera serale un po’ cupa e allo stesso tempo intima. La
                   mappa relativa ci consente di evidenziare le zone più o
                   meno illuminate cui corrispondono zone più o meno in-
LUCE ARTIFICIALE   time.




                   L’acqua è una delle caratteristiche che rendono migliore
                   la città. La gente si può riposare vicino ad una fontana
                   e rinfrescarsi, o semplicemente rilassarsi (al suono con-
                   tinuo e sempre uguale dello scorrere dell’acqua) senten-
                   do un rumore non metallico. Spesso i fiorai approfitta-
                   no dell’acqua delle fontanelle per costruire il proprio
                   chiosco, contribuendo così a diffondere gradevoli pro-
                   fumi nelle vicinanze. L’acqua incide fortemente sulla
                   qualità dello spazio e ne abbiamo mappato la percezione
                   del suono emesso, per individuare quelle zone che si
         ACQUA     prestano ad essere più riflessive e tranquille.
Ci interessava individuare le zone raggiunte da wifi,
                   in modo da poterle utilizzare in un secondo momento
                   come ponte di comunicazione con il progetto stesso.
                   Aree di comunicazione verso l’esterno, o semplicemente
                   punti dove si può sostare e cercare informazioni: un
            WIFI   tipo di interazione virtuale con l’oggetto progettato.




                   I dati di analisi che hanno influenzato maggiormente
                   il lavoro di progettazione sono quelli relativi alle viste
CONI PROSPETTICI   prospettiche principali.




                   Un aspetto molto interessante è la temporaneità della
                   sistemazione della piazza, infatti variando di stagione,
                   o anche di orario, questa cambia aspetto. All’interno
                   della piazza si sovrappongono numerose attività, che
                   le danno un carattere confusionario e, in molti casi, ne
                   condizionano l’utilizzo. Mappare le attività e gli orari di
                   apertura ci consente di capire quali sono le condizioni di
                   intersezione tra le attività svolte, e lavorare di conseg-
                   uenza sui limiti tra i differenti momenti della giornata,
                   quelli in cui sono le contraddizioni a guidare il compor-
       ATTIVITA’   tamento della piazza.
SINTESI   La sintesi del lavoro svolto è rappresentata da una serie
          di superfici che rappresentano le caratteristiche analiz-
          zate. Ogni caratteristica è stata tradotta in una superfi-
          cie, generata tramite immagini o dati.
COMPONENTE




   Planarity Test Mesh 01: quadmesh   Planarity Test Mesh 01: diagmesh   Planarity Test Mesh 01: trimesh   Planarity Test Mesh 01: quadmesh




   Analisi 01                         Analisi 02                         Analisi 03                        Analisi 04




   Ottimizzazione 01                  Ottimizzazione 02                  Ottimizzazione 03                 Ottimizzazione 04
COMPONENTE




                                      La ricerca di una forma semplice in grado di reagire bene
                                      alla luce, un quadrato di carta e due piegature oblique,
                                      così è nato il nostro componente. E poi un’infinità di
                                      prove, tentativi, esperimenti, fino ad arrivare al risul-
                                      tato desiderato. Ogni tentativo ha avuto una sua storia,
                                      una sua identità, ma alla fine abbiamo dovuto scartare
                                      molte delle soluzioni pensate a causa di problemi di cur-
                                      vatura, di aggregazione, di assemblaggio. Solo una solu-
              RICERCA DI UN OGGETTO   zione si è rivelata valida ed efficace fino in fondo.




                                      Come funziona il nostro oggetto, qual’è il materiale più
                                      adatto? Forse molti materiali differenti possono essere
                                      utilizzati, adattandoli alla specifica funzione che avrà
                                      l’oggetto. A seconda che sia copertura,arredo o un altro
             ANALISI DEL COMPONENTE   tipo di oggetto.




                                      La forma è semplice ma è bello che possa variare, e
                                      diventare con poche modifiche una forma più comples-
                                      sa. Ci lascia una possibilità di scelta e rende l’oggetto
                         VARIAZIONI   stesso più interessante.
COMPONENTE




                                      La ricerca di una forma semplice in grado di reagire bene
                                      alla luce, un quadrato di carta e due piegature oblique,
                                      così è nato il nostro componente. E poi un’infinità di
                                      prove, tentativi, esperimenti, fino ad arrivare al risul-
                                      tato desiderato. Ogni tentativo ha avuto una sua storia,
                                      una sua identità, ma alla fine abbiamo dovuto scartare
                                      molte delle soluzioni pensate a causa di problemi di cur-
                                      vatura, di aggregazione, di assemblaggio. Solo una solu-
              RICERCA DI UN OGGETTO   zione si è rivelata valida ed efficace fino in fondo.




                                      Come funziona il nostro oggetto, qual’è il materiale più
                                      adatto? Forse molti materiali differenti possono essere
                                      utilizzati, adattandoli alla specifica funzione che avrà
                                      l’oggetto. A seconda che sia copertura,arredo o un altro
             ANALISI DEL COMPONENTE   tipo di oggetto.




                                      La forma è semplice ma è bello che possa variare, e
                                      diventare con poche modifiche una forma più comples-
                                      sa. Ci lascia una possibilità di scelta e rende l’oggetto
                         VARIAZIONI   stesso più interessante.
COMPONENTE
PROLIFERAZIONE




                 Una volta analizzate molte delle variazioni e possibilità
                 di aggregazione, abbiamo scelto semplicemente quella
                 che si adattava nel modo migliore possibile alle indica-
                 zioni che l’analisi del luogo ci aveva trasmesso.             AGGREGAZIONE




                 Tante superfici si sovrappongono; nasce una singola su-
                 perficie. Questa superficie si adatta perfettamente alla
                 piazza: definisce spazi aperti e spazi chiusi luoghi in cui
                 le persone possono ripararsi dalla pioggia o prendere il
                 sole. Il nostro componente si dispone su tutta la su per-
                 ficie. Ora la superficie non è più piatta, ma movimen-
                 tata, fatta di materiali diversi, un po’ aperta e un po’
                 chiusa.                                                       SUPERFICIE




                 La superficie però è troppo complessa, troppo pesante:
                 occorre semplificarla. La si taglia parallelamente in
                 tante parti, come per fare le tagliatelle, e su ognuno di
                 questi tagli si vanno ad adagiare tanti componenti. Ora
                 non è più una superficie unica, compatta, ma una serie
                 di nastri che, dalle facciate delle case, si vanno ad adag-
                 iare sul pavimento della piazza.                              SEMPLIFICAZIONE
PROGETTO




                                       Entrare a Campo de’ Fiori è sempre un’esperienza nuova: si entra velocemente al mattino per com-
                                       prare un po’ di frutta e verdura, e si esce avendo fatto gli incontri più strani e inaspettati. Entrare a
                                       Campo de’ Fiori provoca le emozioni più contrastanti: una piazza piccola, intima, ma allo stesso tem-
                                       po dispersiva e confusa. Entrare a Campo de’ Fiori stimola sempre uno sguardo sulla realtà nuovo e
                                       diverso: vedi una facciata di una casa, dei tavolini, poi ti sposti di un metro e si apre davanti a te uno
                                       scorcio inimmaginabile. Questo è il bello della piazza, ciò che la caratterizza e la contraddistingue,
                                       ma che troppo spesso viene trascurato. Ora occorre solo dare valore a tutto questo. Abbiamo così
                                       tentato di realizzare un oggetto che potesse essere utilizzato dalle persone, potesse indirizzare il loro
           ENTRARE A CAMPO DE’ FIORI   sguardo verso scorci interessanti o creare spazi intimi o ampi.




                                       Era la prima volta che John veniva a Roma; i motivi erano puramente lavorativi, ma un momento di
                                       relax e di visita non se lo sarebbe sicuramente negato. Aveva sentito parlare molto bene di Campo
                                       de’ Fiori: una piazza ricca di vita, di attività, di persone. Non si sarebbe però mai aspettato uno spet-
                                       tacolo così coinvolgente: una sorta di struttura a drappo era stata allestita in piazza. Erano come dei
                                       nastri che partendo dalle facciate dei palazzi, si appoggiavano sulla piazza, indirizzando lo sguardo
                                       verso scorci particolarmente interessanti. Altri drappi si chiudevano, dando origine a spazi chiusi
                          IL TURISTA   intimi ed altri spazi aperti e ariosi. John si avvicinò, si sedette all’ombra ed ordinò un caffè.




                                       Gianni ha lavorato duro oggi. Il netturbino non è un lavoro facile: sempre all’aperto, sotto il sole e
                                       sotto la pioggia, quotidianamente a contatto con sporcizia e rifiuti. E’ però un lavoro che permette di
                                       girare molto per Roma, e di notare i cambiamenti della città. Così da qualche giorno Gianni ha visto i
                                       cambiamenti avvenuti a Campo de’ Fiori: è stato realizzato un nuovo allestimento, pensato affinchè
                                       le persone possano stare insieme, parlare, sedersi, riposarsi. E così, finito il turno di lavoro, Gianni
                                       nota una panchina parzialmente isolata, poco illuminata, particolarmente adatta ad una persona
                                       stanca che ha bisogno di un momento di riposo. Così, prima di compier l’ultimo sforzo ed avviarsi
                      IL NETTURBINO    verso casa, Gianni si apparta, si siede e pensa “Finalmente un po’ di riposo”.
Come ogni domenica pomeriggio, Luisa vuole portare Luca e Alessio a giocare al parco. Poco prima
               di uscire per andare al solito parchetto, si ricorda di avere sentito parlare da una collega del nuovo
               allestimento recentemente realizzato a Campo de’ Fiori. “Perché non provare qualcosa di nuovo?” si
               dice tra se e se, e all’ultimo decide di rompere le sue abitudini domenicali per scoprire questa nuova
               destinazione. La scelta si rivela azzeccata: numerosi bambini accompagnati dai genitori si diverto-
               no correndo, saltando e nascondendosi tra gli allestimenti: sono stati collocati elementi mobili che
               possono essere utilizzati come dondoli, panchine, nascondigli. Così anche Luca e Alessio si uniscono
               al gioco, mentre Luisa li osserva seduta su una panchina; ed il pomeriggio prosegue all’insegna del
   IL GIOCO    divertimento e della tranquillità.




               Il sabato sera è sempre bello girare per Roma, fermarsi in qualche locale a bere qualcosa e passare un
               po’ di tempo con glia amici. Campo de’ Fiori è una delle mete preferite di Giorgio e Chiara, ma è da
               un po’ di tempo che non vengono qui. Rimangono quindi stupiti nel vedere il cambiamento che ha
               subito la piazza. Una nuova copertura per i locali ed il mercato è stata realizzata. Sotto la copertura
               sono stati collocati dei tavoli in legno, che possono venire chiusi o aperti in base alle esigenze. Gior-
SABATO SERA    gio e Chiara si siedono così ad un tavolino con alcuni amici ed ordinano un drink.




               Il mercato ormai è smontato da qualche ora; la piazza è semi deserta e i pochi turisti ancora presenti
               si allontanano per lasciare posto ai netturbini. Solo tre ragazzi sono ancora attivi e si divertono pas-
               sandosi un pallone da calcio: in seguito alla realizzazione del nuovo allestimento in Campo de’ Fiori,
               sono stati organizzati nuovi spazi dedicati al gioco e allo svago, pensati in mondo da permettere a
               chiunque di giocare senza turbare la tranquillità notturna della zona. Piano piano si avvicinano al-
               tri ragazzi, attirati dalla vivacità della scena, e si uniscono al gruppo. Così prosegue il divertimento
PASSA PASSA!   ancora per diverso tempo, fino a quando, i giovani calciatori, decidono di tornano alle proprie case.
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Brief finale

  • 1. MASTER PROGETTISTA ESPERTO IN TECNOLOGIE EMERGENTI STEFANO CAMPISI FABIO REBOLINI CREASE NO CREASE
  • 2. INTRO SENTIMENTI E CARATTERI Interazione Un lavoro progettuale che si sviluppa per fasi, all’interno delle quali ognuna ha la sua importanza, DEL PROGETTO anche l’errore e la possibilità di tornare sui propri passi. La volontà è quella di capire in modo più profondo il luogo in cui vogliamo esprimerci. L’acqua, la luce, le persone e i loro sentimenti all’inter- no di Campo di fiori, reagiscono tra di loro e si influenzano a vicenda. Abbiamo considerato il nostro progetto come un oggetto che reagisce a sua volta a questi eventi, e alle possibilità che abbiamo di amplificare queste sensazioni. Mi è capitato di bere dalla fontanella e mi è piaciuto, come se bevessi la città. La luce serale era interessante e cupa. Le persone si incontravano, parlavano e si spostavano in un altro luogo. Le categorie di classificazione sono le persone e gli eventi che nel corso del tempo attraversano la piazza. Come possiamo interagire con queste persone? Mettendo a disposizione una serie di oggetti molto differenti tra di loro, dall’arredo urbano a oggetti che permettano alle per- sone di vivere la piazza in modo semplice e divertente, o più semplicemente personale. Tutti questi oggetti nascono da un unico semplice componente base, con numerose possibilità di aggregazione e differenziazioni formali. Lo stesso componente può essere panchina, dondolo, copertura, bancone, pannello informativo, fontanella e le persone possono prenderlo e spostarlo nel punto che preferi- scono. ANALISI ANALIZZARE IL LUOGO Guidare la narrazione Abbiamo impostato il nostro lavoro di analisi del luogo come un processo di tipo informativo, che permette alle persone di interagire con il processo stesso. Un lavoro analitico molto approfondito che possa essere trasmesso attraverso semplici diagrammi o schemi anche ai non addetti ai lavori. Pensiamo che una parte essenziale della progettazione urbana sia il rapporto con le persone che vivranno quello spazio e la capacità del progettista di comunicare con quest’ultime. La piazza vive di persone e le persone stesse possono rientrare all’interno del processo di analisi. La tecnologia e in- ternet ci possono aiutare in questo, consentendo di interagire direttamente con il processo durante la sua genesi, con strumenti come i social network oppure come cosm.com. Oppure in una fase suc- cessiva attraverso l’interazione diretta o indiretta con la struttura stessa tramite il proprio corpo o attraverso internet, smartphone, semplicemente per chiedere informazioni o esprimere sensazioni. La prima fase del progetto ci consente di individuare tre tematiche principali: la vivibilità di tutti i giorni della piazza, la natura sociale di una parte di essa e una parte creativa e più indeterminata che si presta a differenti utilizzi e può accogliere differenti sensibilità. Il progetto aspira a generare sentimenti e chiama i cittadini a reagire al processo e al progetto stesso, interagendo con esso o semplicemente osservandolo. La fase iniziale di mappatura delle caratteristiche e delle suggestioni principali della piazza, è vista come una analisi preliminare e suggerisce una narrativa al possibile processo partecipativo. MAPPARE LE IDEE Una fase molto importante del lavoro di analisi è l’in- dividuazione delle caratteristiche che influenzano mag- giormente Campo di Fiori, sia sulla scala urbana che sulla scala più intima della piazza. Queste caratteris- tiche espresse come parole trovano il loro posto in una mappa che le lega tra di loro sottolineandone le relazi- oni reciproche, l’importanza o le contraddizioni. Ques- ta mappa ci consente di focalizzare le parole chiavi più importanti che saranno le basi dell’analisi successiva.
  • 3. La luce naturale, l’ombra, il vento, le precipitazioni in- fluenzano qualsiasi luogo, e anche nel caso di Campo di Fiori giocano un ruolo importante. Nelle analisi clima- tiche abbiamo tentato di sintetizzare alcune delle carat- teristiche più influenti, in modo da poter controllare il CLIMA progetto in maniera complessiva. La luce artificiale ci è sembrata sin da subito una delle caratteristiche particolari della piazza, con quell’atmos- fera serale un po’ cupa e allo stesso tempo intima. La mappa relativa ci consente di evidenziare le zone più o meno illuminate cui corrispondono zone più o meno in- LUCE ARTIFICIALE time. L’acqua è una delle caratteristiche che rendono migliore la città. La gente si può riposare vicino ad una fontana e rinfrescarsi, o semplicemente rilassarsi (al suono con- tinuo e sempre uguale dello scorrere dell’acqua) senten- do un rumore non metallico. Spesso i fiorai approfitta- no dell’acqua delle fontanelle per costruire il proprio chiosco, contribuendo così a diffondere gradevoli pro- fumi nelle vicinanze. L’acqua incide fortemente sulla qualità dello spazio e ne abbiamo mappato la percezione del suono emesso, per individuare quelle zone che si ACQUA prestano ad essere più riflessive e tranquille.
  • 4. Ci interessava individuare le zone raggiunte da wifi, in modo da poterle utilizzare in un secondo momento come ponte di comunicazione con il progetto stesso. Aree di comunicazione verso l’esterno, o semplicemente punti dove si può sostare e cercare informazioni: un WIFI tipo di interazione virtuale con l’oggetto progettato. I dati di analisi che hanno influenzato maggiormente il lavoro di progettazione sono quelli relativi alle viste CONI PROSPETTICI prospettiche principali. Un aspetto molto interessante è la temporaneità della sistemazione della piazza, infatti variando di stagione, o anche di orario, questa cambia aspetto. All’interno della piazza si sovrappongono numerose attività, che le danno un carattere confusionario e, in molti casi, ne condizionano l’utilizzo. Mappare le attività e gli orari di apertura ci consente di capire quali sono le condizioni di intersezione tra le attività svolte, e lavorare di conseg- uenza sui limiti tra i differenti momenti della giornata, quelli in cui sono le contraddizioni a guidare il compor- ATTIVITA’ tamento della piazza.
  • 5. SINTESI La sintesi del lavoro svolto è rappresentata da una serie di superfici che rappresentano le caratteristiche analiz- zate. Ogni caratteristica è stata tradotta in una superfi- cie, generata tramite immagini o dati.
  • 6. COMPONENTE Planarity Test Mesh 01: quadmesh Planarity Test Mesh 01: diagmesh Planarity Test Mesh 01: trimesh Planarity Test Mesh 01: quadmesh Analisi 01 Analisi 02 Analisi 03 Analisi 04 Ottimizzazione 01 Ottimizzazione 02 Ottimizzazione 03 Ottimizzazione 04
  • 7.
  • 8.
  • 9. COMPONENTE La ricerca di una forma semplice in grado di reagire bene alla luce, un quadrato di carta e due piegature oblique, così è nato il nostro componente. E poi un’infinità di prove, tentativi, esperimenti, fino ad arrivare al risul- tato desiderato. Ogni tentativo ha avuto una sua storia, una sua identità, ma alla fine abbiamo dovuto scartare molte delle soluzioni pensate a causa di problemi di cur- vatura, di aggregazione, di assemblaggio. Solo una solu- RICERCA DI UN OGGETTO zione si è rivelata valida ed efficace fino in fondo. Come funziona il nostro oggetto, qual’è il materiale più adatto? Forse molti materiali differenti possono essere utilizzati, adattandoli alla specifica funzione che avrà l’oggetto. A seconda che sia copertura,arredo o un altro ANALISI DEL COMPONENTE tipo di oggetto. La forma è semplice ma è bello che possa variare, e diventare con poche modifiche una forma più comples- sa. Ci lascia una possibilità di scelta e rende l’oggetto VARIAZIONI stesso più interessante.
  • 10. COMPONENTE La ricerca di una forma semplice in grado di reagire bene alla luce, un quadrato di carta e due piegature oblique, così è nato il nostro componente. E poi un’infinità di prove, tentativi, esperimenti, fino ad arrivare al risul- tato desiderato. Ogni tentativo ha avuto una sua storia, una sua identità, ma alla fine abbiamo dovuto scartare molte delle soluzioni pensate a causa di problemi di cur- vatura, di aggregazione, di assemblaggio. Solo una solu- RICERCA DI UN OGGETTO zione si è rivelata valida ed efficace fino in fondo. Come funziona il nostro oggetto, qual’è il materiale più adatto? Forse molti materiali differenti possono essere utilizzati, adattandoli alla specifica funzione che avrà l’oggetto. A seconda che sia copertura,arredo o un altro ANALISI DEL COMPONENTE tipo di oggetto. La forma è semplice ma è bello che possa variare, e diventare con poche modifiche una forma più comples- sa. Ci lascia una possibilità di scelta e rende l’oggetto VARIAZIONI stesso più interessante.
  • 12.
  • 13. PROLIFERAZIONE Una volta analizzate molte delle variazioni e possibilità di aggregazione, abbiamo scelto semplicemente quella che si adattava nel modo migliore possibile alle indica- zioni che l’analisi del luogo ci aveva trasmesso. AGGREGAZIONE Tante superfici si sovrappongono; nasce una singola su- perficie. Questa superficie si adatta perfettamente alla piazza: definisce spazi aperti e spazi chiusi luoghi in cui le persone possono ripararsi dalla pioggia o prendere il sole. Il nostro componente si dispone su tutta la su per- ficie. Ora la superficie non è più piatta, ma movimen- tata, fatta di materiali diversi, un po’ aperta e un po’ chiusa. SUPERFICIE La superficie però è troppo complessa, troppo pesante: occorre semplificarla. La si taglia parallelamente in tante parti, come per fare le tagliatelle, e su ognuno di questi tagli si vanno ad adagiare tanti componenti. Ora non è più una superficie unica, compatta, ma una serie di nastri che, dalle facciate delle case, si vanno ad adag- iare sul pavimento della piazza. SEMPLIFICAZIONE
  • 14.
  • 15.
  • 16.
  • 17.
  • 18.
  • 19.
  • 20. PROGETTO Entrare a Campo de’ Fiori è sempre un’esperienza nuova: si entra velocemente al mattino per com- prare un po’ di frutta e verdura, e si esce avendo fatto gli incontri più strani e inaspettati. Entrare a Campo de’ Fiori provoca le emozioni più contrastanti: una piazza piccola, intima, ma allo stesso tem- po dispersiva e confusa. Entrare a Campo de’ Fiori stimola sempre uno sguardo sulla realtà nuovo e diverso: vedi una facciata di una casa, dei tavolini, poi ti sposti di un metro e si apre davanti a te uno scorcio inimmaginabile. Questo è il bello della piazza, ciò che la caratterizza e la contraddistingue, ma che troppo spesso viene trascurato. Ora occorre solo dare valore a tutto questo. Abbiamo così tentato di realizzare un oggetto che potesse essere utilizzato dalle persone, potesse indirizzare il loro ENTRARE A CAMPO DE’ FIORI sguardo verso scorci interessanti o creare spazi intimi o ampi. Era la prima volta che John veniva a Roma; i motivi erano puramente lavorativi, ma un momento di relax e di visita non se lo sarebbe sicuramente negato. Aveva sentito parlare molto bene di Campo de’ Fiori: una piazza ricca di vita, di attività, di persone. Non si sarebbe però mai aspettato uno spet- tacolo così coinvolgente: una sorta di struttura a drappo era stata allestita in piazza. Erano come dei nastri che partendo dalle facciate dei palazzi, si appoggiavano sulla piazza, indirizzando lo sguardo verso scorci particolarmente interessanti. Altri drappi si chiudevano, dando origine a spazi chiusi IL TURISTA intimi ed altri spazi aperti e ariosi. John si avvicinò, si sedette all’ombra ed ordinò un caffè. Gianni ha lavorato duro oggi. Il netturbino non è un lavoro facile: sempre all’aperto, sotto il sole e sotto la pioggia, quotidianamente a contatto con sporcizia e rifiuti. E’ però un lavoro che permette di girare molto per Roma, e di notare i cambiamenti della città. Così da qualche giorno Gianni ha visto i cambiamenti avvenuti a Campo de’ Fiori: è stato realizzato un nuovo allestimento, pensato affinchè le persone possano stare insieme, parlare, sedersi, riposarsi. E così, finito il turno di lavoro, Gianni nota una panchina parzialmente isolata, poco illuminata, particolarmente adatta ad una persona stanca che ha bisogno di un momento di riposo. Così, prima di compier l’ultimo sforzo ed avviarsi IL NETTURBINO verso casa, Gianni si apparta, si siede e pensa “Finalmente un po’ di riposo”.
  • 21. Come ogni domenica pomeriggio, Luisa vuole portare Luca e Alessio a giocare al parco. Poco prima di uscire per andare al solito parchetto, si ricorda di avere sentito parlare da una collega del nuovo allestimento recentemente realizzato a Campo de’ Fiori. “Perché non provare qualcosa di nuovo?” si dice tra se e se, e all’ultimo decide di rompere le sue abitudini domenicali per scoprire questa nuova destinazione. La scelta si rivela azzeccata: numerosi bambini accompagnati dai genitori si diverto- no correndo, saltando e nascondendosi tra gli allestimenti: sono stati collocati elementi mobili che possono essere utilizzati come dondoli, panchine, nascondigli. Così anche Luca e Alessio si uniscono al gioco, mentre Luisa li osserva seduta su una panchina; ed il pomeriggio prosegue all’insegna del IL GIOCO divertimento e della tranquillità. Il sabato sera è sempre bello girare per Roma, fermarsi in qualche locale a bere qualcosa e passare un po’ di tempo con glia amici. Campo de’ Fiori è una delle mete preferite di Giorgio e Chiara, ma è da un po’ di tempo che non vengono qui. Rimangono quindi stupiti nel vedere il cambiamento che ha subito la piazza. Una nuova copertura per i locali ed il mercato è stata realizzata. Sotto la copertura sono stati collocati dei tavoli in legno, che possono venire chiusi o aperti in base alle esigenze. Gior- SABATO SERA gio e Chiara si siedono così ad un tavolino con alcuni amici ed ordinano un drink. Il mercato ormai è smontato da qualche ora; la piazza è semi deserta e i pochi turisti ancora presenti si allontanano per lasciare posto ai netturbini. Solo tre ragazzi sono ancora attivi e si divertono pas- sandosi un pallone da calcio: in seguito alla realizzazione del nuovo allestimento in Campo de’ Fiori, sono stati organizzati nuovi spazi dedicati al gioco e allo svago, pensati in mondo da permettere a chiunque di giocare senza turbare la tranquillità notturna della zona. Piano piano si avvicinano al- tri ragazzi, attirati dalla vivacità della scena, e si uniscono al gruppo. Così prosegue il divertimento PASSA PASSA! ancora per diverso tempo, fino a quando, i giovani calciatori, decidono di tornano alle proprie case.