Grain Silo Installation Checklist consolidates most of Installation checks that one should perform while doing installation of Grain Silos so that nothing goes wrong after the installations
Historia del cómic erótico. El erotismo en la Historia del ArteArs Erótica
Historia del cómic erótico. El erotismo en la Historia del Arte. Arte erótico. Significado, interpretación y representaciones más destacadas del erotismo en las distintas culturas y etapas históricas
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Scarico a parete per caldaie sotto i 35k kW - d.lgs 4 luglio 2014 n.102Andrea Bernardi
Con l'emanazione del Degreto Legislativo del 4 Luglio 2014, n.102 viene modificato ulteriormente il vecchio articolo 5, comma 9 e seguenti del D.P.R. 412/93 portando ulteriori semplificazione per effettuare lo scarico in parete delle caldaie. In queste slide vediamo ora i nuovi sei casi nei quali è possibile derogare lo scarico dei prodotti della combustione a tetto
Per una ripartizione delle spese di riscaldamento corretta ed equa la normativa tecnica di riferimento è la UNI 10200 dal titolo “Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria – Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione ed acqua calda sanitaria“.
La norma fornisce i principi e le indicazioni per la ripartizione delle spese di riscaldamento (climatizzazione invernale) e per la produzione di acqua calda sanitaria, nei condomini serviti da impianto termico centralizzato o da impianto di teleriscaldamento dotati di sistemi per la termoregolazione e contabilizzazione del calore.
La norma definisce la metodologia di calcolo e le procedure per la ripartizione delle spese di riscaldamento in proporzione ai consumi volontari e involontari (perdite del sistema) di energia termica delle singole unità immobiliari del condominio.
Una sessantina le imprese presenti al seminario di aggiornamento tecnico-normativo sugli impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione organizzato da Lapam Confartigianato e Formart
Presentazione sul tema "Le prestazioni termiche degli edifici" tenuta da ing. Massimiliano A. Silipigni il 5 febbraio 2009 durante il seminario "L'isolamento termico ed acustico nell'edilizia" organizzato dall' Associazione Artigiani di Bergamo.
Gli argomenti trattati riguardano: la certificazione energetica degli edifici, il sistema edificio-impianto, il comportamento dell'involucro, la trasmittanza termica dei serramenti e il rimborso fiscale.
www.direttive.net
www.silipigni.com
Presentazione illustrata da Filippo Marcelli (Unità Conto Termico, GSE), nel corso del seminario organizzato da Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile e GSE con il patrocinio di Anci Emilia Romagna - Modena, 27 Aprile 2016.
Integrazione di sistemi radianti e ventilazione meccanicaConsorzio Q-RAD
Convegno "Sistemi radianti nella riqualificazione efficiente", Firenze 8 ottobre 2016. Presentazione dell'Arch. Valentina Raisa. Integrazione di sistemi radianti e ventilazione meccanica controllata
Scarico a parete per caldaie sotto i 35k kW - d.lgs 4 luglio 2014 n.102Andrea Bernardi
Con l'emanazione del Degreto Legislativo del 4 Luglio 2014, n.102 viene modificato ulteriormente il vecchio articolo 5, comma 9 e seguenti del D.P.R. 412/93 portando ulteriori semplificazione per effettuare lo scarico in parete delle caldaie. In queste slide vediamo ora i nuovi sei casi nei quali è possibile derogare lo scarico dei prodotti della combustione a tetto
Per una ripartizione delle spese di riscaldamento corretta ed equa la normativa tecnica di riferimento è la UNI 10200 dal titolo “Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria – Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione ed acqua calda sanitaria“.
La norma fornisce i principi e le indicazioni per la ripartizione delle spese di riscaldamento (climatizzazione invernale) e per la produzione di acqua calda sanitaria, nei condomini serviti da impianto termico centralizzato o da impianto di teleriscaldamento dotati di sistemi per la termoregolazione e contabilizzazione del calore.
La norma definisce la metodologia di calcolo e le procedure per la ripartizione delle spese di riscaldamento in proporzione ai consumi volontari e involontari (perdite del sistema) di energia termica delle singole unità immobiliari del condominio.
Una sessantina le imprese presenti al seminario di aggiornamento tecnico-normativo sugli impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione organizzato da Lapam Confartigianato e Formart
Presentazione sul tema "Le prestazioni termiche degli edifici" tenuta da ing. Massimiliano A. Silipigni il 5 febbraio 2009 durante il seminario "L'isolamento termico ed acustico nell'edilizia" organizzato dall' Associazione Artigiani di Bergamo.
Gli argomenti trattati riguardano: la certificazione energetica degli edifici, il sistema edificio-impianto, il comportamento dell'involucro, la trasmittanza termica dei serramenti e il rimborso fiscale.
www.direttive.net
www.silipigni.com
Presentazione illustrata da Filippo Marcelli (Unità Conto Termico, GSE), nel corso del seminario organizzato da Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile e GSE con il patrocinio di Anci Emilia Romagna - Modena, 27 Aprile 2016.
Integrazione di sistemi radianti e ventilazione meccanicaConsorzio Q-RAD
Convegno "Sistemi radianti nella riqualificazione efficiente", Firenze 8 ottobre 2016. Presentazione dell'Arch. Valentina Raisa. Integrazione di sistemi radianti e ventilazione meccanica controllata
Similar to Presentazione uni 7129 canne fumarie (20)
4. Per quanto riguarda le caldaie di potenza inferiore o uguale a
400kW, la normativa Ecodesign prevede che a partire dal 26
settembre 2015 possano essere prodotte, messe in vendita sul
mercato e installate solamente caldaie a condensazione.
Secondo la nuova normativa le caldaie convenzionali a
camera stagna non potranno più essere installate in quanto
non rispettano i requisiti minimi di rendimento, che vengono
calcolati sul Potere Calorifico Superiore.
L’unica eccezione ammessa è per le caldaie convenzionali
non a camera aperta di tipo B utilizzate in caso di canne
fumarie collettive ramificate in edifici multifamiliari.
In aggiunta la normativa Ecolabel prevede che le caldaie
debbano essere abbinate a un’etichetta energetica(da A++
a G) - efficienza energetica.
14. Nuova UNI 7129/15
La UNI 7129 del dicembre 2015 è la principale norma di
riferimento per la sicurezza degli impianti domestici alimentati
a gas naturale e GPL distribuiti a mezzo reti cittadine.
La norma si applica alla costruzione ed ai rifacimenti
d’impianti o parte di essi, comprendenti il complesso delle
tubazioni e degli accessori che distribuiscono il gas a valle
del gruppo di misura o punto d’inizio, agli apparecchi
utilizzatori di singola portata termica nominale massima non
maggiore di 35 kW.
La 7129/2015 sostituirà la 7129/2008 e altre norme - ad es. la
UNI 11071 (condensazione). Al momento tuttavia ancora in
vigore
E’ divisa in n°5 parti e tutte le definizioni sono contenute nella
UNI 7128 del dicembre 2015.
15. UNI 7129/15
Si ricorda che:
• gli impianti gas / GPL di portata termica nominale massima
maggiore di 35 kW;
• gli impianti gas / GPL che servono attività con pericolo di
incendio (anche se la portata termica nominale massima è
inferiore a 35 kW) non sono soggetti a 7129/2015, ma a DM
12/04/96 e normativa di prevenzione incendi.
• per gli impianti a gas di portata termica > 35 kW i criteri per
la progettazione, installazione e messa in servizio sono
contenuti nella UNI 11528:2014 che sostituisce la UNI
7129:1972
16. UNI 7129/15
Si ricorda che:
• gli impianti gas / GPL di portata termica nominale massima
maggiore di 35 kW;
• gli impianti gas / GPL che servono attività con pericolo di
incendio (anche se la portata termica nominale massima è
inferiore a 35 kW)
non sono soggetti a 7129/2015, ma a DM 12/04/96 e
normativa di prevenzione incendi.
• per gli impianti a gas di portata termica > 35 kW i criteri per
la progettazione, installazione e messa in servizio sono
contenuti nella UNI 11528:2014 che sostituisce la UNI
7129:1972
17. UNI 7129/15 – parte 3^
EVACUAZIONE PRODOTTI COMBUSTIONE Camini, canne
fumarie e condotti intubati
In deroga a quanto riportato, nel caso di canne collettive
esistenti, è
ammessa la possibilità di sostituire un apparecchio di tipo C
convenzionale con uno a condensazione solo in presenza di
verifica dimensionale secondo la UNI EN 13384-2, la UNI 10641
o altro metodo di comprovata efficacia, che preveda la
possibilità di sostituire tutti gli apparecchi con apparecchi a
condensazione (anche in momenti diversi) e garantisca la
funzionalità in ogni condizione.
Inoltre, prima della verifica dimensionale devono essere
verificate le altre caratteristiche essenziali per garantire la
compatibilità tra la canna collettiva e i nuovi apparecchi
nonché il funzionamento ad umido della canna collettiva.
18. UNI 7129/15
Posta la messa al bando dei generatori di calore a camera stagna
tradizionali, la nuova normativa UNI CIG 7129 edizione Dicembre 2015 ha
fortunatamente affrontato la problematica, prevedendo la possibilità di
collegamento di caldaie a condensazione a canne fumarie collettive
progettate e realizzate per apparecchi di Tipo C tradizionali.
La Normativa consente di eseguire delle verifiche strumentali, visive e
progettuali, ad opera di un professionista inscritto all’albo, per garantire il
corretto funzionamento delle canne fumarie, con i nuovi generatori a
condensazione.
Viene chiaramente privilegiata l’ottica di salvaguardia della cosa comune
(cioè dare la possibilità a tutti di potersi collegare anche in tempi diversi).
Le verifiche necessarie sono:
- Verifica visiva di integrità statica
- Eventuale pulizia interna mediante scovolatura meccanica
- Video ispezione interna con apposita telecamera
- Prova di tenuta secondo classe di impiego (40/200 Pa) per camini interni o
addossati a locali abitati
- Verifica dimensionale secondo EN 13384/2 o altro metodo di comprovata
efficacia
- Verifica della tenuta, convogliamento e smaltimento delle condense
19. Legge 17 dicembre 2012 , n. 221 (scarico a parete)
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179,
recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese. (12G0244) (G.U. Serie
Generale, n. 294 del 18 dicembre
•Dopo l’articolo 17 è inserito il seguente: «Art. 17-bis. - (Requisiti degli impianti
termici).
• 1. Con decorrenza 31 agosto 2013, il comma 9 dell’articolo 5 del
regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto
1993, n. 412, e successive-modificazioni, è sostituito dai seguenti
•“9. Gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono
essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione
dei prodotti della combustione, con sbocco sopra il tetto dell’edificio alla
quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente.
•9-bis. È possibile derogare a quanto stabilito dal comma 9 nei casi in cui:
a) si procede, anche nell’ambito di una riqualificazione energetica
dell’impianto termico, alla sostituzione di generatori di calore individuali che
risultano installati in data antecedente a quella di cui al comma 9, con
scarico a parete o in canna collettiva ramificata
20. b) l’adempimento dell’obbligo di cui al comma 9 risulta incompatibile con
norme di tutela degli edifici oggetto dell’intervento, adottate a livello
nazionale, regionale o comunale;
c) il progettista attesta e assevera l’impossibilità tecnica a realizzare lo
sbocco sopra il colmo del tetto. 9-ter. Nei casi di cui al comma 9-bis è
obbligatorio installare generatori di calore a gas che, per valori di
prestazione energetica e di emissioni, appartengono alle classi 4 e 5 previste
dalle norme UNI EN 297, UNI EN 483 e UNI EN 15502, e posizionare i terminali di
tiraggio in conformità alle vigenti normative tecniche (UNI 7129).
I comuni adeguano i propri Regolamenti alle disposizioni di cui al comma 9;
9bis e 9 ter. il posizionamento dei terminali di tiraggio avviene in conformità
alla vigente norma tecnica UNI 7129 e successive integrazioni
21. UNI 7129-15 – Scarico delle
condense
Il sistema di scarico delle condense può essere collegato ad un
impianto di smaltimento dei reflui domestici.
In tal caso deve essere utilizzato un opportuno sifone o dispositivo
equivalente che prevenga il ritorno di esalazioni dalla rete fognaria
(dispositivo “A” ed esempi tabulati nella norma).
In tutti i casi per i quali lo scarico delle condense non avviene nel
sistema di scarico delle acque reflue, è necessaria l’installazione di un
neutralizzatore di condense che garantisca il rispetto dei parametri
previsti dalla legislazione vigente.
Viene quindi sostituita la UNI 11071:2003 che trattava questo tema con
riferimento agli apparecchio a condensazione ed affini.