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“è lo strumento
per cambiare
il mercato del lavoro”
“Costruire
opportunità
per i giovani”
Una nota del presidente della
società partecipata dal Ministe-
ro dell’Economia e delle Finan-
ze che opera per la promozione
e la gestione di azioni nel cam-
po delle politiche del lavoro,
dell’occupazione e dell’inclu-
sione sociale.
>>a pagina 7
confindustria
I dati della disoccupazione giovanile, nonostante
quelli incoraggianti dell’ultimo trimestre, spingo-
no tutti noi a una seria riflessione e a un costante
approfondimento sulle misure, di emergenza e
strutturali, da mettere in campo per creare non
solo posti di lavoro, ma anche forme di sostegno
alle imprese e più in generale ai datori di lavoro.
Questo programma fortemente voluto dalla Comu-
nità Europea, accolto con favore dall’Italia e che
vede la Campania protagonista, non può però con-
siderarsi esaustivo. Preferisco considerarlo una
base, un punto di partenza. Ma se esiste davvero
un punto fermo da cui partire io scelgo la scuola.
>>continua a pag. 8
newsletter
a cura di
Marzo 2015
1
Crescita e lavoro per voltare pagina
informazione pubblicitaria
“La scuola, magnete per promuovere occupazione”
l’assessore
garanzia giovani in campania Dati Arlas: assunti oltre 6mila ragazzi
Un primo bilancio del programma
Un’occasione “per i giovani che
avranno le stesse opportunità
e gli stessi mezzi in tutta Euro-
pa”. Un’opportunità “per fare
rete, mettere a sistema gli ope-
ratori pubblici e quelli privati,
riqualificare gli obsoleti centri
per l’impiego”. Uno strumento,
in sintesi, “per cambiare il mer-
cato del lavoro”. Così Severino
Nappi, assessore al Lavoro della
Regione Campania, presenta in
un’intervista il programma Ga-
ranzia Giovani.
>>a pagina 3
Severino Nappi, assessore al Lavoro e alla
Formazione della Regione Campania
A
che punto siamo in
Campania con Garanzia
Giovani, il programma
europeo di lotta alla disoc-
cupazione giovanile? E quali
sono stati i risultati delle po-
litiche attive della Regione?
Questo speciale intende ri-
spondere ai due interrogativi
e può essere utile a testare,
in una realtà economica pro-
blematica, l’efficacia dei vari
strumenti di politica del lavo-
ro nei riguardi dei giovani, che
più di tutti soffrono la crisi più
pesante dal ’29.
le assunzioni Secondo i
dati pubblicati sul sito dell’Ar-
las (l’agenzia campana per il
lavoro), al 31 gennaio sono
6.250 i giovani iscritti al pro-
gramma che risultano assunti.
Il 73,4% dei rapporti avviati è
di tipo subordinato, con una
prevalenza dei contratti a tem-
po determinato (un contratto
su due); il 19% è a tempo in-
determinato, il 15,7% regolato
da contratti di lavoro parasu-
bordinato, l’8,1% da tirocini.
Dal punto di vista settoriale le
assunzioni si concentrano nei
servizi (82,3%), in particola-
re nell’ambito del commercio
e delle attività connesse al
turismo, mentre il 12,2% ha
interessato il settore manifat-
turiero-estrattivo, il 4,3% le
costruzioni e poco più dell’1%
l’agricoltura.
Le professioni maggiormente
richieste sono sia quelle quali-
ficate nelle attività commerciali
e nei servizi personali, sanitari
ricreativi, culturali e di vigilanza
sia quelle non qualificate nello
spostamento delle merci, nei
servizi di pulizia, nella manifat-
tura e nelle costruzioni. Molte le
assunzioni anche tra le profes-
sioni esecutive (addetti all’acco-
glienza, alla gestione economica
e amministrativa) e tra quelle
intellettuali, in particolare per
quanto riguarda i professori e
gli specialisti nelle discipline
artistiche e nelle scienze mate-
matiche, informatiche, chimiche
fisiche e naturali. Il 48,3% del
totale degli assunti è costituito
da diplomati, mentre i laureati
o con titolo di studio post laurea
sono il 27,4% e il 18% ha al mas-
simo la licenza media.
>>continua a pagina 2
italia Lavoro
Assessorato al Lavoro
e alla formazione
Assessorato al Lavoro
e alla formazione
di Paolo Reboani, presidente
e AD di Italia Lavoro
2
il piano in generale 191 milioni destinati ai Neet per Garanzia Giovani
636milioni per i giovani campani
dalla prima pagina
Al 31 dicembre sul portale regio-
nale sono presenti 4.610 offerte
di lavoro di aziende, prevalen-
temente a tempo determinato
(2.620, pari al 56,8%), mentre
quelle a tempo indeterminato
sono 1.053 (22,8%) e il tiroci-
nio registra 676 offerte (14,7%).
Le imprese del terziario sono
quelle che più fanno ricorso al
Programma Garanzia Giovani: a
loro fa riferimento il 92,1% delle
offerte lavorative, mentre il 6%
proviene dal settore manifattu-
riero-estrattivo e l’1,8% da quel-
lo delle costruzioni; trascurabili
le offerte del settore agricolo.
A CHI SI RIVOLGE GARANZIA
GIOVANI è un programma di-
retto ai giovani che non lavora-
no, né studiano, né frequentano
corsi di formazione (i cosiddetti
“Neet”) e che sono ai margini
della produzione e dell’econo-
mia e rischiano di vedere il loro
capitale umano deprezzato e
la loro occupabilità diminuita.
La percentuale di Neet di 15-29
anni sul totale dei giovani è in
Campania la più alta tra le Re-
gioni italiane dopo quella della
Sicilia: nel 2013 tra i maschi si
attestava al 35,1%, tra le femmi-
ne al 37,7% e in totale era pari
al 36,4 per cento. Il piano Ga-
ranzia è anzitutto un programma
di re-inclusione nel mondo del
lavoro e nella società, particolar-
mente importante in una regione
come la Campania, dove la cri-
minalità organizzata recluta la
propria manovalanza proprio tra
i giovani che non hanno lavoro.
LA STORIA Il piano Garanzia
Giovani è partito in Italia a mag-
gio, al termine di un iter che ha
preso avvio con la Raccoman-
dazione del Consiglio Europeo
22 aprile 2013, con la quale gli
Stati membri sono stati invitati
a garantire ai giovani con meno
di 25 anni un’offerta qualitati-
vamente valida di lavoro, una
proposta di proseguimento degli
studi, un contratto di apprendi-
stato o di tirocinio o altra misu-
ra di formazione entro quattro
mesi dall’inizio della disoccupa-
zione o dall’uscita dal sistema
di istruzione formale più ampio,
e che è proseguito con la reda-
zione da parte del Ministero del
Lavoro del Piano di attuazione
nazionale.
LE RISORSE Alle Regioni, indivi-
duate come organismi intermedi
del piano, è stata delegata la de-
finizione e la realizzazione delle
misure e tra esse sono state sud-
divise le risorse complessive di
cui dispone l’Italia, al netto di una
quota pari a 100 milioni che il Mi-
nistero del Lavoro gestisce diret-
tamente per interventi speciali:
in tutto 1 miliardo e 513 milioni
di euro stanziati, di cui oltre 1 mi-
liardo e 100 di provenienza euro-
pea (FSE e iniziativa europea YEI
- Youth Employment Initiative).
L’entità delle risorse assegnate a
ciascuna regione è strettamente
legata al rapporto tra giovani di-
soccupati della Regione e totale
nazionale dei giovani senza lavo-
ro: alla Campania, che ha il mag-
gior numero di disoccupati under
25, è spettata la fetta maggiore
(13,6%) dei finanziamenti: circa
191 milioni di euro. Rientra poi
tra le facoltà delle singole Regioni
affiancare al finanziamento eu-
ropeo e nazionale eventuali altri
stanziamenti regionali. Secondo
il Piano di attuazione regionale, a
questi 191 milioni di provenienza
YEI (incluso il cofinanziamento
FSE e nazionale) ne vanno ag-
giunti altri 249 dal Piano di azio-
ne per la coesione (PAC) e 195 dal
POR-FSE 2014-2020: la Campa-
nia ha così a disposizione in tutto
circa 636 milioni per le politiche
attive. Il numero di beneficiari
previsti è di circa 130 mila unità,
il costo stimato per beneficiario è
di 4.870 euro.
Garanzia Giovani è il
programma europeo che
mira ad avvicinare al
mercato del lavoro i gio-
vani “NEET” (Not engaged
in Education, Employ-
ment or Training), non
impegnati in un’attività
lavorativa né inseriti in
un percorso scolastico
o formativo. Si tratta di
un’iniziativa per aiutare i
giovani tra i 15 e 29 anni,
privi di impiego regolar-
mente retribuito da alme-
no 6 mesi, a entrare nel
mondo del lavoro, valo-
rizzandone le attitudini e
il background. Servizi in-
formativi, orientamento,
percorsi formativi, azioni
di accompagnamento e
inserimento al lavoro:
sono le misure previste a
beneficio dei giovani.
Le misure previste da
Garanzia Giovani riguar-
dano:
•	Accoglienza e orienta-
mento sul programma
e opportunità offerte
dall’iniziativa;
•	Percorsi di formazione
da erogare in modalità
voucher
•	Accompagnamento al
lavoro e sostegno all’au-
toimprenditorialità
•	Apprendistato
•	Servizio civile
•	Tirocini
•	Assunzioni agevolate
che cos’è
Garanzia Giovani rappresenta un’occasione non solo per i giovani “neet”, ma anche per le
imprese del territorio. Alle imprese con sede legale e/o operativa nella Regione Campania,
con l’Avviso ai datori di lavoro pubblici e privati per l’adesione al Programma e l’attivazio-
ne di percorsi di inserimento mediante tirocini e assunzioni incentivate, si offre l’opportu-
nità di soddisfare i fabbisogni professionali e occupazionali aziendali attraverso:
•	un contributo massimo di 500 euro mensili per il finanziamento delle indennità di par-
tecipazione dei tirocinanti aderenti al PAR (Piano attuativo regionale) Garanzia Giovani
Campania
•	un contributo per il finanziamento degli oneri assicurativi obbligatori dei tirocinanti
•	l’incentivo all’assunzione o alla trasformazione di un rapporto di lavoro a termine, pari a
un terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.
un’occasione anche per le imprese
Per il futuro, Nappi chiede che ci siano più
investimenti e che il modello diventi stabile
ed esteso “anche ad altre categorie svan-
taggiate”. E guardando alla situazione in
Campania intravede un cambio di passo, a
partire dalla mentalità.
Assessore Nappi, su Garanzia Giovani ci sono
opinioni discordanti, lei cosa ne pensa?
Occorrono dei distinguo. Chi lo pensa come
un “postificio” non avrà i risultati attesi. In
questo caso ha ragione chi dice che non si
stanno creando posti di lavoro perché posti
di lavoro da estrarre dal cilindro non ce ne
sono. Se lo si considera come lo stiamo pen-
sando in Campania, ovvero come un’occasio-
ne, allora il mio giudizio è positivo e mi sento
di affermare che sta funzionando e va poten-
ziato. La tipologia di lavoro sta cambiando e
Garanzia Giovani è un’occasione per ammo-
dernare i sistemi. Sono contento che lo si fac-
cia per la prima volta con una misura rivolta
ai giovani che, in tutta Europa, avranno le
stesse opportunità e gli stessi mezzi.
Ci spieghi meglio: un’occasione per chi?
Un’occasione per fare rete, per mettere a si-
stema gli operatori pubblici e quelli privati,
per trasformare gli obsoleti centri per l’im-
piego in servizi per il lavoro. è un’occasione
per prendere le migliori esperienze private e
renderle attuabili anche nella pubblica am-
ministrazione, ammodernandola al servizio
dei cittadini. E poi, perché un tirocinio, un
contratto di apprendistato o qualsiasi altra
offerta della Garanzia Giovani non dovrebbe
essere una concreta occasione di lavoro per i
giovani? Perché se un ragazzo ha modo di en-
trare nel mercato, farsi conoscere da un’azien-
da, non dovrebbe essere incoraggiato a farlo?
Lei si sente di incoraggiare i ragazzi a
provare?
Non solo. Sto girando molto, in tutta la Cam-
pania, per spiegare la filosofia, il modello e
per dire che c’è una possibilità. Sono il pri-
mo a crederci e a voler trasferire l’idea che
il lavoro lo si deve cercare, volere, ma anche
accettare. Mi sto poi rivolgendo alle imprese
perché ci informino sulle loro necessità. Sono
stanco di sentire dire che le imprese italiane
si rivolgono a manodopera estera perché qui
non è abbastanza o adeguatamente qualifi-
cata; sono stanco del divario tra giovani di-
soccupati e posti di lavoro non coperti per le
stesse ragioni. Mettendo tutti in rete si pos-
sono meglio analizzare i fabbisogni.
La Campania è terra di disoccupazione
ma, allo stesso tempo, non è terra di chi
si tira indietro. Qualcosa sta cambiando,
almeno nella mentalità?
Non solo nella mentalità. Innanzitutto la
crescita dell’occupazione in Italia, registrata
dall’Istat nello scorso trimestre in Campania,
si era verificata un paio di volte negli ultimi
tre anni. Ciò significa una sola cosa: il mer-
cato è dinamico. Nell’attuazione di Garanzia
Giovani, la Campania è nell’unità di missione
nazionale, unica regione del Sud, insieme
alle avanzatissime Lombardia e Toscana. Se
non è questo un cambio di mentalità! Ed è
pur vero che siamo ancora lontani dalla so-
glia di “sicurezza” che consentirebbe a una
Regione come la nostra di crescere. Il cam-
bio di mentalità che riscontriamo nei giova-
ni è visibile anche nella maggiore fiducia e
maggiore tendenza ad affidarsi alle oppor-
tunità che offrono le istituzioni. A oggi tutti
gli indicatori ci dicono che è sotto il 5% la
soglia di chi trova lavoro grazie ai Centri per
l’Impiego, questo è un ritardo che la pubblica
amministrazione italiana non si può più con-
sentire. Non possiamo continuare a certifica-
re la fuga dei cervelli e poi fare poco affinchè
i nostri giovani restino dove sono nati e dove
sono stati formati. Tutti noi dobbiamo essere
in grado di portare i nostri territori a essere
competitivi con il resto d’Europa.
Come possono concretizzarsi il cambio di
mentalità e di passo in favore dei giovani?
Innanzitutto con gli investimenti. Da anni con-
tinuo a ripetere che le leggi e le riforme a co-
sto zero non creano posti di lavoro. Per farlo
occorre sviluppo e bisogna avere il coraggio
di investire. Per questo la Campania ha scelto
di portare la quota di finanziamento per Ga-
ranzia Giovani a 650 milioni di euro, ha tripli-
cato l’investimento nazionale della quota de-
stinata dal programma e vi ha riversato tutte
le altre iniziative precedenti. Abbiamo messo
insieme apprendistato, tirocini, incentivi alle
assunzioni e all’autoimprenditorialità. Tutto
per dare una più ampia prospettiva anche a
chi si affaccia per la prima volta sul mercato.
Già nel 2010 avevamo pensato a un progetto
organico con il piano di azione “Campania al
Lavoro!”. Adesso possiamo dire che con Ga-
ranzia Giovani diamo seguito alla nostra idea
e che la filosofia del programma era stata am-
piamente anticipata nel nostro territorio.
Un programma ambizioso. Quali saranno i
prossimi passi?
Prima di tutto rendere il progetto stabile,
dicendo basta agli esperimenti. Poi occorre
estendere il modello. Garanzia Giovani, così
com’è, non basta, deve evolversi, diventare
un’enorme banca dati al servizio anche delle
altre categorie svantaggiate. Penso a chi ha
superato i 29 anni o a chi ha perso il lavo-
ro e non sa come trovarne un altro. Penso a
una grande rete che metta in comunicazione
le necessità e le peculiarità di tutti. Per farlo
c’è bisogno di uno sforzo di mentalità, ma so-
prattutto occorre investire. In Campania ab-
biamo appena varato in una misura di cosid-
detto “outplacement” che si chiama “Ritorno
al lavoro” con un investimento complessivo
di 20 milioni a favore della ricollocazione di
soggetti espulsi dal mercato. Una misura che
il Governo ha pensato di inserire nei decreti
del Jobs Act e che in Campania è già realtà.
>>>dalla prima pagina “Programma insufficiente, deve evolversi a favore di chi ha perso il lavoro”
Nappi: “Ora rendere stabile il piano
ed estenderlo ai casi svantaggiati”
3
”
Severino Nappi, assessore al Lavoro
e alla Formazione della Regione Campania
“Per un cambio di passo
occorre il coraggio
di investire;
leggi e riforme
a costo zero
non creano
posti di lavoro
il monitoraggio
4
Oltre 50mila giovani già nel programma
Aumentano del 10-15% di mese in mese
In Europa è conosciuta come Youth Gua-
rantee e riguarda 5,7 milioni di individui,
in Italia si traduce in Garanzia giovani e
tocca oltre 2 milioni di persone, in Cam-
pania, al netto di qualunque declinazio-
ne linguistico-dialettale, quasi 700mila.
Al 29 gennaio 2015 - questi i dati più
aggiornati - hanno aderito al programma
54.977 giovani, con un incremento del
10-15% ogni mese che passa.
L’iscrizione è la prima fase di un processo
che si articola in Accoglienza - nel corso
della quale si ricevono dall’operatore del
Centro per l’Impiego o dell’Agenzia per
il lavoro le informazioni sui contenuti e
i servizi previsti da Garanzia Giovani in
ambito regionale - e Orientamento, cioè
il colloquio individuale che permette di
comprendere esigenze e necessità del ra-
gazzo e di costruire un percorso di inse-
rimento coerente con le sue caratteristi-
che personali, formative e professionali
(profiling). A questi due passaggi farà poi
seguito una proposta di Formazione, Ac-
compagnamento al lavoro, Apprendista-
to, Tirocinio semestrale, Servizio civile o
Sostegno - in termini di assistenza e in-
centivi - per avviare un’impresa.
Al momento 15.710 sono i ragazzi campani
a essere stati “orientati”. La maggioranza,
quasi il 57%, è di sesso maschile. Sulla
base dei dati forniti - età, genere, titolo
di studio, eventuale stato occupazionale
precedente, provincia di residenza ecc. -
a ogni ragazzo viene attribuito un indice
di difficoltà nella ricerca di un impiego.
Quattro gli indici: molto alto, alto, medio
e basso. Secondo un sondaggio effettua-
to periodicamente, è emerso che l’indice
prevalente è quello medio. In esso vi rien-
trano quasi il 70% dei 15-29enni “orien-
tati”. In quello alto circa il 15%; in quello
molto alto poco più del 9 per cento.
Sul fronte dell’istruzione, i laureati e
quelli in possesso di una licenza media
si equivalgono (il 20%). La gran parte dei
candidati sono diplomati (quasi il 50%).
I laureati sono per la maggioranza donne.
Tra le note negative vi è da segnalare
che non tutti gli iscritti si presentano al
primo colloquio. Dei poco più di 24mila
convocati infatti, quasi il 30% di loro
non si sono palesati, mentre il 12% è sta-
to riconosciuto non possedere i requisiti
per partecipare.
Dei 191,61 milioni assegnati, 45,6mi-
lioni di euro sono stati destinati dalla
Campania alle fasi dell’accoglienza, pre-
sa in carico e orientamento. Delle 54.977
iscrizioni 52.296 sono state effettuate
tramite il portale regionale.
Le adesioni registrate a fine gennaio scorso
SCOPRI
COME FUNZIONA
RICEVERAI UNA E-MAIL di convocazione dal servizio che hai scelto,
dove dovrai recarti per ottenere maggiori informazioni sul Programma
“Garanzia Giovani” e per essere guidato nella scoperta dei servizi disponibili.
ISCRIVITI compilando il form di adesione sul sito della Regione Campania
www.cliclavoro.lavorocampania.it o sul sito nazionale www.cliclavoro.gov.it
oppure recandoti presso un servizio competente (Centro per l’Impiego
o Agenzia per il Lavoro) che trovi su www.cliclavoro.lavorocampania.it
Se sarai interessato ai servizi offerti dalla Garanzia Giovani, definiremo insieme
le modalità con cui potrai beneficiarne, stipulando il PATTO DI SERVIZIO.
Entro 4 mesi dalla firma del Patto, potrai accedere ai servizi selezionati (es.
orientamento specialistico, corsi di formazione professionale, tirocini in azienda,
accompagnamento al lavoro/alla creazione di impresa).
Tu, in cambio, ti impegnerai a partecipare attivamente alle attività da te scelte
e ad ACCETTARE OFFERTE DI LAVORO E DI STUDIO adeguate
alle tue capacità ed esigenze.
Gli strumenti scelti
dalla Campania
5
Sono strumenti, nell’ambito di Garanzia Giovani, per pro-
muovere l’occupazione giovanile in Campania. La Regio-
ne ha aperto un bando rivolto ai datori di lavoro pubblici
e privati che hanno tempo fino al 31 dicembre prossimo
per aderire. Sul piatto ci sono 30 milioni, destinati alle
imprese e agli stessi giovani per agevolare l’incontro tra
domanda e offerta.
I datori di lavoro, che partecipano al bando e che hanno
sede legale e/o operativa in Campania, possono benefi-
ciare di incentivi nel caso assumano ragazzi maggioren-
ni fino a 29 anni d’età. L’incentivo è pari a un terzo della
retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali,
ma non può comunque superare l’importo di 650 euro per
lavoratore. Spetta per 18 mesi in caso di assunzione
a tempo indeterminato; per 12 mesi in caso di tra-
sformazione a tempo indeterminato di un rapporto
a termine. I giovani devono essere disoccupati da alme-
no sei mesi e privi di diploma di scuola media superiore o
professionale.
Ai datori di lavoro che, aderendo al bando, decidono inve-
ce di ospitare tirocini, vengono rimborsate le spese di coper-
tura degli oneri assicurativi obbligatori per i tirocinanti. Gli
operatori dei servizi per il lavoro e/o i soggetti promotori di
tirocini convenzionati, ricevono a loro volta i finanziamenti
relativi ai servizi di promozione e di inserimento in tirocinio
dei ragazzi. I tirocini hanno una durata massima di sei mesi
(12 mesi per i disabili) e ai partecipanti (tra i 15 e 29 anni
d’età) va un contributo non superiore a 500 euro mensili.
Il bando, che promuove lo sviluppo di percorsi di inseri-
mento lavorativo dei giovani attraverso i tirocini, ma an-
che la assunzioni con contratto a tempo indeterminato e le
trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro
a termine, è pubblicato sul sito www.regione.campania.
it e sul sito dell’Arlas (Agenzia per il lavoro e l’istruzione)
www.lavorocampania.it, nonché sul Bollettino Ufficiale
della Regione Campania.
Ai datori di lavoro che volessero partecipare, si chiede una
semplice procedura di adesione che consiste nella compi-
lazione di un progetto dedicato alla Garanzia Giovani, da
articolare e utilizzare secondo le specifiche esigenze e gli
interessi di chi lo compila. Il progetto contempla l’adesione
formale al programma e si compone di tre diverse sezioni
tra le quali scegliere (tirocini, lavoro, formazione). Gli inte-
ressati possono chiedere informazioni scrivendo ad arlas@
arlas.campania.it. Il progetto va presentato attraverso la
piattaforma web www.bandidg11.regione.campania.it.
Assunzioni e tirocini, 30 milioni sul piatto
Misure Importi
1 Accoglienza, presa in carico e orientamento 45.600.000
2 Formazione 24.410.955
3 Accompagnamento al lavoro 39.000.000
4 Apprendistato 3.000.000
5 Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica 30.000.000
6 Servizio civile 30.000.000
7 Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità 9.600.000
8 Mobilità professionale transnazionale e territoriale 10.000.000
Totale 191.610.955
le Risorse misura per misura
Il Programma Garanzia Giovani, che prevede risorse per la Campa-
nia da 191 milioni, si integra con gli altri provvedimenti regionali
di politica attiva del lavoro. Nel Piano di attuazione regionale sono
contenute le informazioni di dettaglio sugli strumenti di politica
attiva scelti dalla Campania. Nell’ambito di Garanzia Giovani la
Campania ha puntato fondamentalmente su misure come l’acco-
glienza, la presa in carico e l’orientamento (45 milioni 600 mila)
- con particolare attenzione all’orientamento specialistico o di II
livello (32 milioni) -, l’accompagnamento al lavoro (39 milioni), il
tirocinio extra-curriculare anche in mobilità geografica (30 milioni),
il servizio civile (30 milioni) e la formazione mirata all’inserimento
lavorativo (24 milioni e 410 mila). Strumenti come l’apprendistato e
il bonus occupazionale hanno avuto meno spazio (solo 3 milioni per
l’apprendistato di alta formazione e ricerca, nulla per il bonus), per-
ché sono importanti nell’ambito di programmi diversi da Garanzia
Giovani. Entrambi attingono alla programmazione FSE 2014-2020;
inoltre, il primo è finanziato dal PAC (Piano di azione e coesione),
mentre il secondo con le risorse stabilite dal decreto 76/2013 (de-
creto Giovannini) e gestite dall’Inps.
La Campania ha siglato un accordo con la Regione Cala-
bria per la condivisione di strumenti di politiche attive
del lavoro. Le risorse finanziarie destinate alle singole
misure sono indicate nella convenzione del 9 giugno 2014
stipulata tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche So-
ciali e la Regione.
6
Entro marzo sono previste le
prime partenze dei giovani
volontari selezionati dagli Enti
proponenti i progetti ammessi
del ‘Bando di Garanzia
Giovani per la presentazione
di progetti di Servizio Civile
nelle Regioni’, avviso di bando
che si è chiuso a dicembre
2014. I posti disponibili offerti
dalle Regioni partecipanti
(Abruzzo, Basilicata,
Campania, Friuli Venezia
Giulia, Lazio, Piemonte, Puglia,
Sardegna, Sicilia e Umbria)
erano stabiliti in 5504 – di
questi, 2005 posti sono andati
alla Campania a fronte di 298
progetti presentati –
numero che
nel corso di
quest’anno
potrebbe
I BANDI DEL SERVIZIO CIVILE PER IL 2015
Tra le novità del 2015, l’iniziativa di sviluppo del servizio civi-
le battezzata “Corpi civili di pace” destinato alla formazione
di 500 giovani volontari da impegnare in azioni di pace non
governative per promuovere la solidarietà e la cooperazione
nonché d’intervento nelle aree di emergenza ambientale con
uno stanziamento finanziario di 9 milioni di euro in 3 anni,
dal 2014 al 2016. I giovani aspiranti volontari devono avere
un’età compresa tra i 18 e i 28 anni. Gli Enti promotori dei
progetti sperimentali dovranno possedere in questo specifico
settore competenza, perizia e capacità necessarie a garantire
la sicurezza dei giovani in servizio all’estero. Dovranno veri-
ficare che nei Paesi scelti per svolgere l’esperienza esistano
le condizioni di sicurezza (a questo scopo sarà coinvolta la
Farnesina che individuerà le località adeguate) con l’obbligo
di adottare tutte le misure necessarie, fino al trasferimento o
al rimpatrio dei giovani volontari, in caso di pericolo.
le novità
obiettivo reinserimento Il 98% di chi entra nel mondo del lavoro non torna in carcere
Regione e Centro di giustizia minorile:
un’intesa per recuperare i giovani detenuti
Sono circa 14mila i detenuti che lavorano,
un dato importante per l’Italia, ma non an-
cora sufficiente a creare una prassi conso-
lidata nel nostro sistema.
Garantire ai detenuti un percorso di rein-
serimento sociale attraverso il lavoro è uno
dei fondamentali strumenti per la risocializ-
zazione del recluso. Il lavoro penitenziario
offre ai detenuti la possibilità di poter eser-
citare un diritto costituzionalmente garantito
e di poter acquisire nuove abilità lavorative
che rendano più rapido il reinserimento nel-
la società. Circa il 98% di coloro che escono
dal carcere già inseriti nel mondo del lavoro,
infatti, nel carcere non ritornano più.
La Regione Campania si è dimostrata piut-
tosto sensibile a questa tematica, in par-
ticolar modo nei confronti dei detenuti
minorenni. Il 15 dicembre 2014 ha siglato,
infatti, un Protocollo d’Intesa con il Centro
giustizia minorile per la Campania per la
promozione del Piano regionale Garanzia
Giovani Campania con l’obiettivo di offrire
opportunità concrete ai giovani detenuti.
Grazie a questa intesa anche i ragazzi da
recuperare potranno concorrere a Garanzia
Giovani che tra i suoi obiettivi ha proprio
quello di offrire un’offerta valida di lavoro,
il proseguimento degli studi, l’apprendista-
to o il tirocinio.
Il centro, in collaborazione con la Regione
Campania, intende promuovere, in favore
dei detenuti minorenni, momenti di forma-
zione e informazione attraverso percorsi
ad hoc, dinamiche del mercato del lavoro,
sbocchi professionali, strumenti e metodi
per il recupero sociale e l’ingresso nel mer-
cato del lavoro. Infine saranno attivate a
livello regionale iniziative per il sostegno a
progetti di autoimprenditorialità e autoim-
piego nell’ambito del terziario e delle Picco-
le e medie imprese. La durata dell’accordo
è di un anno dalla data di sottoscrizione e
si intenderà automaticamente rinnovato
salvo disdetta delle parti che si incontre-
ranno ogni due mesi per verificare i risultati
raggiunti. Un progetto ambizioso, ma allo
stesso tempo un concreto aiuto nei con-
fronti dei giovani in difficoltà che attraverso
l’attuazione di una delle misure previste dal
Piano Garanzia Giovani potranno riscattarsi
dai propri errori e porre le basi per una riso-
cializzazione concreta nella società.
salire a 7500 in quanto è
prevista la partecipazione al
progetto della Regione Molise.
In preparazione ci sono
nuovi bandi per l’avviamento
di progetti no-profit targati
Garanzia Giovani che
interesseranno oltre 2016
volontari in Campania, Lazio,
Puglia, Sardegna, Umbria e
Molise, oltre ad altri settori in
cui si diversificherà il servizio
civile. Allo studio ci sono i
progetti autofinanziati in Italia
da enti o amministrazioni che
li hanno proposti (tra questi
la Regione Campania), per un
totale di 1304 volontari da
coinvolgere. Per non parlare
dei protocolli di intesa e degli
accordi di programma firmati
negli ultimi due mesi del
2014 per avviare al servizio
civile nazionale 2662
volontari. Le sedi
di accoglienza
individuate
sono quelle
dei ministeri dei
Beni culturali,
dell’Ambiente e
dell’Interno, l’Autorità
nazionale anticorruzione
e l’atteso Expo 2015.
In quanto alle coperture
finanziarie, si attingerà per
metà dal bacino di Garanzia
Giovani e dalle risorse delle
varie amministrazioni per la
restante metà.
Quindi, il ‘Bando speciale per
la presentazione di progetti
per l’accompagnamento dei
grandi invalidi e dei ciechi
civili’ aperto agli enti di
servizio civile iscritti all’albo
nazionale e agli albi regionali
e delle Province autonome.
L’avviso interesserà 954
volontari. Gli enti certificati
dovranno far pervenire le
proprie proposte progettuali
al Dipartimento della gioventù
e del servizio civile nazionale
entro le ore 14.00 del 16
marzo 2015.
Infine, il Dipartimento è
impegnato anche alla stesura
del bando ordinario per i
volontari che sarà pubblicato
a fine febbraio e riguarderà
34.386 giovani.
Ragazzi di Nisida partecipano
a un corso di formazione per pizzaioli
7
Il Programma europeo Garanzia
Giovani ha un obiettivo molto
chiaro per i prossimi anni: offri-
re ai cosiddetti ‘Neet’, ovvero ai
giovani che sono senza lavoro,
che non hanno una formazione e
che non sono inseriti in un per-
corso scolastico, la possibilità di
fare un’esperienza lavorativa, la
possibilità di entrare in contatto
con il mercato del lavoro.
Un fenomeno, quello dei Neet,
preoccupante che rischia di ori-
ginare un’intera generazione di
senza lavoro: attualmente sono
infatti due milioni e mezzo i gio-
vani che non studiano e non la-
vorano nel nostro Paese, il 26%
degli under30. Dal momento che
non è concepibile che un Paese
come l’Italia possa permettersi
un così alto spreco di capitale
umano, dobbiamo fare in modo
di “attivarli” in fretta cercando
quanto più possibile di indiriz-
zarli al lavoro. Per fare questo
occorre intervenire sui percor-
si educativi, sulla formazione,
sull’orientamento. Occorre ri-
conciliare le esigenze del mer-
cato con i bisogni dei lavoratori,
tenendo presente che sono le
imprese gli attori che offrono
lavoro.
Garanzia Giovani rappresenta la
prima concreta risposta messa
in campo dall’Unione Europea
per arginare il fenomeno Neet.
È certamente una iniziativa
strategica e di grande valenza
anche simbolica, perché può es-
sere il primo nucleo di comuni
politiche per il lavoro di cui al
momento l’Europa è priva. Si
tratta ovviamente solo del pri-
mo passo verso politiche comu-
ni europee per il lavoro.
Il Programma europeo Garanzia
Giovani oltre a offrire opportu-
nità di lavoro e formazione per
i giovani Neet, rappresenta an-
che l’occasione storica per irro-
bustire la dialettica istituziona-
le tra Stato e Regioni e costruire
una moderna rete di servizi per
il lavoro. L’idea sottostante al
programma infatti è quella di
costruire una vera architettura
del mercato del lavoro che fac-
cia della cooperazione tra enti
pubblici, soprattutto i centri per
l’impiego, e privato, soprattutto
le imprese, il punto fondamen-
tale. Si tratta di un’operazione,
per il Paese, di riforma struttu-
rale e quindi come tutte le ope-
razioni di questo tipo ha un pro-
cesso di transizione complesso,
che necessiterà probabilmente
di alcuni aggiustamenti. Nondi-
meno non può prescindere da
una chiara e robusta struttura
e guida nazionale, a sua volta
articolata in azioni territoriali.
Su questo si dovrà riflettere e
costruire una nuova generazio-
ne di politiche del lavoro.
Paolo Reboani
>>>dalla prima pagina Un piano che ha una grande valenza simbolica
“Prima risposta concreta dell’Europa
per mettere un freno al fenomeno Neet”
Paolo Reboani,
presidente e AD di Italia Lavoro
8
Numero speciale Garanzia Giovani
Regione Campania
Marzo 2015
Progetto editoriale
Il Sole 24 ORE
Radiocor Agenzia d’informazione
Tel: 02.3022.4602-3
Fax: 02.3022.481
In redazione: Simona Rossitto
Progetto grafico: Lucia Carenini
Per Italia Lavoro hanno collaborato:
Camilla Costabile, Luigi Falco,
Stefano Febbo, Massimo Lo Re,
Claudio Mignardi, Cristiano Natili,
Mario Riviello, Antonio Sagna,
Cristiano Santori, Alessandro Vaccari
la parola a confindustria L’appello affinché il processo avvenga in tempi rapidi
“Puntare su asse istruzione-formazione-lavoro”
dalla prima pagina
E tutto ciò che, già al tempo della
scuola, si può fare per avvicinare
i giovani al mondo del lavoro e vi-
ceversa. Non bisogna mai perde-
re di vista l’asse che congiunge - e
che deve essere sempre più raf-
forzato - istruzione, formazione e
lavoro. I giovani, accanto al dirit-
to e al dovere allo studio, devono
essere affiancati da docenti e da
tutor che li avvicinino cultural-
mente e praticamente al mondo
delle aziende, delle professioni,
che siano in grado di formarli,
ma anche di orientarli e di con-
dizionare nella forma più alta del
termine le loro scelte. Accanto a
questo è necessaria anche un’a-
pertura bidirezionale che venga
dal nostro mondo e da quello sco-
lastico e universitario: l’uno non
può prescindere dall’altro e non
si può procedere per comparti-
menti stagni. Gli imprenditori
devono “uscire” dalle loro azien-
de, comunicare all’esterno ciò di
cui hanno bisogno e andare nelle
scuole a scegliere il capitale uma-
no. La scuola nondimeno deve
essere capace di “consegnare”
alle aziende dei giovani che si-
ano pronti, capaci, consapevoli,
formati e adeguati a un mercato
in continua evoluzione. Stesso di-
scorso per le università. In tutta
questa cornice ben vengano tutte
le iniziative di sostegno istituzio-
nale al processo, a partire dalla
Garanzia Giovani, per finire a
tutti i progetti sperimentali di
alternanza scuola-lavoro, ap-
prendistato di primo livello, pro-
fessionalizzante o del terzo tipo,
quindi elevato per le professioni
che richiedono maggiore specia-
lizzazione. Ma il mio vuole essere
anche un appello: che questo pro-
cesso di avvicinamento, di conta-
minazione e di matching avvenga
nei tempi più rapidi possibili. Che
i nostri giovani siano coscienti e
in grado di farsi trovare prepa-
rati ad agganciare una ripresa
economica che sembra sempre
più vicina, e che possano essere
realmente competitivi con i loro
colleghi del resto d’Europa, senza
rischiare di dover dar corpo a una
nuova emigrazione – quella dei
cervelli – che non solo non ci pos-
siamo più consentire, ma che sa-
rebbe ulteriormente dannosa per
la nostra economia e per il nostro
tessuto produttivo e sociale.
Vincenzo Caputo
REGIONE CAMPANIA
Investi
nel nostro futuro
lasAr
Assessorato al Lavoro e alla formazione
La Garanzia Giovani parte.
Con le imprese
È partita la Garanzia Giovani, il Piano europeo con cui
Stato e Regioni offrono ai NEET (giovani fra i 15 ed i 29 anni
che non studiano e non lavorano) un’opportunità tra lavoro,
tirocinio, apprendistato e formazione professionale.
Il Piano passa anche dalla tua impresa, che può cogliere
l’occasione di conquistare giovani energie e formare
professionisti per essere più competitiva.
Per questo, Garanzia Giovani offre alle aziende bonus
economici per le nuove assunzioni e incentivi per tirocinio
e apprendistato.
Informati sul sito www.cliclavoro.lavorocampania.it
Vincenzo Caputo, VicePresidente
per Education e capitale umano
Giovani Imprenditori di Confindustria
Assessorato al Lavoro
e alla formazione
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Garanzia Giovani

  • 1. “è lo strumento per cambiare il mercato del lavoro” “Costruire opportunità per i giovani” Una nota del presidente della società partecipata dal Ministe- ro dell’Economia e delle Finan- ze che opera per la promozione e la gestione di azioni nel cam- po delle politiche del lavoro, dell’occupazione e dell’inclu- sione sociale. >>a pagina 7 confindustria I dati della disoccupazione giovanile, nonostante quelli incoraggianti dell’ultimo trimestre, spingo- no tutti noi a una seria riflessione e a un costante approfondimento sulle misure, di emergenza e strutturali, da mettere in campo per creare non solo posti di lavoro, ma anche forme di sostegno alle imprese e più in generale ai datori di lavoro. Questo programma fortemente voluto dalla Comu- nità Europea, accolto con favore dall’Italia e che vede la Campania protagonista, non può però con- siderarsi esaustivo. Preferisco considerarlo una base, un punto di partenza. Ma se esiste davvero un punto fermo da cui partire io scelgo la scuola. >>continua a pag. 8 newsletter a cura di Marzo 2015 1 Crescita e lavoro per voltare pagina informazione pubblicitaria “La scuola, magnete per promuovere occupazione” l’assessore garanzia giovani in campania Dati Arlas: assunti oltre 6mila ragazzi Un primo bilancio del programma Un’occasione “per i giovani che avranno le stesse opportunità e gli stessi mezzi in tutta Euro- pa”. Un’opportunità “per fare rete, mettere a sistema gli ope- ratori pubblici e quelli privati, riqualificare gli obsoleti centri per l’impiego”. Uno strumento, in sintesi, “per cambiare il mer- cato del lavoro”. Così Severino Nappi, assessore al Lavoro della Regione Campania, presenta in un’intervista il programma Ga- ranzia Giovani. >>a pagina 3 Severino Nappi, assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Campania A che punto siamo in Campania con Garanzia Giovani, il programma europeo di lotta alla disoc- cupazione giovanile? E quali sono stati i risultati delle po- litiche attive della Regione? Questo speciale intende ri- spondere ai due interrogativi e può essere utile a testare, in una realtà economica pro- blematica, l’efficacia dei vari strumenti di politica del lavo- ro nei riguardi dei giovani, che più di tutti soffrono la crisi più pesante dal ’29. le assunzioni Secondo i dati pubblicati sul sito dell’Ar- las (l’agenzia campana per il lavoro), al 31 gennaio sono 6.250 i giovani iscritti al pro- gramma che risultano assunti. Il 73,4% dei rapporti avviati è di tipo subordinato, con una prevalenza dei contratti a tem- po determinato (un contratto su due); il 19% è a tempo in- determinato, il 15,7% regolato da contratti di lavoro parasu- bordinato, l’8,1% da tirocini. Dal punto di vista settoriale le assunzioni si concentrano nei servizi (82,3%), in particola- re nell’ambito del commercio e delle attività connesse al turismo, mentre il 12,2% ha interessato il settore manifat- turiero-estrattivo, il 4,3% le costruzioni e poco più dell’1% l’agricoltura. Le professioni maggiormente richieste sono sia quelle quali- ficate nelle attività commerciali e nei servizi personali, sanitari ricreativi, culturali e di vigilanza sia quelle non qualificate nello spostamento delle merci, nei servizi di pulizia, nella manifat- tura e nelle costruzioni. Molte le assunzioni anche tra le profes- sioni esecutive (addetti all’acco- glienza, alla gestione economica e amministrativa) e tra quelle intellettuali, in particolare per quanto riguarda i professori e gli specialisti nelle discipline artistiche e nelle scienze mate- matiche, informatiche, chimiche fisiche e naturali. Il 48,3% del totale degli assunti è costituito da diplomati, mentre i laureati o con titolo di studio post laurea sono il 27,4% e il 18% ha al mas- simo la licenza media. >>continua a pagina 2 italia Lavoro Assessorato al Lavoro e alla formazione Assessorato al Lavoro e alla formazione di Paolo Reboani, presidente e AD di Italia Lavoro
  • 2. 2 il piano in generale 191 milioni destinati ai Neet per Garanzia Giovani 636milioni per i giovani campani dalla prima pagina Al 31 dicembre sul portale regio- nale sono presenti 4.610 offerte di lavoro di aziende, prevalen- temente a tempo determinato (2.620, pari al 56,8%), mentre quelle a tempo indeterminato sono 1.053 (22,8%) e il tiroci- nio registra 676 offerte (14,7%). Le imprese del terziario sono quelle che più fanno ricorso al Programma Garanzia Giovani: a loro fa riferimento il 92,1% delle offerte lavorative, mentre il 6% proviene dal settore manifattu- riero-estrattivo e l’1,8% da quel- lo delle costruzioni; trascurabili le offerte del settore agricolo. A CHI SI RIVOLGE GARANZIA GIOVANI è un programma di- retto ai giovani che non lavora- no, né studiano, né frequentano corsi di formazione (i cosiddetti “Neet”) e che sono ai margini della produzione e dell’econo- mia e rischiano di vedere il loro capitale umano deprezzato e la loro occupabilità diminuita. La percentuale di Neet di 15-29 anni sul totale dei giovani è in Campania la più alta tra le Re- gioni italiane dopo quella della Sicilia: nel 2013 tra i maschi si attestava al 35,1%, tra le femmi- ne al 37,7% e in totale era pari al 36,4 per cento. Il piano Ga- ranzia è anzitutto un programma di re-inclusione nel mondo del lavoro e nella società, particolar- mente importante in una regione come la Campania, dove la cri- minalità organizzata recluta la propria manovalanza proprio tra i giovani che non hanno lavoro. LA STORIA Il piano Garanzia Giovani è partito in Italia a mag- gio, al termine di un iter che ha preso avvio con la Raccoman- dazione del Consiglio Europeo 22 aprile 2013, con la quale gli Stati membri sono stati invitati a garantire ai giovani con meno di 25 anni un’offerta qualitati- vamente valida di lavoro, una proposta di proseguimento degli studi, un contratto di apprendi- stato o di tirocinio o altra misu- ra di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupa- zione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale più ampio, e che è proseguito con la reda- zione da parte del Ministero del Lavoro del Piano di attuazione nazionale. LE RISORSE Alle Regioni, indivi- duate come organismi intermedi del piano, è stata delegata la de- finizione e la realizzazione delle misure e tra esse sono state sud- divise le risorse complessive di cui dispone l’Italia, al netto di una quota pari a 100 milioni che il Mi- nistero del Lavoro gestisce diret- tamente per interventi speciali: in tutto 1 miliardo e 513 milioni di euro stanziati, di cui oltre 1 mi- liardo e 100 di provenienza euro- pea (FSE e iniziativa europea YEI - Youth Employment Initiative). L’entità delle risorse assegnate a ciascuna regione è strettamente legata al rapporto tra giovani di- soccupati della Regione e totale nazionale dei giovani senza lavo- ro: alla Campania, che ha il mag- gior numero di disoccupati under 25, è spettata la fetta maggiore (13,6%) dei finanziamenti: circa 191 milioni di euro. Rientra poi tra le facoltà delle singole Regioni affiancare al finanziamento eu- ropeo e nazionale eventuali altri stanziamenti regionali. Secondo il Piano di attuazione regionale, a questi 191 milioni di provenienza YEI (incluso il cofinanziamento FSE e nazionale) ne vanno ag- giunti altri 249 dal Piano di azio- ne per la coesione (PAC) e 195 dal POR-FSE 2014-2020: la Campa- nia ha così a disposizione in tutto circa 636 milioni per le politiche attive. Il numero di beneficiari previsti è di circa 130 mila unità, il costo stimato per beneficiario è di 4.870 euro. Garanzia Giovani è il programma europeo che mira ad avvicinare al mercato del lavoro i gio- vani “NEET” (Not engaged in Education, Employ- ment or Training), non impegnati in un’attività lavorativa né inseriti in un percorso scolastico o formativo. Si tratta di un’iniziativa per aiutare i giovani tra i 15 e 29 anni, privi di impiego regolar- mente retribuito da alme- no 6 mesi, a entrare nel mondo del lavoro, valo- rizzandone le attitudini e il background. Servizi in- formativi, orientamento, percorsi formativi, azioni di accompagnamento e inserimento al lavoro: sono le misure previste a beneficio dei giovani. Le misure previste da Garanzia Giovani riguar- dano: • Accoglienza e orienta- mento sul programma e opportunità offerte dall’iniziativa; • Percorsi di formazione da erogare in modalità voucher • Accompagnamento al lavoro e sostegno all’au- toimprenditorialità • Apprendistato • Servizio civile • Tirocini • Assunzioni agevolate che cos’è Garanzia Giovani rappresenta un’occasione non solo per i giovani “neet”, ma anche per le imprese del territorio. Alle imprese con sede legale e/o operativa nella Regione Campania, con l’Avviso ai datori di lavoro pubblici e privati per l’adesione al Programma e l’attivazio- ne di percorsi di inserimento mediante tirocini e assunzioni incentivate, si offre l’opportu- nità di soddisfare i fabbisogni professionali e occupazionali aziendali attraverso: • un contributo massimo di 500 euro mensili per il finanziamento delle indennità di par- tecipazione dei tirocinanti aderenti al PAR (Piano attuativo regionale) Garanzia Giovani Campania • un contributo per il finanziamento degli oneri assicurativi obbligatori dei tirocinanti • l’incentivo all’assunzione o alla trasformazione di un rapporto di lavoro a termine, pari a un terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali. un’occasione anche per le imprese
  • 3. Per il futuro, Nappi chiede che ci siano più investimenti e che il modello diventi stabile ed esteso “anche ad altre categorie svan- taggiate”. E guardando alla situazione in Campania intravede un cambio di passo, a partire dalla mentalità. Assessore Nappi, su Garanzia Giovani ci sono opinioni discordanti, lei cosa ne pensa? Occorrono dei distinguo. Chi lo pensa come un “postificio” non avrà i risultati attesi. In questo caso ha ragione chi dice che non si stanno creando posti di lavoro perché posti di lavoro da estrarre dal cilindro non ce ne sono. Se lo si considera come lo stiamo pen- sando in Campania, ovvero come un’occasio- ne, allora il mio giudizio è positivo e mi sento di affermare che sta funzionando e va poten- ziato. La tipologia di lavoro sta cambiando e Garanzia Giovani è un’occasione per ammo- dernare i sistemi. Sono contento che lo si fac- cia per la prima volta con una misura rivolta ai giovani che, in tutta Europa, avranno le stesse opportunità e gli stessi mezzi. Ci spieghi meglio: un’occasione per chi? Un’occasione per fare rete, per mettere a si- stema gli operatori pubblici e quelli privati, per trasformare gli obsoleti centri per l’im- piego in servizi per il lavoro. è un’occasione per prendere le migliori esperienze private e renderle attuabili anche nella pubblica am- ministrazione, ammodernandola al servizio dei cittadini. E poi, perché un tirocinio, un contratto di apprendistato o qualsiasi altra offerta della Garanzia Giovani non dovrebbe essere una concreta occasione di lavoro per i giovani? Perché se un ragazzo ha modo di en- trare nel mercato, farsi conoscere da un’azien- da, non dovrebbe essere incoraggiato a farlo? Lei si sente di incoraggiare i ragazzi a provare? Non solo. Sto girando molto, in tutta la Cam- pania, per spiegare la filosofia, il modello e per dire che c’è una possibilità. Sono il pri- mo a crederci e a voler trasferire l’idea che il lavoro lo si deve cercare, volere, ma anche accettare. Mi sto poi rivolgendo alle imprese perché ci informino sulle loro necessità. Sono stanco di sentire dire che le imprese italiane si rivolgono a manodopera estera perché qui non è abbastanza o adeguatamente qualifi- cata; sono stanco del divario tra giovani di- soccupati e posti di lavoro non coperti per le stesse ragioni. Mettendo tutti in rete si pos- sono meglio analizzare i fabbisogni. La Campania è terra di disoccupazione ma, allo stesso tempo, non è terra di chi si tira indietro. Qualcosa sta cambiando, almeno nella mentalità? Non solo nella mentalità. Innanzitutto la crescita dell’occupazione in Italia, registrata dall’Istat nello scorso trimestre in Campania, si era verificata un paio di volte negli ultimi tre anni. Ciò significa una sola cosa: il mer- cato è dinamico. Nell’attuazione di Garanzia Giovani, la Campania è nell’unità di missione nazionale, unica regione del Sud, insieme alle avanzatissime Lombardia e Toscana. Se non è questo un cambio di mentalità! Ed è pur vero che siamo ancora lontani dalla so- glia di “sicurezza” che consentirebbe a una Regione come la nostra di crescere. Il cam- bio di mentalità che riscontriamo nei giova- ni è visibile anche nella maggiore fiducia e maggiore tendenza ad affidarsi alle oppor- tunità che offrono le istituzioni. A oggi tutti gli indicatori ci dicono che è sotto il 5% la soglia di chi trova lavoro grazie ai Centri per l’Impiego, questo è un ritardo che la pubblica amministrazione italiana non si può più con- sentire. Non possiamo continuare a certifica- re la fuga dei cervelli e poi fare poco affinchè i nostri giovani restino dove sono nati e dove sono stati formati. Tutti noi dobbiamo essere in grado di portare i nostri territori a essere competitivi con il resto d’Europa. Come possono concretizzarsi il cambio di mentalità e di passo in favore dei giovani? Innanzitutto con gli investimenti. Da anni con- tinuo a ripetere che le leggi e le riforme a co- sto zero non creano posti di lavoro. Per farlo occorre sviluppo e bisogna avere il coraggio di investire. Per questo la Campania ha scelto di portare la quota di finanziamento per Ga- ranzia Giovani a 650 milioni di euro, ha tripli- cato l’investimento nazionale della quota de- stinata dal programma e vi ha riversato tutte le altre iniziative precedenti. Abbiamo messo insieme apprendistato, tirocini, incentivi alle assunzioni e all’autoimprenditorialità. Tutto per dare una più ampia prospettiva anche a chi si affaccia per la prima volta sul mercato. Già nel 2010 avevamo pensato a un progetto organico con il piano di azione “Campania al Lavoro!”. Adesso possiamo dire che con Ga- ranzia Giovani diamo seguito alla nostra idea e che la filosofia del programma era stata am- piamente anticipata nel nostro territorio. Un programma ambizioso. Quali saranno i prossimi passi? Prima di tutto rendere il progetto stabile, dicendo basta agli esperimenti. Poi occorre estendere il modello. Garanzia Giovani, così com’è, non basta, deve evolversi, diventare un’enorme banca dati al servizio anche delle altre categorie svantaggiate. Penso a chi ha superato i 29 anni o a chi ha perso il lavo- ro e non sa come trovarne un altro. Penso a una grande rete che metta in comunicazione le necessità e le peculiarità di tutti. Per farlo c’è bisogno di uno sforzo di mentalità, ma so- prattutto occorre investire. In Campania ab- biamo appena varato in una misura di cosid- detto “outplacement” che si chiama “Ritorno al lavoro” con un investimento complessivo di 20 milioni a favore della ricollocazione di soggetti espulsi dal mercato. Una misura che il Governo ha pensato di inserire nei decreti del Jobs Act e che in Campania è già realtà. >>>dalla prima pagina “Programma insufficiente, deve evolversi a favore di chi ha perso il lavoro” Nappi: “Ora rendere stabile il piano ed estenderlo ai casi svantaggiati” 3 ” Severino Nappi, assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Campania “Per un cambio di passo occorre il coraggio di investire; leggi e riforme a costo zero non creano posti di lavoro
  • 4. il monitoraggio 4 Oltre 50mila giovani già nel programma Aumentano del 10-15% di mese in mese In Europa è conosciuta come Youth Gua- rantee e riguarda 5,7 milioni di individui, in Italia si traduce in Garanzia giovani e tocca oltre 2 milioni di persone, in Cam- pania, al netto di qualunque declinazio- ne linguistico-dialettale, quasi 700mila. Al 29 gennaio 2015 - questi i dati più aggiornati - hanno aderito al programma 54.977 giovani, con un incremento del 10-15% ogni mese che passa. L’iscrizione è la prima fase di un processo che si articola in Accoglienza - nel corso della quale si ricevono dall’operatore del Centro per l’Impiego o dell’Agenzia per il lavoro le informazioni sui contenuti e i servizi previsti da Garanzia Giovani in ambito regionale - e Orientamento, cioè il colloquio individuale che permette di comprendere esigenze e necessità del ra- gazzo e di costruire un percorso di inse- rimento coerente con le sue caratteristi- che personali, formative e professionali (profiling). A questi due passaggi farà poi seguito una proposta di Formazione, Ac- compagnamento al lavoro, Apprendista- to, Tirocinio semestrale, Servizio civile o Sostegno - in termini di assistenza e in- centivi - per avviare un’impresa. Al momento 15.710 sono i ragazzi campani a essere stati “orientati”. La maggioranza, quasi il 57%, è di sesso maschile. Sulla base dei dati forniti - età, genere, titolo di studio, eventuale stato occupazionale precedente, provincia di residenza ecc. - a ogni ragazzo viene attribuito un indice di difficoltà nella ricerca di un impiego. Quattro gli indici: molto alto, alto, medio e basso. Secondo un sondaggio effettua- to periodicamente, è emerso che l’indice prevalente è quello medio. In esso vi rien- trano quasi il 70% dei 15-29enni “orien- tati”. In quello alto circa il 15%; in quello molto alto poco più del 9 per cento. Sul fronte dell’istruzione, i laureati e quelli in possesso di una licenza media si equivalgono (il 20%). La gran parte dei candidati sono diplomati (quasi il 50%). I laureati sono per la maggioranza donne. Tra le note negative vi è da segnalare che non tutti gli iscritti si presentano al primo colloquio. Dei poco più di 24mila convocati infatti, quasi il 30% di loro non si sono palesati, mentre il 12% è sta- to riconosciuto non possedere i requisiti per partecipare. Dei 191,61 milioni assegnati, 45,6mi- lioni di euro sono stati destinati dalla Campania alle fasi dell’accoglienza, pre- sa in carico e orientamento. Delle 54.977 iscrizioni 52.296 sono state effettuate tramite il portale regionale. Le adesioni registrate a fine gennaio scorso SCOPRI COME FUNZIONA RICEVERAI UNA E-MAIL di convocazione dal servizio che hai scelto, dove dovrai recarti per ottenere maggiori informazioni sul Programma “Garanzia Giovani” e per essere guidato nella scoperta dei servizi disponibili. ISCRIVITI compilando il form di adesione sul sito della Regione Campania www.cliclavoro.lavorocampania.it o sul sito nazionale www.cliclavoro.gov.it oppure recandoti presso un servizio competente (Centro per l’Impiego o Agenzia per il Lavoro) che trovi su www.cliclavoro.lavorocampania.it Se sarai interessato ai servizi offerti dalla Garanzia Giovani, definiremo insieme le modalità con cui potrai beneficiarne, stipulando il PATTO DI SERVIZIO. Entro 4 mesi dalla firma del Patto, potrai accedere ai servizi selezionati (es. orientamento specialistico, corsi di formazione professionale, tirocini in azienda, accompagnamento al lavoro/alla creazione di impresa). Tu, in cambio, ti impegnerai a partecipare attivamente alle attività da te scelte e ad ACCETTARE OFFERTE DI LAVORO E DI STUDIO adeguate alle tue capacità ed esigenze.
  • 5. Gli strumenti scelti dalla Campania 5 Sono strumenti, nell’ambito di Garanzia Giovani, per pro- muovere l’occupazione giovanile in Campania. La Regio- ne ha aperto un bando rivolto ai datori di lavoro pubblici e privati che hanno tempo fino al 31 dicembre prossimo per aderire. Sul piatto ci sono 30 milioni, destinati alle imprese e agli stessi giovani per agevolare l’incontro tra domanda e offerta. I datori di lavoro, che partecipano al bando e che hanno sede legale e/o operativa in Campania, possono benefi- ciare di incentivi nel caso assumano ragazzi maggioren- ni fino a 29 anni d’età. L’incentivo è pari a un terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, ma non può comunque superare l’importo di 650 euro per lavoratore. Spetta per 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato; per 12 mesi in caso di tra- sformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine. I giovani devono essere disoccupati da alme- no sei mesi e privi di diploma di scuola media superiore o professionale. Ai datori di lavoro che, aderendo al bando, decidono inve- ce di ospitare tirocini, vengono rimborsate le spese di coper- tura degli oneri assicurativi obbligatori per i tirocinanti. Gli operatori dei servizi per il lavoro e/o i soggetti promotori di tirocini convenzionati, ricevono a loro volta i finanziamenti relativi ai servizi di promozione e di inserimento in tirocinio dei ragazzi. I tirocini hanno una durata massima di sei mesi (12 mesi per i disabili) e ai partecipanti (tra i 15 e 29 anni d’età) va un contributo non superiore a 500 euro mensili. Il bando, che promuove lo sviluppo di percorsi di inseri- mento lavorativo dei giovani attraverso i tirocini, ma an- che la assunzioni con contratto a tempo indeterminato e le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, è pubblicato sul sito www.regione.campania. it e sul sito dell’Arlas (Agenzia per il lavoro e l’istruzione) www.lavorocampania.it, nonché sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania. Ai datori di lavoro che volessero partecipare, si chiede una semplice procedura di adesione che consiste nella compi- lazione di un progetto dedicato alla Garanzia Giovani, da articolare e utilizzare secondo le specifiche esigenze e gli interessi di chi lo compila. Il progetto contempla l’adesione formale al programma e si compone di tre diverse sezioni tra le quali scegliere (tirocini, lavoro, formazione). Gli inte- ressati possono chiedere informazioni scrivendo ad arlas@ arlas.campania.it. Il progetto va presentato attraverso la piattaforma web www.bandidg11.regione.campania.it. Assunzioni e tirocini, 30 milioni sul piatto Misure Importi 1 Accoglienza, presa in carico e orientamento 45.600.000 2 Formazione 24.410.955 3 Accompagnamento al lavoro 39.000.000 4 Apprendistato 3.000.000 5 Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica 30.000.000 6 Servizio civile 30.000.000 7 Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità 9.600.000 8 Mobilità professionale transnazionale e territoriale 10.000.000 Totale 191.610.955 le Risorse misura per misura Il Programma Garanzia Giovani, che prevede risorse per la Campa- nia da 191 milioni, si integra con gli altri provvedimenti regionali di politica attiva del lavoro. Nel Piano di attuazione regionale sono contenute le informazioni di dettaglio sugli strumenti di politica attiva scelti dalla Campania. Nell’ambito di Garanzia Giovani la Campania ha puntato fondamentalmente su misure come l’acco- glienza, la presa in carico e l’orientamento (45 milioni 600 mila) - con particolare attenzione all’orientamento specialistico o di II livello (32 milioni) -, l’accompagnamento al lavoro (39 milioni), il tirocinio extra-curriculare anche in mobilità geografica (30 milioni), il servizio civile (30 milioni) e la formazione mirata all’inserimento lavorativo (24 milioni e 410 mila). Strumenti come l’apprendistato e il bonus occupazionale hanno avuto meno spazio (solo 3 milioni per l’apprendistato di alta formazione e ricerca, nulla per il bonus), per- ché sono importanti nell’ambito di programmi diversi da Garanzia Giovani. Entrambi attingono alla programmazione FSE 2014-2020; inoltre, il primo è finanziato dal PAC (Piano di azione e coesione), mentre il secondo con le risorse stabilite dal decreto 76/2013 (de- creto Giovannini) e gestite dall’Inps. La Campania ha siglato un accordo con la Regione Cala- bria per la condivisione di strumenti di politiche attive del lavoro. Le risorse finanziarie destinate alle singole misure sono indicate nella convenzione del 9 giugno 2014 stipulata tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche So- ciali e la Regione.
  • 6. 6 Entro marzo sono previste le prime partenze dei giovani volontari selezionati dagli Enti proponenti i progetti ammessi del ‘Bando di Garanzia Giovani per la presentazione di progetti di Servizio Civile nelle Regioni’, avviso di bando che si è chiuso a dicembre 2014. I posti disponibili offerti dalle Regioni partecipanti (Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria) erano stabiliti in 5504 – di questi, 2005 posti sono andati alla Campania a fronte di 298 progetti presentati – numero che nel corso di quest’anno potrebbe I BANDI DEL SERVIZIO CIVILE PER IL 2015 Tra le novità del 2015, l’iniziativa di sviluppo del servizio civi- le battezzata “Corpi civili di pace” destinato alla formazione di 500 giovani volontari da impegnare in azioni di pace non governative per promuovere la solidarietà e la cooperazione nonché d’intervento nelle aree di emergenza ambientale con uno stanziamento finanziario di 9 milioni di euro in 3 anni, dal 2014 al 2016. I giovani aspiranti volontari devono avere un’età compresa tra i 18 e i 28 anni. Gli Enti promotori dei progetti sperimentali dovranno possedere in questo specifico settore competenza, perizia e capacità necessarie a garantire la sicurezza dei giovani in servizio all’estero. Dovranno veri- ficare che nei Paesi scelti per svolgere l’esperienza esistano le condizioni di sicurezza (a questo scopo sarà coinvolta la Farnesina che individuerà le località adeguate) con l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie, fino al trasferimento o al rimpatrio dei giovani volontari, in caso di pericolo. le novità obiettivo reinserimento Il 98% di chi entra nel mondo del lavoro non torna in carcere Regione e Centro di giustizia minorile: un’intesa per recuperare i giovani detenuti Sono circa 14mila i detenuti che lavorano, un dato importante per l’Italia, ma non an- cora sufficiente a creare una prassi conso- lidata nel nostro sistema. Garantire ai detenuti un percorso di rein- serimento sociale attraverso il lavoro è uno dei fondamentali strumenti per la risocializ- zazione del recluso. Il lavoro penitenziario offre ai detenuti la possibilità di poter eser- citare un diritto costituzionalmente garantito e di poter acquisire nuove abilità lavorative che rendano più rapido il reinserimento nel- la società. Circa il 98% di coloro che escono dal carcere già inseriti nel mondo del lavoro, infatti, nel carcere non ritornano più. La Regione Campania si è dimostrata piut- tosto sensibile a questa tematica, in par- ticolar modo nei confronti dei detenuti minorenni. Il 15 dicembre 2014 ha siglato, infatti, un Protocollo d’Intesa con il Centro giustizia minorile per la Campania per la promozione del Piano regionale Garanzia Giovani Campania con l’obiettivo di offrire opportunità concrete ai giovani detenuti. Grazie a questa intesa anche i ragazzi da recuperare potranno concorrere a Garanzia Giovani che tra i suoi obiettivi ha proprio quello di offrire un’offerta valida di lavoro, il proseguimento degli studi, l’apprendista- to o il tirocinio. Il centro, in collaborazione con la Regione Campania, intende promuovere, in favore dei detenuti minorenni, momenti di forma- zione e informazione attraverso percorsi ad hoc, dinamiche del mercato del lavoro, sbocchi professionali, strumenti e metodi per il recupero sociale e l’ingresso nel mer- cato del lavoro. Infine saranno attivate a livello regionale iniziative per il sostegno a progetti di autoimprenditorialità e autoim- piego nell’ambito del terziario e delle Picco- le e medie imprese. La durata dell’accordo è di un anno dalla data di sottoscrizione e si intenderà automaticamente rinnovato salvo disdetta delle parti che si incontre- ranno ogni due mesi per verificare i risultati raggiunti. Un progetto ambizioso, ma allo stesso tempo un concreto aiuto nei con- fronti dei giovani in difficoltà che attraverso l’attuazione di una delle misure previste dal Piano Garanzia Giovani potranno riscattarsi dai propri errori e porre le basi per una riso- cializzazione concreta nella società. salire a 7500 in quanto è prevista la partecipazione al progetto della Regione Molise. In preparazione ci sono nuovi bandi per l’avviamento di progetti no-profit targati Garanzia Giovani che interesseranno oltre 2016 volontari in Campania, Lazio, Puglia, Sardegna, Umbria e Molise, oltre ad altri settori in cui si diversificherà il servizio civile. Allo studio ci sono i progetti autofinanziati in Italia da enti o amministrazioni che li hanno proposti (tra questi la Regione Campania), per un totale di 1304 volontari da coinvolgere. Per non parlare dei protocolli di intesa e degli accordi di programma firmati negli ultimi due mesi del 2014 per avviare al servizio civile nazionale 2662 volontari. Le sedi di accoglienza individuate sono quelle dei ministeri dei Beni culturali, dell’Ambiente e dell’Interno, l’Autorità nazionale anticorruzione e l’atteso Expo 2015. In quanto alle coperture finanziarie, si attingerà per metà dal bacino di Garanzia Giovani e dalle risorse delle varie amministrazioni per la restante metà. Quindi, il ‘Bando speciale per la presentazione di progetti per l’accompagnamento dei grandi invalidi e dei ciechi civili’ aperto agli enti di servizio civile iscritti all’albo nazionale e agli albi regionali e delle Province autonome. L’avviso interesserà 954 volontari. Gli enti certificati dovranno far pervenire le proprie proposte progettuali al Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale entro le ore 14.00 del 16 marzo 2015. Infine, il Dipartimento è impegnato anche alla stesura del bando ordinario per i volontari che sarà pubblicato a fine febbraio e riguarderà 34.386 giovani. Ragazzi di Nisida partecipano a un corso di formazione per pizzaioli
  • 7. 7 Il Programma europeo Garanzia Giovani ha un obiettivo molto chiaro per i prossimi anni: offri- re ai cosiddetti ‘Neet’, ovvero ai giovani che sono senza lavoro, che non hanno una formazione e che non sono inseriti in un per- corso scolastico, la possibilità di fare un’esperienza lavorativa, la possibilità di entrare in contatto con il mercato del lavoro. Un fenomeno, quello dei Neet, preoccupante che rischia di ori- ginare un’intera generazione di senza lavoro: attualmente sono infatti due milioni e mezzo i gio- vani che non studiano e non la- vorano nel nostro Paese, il 26% degli under30. Dal momento che non è concepibile che un Paese come l’Italia possa permettersi un così alto spreco di capitale umano, dobbiamo fare in modo di “attivarli” in fretta cercando quanto più possibile di indiriz- zarli al lavoro. Per fare questo occorre intervenire sui percor- si educativi, sulla formazione, sull’orientamento. Occorre ri- conciliare le esigenze del mer- cato con i bisogni dei lavoratori, tenendo presente che sono le imprese gli attori che offrono lavoro. Garanzia Giovani rappresenta la prima concreta risposta messa in campo dall’Unione Europea per arginare il fenomeno Neet. È certamente una iniziativa strategica e di grande valenza anche simbolica, perché può es- sere il primo nucleo di comuni politiche per il lavoro di cui al momento l’Europa è priva. Si tratta ovviamente solo del pri- mo passo verso politiche comu- ni europee per il lavoro. Il Programma europeo Garanzia Giovani oltre a offrire opportu- nità di lavoro e formazione per i giovani Neet, rappresenta an- che l’occasione storica per irro- bustire la dialettica istituziona- le tra Stato e Regioni e costruire una moderna rete di servizi per il lavoro. L’idea sottostante al programma infatti è quella di costruire una vera architettura del mercato del lavoro che fac- cia della cooperazione tra enti pubblici, soprattutto i centri per l’impiego, e privato, soprattutto le imprese, il punto fondamen- tale. Si tratta di un’operazione, per il Paese, di riforma struttu- rale e quindi come tutte le ope- razioni di questo tipo ha un pro- cesso di transizione complesso, che necessiterà probabilmente di alcuni aggiustamenti. Nondi- meno non può prescindere da una chiara e robusta struttura e guida nazionale, a sua volta articolata in azioni territoriali. Su questo si dovrà riflettere e costruire una nuova generazio- ne di politiche del lavoro. Paolo Reboani >>>dalla prima pagina Un piano che ha una grande valenza simbolica “Prima risposta concreta dell’Europa per mettere un freno al fenomeno Neet” Paolo Reboani, presidente e AD di Italia Lavoro
  • 8. 8 Numero speciale Garanzia Giovani Regione Campania Marzo 2015 Progetto editoriale Il Sole 24 ORE Radiocor Agenzia d’informazione Tel: 02.3022.4602-3 Fax: 02.3022.481 In redazione: Simona Rossitto Progetto grafico: Lucia Carenini Per Italia Lavoro hanno collaborato: Camilla Costabile, Luigi Falco, Stefano Febbo, Massimo Lo Re, Claudio Mignardi, Cristiano Natili, Mario Riviello, Antonio Sagna, Cristiano Santori, Alessandro Vaccari la parola a confindustria L’appello affinché il processo avvenga in tempi rapidi “Puntare su asse istruzione-formazione-lavoro” dalla prima pagina E tutto ciò che, già al tempo della scuola, si può fare per avvicinare i giovani al mondo del lavoro e vi- ceversa. Non bisogna mai perde- re di vista l’asse che congiunge - e che deve essere sempre più raf- forzato - istruzione, formazione e lavoro. I giovani, accanto al dirit- to e al dovere allo studio, devono essere affiancati da docenti e da tutor che li avvicinino cultural- mente e praticamente al mondo delle aziende, delle professioni, che siano in grado di formarli, ma anche di orientarli e di con- dizionare nella forma più alta del termine le loro scelte. Accanto a questo è necessaria anche un’a- pertura bidirezionale che venga dal nostro mondo e da quello sco- lastico e universitario: l’uno non può prescindere dall’altro e non si può procedere per comparti- menti stagni. Gli imprenditori devono “uscire” dalle loro azien- de, comunicare all’esterno ciò di cui hanno bisogno e andare nelle scuole a scegliere il capitale uma- no. La scuola nondimeno deve essere capace di “consegnare” alle aziende dei giovani che si- ano pronti, capaci, consapevoli, formati e adeguati a un mercato in continua evoluzione. Stesso di- scorso per le università. In tutta questa cornice ben vengano tutte le iniziative di sostegno istituzio- nale al processo, a partire dalla Garanzia Giovani, per finire a tutti i progetti sperimentali di alternanza scuola-lavoro, ap- prendistato di primo livello, pro- fessionalizzante o del terzo tipo, quindi elevato per le professioni che richiedono maggiore specia- lizzazione. Ma il mio vuole essere anche un appello: che questo pro- cesso di avvicinamento, di conta- minazione e di matching avvenga nei tempi più rapidi possibili. Che i nostri giovani siano coscienti e in grado di farsi trovare prepa- rati ad agganciare una ripresa economica che sembra sempre più vicina, e che possano essere realmente competitivi con i loro colleghi del resto d’Europa, senza rischiare di dover dar corpo a una nuova emigrazione – quella dei cervelli – che non solo non ci pos- siamo più consentire, ma che sa- rebbe ulteriormente dannosa per la nostra economia e per il nostro tessuto produttivo e sociale. Vincenzo Caputo REGIONE CAMPANIA Investi nel nostro futuro lasAr Assessorato al Lavoro e alla formazione La Garanzia Giovani parte. Con le imprese È partita la Garanzia Giovani, il Piano europeo con cui Stato e Regioni offrono ai NEET (giovani fra i 15 ed i 29 anni che non studiano e non lavorano) un’opportunità tra lavoro, tirocinio, apprendistato e formazione professionale. Il Piano passa anche dalla tua impresa, che può cogliere l’occasione di conquistare giovani energie e formare professionisti per essere più competitiva. Per questo, Garanzia Giovani offre alle aziende bonus economici per le nuove assunzioni e incentivi per tirocinio e apprendistato. Informati sul sito www.cliclavoro.lavorocampania.it Vincenzo Caputo, VicePresidente per Education e capitale umano Giovani Imprenditori di Confindustria Assessorato al Lavoro e alla formazione Assessorato al Lavoro e alla formazione