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Relatore: Candidato:
Prof. GABRIELE PIZZI DENIS VESPRINI
Sessione II 2014/2015 676161
Alma Mater Studiorum-Università di Bologna
Direzione Aziendale
Tesi di Laurea in:
MARKETING
Introduzione
• Molti contributi hanno analizzato le reazioni indotte dal colore degli
oggetti (prodotto, packaging, logo, advertising) mentre sono sporadici
gli studi che si sono concentrati sull’effetto puro del colore di sfondo.
• Il colore non è una proprietà intrinseca degli oggetti, piuttosto una
sensazione creata (Manhke, 1996). Ha capacità di influenzare:
l’umore (Wexner, 1994) le performance cognitive (Mehta & Zhu,
2009) , l’appetito (Bruno et al, 2013) la percezione di dimensione e
peso degli oggetti (Warden & Flynn, 1926)
 OBIETTIVO: verificare le proprietà del colore quando è un
attributo del contesto, attraverso una nuova lente cognitiva: la
Construal Level Theory
 IPOTESI DI RICERCA: differenti colori di sfondo sono in grado di
attivare diversi livelli di rappresentazione mentale (STUDIO 1)
che, a loro volta, influenzano il criterio utilizzato per raggruppare
un insieme di oggetti (STUDIO 2)
 In letteratura si parla di colore come un attributo del contesto (sfondo)
distinguendo due casi: a) tonalità predominante all’interno del pv si parla
di colore ambientale (“environmental”) b) colore di una pagina (virtuale
o cartacea) si definisce background
 1973 Kotler inserisce il colore ambientale fra gli elementi visivi che
compongono l’atmosfera. Effetti del colore ambientale: può attrarre o
distrarre l’attenzione nonché influenzare le emozioni, il gradimento
complessivo verso il pv (Belizzi et al, 1983), e anche le intenzioni di
acquisto (Middlestadt 1990; Belizzi et Crowley, 1992)
 Quando è un attributo di una pagina web, costituisce uno stimolo low-
task (Eroglu, 2001) che è in grado di influenzare: leggibilità del
contenuto (Ling, 2002), percezione del tempo (Gorn et al, 2004),
costruzione delle preferenze (Johnson et Madden, 2002) e
disponibilità a pagare (Bagchi et Cheema, 2013)
 Numerosi studi (sia a livello di background che di environmental) sono
basati sulla distinzione colori caldi vs freddi (opposti sullo spettro)
poiché presentano effetti fisiologici e psicologici opposti
Lo sfondo come leva strategica
Colori caldi “vicini” freddi “lontani”
 Artisti e designer sostengono che i colori caldi sembrano più vicini
mentre quelli freddi più lontani (Bailey, 2007). 1810 Goethe ipotizza
relazione colore-distanza: caldi “aggressivi” e freddi “recessivi”
(Luckiesh, 1918)
 Ragione scientifica: aberrazione cromatica, lunghezze d’onda più
corte (es blu) sono rifratte maggiormente rispetto a quelle più lunghe
(es rosso) (Sundet,1978)
Ipotesi assume estrema rilevanza per un filone di ricerca cognitiva
secondo cui la distanza psicologica influenza il modo in cui oggetti
ed eventi sono rappresentati
Fonti luminose
oggettivamente
equidistanti, aventi
lunghezza d’onda
differente sono percepite
soggettivamente come
più vicine (calde) o più
lontane (fredde)
(Livingstone, 2002)
CLT- vicino “concreto” lontano “astratto”
 Construal Level Theory: oggetti ed eventi tendono ad essere
rappresentati mentalmente secondo crescenti livelli d’astrazione
(“construal levels”) all’aumentare della distanza psicologica
(Liberman & Trope, 1998)
 “lontano”: rappresentazioni di alto livello, astratte, che si
focalizzano su caratteristiche primarie e sulla desiderabilità di un
oggetto/evento. Fulcro dell’attenzione più ampio sull’ immagine
complessiva che evidenzia similitudini tra oggetti
 “vicino”: rappresentazioni di basso livello, concrete che si
focalizzano su caratteristiche secondarie e sulla fattibilità di un
oggetto/evento. Fulcro ristretto sul dettaglio evidenzia le differenze
fra gli oggetti
 Applicabilità del framework cognitivo:
1) Il livello di rappresentazione può essere indotto, a parità di
effettiva distanza psicologica, con stimoli di natura pittorica
(Hansen & Wanke, 2010).
2) Non dipende unicamente dagli attributi degli oggetti ma anche
dalla distanza psicologica alla quale sono collocati (Liberman &
Trope, 1998)
3) Può essere attivato in modo automatico anche quando il soggetto
non è cosciente (Liberman & Trope, 1998).
Studio 1-Effetto dello sfondo sul Construal Level
 MODELLO: y=f(x) dove x=sfondo 3 condizioni blu, rosso, bianco
y=livello di rappresentazione
 TEST: Behavioral Identification Form (Vallacher & Wegner, 1987)
strumento di misura elettivo dei livelli di rappresentazione mentale.
Versione ridotta e adattata: lista 20 elementi che descrivono azioni
quotidiane
 LOGICA: per ogni azione neutra (“Studiare”) due alternative, una
astratta (“Prepararsi per l’esame) e una concreta (“Sottolineare delle
pagine”). Per ogni unità, risposte ricodificate (0=concreta;
1=astratta), e poi sommate restituendo un punteggio BIF individuale
1≤BIF≤20
Esposizione dell’informazione su un colore freddo percepito come
psicologicamente distante, attiva un elevato livello di
rappresentazione .
H1: punteggio BIF alto nella condizione sfondo blu
Esposizione dell’informazione su un colore caldo percepito come
psicologicamente vicino, attiva un basso livello di
rappresentazione
H2: punteggio BIF contenuto nella condizione sfondo rosso
Studio 1 “BIF”
Screenshot condizione 1 (sfondo BLU)
Screenshot condizione 2 (sfondo ROSSO)
Studio 1-Analisi dei risultati
0
2
4
6
8
10
12
14
16 14.1
9.07
10.76
BIF x condizioneCondiz. N° M Dev.Std
1 blu 29 14,10 2,98
2 rosso 27 9,07 4,01
3 bianco 29 10,76 2,98
tot 85 11,36 3,91
a. Test F Generale: F=16,557 con p<0,01
b. Test post hoc (Sheffé):
M(1) =14,10 vs. M(2) =9,07; F=5,03 p<0,01 η2 =0,347
M(3) =10,76 vs. M(2)= 9,07; F =1,68 , p =0,176, η2 =0,347
M(3) = 10,76 vs. M(1) =14,10; F=-3,34, p<0,01 , η2 = 0,347
c. Misure associative: Adj(R2)=27% ; η2 =34,7%
Alla luce dei risultati e dei test effettuati (a. b. c.), sono state validate
entrambe le ipotesi di ricerca H1 e H2. Una tinta fredda (vs calda) è
percepita come più psicologicamente distante (vs vicina) e attiva una
rappresentazione mentale astratta e di alto livello (vs di basso livello
e concreta)
Elevati livelli di rappresentazione enfatizzano le similitudini tra gli
oggetti, portando ad utilizzare criteri di raggruppamento ampi e
astratti(Liberman & Trope, 2002).
H1: Sfondo blu attiva una condizione di distanza psicologica che
porta a formare un basso n° di categorie
Bassi livelli di rappresentazione enfatizzano le differenze tra gli
oggetti, portando ad utilizzare criteri di raggruppamento concreti e
dettagliati(Liberman & Trope, 2002)
H2: Sfondo rosso attiva una condizione di prossimità psicologica
che porta a formare un elevato n° di categorie
Studio 2-Impatto sfondo sulla categorizzazione
 MODELLO: y=f(x) dove x=sfondo 3 condizioni blu, rosso, bianco y=n°
categorie create
 STRUMENTO: task di categorizzazione orizzontale in cui bisogna
classificare in base alla similitudine 27 oggetti (figure geometriche)
che variano secondo 3 attributi: forma (triangolo, quadrato ,cerchio),
colore (giallo, verde, azzurro) e dimensione (piccolo, medio, grande)
 LOGICA: distanza psicologica impressa dal colore di sfondo porta ad
adottare differenti criteri per categorizzare il medesimo set di oggetti
Studio 2 “Categorization Task”
Screenshot condizione 2 (sfondo BLU)
Screenshot condizione 3 (sfondo ROSSO)
Studio 2-Analisi dei risultati
Condiz. N° Media Dev.Std
1 bianco 36 6,64 2,82
2 blu 35 5,29 2,51
3 rosso 37 8,11 2,19
tot 108 6,70 2,75
a. Test F Generale: F=11,295 con p<0,01
b. Test Post Hoc (Sheffé):
M(2)=5,29 vs. M(3)=8,11; F=-2,82, p<0,01 , η2 =0,08
M(1)=6,64 vs. M(3)=8,11; F=-1,47, p<0,05 η2 =0,08
M(1)=6,64 vs. M(2)=5,29; F= 1,35, p<0,10 η2 =0,08
c. Misure associative: Adj(R2)=16% ; η2 =8 %
Alla luce dei test effettuati (a. b. c.), sono state validate entrambe le
ipotesi di ricerca H1 e H2: la condizione di vicinanza (rosso) ha
permesso agli individui di entrare maggiormente nel dettaglio
(elemento concreto) viceversa condizione distale (blu) ha facilitato la
visione della forma generica (elemento astratto)
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
6.64
5.29
8.11
N° categorie x condizione
SFONDO
FREDDO
(astratto)
Desiderabilità
Attributi NON
ALLINEABILI
Pro
CALDO
(concreto)
Fattibilità
Attributi
ALLINEABILI
Contro
Conclusioni
APPLICABILITÀ
• Strumenti di ricerca
• Strategie di Catalogo
• Advertising
• Ambientale
LIMITI
• Effetto: display> carta
stampata> ambientale
• Usabilità e leggibilità
• Efficacia del priming: (esperti
vs novizi)
• Spazio colorimetrico di contesto (pagina, muro) imprime distanza
psicologica: tonalità situate agli estremi dello spettro dei colori
generano risposte cognitive opposte
• L’utilizzo del colore di sfondo dovrebbe essere influenzato non solo
dalle preferenze soggettive di utenti e designer, ma anche dai
vincoli cognitivi e percettivi dell’utente (Ling & Schaik, 2002)
…….Grazie per l’attenzione!
“Il colore è un potere che influenza direttamente l’anima”
Kandisky
“I colori, come i lineamenti, seguono I cambiamenti delle
emozioni” Picasso

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L'effetto dello sfondo sui processi di rappresentazione e categorizzazione mentale dei consumatori

  • 1. Relatore: Candidato: Prof. GABRIELE PIZZI DENIS VESPRINI Sessione II 2014/2015 676161 Alma Mater Studiorum-Università di Bologna Direzione Aziendale Tesi di Laurea in: MARKETING
  • 2. Introduzione • Molti contributi hanno analizzato le reazioni indotte dal colore degli oggetti (prodotto, packaging, logo, advertising) mentre sono sporadici gli studi che si sono concentrati sull’effetto puro del colore di sfondo. • Il colore non è una proprietà intrinseca degli oggetti, piuttosto una sensazione creata (Manhke, 1996). Ha capacità di influenzare: l’umore (Wexner, 1994) le performance cognitive (Mehta & Zhu, 2009) , l’appetito (Bruno et al, 2013) la percezione di dimensione e peso degli oggetti (Warden & Flynn, 1926)  OBIETTIVO: verificare le proprietà del colore quando è un attributo del contesto, attraverso una nuova lente cognitiva: la Construal Level Theory  IPOTESI DI RICERCA: differenti colori di sfondo sono in grado di attivare diversi livelli di rappresentazione mentale (STUDIO 1) che, a loro volta, influenzano il criterio utilizzato per raggruppare un insieme di oggetti (STUDIO 2)
  • 3.  In letteratura si parla di colore come un attributo del contesto (sfondo) distinguendo due casi: a) tonalità predominante all’interno del pv si parla di colore ambientale (“environmental”) b) colore di una pagina (virtuale o cartacea) si definisce background  1973 Kotler inserisce il colore ambientale fra gli elementi visivi che compongono l’atmosfera. Effetti del colore ambientale: può attrarre o distrarre l’attenzione nonché influenzare le emozioni, il gradimento complessivo verso il pv (Belizzi et al, 1983), e anche le intenzioni di acquisto (Middlestadt 1990; Belizzi et Crowley, 1992)  Quando è un attributo di una pagina web, costituisce uno stimolo low- task (Eroglu, 2001) che è in grado di influenzare: leggibilità del contenuto (Ling, 2002), percezione del tempo (Gorn et al, 2004), costruzione delle preferenze (Johnson et Madden, 2002) e disponibilità a pagare (Bagchi et Cheema, 2013)  Numerosi studi (sia a livello di background che di environmental) sono basati sulla distinzione colori caldi vs freddi (opposti sullo spettro) poiché presentano effetti fisiologici e psicologici opposti Lo sfondo come leva strategica
  • 4. Colori caldi “vicini” freddi “lontani”  Artisti e designer sostengono che i colori caldi sembrano più vicini mentre quelli freddi più lontani (Bailey, 2007). 1810 Goethe ipotizza relazione colore-distanza: caldi “aggressivi” e freddi “recessivi” (Luckiesh, 1918)  Ragione scientifica: aberrazione cromatica, lunghezze d’onda più corte (es blu) sono rifratte maggiormente rispetto a quelle più lunghe (es rosso) (Sundet,1978) Ipotesi assume estrema rilevanza per un filone di ricerca cognitiva secondo cui la distanza psicologica influenza il modo in cui oggetti ed eventi sono rappresentati Fonti luminose oggettivamente equidistanti, aventi lunghezza d’onda differente sono percepite soggettivamente come più vicine (calde) o più lontane (fredde) (Livingstone, 2002)
  • 5. CLT- vicino “concreto” lontano “astratto”  Construal Level Theory: oggetti ed eventi tendono ad essere rappresentati mentalmente secondo crescenti livelli d’astrazione (“construal levels”) all’aumentare della distanza psicologica (Liberman & Trope, 1998)  “lontano”: rappresentazioni di alto livello, astratte, che si focalizzano su caratteristiche primarie e sulla desiderabilità di un oggetto/evento. Fulcro dell’attenzione più ampio sull’ immagine complessiva che evidenzia similitudini tra oggetti  “vicino”: rappresentazioni di basso livello, concrete che si focalizzano su caratteristiche secondarie e sulla fattibilità di un oggetto/evento. Fulcro ristretto sul dettaglio evidenzia le differenze fra gli oggetti  Applicabilità del framework cognitivo: 1) Il livello di rappresentazione può essere indotto, a parità di effettiva distanza psicologica, con stimoli di natura pittorica (Hansen & Wanke, 2010). 2) Non dipende unicamente dagli attributi degli oggetti ma anche dalla distanza psicologica alla quale sono collocati (Liberman & Trope, 1998) 3) Può essere attivato in modo automatico anche quando il soggetto non è cosciente (Liberman & Trope, 1998).
  • 6. Studio 1-Effetto dello sfondo sul Construal Level  MODELLO: y=f(x) dove x=sfondo 3 condizioni blu, rosso, bianco y=livello di rappresentazione  TEST: Behavioral Identification Form (Vallacher & Wegner, 1987) strumento di misura elettivo dei livelli di rappresentazione mentale. Versione ridotta e adattata: lista 20 elementi che descrivono azioni quotidiane  LOGICA: per ogni azione neutra (“Studiare”) due alternative, una astratta (“Prepararsi per l’esame) e una concreta (“Sottolineare delle pagine”). Per ogni unità, risposte ricodificate (0=concreta; 1=astratta), e poi sommate restituendo un punteggio BIF individuale 1≤BIF≤20 Esposizione dell’informazione su un colore freddo percepito come psicologicamente distante, attiva un elevato livello di rappresentazione . H1: punteggio BIF alto nella condizione sfondo blu Esposizione dell’informazione su un colore caldo percepito come psicologicamente vicino, attiva un basso livello di rappresentazione H2: punteggio BIF contenuto nella condizione sfondo rosso
  • 7. Studio 1 “BIF” Screenshot condizione 1 (sfondo BLU) Screenshot condizione 2 (sfondo ROSSO)
  • 8. Studio 1-Analisi dei risultati 0 2 4 6 8 10 12 14 16 14.1 9.07 10.76 BIF x condizioneCondiz. N° M Dev.Std 1 blu 29 14,10 2,98 2 rosso 27 9,07 4,01 3 bianco 29 10,76 2,98 tot 85 11,36 3,91 a. Test F Generale: F=16,557 con p<0,01 b. Test post hoc (Sheffé): M(1) =14,10 vs. M(2) =9,07; F=5,03 p<0,01 η2 =0,347 M(3) =10,76 vs. M(2)= 9,07; F =1,68 , p =0,176, η2 =0,347 M(3) = 10,76 vs. M(1) =14,10; F=-3,34, p<0,01 , η2 = 0,347 c. Misure associative: Adj(R2)=27% ; η2 =34,7% Alla luce dei risultati e dei test effettuati (a. b. c.), sono state validate entrambe le ipotesi di ricerca H1 e H2. Una tinta fredda (vs calda) è percepita come più psicologicamente distante (vs vicina) e attiva una rappresentazione mentale astratta e di alto livello (vs di basso livello e concreta)
  • 9. Elevati livelli di rappresentazione enfatizzano le similitudini tra gli oggetti, portando ad utilizzare criteri di raggruppamento ampi e astratti(Liberman & Trope, 2002). H1: Sfondo blu attiva una condizione di distanza psicologica che porta a formare un basso n° di categorie Bassi livelli di rappresentazione enfatizzano le differenze tra gli oggetti, portando ad utilizzare criteri di raggruppamento concreti e dettagliati(Liberman & Trope, 2002) H2: Sfondo rosso attiva una condizione di prossimità psicologica che porta a formare un elevato n° di categorie Studio 2-Impatto sfondo sulla categorizzazione  MODELLO: y=f(x) dove x=sfondo 3 condizioni blu, rosso, bianco y=n° categorie create  STRUMENTO: task di categorizzazione orizzontale in cui bisogna classificare in base alla similitudine 27 oggetti (figure geometriche) che variano secondo 3 attributi: forma (triangolo, quadrato ,cerchio), colore (giallo, verde, azzurro) e dimensione (piccolo, medio, grande)  LOGICA: distanza psicologica impressa dal colore di sfondo porta ad adottare differenti criteri per categorizzare il medesimo set di oggetti
  • 10. Studio 2 “Categorization Task” Screenshot condizione 2 (sfondo BLU) Screenshot condizione 3 (sfondo ROSSO)
  • 11. Studio 2-Analisi dei risultati Condiz. N° Media Dev.Std 1 bianco 36 6,64 2,82 2 blu 35 5,29 2,51 3 rosso 37 8,11 2,19 tot 108 6,70 2,75 a. Test F Generale: F=11,295 con p<0,01 b. Test Post Hoc (Sheffé): M(2)=5,29 vs. M(3)=8,11; F=-2,82, p<0,01 , η2 =0,08 M(1)=6,64 vs. M(3)=8,11; F=-1,47, p<0,05 η2 =0,08 M(1)=6,64 vs. M(2)=5,29; F= 1,35, p<0,10 η2 =0,08 c. Misure associative: Adj(R2)=16% ; η2 =8 % Alla luce dei test effettuati (a. b. c.), sono state validate entrambe le ipotesi di ricerca H1 e H2: la condizione di vicinanza (rosso) ha permesso agli individui di entrare maggiormente nel dettaglio (elemento concreto) viceversa condizione distale (blu) ha facilitato la visione della forma generica (elemento astratto) 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 6.64 5.29 8.11 N° categorie x condizione
  • 12. SFONDO FREDDO (astratto) Desiderabilità Attributi NON ALLINEABILI Pro CALDO (concreto) Fattibilità Attributi ALLINEABILI Contro Conclusioni APPLICABILITÀ • Strumenti di ricerca • Strategie di Catalogo • Advertising • Ambientale LIMITI • Effetto: display> carta stampata> ambientale • Usabilità e leggibilità • Efficacia del priming: (esperti vs novizi) • Spazio colorimetrico di contesto (pagina, muro) imprime distanza psicologica: tonalità situate agli estremi dello spettro dei colori generano risposte cognitive opposte • L’utilizzo del colore di sfondo dovrebbe essere influenzato non solo dalle preferenze soggettive di utenti e designer, ma anche dai vincoli cognitivi e percettivi dell’utente (Ling & Schaik, 2002)
  • 13. …….Grazie per l’attenzione! “Il colore è un potere che influenza direttamente l’anima” Kandisky “I colori, come i lineamenti, seguono I cambiamenti delle emozioni” Picasso

Editor's Notes

  1. 12 slides
  2. 1 Allo stesso modo in cui le stelle sono inseparabili dal cielo, osserviamo prodotti sia “fisici” che “virtuali” sempre all’interno di un certo campo visivo che può assumere una o più tonalità cromatiche: lo sfondo. 2 Il colore non è una proprietà intrinseca degli oggetti, piuttosto una sensazione creata da determinate qualità della luce che vengono riconosciute dall’occhio e interpretate dal cervello: in altre parole è la mente stessa a colorare il mondo esterno
  3. La distanza psicologica è definita da un sistema egocentrico che si articola su 4 sottodimensioni (temporale, spaziale, sociale e probabilistica): tutto ciò che trascende l’ “io”, il “qui” e l’ “adesso” viene ricostruito mentalmente utilizzando rappresentazioni di alto livello (Liberman et al, 2002) 4 Preamboli della CLT permettono di applicare il framework cognitivo allo sfondo:
  4. Scopo: analizzare l’effetto dello sfondo variabile indipendente che varia su 3 livelli blu, rosso, bianco sulla rappresentazione mentale (var dipendente). Questa può essere catturata tramite il BIF, test sviluppato da Vallacher & Wegner 1987, che rappresenta strumento di misura elettivo in ambito CLT
  5. E’ stata creata una versione digitale del BIF utilizzando Qualtrics; test somministrato tramite Ipad presso la Facoltà di Economia. L’ordine delle domande e delle risposte è stato randomizzato per evitare l’insorgere di effetti di frequenza. Sofware assegna casualmente Il soggetto a una delle tre condizioni. Lo stimolo colore opera secondo un modello di condizionamento classico S-O-R in due fasi temporali: prima del test bisogna osservare un riquadro colorato per 9 secondi, terminati lo sfondo del test assumerà lo stesso colore osservato nel riquadro.
  6. I dati raccolti sono analizati tramite SPSS, per il trattamento dei dati si è proceduto all’eliminazione degli outlier (questionari incompleti): numerosità finale pari a 85 unità (61 % uomini). Dopo aver riclassificato le unità in base alla condizione assegnata è emerso che: come sospettato, i rispondenti hanno adottato un livello di rappresentazione più elevato quando sono stati esposti ad uno sfondo blu (punteggio Bif 14,1) rispetto a uno rosso (punteggio Bif 9,07) 1) Test F Generale indica che le medie sono statisticamente diverse tra loro al 1% 2) Test Post Hoc (Sheffé) per effettuare dei confronti di coppia fra le medie osservate diverse condizioni: sono tutte statisticamente significative ad eccezione del confronto bianco vs rosso 3) R(2) corretto presenta una buona capacità di adattamento (27%) e l’Eta-Quadro (34,7) che misura l’associazione fra le due variabili indica un effetto fortissimo.
  7. Obiettivo dello Studio 2: analizzare l’effetto dello sfondo (variabile indipendente, presentata nei stessi tre livelli precedenti) sulla categorizzazione. Tematica condivisa fra psicologia cognitiva e il marketing. Fine: organizzare le informazione disponibile alla scopo di semplificarla High-level construal (vs low) enfatizzano le similitudini (vs differenze) tra gli oggetti ricorrendo a criteri di raggruppamento ampi e astratti (vs dettagliati e concreti) (Liberman et al, 2002
  8. Identica metodologia (rispetto allo studio precedente) cambio location: Palazzo di Paleotti. I soggetti devono raggruppare oggetti in base a criteri stabiliti soggettivamente e in seguito etichettare le categorie create.
  9. I dati analizati tramite SPSS, numerosità finale Le unità sono state riclassificate in base alla condizione assegnata: in linea con le aspettative, i rispondenti hanno formato un n° di categorie più elevato quando sono stati esposti ad uno sfondo rosso (BIF medio 8,11) rispetto a quando sono stati esposti ad uno blu (BIF medio 5,29). Il bianco assume un valore intermedio (6,64) che si avvicina di più al blu. 1) Analisi della varianza generale (ANOVA) : medie statisticamente diverse a livello generale 2) Test Post Hoc (Sheffé) per effettuare dei confronti incrociati fra le diverse condizioni: la differenza fra blu e rosso è statisticamente significativa al 1% mentre le differenze fra quelle sperimentali (rosso, blu) con il gruppo di controllo sono risultate marginalmente significative 3) Misure associative diminuite rispetto allo studio 1: Adj (R2)=16% Eta quadro 8 % effetto medio .
  10. 1) Tonalità fredde, percepite come distanti, possono indurre i soggetti ad assumere una prospettiva di alto livello: la condizione distale enfatizza l’aspetto desiderabile di un oggetto, l’elaborazione di attribuiti non allineabili e rende più evidenti i pro dell’oggetto. 2) Tonalità calde, percepite come vicine, possono indurre i soggetti ad assumere una prospettiva di basso livello: la condizione di prossimità enfatizza l’aspetto fattibile di un oggetto, l’elaborazione di attributi allineabili e rende più salienti i contro dell’oggetto Strumenti di ricerca: E’ stato dimostrato che il Colore di sfondo (al pari della sequenza) può influenzare le risposte. Per esempio un sondaggio online sulla soddisfazione del cliente presentato su sfondo rosso attiva un ragionamento concreto e dettagliato che potrebbe restituire una stima troppo pessimistica. Utilizzare blu quando si ha necessità di attivare pensiero astratto e il rosso quando è richiesto quello concreto (focus group online per videoconferenza). Advertising: Prendendo un certo prodotto “stampante” da pubblicizzare su una certa pagina web: se l’offerta è incentrata su un attributo desiderabile (es cartuccia del toner omaggio) si ottengono effetti migliori con la tinta blu, se invece riguarda un aspetto fattibile (es sconto di prezzo) è meglio una rossa. Inoltre tinte blu rendono più evidenti i pro, le rosse i contro: concetto che può essere sfruttato nella pubblicità comparativa Strategie di catalogo: a) in ambito CLT l’attributo “prezzo” è sempre considerato una caratteristica secondaria, relativa alla fattibilità. Dato che il rosso attiva una rappresentazione concreta e anche una motivazione di evitamento che rende avversi al rischio, utilizzare lo sfondo rosso per marcare il forte sconto (es prodotto civetta) o il carattere temporaneo di un offerta (es disponibilità limitata). Blu sposta l’attenzione su caratteristiche di primo livello, evidenziando così quei prodotti altamente desiderabili (una recente ricerca collega benessere, qualità e lussuria al pensiero astratto). b) Allineabil vs non allineabili: blu sposta il fulcro dell’attenzione su attributi non allineabili: es PS3 dispone di Blu-Ray attributo che manca al concorrente X-Box, utilizzare tinta blu per focalizzare l’attenzione su questo attributo Ambientale: Belizzi consiglia di sfruttare le proprietà fisiiolog. stimolanti delle tonalità calde nelle aree dello store dove avvengono gli acquisti impulsivi. Approccio CLT questi beneficerebbero della rappresentazione mentale attivata dallo sfondo rosso che enfatizza caratteristiche secondarie e fattibili. Es Distributori Automatici, muro o luce rossa Le prorietà lenitive e rilassanti del blu favoriscono gli acquisti ponderati. In linea con i risultati, vantaggi derivanti dal pensiero astratto che focalizza l’attenzione alle caratteristiche di primo livello, desiderabili. Focus group: sfondo blu attiva livello di rappresentazione elevato, rosso basso. Dato che gli studi su effetti su performance cognitive affermano che blu incrementa il pensiero creativo, e rosso quello analitico, si possono tinteggiare i muri della location del focus group per ottenere determinati risultati opposti. Es rosso: innovazione incrementale blu: innovazione radicale Limiti Effetto: ambientale, situazioni di sovrastimolo visivo, un singolo muro potrebbe essere una parte infinitesima dell’exp cromatica totale. Efficacia del priming: effetto moderato dal coinvolgimento e dalla reattività nei confronti dell’ambiente. Individui con elevato grado di coinv risulteranno essere più concentrati sul contenuto informativo, vanificando l’effetto di uno stimolo low task come lo sfondo. Viceversa utenti inesperti o bassamente coinv sono interessati maggiormente interessati all’aspetto edonico dell’esperienza e più suscettibili ai fattori di contesto